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Updated: 4 hours 53 min ago

WhatsApp, è partita la RIVOLUZIONE con l’interoperabilità

Sun, 04/14/2024 - 07:05

L’intento principale di WhatsApp durante gli ultimi mesi è sicuramente quello di migliorarsi esponenzialmente. L’applicazione di messaggistica istantanea che nel mondo intero è riconosciuta come la prima in assoluto, sta sviluppando grossi risultati contro ogni aspettativa.

Ovviamente non è che gli utenti credessero che WhatsApp non potesse più crescere, ma nessuno pensava potesse farlo in maniera così netta e in così poco tempo. Inoltre dopo il grande livello raggiunto, nessuno poteva pensare che ci fossero così tante novità da poter introdurre. Oltre a tutti gli aggiornamenti che hanno riguardato l’introduzione di funzionalità esclusive e innovative, c’è qualcosa di ancor più grande. Per quanto riguarda la situazione legata al nuovo DMA imposto dall’Unione Europea, WhatsApp sta per integrare una nuova funzione, la quale rappresenterà l’inizio di una nuova era.

Arriva infatti ufficialmente l’interoperabilità, introdotta a partire dallo scorso 11 aprile sul celebre servizio di messaggistica.

WhatsApp: cosa comporta l’interoperabilità e come funzionerà

Cosa significa avere a che fare con l’interoperabilità? Per quanto riguarda WhatsApp, questa novità implica che tutte le piattaforme di messaggistica potranno inviare e ricevere i messaggi verso e da WhatsApp.

Tutto ciò trasforma potenzialmente la maniera in cui gli utenti interagiscono tra loro, andando ad ampliare le loro possibilità. Sarà introdotta quindi in pianta stabile una sezione dedicata ai messaggi provenienti dalle altre piattaforme. In poche parole, come c’è la sezione dedicata ai canali o la sezione dedicata agli aggiornamenti di stato, ce ne sarà una anche per l’interoperabilità.

Sarà proprio lì che si potrà scambiare messaggi con le varie piattaforme, ovviamente assumendosi anche dei rischi. Come WhatsApp ha precisato, non può estendere la sua crittografia end-to-end anche ai messaggi esterni. Questi pertanto potrebbero essere portatori di spam e problematiche varie, per cui bisogna tenere sempre gli occhi aperti. scegliere di attivare l’interoperabilità spetta agli utenti, che potranno infatti lasciare chiusa quella sezione.

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Amazon: PAZZE offerte e sconti al 50% con smartphone in REGALO gratis

Sun, 04/14/2024 - 07:00

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Apple: possibili le riparazioni fai da te con componenti originali usate

Sun, 04/14/2024 - 06:40

Finalmente arriva un annuncio tanto atteso per gli utenti Apple che potrebbe cambiare la manutenzione dei loro smartphone per sempre. La società ha aperto la possibilità di riparare gli iPhone utilizzando componenti originali usate.

Dal prossimo autunno, sia i clienti che i servizi di riparazione terzi potranno utilizzare parti originali Apple per effettuare interventi di riparazione sugli iPhone. Tale possibilità, almeno inizialmente, sarà ristretta ad una cerchia di modelli, ma l’azienda non ha ancora specificato quali.

Cosa comporta questo annuncio per gli iPhone della Apple?

L’uso delle componenti originali per la riparazione dei dispositivi Apple sarà comunque garantito dall’azienda. Gli iPhone una volta “aggiustati” avranno le stesse funzionalità ed il medesimo livello di sicurezza di sempre. Ciò sarà possibile grazie alla calibrazione di fabbrica originale, che seguirà esattamente gli standard di qualsiasi altra componente nuova della casa.

Da questa novità, nasceranno una serie di vantaggi non indifferenti. Il primo è che sicuramente sarà molto più semplice ordinare i pezzi necessari alla riparazione dell’iPhone. Non bisognerà più fornire il numero di serie del dispositivo per avere ciò che serve per la manutenzione, almeno per quanto riguarda le riparazioni che non coinvolgono la scheda madre. Per evitare che vengano utilizzate parti originali Apple di iPhone rubati, l’azienda ha deciso di estendere ancor di più la funzione Activation Lock. Che significa? Nel caso in cui un iPhone rilevasse l’utilizzo di un componente proveniente da un dispositivo rubato, la calibrazione non funzionerà e la manutenzione non avrà esito positivo.

La Apple metterà a disposizione degli utenti il maggior numero possibile di informazioni sulle parti utilizzate in fase di riparazione direttamente tramite le Impostazioni di iOS. Questo permetterà di essere sicuri della natura delle parti durante una riparazione. Forse non sarà l’annuncio del secolo, ma comunque si tratta di una grande novità per chi possiede un iPhone. La società è sempre stata legata alla sua stretta cerchia interna, ora così utenti ed altri “riparatori” avranno più spazio di manovra, dimostrando una maggiore accessibilità ed anche sostenibilità nel riciclo delle componenti.

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Google: un altro servizio raggiunge il cimitero digitale dell’azienda

Sun, 04/14/2024 - 06:35

Esiste un luogo oscuro di Google che pochi conoscono, un cimitero di servizi che negli anni hanno visto la morte. L’azienda nel tempo ha chiuso numerosi funzioni e continua con il suo ruolo di tristo mietitore annunciando la dipartita della VPN di Google One, l’opzione creata nel 2020 per dare agli utenti un maggior livello di protezione durante la navigazione.

Perché Google ha preso tale decisione? Il motivo è molto semplice: il servizio non veniva utilizzato molto dagli utenti. La VPN di Google One, inizialmente proposta a $9,99 al mese e poi ridotta a soli $1,99, fu presentata come strumento per la protezione dei dati durante l’esplorazione del web. Secondo le dichiarazioni della stessa azienda, evidente anche nella diminuzione drastica del costo, la sua adozione è stata parecchio limitata. La chiusura, quindi, era inevitabile.

Il cimitero Google di funzioni e servizi

La VPN era presente anche nel nostro Paese, con un costo di 9,99 Euro al mese o 99,99 Euro all’anno. Nonostante il tentativo di globalizzazione del servizio, pare che i numeri non siano stati esattamente quelli sperati.

Per quanto il servizio fosse poco usato, l’annuncio di Google ha comunque generato preoccupazione nella gestione da parte dell’azienda della distribuzione di funzionalità, soprattutto trattandosi di qualcosa di importante. Anche se la protezione dei dati personali è sempre più importante a causa delle numerose truffe e attacchi hacker, la VPN di Google One non è stata abbastanza convincente da poter continuare ad esistere. La società ha deciso di chiudere il servizio anche per potersi concentrare su altre funzioni e sul supporto delle opzioni più richieste.

