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Updated: 5 hours 48 min ago

Google si sta plasmando intorno all'IA, a partire dalla sua stessa struttura aziendale

Mon, 04/22/2024 - 11:00

È in atto una profonda rivoluzione dalle parti di Mountain View, e tutto ruota, ovviamente, intorno all'intelligenza artificiale. Non stiamo parlando solo del fatto che Gemini sia stato inserito in praticamente tutti i prodotti dell'azienda, un po' come ha fatto Microsoft con Copilot, ma di una vera e propria ricostruzione della struttura societaria della GrandeG, che vede l'unione dei team Android e hardware.

Andiamo a vedere cosa significa e dove ci porterà, oltre a ricordarvi cos'è e come provare Gemini.

Come molti sapranno, per anni Google ha cercato di separare accuratamente i team hardware dal lavoro su Android. L'idea era di non privilegiare i propri dispositivi o complicare le relazioni con aziende come Samsung.

Negli ultimi due anni, però, è cambiato tutto. Il team hardware di Google ha cercato sia di costruire grandi dispositivi che di mostrare al resto del mondo Android dove si può arrivare.

Abbiamo visto come ultimamente questo abbia portato a una serie di funzioni esclusive per i Pixel, ma è solo l'inizio. Come abbiamo riportato due anni fa, l'intenzione è di privilegiare lo sviluppo software, e individuare una serie di partner importanti per i quali sviluppare i migliori servizi dell'azienda. 

Il che si è palesato, per esempio, nelle funzioni Cerchia e Cerca, che abbiamo potuto provare sui Pixel e sui Galaxy S24. Ed è il motivo per cui aziende come OPPO e OnePlus si stanno adoperando per portare Gemini Ultra sui loro dispositivi. 

Adesso, Google sta facendo il passo successivo. Come riportato da The Verge, che ha intervistato Rick Osterloh e Hiroshi Lockheimer, la GrandeG ha appena creato una nuova divisione chiamata Piattaforme e Dispositivi (Platforms and Devices), che supervisionerà tutti i prodotti Pixel di Google, oltre ad Android, Chrome, ChromeOS, Foto e altro ancora.

A capo ci sarà proprio Osterloh, in precedenza SVP di dispositivi e servizi, mentre Lockheimer, il capo di lunga data di Android, Chrome e ChromeOS, assumerà altri progetti all'interno di Google e Alphabet.

I due negano che la novità sia il risultato di lotte interne, ma la naturale evoluzione di un progetto portato avanti da Osterloh negli ultimi otto anni per costruire Google intorno all'IA.

Perché questo cambiamento

Il motivo di questo cambiamento è semplice: fare innovazione quando necessario e velocemente. Un esempio riportato da Osterloh è la fotocamera dei Pixel, che richiede "una profonda conoscenza dei sistemi hardware, dai sensori agli ISP, a tutti i livelli dello stack software". Secondo il manager, "l'integrazione hardware / software / AI [ha] davvero mostrato come l'IA potesse trasformare totalmente un'esperienza utente".

Combinando i team, dice Osterloh, Google può ora muoversi molto più velocemente per integrare l'IA in tutti i suoi prodotti. Un modo per guardare questi cambiamenti è semplificare la struttura: ora c'è un team che fa ricerca sull'IA e un team che fa prodotti IA.

Quale sarà il futuro dei Pixel, e non solo?

Google spingerà sempre più i Pixel verso una sorta di avanguardia di Android, in particolar modo per quando riguarda l'implementazione dell'IA. 

Nondimeno, ci sarà sempre una separazione tra i Pixel e Android, e Sameer Samat, che finora ha contribuito a gestire Android sotto Lockheimer, sarà ora il presidente dell'ecosistema Android. I suoi rapporti con i partner restano estremamente importanti e aiuteranno nella transizione.

Detto questo, non abbiamo ancora un'idea chiara di cosa tutto questo comporterà nella realtà. I manager hanno voluto sottolineare la maggiore velocità nell'implementazione delle novità, fattore estremamente importante soprattutto per quanto riguarda l'IA. Questo implica aggiornamenti più frequenti e sviluppare prodotti che durino più a lungo. 

Per il resto, possiamo attenderci sempre più IA, che per Sundar Pichai, il capo dell'azienda, è più importante della scoperta del fuoco.

Google sia sta completamente reinventando per plasmarsi totalmente intorno all'IA, quindi attendiamoci profondi cambiamenti. Dalla struttura societaria alla sua stessa cultura.

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Migliori auto elettriche 2024

Mon, 04/22/2024 - 10:44

Questo è un grande anno per le auto elettriche. Nonostante le difficoltà e un tasso di crescita inferiore alle aspettative, stanno arrivando sempre più modelli. E quel che conta di più, con maggiori autonomie e prezzi più bassi. 

Vediamo quindi quali sono le migliori auto elettriche del 2024. Non solo, ma andremo a scoprire anche le migliori economiche e le migliori per qualità prezzo

In quest'ultimo caso, vista la difficoltà di stabilire un criterio preciso, terremo in considerazione soprattutto l'autonomia in base al costo. Con un occhio ovviamente anche alla dotazione e ad alcune caratteristiche di rilievo. 

Pochi argomenti dividono come le auto elettriche. Ci sono argomenti per esaltarle, ma anche per rimarcarne i difetti. E mentre si aspetta che arrivino a costare meno, o che si trovino soluzioni condivise per smaltire le batterie, sono sempre più diffuse. 

Scopriamo quindi quali sono i migliori acquisti che potete fare, fermo restando che si tratta sempre di opinioni. Solo voi potete infatti sapere quale sia l'auto migliore per le vostre esigenze. O quella che, semplicemente, vi piace di più.

Non perdetevi anche i nostri altri articoli sulle auto elettriche:

 

Quali sono le auto elettriche migliori sul mercato? Come anticipavamo nell'introduzione, è difficile dare una definizione di "migliore", perché ognuno ha le proprie esigenze. 

In questo capitolo, cercheremo di proporre il meglio che potrete trovare, come tecnologia, autonomia o prestazioni. L'idea è di spaziare a tutto tondo su quello che il mercato può offrire, andando anche a cercare di intercettare diverse esigenze. 

Kia EV9: la migliore secondo i World Car Awards 2024

A marzo 2024 una giuria composta da 102 giornalisti di tutte le nazioni hanno votato l'auto migliore dell'anno, la Kia EV9. Certo, si può essere o meno d'accordo, ma indubbiamente il marchio coreano, sotto la proprietà di Hyundai, ha fatto centro. 

Kia EV9 è un imponente SUV da 5.010 mm di lunghezza, 2.501 / 2664 kg di peso e sette posti "veri". La vettura è disponibile in due versioni, Earth Launch Edition e GT-line Launch Edition. La prima offre un motore singolo da 203 CV, mentre la seconda è dotata di due motori da 384 CV complessivi

La versione con motore singolo è quella con autonomia, grazie al pacco batteria da 99,8 kWh e al peso inferiore. Kia EV9 in questa configurazione ha un'autonomia in ciclo WLTP di 563 km, che diventano 505 per quella con due motori. La ricarica massima supportata arriva a ben 240 kW, che consentono di caricarla dal 10% all'80% in appena 24 minuti. Mentre in 15 minuti si possono ottenere fino a 249 km di autonomia in più.

Importanti i prezzi, che partono da 76.450 euro fino a 81.650 euro per il modello con due motori.

Mercedes EQS 450+: il massimo per chi non vuole l'ansia da ricarica

Mercedes EQS è l'auto elettrica sul mercato con maggiore autonomia, e nella versione 450+ arriva a ben 727 km in ciclo WLTP misto. Tra le caratteristiche di questa auto abbiamo il motore da 360 CV e l'enorme batteria da 108,4 kWh. I consumi si assestano su 17,2 kWh/100km su ciclo misto WLTP e grazie alla ricarica fino a 200 kW si può ricaricare in appena 31 minuti (10-80%).

Mercedes EQS 450+ è una vettura imponente, lunga 5.223 mm e con un peso a vuoto di 2.515 kg, ma grazie al Cx record di 0,20 riesce a contenere i consumi.

All'interno troviamo una profusione di schermi, che avvolgono guidatore e passeggero, e tecnologia, dall'head-up display con realtà aumentata all'assistente virtuale MBUX per aiutare il conducente riducendo le distrazioni alla guida. Il prezzo? 130.537 euro per la versione EXTRA.

BMW i4: la premium più amata dagli utenti (negli USA)

La piattaforma di analisi di dati J.D. Power ha raccolto le opinioni degli utenti americani sulla propria vettura elettrica. Questi dati, pur riguardando un mercato diverso dal nostro, prendono comunque in esame 4.650 proprietari di auto. Il che ci può dare un'indicazione del livello di soddisfazione, fermo restando le differenze con l'Italia.

