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Updated: 4 hours 44 min ago

Lamborghini Urus SE, massima personalizzazione per il Super SUV PHEV

Thu, 04/25/2024 - 18:30

Automobili Lamborghini ha appena presentato Urus SE, la versione PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) del proprio Super SUV. La vettura best seller della Casa del Toro diventa ibrida, affiancando alla motorizzazione V8 4.0 anche un motore elettrico e portando la potenza complessiva a 800 cavalli.

L’aumento delle prestazioni è strettamente legato anche ad un miglioramento della dinamica di guida che rendere l’esperienza a bordo di Urus SE estremamente coinvolgente. Il team di ha lavorato sodo per rendere il Super SUV una evoluzione netta rispetto ai precedenti modelli.

Per raggiungere questo obiettivo, gli ingegneri non si sono concentrati esclusivamente sulla meccanica del veicolo ma anche sulle possibilità di personalizzazione. Automobili Lamborghini è da sempre un brand attento alle esigenze dei propri utenti tanto da permettere modifiche dei più piccoli particolari.

 

Automobili Lamborghini punta a rendere Urus SE una vettura esclusiva tanto nelle performance quanto nella possibilità di personalizzazione

Ecco, quindi, che Urus SE può contare su una gamma di personalizzazioni unica nel suo genere grazie ad una combinazione virtualmente infinita di elementi. I clienti potranno scegliere tra oltre 100 opzioni di colore per la carrozzeria tra cui due soluzioni inedite.

Si tratta dell’Arancio Egon e del Bianco Sapphirus a cui si abbinano gli interni a contrasto. Per la prima verniciatura gli interni avranno richiami in Arancio Apodis mentre, per la seconda, l’abitacolo sarà Terra Kedros. In totale ci saranno 4 combinazioni di colore per l’abitacolo con quattro tipologie di ricami differenti. Non manca la possibilità di accedere al programma Ad Personam per personalizzare ogni minimo dettaglio della vettura.

Passando ai cerchi, il nuovo modello che debutta su Urus SE è il Galanthus da 23 pollici a cui si abbinano i nuovi pneumatici Pirelli P Zero. Sono disponibili tre modelli di P Zero con cerchi che passano da 21” a 23” con la possibilità di passare alle gomme Scorpion Winter 2 per ottenere il massimo anche durante l’inverno.

La massima personalizzazione offerta da Automobili Lamborghini si vede anche con le modalità di guida che possono sfruttare al meglio il powertrain ibrido. Alle modalità classiche presenti sugli altri modelli della gamma come Strada, Sport e Corsa, Neve, Sabbia e Terra si aggiungono anche le modalità EV Drive, Hybrid, Performance e Recharge, pensate per ottimizzare la spinta del motore elettrico.

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Ferrari, arriva il nuovo sistema di scarico aerodinamico

Thu, 04/25/2024 - 18:00

Ferrari la grande casa automobilistica si sta dando da fare facendosi approvare brevetto dopo brevetto. Dopo il brevetto del motore a idrogeno, il cavallino rampante di Maranello sta galoppando anzi correndo verso l’aggiornamento del suo motore V8 twin-turbo da 3,9 litri montato sulla fantastica Ferrari Roma.

Si sta parlando di un brevetto che dovrebbe riguardare un sistema di scarico definito intelligente.

 

Ferrari, e il nuovo scarico?

Si parla quindi di un nuovo sistema che a quanto pare e anche come descritto nel brevetto userebbe un particolare meccanismo innovativo di “apertura adattiva”. Che regolerebbe il flusso degli scarichi e modulerebbe il suono emesso da quest’ultimi. Ferrari ha depositato la richiesta per questo passa avanti nel mondo dei motori presso l’Uffici Brevetti e Marchi degli Stati Uniti.

Il suono di questi fantastici capolavori di Ferrari con il tempo è sempre andato a diminuire, sempre di più quasi spengendosi. Il  motivo principale di questa vicenda sono le normative che vanno sempre di più opprimendo le emissioni. Che hanno portato all’introdurre filtri antiparticolato anche per le auto a benzina e che normalmente hanno ridotto il suono dei motori. Infatti è proprio il brevetto che mette in evidenza l’influenza che le restrizioni hanno dato alla capacità di garantire un suono di uno scarico naturale Ferrari.