Non è la prima volta che Google si trova costretta a chiudere un servizio. L’azienda ha abbandonato numerosi prodotti e servizi, alcuni dei quali molto più conosciuti della VPN. In  occasione di un passato Halloween, ha letteralmente creato un “cimitero”, diventato poi un simbolo di come il mondo digitale sia difficile e mutevole. Ciò vuol dire che continueranno a nascere funzionalità ed altre verranno ancora “uccise” da Google, questa è la dura realtà.

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Volkswagen converte all’elettrico una delle sue fabbriche

Sun, 04/14/2024 - 06:30

Quando si parla di transazione elettrica, sembra che Volkswagen sia sulla buona strada. Recentemente, infatti, è stato annunciato che una delle fabbriche dell’azienda sia stata completamente convertita all’elettrico. Si tratta della fabbrica di Zwickau e al momento non ha registrato né il rischio di bancarotta né possibili licenziamenti.

Questo è quanto è stato rivelato dal giornalista del New York Times, Jack Ewing mandato in Germania per osservare dal vivo quello che sta succedendo nello stabilimento Volkswagen.

La fabbrica Volkswagen convertita all’elettrico

Sembrerebbe essere una sorta di piccolo paradiso in cui vige l’impegno alle emissioni zero dato che i motori termici, al momento, sono completamente vietati. Infatti, secondo quanto dichiarato dall’azienda automobilistica, la prossima uscita sarà l’ultima generazione di motori termici che produrrà.

La regola, imposta circa sei anni fa, inizialmente aveva sollevato parecchi dubbi e timori. Osservando i risultati ottenuti oggi, invece, sembra che questi siano piuttosto positivi. Riguardo alla sua visita nello stabilimento Volkswagen, Ewing sottolinea che la transizione all’elettrico non ha intaccato in alcun modo gli oltre 10.000 dipendenti che lavorano lì. Stesso discorso vale anche per le decine di migliaia di fornitori coinvolti. Questi dati hanno sorpreso molti che temevano invece l’arrivo di un’ondata di licenziamenti di massa. Motivo dietro tutto questo potrebbe essere anche la promessa strappata dal sindacato della IG Metall. Questo accordo prevede che non ci siano licenziamenti in questo stabilimento almeno fino al 2030.

In ogni caso, quello che si sta verificando nella fabbrica di Volkswagen sembra una vera e propria utopia, anche se ora l’azienda deve necessariamente migliorare le prestazioni de propri veicoli elettrici. L’idea è quelli di continuare ad investire nel settore elettrico, nonostante in Europa si sia registrato un calo delle vendite pari al –24,3%. Secondo l’azienda, infatti, il trend migliorerà con l’arrivo dei nuovi veicoli ad emissioni zero. Non possiamo fare altro che attendere per scoprire se sarà davvero così.

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Pericolo truffa: falsi pagamenti PayPal e PagoPa

Sun, 04/14/2024 - 06:10

Come purtroppo ben sappiamo le truffe telefoniche sono sempre dietro l’angolo. In quest’ultimo periodo però, gli italiani sono alle prese anche con alcune truffe che si concentrano molto di più sui tentativi di phishing che coinvolgono dei falsi pagamenti effettuati con PayPal o anche con PagoPa.

Lo scopo dei criminali è quello di convincere le vittime in questione a cliccare sul link che viene inoltrato nelle loro email. Cliccandoci su, gli utenti verrebbero rinviati ad un sito web fasullo che invita i malcapitati ad inserire le proprie credenziali di accesso alle piattaforme di pagamento. Ed è così che ha inizio la truffa.

La truffa che coinvolge le piattaforme di pagamento

Nelle ultime settimane molti utenti stanno segnalando la comparsa di alcune mail che sembrerebbero associate ai due sistemi di pagamento. All’interno del testo inviato vengono descritte alcune transazioni che però mancano all’interno delle app ufficiali se si va a controllare i movimenti bancari.

Questo tipo di modus operandi è particolarmente diffuso. Sono molti gli utenti che ricevono email o SMS in cui, per svariati motivi, vengono invitati a cliccare sul link inviato per poter accedere a determinate piattaforme o per fornire delle informazioni personali. Purtroppo, è facile cadere in inganno. I testi sono ben scritti e i siti web su cui si viene rimandati risultano molto simili a quelli ufficiali.

I cybercriminali, infatti, in questo modo puntano a convincere le proprie vittime ad inserire informazioni sensibili per poter portare avanti la propria truffa. Accedendo ai siti web fasulli ed inserendo i propri dati gli utenti rischiano di rendere pubbliche le proprie identità digitali e allo stesso tempo corrono il rischio di essere derubati dei propri soldi.

Per questo motivo è importante non assecondare questo tipo di procedura. Se si riceve una email relativa a pagamenti che non sono stati effettuati è importante prestare molta attenzione perché potrebbe essere un tentativo di frode.

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TikTok: arrivano gli spot degli influencer creati con l’AI

Sun, 04/14/2024 - 06:05

TikTok sembra propensa a presentare nuove interessanti novità nel prossimo futuro. Recentemente, stanno circolando alcune voci sul rilascio di una nuova app per la condivisione delle foto targata TikTok. Ma non sembra abbastanza per la piattaforma che secondo un report pubblicato da The Information sembra che voglia puntare sempre di più sull’intelligenza artificiale, soprattutto per quanto riguarda il settore pubblicitario.

TikTok investe negli influencer AI

L’articolo pubblicato, nello specifico, spiega la strada intrapresa da TikTok. Sembra che la piattaforma stia sviluppando alcuni influencer virtuali il cui scopo sarebbe quello di promuovere e vendere determinati articoli sulla piattaforma stessa. Si tratterebbe di veri e propri avatar basati sull’intelligenza artificiale. Tra le altre cose, questi influencer AI sarebbero in grado di leggere script creati da inserzionisti e venditori proprio come farebbe un reale influencer umano.

Secondo quanto è stato riportato su The Information sembra che i dirigenti di TikTok stiano testando diversi avatar, ma che al momento quest’ultimi non sono ancora stati considerati pronti per poter essere rilasciati pubblicamente. Il motivo è semplice: attirano meno acquirenti rispetto a quanto non facciano gli influencer umani.

Per questo motivo, attualmente la funzione non è ancora attiva. Inoltre, è plausibile che, almeno in un primo momento, la prossima interazione verrà proposta come un sostegno ai creator umani e non come una vera e propria sostituzione.