I punti presi in esame vanno dall'aspetto esteriore all'affidabilità, dall'assenza di scricchiolii alla soddisfazione su autonomia e ricarica. Senza scordarsi l'esperienza di guida. J.D. Power ha poi fatto una media e stilato una classifica, e individuato le auto più amate. Per il settore premium è risultata BMW i4

La vettura della casa di Monaco parte da 59.900 euro ed è disponibile in tre versioni, i4 eDrive35, i4 eDrive40 e i4 M50. I motori vanno da 286 a 544 CV per la M50. Le autonomie? Raggiungono i 589 km per la versione i4 eDrive40 da 65.000 euro.

Dacia Spring: la più economica

Appena rinnovata, Dacia Spring è l'auto elettrica più economica che potete comprare, e dopo il restyling è ancora più interessante. Due motorizzazioni, 45 e 65 CV, e due allestimenti, Expression ed Extreme (anche Cargo per le imprese). Inoltre la dotazione di serie è molto ricca. 

Le caratteristiche tecniche parlano di una batteria da 26,8 kWh in grado di garantire un'autonomia di 225 km. Inoltre la versione Extreme offre anche la tecnologia vehicle-to-load per caricare altri dispositivi elettrici, come una bici elettrica. Il prezzo di partenza è di 17.900 euro, mentre la versione più accessoriata arriva a 19.9000 euro.

Hyundai 5 N: la Word Performance Car of the Year 2024

Torniamo ai World Car Awards 2024, questa volta per le auto a elevate prestazioni. Ad aggiudicarsi il premio, Hyundai Ioniq 5 N Performance, la versiona grintosa della apprezzata Ioniq 5. 

L'auto è dotata di due motori elettrici da ben 609 CV totali, che arrivano a 650 per 10 secondi premendo un tasto (come Supercar!). Lo scatto è di tutto rispetto, 3,4 secondi da 0 a 100 km/h, ma la casa coreana ha rivisto saldature, ammortizzatori e servosterzo.

Il tutto per aumentare la rigidità e migliorare il coinvolgimento su strada. Ottimo l'impianto frenante, e anche l'impianto di raffreddamento per la batteria da 84 kWh è stato migliorato. L'autonomia è da 484 km. 

Hyundai Ioniq 5 è disponibile in una sola versione da 76.900 euro.

Tesla Model Y: la preferita dagli italiani (e non solo)

Vediamo anche l'auto elettrica più venduta in Italia, stando ai dati di dicembre 2023: Tesla Model Y. Nessuna sorpresa qui: l'auto è l'elettrica più venduta al mondo. 

Il SUV di Tesla è disponibile in quattro versioni, di cui una sotto la fatidica cifra dei 42.700 euro necessari per gli incentivi 2024. Si parte proprio da questa, a trazione posteriore con 455 km di autonomia e 42.690 euro. Ci sono poi la Long Range, sempre a trazione posteriore, con 600 km di autonomia e 48.990 euro di prezzo.

A seguire, la Long Range a trazione integrale, da 533 km di autonomia e 51.990 euro, e la Performance. Quest'ultima offre un'autonomia da 514 km e uno scatto da 3,7 secondi da 0 a 100 km/h, per un prezzo di 57.990 euro. Ricordiamo che i prezzi sono stati aumentati di 2.000 euro (a parte la base).

Fiat 500e: l'auto sotto i 30.000 euro più venduta in Italia

Diamo un'occhiata sempre ai dati delle vendite in Italia nel 2023. Dopo Tesla Model Y e Tesla Model 3 si piazza al terzo gradino del podio Fiat 500e. 

La piccolina di Fiat è disponibile in tre versioni, Hatchback, Cabrio e 3+1. I prezzi partono da 29.950 euro (24.600 mentre scriviamo, in promozione) mentre le motorizzazioni sono da 95 o 118 CV.

Nel primo caso la batteria è da 23,65 kWh, mentre nel secondo è una ben più performante unità da 42 kWh. L'autonomia in ciclo combinato è di 190 km e i consumi di 13 kWh/100 km. 

State cercando la miglior vettura per rapporto qualità prezzo? In questo caso prenderemo in considerazione una serie di fattori, come l'autonomia in rapporto al costo e la dotazione. 

MG4 Comfort

Al primo posto, troviamo MG4 Comfort. La vettura cinese offre cinque allestimenti, Standard, Comfort, Luxury, Trophy Extendend Range e XPOWER che partono da 30.790 euro.

La versione Standard è già molto interessante, con un motore da 170 CV e la batteria da 51 kWh con ricarica CC fino a 88 kW. L'auto presenta 350 km di autonomia, ma per chi vuole il massimo del rapporto qualità / prezzo, c'è la versione Comfort.

Questa offre un motore da 204 CV, batteria da 64 kW e ricarica CC fino a 140 kW (dal 10 all'80% in 26 minuti). L'autonomia è di ben 450 km mentre il prezzo è di 34.790 euro.

Tra le tecnologie da segnalare a disposizione su tutte le versioni, c'è la ricarica inversa V2L per caricare altri dispositivi.

Dacia Spring Expression

L'auto più economica sul mercato è anche una di quelle con il miglior rapporto qualità / prezzo. Con un costo di 17.900 euro e 225 km di autonomia, la vettura si pone ai vertici di questa classifica.

Ë-C3

Ë-C3 è una delle vetture dal migliore rapporto qualità prezzo. La nuove C3 elettrica, in offerta fino al 31 marzo, ha un prezzo base di listino di 24.162 euro (in offerta ora a 23.900 euro). Due le versioni disponibili, You e Max, e molto interessante la dotazione tecnica, ricca di ADAS e persino dell'head-up display.

Per quanto riguarda il motore, è da 72 CV, mentre la batteria da 44 kWh offre un'autonomia in ciclo misto fino a 300 km e una ricarica dal 20% all'80% in soli 26 minuti. 

Tesla Model 3

In questa lista non poteva mancare Tesla Model 3. La vettura statunitense è praticamente il sinonimo di auto elettrica, e offre delle caratteristiche uniche. Su tutte, l'elevata autonomia, ma anche i contenuti tecnologici di primo livello, alcuni dei quali hanno eguali solo in vetture molto più costose. 

L'auto è una delle elettriche più vendute al mondo e ha appena ricevuto un riuscito restyling. Due le versioni disponibili, Trazione posteriore (single motor) e Long Range (dual motor a trazione integrale). A breve dovrebbe arrivare anche la Performance. 

L'auto è calata di prezzo nel 2024 e ora la versione con motore posteriore costa 40.490 euro. Le specifiche comprendono un motore da 351 CV, batteria da 50 kW e ricarica CC fino a 170 kW.

L'autonomia in ciclo misto WLTP è da 513 km, ma per chi vuole di più c'è la variante Long Range con doppio motore da 498 CV. In questo caso la batteria passa a 75 kW con ricarica fino a 250 kW, che si spinge fino a 629 km di autonomia. Il prezzo? 47.990 euro.

Volvo EX30

Molto interessante la nuova "piccolina" di Volvo, un progetto pensato per tagliare i costi ma offrire alti contenuti tecnologici. L'elettrica svedese parte da un prezzo di 35.900 euro. Tre le motorizzazioni disponibili: Single motor, Single motor Extended range e Twin motor Performance

La versione Single motor è dotata di un motore elettrico posteriore da 272 CV e di una batteria da 51 kWh. La ricarica arriva fino a 200 kW, per un'autonomia fino a 344 km e una ricarica dal 10 all'80% in appena 26 minuti. 

La variante Extended range presenta invece una batteria da 69 kWh e porta l'autonomia fino a 476 km. In questo caso il prezzo passa a 41.400 euro. Il rapporto qualità / prezzo non è elevatissimo, ma una Volvo elettrica a questi prezzi è sicuramente molto interessante. 

BYD Seal

Impossibile ignorare il marchio cinese BYD, che si gioca con Tesla il titolo di maggiore produttore di auto elettriche del mondo. BYD Seal è una vettura ambiziosa, che vuole scontrarsi nientemeno che con Tesla Model 3.

La berlina cinese dichiara un'autonomia di ben 570 km per la variante Design. Questa è dotata di motore posteriore da 313 CV accoppiato a una batteria da 82.5 kWh.

Molto interessante il prezzo, 43.600 euro, che diventano 49.390 euro per la variante Excellence AWD a trazione integrale. La vettura in questo caso offre un doppio motore con potenza totale di 530 CV e accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,8 secondi. 