Questo sistema darebbe la garanzia di regolare il flusso degli scarichi in base alla guida che adotta il conducente. Andando a mettere le mani non solo sul suono effettivo in materia di decibel, ma si parla anche della parte legata alla qualità, carattere del suono.

Una parte molto importante di questo brevetto è senza dubbio l’idea che gli ingegneri Ferrari hanno messo nell’integrare l’aerodinamica nel design dello scarico. Tutto questo attraverso delle alette per migliorare la deportanza dell’aria.

Ferrari inoltre aggiunge che la fine dei motori termici è decisa dal consumatore e non dalle normative, ecco perché il cavallino sta provando a massimizzare il potenziale dei motori a combustione interna.

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AI, musica generata grazie all’ intelligenza artificiale

Thu, 04/25/2024 - 17:00

La musica che ascoltiamo proviene da molti cantanti che utilizzano parte del loro tempo per realizzare una canzone inventando musica di sottofondo e testo della canone; oggi però esistono degli elementi che aiutano a creare la canzone: l’ AI. L’ intelligenza artificiale riesce a creare una canzone inventando il testo e la musica solamente grazie ad un comando testuale; alcuni dei siti che utilizzano l’ AI sono Suno e MusicFX.

Questi ultimi sono molto importanti poiché aiutano le persone a realizzare una canzone in pochi minuti; così facendo però i moltissimi cantanti vedranno che le canzoni potranno essere realizzate anche da qualsiasi persona perciò il ruolo del cantante andrà piano piano a scomparire. Per questo motivo bisogna utilizzare questi strumenti con molta attenzione perché i nuovi motivetti che verranno creati potrebbero mettere a rischio la carriera del cantante.

 

AI, come creare canzoni con Suno e MusicFX

Per creare delle canzoni utilizzando gli strumenti digitali come Suno bisognerà accedere alla piattaforma con un account personale e utilizzare il piano gratuito o quello a pagamento: il piano gratuito però permette di realizzare al massimo 10 brani poiché offre 50 crediti al giorno. Nel momento che gli utenti saranno entrati in piattaforma potranno digitare una piccola descrizione della canzone cosicché in pochi minuti l’ AI possa generare una canzone inventando musica e testo. Questo strumento è in grado anche di poter arrangiare e interpretare dei brani già esistenti trasformandoli in altri generi, secondo le prerogative dell’ utente. Per quanto riguarda MusicFX di Google non è ancora accessibile il portale per poter creare delle canzoni per cui intanto si potrà utilizzare Suno anche gratis per delle esperienze di musica veramente eccezionali.

L’ intelligenza artificiale sarà in grado di generare delle canzoni sempre più normali e simili a quelle che avrebbe realizzato un essere umano, per cui bisognerà fare in modo che queste canzoni vengano controllate da siti autorevoli affinché queste canzoni non vengano utilizzate da cantanti di spicco spacciandole per realizzate da loro.

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Apple, arriva la matematica anche alla WWDC

Thu, 04/25/2024 - 16:00

Nuovi aggiornamenti, nuove novità, il tutto sempre legato e accompagnato da una grande presentazione e preparazione dietro. Siamo in casa Apple in vista della WWDC 2024 che si terrà il 10 giugno. Ormai siamo agli sgoccioli dalla grande presentazione di tutto quello che riguarda la tecnologia. Molti penseranno a una nuova versione di Siri con AI o iOS 18, ma il volere della grande mela non è quello.

Si sta parlando di un argomento, ma soprattutto applicazione che è sempre lasciata da parte ovvero la Calcolatrice.

 

Apple, si parla di calcolatrice?

Da quanto scoperto, Apple dovrebbe presentare una nuova calcolatrice durante la famosissima WWDC. Si sta parlando di uno degli aggiornamenti più importanti per quanto riguarda l’app della Calcolatrice del famoso macOS. La quale rilasciata e accompagnata dall’aggiornamento per macOS 15 che arriverà per settembre e ottobre 2024.

Per prima cosa bisogna parlare di tutti i nuovi cambiamenti che subirà questa applicazione da Apple. Intanto il design grafico verrà totalmente modificato con la sostituzione dei pulsanti squadrati con dei tasti molto più tondeggianti. La finestra di questa applicazione potrà essere ridimensionata a piacere. E con un semplice click di tasto è possibile accedere alla cronologia delle operazioni effettuate.