The Verge ha provato a contattare TikTok per ricevere un commento riguardo i prossimi sviluppi per questo progetto, ma sembra che non abbia ricevuto alcuna risposta. Considerando quanto detto, però, è evidente che si tratti di un piano non ancora delineato in modo definitivo. Per questo, è plausibile che la situazione sia particolarmente mutevole e che quindi qualsiasi dettaglio potrebbe ancora cambiare.

Al momento, dunque, non è possibile sapere altro riguardo l’arrivo su TikTok di influencer AI. Se il progetto andrò avanti è probabile che sarà l’azienda stessa a rilasciare nuovi dettagli a riguardo.

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Caliexpress: il ristorante del futuro con uno chef robot

Sun, 04/14/2024 - 06:01
Caliexpress è l’innovativo ristorante gestito esclusivamente da robot autonomi in ogni sua parte

Immaginate di sedervi al tavolo di un ristorante dove il cuoco è… un robot. Sì, avete capito bene. Questa è l’esperienza che offre Caliexpress, il nuovo ristorante che ha aperto i battenti a Pasadena, in California, e che sta facendo parlare di sé per la sua natura tecnologica.

 

Caliexpress, il ristorante dei robot

Quello che rende Caliexpress così speciale è la sua innovazione tecnologica. All’interno del locale, troverete la tecnologia di punta di Miso Robotics, la società famosa per aver creato Flippy, la prima stazione di frittura robotica basata sull’intelligenza artificiale, e PopID, un’azienda che ha sviluppato un sistema per l’invio degli ordini basato sull’autenticazione biometrica.

Qui, la tecnologia e l’intelligenza artificiale sono davvero le star indiscusse. Il robot Flippy, con i suoi sensori all’avanguardia, si occupa della cottura dei condimenti, mentre gli hamburger vengono preparati da “BurgerBot“, un altro robot autonomo.

Questo non è solo un esperimento futuristico. È un’incarnazione tangibile dell’avanzamento tecnologico che sta rivoluzionando il settore della ristorazione. E il CEO di PopID non potrebbe essere più soddisfatto. Ha affermato con entusiasmo che “questo sarà il primo ristorante al mondo dove sia l’ordinazione che ogni singolo processo di cottura è completamente automatizzato“. È un traguardo senza precedenti, raggiunto dopo anni di ricerca, sviluppo ed investimenti in una realtà composta da aziende all’avanguardia.

Ma qual è l’effetto di tutto questo sull’esperienza culinaria? L’idea di lasciare il vostro pasto nelle mani di una macchina può essere inquietante, ma molti clienti sembrano entusiasti di questa nuova frontiera della ristorazione. C’è qualcosa di affascinante nell’osservare i robot all’opera, e l’idea di un processo di cucina efficiente e preciso può essere allettante per molti.

 

Domande legittime e futuro prossimo

Naturalmente, ci sono anche dubbi e domande da considerare. Cosa succede se il robot sbaglia l’ordine? Come viene mantenuta la qualità del cibo? E che dire dell’umanità nel processo culinario, della passione e della creatività che vengono messe in ogni piatto da un cuoco umano?

Sono tutte questioni valide che meritano riflessione. Ma per ora, Caliexpress rappresenta un passo avanti nell’integrazione tra tecnologia e ristorazione. È un esempio di come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per migliorare l’efficienza e la precisione in settori altrimenti tradizionali. E mentre ci troviamo ancora agli albori di questa nuova era della ristorazione, possiamo solo aspettarci di vedere cosa riserverà il futuro in termini di innovazione culinaria.

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Fiido T2 Longtail Cargo E-Bike: bici da carico elettrica dalla lunga autonomia

Sat, 04/13/2024 - 21:47

Fiido T2 Longtail Cargo E-Bike è una bici da carico, completamente elettrica, resa ancora più funzionale, data la presenza di copertoni fat (quindi dalla spalla elevata e dalla base di appoggio maggiorata) e dal posteriore allungato, tutte prerogative essenziali per riuscire comunque a godere di un maggiore carico, senza inficiare le prestazioni finali.

I suoi punti di forza partono dall’autonomia, infatti il prodotto riesce a garantire fino a 110 km di utilizzo continuativo, grazie anche alla presenza di una batteria dalla grande capacità 998Wh, ed un motore posteriore da 750W. Il comfort è garantito dalle specifiche appena descritte, ideali per riuscire ad assorbire al meglio gli urti, accoppiate con sospensioni adatte all’utilizzo su ogni superficie (il manubrio e la sella sono comunque regolabili in altezza).

freni idraulici a quattro pistoni, accoppiati con 230mm di disco, offrono una frenata precisa ed affidabile, portando l’utente a potersi fermare in poco spazio, con la migliore sicurezza possibile, in aggiunta alla presenza di un LED posteriore che segnala l’effettiva frenata. La Fiido T2 Longtail Cargo E-Bike è appunto una bici cargo, di conseguenza offre una capacità di carico decisamente elevata, tanto da raggiungere fino un massimo di 200 kg, ampliando al massimo le possibilità di utilizzo con versatilità superiore al normale, almeno per un prodotto di questo tipo.

 

Fiido T2 Longtail Cargo E-Bike – prezzo

L’e-bike è disponibile direttamente sul sito ufficiale di Fiido, ad un prezzo promozionale di 1499 euro, con uno sconto speciale applicato in automatico di 300 euro, rispetto al listino originario di 1799 euro. Gli utenti che procederanno all’acquisto potranno ricevere in regalo i poggia-piedi posteriori, un piano di appoggio anteriore ed il copriruota posteriore (un set che altrimenti avrebbe un valore commerciale di 199 euro).

Le colorazioni disponibili sono due: grigio, con ampia disponibilità in magazzino, e verde bosco, la quale però verrà consegnata a partire da metà maggio. La spedizione è gratuita direttamente al vostro domicilio, con possibilità di effettuare il reso entro 30 giorni.

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Google, abbonamenti anche per l’AI

Sat, 04/13/2024 - 21:00

Ormai l’intelligenza artificiale è sicuramente diventata argomento di tutti i giorni. Tra nuovi aggiornamenti che la includono e nuovi chatbot non si finisce mai di cambiare passo ogni giorno. Ma i cambiamenti arrivano anche in casa della grande azienda della California Google, la quale aggiunge costantemente novità in questo settore.

Il grande motore di ricerca sta pensando di introdurre un abbonamento molto particolare, dove rientra normalmente il suo progetto AI.

 

Google, abbonamenti e AI?

Da quanto trapelato, Google sta attualmente pensando di introdurre un nuovo abbonamento, il quale conterrebbe la sua funzione sperimentale di ricerca relazionata con l’AI. Marchiando così il terreno del suo modello business, che conterrebbe una grande mossa, soprattutto svolta per il motore di ricerca.