BYD Seal è dotata di soluzioni tecniche interessanti, come lo schermo centrale rotante e la tecnologia cell-to-body. Questa soluzione integra le batterie nel corpo dell'auto aumentando la rigidità della struttura.

Se volete spendere il meno possibile, allora potete dare un'occhiata alle migliori auto elettriche economiche sul mercato. In questa lista mostreremo le auto elettriche con almeno 400 km di autonomia.

Nel caso invece cerchiate le auto elettriche più economiche in assoluto, vi rimandiamo alla nostra selezione dedicata

Opel Corsa Electric

Opel Corsa Electric è la vettura più economica sul mercato con autonomia di almeno 400 km. L'auto elettrica presenta un'autonomia fino a 405 km grazie a una batteria da 54 kWh, mentre la potenza è di ben 156 CV.

Appena rinnovata, la nuova Opel Corsa Electric può passare dal 20 all'80% in appena 27 minuti. Tra le caratteristiche da segnalare, i fari InelliLux LED Matrix e gli aiuti alla guida. La vettura costa, nel momento in cui scriviamo, 32.300 euro

BYD Dolphin

BYD Dolphin è la vettura che in Cina ha costruito almeno parte del suo successo. Sebbene in Italia i prezzi siano diversi (in Cina è venduta a 15.000 euro), la qualità c'è tutta. Le specifiche parlano di un'autonomia da 427 km con consumi di 15,9 kWh / 100 km grazie alla batteria da 60,4 kWh. Questa è di tipo "blade" al litio-ferro-fosfato.

Il motore è da 204 CV, per un'accelerazione da 7 secondi sullo scatto 0-100 km/h, e la pompa di calore è di serie. Il prezzo di partenza è di 33.790 euro.

MG4 Comfort

Abbiamo già parlato di MG4 Comfort, l'auto con il maggior rapporto qualità / prezzo sul mercato. Per i dettagli vi rimandiamo al capitolo precedente

Fiat 600e

Fiat 600e è l'elettrica di Fiat basata sulla stessa piattaforma della Jeep Avenger e della nuova Alfa Romeo Junior. Le sue caratteristiche sono il motore da 115 kW (156 CV) e la batteria da 51 kWh che garantisce un'autonomia in ciclo misto di 409 km.  

L'auto è disponibile in due allestimenti, Red e La Prima, ed è ben equipaggiata con numerosi aiuti alla guida di serie. Il prezzo parte da 35.950 euro di listino, che al momento è scontato a 31.450 euro.

BYD Atto 3

BYD Atto 3 è un SUV di piccole dimensioni caratterizzato da una batteria da 60 kWh che garantisce un'autonomia da 420 km. Il consumo è di 16 kWh / 100 km, mentre il motore da 150 kW (204 CV) garantisce uno scatto da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi. 

Ottima la dotazione, che oltre alle batterie "blade" e alla pompa di calore, include l'enorme tablet centrale da 15,6" rotante. BYD Atto 3 costa di listino 38.790 euro.

L'articolo Migliori auto elettriche 2024 sembra essere il primo su Smartworld.

Non usate le mod su Fallout 4 per nessuna ragione, almeno per qualche giorno

Mon, 04/22/2024 - 10:03

Con l'arrivo della serie TV di Fallout su Prime Video c'è stato un vero e proprio boom di acquisti dei videogiochi della serie Fallout. Chissà se Bethesda se lo aspettava: Fallout 3, Fallout New Vegas e Fallout 4 sono balzati in cima alle classifiche dei titoli più venduti della settimana scorsa, e pensate che nel momento in cui scriviamo questo articolo Fallout 4 ha quasi gli stessi giocatori attivi di HELLDIVERS 2 su Steam! A riconferma del ritorno di fiamma di Fallout 4 sta succedendo qualcosa di particolare a Nexus Mods.

Per chi non lo conoscesse, Nexus Mods è uno dei principali portali dove i giocatori di tutto il mondo possono scaricare centinaia di mod pensate per Fallout 4, per i suoi predecessori e per tanti altri videogiochi. In queste ultime ore il community manager del sito ha rilasciato una dichiarazione che vi fa capire quanto trambusto ci sia dietro i giochi Bethesda:

Stiamo riscontrando molto più traffico del solito a causa della popolarità della serie TV Fallout. Abbiamo messo a disposizione risorse aggiuntive ove possibile e stiamo monitorando i tempi di attività e le prestazioni sulla rete. Abbiamo personale a disposizione in ogni momento per affrontare qualsiasi problema.

Come è facile intuire dalla citazione, Nexus Mods ultimamente ha affrontato un po' di problemi di accesso a causa dell'enorme mole di utenti che si sono riversati sul sito per scaricare mod su mod. C'è però un piccolo problema: moddare pesantemente Fallout 4 in questo momento non è la migliore delle idee.

Giusto qualche giorno fa vi parlavamo di un "capitolo" di Fallout che sicuramente non avete giocato. Si tratta di Fallout London, una sorta di enorme DLC di decine di gigabyte racchiuso di fatto in una mod speciale per Fallout 4, sviluppata da un team di appassionati ed esperti del settore videoludico. Il DLC/mod in questione sarebbe dovuto uscire il 23 aprile prossimo, ma i suoi responsabili si sono visti obbligati a rimandare il tutto a data da destinarsi. Perché non era pronto il DLC? No, tutt'altro. Bethesda ha annunciato l'arrivo di un aggiornamento bello corposo proprio per Fallout 4. L'idea sarebbe quella di aggiornare alla "current gen" l'esperienza di gioco, migliorando risoluzione e prestazioni su PS5 e Xbox Series X|S. Al contempo però ci sarà anche un aggiornamento per la versione PC. Tra le novità che arriveranno ci sono:

  • Supporto widescreen e ultra-widescreen
  • Correzioni per Creation Kit
  • Aggiornamenti alle missioni
  • Correzioni in termini di stabilità, mod e bug
  • Bollino verificato su Steam Deck
  • Nuovi contenuti tra cui:
    • Resti dell'Enclave - "Resti dell'Enclave" introduce la famigerata organizzazione pre-bellica in Fallout 4. In questa nuova missione, "Echi dal passato", riuscirete a impedire all'Enclave di diffondere la sua pericolosa ideologia nel Commonwealth?
  • Nuovi contenuti per il Creation Club, tra cui:
    • Skin per armi dell'Enclave
    • Skin per armatura dell'Enclave
    • Cannone Tesla
    • Armatura atomica Inferno
    • Armatura atomica X-02
    • Inceneritore pesante
    • Pacchetto armi improvvisate
    • Officina Halloween

Tralasciando i nuovi contenuti, che faranno la gioia di chi cercava un'ulteriore scusa per tornare a solcare il Commonwealth, la cosa che dovrebbe avervi fatto accendere una lampadina di avvertimento è questa: "Correzioni in termini di stabilità, mod e bug".

Ottimo, ma c'è un piccolo problema di fondo: l'aggiornamento in questione potrebbe "rompere" tutte le mod che avete o che state applicando a Fallout 4. Ci saranno dei cambiamenti al gioco che è difficile prevedere, ed è possibile che qualche linea di codice vada in conflitto con le mod presenti su Nexus Mods. Di conseguenza la cosa più logica da fare è aspettare qualche giorno prima di mettersi a moddare pesantamente Fallout 4. Tra le mod presenti c'è ad esempio quella per aggiungere il supporto al wide screen, supporto che arriverà ufficialmente proprio con l'update current gen annunciato da Bethesda.

"Tornate nel Commonwealth il 25 aprile! L'aggiornamento gratuito per Fallout 4 arriva sulle console next-gen insieme a un aggiornamento per PC e altro ancora": il primo dettaglio diffuso da Bethesda riguarda proprio la data di rilascio dell'aggiornamento, fissato per il 25 aprile prossimo. Mancano insomma pochissimi giorni. Conviene davvero aspettare qualche giorno prima di sfogarsi con le modifiche prese da Nexus Mods! Nel frattempo potete comunque godere della modalità "vanilla".

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Sarà più semplice installare app da Microsoft Store su web

Mon, 04/22/2024 - 09:36

L'esperienza utente su Windows è accoppiata alle numerose app e servizi che ormai sono disponibili sulla piattaforma di Microsoft. Queste sono sempre state caratterizzate da una logica leggermente diversa rispetto a quanto siamo abituati su Android, almeno per l'installazione. Ma sul Microsoft Store stanno arrivando dei cambiamenti.

I cambiamenti dei quali parliamo riguardano il Microsoft Store sul web, quello accessibile tramite browser e che permette di consultare e installare le app su Windows 10 e Windows 11. I cambiamenti riguardano il processo di installazione delle app, che finalmente viene semplificato.

