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Updated: 5 hours 31 min ago

WhatsApp offrirà la condivisione file come AirDrop e Quick Share

Wed, 04/24/2024 - 07:05

WhatsApp si sta preparando sempre di più al futuro, migliorando nettamente anche il presente. L’applicazione di messaggistica più famosa al mondo è diventata tale grazie alla sua perpetua ostinazione al miglioramento. Gli ultimi anni sono stati stracolmi di novità, dalle più piccole fino ad arrivare a quelle più grandi che hanno stravolto un organigramma ben delineato.

Il tutto sempre tenendo alti i canoni principali di WhatsApp, ovvero la privacy, la semplicità di utilizzo e soprattutto la gratuità. Ad oggi tra i tanti aggiornamenti pronti ad arrivare ce n’è uno che è stato segnalato in queste ultime ore: un sistema di condivisione file tra dispositivi nelle vicinanze. C’è da dire che al momento l’applicazione consente di condividere file tra gli utenti, ma con il solito metodo.

L’obiettivo di WhatsApp è quello di mettere a disposizione del suo pubblico un nuovo mezzo, più rapido e soprattutto in grado di non abbassare la qualità di quanto inviato ho ricevuto. Avete presente AirDrop di Apple o Quick Share di Android? La trovata di WhatsApp intende portare proprio qualcosa di questo genere.

WhatsApp si prepara alla condivisione di file con dispositivi nelle vicinanze

Dando uno sguardo all’ultima versione in beta per quanto riguarda il sistema operativo Android, gli utenti WhatsApp hanno trovato una novità. Questa versione infatti mostra chiaramente i tratti dell’arrivo di un nuovo sistema di condivisione dei file.

I dispositivi che si trovano nelle vicinanze potranno inviare e ricevere qualsiasi contenuto liberamente. Il tutto si basa sugli standard Bluetooth e Wi-Fi, con un trasferimento dati fulmineo. Lo scambio dei dati avviene secondo i canoni della privacy a WhatsApp tanto cari, con l’applicazione che assicura di estendere la sua crittografia end-to-end anche a questa risorsa.

Potrebbe essere questo un modo per andare ad insidiare la leadership di AirDrop prima e di Quick Share poi. Al momento non si sa quando arriverà l’aggiornamento, ma tutto sembra essere quasi pronto.

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Amazon PAZZA: offerte TECH al 70% di sconto valide oggi

Wed, 04/24/2024 - 07:00

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Auto elettriche: dov’è la batteria che cambierà tutto? Proprio qui

Wed, 04/24/2024 - 06:40

Uno dei problemi legati alle auto elettriche fino ad oggi è stata la potenza delle batterie alla loro base e che alimentano. A causa della loro scarsa efficienza, società e studiosi hanno implementato i propri sforzi nel cercare di generare dei prototipi che ne modificassero la struttura per donare ai veicoli migliori prestazioni. Pare che, finalmente, sia stata inventata una batteria “miracolosa”, un powertrain talmente promettente da poter cambiare il futuro della mobilità elettrica.

Le diverse aziende automobilistiche già stanno “bisticciando” per aggiudicarsi tale tecnologia e portarla sul mercato. Al primo posto, per ora, ci sono i cinesi di Nio, pronti a lanciare la primissima batteria allo stato solido in serie, portandola fuori dai laboratori. Con essa le auto elettriche potrebbero essere molto più potenti, in ogni aspetto.

Batteria allo stato solido per auto elettriche potenti, ma il prezzo?

La batteria allo stato solido consentirebbe il raggiungimento di una potenza di 150 kWh e di un’autonomia di ben 1.000 km. Essa pare che debutterà sull’ET7 fra appena qualche mese. Seppur in termini di autonomia e alimentazioni è un gran passo positivo, i costi non ne vanno a beneficiare. Per chi sperava in una batteria meno costosa, questa non lo è affatto, anzi pare che il suo prezzo sia di circa 40mila euro. L’ET7 sarà tutt’altro che un auro economica, ma potrebbe comunque essere un buon inizio per la produzione di vetture più performanti e poi, di certo, le sperimentazioni non si fermeranno qui.