Da ringraziare è anche Gemini, che ha permesso e dato l’opportunità a Google di lanciarsi in un nuovo e differente mondo rispetto a quello del motore di ricerca. Gemini è un chatbot che funziona con l’intelligenza artificiale sviluppato e basato sul modello linguistico Google Gemini.

Google introducendo la ricerca generativa che permette di mostrare il risultato utilizzando l’intelligenza artificiale, potrebbe eventualmente evitare il clic da parte degli utenti sugli annunci pubblicitari. Dove i risultati portati con l’AI rispetto ai normali annunci web, comportano un costo maggiore. Visto che le informazioni devono essere elaborate e proposte agli utenti. Questa nuova scelta potrebbe causare un impatto finanziario maggiore rispetto a quello antecedente per Google. Il quale deve bilanciare i risultati di ricerca di alta qualità con la sostenibilità del modello business.

Certo far pagare questa nuova funzione premium con l’ausilio della ricerca AI potrebbe stupire i vari utenti visto il grande successo in ambito finanziario da parte di Google attraverso la pubblicità. Però da una parte questi costi potrebbero essere motivati dalla complessità e dalle spese effettuate per utilizzare le tecnologie di intelligenza artificiale.

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PostePay, nuova truffa per coloro che fanno pagamenti online

Sat, 04/13/2024 - 20:00

Un altra truffa adesso colpisce i pagamenti online soprattutto per coloro che utilizzano metodi di pagamento con PostePay e Bancoposta; infatti i truffatori si concentrano sugli utenti che vogliono vendere degli articoli su siti online come Subito. Il motivo per cui spesso scelgono delle piattaforme online, che utilizzano pagamenti con PostePay, per truffare le persone è che su queste piattaforme è più semplice operare per rubare denaro poiché è tutto virtuale.

Una cosa importante è che non bisogna mai mettere i propri dati sensibili su piattaforme di terze parti, ma sempre sui siti ufficiali di vendita; così facendo siamo sicuri che il nostro conto verrà protetto da eventuali furti. Ovviamente queste truffe sono mirate a degli utenti che possiedono delle caratteristiche specifiche, oltre anche al tipo di prodotto che offrono. Il punto fondamentale è che bisogna cercare di non trovarsi impreparati quando abbiamo davanti delle situazioni di questo tipo.

 

PostePay, ecco come avvengono le truffe online

I truffatori prima adocchiano una potenziale vittima e poi cominciano a farli delle domande sugli articoli in vendita cosicché l’ utente possa dargli delle caratteristiche in più; successivamente il ladro decide di concludere l’ acquisto invitando la vittima a pagare su un sito che apparentemente è simile a quello ufficiale. Una volta fatto il pagamento e inseriti tutti i dati il truffatore provvederà a svuotare il conto in questione. Per capire se siamo di fronte ad un potenziale furto bisogna sempre accettarsi della provenienza del sito su cui noi inseriamo i dati e poi, anche se non bisognerebbe mai inserire i propri dati in siti che non sono ufficiali. Per cercare di non incappare in questi raggiri bisogna sempre accertarsi della veridicità del cliente e anche della sua intenzione in modo da stare il più sicuri possibili quando effettuiamo un pagamento.

La cosa più importante da fare quindi è affidarsi a dei siti ufficiali e sicuri dove i nostri dati non verranno mai usati per altri scopi se non quello di finire il pagamento.

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Samsung, il Super HDR non sarà disponibile sui vecchi modelli

Sat, 04/13/2024 - 19:30

La serie Samsung S24, lanciata quest’anno, ha introdotto una serie di innovazioni, tra cui l’attesissima intelligenza artificiale. Tuttavia, una delle caratteristiche più dibattute è il Super HDR, che promette di rivoluzionare la qualità delle foto e dei video con una resa senza precedenti, soprattutto sui social.

Questo nuovo standard, ispirato al formato Ultra HDR di Google, promette di garantire immagini e video di altissima qualità, rendendo così l’esperienza visiva ancora più coinvolgente. Tuttavia, c’è una nota negativa per alcuni utenti: il Super HDR non sarà disponibile per i modelli di smartphone Samsung più datati.

Questa notizia ha deluso molti proprietari di dispositivi Samsung, specialmente dopo i rumors riguardanti il possibile pagamento per alcune funzionalità legate all’intelligenza artificiale. C’erano speranze che con l’aggiornamento della One UI alla versione 6.1, Samsung avrebbe introdotto queste funzionalità per tutti, compresi i possessori di S23. Purtroppo, però, sembra che ciò non avverrà.

L’IA di Samsung anche per i dispositivi più datati

Al contrario del Super HDR, le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale (IA) e sull’IA generativa, che hanno fatto il trionfo dei Samsung Galaxy S24 e Samsung S24 Ultra, ne abbiamo parlato nella nostra recensione, saranno disponibili anche sui modelli più datati, come il Samsung Galaxy S23, il Galaxy Z Flip 5, il Galaxy Z Fold 5 e il Galaxy Tab S9. Tuttavia, la stessa Samsung ha confermato che il Super HDR non sarà esteso a questi dispositivi, come riportato da un portavoce della società sul forum ufficiale.

Nonostante questi dispositivi di fascia alta dispongano di fotocamere all’avanguardia e di schermi OLED di ultima generazione con supporto HDR, non avranno accesso al Super HDR. Questa decisione è motivata dalla necessità di apportare modifiche significative alle pipeline di elaborazione delle immagini, un cambiamento radicale che sembra non interessare particolarmente all’azienda coreana.

Questa scelta potrebbe deludere alcuni utenti che speravano di potenziare le capacità fotografiche dei loro dispositivi più vecchi con l’introduzione del Super HDR. Tuttavia, rimane la consolazione che le funzionalità basate sull’IA saranno comunque disponibili, offrendo un certo grado di aggiornamento e miglioramento dell’esperienza utente anche per i modelli più anziani.

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Google Pixel 8a, rivelate le quattro colorazioni ufficiali

Sat, 04/13/2024 - 19:00

Continuano ad arrivare nuovi rumors ed indiscrezioni sul prossimo smartphone di fascia medio-alta del colosso Big G. Ci stiamo riferendo al prossimo Google Pixel 8a e il suo debutto ufficiale sul mercato sembra essere ormai dietro l’angolo. Nel corso delle ultime ore, in particolare, è emerso in rete un nuovo leaks che ci ha rivelato le quattro colorazioni ufficiali. Vediamo qui di seguito i dettagli.