In precedenza, per installare un'app dal Microsoft Store su web era necessario trovare l'app, selezionare il pulsante Installa, accordare il permesso ad aprire il Microsoft Store a livello di sistema (non sul web, ma l'app dello Store per Windows), e nuovamente scegliere il pulsante Installa dall'app Microsoft Store.

Per fortuna, il nuovo processo di installazione prevede la possibilità di scaricare subito l'eseguibile di installazione quando si clicca per la prima volta sul pulsante Installa dal Microsoft Store su web. Dopo averlo scaricato in locale, sarà possibile aprirlo per avviare il processo di installazione.

Questa nuova procedura, oltre a essere più rapida e semplice, permette l'installazione delle app indipendentemente dalla presenza o meno dell'app Microsoft Store su Windows. Inoltre, è anche possibile installare parallelamente più app, visto che si tratta di scaricare semplicemente degli eseguibili e aprirli.

Rudy Huyn, Principal Architect di Microsoft, ha commentato questa novità, evidenziando come questo nuovo processo di installazione ha già portato un 12% in più di installazioni delle app, e un 54% in più di app aperte dopo la loro installazione.

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Tesla si fa perdonare per gli aumenti della Model Y: Model 3 diventa molto interessante

Mon, 04/22/2024 - 09:22

Dopo gli aumenti, arrivano i tagli, che indirettamente sono un'ulteriore dimostrazione del fatto che Tesla Model Y sia la vettura più venduta al mondo (sapete quale auto elettrica comprare? Date un'occhiata alla nostra selezione).

Dopo aver infatti aumentato i prezzi di listino di 2.000 euro del suo popolarissimo SUV (a parte la versione a trazione posteriore), Tesla ha infatti appena ritoccato al ribasso tutte le altre vetture in catalogo, e Model 3 diventa veramente interessante. Soprattutto in vista dei nuovi incentivi.

Tesla Model 3

Partiamo ovviamente da Model 3. La piccola berlina elettrica in precedenza costava 42.490 euro per la versione a trazione posteriore e 49.990 euro per la versione Long Range a trazione integrale. 

Ora la vettura è passata a 40.490 euro e 47.990 euro rispettivamente. Ribassi interessanti, ancora di più se si considerano gli incentivi. Con l'attuale ecobonus si ha infatti accesso a uno sconto di 3.000 o 5.000 euro (con rottamazione), mentre quello in arrivo consentirà, con ISEE sotto i 30.000 euro, di avere uno sconto fino a 13.750 euro (anche se rischia di esaurirsi presto). 

Tesla Model S

Model S passa invece da 95.990 euro a 93.990 euro per il modello a trazione integrale e da 110.990 euro a 108.990 euro per la Plaid, che ricordiamo ha appena ricevuto i nuovi sedili sportivi

Tesla Model X

Infine, diamo uno sguardo alla Model X, che ha visto gli stessi ribassi. In questo caso si parla di 100.990 euro per il modello a trazione integrale e 115.990 euro per la Plaid contro i 102.990 euro e 117.990 euro richiesti in precedenza.

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Forse con Galaxy S24 FE Samsung non imparerà dai propri errori, dopotutto

Mon, 04/22/2024 - 08:49

Non c'è niente di più incerto dei Galaxy FE (Fan Edition) di Samsung. Ogni anno veniamo sommersi da rumor riguardanti questo dispositivo, ma la buona notizia è che, almeno fino alla prossima smentita, Samsung abbia deciso di dare alla serie un futuro stabile

Galaxy S24 FE si farà quindi, ma quando uscirà e che caratteristiche avrà? Andiamo a scoprire le ultime anticipazioni, ma non prima di ricordarvi la nostra recensione dell'attuale Galaxy S23 FE

Stando a un rapporto di GalaxyClub, Samsung Galaxy S24 FE è in via di produzione. In linea con la logica dei precedenti telefoni della serie, il telefono porta il nome in codice R12. Galaxy S20 FE aveva il nome in codice R8, Galaxy S21 FE era R9 e Galaxy S23 FE aveva il nome in codice R11. E R10? Avrebbe dovuto essere Galaxy S22 FE, ma alla fine non è mai stato rilasciato sul mercato.

Al momento non sappiamo molti altri dettagli sul dispositivo. Non è chiaro se Galaxy S24 FE sarà basato sulla serie Galaxy S23 in termini di hardware o sui Galaxy S24, ma come abbiamo riportato nella nostra recensione, Galaxy S23 FE ci ricordava in molti aspetti un Galaxy A75 ma a un prezzo superiore.

Il problema grosso di Galaxy S23 FE è stato la data di lancio, troppo a ridosso dei Galaxy S24. Precedenti rumor lasciavano presagire una presentazione per l'estate del 2024, ma ora sembra più incerto. 

Secondo GalaxyClub, l'attuale stato di sviluppo sembra escludere un lancio in estate o all'inizio dell'autunno. Secondo il portale, Galaxy S24 FE dovrebbe essere presentato al più presto alla fine dell'autunno, o addirittura all'inizio del 2025. Proprio come è successo con Galaxy S23 FE.

Il che ci riporterà indietro di un anno e, salvo sorprese, alle stesse considerazioni.

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Adobe Premiere Pro creerà video con l'IA: ecco cosa può fare

Mon, 04/22/2024 - 08:24

Sora di OpenaI ha aperto il vaso di pandora per quanto riguarda la generazione di video da parte dell'IA (ecco come funziona), e ora anche Adobe sta per portare questo tipo di strumenti su Premiere Pro.  

La suite di editing video sfrutta infatti il proprio modello Firefly, oltre a quelli di terze parti come Sora e anche RunwayML, per rimuovere o aggiungere oggetti, estendere la durata delle clip e anche di crearne completamente di nuove a partire da un prompt. Ecco come funziona. 

In un video condiviso su YouTube, Adobe mostra le potenzialità di Premiere Pro grazie all'IA generativa. Cominciamo dall'aggiunta o rimozione di oggetti, che si avvalgono del modello proprietario Firefly (lo stesso usato per la generazione di immagini).

Aggiunta di oggetti

Se volete aggiungere un oggetto, non dovrete fare altro che selezionare un'area e selezionare lo strumento Aggiungi oggetto. A questo punto, selezionando il modello Adobe Firefly (non si sa se saranno disponibili altri modelli) si potrà inserire un prompt per descriverne uno nuovo. 

Rimozione di oggetti

Allo stesso modo, la funzione "Smart masking" alimentata da Adobe Firefly consente di rimuovere oggetti in maniera generativa, per esempio immagini protette da copyright o che non vi piacciono. 

I due strumenti insieme consentono persino di sostituire gli oggetti in un video, come un orologio al polso di un personaggio. Queste funzioni sono non-distruttive, quindi potete tornare sempre al filmato originale.

L'estensione generativa è utile se si vuole tenere una particolare inquadratura più a lungo di quanto si ha a disposizione nel filmato originale. Anche in questo caso, si può usare Adobe Firefly per estendere quella clip in un modo che sembri naturale, piuttosto che avere solo un fotogramma fermo per due secondi.

Non solo, ma in questo caso Adobe Premiere Pro consentirà di utilizzare anche modelli AI di terze parti, come Pika. 

Infine, grazie a strumenti di terze parti come Sora AI e RunwayML, si può semplicemente generare clip video completamente nuovi. Adobe si riferisce a questa funzione come b-roll generativo.

L'idea è di usarlo per lo sfondo di una scena o per avere un'illustrazione generica di qualcosa. Basta scegliere dove aggiungere il video, scegliere il modello, inserire il prompt di testo per il tipo di video che si vuole creare e scegliere tra le opzioni disponibili. A questo punto Premiere Pro genererà il filmato e lo aggiungerà.

Con questi strumenti inseriti in una suite di editing video come Adobe Premiere Pro, la generazione di video diventa veramente a portata di tutti, perché si inserisce direttamente nel flusso di lavoro. 

Ed è inquietante. Adobe sottolinea che le "credenziali di contenuto" renderanno sempre trasparente se "sia stata utilizzata l'IA", proprio come fa attualmente per i contenuti generati da Firefly, ma non è difficile immaginare che sarà possibile toglierlo nel prodotto finale.

Una volta che il video sarà diffuso sui social o su YouTube, temiamo che sarà virtualmente impossibile capire cosa si sta guardando (processo che comunque è già in atto). 

Per quanto riguarda l'uscita sul mercato, Adobe non ha condiviso una tempistica, e ha solo dichiarato che si tratta di "esplorazioni di utilizzo precoci". Nel video possiamo vedere come si tratti ancora di una beta, ma possiamo immaginare che una volta che Sora verrà rilasciato, anche queste funzioni non dovrebbero tardare.

