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Huawei Band 9 ufficiale: la smartband per sport e salute in Italia a 59 euro

Android World - Mon, 04/15/2024 - 15:01

Si tratta di una giornata di novità in casa Huawei. L'azienda cinese ha svelato la nuova serie di smartphone Huawei Nova 12, e al suo fianco presenta anche la nuova smartband.

Parliamo di Huawei Band 9, la nuova generazione di smartband che promette prestazioni senza precedenti per il monitoraggio accurato delle attività sportive e dei parametri di salute. Il tutto a un prezzo molto appetibile. Andiamo a vedere insieme le specifiche tecniche complete.

Huawei Band 9: Caratteristiche Tecniche
  • Dimensioni: 43,45 × 24,86 × 8,99 mm
  • Peso: 14 g (cinturino escluso)
  • Display: AMOLED da 1,47 pollici, 194 × 368 pixel, 282 ppi
  • Cassa:
    • Colorazioni: White, Starry Black, Charm Pink, Silver, Dark Grey
    • Materiali: polimero durevole
  • Cinturino:
    • Cinturino White in fluorelastomero
    • Cinturino Starry Black in fluorelastomero
    • Cinturino Charm Pink in fluorelastomero
    • Cinturino Lemon Yellow in fluorelastomero
    • Cinturino Blue in nylon
  • Sensori: sensore IMU a 9 assi (accelerometro, giroscopio, magnetometro), sensore ottico per la frequenza cardiaca, sensore di luce ambientale
  • Pulsanti: touch screen interno + pulsante laterale
  • Compatibilità: Android 8.0 o superiore, iOS 13.0 o superiore
  • Certificazioni: resistenza all'acqua fino a 5 atm di pressione
  • Connettività: 2.4 GHz, BT 5.0, e BLE
  • Batteria: autonomia di 14 giorni con risparmio energetico, fino a 9 giorni in condizioni standard, fino a 3 giorni con Always On attivo

Oltre ai dettagli tecnici, Huawei ci fornisce una panoramica anche delle funzionalità della nuova Band 9. Con la funzione Huawei TruSleep 4.0 troviamo un monitoraggio del sonno più accurato rispetto ai precedenti modelli, con la possibilità di visualizzare dettagli sul sonno categorizzati in base alle diverse fasi. Questo monitoraggio tiene conto anche degli intervalli respiratori durante il sonno.

Troviamo poi Huawei TruSeen 5.5, una funzionalità che basandosi sul sensore PPG integrato nella parte posteriore della smartband riesce a fornire indicazioni sull'attività cardiaca e sull'ossigenazione del sangue durante l'intera giornata.

Infine, la smartband offre Huawei TruSport per il monitoraggio accurato di oltre 100 attività sportive, le quali includono corsa, ciclismo, nuoto e salto con gli sci. La funzionalità offre la possibilità di valutare in tempo reale la capacità di corsa, il carico di allenamento, il tempo di recupero e la frequenza cardiaca di recupero

Huawei Band 9 è disponibile dal 15 aprile su Huawei Store al prezzo di 59,00 euro. In occasione del periodo di lancio, fino al 12 maggio è valida un'offerta speciale che permette di acquistare un secondo Huawei Band 9 con uno sconto di 20,00 euro.

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Scattare foto e video di alta qualità con iPhone: segreti svelati

Tecnoandroid - Mon, 04/15/2024 - 15:00

La fotografia mobile ha raggiunto nuove vette di eccellenza grazie agli iPhone di ultima generazione. I possessori di questi dispositivi sono consapevoli del potenziale incredibile delle loro fotocamere, ma pochi conoscono i trucchi per sfruttarlo appieno. A tal proposito le modifiche nelle impostazioni possono fare la differenza tra uno scatto ordinario e un capolavoro.

iPhone, rivelati i dettagli nascosti

Una delle caratteristiche distintive degli iPhone è la qualità fotografica superiore. Ammirata da milioni di utenti in tutto il mondo. Ma per poterle sfruttare appieno è essenziale conoscere e applicare alcune semplici modifiche.

Innanzitutto, accedete al menu del vostro smartphone selezionate la voce Fotocamera. Qui troverete una serie di opzioni per migliorare la qualità dei vostri videoclip. Una delle prime modifiche consigliate è attivare la registrazione in 4K a 60 fps (efficienza elevata). Questa offre una risoluzione superiore e una maggiore fluidità nei movimenti, garantendo riprese di qualità professionale. In più, importante attivare la stabilizzazione ottimizzata per ridurre al minimo l’effetto di tremolio durante la registrazione. Questa opzione, disponibile nelle modalità VideoeCinema, assicura che i filmati siano stabili e nitidi anche in condizioni di scarsa luminosità. Un altro suggerimento prezioso è abilitare l’HDR (High Dynamic Range) a 10 bit, inclusa la modalità Dolby Vision. Questa consente di catturare più dettagli, anche quelli più piccoli e lontani. Infine, consigliamo di impostare la frequenza dei fotogrammi a 24 fps con l’opzione FPS automatico. Questa configurazione è particolarmente utile per migliorare la resa visiva in situazioni in casi di poca illuminazione mantenendo sempre una qualità elevata. Ovviamente queste di cui vi abbiamo parlato sono solo alcune delle tantissime modifiche che potete mettere in atto per migliorare e personalizzare ancora di più la vostra esperienza di utilizzo con il vostro cellulare. Per il momento sembra che tali operazioni sono disponibili per qualsiasi modello presente attualmente sul mercato. Applicate i consigli che vi abbiamo dato e sperimentate in prima persona se si verifica effettivamente un miglioramento qualitativo della risoluzione e chiarezza delle foto scattate.

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Sparky CLI Installer Introduces Autopartitioning in Latest Update

Linux Today - Mon, 04/15/2024 - 15:00

The new Sparky CLI Installer now supports autopartitioning to speed up setups. Autologin enabled, and GRUB installation included.

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Harold Halibut recensione: un gioco bellissimo, letteralmente

Android World - Mon, 04/15/2024 - 15:00

Harold Halibut è un'avventura narrativa con una caratteristica speciale: la grafica è realizzata a mano con la tecnica della stop-motion. Se non sapete di cosa sto parlando, si tratta della tecnica usata per girare film come Galline in fuga, Wallace & Gromit, Fantastic Mr.Fox, Nightmare Before Christmas e tanti altri. Sicuramente avrete visto qualche video breve anche sui social, dove ci sono migliaia di piccoli corti fatti in stop-motion tipo questo.

Lo studio di sviluppo che ha avuto l'idea di creare un intero videogioco in stop-motion si chiama Slow Bros. ed è stato fondato in Germania. Per portare a compimento l'idea ci sono voluti 12 anni, visto che lo sviluppo è iniziato nel 2012. Una vera impresa.

Ogni singolo elemento del gioco è stato fatto a mano da artisti, scultori, modellisti. I personaggi sono tutti doppiati a voce (in inglese), c'è un grande sforzo registico per rendere l'esperienza più cinematografica possibile.

Purtroppo, tra tutto questo, manca la lingua italiana, non solo per il doppiaggio ma anche per i testi a schermo. Ciò vuol dire che per giocare ad Harold Halibut dovrete avere una buona conoscenza dell'inglese (o di altre lingue supportate), altrimenti vi perderete molti dei passaggi più interessanti della trama.

Può sembrare un difetto non troppo grave, invece è una sciagura per noi giocatori italiani. Per un'avventura grafica di questo genere, ricchissima di dialoghi in ogni situazione, è fondamentale avere una comprensione chiara dei testi. Se non masticate altre lingue, è praticamente impossibile giocare ad Harold Halibut.

Insieme al peculiare stile grafico, la trama è il secondo elemento che rende Harold Halibut un gioco davvero valido. Non vi aspettate, però, dei metodi innovativi o sorprendenti per la narrazione, che è invece molto lineare e in tratti un po' lenta. Vi racconto l'inizio, senza fare grandi spoiler, anche perché sono tutte cose che potete vedere nei trailer ufficiali del gioco.

L'impostazione di base è quella di una storia futuristica abbastanza tradizionale. L'umanità è sull'orlo dello sterminio, un gruppo di gente potente e facoltosa costruisce una mega astronave, la FEDORA I, per andare a colonizzare un nuovo pianeta, alcuni "eletti" partono all'avventura. Dopo oltre 250 anni e circa 5 generazioni che si passano il testimone, l'astronave si avvicina ad un pianeta quasi completamente liquido e naufraga su di esso, inabissandosi.