 

Google Pixel 8a, un nuovo leaks rivela le quattro colorazioni disponibili

Nel corso delle ultime ore sono arrivate delle nuove indiscrezioni riguardanti il prossimo smartphone di fascia medio-alta del colosso Big G. Come già accennato in apertura, ci stiamo riferendo al prossimo Google Pixel 8a e ora un nuovo leaks ci ha rivelato le colorazioni ufficiali. In particolare, a rivelare questo nuovo leaks è stato il noto sito web AndroidHeadlines. Si tratta di un sito conosciuto nel settore e decisamente affidabile.

Secondo quanto ha rivelato il sito in questione, il prossimo Google Pixel 8a sarà distribuito in quattro colorazioni differenti. Tutte e quattro, in realtà, sembra che non saranno colorazioni inedite, dato che le abbiamo già viste su altri dispositivi dell’azienda. Nello specifico, queste colorazioni si dovrebbero chiamare Obsidian, Mint, Porcelain e Bay.

Queste quattro colorazioni altro non sarebbero se non verde, bianco, nero e blu. Oltre a questo, sul sito AndroidHeadlines sono state pubblicate anche alcune immagini renders che ci hanno ulteriormente confermato il design di questo nuovo dispositivo. Quest’ultimo sarà dunque in linea con quello che avevamo visto sui fratelli maggiori Google Pixel 8. Sulla parte frontale ci sarà poi un ampio display con delle cornici ben ottimizzate e quasi simmetriche tra loro. Stando ai precedenti rumors, ci troveremo di fronte ad un pannello con tecnologia OLED e con una frequenza di aggiornamento pari a 120Hz. Le prestazioni saranno invece affidate al soc Google Tensor G3.

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TSMC al lavoro sui SoC di nuova generazione, potrebbe esserci il chip Apple Silicon M4

Sat, 04/13/2024 - 18:30

TSMC, il principale produttore di chip al mondo, ha chiuso accordi per la produzione dei chipset di nuova generazione con quattro colossi del mondo dell’elettronica. In particolare, la Taiwan Semiconductor Manifactoring Company ha stretto accordi con AMD, Nvidia, Broadcom e Apple.

Al fine di soddisfare la domanda, il chipmaker sta lavorando attivamente per migliorare la propria capacità produttiva. In questo modo, la produzione potrà aumentare e permettere la realizzazione dei chip di nuova generazione richiesta dai clienti.

In particolare, uno dei clienti più esigenti è certamente Apple. L’azienda di Cupertino sembra orientata all’utilizzo di SoIC realizzati con l’utilizzo della tecnologia Hybrid molding. Lo stampaggio dei chipset avviene attraverso materiale composito con fibra di carbonio termoplastica.

 

TSMC sta testando una nuova generazione di chipset rivoluzionari, gli analisti pensano che si tratti del chip Apple Silicon M4

Per valutare il rendimento e le prestazioni del SoIC, TSMC ha avviato una produzione pilota prima di avviare la produzione di massa prevista per il 2025. Attualmente l’azienda sta conducendo una produzione pilota su piccola scala e dovrebbe iniziare la produzione di massa nel 2025. Considerando le tempistiche, possiamo immaginare che il brand della mela e il chipmaker stia lavorando per la messa a punto dei nuovi SoC da utilizzare sugli iPhone o sui Macbook.

I futuri Apple Silicon A19 o i chip M4 (nomi provvisori non ancora confermati) spingeranno i device di prossima generazione con particolare attenzione alle funzionalità di Intelligenza Artificiale. Ci aspettiamo, inoltre, un notevole incremento di prestazioni sia lato CPU che GPU, permettendo ai vari core di lavorare al meglio in ogni scenario di utilizzo.

Da sempre, Apple mostra la propria forza nei benchmark, ottenendo risultati inarrivabili per i principali competitor. Con il passaggio ad una nuova soluzione hardware creata appositamente dall’azienda della mela e da TSMC il gap prestazionale potrebbe aumentare ancora.

L’analista Mark Gurman ritiene che per il chip M4 verrà utilizzato un processo produttivo a 4nm. Se le indiscrezioni dovessero essere confermate, Apple otterrà un notevole vantaggio anche da questo salto generazionale. I MacBook Pro di nuova generazione saranno, letteralmente, i laptop più potenti mai prodotti dall’azienda.

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Apple: i nuovi chip M4 per i futuri Mac promettono fuoco e fiamme

Sat, 04/13/2024 - 18:00

Mark Gurman, giornalista di Bloomberg, ha condiviso, per la felicità degli amanti Apple, dei dettagli molto interessanti sui prossimi progetti dell’azienda per i futuri laptop e PC, fornendo qualche atteso dettaglio sulla nuova gamma Mac con chip M4 che si pensa arriverà entro la fine di quest’anno.

Per Gurman, i nuovi chip M4 andranno a migliorare soprattutto le prestazioni legate al funzionamento dell’intelligenza artificiale, un settore su cui la Apple stessa ha dichiarato più volte di volersi concentrare per la costruzione dei suoi software.  Il lancio dei nuovi chip coinciderà perfettamente con i tempi dell’anno scorso, quando Apple ha presentato i chip M3, M3 Pro e M3 Max ad ottobre.

Cosa porterà l’ingresso del chip M4 nei Mac Apple?

I dispositivi Mac con chip M4 dovrebbero arrivare sul mercato tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. A livello tecnico, le versioni M4 per PC desktop dovrebbero essere in grado di supportare 512GB di RAM, portando ad un miglioramento netto rispetto allo scorso limite che si bloccava sui 192GB. I chip M4 saranno sviluppati e prodotti sullo stesso processo a 3nm degli M3, ma la Apple apporterà alcuni cambiamenti per creare un aumento delle prestazioni e dell’efficienza.

I primi modelli ad essere aggiornati dovrebbero includere i seguenti device: l’iMac, il MacBook Pro da 14 pollici, il MacBook Pro da 16 pollici e il Mac Mini e poi, poco dopo, dai MacBook da 13 e 15 pollici. L’aggiornamento entrerà nei sistemi del MacBook Air Apple nella primavera del 2025, mentre per i Mac Studio e i Mac Pro arriverà rispettivamente a metà e verso la fine dello stesso anno. I chip M4 saranno disponibili in tre varianti diverse. La prima è il chip Donan, ideato per la fascia inferiore, il Brava per la fascia media e l’Hidra per la fascia alta. Tali versioni saranno usate in più modelli di Mac, partendo dalle versioni entry-level fino a arrivare ai dispositivi high level come il Mac Pro.

I nuovi Mac Apple con il chip M4 integrato andranno con molta probabilità a rivoluzionare l’intero settore tecnologico dei computer. La Apple riuscirà così a migliorare i propri device, seguendo le esigenze degli utenti ed innovando i chip disponibili per i PC.