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Tesla non ha più bisogno del referral, o forse no?

Mon, 04/22/2024 - 00:08

Tesla è sicuramente uno dei protagonisti nel mercato delle auto, soprattutto se si parla di auto elettriche. L'azienda di Elon Musk ha sempre attirato l'attenzione con le sue vetture, ma anche con le iniziative a esse connesse. Tra queste troviamo il suo programma di referral.

Quello che in Italia si chiama Segnala e guadagna, è il programma di referral che Tesla, da ormai diversi anni, propone sul mercato per estendere la sua clientela. Si tratta del classico "porta un amico", e quindi prevede diversi vantaggi per coloro che coinvolgono nuovi clienti ad acquistare prodotti Tesla.

Tali vantaggi sono stati molto variabili nel corso degli anni. Anche in base al mercato di riferimento, Tesla ha offerto a chi portava un amico degli sconti per l'acquisto di nuovi veicoli, vantaggi sulla rete di ricarica Supercharger, sconti per l'acquisto di accessori e tanto altro.

La notizia delle ultime è che tale programma potrebbe finire presto. La divisione nordamericana di Tesla ha infatti riferito, sul social X di proprietà del solito Musk, che il programma di referral terminerà dal 30 aprile in tutti i mercati.

Dunque, non sembra esserci spazio alle interpretazioni. Il programma di referral dell'azienda sta per finire, almeno per come l'abbiamo conosciuto finora. Diciamo questo perché Elon Musk ha aggiunto qualche dettaglio a questo aspetto, come vedete dal tweet che trovate qui sotto.

Musk lascia chiaramente intendere che presto arriverà un programma di referral tutto nuovo. Pertanto, dal 30 aprile fino al lancio del nuovo programma non sarà possibile guadagnare nuovi crediti. Rimane da capire se quelli guadagnati fino al 30 aprile saranno utilizzabili anche nell'ambito del nuovo programma.

Musk ha riferito che questo nuovo programma dovrebbe partire tra pochi mesi. Nel tempo abbiamo imparato a considerare con cautela le tempistiche promesse dal patron di Tesla, torneremo ad aggiornarvi non appena ne sapremo di più.

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Iliad VoLTE ci siamo: sta arrivando davvero per tutti

Sun, 04/21/2024 - 07:36

Sapevamo che sarebbe stata solo questione di tempo per vedere il VoLTE di Iliad implementato per tutti. E infatti così è stato, con l'operatore che in queste sta avviando la distribuzione del VoLTE per i clienti consumer.

Tutto è iniziato qualche settimana fa, con alcuni clienti Iliad Business che hanno visto l'icona del VoLTE abilitarsi sul proprio smartphone. Nel corso degli ultimi giorni abbiamo avuto conferme che Iliad stesse testando la funzionalità anche per i clienti consumer.

Ora abbiamo conferma che il VoLTE di Iliad arriva proprio per tutti i suoi clienti in tutta Italia. Oltre all'estensione della distribuzione di questa opzione, Iliad ha anche pubblicato una pagina di supporto ufficiale per il VoLTE. In questa elenca brevemente quali sono i principali vantaggi nell'avere il VoLTE attivo:

  • Miglioramento della qualità in chiamata, con le voci che saranno più nitide e isolate dai rumori ambientali.
  • Maggiore velocità di navigazione durante le chiamate.
  • Avvio delle chiamate più rapido.

L'attivazione del VoLTE sul proprio smartphone Android non dovrebbe richiedere alcuna operazione manuale, visto che dovrebbe apparire automaticamente l'icona VoLTE quando il servizio sarà disponibile. Questo non vale per alcuni modelli Redmi e POCO, trovate dettagli sulla pagina di supporto ufficiale. Per chi ha iPhone invece, potrebbe essere necessario abilitare la rispettiva opzione VoLTE all'interno delle impostazioni di iOS.

Vi ricordiamo che il VoLTE è ormai presente per tutti i principali operatori italiani da qualche anno, con Iliad che finalmente si unisce al gruppo.

Oltre a enunciarne i vantaggi, Iliad ha anche pubblicato un'utile serie di FAQ sull'utilizzo della tecnologia VoLTE per i suoi clienti. In questo senso, troverete informazioni sui requisiti per attivare il VoLTE, la modalità di attivazione, sull'assenza dei costi aggiuntivi e non solo.

Se siete interessati a passare a Iliad, in virtù anche di questa novità, allora vi ricordiamo la nostra raccolta con le migliori offerte Iliad del momento

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TCL presenta la nuova famiglia di smart TV in esclusiva Amazon: QLED e Mini LED per tutte le tasche

Sun, 04/21/2024 - 07:15

TCL annuncia delle importanti novità per il mercato italiano, con il lancio di una nuova serie di smart TV in esclusiva Amazon. Si tratta di tanti nuovi modelli, tra i quali troviamo alternative di livello come quelle con i pannelli mini LED e diverse funzionalità accessorie.

Troviamo poi anche modelli QLED, tutti con supporto 4K HDR. Andiamo a vedere tutti i modelli annunciati nel dettaglio.

Si tratta dei modelli più di livello di TCL. Questi arrivano con pannelli QLED 144Hz, luminosità di picco 3500nit, sistema audio ONKYO 2.1.2, Game Master Pro 3.0, Google TV e risoluzione 4K. Il pannello è sicuramente uno dei suoi punti di forza, grazie all'integrazione della retroilluminazione Mini LED di sesta generazione con Full Array Local Dimming.

Questa serie di smart TV offre anche particolari peculiarità da gaming, visto che Game Master Pro 3.0 è accoppiato a HDMI 2.1, ALLM, 144Hz VRR, AMD FreeSync Premium Pro, Game Bar ottimizzata e funzione Game Accelerator 240Hz in Full HD.

Troviamo ovviamente il supporto ai più recenti standard HDR, come HDR10+, Dolby Vision e Dolby Vision IQ. Abbiamo detto che si tratta dei modelli migliori lanciati da TCL, ecco infatti i prezzi:

  • €1.999,90 per il modello da 65 pollici
  • €2.799,90 per il modello da 75 pollici

Anche in questo caso parliamo di dispositivi di livello, ma che arrivano con diagonali più contenute per prezzi maggiormente abbordabili. Il pannello è un QLED a 144Hz, dotato di sistema audio ONKYO, Game Master Pro 2.0, Google TV e risoluzione 4K.

Anche per questa serie troviamo l'integrazione della tecnologia Full Array Local Dimming al Mini LED, la quale dovrebbe permettere un maggiore e più accurato controllo della retroilluminazione.

Non manca il supporto a standard e tecnologie indicate per il gaming menzionate per la serie precedente, come HDMI 2.1, ALLM, 144Hz VRR, AMD FreeSync Premium Pro e Game Bar, oltre alla funzione Game Accelerator che incrementa il refresh rate a 240Hz in Full HD.

Ecco prezzi e modelli lanciati:

  • €849,90 per il modello da 50 pollici
  • €899,90 per il modello da 55 pollici
  • €1.099,90 per il modello da 65 pollici
  • €1.699,90 per il modello da 75 pollici
  • €2.299,90 per il modello da 85 pollici
  • €3.499,90 per il modello da 98 pollici

Si tratta di una serie di dispositivi analoga a quella presentate sopra, per l'integrazione di Google TV, supporto alle funzionalità gaming e standard HDR, come Dolby Vision, Dolby Vision IQ e HDR10+.

Il pannello però è un "semplice" QLED Pro a 144 Hz, e questo permette di avere dei prezzi leggermente più abbordabili. Ecco le varianti lanciate con i rispettivi prezzi:

  • €749,90 per il modello da 55 pollici
  • €899,90 per il modello da 65 pollici
  • €1.299,90 per il modello da 75 pollici
  • €1.999,90 per il modello da 85 pollici

Anche questa serie di smart TV offre un pannello QLED Pro. Troviamo il supporto alla risoluzione 4K, vari formati HDR, Dolby Atmos e alla modalità Game Master 3.0 con funzione Game Accelerator 120Hz in Full HD.

A livello software troviamo Google TV, mentre il design è particolarmente orientato verso la riduzione dei bordi. Ecco le varianti in arrivo con i rispetti prezzi:

  • €499,90 per il modello da 43 pollici
  • €549,90 per il modello da 50 pollici
  • €599,90 per il modello da 55 pollici
  • €799,90 per il modello da 65 pollici
  • €1.199,90 per il modello da 75 pollici
  • €1.699,90 per il modello da 85 pollici

Questa è la serie di smart TV in cui troviamo i modelli più economici. In termini tecnici, troviamo comunque un pannello 4K HDR, miglioramento dinamico dei colori e la funzione Motion Clarity per ottimizzare la qualità dell'immagine in HDR.