Dopo lo schianto, i sopravvissuti creano una sorta di città sottomarina, sempre collegata all'astronave. La città è formata da diversi spazi, interconnessi da un sistema di trasporto veloce – una sorta di metropolitana acquatica – realizzato dalla All Water Corporation. Scopriremo presto che questa è ben più di un'azienda di trasporti, è una vera istituzione molto potente e un po' losca.

Il problema principale su cui è imperniata la trama è uno solo: trovare il modo di far ripartire l'astronave per abbandonare il pianeta acquatico e riprendere il viaggio tra le stelle. Serve in particolare una nuova fonte d'energia, più potente di quella usata sinora sulla FEDORA I.

E poi, all'improvviso, si verifica il twist che cambia tutto: sull'astronave arriva un ospite inatteso, un alieno! Sarà lui a far partire tutta una serie di eventi che faranno evolvere la storia in modo spettacolare, ma io mi fermo qui per non rovinarvi la sorpresa.

Anche se si parla di viaggi interstellari, lotta per la sopravvivenza e scoperte eccezionali, il tono della narrazione è sempre leggero e delicato. Nella scrittura dei dialoghi si riconosce sempre una sottile ironia, potrei dire quasi british humor, che alleggerisce molto anche le situazioni più pericolose.

In alcuni casi vengono fuori anche dei momenti lirici, soprattutto nelle parti cinematografiche, nel quale si tona il tocco autoriale e si punta molto sull'emozione. Non tutti riescono al meglio, devo dire che in alcune scenette mi sono sembrate un po' cringe, ma ho sempre apprezzato lo sforzo degli sceneggiatori.

Il protagonista della storia si chiama Harold Halibut ed è un assistente di laboratorio. A lui è affidato il compito di "eroe per caso", classico archetipo delle avventure grafiche e dei romanzi di ogni tempo. Tramite le sue vicissitudini e i rapporti che crea con gli altri personaggi possiamo far andare avanti la trama.

Tra gli abitanti della FEDORA I si riconoscono molti altri archetipi e figure stereotipate, un peccato veniale del team di sviluppo che tendo facilmente a perdonare, vista la qualità del risultato. Sebbene siano quasi tutti caricaturali, sopra le righe, i personaggi hanno una loro umanità, sono credibili.

Parlare con le persone che s'incontrano negli ambienti dell'astronave è sempre interessante, permette di approfondire la loro conoscenza e scoprire qualche dettaglio in più sulla storia della FEDORA I. Anche quando non è necessario ai fini della trama, vi consiglio comunque di fare due chiacchiere con tutti.

Harold è il personaggio perfetto per creare empatia con tutti. Fa la parte del bonaccione, ha un andamento un po' goffo, sembra spesso ingenuo e stupidotto; quando serve, però, tira fuori il coraggio e risolve le situazioni più difficili, conquistandosi il rispetto di tutti gli altri.

Sarà proprio lui ad incontrare per primo l'alieno che s'intrufola sull'astronave; sarà lui a salvarlo, curarlo e stabilire una forma di comunicazione. Ed è da questo rapporto che si svilupperanno le riflessioni più interessanti della trama.

Nella seconda parte del gioco, infatti, il ritmo degli eventi rallenta e si affrontano dialoghi più profondi con la maggior parte dei personaggi, umani e non. I temi trattati sono diversi, tutti molto importanti: ho riconosciuto riferimenti all'anti-razzismo – o forse sarebbe meglio dire anti-specismo – e a concetti filosofici orientali, soprattutto quelli relativi al liberare la mente e accettare il proprio destino. Si arriva quasi a sfiorare la storia d'amore, per certi versi, anche se è difficile capire i confini di una cosa del genere.

Una critica che mi viene da fare è però al comportamento degli alieni presenti nel gioco, che mi sono sembrati sin troppo umanizzati nelle movenze e nei pensieri. Probabilmente è stata una scelta volontaria per creare anche un po' di effetto comico, ma a volte l'ho trovata fuori luogo.

Di fondo, il concetto centrale del gioco è l'importanza di conoscere le persone (e non), di entrare nei loro piccoli mondi, esplorarli e comprenderli. E facendo questo, esplorare anche il proprio mondo e trovare un senso alla propria esistenza.

Harold Halibut non brilla molto dal punto di vista del gameplay. Non perché sia un gioco brutto da giocare, ma perché l'esperienza è molto limitata, troppo guidata, ancorata ad un'impostazione vecchia di un paio di decenni.

Il protagonista si può muovere attraverso le schermate, che corrispondono quasi sempre a stanze diverse dello stesso ambiente. Passando tra le porte non ci sono caricamenti, ci si muove con abbastanza libertà. Quasi sempre la scena viene osservata dalla "quarta parete", come una rappresentazione teatrale, anche se ci sono momenti in cui la telecamera di gioco passa dietro le spalle di Harold.

A proposito di questo, devo dire che la telecamera non è sempre precisa e crea un po' di confusione. Non sempre sono riuscito a capire bene la profondità dell'ambiente in cui mi trovato, perché la visuale frontale tende a schiacciare troppo la scena. Inoltre, nei momenti di movimento libero, la telecamera non ce la fa sempre a seguire Harold, rimanendo a volte troppo vicina o troppo lontana.

Per passare tra le macro aree in cui è divisa l'astronave si usa il già citato sistema di trasporto della All Water, una sorta di ascensore speciale su cui basta selezionare la destinazione. In questi momenti c'è un piccolo caricamento, che inizia a diventare molto fastidioso quando si inizia a passare spesso da un'area all'altra.

Uno dei problemi principali di Harold Halibut è proprio questo: dopo le prime ore di gioco bisogna iniziare a fare avanti e indietro tra le varie aree, subendo una gran quantità di caricamenti e perdendo tantissimo tempo. Pensare ad un modo alternativo per gli spostamenti non era certo semplice, ma la tiritera diventa sfiancante quasi subito.

Altra caratteristica che mi ha lasciato un po' deluso è la mancanza di interagibilità degli ambienti. Le ambientazioni sono spesso piene di oggetti ed elementi interessanti, ma Harold non può toccare praticamente nulla. Gli unici elementi con i quali si può interagire nello scenario sono quelli indicati da un pin bianco, il resto è solo scenografia.

Ci sono, però, anche elementi di gameplay molto ben fatti. I dialoghi sono quasi sempre molto lineari, poche volte abbiamo una scelta multipla, e si possono skippare facilmente con un tasto, rendendo molto più veloce l'interazione coi personaggi.

Il salvataggio è automatico e soprattutto è molto frequente, quindi non capita di dover rifare sessioni troppo lunghe quando si ricomincia la partita.

Harold ha un PDA elettronico che porta sempre con sé. Aprendolo è possibile leggere i messaggi ricevuti e il log delle missioni, diviso tra quelle importanti e quelle facoltative. Una bella comodità. Inoltre, è presente anche un notebook nel quale Harold disegna le scene più importanti delle sue avventure: non serve a niente ma è un elemento simpatico.

Sono rimasto abbastanza deluso dal livello di sfida di Harold Halibut. Non che mi aspettassi un Soulslike, ci mancherebbe altro, ma la difficoltà è così bassa che siamo al limite del walking simulator.

Nelle ambientazioni non ci sono enigmi ambientali o altri tipi di difficoltà. Ogni tanto – ma tanto davvero – bisogna affrontare un piccolo minigioco, che si rivela quasi sempre super intuitivo e facile da risolvere. Non c'è un inventario degli oggetti, non ci sono elementi da combinare, nemmeno le classiche chiavi da trovare per sbloccare le porte. Niente di niente.

Qualsiasi azione è sempre spiegata a voce dai personaggi, riportata con una bella descrizione nel PDA, ricordata e guidata da Harold stesso. Non c'è modo di sbagliare, di fallire, di trovarsi davvero bloccati da qualche parte.

La natura sin troppo narrativa di quest'avventura ha come effetto quello di eliminare quasi totalmente la parte ludica. Ci si limita a fare avanti e indietro tra le diverse aree dell'astronave, parlare con tutti i personaggi e poco altro.