Anche la BMW dal 2025 adotterà nuove batterie cinesi EVE sulla sua linea Neue Klasse. Attraverso la loro installazione, le auto BMW avranno un aumento dell’autonomia fino al 40% rispetto ai modelli creati in precedenza. Tali batterie sono più pesanti del 20% rispetto a quelle usate dalla Tesla, ma al contempo sono in grado di regalare una densità energetica superiore del 50%. Come la Nio e la BMW anche Hyundai, VW, Mercedes, e Toyota puntano tutti i loro progetti sulle auto elettriche e sulla costruzione di batterie migliori di quelle esistenti. La gara è appena cominciata e la corsa si prospetta a dir poco entusiasmante.

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Tesla Cybertruck V12 Hybrid: l’auto sarà anche termica?

Wed, 04/24/2024 - 06:35

C’è un certo fascino nel design delle auto, per quanto di base possano essere simili sul piano di alimentazione, il resto è completamente malleabile, costruibile tanto da poter realizzare qualcosa che dimorava solo nella propria mente. Lo è un esempio il Tesla Cybertruck, dalle linee particolari. Alcuni dicono assomigli in un certo senso alla Delorean, altri sono indecisi su cosa pensare degli angoli spigolosi. La classica Cybertruck è puramente elettrica ma, grazie alle capacità digitali dell’artista Zephyr Designz, è stata trasformata ibrido V12 ad alte prestazioni, almeno virtualmente e il risultato sfida qualunque convenzione. Quindi no, per ora la Tesla non sarà ibrida nella realtà.

Il Cybertruck V12 Hybrid immaginato da Zephyr Designz è tutto ciò che ci si aspetterebbe se si unisse la tecnologia Tesla ad un motore V12. Il cassone posteriore, in tal caso, sarebbe sostituito dal motore termico, richiamante lo stile classico lamborghiniano. Questo esperimento trasforma l’auto elettrica Tesla in un mostro della strada, pronto a consumare km con forza e mordacia, con un design da un lato futuristico e dall’altro tanto resistente da apparire quasi come un veicolo da lavoro.

La Tesla Cybertruck V12 Hybrid potrebbe davvero essere realizzata o resta immaginaria?

Qui viene la parte ancora più “strana” del prototipo immaginato per l’impianto ibrido Zephyr Designz. Con cosa mai potrà essere alimentato? Con batterie Duracell, che vanno a creare un unione tra elettricità e trazione. Il mix di tecnologie porterebbe la Tesla a raggiungere prestazioni superlative ed al contempo aggiunge all’auto un tocco di unicità, con le batterie visibili nel vano motore, un po’ come un grosso veicolo giocattolo.

Il Cybertruck V12 Hybrid immaginario possederebbe anche un kit widebody personalizzato che va a donare al veicolo un aspetto cattivo, aggressivo di un auto che potrebbe integrarsi bene nel paesaggio distopico di Mad Max. Con questo prototipo, Zephyr Designz non ha solo ideato qualcosa di irreale, ma in qualche modo ha lanciato una sfida alla Tesla e alle altre aziende produttrici di supercar. Sarebbero capaci di ottenere un risultato del genere?

Intanto la Tesla Cybertruck, quella reale, non se la sta passando bene. Elon Musk è ben lontano dalla tabella di marcia prefissata, sia per quanto riguarda la produzione che la consegna. A peggiorare la situazione già di per sé gravosa ci sono i due richiami ufficiali emessi per i difetti rilevati su larga scala.

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Xiaomi SU7 registrato un inaspettato boom di richieste

Wed, 04/24/2024 - 06:30

Xiaomi è protagonista di un evento a dir poco sensazionale. Il colosso cinese del settore tecnologico che da poco ha presentato sul mercato delle auto la sua berlina elettrica, ha registrato un aumento esponenziale delle richieste. Infatti, nel giro di poco tempo, la vettura super tecnologica caratterizzata da un listino non eccessivamente alto ha conquistato l’attenzione di tantissimi utenti in tutto il mondo.

Xiaomi registra un aumento delle vendite nel settore auto

Il veicolo in questione è il SU7 un modello che ha sorpreso soprattutto per essere un vero outsider nella sfida che ormai da un anno si sono lanciati l’americana Tesla e la cinese BYD. Anche se le aspettative per la vettura, in questo contesto, erano alte, non ci si aspettava che i risultati potessero essere questi.