Troviamo poi il supporto alla Modalità di gioco, HDMI 2.1, ALLM, HDR 10 e Dolby Audio. Anche in questo caso la piattaforma software corrisponde a Google TV.

Ecco le varianti in arrivo con i rispetti prezzi di lancio:

  • €349,90 per il modello da 43 pollici
  • €449,90 per il modello da 50 pollici
  • €499,90 per il modello da 55 pollici
  • €649,90 per il modello da 65 pollici
  • €899,90 per il modello da 75 pollici
  • €1.399,90 per il modello da 85 pollici

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Non sembrano esserci dubbi: Pixel 8a costerà più di Pixel 7a

Sun, 04/21/2024 - 01:22

Google Pixel 8a è sempre più protagonista di numerose indiscrezioni, tra render e specifiche ormai complete. Ora, però, sono trapelate alcune novità riguardo al possibile prezzo di vendita. In particolare, secondo un rivenditore canadese, il nuovo smartphone di Google costerà 709 CAD (circa 500 euro) nella configurazione da 128 GB di memoria interna e 793 CAD (circa 540 euro) in quella da 256 GB. Tuttavia, a seconda del Paese e delle relative tasse, i prezzi potrebbero subire delle variazioni. È quasi scontato, però, che rispetto al predecessore costerà di più.

Per quanto riguarda la disponibilità, il lancio di Pixel 8a con ogni probabilità avverrà durante il Google I/O di maggio. Passando alle specifiche tecniche, il display dovrebbe avere una diagonale da 6,1" full HD+ con refresh rate fino a 90 Hz. Il processore scelto sarebbe il Tensor G3, che lo scorso anno ha debuttato su Pixel 8. La batteria, invece, dovrebbe avere una capacità di 4.500 mAh.

Sul piano fotografico, il sensore principale avrà una risoluzione da 64 megapixel, affiancato da uno grandangolare da 13 megapixel. Insomma, stando a queste informazioni, si tratterebbe degli stessi sensori già visti su Pixel 7a. 

Infine, il dispositivo sarà disponibile in quattro diverse tonalità: Obsidian, Mint, Porcelain e Bay. La prima corrisponde ad una colorazione scura, quasi nera; la seconda invece è un verde piuttosto acceso; la terza vira verso il bianco mentre Bay corrisponde ad un azzurro vivace, la stessa già vista su Pixel 8 Pro.

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Spusu 150 XL 5G proposta a 7,89€ mensili: 150 Giga e minuti illimitati

Sun, 04/21/2024 - 00:49

Da ieri, 19 aprile, l'operatore virtuale Spusu ha fatto debuttare la nuova offerta nota come Spusu 150 XL 5G, proposta al prezzo mensile di 7,89€. Questa promozione sostituirà la precedente Spusu 150 XL 5G, che aveva le stesse caratteristiche, ad eccezione del canone mensile, più alto di 9 centesimi di euro. 

Spusu 150 XL 5G include minuti illimitati verso tutti i numeri fissi e mobili nazionali, 1000 minuti di chiamate internazionali verso UE e Regno Unito, 500 SMS verso tutti i numeri nazionali e 150 Giga di traffico dati (anche in 5G). L'operatore, tra l'altro, chiarisce anche il concetto di minuti illimitati: difatti, considera come uso conforme la soglia di 10.000 minuti.

Per quanto riguarda l'attivazione, così come le offerte Spusu 150, Spusu 150 XL e Spusu 150 5G, anche la nuova offerta sarà attivabile fino al 30 aprile 2024. Per sottoscrivere Spusu 150 XL 5G - disponibile solo online - i clienti potranno attivare un nuovo numero oppure richiedere la portabilità da qualsiasi operatore telefonico.

Durante l'attivazione, sarà possibile scegliere tra SIM ed eSIM. Tra l'altro, gli utenti dovranno selezionare il metodo di pagamento per il rinnovo automatico: su carta di credito, PayPal oppure tramite ricariche manuali. A riguardo, questa scelta potrà essere cambiata in un secondo momento, accedendo all'area clienti My Spusu.

I costi di attivazioni sono gratuiti, mentre per la nuova SIM oppure per la eSIM occorrerà una spesa di 9,90 euro. Infine, Spusu 150 XL 5G è attivabile anche per i già clienti Spusu attraverso la procedura di cambio offerta gratuito disponibile una volta al mese.

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Vodafone prova a convincere i suoi ex clienti con Vodafone Silver 5G

Sat, 04/20/2024 - 20:50

Alcuni clienti ex Vodafone sono tentati dall'operatore con l'offerta Vodafone Silver, proposta al prezzo mensile di 7,99 euro (inclusa l'abilitazione al 5G). La promozione è valida fino al 2 maggio e sarà attivabile sia online che in negozio, con la SIM proposta a zero euro, mentre per l'attivazione occorrerà 1 centesimo di euro. 

Vodafone Silver include 100 Giga, minuti illimitati verso tutti i numeri fissi e mobili nonché verso i numeri di rete mobile Vodafone Romania, 1000 minuti verso Vodafone Albania, SMS illimitati verso i numeri nazionali. Inoltre sono inclusi 300 minuti verso numeri fissi e mobile verso diversi Paesi, tra cui Argentina e Austria, più 100 minuti verso i numeri mobile e fissi di altri Paesi, come Egitto e Bolivia. 

Come accennato all'inizio, la SIM è gratuita mentre per l'attivazione occorrerà 1 centesimo di euro. Aggiungendo il costo del primo mese anticipato, l'utente all'inizio dovrà spendere complessivamente 8 euro.

Per l'attivazione occorrerà ricevere il messaggio. Successivamente sarà possibile scegliere se attivarla in negozio oppure direttamente online utilizzando il link dedicato. Optando per quest'ultima scelta, il cliente dovrà inserire il suo numero di telefono e poi sfruttare il codice arrivato via SMS per acquistare la SIM (senza alcuna spesa per la spedizione) e con pagamento con carta di credito o IBAN.

Infine, nelle nuove SIM Vodafone viene preattivato il piano tariffario base Vodafone 25 New, che include il servizio Smart Passport+ nei Paesi Extra Roaming UE solo in caso di utilizzo.

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Migliori auto per fare tanti km: le top 10

Sat, 04/20/2024 - 15:07

Quali caratteristiche deve avere un'auto per essere presa in considerazione da chi percorre tanti chilometri per lavoro o per piacere? Innanzitutto deve consumare poco e poi deve avere un grande serbatoio per poter effettuare meno soste dal benzinaio.

Un altro elemento da non sottovalutare è la svalutazione: i "macinatori di chilometri" cambiano più spesso la vettura rispetto agli automobilisti "tradizionali" e preferiscono veicoli diffusi in quanto più facili da rivendere.

Di seguito troverete la nostra top 10 delle migliori auto per fare tanti km in commercio: dieci proposte interessanti e non esageratamente costose (abbiamo volutamente scelto mezzi con prezzi di partenza che non superano quota 52.000 euro) rivolte a chi fa molta strada.

L'Audi A3 SPB 35 TDI è, a nostro avviso, la migliore auto per fare tanti chilometri.

La variante a gasolio più potente della quarta generazione della compatta tedesca, in vendita a prezzi che partono da 37.100 euro, monta un motore 2.0 turbodiesel da 150 CV. Verrà presto sottoposta a un restyling.

PREGI

  • Strumentazione chiara
  • Climatizzatore potente
  • Freni potenti

DIFETTI

  • Spazio per la testa
  • Bagagliaio piccolo
  • Dotazione da integrare

La Nissan Qashqai e-Power è la variante ibrida (full hybrid) della terza generazione della SUV compatta giapponese. Presto verrà sottoposta a un restyling.

Sviluppata sullo stesso pianale delle Renault Mégane e Austral e in vendita a prezzi che partono da 37.320 euro, è spinta da un motore elettrico da 190 CV. Il propulsore 1.5 turbo tre cilindri benzina si occupa esclusivamente di ricaricare la batteria.

PREGI

  • Non ha il cambio
  • Dotazione generosa
  • Consumi

DIFETTI

  • Rumorosità del tre cilindri
  • Sterzo poco reattivo
  • Freni poco potenti

La BMW X1 xDrive 23d è la variante mild hybrid diesel più potente della terza generazione della SUV compatta tedesca a trazione integrale.