La trama principale di Harold Halibut si può completare in meno di 10 ore, senza dover neanche correre troppo. Prendendosela comoda e completando anche tutte le missioni secondarie, si può arrivare anche a circa 15 ore di gioco. Difficilmente si va oltre, perché le cose da fare finiscono.

La longevità è quindi abbastanza limitata, come da tradizione per un'avventura grafica. Anche perché sono ore abbastanza piene di contenuti: ci sono molti dialoghi, molte cutscene, alcune scenette d'intermezzo abbastanza simpatiche. Le piccole sottotrame specifiche per i diversi personaggi contribuiscono ad arricchire la storia e offrono qualche ora di gioco in più.

Harold Halibut è uno spettacolo, come detto all'inizio. La sua estetica è un trionfo di stile e ricorda alcuni dei prodotti più ispirati dello studio Aardman Animations, quello di Wallace e Gromit. In alcuni momenti ho notato scelte di regia à la Wes Anderson, anche se mi è rimasto il dubbio su quanto sia un riferimento cercato.

Di certo, il meglio di Harold Halibut lo trovate tutto nella parte grafica. Il livello di dettaglio delle ambientazioni, degli oggetti e dei personaggi è folle. La tecnica della stop-motion permette di creare ambienti vivi, affascinanti, sorprendenti. Mai prima d'ora mi era capitato di posare il controller e mettermi ad osservare un videogioco con così tanta e genuinamente piacevolezza.

Le facce dei personaggi sono molto espressive, anche quelle dei non umani. L'unico che fa eccezione, incredibile ma vero, è proprio Harold, che ha quasi sempre un'espressione stralunata. La voglio prendere come una scelta stilistica.

Notevole anche l'utilizzo dell'illuminazione dinamica, che crea effetti molto spettacolari. In alcune zone dell'ultima parte di gioco, si rimane a bocca aperta per la bellezza di luci e colori. Inoltre, c'è anche un buon utilizzo della tecnologia HDR, dunque se avete un display compatibile vi consiglio di attivare l'apposita opzione nelle impostazioni.

Tutto considerato, posso dire che Harold Halibut è uno dei giochi esteticamente più belli che io abbia mai visto. Vale la pena provarlo qualche ora anche solo per questo motivo, al netto di storia e gameplay.

Ovviamente per godervelo al meglio dovete avere un PC di fascia alta. Nonostante sia un'avventura grafica, infatti, è un titolo abbastanza pesante e richiede risorse non da poco. Le prestazioni generali non sono eccezionali: con tutti i dettagli al massimo, su una scheda video NVIDIA RTX 3070 Ti si riesce a giocare bene in QHD (60 fps), mentre in 4K si fa più fatica e si sta su circa 35 fps di media. Per fortuna c'è il supporto per le moderne tecnologie di upscaling come NVIDIA DLSS e AMD FSR, che migliorano un po' la situazione.

Ho notato qualche problemino di framerate durante le mie ore di gioco, come scatti e rallentamenti in alcune aree. La cosa più fastidiosa è però il pop-in delle texture, particolarmente evidente nelle ambientazioni più ricche. Insomma, c'è ancora molto lavoro da fare per un'ottimizzazione soddisfacente e spero che il team si dedichi a questo aspetto dopo l'uscita del gioco.

Dobbiamo parlare anche della colonna sonora, che molto particolare. Durante le normali fasi di gioco l'accompagnamento musicale è discreto, quasi sempre piacevole. Solo nei momenti importanti della trama la musica assume un ruolo da protagonista, ma non nel modo in cui me lo aspettavo: gli sviluppatori hanno deciso di usare canzoni davvero strane per sottolineare alcune parti del gioco, come una strana versione di "Bella Ciao" in turco, un gran pezzo di Hildegard Knef in tedesco e un capolavoro dei BADBADNOTGOOD per il finale.

Anche se non c'entrano nulla con l'epoca in cui è ambientato il gioco, con i momenti che descrivono e con tutto il resto, questi pezzi ci stanno alla grande ed ho molto apprezzato una scelta musicale così coraggiosa.

Harold Halibut sarà disponibile dal 16 aprile 2024 su PC, PS5, Xbox Series X|S. Al momento no è ancora stato annunciato un prezzo di listino per nessuna delle piattaforme citate, dunque è impossibile dare indicazioni a riguardo.

Sappiamo però che il gioco arriverà al day one su Game Pass, dunque tutti gli abbonati al servizio di Microsoft se lo ritroveranno incluso nel prezzo e potranno scaricarlo direttamente su PC o console.

Inoltre, Harold Halibut è compatibile ufficialmente anche con Steam Deck, la console portatile perfetta per godersi giochi di questo tipo.

La chiave digitale per questa recensione è stata fornita da popagenda, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.

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Inviare messaggi via satellite su Android: le prime immagini dell'interfaccia

Android World - Mon, 04/15/2024 - 14:49

È ormai praticamente ufficiale che il supporto alla connettività satellitare arriverà con Android 15, e i Pixel 9 saranno in prima fila per ricevere questa funzionalità. Adesso, con diversi mesi di anticipo, abbiamo già modo di darle uno sguardo dal vivo.

Grazie alle informazioni pubblicate dal canale non ufficiale Google News, possiamo infatti vedere quella che sarà l'interfaccia del sistema di puntamento satellitare su Android, salvo cambiamenti nei prossimi mesi.

Per inviare messaggi di testo ai servizi di emergenza via satellite sarà infatti necessario tenere il telefono puntato verso il satellite. È proprio a questo aspetto che si riferiscono le immagini e il video qui sotto.

Per collegarvi al satellite dovrete spostare lo smartphone in modo da posizionarlo al centro di un cerchio. Questa interfaccia può diventare anche una piccola finestra fluttuante, il che può essere utile per rimanere connessi mentre usate altre app.

Durante la fase di connessione una notifica avvertirà di evitare palazzi, alberi e montagne per avere una visuale chiara del cielo.

Chiariamo solo che questa interfaccia non è in alcun modo ancora disponibile al pubblico, e probabilmente sarà annunciata durante il Google I/O. Si tratterà molto probabilmente di un aggiornamento dell'app Servizi operatore, come già anticipato in precedenza.

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Con la fotocamera di iPhone 16 Pro Apple vuole limitare due effetti fastidiosi

Android World - Mon, 04/15/2024 - 14:36

Le varianti Pro dei futuri iPhone 16 potrebbero garantire agli utenti una qualità fotografica ancora più elevata. Sembrerebbe, infatti, che Apple stia lavorando su un'inedita tecnologia di rivestimento ottico antiriflesso che avrebbe l'obiettivo di ridurre nelle foto effetti sgraditi come il flare ed il ghosting. 

Questa tecnologia utilizzerà il processo di Deposizione di Strati Atomici (ALD) che permetterà il deposito di materiali strato per strato su un substrato: dunque, verrebbe garantito un maggiore controllo sullo spessore e sulla composizione. Il suo utilizzo potrà essere vantaggioso per i componenti dei semiconduttori, come ad esempio quelli delle lenti delle fotocamera, permettendo soprattutto l'applicazione di rivestimenti antiriflesso piuttosto sottili.

L'applicazione di rivestimenti antiriflesso tramite il processo ALD produrrebbe come risultato finale una diminuzione degli artefatti fotografici, tra cui le strisce di luce e gli aloni che si verificano soprattutto quando una fonte di luce forte - ad esempio il sole - colpisce l'obiettivo. Inoltre, come dicevamo all'inizio, Apple potrebbe limitare anche il fenomeno del ghosting, un difetto di nitidezza delle foto che si può verificare quando la luce si riflette avanti e indietro tra le superfici dell'obiettivo e del sensore della fotocamera.

Il nuovo processo ALD, oltre ad una migliore qualità fotografica, assicurerà anche una maggiore protezione contro i danni ambientali al sistema degli obiettivi della fotocamera, tuttavia senza compromettere la capacità del sensore di catturare la luce in maniera efficiente. Questa notizia, dunque, conferma l'impegno costante di Apple nel provare a migliorare l'esperienza degli utenti, in questo caso nell'ambito fotografico.