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ChatGPT ricorda le conversazioni con utenti specifici

Sat, 04/13/2024 - 17:30

La società madre di ChatGPT, OpenAI, ha annunciato una nuova “memoria” che consente al chatbot di ricordare parti specifiche delle conversazioni passate con utenti specifici.

Una funzione potenzialmente pericolosa ma pensata con l’intento di risparmiare tempo ed evitare che l’IA si ripeta. Con la nuova memoria, gli utenti possono chattare con ChatGPT per ricordare cose specifiche di una loro conversazione passata, o anche lasciare che raccolga i dettagli in autonomia, affinché possa diventare un assistente personalizzato. Il contesto fornito dalle conversazioni passate aiuterebbe il chatbot a rispondere in modo più efficiente agli utenti, spiega la società.

“Stiamo testando la capacità di ChatGPT di ricordare le cose di cui parli per rendere più utili le conversazioni future”, annuncia OpenAI. Gli utenti possono anche controllare la misura in cui desiderano che il chatbot ricordi i dettagli della cronologia. “Hai il controllo della memoria utilizzata. Puoi dirgli esplicitamente di ricordare qualcosa, chiedergli cosa ricorda e dirgli di dimenticare in modo colloquiale o attraverso le impostazioni”.

ChatGPT: l’Intelligenza Artificiale può ricordare le nostre conversazioni

“Puoi anche disattivare l’opzione. Mentre la memoria è disattivata, non sarà possibile creare né utilizzare ricordi”. La funzionalità è attualmente disponibile solo per una piccola parte degli utenti della versione gratuita e premium “Plus” di ChatGPT. OpenAI ha affermato che condividerà i suoi piani per un lancio più ampio “presto” dopo aver testato quanto sia effettivamente utile la nuova funzionalità. Ad esempio, se si utilizza l’IA per riassumere degli appunti e si hanno delle preferenze per la stesura del documento si possono fornire indicazioni che verranno memorizzate per la volta successiva (divisione in paragrafi, titoli, note a piè di pagina e così via).

Gli utenti che scelgono di non utilizzare la nuova memoria possono utilizzare la “chat temporanea” della piattaforma. La conversazione in tal caso “non apparirà nella cronologia, non utilizzerà la memoria del server e non verrà utilizzata per addestrare i modelli di IA ad adattarsi alle nostre richieste ed esigenze”, conclude OpenAI.

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ACEPC WizBox G AMD R7-TT35HS: mini PC da gaming a basso costo – Recensione

Sat, 04/13/2024 - 17:05

ACEPC è un’azienda leader nel settore della produzione di mini PC, ovvero relativamente piccoli computer dalle immense potenzialità, capaci infatti di riuscire a permettere all’utente finale gaming di alto livello, oltre alle normali funzionalità che chiunque si aspetterebbe di trovare in un personal computer, richiedendo un esborso non troppo elevato, ed un ingombro pressoché minimo. Tra i vari modelli che WizBox ha lanciato sul mercato, troviamo l’ACEPC WizBox G AMD R7-TT35HS, una validissima soluzione per tutti coloro vogliono performance al massimo. Scopriamolo meglio da vicino con la nostra recensione completa approfondita del nuovo mini PC che vuole destabilizzare l’ambiente, anche con un design veramente riconoscibile nel mercato mondiale.

 

Estetica e Design

Il prodotto presenta un design accattivante, con un form factor decisamente caratteristico, a differenza di quanto siamo solitamente abituati a vedere, ovvero mini PC cubici che si poggiano tranquillamente sul piano di lavoro, l’ACEPC WizBox G AMD R7-TT35HS gode di una struttura quasi unica: una base di appoggio sul lato corto (ma più spesso), che si stringe in una sorta di piramide, al cui culmine troviamo il tasto di accensione/spegnimento. Sulle due superfici maggiori sono posizionate le griglie di aerazione, con l’inserimento della nomenclatura del modello in questione.

Il marchio ACEPC è impresso superiormente, con al suo fianco altre ventole di areazione, da un punto di vista puramente estetico ricorda lontanamente uno smartphone foldable chiuso su sé stesso, con la parte superiore a fungere da cerniera che idealmente dovrebbe favorire l’apertura (ma così non avviene, ovviamente). Dimensionalmente è allineato con gli standard a cui siamo solitamente abituati, infatti raggiunge 18,84 x 14,96 x 7,77 centimetri, con un peso che si aggira attorno agli 836 grammi. Non sono presenti altri pulsanti, oltre a quello di accensione/spegnimento, con materiali di costruzione che rappresentano il giusto mix tra plastica e metallo, conferendogli un aspetto decisamente moderno, con una buona dose di anima da gaming, che allo stesso tempo però riesce a renderlo elegante, facilitando il posizionamento praticamente in ambienti moderni o più antichi. La qualità dei materiali è più che buona, sin da subito il prodotto appare essere resistente ed affidabile, con usabilità sul lungo termine garantita.

Il produttore ha pensato all’ACEPC WizBox G AMD R7-TT35HS come ad un prodotto facilmente accessibile ed utilizzabile anche da utenti alle prime armi, proprio per questo la cover posteriore è magnetica, ciò permette di accedere senza fatica alle componenti interne, per aggiungere RAM (o sostituirla), oppure andare ad incrementare il quantitativo di memoria interna (sfruttando i due slot disponibili). Tutto questo è possibile farlo senza l’utilizzo di cacciaviti o viti da smontare, una sorta di plug&play davvero aperto a tutti.

 

Hardware e Specifiche

Alla base di questo mini PC troviamo senza dubbio il processore, un buonissimo AMD R7-7735HS, dalle prestazioni più che elevate, affiancato da 32GB di RAM DDR5, oltre a 512GB di memoria interna su SSD M.2 2280 (espandibile fino ad un massimo di 2TB). La configurazione rientra perfettamente nel mondo dei mini PC da gaming, il SoC scelto da ACEPC, con 8 core e 16 threads (frequenza di clock a 4,75GHz), è indiscutibilmente uno dei migliori, per riuscire senza problemi a gestire sforzi elevati, affiancati comunque da una buona GPU AMD Radeon 680M, con architettura RDNA2, per le gestione grafica. Le prestazioni, dati alla mano, sono incrementate del 18% rispetto alla generazione precedente, parlando di multi-core, mentre del 7% per quanto riguarda il single core.