Sviluppata sullo stesso pianale della X2 e in vendita a prezzi che partono da 51.600 euro, monta un motore 2.0 turbodiesel mild hybrid da 211 CV.

PREGI

  • Prestazioni
  • Trazione integrale
  • Comfort

DIFETTI

  • Prezzo
  • Agilità nelle curve
  • Display dell'infotainment piccolo

La Dacia Jogger Hybrid è la variante ibrida (full hybrid) della MPV "low-cost" rumena.

Disponibile anche a 7 posti e in vendita a prezzi che partono da 26.150 euro, monta un 1.6 ibrido benzina da 141 CV.

PREGI

  • Bagagliaio
  • Abitabilità
  • C'è anche a 7 posti

DIFETTI

  • Dimensioni esterne ingombranti (4,55 metri di lunghezza)
  • Divano stretto
  • Comfort

La Kia Sportage 1.6 CRDi MHEV è la variante mild hybrid diesel a trazione anteriore della SUV compatta coreana sviluppata sullo stesso pianale della Hyundai Tucson.

In vendita a prezzi che partono da 34.400 euro, ospita sotto il cofano un motore 1.6 turbodiesel mild hybrid da 136 CV.

PREGI

  • Climatizzatore potente
  • Dotazione di serie
  • Dotazione di sicurezza

DIFETTI

  • Bagagliaio
  • Sterzo poco comunicativo
  • Agilità nelle curve

La Jeep Compass 1.6 Multijet è la variante diesel della seconda generazione della SUV compatta statunitense.

Sviluppata sullo stesso pianale dell'Alfa Romeo Tonale e in vendita a prezzi che partono da 35.100 euro, monta un motore 1.6 turbodiesel da 131 CV.

PREGI

  • Spazio per la testa dei passeggeri posteriori
  • Dotazione di serie
  • Posizione di seduta

DIFETTI

  • Visibilità posteriore
  • Prestazioni
  • Sterzo poco reattivo

La Renault Captur Full Hybrid è la variante ibrida benzina della piccola SUV francese "gemella" della Mitsubishi ASX. Sarà presto sottoposta a un restyling.

In vendita a prezzi che partono da 26.850 euro, monta un motore 1.6 ibrido benzina da 143 CV.

PREGI

  • Dotazione di sicurezza
  • Infotainment valido
  • Dotazione di serie

DIFETTI

  • Motore carente di coppia
  • Risposta ai bassi regimi
  • Bagagliaio

La Volkswagen T-Roc 2.0 TDI è la variante diesel più accessibile della piccola SUV tedesca.

Monta un motore 2.0 turbodiesel da 116 CV ed è in vendita a prezzi che partono da 34.150 euro.

PREGI

  • Comandi ergonomici
  • Strumentazione chiara
  • Infotainment valido

DIFETTI

  • Comportamento stradale
  • Visibilità posteriore
  • Dotazione da integrare

La Citroën C3 Aircross BlueHDi è la variante a gasolio della piccola SUV francese. Sviluppata sullo stesso pianale della Opel Crossland, verrà presto rimpiazzata da un nuovo modello.

In vendita a prezzi che partono da 24.750 euro, ospita sotto il cofano un motore 1.5 turbodiesel da 110 CV.

PREGI

  • Dimensioni esterne contenute (4,16 metri di lunghezza)
  • Prezzo
  • Comportamento stradale

DIFETTI

  • Prestazioni
  • Dotazione da integrare
  • Bagagliaio

L'Alfa Romeo Tonale 1.6 diesel è la variante a gasolio della SUV compatta del Biscione sviluppata sullo stesso pianale della Jeep Compass.

In vendita a prezzi che partono da 39.350 euro, monta un motore 1.6 turbodiesel da 131 CV.

PREGI

  • Climatizzatore potente
  • Prestazioni
  • Posto guida

DIFETTI

  • Consumo non eccezionale
  • Bagagliaio
  • Visibilità posteriore

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TikTok sfrutterà l'AI per clonare la tua voce in 10 secondi

Sat, 04/20/2024 - 14:39

L'utilizzo dell'intelligenza artificiale è certamente una delle materie più "calde" di cui si sta discutendo negli ultimi tempi. Gli strumenti basati su questa tecnologia sono sempre più avanzati, come ad esempio ChatGPT e quelli impiegati per clonare la voce. A riguardo, OpenAI ha recentemente introdotto un motore vocale che può clonare una voce con un campione di soli 15 secondi. 

A questi si aggiungerà TikTok, che da tempo starebbe lavorando per clonare una voce tramite l'IA. Per ora non ha un nome preciso visto che ci sono solo riferimenti a "Crea la tua voce con AI" e "TikTok Voice Library". In particolare, nell'ultima versione dell'app sono presenti alcune stringhe di codice che conferma proprio la volontà di TikTok di implementare questa funzionalità.

Sembrerebbe che questa opzione consentirà di creare una versione AI della propria voce in appena 10 secondi. Il file audio, poi, potrà essere utilizzato con text-to-speech nei video da postare sulla piattaforma. Per quanto riguarda il funzionamento, invece, è piuttosto semplice. Dopo aver registrato la propria voce, TikTok elaborerà il tutto, utilizzando le informazioni della voce per generare il file AI.

Sotto il profilo della privacy, il campione resterà privato e sarà possibile eliminarlo in qualsiasi momento. Tra l'altro, premendo sul pulsante "Continua" si visualizzerà la schermata "TikTok Voice Library Terms" che ogni utente dovrà leggere prima di accettare. Dopo questo passaggio, la piattaforma mostrerà un testo che l'interessato dovrà leggere così da registrare la voce.

La funzione non sarebbe ancora completamente pronta, visto che provando a premere il tasto dedicato alla registrazione la piattaforma restituisce un errore. Dunque, non è possibile accertarne il corretto funzionamento. Per tutti i dettagli, quindi, occorrerà ancora attendere un po' di tempo.

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Gli auricolari Bluetooth più ''longevi'' sul mercato? Arriva il primo punteggio di riparabilità 10/10 da iFixit

Sat, 04/20/2024 - 07:00

Torniamo a parlare dei Fairbuds: i primi auricolari Bluetooth di casa Fairphone con batteria sostituibile, sia negli stessi auricolari che nel case di ricarica (date uno sguardo anche alla pagina con le migliori cuffie ANC).

L'azienda olandese, stavolta, sembra proprio aver fatto centro col il suo ultimo prodotto, almeno in termini di riparabilità. Questo è quanto emerge dall'ultimo teardown di iFixit, che premia i Fairbuds con un punteggio di 10/10 (si tratta dei primi auricolari wireless in assoluto ad ottenere il massimo). Questo risultato sottolinea il grande passo in avanti fatto da Fairphone rispetto al modello precedente, ovvero le True Wireless Earbuds, le quali avevano ottenuto un punteggio pari solamente ad 1/10.

Come mostrato dal video di iFixit, le batterie degli auricolari possono essere sostituite con grande facilità, un po' come quelle di un apparecchio acustico. Una volta rimossa la guarnizione in silicone che circonda il corpo dell'auricolare, basterà sganciare un piccolo sportellino porta batteria, che poi andrà a ruotare lateralmente. In questo caso si tratta di batterie standard: ovvero celle a bottone agli ioni di litio LIR1054 acquistabili direttamente dal sito di Fairphone.

Gli auricolari possono successivamente essere divisi in due parti. Entrambi i lati sono rimovibili con un plettro ma l'unità altoparlante dovrà prima essere scaldata per ammorbidire la parte adesiva che unisce il tutto. Sebbene la copertura sia facile da staccare con un plettro, è comunque collegata da un delicato cavo flessibile, facilmente danneggiabile per chi è alle prime armi.

Passando invece alla custodia di ricarica, anche in questo caso la sostituzione della batteria risulta estremamente facile. Infatti, per accedere alla batteria ai polimeri di litio da 1,85 Wh, basterà rimuovere la vite con testa a croce. Volendo andare oltre, basterà svitare altre cinque viti Philips per arrivare all'unità interna principale. Questa è sostituibile nel suo insieme, ma come gli auricolari, le singole parti non sono disponibili. Infatti, i pezzi di ricambio che Fairphone vende sono: i singoli auricolari, il gruppo della custodia interna e il guscio esterno della custodia di ricarica.

Questo ha portato iFixit a spiegare che il punteggio di 10/10 è provvisorio ''almeno finché non saremo in grado di verificare i manuali di riparazione promessi, nonché la disponibilità e il prezzo delle parti di ricambio''. Visto però lo storico dell'azienda e il fatto che l'obiettivo di Fairphone è di realizzare dispositivi riparabili, il team di iFixit non si aspetta brutte sorprese. Il punteggio elevato dei Fairbuds, conclude iFixit, è chiaramente influenzato anche dal fatto di poter sostituire le batterie senza dover ricorrere a strumenti particolari.