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Il mercato smartphone torna a salire, con Samsung e Apple che la fanno da padrone

Android World - Mon, 04/15/2024 - 14:35

Dopo diversi anni di stallo, il mercato smartphone sembra essere tornato definitivamente salire. Sono stati infatti pubblicati i più recenti report di IDC e Counterpoint Research che certificano l'aumento delle vendite degli smartphone a livello globale.

I report dei quali parliamo fanno riferimento al primo trimestre del 2024. Il grafico qui in basso, derivante dall'analisi condotta da IDC, mostra infatti come i vari protagonisti del settore di mercato smartphone abbiano venduto negli ultimi trimestri.

In termini generali, vediamo un incremento del 7,8% delle vendite nel primo trimestre 2024 rispetto all'anno precedente. Si tratta di circa 21 milioni di smartphone venduti in più rispetto allo scorso anno.

In cima alla classifica del mercato troviamo sempre Samsung, che detiene il 20,8% della quota di mercato, seguita da Apple al 17,3%. Al terzo posto troviamo Xiaomi con il 14,1% che si avvicina ad Apple, e a seguire troviamo Transsion, un brand attivo nei mercati orientali e africani, e OPPO.

Se però andiamo a vedere le variazioni rispetto allo stesso periodo del 2023, vediamo come solo Xiaomi e Transsion siano cresciute. Apple ha mostrato un deflessione importante, con decremento delle vendite pari al 9,6%.

Andando poi ad analizzare le vendite categorizzate per fasce di prezzo, vediamo come il traino del mercato sia stata la categoria dei dispositivi di fascia media e medio-alta. Nello specifico, i maggiori numeri di mercato sono stati registrati all'interno dei paesi emergenti.

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Huawei presenta la serie Nova 12: tre smartphone, una promo e tanti selfie!

Android World - Mon, 04/15/2024 - 14:32

Dopo averli annunciati a fine marzo, Huawei lancia ufficialmente in Italia i tre nuovi smartphone della serie Nova 12: Nova 12s, Nova 12 SE e Nova 12i (se siete in cerca di un telefono Huawei, date un'occhiata alla nostra selezione dei migliori). 

I tre dispositivi, caratterizzati da un design elegante e da una fotocamera anteriore che promette selfie ad'autore, sono disponibili su Huawei Store, accompagnati da una promo lancio veramente interessante. Andiamo a scoprirli, ricordandovi che non sono dotati di Play Store ma di AppGallery di Huawei.

Huawei Nova 12sCaratteristiche tecniche
  • Schermo: 6.7" OLED FHD + 2412 X 1084 395 PPI"
  • CPU: Qualcomm Snapdragon 778G
  • RAM: 8 GB
  • Memoria interna: 256 GB
  • Fotocamera posteriore:
    • Principale: 50MP Ultra Vision F1.9
    • Ultra grandangolo: 8MP F2.2
    • Macro: 2 MP F2.4
  • Fotocamera frontale: 60 MP F2.45
  • Dimensioni: 161.29 mm (H) x 74.96 mm (W) x 6.88 mm (D)
    Peso: 168g (compresa la batteria)
  • Batteria: 4.500 mAh con carica a 66 W
  • OS: EMUI 14
Il nuovo HUAWEI Nova 12s si distingue per il suo design leggero, ultrasottile e una struttura ottimizzata grazie al design Extreme R Angle e Star Orbit Ring. 

HUAWEI Nova 12s integra una Selfie camera ultra-grandangolare da 60 MP con una delle risoluzioni più elevate tra gli smartphone della stessa fascia di prezzo, perfetta per scattare foto di gruppo grazie all'ultra grandangolo da 100°

La serie HUAWEI Nova 12 è la prima serie di smartphone Huawei a lanciare il nuovo EMUI 14: il sistema operativo aggiornato di Huawei che introduce nuove funzionalità come Live View, una funzione di notifica che consente agli utenti di dare un'occhiata in tempo reale alle attività delle app dalle schermate di blocco di AOD, e Lock Screen Themes. Quest'ultima funzionalità include numerose opzioni per esprimere la propria creatività creando uno sfondo personalizzato.

Inoltre, EMUI 14 offre diverse funzionalità legate alla sicurezza e alla privacy, assicurando il pieno controllo sulle autorizzazioni delle app e l'accesso ai loro dati personali.

Un'altra funzionalità di EMUI 14 è SuperHub, che consente i trasferire i dati tra dispositivi.

Prezzo

Huawei Nova 12s è disponibile su Huawei Store al prezzo di 499 euro nei colori Bianco, Blu e Nero.

Huawei Nova 12 SECaratteristiche tecniche
  • Schermo: 6.67" OLED FHD + 1080*2400 394 PPI
  • CPU: Qualcomm Snapdragon 680
  • RAM: 8 GB
  • Memoria interna: 256 GB
  • Fotocamera posteriore:
    • Principale: 108MP F1.9
    • Ultra grandangolo: 8MP F2.2
    • Macro: 2 MP F2.4
  • Fotocamera frontale: 32 MP F2.4
  • Dimensioni: 162.39 mm (H) x 75.46 mm (W) x 7.39 mm (D)
    Peso: 186g (compresa la batteria)
  • Batteria: 4.500 mAh con carica a 66 W
  • OS: EMUI 14
Come Huawei Nova 12s, il nuovo HUAWEI Nova 12s si distingue per il design Star Orbit Ring. La batteria è la stessa, così come le funzioni della EMUI 14.  Il chip passa a Snapdragon 680, mentre la fotocamera principale è da 108 MP. Prezzo

Huawei Nova 12 SE è disponibile su Huawei Store al prezzo di 379 euro nei colori Nero e Verde.

Huawei Nova 12iCaratteristiche tecniche
  • Schermo: 6.7" IPS LCD FHD + 1080*2388
  • CPU: Qualcomm Snapdragon 680
  • RAM: 8 GB
  • Memoria interna: 128 GB
  • Fotocamera posteriore:
    • Principale: 108MP F1.9
    • Macro: 2 MP F2.4
  • Fotocamera frontale: 8 MP F2.0
  • Dimensioni: 163.3 mm (H) x 74.7 mm (W) x 8.4 mm (D)
    Peso: 199g (compresa la batteria)
  • Batteria:5.000 mAh con carica a 40 W
  • OS: EMUI 14

HUAWEI Nova 12i presenta invece il design Super Star Orbit Ring, mentre la batteria è la più capiente della serie, con una capacità di 5.000 mAh e la ricarica a 40 W Huawei SuperCharge Turbo

Prezzo

Huawei Nova 12i è disponibile su Huawei Store al prezzo di 279 euro nei colori Nero e Verde.

Tutti i telefoni sono in vendita da oggi su Huawei Store con una promo lancio. Fino al 12 maggio, potete acquistare uno dei dispositivi con Huawei FreeBuds SE 2 in omaggio e uno sconto del 10% utilizzando il codice AHWSMP10.

Inoltre su Huawei Store è attiva fino al 12 aprile la campagna NO IVA, che consente di acquistare con il 19% di sconto una serie di prodotti selezionati utilizzando il coupon ANOIVA.

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PosteCasa Ultraveloce Start: l’offerta conveniente per i nuovi clienti

Tecnoandroid - Mon, 04/15/2024 - 14:30

 

A partire da lunedì 15 Aprile 2024, PostePay lancerà una nuovissima promozione in esclusiva per PosteCasa Ultraveloce Start. La sua grandiosa offerta di rete fissa consentirà agli utenti di accedere ad una linea con connessione illimitata in Fibra FTTH, in Misto Fibra Rame FTTE o FTTC, con modem WiFi incluso. Attenzione però nella promo non è compresa la chiavetta 4G per il vostro smartphone.

Tale promozione sarà disponibile solo online e fino al 19 Maggio. Avviando la tariffa entro questa data si potrà avere PosteCasa Ultraveloce Start ad un prezzo scontato favoloso di soli 21,90 euro al mese senza scadenza, anziché pagare 23,90 euro. Con questa offerta, i clienti potranno beneficiare di una connessione illimitata in Fibra, con velocità massima di 1 Gbps in download e 300 Mbps in upload su rete Open Fiber. In alternativa, potranno avere prestazioni di 1 Gbps in download e 100 Mbps in upload su rete TIM, dipenderà dalla disponibilità della tecnologia sulla propria area.

Voglio attivare Poste Casa! Cosa ho in cambio?