Molti di questi cambiamenti possiamo dire che saranno sicuramente molto importanti visto l’assenza di essi, soprattutto per fornire un esperienza e una completezza maggiore all’utente.

Parlando di complessità per quanto riguarda i calcoli molto più difficili Apple ha pensato anche a questo. Visto che la Calcolatrice sarà dotata dell’app Note, così da appuntare calcoli o risultati e usare tutte e due.

Inoltre tra le tante funzioni che sono in arrivo per il software possiamo trovare un convertitore di valute integrato e aggiornato in tempo reale attraverso i valori di mercato delle principali monete mondiali. Oltre a questo sarà anche disponibile passare da una modalità di calcolo ad un altra tramite la pressione di un tasto.

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Intel, creato un cervello artificiale chiamato Hala Point

Thu, 04/25/2024 - 15:30

Intel ha creato un cervello artificiale chiamato Hala Point è in grado di eseguire molto velocemente le operazioni che gli vengono impartite; questo tipo di prodotto non è il primo poiché lo scorso anno DeepSouth aveva pubblicato un supercomputer in grado di eseguire operazioni imitando il cervello umano. Intel però è andato oltre perché possiede un sistema neuromorfico veramente sofisticato costituito da 1.152 processori Loihi 2 con 1.15 miliardi di neuroni artificiali e 128 miliardi di sinapsi.

L’ avvento dei nuovi computer che imitano il ragionamento e l’ esecuzione del cervello umano è molto importante quando si dovrà realizzare un modello di cervello che potrà essere utilizzato nella vita reale. La tecnologia ci consente di realizzare dei dispositivi veramente eccezionali per cui il nuovo cervello artificiale che ha realizzato Intel sarà molto importante per una società dove servono dei strumenti sempre più veloci e performanti per cui quest’ ultima creazione aiuterà moltissimo i ricercatori e gli sviluppatori.

 

Intel, ecco alcune caratteristiche di Hala Point

Hala Point è costituito da 140,544 core di elaborazione dati e riesce ad eseguire 20 quadrilioni di operazioni al secondo utilizzando un metodo di elaborazione diverso rispetto a tutti i supercomputer tradizionali. Infatti Hala Point utilizza una scala basata su impulsi elettrici che è proprio il funzionamento base del nostro cervello; così inoltre viene aumentata l’ efficienza e ridotto il consumo energetico poiché la memoria e la capacità di calcolo sono integrate nel dispositivo. Grazie alle sue caratteristiche e velocità nel funzionamento, Hala Point potrà essere utilizzato per aumentare la capacità di elaborazione dei modelli di intelligenza artificiale come ChatGPT, cosicché possa migliorare la qualità della risposta alle domande che pongono gli utenti.

Il nuovo modello di cervello artificiale sarà inizialmente venduto e distribuito presso i Sandia National Laboratories nel New Mexico dove gli scienziati e i ricercatori lo utilizzeranno per risolvere alcuni dei problemi più complessi di fisica.

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Lenovo ThinkVision P32p-30: tra prestazioni e design, vale quello che costa?

Thu, 04/25/2024 - 15:18

Il prezzo di 1200 € del Lenovo ThinkVision P32p-30 (63E5GAT2EU) può essere considerato alto per un monitor 4K UHD. Il pannello IPS da 31,5 pollici ha lo scopo di migliorare l’utilizzo del dispositivo per la produttività e l’uso creativo, il che lo distingue dal Lenovo Legion Y32p-30 che punta al gaming. Mentre il design molto bello e il prezzo elevato potrebbero attrarre gli utenti avanzati e i video editor, parametri come tempi di risposta relativamente elevati e luminosità massima eccessivamente bassa richiedono una valutazione più attenta. Noi di tecnoandroid.it lo abbiamo testato per voi scoprendo pregi e difetti di questo monitor.

Design e caratteristiche

Esteticamente, il ThinkVision ricorda il Lenovo Legion Y32p-30. Entrambi sono di 31,5 pollici diagonale e mostrano angoli sottili, donando un aspetto moderno. Le differenze diventano più ovvie guardando i dettagli: il ThinkVision adotta una base quadrata, piccola e robusta, diversa dal supporto a V largo del Y32p-30. Una fessura attraverso il supporto non solo aggiunge un tocco di colore, ma offre anche uno spazio per sistemare i fili.