La scelta di installare un SSD PCIe è vincente, data la sua velocità massima di trasferimento pari a 6GB/s, peccato solamente che lo slot di espansione sia un 2.5 pollici SATA, ovvero la generazione precedente, un modello tutt’altro che performante o rapido. La RAM, come vi abbiamo anticipato poco sopra, è DDR5 e 4800Mhz, divisa in due slot, con una velocità di lavoro molto elevata, segnale di rapidità d’azione e di capacità comunque di riuscire ad entrare in moto molto più rapidamente di altri modelli in commercio.

Tutta questa potenza viene perfettamente gestita da una dissipazione del calore adeguata, sono due le ventole poste da ACEPC su lato lungo del dispositivo, capaci di raffrescare alla perfezione gli ambienti interni, senza arrecare particolare fastidio o raggiungendo una rumorosità elevata. Essendo le dimensioni ridotte, come per anche altri mini PC già visti in passato, dove abituarvi all’idea che resteranno praticamente sempre attive. Le temperature non hanno raggiunto livelli particolarmente elevati, un aspetto positivo da non trascurare, soprattutto nell’idea di utilizzare il prodotto in mobilità.

L’ACEPC WizBox G AMD R7-TT35HS presenta tre modalità di utilizzo capaci di condizionare direttamente la rumorosità e le prestazioni generali (oltre che alla temperatura interna). Eco Mode rappresenta la soluzione ideale da utilizzare nel momento in cui, ad esempio, si stanno guardando dei contenuti multimediali, infatti la rumorosità è ridotta al minimo, non essendo richiesto un apporto elevato in termini di prestazioni; la soluzione intermedia prende il nome di Auto Mode, da attivare nel momento in cui ci si trova nel pieno della produttività, ad esempio collegando il mini PC a due monitor, o eseguendo applicativi classici, ma anche Adobe Effects, Photoshop o Illustrator. In ultimo troviamo la Perf Mode, la cosiddetta modalità da gaming con la quale si spingono al massimo le prestazioni del prodotto.

 

Connettività e Sistema operativo

Nel momento in cui si pensa all’acquisto di un mini PC, l’occhio cade sulla connettività fisica e wireless offerta dal singolo dispositivo, riuscendo così ad estendere al massimo la produttività, come accade ad esempio per l’ACEPC WizBox G AMD R7-TT35HS. Sui due lati in verticale, infatti, trovano posto tantissimi connettori fisici, tra cui ben 4 porte USB-A, una USB-Cdue HDMI ed una ethernet (RJ-45), per il collegamento diretto del prodotto alla rete. In questo insieme di dati e di numeri, troviamo un qualcosa di quasi unico nel suo genere, il supporto 3 output in contemporanea (due tramite HDMI ed uno via USB-C) alla risoluzione di 4K 60fps. I dati raccolti nelle settimane di test sono assolutamente incoraggianti, essendo un prodotto che riesce a raggiungere elevati FPS con i principali giochi in commercio, ad esempio Genshin Impact si mantiene stabile sui 60fps, PUGB raggiunge anche i 70fps, oppure GTA 5 ben 72fps.

Non manca ad ogni modo il jack da 3,5 millimetri, per il collegamento di cuffie o di altoparlanti esterni, data ovviamente l’assenza di uno speaker integrato. Per quanto riguarda la connettività wireless, il modello recensito è allineato con gli standard a cui siamo abituati, infatti comprende WiFi 6 dual band e bluetooth 5.2 (così ad esempio da poter utilizzare mouse e tastiera bluetooth). Come vi abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, la connessione alla rete può avvenire anche tramite il collegamento fisico del mini PC via ethernet.

Il sistema operativo pre-installato è ovviamente Windows 11 Pro, senza alcuna personalizzazione grafica o applicazioni già presenti. Il prodotto non presenta una batteria interna, il suo funzionamento è garantito solo dal collegamento fisico ad una presa di corrente, mediante l’utilizzo dell’alimentatore da 19V 6.3A presente direttamente in confezione.

 

ACEPC WizBox G AMD R7-TT35HS – conclusioni

In conclusione ACEPC WizBox G AMD R7-TT35HS è il mini PC che gli utenti devono assolutamente acquistare nel momento in cui stanno cercando un prodotto che non costi tanto, ma sia in grado tranquillamente di sopportare le sollecitazioni delle applicazioni di editing video e fotografico, della normale attività lavorativa, oppure del gaming più spinto, senza andare in alcun modo in difficoltà. Ciò che ha stupito è infatti la sua grandissima fluidità di esecuzione, ma anche la capacità di ridurre al massimo la rumorosità, effettuando ad esempio lo switch tra le varie modalità di utilizzo, e non rischiando mai di surriscaldarsi. Tutto questo, affiancato da una estetica curata e realizzata con materiali di qualità, oltre ad una estrema semplicità di modifica o integrazione di alcune componenti internet, rappresentano i suoi punti di forza.

Dall’altro lato della medaglia, invece, troviamo forse dimensioni non particolarmente mini, il che in determinate occasioni potrebbero limitare la portabilità del prodotto stesso. L’ACEPC WizBox G AMD R7-TT35HS può essere acquistato direttamente sul sito ufficiale al prezzo di 433,95 euro, inserendo il codice P42S8PNYCP3H, inoltre, potrete avere uno sconto ulteriore di 90 euro; una cifra comunque più che bilanciata ed accettabile, considerando la grande qualità del dispositivo, e sopratutto tutti gli aspetti positivi di cui vi abbiamo parlato nel corso della nostra recensione.

Nel momento in cui andrete ad aggiungerlo al carrello, prestate attenzione a selezionare l’adattatore corretto, infatti sotto la voce Adapter sarà da scegliere EU, altrimenti riceverete lo stesso dispositivo, ma con la spina americana (inutilizzabile da noi, se non la presenza di un adattatore adeguato). Il pagamento può essere completato con tutti i metodi classici, tra cui PayPal, le carte di credito dei principali circuiti (Mastercard e Visa) o Google Pay, la spedizione in Italia è completamente gratuita, a prescindere dal vostro indirizzo. Le politiche di ritorno sono pressoché le classiche che spesso troviamo online, parliamo quindi di due anni di garanzia fornita direttamente dal produttore, capace quindi di coprire ogni difetto di fabbrica effettivamente riscontrato, a cui si aggiunge la possibilità di restituire il prodotto entro 30 giorni dalla ricezione, nell’eventualità in cui non siate convinti dell’acquisto, o comunque lo stesso non presenti quelle funzionalità e specificità che stavate cercando in un dispositivo di questo tipo.

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DMA: da ora si può scegliere quale browser usare come predefinito

Sat, 04/13/2024 - 17:00

Il DMA ha cominciato a mostrare già i primi risultati tangibili della sua attivazione, soprattutto per quanto riguarda i browser. La normativa ha introdotto per le grandi aziende “gatekeeper” una serie di obblighi, incluso il dover dare una possibilità di scelta agli utenti quando si tratta di browser predefiniti, motori di ricerca ed anche assistenti virtuali.