Gli utenti, oltre alla possibilità di navigare in modo superveloce, riceveranno un modem WiFi incluso in comodato d’uso gratuito, con spedizione gratis. Basterà solo inserire l’indirizzo durante la compilazione dell’attivazione. In caso si decidesse di porre fino al contratto prima del previsto, il cliente è però tenuto a restituire il dispositivo entro 60 giorni a proprie spese. Per l’offerta PosteCasa, il costo di attivazione, consegna e installazione sarà in promozione straordinari a 39 euro anziché 99 euro! La spesa sarà poi addebitata automaticamente nelle prime 8 fatture (2 euro per fattura). Gli utenti dovranno aggiungere a questi costi anche un’imposta di bollo pari a 16 euro.

Alla tariffa base, sarà possibile per gli utenti aggiungere un servizio voce opzionale al costo di soltanto 5 euro in più al mese. In questo modo si hanno chiamate senza limiti dal numero di casa senza scatto alla risposta verso tutti numeri fissi e mobili sparsi sul territorio nazionale. La tariffa voce è dunque attivabile tramite un’opzione in più, non compresa, ed include anche i servizi di segreteria telefonica, visualizzazione del numero chiamante e avviso di chiamata. Se interessati, consigliamo di vistare la pagina PostePay dedicata alle promo PosteCasa

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Huawei saluta la serie P: pronta al debutto la serie Huawei Pura

Android World - Mon, 04/15/2024 - 14:02

Svolta importante di Huawei. Il colosso cinese, infatti, ha ufficializzato l'addio alla serie P dei suoi smartphone di punta. Dalla prossima serie, la gamma dei modelli premium si chiamerà Huawei Pura ed includerà, almeno all'inizio, quattro modelli: Huawei Pura 70, Pura 70 Pro, Pura 70 Pro+ e Pura 70 Ultra. Il nuovo nome rappresenterà per Huawei un nuovo inizio, magari all'insegna dell'innovazione e del design. 

In particolare, stando sempre alle indiscrezioni, Huawei Pura 70 sarà disponibile con 12 GB di RAM e 512 GB di memoria interna e nei colori Ice Blue, Father Sand Black, Snow White e Sakura Rose Red; Huawei 70 Pro avrà la stessa configurazione del modello sopracitato (con l'aggiunta della versione da 1 TB di memoria interna) mentre sarà caratterizzato da tonalità diverse: Snowy White, Roland Purple e Feather Sand Black. 

Huawei 70 Pro+, invece, sarà disponibile nelle configurazioni da 16/512 GB e 16GB/1TB, nei colori Light Woven Silver, String White, Phantom Black e Le Zhen Edition. Infine, Huawei Pura 70 Ultra, che sarà realizzato in ceramica, sarà lanciato con a bordo 16 GB di RAM e 1 TB di spazio di archiviazione e nei colori Ceramic White e Ceramic Black.

Infine, considerando anche i precedenti, sembra piuttosto difficile che l'intera gamma di nuovi modelli possa essere rilasciata a livello globale. Tuttavia, occorrerà attendere ancora un pò di tempo per saperne di più. In ogni caso, Huawei sembra pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, all'insegna del brand Huawei Pura. 

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Offerta WindTre GO 150 XS 5G: cosa c’è da sapere?

Tecnoandroid - Mon, 04/15/2024 - 14:00

WindTre lancia una nuovissima campagna attraverso SMS speciali dedicati agli ex clienti. Chi ha testato già le capacità dell’operatore ha ora l’opportunità di approfittare di una fantastica promozione esclusiva e ritornare alla vecchia rete con l’offerta GO 150 XS 5G. La tariffa, avente un costo allettante di soli 5,99 euro al mese, dona agli utenti una serie di vantaggi, tra cui minuti senza alcun limite verso qualunque numero nel territorio nazionale, 50 SMS e ben 150 GB di traffico dati per navigare anche alla velocità del 5G ovunque si vada.

Gli ex clienti che riceveranno il messaggio possono approfittare di questa offerta immediatamente. Basterà loro recarsi presso un negozio WindTre per acquistare una nuova SIM effettuando però la portabilità del numero attuale. La promozione sarà valida fino a mercoledì 17 Aprile, ma attenzione alle comunicazioni del gestore! La data di scadenza potrebbe variare in base alla situazione personale e alle decisioni dell’operatore di posticipare la data prescelta.

L’offerta WindTre sorprende i vecchi clienti con vantaggi fantastici ed esclusivi

La promozione GO 150 XS 5G WindTre include, oltre ad i servizi elencati in precedenza, anche opzioni gratuite come anche servizi le funzioni aggiuntive Ti ho cercato e l’ascolto della Segreteria Telefonica, sia in Italia che nel resto dell’Unione Europea. È possibile per i clienti, inoltre, attivare il servizio SMS di ricevuta di ritorno. La tariffa consente l’accesso alla rete 5G, con una velocità di connessione massima fino ai 2 Gbps in download e al massimo 200 Mbps in upload.

Che succede nel caso si superassero i messaggi inclusi nella tariffa WindTre? Per ogni SMS si pagherebbe un costo aggiuntivo è di 29 centesimi. E il traffico dati? In questo caso, per quanto riguarda il traffico dati extrasoglia, è possibile avere 1 Giga aggiuntivo al costo di 99 centesimi, sfruttabile solo fino alla mezzanotte del giorno dell’acquisto stesso. I minuti inclusi nella promozione sono illimitati, ma attenzione alle eccezioni indicate nelle Condizioni Generali di Contratto dell’operatore. Se siete ex clienti e state pensando di tornare sui vostri passi è l’occasione giusta per riattivare la rete WindTre! Cosa aspettate? Sbrigatevi e andate sul sito prima del 17 aprile.

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Elon Musk e le sue tre previsioni che non si sono realizzate

Tecnoandroid - Mon, 04/15/2024 - 13:30
Elon Musk riuscirà a mantenere la promessa di portare l’uomo su Marte?

Mentre più di qualcuno si chiede se il progetto di colonizzazione marziana di Elon Musk sia davvero così fattibile come dice il suo ideatore, il 2024 si rivela il momento giusto per tirare un po’ le somme su alcune delle promesse fatte dal famoso imprenditore nel corso dell’ultimo decennio. Esaminiamo quindi da vicino tre previsioni che, fino ad oggi, si sono rivelate completamente sbagliate.

 

Le previsione mancate

L’uomo su Marte entro il 2024: Elon Musk ha alimentato speranze e aspettative quando, in un’intervista rilasciata a CNBC nel giugno del 2014, ha predetto che SpaceX avrebbe portato gli esseri umani su Marte entro il 2024. Ma nonostante il suo ottimismo, a distanza ormai di dieci anni, questa visione sembra ancora molto distante dalla realizzazione pratica.

Il fallimento di OpenAI senza la “direzione Musk”: una delle questioni più recenti, in cui venivano sollevati dei dubbi riguardo OpenAI, l’azienda leader del settore dell’intelligenza artificiale. In un’intervista condotta da Lex Fridman con Sam Altman, attuale CEO di OpenAI, emerge che Elon Musk in passato aveva previsto il fallimento dell’azienda senza lui al comando. Musk auspicava di unire OpenAI a Tesla, ma la direzione aziendale ha preferito perseguire un’altra strada.

Il “full-self driving” entro l’anno prossimo (dal lontano 2014): la promessa di una guida completamente autonoma “entro l’anno prossimo” è diventata ormai un punto di discussione ricorrente. Il canale YouTube Absolutely Anything ha raccolto le dichiarazioni pubbliche di Musk a partire dal 2014 in merito a questa promessa, ma a distanza di dieci anni dai primi annunci, i risultati tangibili tardano ad arrivare.

 

Tra il dire e il prevedere..

Questi esempi mostrano chiaramente la distanza tra le ambiziose visioni di Musk e la loro effettiva realizzazione nel mondo reale. Se da un lato l’imprenditore continua a guidare il mondo della tecnologia grazie ai suoi progetti innovativi e ad ispirare così milioni di persone, dall’altro forse il suo egocentrismo va comunque valutato con la giusta cautela. Resta da vedere quali saranno i prossimi sviluppi e se il futuro riserverà una realizzazione più concreta di queste promesse.