Con dimensioni di 59,5 x 420,9 x 714,2 mm, il ThinkVision è leggermente più alto rispetto al Legion Y32p-30, l’HP Omen 32q e l’Asus ProArt Display OLED PA32DC. Il monitor pesa poco più di 10,16 kg. Rimane comunque leggero e offre una buona maneggevolezza, con possibilità di regolare l’angolo, la rotazione e l’altezza, oltre alla rotazione di 90 gradi per un uso verticale dello schermo.

Osservando il retro del monitor per esaminare il suo hub di connettività, si scopre che il ThinkVision è dotato di una vasta gamma di opzioni. Tra queste, una porta Thunderbolt 4 in entrata e uscita, un connettore HDMI 2.0, un DisplayPort, una porta Ethernet, una porta USB-Tipo B, quattro connettori USB-A e un affidabile jack per cuffie da 3,5 mm. La mancanza di una porta HDMI 2.1 potrebbe inizialmente destare perplessità, ma considerando che il tasso di aggiornamento dello schermo non supera i 60Hz, probabilmente non se ne sente la necessità. L’HDMI 2.1 supporta risoluzioni superiori al 4K e tassi di aggiornamento più elevati.

La mancanza di connessioni USB-C potrebbe sollevare alcune domande. In realtà, le porte Thunderbolt e le porte USB-C svolgono la stessa funzione e utilizzano gli stessi connettori, ma il vantaggio del Thunderbolt risiede nelle sue velocità di trasferimento dati più elevate.

Per quanto riguarda lo schermo, il ThinkVision P32p-30 è dotato di un display IPS UHD 4K. I pannelli IPS sono apprezzati nei monitor da gioco grazie ai loro tempi di risposta competitivi, all’accuratezza cromatica e agli ampi angoli di visione. Sebbene i tempi di risposta degli IPS siano diminuiti al di sotto dell’1ms, il ThinkVision dichiara un tempo di risposta di 4ms in modalità Estrema e 6ms in modalità Normale. Tempi di risposta più elevati possono compromettere la fluidità del movimento, rendendo l’immagine più sfocata durante scene con movimenti rapidi. Ciò generalmente non è percepibile con oggetti di grandi dimensioni e, durante i miei tes con una serie di video in 4K, lo schermo non ha mostrato problemi evidenti.

Il monitor supporta anche le modalità PIP (immagine nell’immagine) e PBP (immagine accanto a immagine) per coloro che amano svolgere più compiti contemporaneamente. La modalità PIP consente di visualizzare contemporaneamente i contenuti di due computer differenti con una finestra inserita nell’altra, mentre la modalità PBP mostra sorgenti differenti simultaneamente sui lati sinistro e destro dello schermo. Il ThinkVision supporta fino a quattro finestre contemporaneamente. Navigando nei menu di personalizzazione del ThinkVision, si trovano modalità video DCI-P3, sRGB e BT.709 per la visualizzazione di contenuti in vari spazi colore, il che risulta utile per editor video e fotografi.

Test e prestazioni

Il Lenovo ThinkVision P32p-30 sembra un monitor di buona qualità, ma le sue prestazioni giustificano il prezzo? Per valutare le capacità del monitor, abbiamo effettuato test misurando la gamma cromatica, la luminosità, l’accuratezza del colore e il rapporto di contrasto utilizzando il software di taratura Calman, un generatore di segnali Murideo Six-G e un colorimetro Klein K-80.

Il primo esame ha misurato la luminosità massima dello schermo con un segnale SDR nella modalità immagine predefinita. Il ThinkVision P32p-30 ha raggiunto i 268 nit, al di sotto della sua valutazione nominale di 350 nit. Il monitor non è certificato VESA DisplayHDR, quindi non è stato sottoposto a prove di luminosità HDR.