Un cambiamento significativo è stato osservato perlopiù all’interno dell’uso degli smartphone. Solitamente i browser dominanti sono Chrome su Android e Safari su iPhone. Grazie all’entrata in vigore del DMA, tuttavia, gli utenti europei ora hanno l’opportunità di scegliere alternative durante la configurazione iniziale o di poter utilizzare anche dopo altre app. Sia la Apple che Google, per continuare ad agire nel mercato europeo, hanno dovuto effettuare cambiamenti per adeguarsi al DMA. La Apple, ad esempio, ora mostra ai suoi utenti una schermata con ben 11 browser alternativi a Safari, diversa per ciascuno dei 27 Paesi dell’UE. Google seguirà presto lo stesso esempio.

Critiche delle società per l’aggiunta della schermata di scelta browser

Inizialmente si era abbastanza fiduciosi sulla fedeltà dell’utenza, ma ci si è accorti invece che molti, avendo scelta, hanno optato per altri browser, a discapito di Safari. Aziende poco conosciute, almeno non tanto quanto i colossi, come Aloha Browser, Ecosia, Brave e Opera hanno avuto un aumento dell’uso dei loro sistemi a dir poco straordinario. Le società produttrici di browser hanno però criticato la lentezza e l’inefficienza con cui Apple e Google hanno aggiunto la schermata di scelta. L’accusando è che entrambe le aziende abbiano cercato di ostacolare il processo. Mozilla ha segnalato che solo il 19% degli utenti iPhone ha ricevuto l’aggiornamento.

La società ha descritto l’implementazione della schermata di scelta su iOS, anche se integrata prima di Google, come “ingannevole”, contorta, strutturata per rendere più facile per gli utenti selezionare Safari o altri nomi noti. Questi problemi hanno attirato l’attenzione della Commissione Europea, che ha avviato un’indagine per verificare se la Apple stia davvero impedendo agli utenti di poter scegliere.

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Instagram tutela i minori dai casi di sextortion

Sat, 04/13/2024 - 16:30

I problemi legati all’influenza dei social media nella vita dei giovani hanno animato vari dibattiti nel corso degli ultimi anni e Meta (ex Facebook), azienda proprietaria di Instagram, la piattaforma social più utilizzata dai ragazzi, ha sempre dimostrato di essere consapevole dei rischi in cui è possibile imbattersi online annunciando sempre nuove misure tramite le quali garantire quanta più privacy e sicurezza. 

Le ultime misure sono state annunciate soltanto pochi giorni fa: l’obiettivo è quello di tutelare i minori dai ricatti sessuali. A tal proposito, Meta introduce funzioni che oscureranno le foto di nudo, ma non solo.

 

Instagram contro i ricatti sessuali ai minori: nuove funzioni per garantire sicurezza!

 

 

Gli aggiornamenti annunciati da Instagram lo scorso 11 aprile si pongono l’obiettivo di contrastare una delle più frequenti cause di suicidio tra i giovani. La sextortion, cioè l’estorsione sessuale, è un reato abbastanza frequente tramite il quale dei malintenzionati convincono le vittime, spesso minori, a condividere foto intime procedendo poi con il ricatto, che, se rifiutato, comporterebbe la diffusione delle foto sul web. 

Al fine di porre rimedio al fenomeno, Instagram propone alcune funzioni. La principale riguarda l’oscuramento automatico delle foto di nudo nei DM. Qualsiasi immagine ritenuta intima condivisa in chat sarà così automaticamente oscurata al fine di impedirne la visualizzazione e tutelare la privacy. Instagram procede poi inoltrando un avviso all’utente che lo esorterà a riflettere prima di condividere immagini private.

Un’ulteriore strumento attualmente in fase di elaborazione attraverso il quale il Social potrebbe ulteriormente intensificare la sicurezza dei giovani prevede la possibilità di identificare i profili dei malfattori così da segnalare agli utenti di fare attenzione e, se necessario, di procedere denunciando il reato.

Le misure annunciate da Meta saranno attivate automaticamente su tutti i profili degli utenti minorenni. La mossa ha ottenuto l’approvazione di varie personalità che valutano positivamente l’attenzione posta dall’azienda alla sicurezza dei più giovani e le effettive precauzioni introdotte.

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Motorola alza l’asticella con i nuovi Moto Buds: inclusa anche la versione Plus

Sat, 04/13/2024 - 16:00

Motorola è un brand molto apprezzato, attualmente appartenente a Lenovo, che ha fatto la storia del mercato dell’elettronica, producendo diversi dispositivi che hanno avuto estremo successo nei decenni scorsi.

Sin dal 2014, anno dell’acquisizione del brand da parte dell’azienda cinese, Motorola ha lanciato sul mercato una serie di dispositivi molto interessanti, tra i quali il Moto G54 5G.

Negli ultimi tempi, il brand sta lavorando a una serie di uscite, tra cui il Moto G64 5G e il Motorola Edge 50 Pro. Tuttavia, tra le nuove uscite non ci sono solo smartphone ma anche altri dispositivi elettronici.

Tra questi troviamo anche le Moto Buds, dei comodi auricolari wireless pensati per ascoltare la musica in ottima qualità e in comodità. Non si tratta del primo modello di auricolari sviluppato da Motorola, ma al momento potrebbero essere le migliori.

Moto Buds: tutti i dettagli sui nuovi auricolari di Motorola

I nuovi auricolari verranno lanciati in due diverse versioni, Moto Buds modello base e Moto Buds Plus, che presenteranno delle caratteristiche differenti.

Innanzitutto i modelli saranno presentati in colorazioni completamente differenti. Infatti abbiamo i colori blu, verde, azzurro e rosso per le prime e solo due colorazioni, il beige (con dettagli in argento) e il nero per la versione Plus.

Inoltre il modello base dovrebbe presentare una superficie lucida al tatto, mentre la seconda variante opaca.

Le differenze non sono solo estetiche ma riguarderanno anche le caratteristiche specifiche, con la presenza del suono Bose per le Moto Buds Plus e probabilmente anche con l’aggiunta di ANC, la cancellazione attiva del rumore.

Attualmente non si conoscono altri dettagli sui nuovi auricolari Motorola, quindi bisognerà attendere ancora un po’ di tempo per venire a conoscenza di caratteristiche tecniche più specifiche, data di uscita e prezzi per i vari mercati. 

Rimanete aggiornati poiché forniremo tutte le informazioni riguardanti questo nuovo prodotto e non solo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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