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Apple ha ragione, 8 GB di memoria unificata sono abbastanza

Android World - Mon, 04/15/2024 - 13:04

Apple continua a lanciare MacBook e Mac con soli 8 GB di memoria unificata, ma a dispetto delle critiche l'azienda di Cupertino insiste che sono più che sufficienti per gli usi più generici. E ha ragione.

Ora che abbiamo la vostra attenzione, permetteteci di argomentare meglio, prima di chiudere l'articolo.

Usiamo anzitutto i termini corretti. Quando avete a che fare con un sistema Apple Silicon bisogna parlare di memoria unificata, da non confondere appunto con la più comune RAM. Ecco infatti due tratti salienti della memoria unificata che è bene conoscere.

  1. Architettura della Memoria. La memoria unificata è un unico pool di memoria ad alta velocità, accessibile sia dalla CPU che dalla GPU, oltre che da altri elementi come il Neural Engine per l'elaborazione dell'intelligenza artificiale. Questo significa che tutti questi componenti possono accedere alla stessa memoria fisica senza necessità di copiare o trasferire dati tra diversi tipi di memorie riservate, con un vantaggio sia in termini di velocità, che di ottimizzazione della memoria usata.

  2. Latenza e Larghezza di Banda. La memoria unificata riduce la latenza e aumenta la larghezza di banda disponibile per il trasferimento dei dati tra CPU, GPU e altri processori. Questo è possibile grazie all'eliminazione del sovraccarico causato dalla copia di dati tra diverse memorie, migliorando significativamente l'efficienza e la velocità delle operazioni.

Le peculiarità della memoria unificata dei processori Apple M non si limitano certo solo a questi due aspetti, ma sono comunque i due che è bene sapere prima di trarre giudizi affrettati.

In più ci sarebbe da menzionare anche macOS, che è un sistema operativo cucito a misura di questo hardware, e che da solo contribuisce non poco alle performance generali.

Già dal punto precedente si capisce che ci sono differenze significative tra i due tipi di memoria, ma vediamo più in dettaglio quali sono.

  • Separazione della Memoria. Nei sistemi basati su architettura x86, tipicamente CPU e GPU hanno blocchi di memoria separati (RAM per la prima e VRAM per la seconda). Questo implica una necessità di copiare i dati dalla memoria principale alla memoria della GPU quando si eseguono operazioni grafiche o computazionali intense, comportando una latenza maggiore e un utilizzo più elevato di energia per il trasferimento dei dati. Ciò è sempre vero, ma è comunque la prassi più comune, soprattutto nei sistemi dotati di grafica discreta, che sono poi facilmente i più potenti.
  • Gestione della Memoria. Con i sistemi x86, la gestione della memoria è più complessa (e meno efficiente dal punto di vista energetico) a causa della separazione fisica e della necessità di sincronizzazione tra diversi tipi di memoria. Questa differenza può anche creare colli di bottiglia in alcuni scenari, dove una delle memorie potrebbe essere inutilizzata perché l'altra è troppo sotto pressione.
  • Scalabilità e Prestazioni. La memoria unificata non solo ha una latenza sensibilmente ridotta, ma offre anche una scalabilità migliorata. La possibilità di allocare dinamicamente memoria tra CPU e GPU in base alle necessità permette infatti, solitamente, un utilizzo più efficiente delle risorse disponibili.

8 GB di memoria unificata non sono quindi analoghi ad 8 GB di RAM. Apple allunga il tiro dicendo che il rapporto potrebbe essere anche di 1:2, ma il senso è che sono proprio due approcci che è difficile paragonare direttamente.

In ogni caso, l'esperienza che potete avere con un sistema Windows dotato di 8 GB di RAM non può essere traslata in alcun modo su uno con Apple Silicon e macOS.

In una recente intervista, il Vicepresidente dell'ingegneria hardware di Apple, Kate Bergeron, ed il Senior Product Marketing Manager, Evan Buyze, hanno ribadito che 8 GB di RAM (e 256 GB di archiviazione) sono sufficienti per la maggior parte degli impieghi.

Parliamo quindi delle esigenze di computing più comuni, come navigazione, streaming, messaggistica, applicazioni generiche, produttività da ufficio, magari anche foto e video editing di livello non professionale, e volendo anche casual gaming. E questo è vero.

Ho personalmente usato per anni un Mac mini con M1, 8 GB di memoria e 256 GB di storage. E quando dico anni intendo da quando è uscito a circa un mese fa. Ho mai avuto veri problemi? No. Era il desktop dell'ufficio, quindi le esigenze di spazio non erano enormi (è ovvio che questo aspetto sia il più soggettivo, ma esula anche dall'argomento principale dell'articolo), e la memoria unificata è sempre stata sufficiente per tutti i compiti di cui sopra, incluso il montaggio video in 4K per il nostro canale YouTube.

E tenete conto che sul mio Chrome ci sono almeno 15 schede sempre aperte, Telegram e Skype in esecuzione, e in più l'occasionale utilizzo di Office, Safari, e altri applicativi generici.

Avrei voluto più potenza? Alla lunga sì, ma solo nel contesto dell'editing con Premiere Pro, non certo nell'uso generale, che è quello su cui insiste Apple e che è quello che farà appunto la maggior parte degli utenti.

 

Partendo dal presupposto che non ci sia nulla di male nell'offrire Mac e MacBook con "soli" 8 GB di memoria unificata, è altrettanto chiaro che non a tutti possono bastare. E qui entra in gioco anche il marketing.

Sì perché il motivo per cui Apple non alza l'asticella in merito non è solo legato alle prestazioni, ma anche al fatto che, così facendo, l'azienda di Cupertino può tenere i listini più bassi. Lo abbiamo detto più volte: i prezzi di lancio degli ultimi MacBook non sono malvagi. Il problema è quando le configurazioni proposte non bastano.

Uno dei rovesci di medaglia dell'architettura unificata degli Apple Silicon consiste nel fatto che è tutto saldato, tutto non aggiornabile. Chi volesse quindi un maggiore quantitativo di memoria lo deve decidere subito, o non potrà cambiare le cose in futuro, e il prezzo per effettuare un upgrade è sempre molto salato.

Sugli ultimi MacBook Air, ad esempio, ogni 8 GB di memoria unificata in più costano ben 230 euro, e la stessa cifra si applica a 512 GB di archiviazione. Chi si volesse quindi scostare dagli 8/256 GB per passare a dei più duraturi 16GB/1TB dovrà pagare 460 euro in più, solo per raddoppiare la memoria.

Questa è la vera critica da fare ad Apple. Sono cifre che non vengono minimamente rispecchiate dal costo reale dei componenti (quello degli SSD è facile da verificare, la memoria unificata è un po' un'altra storia, ma il prezzo rimane elevato), e che costringono chi abbia esigenze di un certo tipo, o chi voglia semplicemente "premunirsi", a pagare molto di più, per poi magari averne benefici in termini di usabilità solo occasionali.

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ho Mobile, offerta super sorprendente con ben 300 GB

Tecnoandroid - Mon, 04/15/2024 - 13:00

Il panorama della telefonia mobile è quanto mai variegato. Oltre ai vari operatori telefonici telefonici, infatti, gli utenti possono ora scegliere fra le proposte dei nuovi operatori telefonici presenti sul territorio italiano. Uno di questi è ho Mobile, operatore virtuale di Vodafone, e quest’ultimo propone sempre una valanga di offerte di rete mobile estremamente convenienti. Una delle offerte più esagerate dell’operatore, in particolare, è ho. 10,99 300 Giga. Vediamo qui di seguito cosa ha da offrire.

 

 

ho Mobile, tante offerte sorprendenti e con tanto a basso costo

ho Mobile è al momento uno dei più importanti operatori telefonici virtuali presenti sul territorio italiano. La sua proposta, infatti, stupisce gli utenti e lascia la concorrenza senza parole. Come già accennato in apertura, una delle offerte più sensazionali proposte al momento dall’operatore è ho. 10,99 300 Giga.

Come suggerisce anche il nome, con questa offerta di rete mobile gli utenti potranno utilizzare ogni mese una quantità esagerata di traffico dati per navigare senza pensieri. Nello specifico, gli utenti avranno a disposizione fino a ben 300 GB di traffico dati. Gli utenti potranno navigare con una connettività massima pari al 4G con una velocità massima di 30 mbps sia in download sia in upload.