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Le auto premium cinesi in Italia: Voyah presenta le sue vetture alla Design Week

Sat, 04/20/2024 - 00:10

Arrivano delle novità per il mercato delle auto, e che riguardano da vicino l'Italia. Voyah è un nuovo brand che approda nel mercato italiano, un brand particolare perché si tratta della branca premium del colosso cinese Dongfeng.

Sull'autorevole palcoscenico della Milano Design Week, Dongfeng annuncia il debutto del suo brand premium Voyah in Italia. E lo fa presentando dei nuovi veicoli che subito attirano l'attenzione.

Il primo di questa serie è Voyah Free, un veicolo che può essere categorizzato come uno sport utility elettrico da 4,9 metri di lunghezza. Arriva anche in veste totalmente elettrica, con un motore da 489 CV, il quale è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi. La batteria integrata offre una capacità pari a 106,7 kWh, la quale promette un'autonomia fino a 500 km.

Il secondo veicolo è Voyah Dream. Si tratta di una vettura ancora più lunga della Free, con i suoi 5,3 metri di lunghezza. Arriva nella doppia veste di elettrica e di ibrida plug-in. Quest'ultima integra un'unità termica 1.5 turbo benzina. Non sono stati condivisi altri dettagli tecnici su questa vettura.

Voyah conclude la presentazione dei nuovi modelli con Icozy. Si tratta sicuramente del veicolo che guarda maggiormente al futuro. Basti pensare che i sedili anteriori sono pensati per ruotare di 180°, in modo da trasformare l'abitacolo dell'auto in una sorta di salotto. Ci sarà anche la guida autonoma, anche se l'azienda non ha specificato di quale livello.

Altro aspetto interessante di Icozy dovrebbe riguardare la motorizzazione. Per questa vettura Voyah avrebbe infatti pensato a un motore a idrogeno. La casa automobilistica sta lavorando già da qualche tempo allo sviluppo delle auto a idrogeno, in collaborazione con Nissan Venucia.

A corredo di tutto questo è bene considerare che Dongfeng ha da poco ricevuto l'approvazione per aprire uno stabilimento di produzione in Italia, in parallelo alla collaborazione con la casa molisana DR. Segno che, come ha confermato Qian Xie, responsabile delle attività europee di Dongfeng, il colosso cinese crede molto nel mercato italiano, anche come porta per produrre veicoli da vendere negli altri paesi europei.

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YouTube su Android passa ad AV1, non è una bella notizia per tutti

Fri, 04/19/2024 - 23:46

Google sta per introdurre una novità per importante per YouTube, e in particolare per gli utenti Android che utilizzano sul loro smartphone la popolare piattaforma di streaming. Parliamo dell'implementazione del codec AV1 per impostazione predefinita.

Perché l'AV1 è una buona notizia

Il codec AV1 non è di certo una novità degli ultimi mesi. Arrivato qualche anno fa come il successore del formato HEVC (H.265), il codec AV1 è caratterizzato dalla sua natura open source e royalty free, ovvero non richiede una commissione per ogni dispositivo che lo adotta.

Il codec AV1 ha il vantaggio di essere maggiormente performante rispetto al formato HEVC (H.265). Nello specifico, permette di avere una compressione migliore e questo implica una qualità dello streaming migliore a parità di risoluzione video. Se poi volete saperne di più, vi suggeriamo di leggere la nostra guida che spiega cos'è il codec AV1 e come scaricarlo.

Viste le alte performance nel segmento streaming, Google avrebbe deciso di implementare nell'app Android di YouTube il codec AV1 per impostazione predefinita. Questo significa che non sarà più necessario abilitarlo manualmente da parte di coloro che desiderano utilizzarlo.

Andando più nel tecnico, come riferito da Arif Dikici, il quale fa parte del team Android Video and Image Codecs di Google, BigG sarebbe pronta a implementare decoder AV1 noto come "libdav1d", creato dal team dietro VLC, come opzione predefinita in YouTube su Android.

Ma non per tutti

Come menzionato nel titolo, questa è una buona notizia ma non una buona notizia per tutti gli utenti Android. Questo perché solo i modelli Android recenti e di fascia alta sono dotati del supporto alla decodifica hardware secondo lo standard AV1. I dispositivi Android di fascia media e meno recenti invece non ce l'hanno.

Questo aspetto implica che tali dispositivi dovranno ricorrere alla decodifica software nell'ambito dell'adozione dell'AV1 da parte di YouTube. Il risvolto negativo di tutto ciò potrebbe consistere in un incremento dei consumi da parte dell'app YouTube, e un aumento dei tempi computazionali per la decodifica software.

D'altra parte, è bene considerare che Google non è la prima a prendere una decisione del genere. Netflix già da qualche anno l'ha adottata. Un passo avanti che, per forza di cose, può lasciare indietro qualcuno.

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Piccolo restyling per Google Maps su Android Auto

Fri, 04/19/2024 - 23:35

Novità per l'app di Google Maps su Android Auto. In particolare, l'app sta beneficiando di un piccolo restyling delle icone al fine di garantire maggiore contrasto col design. Difatti, le icone di destinazione "Casa" e "Lavoro" ora risultano in grassetto rispetto alle altre. La modifica, tra l'altro, risulta molto più evidente nel momento in cui l'utente applica la modalità scura.

Inoltre, l'interfaccia utente aggiornata è caratterizzata anche da una barra di ricerca maggiormente in evidenza. Il colosso di Mountain View, poi, ha già apportato altre modifiche in passato, tra cui la possibilità di salvare rapidamente le informazioni sul parcheggio quando si raggiunge la destinazione. 

Le modifiche sopra descritte sono state implementate subito dopo un'altra novità approdata su Google Maps. Ci riferiamo alla possibilità di sincronizzare l'impostazione "Mostra edifici 3D" tra smartphone e Android Auto. Questa opzione, ricordiamo, fu lanciata all'inizio di quest'anno.

Ancora, il popolare software di navigazione di Google, un paio di giorni fa, ha ricevuto un'altra modifica, ovvero l'impossibilità di salvare la bozza di una recensione. Nello specifico, questa novità entrerà in vigore dal 16 luglio 2024 e, sempre la società, ha chiarito che le bozze già presenti saranno cancellate.

Infine, uno degli ultimi aggiornamenti ha introdotto qualche novità importante per tutti i conducenti di auto elettriche. Tra queste, la localizzazione esatta delle stazioni di ricarica.

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Che bella winback da Kena: 200 Giga a 5,99 euro!

Fri, 04/19/2024 - 22:55

Kena Mobile ha appena lanciato una nuova offerta dedicata ai suoi ex clienti, la quale arriva con un bundle di traffico dati e traffico telefonico consistente a un prezzo praticamente imbattibile.

L'offerta in questione si chiama Kena 5,99 200GB Per Te, arriva con una tariffa di 5,99 euro al mese e per questo entra di diritto nella nostra raccolta delle migliori offerte mobile a meno di 7 euro. Andiamo a vederla nel dettaglio:

Kena 5,99 200GB Per Te
  • Minuti illimitati di chiamate verso tutti i numeri nazionali.
  • 200 SMS verso tutti i numeri nazionali.
  • 200 GB di traffico dati fino alla velocità del 4G.
  • Tariffa mensile pari a 5,99 euro.
  • Nessun costo di attivazione e di acquisto della nuova SIM.

L'offerta che abbiamo appena descritto sarà attivabile esclusivamente da coloro che riceveranno l'SMS informativo che sostanzialmente costituisce l'invito per attivarla. Tale comunicazione dovrebbe arrivare ad alcuni ex clienti Kena Mobile, ecco perché l'offerta in questione rientra nella categoria delle winback.

Questo è il testo dell'SMS che dovreste ricevere se siete tra i selezionati per attivarla.

Dal testo dell'SMS capiamo che l'attivazione dell'offerta può essere anche effettuata online, basterà recarsi a questo indirizzo e inserire il codice univoco ricevuto nella comunicazione. Alternativamente sarà possibile attivare l'offerta recandosi in negozio.

L'offerta che abbiamo appena descritto prevede anche la possibilità di attivare l'opzione Ricarica Automatica, quella che prevede l'addebito automatico su carta o conto corrente dell'importo pari alla tariffa mensile in corrispondenza di ogni rinnovo, per avere ulteriori 50 GB in più di traffico dati al mese.

La winback di Kena Mobile sarà attivabile fino al prossimo 30 aprile. Fateci sapere se siete stati invitati e se intendete approfittarne.

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