Il successo riscontrato da Xiaomi SU7 ha sorpreso anche lo stesso CEO del brand, Lei Jun, che ha dichiarato che gli ordini ricevuti sono all’incirca tre o cinque volte superiori alle previsioni dell’azienda. Ma cosa ha spinto così tanti utenti a scegliere il nuovo modello? L’auto di Xiaomi oltre a presentare un design da berlina ultramoderna è caratterizzata da una tecnologia di bordo attesissima. Inoltre, il suo prezzo low cost, soprattutto se messo a paragone con i costi medi del settore EV, ha attirato l’attenzione di molti. Il prezzo di riferimento è circa 28 mila euro al cambio netto. Questo significa che la nuova Xiaomi SU7 potrebbe costare meno di una Tesla Model 3 in Italia.

Al netto, si parla di ben 50 mila veicoli registrati in soli 27 minuti dall’apertura delle vendite. Un vero e proprio trionfo che rischia però di mostrare anche un lato negativo. Infatti, Jun ha da sempre dichiarato che l’azienda arriverà a perdere quasi 9mila euro per ogni vettura venduta. Quindi si stima che le perdite arriveranno approssimativamente a 532 milioni di euro. Bisogna solo attendere per vedere come lo slancio di Xiaomi si traduce nel settore delle automobili.

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Samsung: problematiche tempistiche di lancio per Galaxy S24 FE

Wed, 04/24/2024 - 06:10

Utenti in tutto il mondo aspettando con ansia l’arrivo del Galaxy S24 FE. Eppure, nonostante i continui rumor che sbucano online, ogni anno il lancio del dispositivo viene rimandato ancora. Una situazione spiacevole su cui Samsung è recentemente intervenuta. Sembra infatti che l’azienda sudcoreana abbia deciso di dare un futuro stabile a questa serie di smartphone. Il Galaxy S24 FE si farà dunque, ma cosa si sa sua data di lancio e sulle sue caratteristiche?

Ultime anticipazioni sul nuovo Samsung Galaxy S24 FE

Per GalaxyClub il nuovo smartphone è in via di produzione e porta il nome in codice R12, in linea con la logica dei modelli precedenti. Infatti, i modelli precedenti sono stati classificati come: Galaxy S20 FE – R8, Galaxy S21 FE – R9, Galaxy S23 FE – R11. Manca all’elenco il dispositivo R10 che sarebbe dovuto essere il Galaxy S22 FE, ma il modello non è mai stato rilasciato sul mercato.

Oltre queste prime informazioni non sono stati rilasciati ulteriori dettagli riguardo il nuovo dispositivo Samsung. Dunque, non è chiaro se Galaxy S24 FE si baserà sulla serie S23 per quanto riguarda l’hardware o sugli S24. Molti hanno evidenziato invece una somiglianza tra il nuovo smartphone e i Samsung Galaxy A75, anche se con un prezzo più elevato.

Come è emerso, il problema principale del nuovo Galaxy S23 FE è stato sicuramente il suo rilascio. Infatti, questo potrebbe essere troppo a ridosso di quello del Galaxy S24. Alcuni rumor precedenti avevano fatto supporre una presentazione per l’estate del 2024. Ma ora questa possibilità sembra essere molto più incerta. Infatti, il report rilasciato da GalaxyClub lo stato di sviluppo attuale sembra escludere un possibile lancio in estate o anche all’inizio dell’autunno.

Piuttosto sembra plausibile che il nuovo modello Samsung possa arrivare verso la fine dell’autunno o addirittura per l’inizio del 2025, proprio come successo con il precedente Galaxy S23 FE.

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Google Maps con una nuova funzione diventa più simile a Waze

Wed, 04/24/2024 - 06:05

Google Maps e Waze fanno entrambe parte dell’universo del colosso di Mountain View; eppure, si differenziano per una serie di elementi. Tra questi spicca la visualizzazione grafica e le funzioni offerte. Ora però le cose potrebbero cambiare e Maps potrebbe avvicinarsi sempre di più a Waze con l’arrivo dell’ultimo aggiornamento. La principale differenza tra le due piattaforme di Google è che Waze presenta un aspetto più social offrendo agli automobilisti la possibilità di segnalare agli altri utenti qualsiasi sito di problema riscontrato durante il proprio percorso come lavori stradale ed incidenti. Inoltre, Waze segnalerà anche le strade più a rischio.