Nel bundle di questa super offerta di ho Mobile sono poi inclusi anche minuti di chiamate senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobile nazionali e anche SMS illimitati verso tutti i numeri. Il costo che gli utenti dovranno sostenere sarà pari a 10,99 euro. Con l’offerta in questione sono poi inclusi anche alcuni servizi, come quello di reperibilità SMS ho chiamato, l’avviso di chiamata e il trasferimento di chiamata.

Ricordiamo inoltre che, fino al 26 aprile 2024, l’operatore virtuale offrirà 5 euro di ricarica in omaggio a tutti i suoi nuovi clienti. L’operatore, comunque, sta ancora proponendo sul proprio sito anche altre offerte interessanti ma con meno giga per navigare.

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I test CAPTCHA ormai alla portata di ogni intelligenza artificiale

Tecnoandroid - Mon, 04/15/2024 - 12:45
Le nuove frontiere dell’AI hanno superato anche le barriere di sicurezza dei CAPTCHA

L’avanzamento dell’intelligenza artificiale (IA) è un fenomeno che suscita sentimenti contrastanti. Se da un lato promette innovazione e aiuto nelle attività quotidiane, dall’altro alimenta timori riguardo alla possibile perdita di lavoro e alla sicurezza dei dati. E ora, un nuovo sviluppo nel campo dell’IA sta sollevando ulteriori domande: la dimostrazione che l’IA può superare l’uomo nel risolvere i test CAPTCHA.

 

I CAPTCHA che non funzionano più

Il sistema CAPTCHA, noto per il suo test di Turing automatizzato, è diventato un’abitudine per molti di noi. Si presenta sotto forma di immagini distorte o testo illeggibile che dobbiamo identificare per dimostrare di essere umani. Nonostante il fastidio che può provocare, è risultato essere un efficace strumento di sicurezza.

Ma con l’avanzamento delle tecnologie IA, i test CAPTCHA stanno perdendo terreno. Ricerche recenti indicano che i modelli IA attuali hanno un tasso di precisione nel risolvere le immagini CAPTCHA del 96%, superando significativamente l’intervallo umano che varia dal 50% all’86%. Questa capacità di replicare comportamenti umani, come movimenti del mouse o piccoli errori di precisione, sta rendendo sempre più difficile per i sistemi CAPTCHA distinguere tra utenti reali e bot.

Ciò che potrebbe sorprendere è che il pulsante “Non sono un robot” non è solo un dettaglio superficiale. Nei meandri del suo funzionamento, si celano sofisticati sistemi di sicurezza che raccolgono e criptano una vasta gamma di dati, tra cui informazioni sulla zona oraria, l’indirizzo IP, le dimensioni dello schermo, il browser e la cronologia di navigazione.

 

La sicurezza prima di tutto

Con l’IA che avanza a passi da gigante, sorge spontanea una domanda: i modelli IA potranno presto eludere completamente questi sistemi di sicurezza? L’inevitabile sembra essere sì, soprattutto considerando il crescente grado di auto-consapevolezza che sembrano dimostrare.

Mentre le aziende e gli sviluppatori si trovano a fronteggiare questa ennesima sfida tecnologica, diventa essenziale sviluppare soluzioni affidabili per proteggere la sicurezza online. In un mondo sempre più interconnesso e dipendente dalla tecnologia, la sicurezza dei dati diventa una priorità imprescindibile.

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La Cina ordina la sostituzione dei chip stranieri con quelli nazionali

Tecnoandroid - Mon, 04/15/2024 - 12:30

La Cina prosegue con il suo intento di raggiungere l’emancipazione tecnologica da altri Paesi. Il Governo di Pechino ha ordinato a tutti gli operatori di telecomunicazioni nazionali di sostituire i chip stranieri presenti nei loro sistemi e di utilizzare alternative locali. La decisione drastica, riportata dal Wall Street Journal, è forse una delle più importanti intraprese fino ad ora per raggiungere l’indipendenza.

Gli operatori dovranno compilare un elenco di tutti i chip stranieri utilizzati e cercare di descrivere quali saranno le tempistiche per la sostituzione. Da quanto comunicato dal Wall Street Journal, le aziende Intel e AMD saranno probabilmente quelle che pagheranno il prezzo più caro di questa decisione. Entrambe sono infatti le fornitrici principali dei chip per le reti cinesi e così andranno a perdere una grossa fetta dei loro introiti.

La Cina risponde alle restrizioni statunitensi sui chip

La strategia mossa della Cina potrebbe essere una risposta alle restrizioni recenti guidate dagli Stati Uniti e dai loro alleati. Negli ultimi anni, queste hanno limitato di parecchio la diffusione di tecnologia cinese per timori sulla sicurezza nazionale. Da gennaio, poi, sono state intraprese nuove regolamentazioni ancora più stringenti. La Huawei, in particolare, è stata una delle principali vittime di queste restrizioni, che hanno ostacolato la espansione sul mercato globale proprio a causa della dipendenza dai chip esterni alla nazione.

La Huawei, al contempo, è anche una delle aziende che ha già investito per migliorare le capacità di chipmaking della Cina. La società ha infatti lanciato infatti il suo primo smartphone con chip 5G prodotto completamente con tecnologia nazionale. Anche se la Cina dovesse impiegare ancora un tempo per eguagliare gli Stati Uniti nel settore dei chip, il divieto imposto agli operatori di utilizzare tecnologia straniera ridurrà sicuramente le alternative a disposizione dei consumatori. Tramite questa azione le scelte ricadranno solo sulle aziende del Paese, ingrandendo l’autoproduzione delle tecnologie.

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In UK si parla di vietare la vendita degli smartphone agli under 16

Tecnoandroid - Mon, 04/15/2024 - 12:15
La dipendenza da smartphone è un problema anche per i minori, ecco come l’UK ha deciso di intervenire

Che gli smartphone siano diventati un grosso problema per tutti, ne siamo ormai ben consapevoli. La situazione va però monitorata più attentamente quando si parla di giovani, e questo il Regno Unito lo sa bene, tanto che il governo conservatore ha proposto dei provvedimenti piuttosto radicali. Un articolo recente pubblicato dal Guardian ha scatenato discussioni animate riguardo a un possibile divieto totale della vendita di smartphone ai minori di 16 anni.

 

Smartphone e minorenni

Secondo la famosa testata giornalistica, fonti ministeriali hanno dichiarato che il governo sta considerando seriamente questa possibilità come parte di una strategia più ampia per contrastare la dipendenza degli smartphone tra i giovani britannici. Va detto che al momento sono solo parole, e non c’è alcuna decisione definitiva in merito a questa specifica proposta.

L’idea di vietare la vendita degli smartphone ai minori di 16 anni prende spunto dal modello già adottato per l’alcol e le sigarette, già proibite per la stessa fascia d’età. Questo intervento quasi disperato del governo mira a mitigare il problema della dipendenza da dispositivi digitali almeno per la fascia più giovane della popolazione, proprio come si è fatto per ridurre il consumo di altre sostanze nocive.

Ma ci sono voci critiche che si oppongono a questa proposta, suggerendo che potrebbe portare a conseguenze impreviste e problemi aggiuntivi. Alcuni esperti avvertono che un divieto totale potrebbe non essere praticabile o efficace nel lungo periodo, e che potrebbe anche violare le libertà individuali dei giovani.

Anche all’interno del governo, ci sono opinioni contrastanti riguardo a questa proposta. Un ministro anonimo ha dichiarato al Guardian che una misura del genere potrebbe essere “fuori dalla realtà” e sollevare una serie di complicazioni sia pratiche che sociali.

 

Il futuro della connessione per i giovani

Mentre la proposta di vietare la vendita di smartphone ai minori di 16 anni è stata accolta con interesse, resta da vedere se il governo britannico deciderà effettivamente di adottarla e quali saranno le conseguenze di una tale politica sulla società e sui giovani in particolare. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi su questo fronte.

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Fuoritutto Amazon imperdibile con gli sconti per Fire TV Stick, Echo Dot, Kindle e Blink

Android World - Mon, 04/15/2024 - 12:04

Nuove offerte speciali disponibili su Amazon Italia per i prodotti smart della gamma Alexa e non solo. Sono infatti tantissimi i prodotti Amazon a buon prezzo: le chiavette HDMI Fire TV Stick e Cube, gli smart speaker Echo Pop e Echo Dot, gli smart display Echo Show, i lettori ebook Kindle, le videocamere di sicurezza Blink e altro ancora.

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Alfa Romeo Stelvio: il SUV uscirà in una versione da 941 cavalli

Tecnoandroid - Mon, 04/15/2024 - 12:00

Dopo il grande clamore suscitato dalla presentazione della nuovissima e fiammante Alfa Romeo Milano, la casa automobilistica sorprende ancora con il SUV Stelvio. L’auto, che verrà presumibilmente rilasciata per il 2025, sarà qualcosa di straordinario, con linee particolari ed un motore ruggente.

Secondo le anticipazioni, la nuova Stelvio avrà una versione Quadrifoglio e si essere spettacolare. Il CEO di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha rivelato che il modello Quadrifoglio avrà altissime prestazioni, così potenti da poter raggiungere una potenza di 941 cavalli e con la possibilità di arrivare fino a 1.000 CV. Imparato ha anche chiarito che l’Alfa Romeo Tonale non avrà invece una sua versione Quadrifoglio, come in molti avevano ipotizzato. L’attenzione dell’azienda si catalizzerà completamente sulla Stelvio, che porterà avanti il badge verde della società ormai divenuto una vera e propria icona.

L’Alfa Romeo Stelvio: autonomia e ricarica super

La nuova Alfa Romeo Stelvio, insieme alla Giulia 2026, sarà totalmente elettrica e sarà creata sulla STLA Large nello stabilimento della società a Cassino. L’azienda, come molte altre, punta su un’alimentazione sostenibile e integra nella sua auto una batteria capace di garantire un’autonomia fino a 700 km. Oltre all’autonomia eccezionale, al di sopra di tantissimi modelli attuali, seguendo ciò che ha dichiarato Imparato, il prestigioso SUV donerà ai suoi proprietari una ricarica superveloce da 270 kW. Non ci saranno più lunghi tempi d’attesa durante la ricarica e la guida, anche su lunghe tratte, potrà proseguire senza fastidiose interruzioni continue.

Lo scopo dell’azienda è quello di creare un auto che sia perfettamente equiparabile ad una termica, che sappia donare le stesse prestazioni, se non meglio, riuscendo nell’intento di non emettere un singolo grammo di CO2. La nuova Alfa Romeo Stelvio, date le premesse, si preannuncia essere un veicolo davvero fantastico, capace di regalare prestazioni grandiose ed una guida elettrica avanguardistica. Adesso, agli appassionati, non resta che attendere ulteriori dettagli sul modello e versione Quadrifoglio che promette già essere da record.

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Ecco perché fareste meglio a usare ChatGPT in inglese

Android World - Mon, 04/15/2024 - 11:54

L'inglese è la lingua principale per il commercio, per la scienza e, ora, anche per l'intelligenza artificiale (sapete come usare ChatGPT o altri modelli IA?).

Non che ci fossero dubbi, e forse l'avrete notato anche voi: conversare con ChatGPT in italiano o in inglese non è la stessa cosa, ma ora diversi studi certificano questa sensazione. Ecco perché è un problema.

Su Internet ci sono diversi meme che mostrano come gli americani vedono il resto del mondo. I più efficaci mostrano l'Europa come il luogo dove si beve vino e si mangiano spaghetti, il Sudamerica il posto del caffé e della cocaina, il medio oriente come petrolio e guerre, e l'Asia come un agglomerato di fabbriche per produrre scarpe o telefoni.

Il problema della lingua

Luoghi comuni, ma un aspetto è innegabile: l'inglese è la lingua regina per numerosi settori, come il commercio, la scienza o l'economia. Si pensava che l'intelligenza potesse in qualche modo appianare le differenze, e venire incontro a chi non parlava l'inglese, ma evidentemente questo non è successo. 

A rivelarlo, diversi articoli scientifici, che mostrano come ChatGPT e soci non solo funzionino meglio a tradurre altre lingue in inglese che a effettuare il processo inverso (soprattutto per lingue non latine), ma come rispondano meglio in inglese, e soprattutto creino meno informazioni false (le cosiddette allucinazioni). 

Un caso evidente, evidenziato in questo articolo, mostra come ChatGPT abbia dichiarato come una frase in inglese non fosse traducibile in vietnamita. 

Si rischiano di aumentare le diseguaglianze

Il problema non riguarda solo il resto del mondo rispetto agli Stati Uniti, ma anche gli Stati Uniti Stessi. Se avete provato a leggere i testi di Gloria Anzaldúa, saprete come negli Stati Uniti la lingua sia un problema estremamente importante.

Il 44% dei californiani parla una lingua diversa dall'inglese, e il Congresso degli Stati Uniti ha chiesto a Sam Altman di OpenAI cosa stia facendo la sua azienda per colmare il divario linguistico. Altman ha affermato di sperare di collaborare con governi e altre organizzazioni per acquisire set di dati che rafforzerebbero le competenze linguistiche di ChatGPT e ne amplierebbero i vantaggi a "un gruppo quanto più ampio possibile".

Perché le IA parlano inglese

OpenAI non ha nascosto il fatto che i suoi sistemi siano parziali. Il motivo è semplice. La maggior parte dei dati di allenamento derivano e, come dichiarato da OpenAI stessa, gli sforzi dell'azienda per mettere a punto e studiare le prestazioni del modello si sono concentrati principalmente sull'inglese "con un punto di vista incentrato sugli Stati Uniti".

Addirittura, come ha scritto un membro dell'assistenza a una richiesta su un forum dell'azienda, "Qualsiasi buon risultato in spagnolo è un bonus".

Perché è un problema

Il problema non riguarda solo la diseguaglianza. Il supporto alle lingue non è stato spiegato chiaramente agli utenti, e l'utilizzo di una metafora potrebbe risultare diverso a seconda della lingua. 

Per esempio, un modello multilingue potrebbe associare la parola colomba in tutte le lingue con la pace, anche se la parola basca ("uso") può essere un insulto.

Oppure si potrebbero non ottenere risultati corretti nelle ricerche. Per esempio utilizzando Bing per cercare i termini regionali colloquiali utilizzati per indicare le scarpe da tennis, in inglese una ricercatrice non ha avuto problemi (sneakers per Stati Uniti, joggers per Australia, trainers per il Regno Unito). Quando è passata allo spagnolo, le risposte non sono state corrette. E lo stesso per altre ricerche.  

Questo implica che può essere anche difficile fidarsi delle traduzioni, o di risposte in altre lingue. E questo può essere un problema anche nella programmazione e generazione di codice. 

Le soluzioni non sono molto convincenti. I dirigenti di Microsoft, OpenAI e Google che lavorano sui chatbot hanno affermato che gli utenti possono ottenere risposte corrette aggiungendo istruzioni più dettagliate alle loro domande.

Alcuni hanno semplicemente scoperto come sia meglio usare direttamente l'inglese. E questo vale anche per il cinese, una delle lingue più parlate al mondo. 

Come abbiamo anticipato, il problema non riguarda solo ChatGPT.

PaLM 2 di Google

Google ha annunciato che il suo modello PaLM 2, rilasciato questo mese, contiene  dati di addestramento non inglese per oltre 100 lingue. Il modello riconosce gli idiomi in tedesco e swahili, le battute in giapponese e corregge la grammatica in indonesiano, afferma Google, e riconosce le variazioni regionali meglio dei modelli precedenti.

Ma per gli utenti Gemini non è altrettanto versatile. Il modello basato su PaLM 2 funziona solo in inglese americano, giapponese e coreano.  L'assistente alla scrittura per Gmail supporta solo l'inglese.

Le soluzioni non sono semplici

E probabilmente non basterà neanche aumentare il volume di dati in altre lingue, perché i contenuti in inglese sono molti di più e continuano ad aumentare. La risposta? Creare dati finti da dare in pasto all'IA, ma non sembra ancora una soluzione. Oppure controlli più rigorosi, come ha cercato di fare Google con PaLM. 

Ma la domanda è: agli sviluppatori di modelli IA interessa cambiare la situazione? Forse no, per cui è bene tenerlo presente quando useremo ChatGPT o Gemini.

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