Google Maps e Waze sempre più vicine

D’altra parte, Maps non è mai stata così interessata a questo aspetto. L’unica opzione disponibile è quella che segnala la presenza di indicenti, ma è presente solo in alcuni Paesi ed è riservata solo ai dispositivi Android. O almeno questo era la situazione prima dell’arrivo del nuovo aggiornamento. Ora sembrerebbe che anche gli utenti Apple CarPlay potranno effettuare questo tipo di segnalazioni. Con questo aggiornamento gli utenti dell’azienda di Cupertino potranno presto comunicare informazioni relative ad incidenti, autovelox e molto altro relative al proprio percorso.

Il codice di Google Maps segnala che la funzione potrebbe già essere vicina al suo rilascio. Anche se non è ancora noto quando l’aggiornamento verrà rilasciato in tutto il mondo. Con questi cambiamenti Google Maps si avvicina a Waze anche nell’universo di Apple. Considerando gli ultimi avvenimenti si potrebbe ipotizzare se l’azienda di Mountain View potesse accorpare le due piattaforme per crearne una sola più grande. Il risultato potrebbe dare origine ad ultrafunzionante applicazione, ma al momento non sembra che Google sia intenzionata a procedere con l’unificazione delle due app.

È molto più probabile che si lasci libertà di scelta al pubblico sulla base delle diverse esigenze. Ad esempio, Google Maps comprende una serie di funzioni relative al lifestyle, ovvero riservate a ristoranti, negozi e attività commerciali in genere. Aspetti che potrebbero coinvolgere meno gli utenti di Waze.

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Max Space e la rivoluzione degli habitat spaziali

Wed, 04/24/2024 - 06:01
Il modulo abitabile di Max Space potrebbe cambiare le sorti dell’esplorazione spaziale

La ricerca di spazi abitabili nello spazio prende una svolta audace con l’annuncio della startup Max Space, la quale ha dichiarato piani innovativi per trasportare grandi habitat espandibili in orbita terrestre utilizzando i razzi di SpaceX entro la fine del decennio.

 

Un habitat gonfiabile gigantesco

L’ambizioso progetto, guidato da Aaron Kemmer, cofondatore di Max Space, mira a risolvere la sfida primaria dello spazio: la mancanza di spazi abitabili accessibili. Kemmer ha sottolineato la necessità di rendere lo spazio più accessibile e conveniente, affermando che altrimenti le prospettive umane nello spazio rimarranno limitate.

La visione della startup, nata solo un anno fa, promette di rivoluzionare il concetto di habitat spaziali, con strutture che possono raggiungere dimensioni pari a stadi. Questi habitat, che variano dai 20 ai 1.000 metri cubi, potrebbero superare di gran lunga i progetti attuali.

 

Il sogno di Kemmer che diventa realtà

Uno dei sogni di Kemmer è la creazione di una città sulla Luna entro la fine della sua vita, con gli habitat di Max Space integrati nelle tube laviche sotterranee del satellite. Queste ambizioni si estendono anche a Marte, dove la startup spera di dispiegare i propri habitat sulla superficie del pianeta.

La chiave per realizzare questo ambizioso progetto è l’utilizzo di tecnologiegonfiabili“, che consentono di ridurre considerevolmente le dimensioni del carico utile necessario per il lancio nello spazio. Questo approccio innovativo potrebbe ridurre di molto i costi dei trasporti spaziali, aprendo la strada a una nuova era di esplorazione spaziale.

Sebbene l’idea di habitat gonfiabili non sia nuova, con attualmente tre moduli abitativi di questo tipo in orbita sviluppati da Bigelow Aerospace, Max Space mira a ridurre ulteriormente i costi attraverso innovazioni scalabili e un approccio fresco e audace. Maxim de Jong, co-fondatore di Max Space, ha già esperienza con gli involucri pressurizzati di due di questi habitat, acquisita lavorando per il contractor canadese Thin Red Line Aerospace.

 

Il primo test entro due anni

La startup prevede di lanciare il suo primo test fuori dalla Terra entro due anni, con un modulo delle dimensioni di due valigie che si espanderà una volta in orbita fino a raggiungere i 700 piedi cubi. Se il tutto procederà secondo i piani, questo prototipo potrebbe superare il volume di tutti gli habitat gonfiabili attualmente in orbita, aprendo la strada a una nuova era di esplorazione spaziale.

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