Passando alla copertura della gamma cromatica, il ThinkVision P32p-30 ha coperto il 99% della tavolozza sRGB, l’83% di Adobe RGB e l’88% di DCI-P3—risultati rispettabili, ma abbiamo visto di meglio in monitor più economici. Successivamente, abbiamo misurato l’accuratezza del colore. Più alto è il valore Delta E di un monitor, più i suoi colori tendono a discostarsi dalle loro tonalità intese. Un valore inferiore a 1 è ideale per la maggior parte dei monitor. Nel caso del ThinkVision P32p-30, abbiamo registrato un Delta E di 1.3.

Il nostro ultimo esame con il colorimetro Klein ha misurato il rapporto di contrasto dello schermo, cioè la differenza di luminanza tra il bianco più luminoso e il nero più scuro che un monitor può produrre. Il ThinkVision 32p-30 ha gestito un rapporto di contrasto di 1.204:1. Questo è un buon risultato, leggermente migliore della valutazione di 1.000:1 del monitor, ed è in linea con i rapporti di contrasto statici promessi da altri pannelli IPS.

Conclusioni

Il ThinkVision P32p-30 si rivela un monitor accettabile, sebbene non particolarmente eccezionale. I risultati cromatici sono buoni ma non ottimi, i tempi di risposta potrebbero essere migliori, e viene penalizzato da una bassa luminosità e dalla mancanza di certificazione HDR. Queste carenze, combinate con un prezzo elevato, impediscono di fornirgli una solida raccomandazione, anche solo come secondo monitor. Pur disponendo di molte opzioni di connettività, per meno di 1.000 euro si possono trovare opzioni superiori. Potremmo considerare l’acquisto del P32p-30 dopo un significativo calo di prezzo, ma fino ad allora rimarremo in attesa.

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Ecco il primo render del nuovo Apple Watch X

Thu, 04/25/2024 - 15:00

Il nuovo Apple Watch, con molta probabilità vedrà aggiunto al suo nome la lettera X, per celebrare il decimo anniversario dal lancio degli smartwatch di Cupertino. Questo cambiamento non sarà solo nel nome, Apple implementerà moltissime novità sul suo prossimo orologio intelligente, a partire dal design. Design che abbiamo il piacere di mostrarvi, grazie a degli incredibili render.

Questi render sono di AppleTrack, un canale YouTube che tratta nei suoi video le novità del mondo Apple, quest’ultimo afferma di essersi basato sui numerosi leak che hanno circondato Apple Watch X negli ultimi mesi. Ecco perché non ci troviamo davanti a dei render ufficiali, ma davanti a delle potenziali versioni future.

Ecco le principali novità dell’Apple Watch X

La prima cosa che notiamo, evidenziata dai render, è che i cinturini degli Apple Watch di attuale generazione non saranno compatibili con Apple Watch X, quest’ultimo infatti dovrebbe implementare un sistema con degli attacchi magnetici, e non più fisici. I motivi di questa decisione sono legati all’estetica, ma soprattutto per risolvere dei problemi hardware, in modo tale da liberare molto spazio al di sotto della scocca dello smartwatch.

Tutto questo spazio guadagnato dovrebbe servire per l’implementazione di una batteria più grande e di alcuni nuovi sensori. Sempre secondo AppleTrack, il nuovo orologio sarà circa il 10-15% più sottile rispetto all’ultimo Apple Watch della Serie 9 lanciato nel 2023. Nonostante questa sostanziale differenza, sul lato della cassa troverà ancora una volta spazio la Digital Crown.

Infine l’ultima importante novità riportata dallo YouTuber riguarda lo schermo, sembra quindi che il prossimo Apple Watch X avrà uno schermo microLED e dei bordi attorno al display nettamente più sottili rispetto agli orologi smart di attuale generazione dell’azienda americana. Ora non ci resta che attendere per capire se tutto quanto è emerso è solamente fittizio, o esista un sottofondo di verità.

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Fiat e Mercedes, protagoniste nel mercato dell’usato

Thu, 04/25/2024 - 14:30

Nel mese di Marzo 2024, la Fiat Panda conferma il suo dominio incontrastato nel mercato delle auto usate, mantenendo saldamente la sua posizione di vertice. I dati riportati dal Corriere della Sera evidenziano un risultato straordinario per la celebre city car italiana. Totalizzando 11.806 immatricolazioni nel corso del mese supera di gran lunga la concorrenza più prossima rappresentata dalla Dacia Sandero, ferma a 5.535 unità vendute.

Nonostante la crescente popolarità degli SUV, la Panda continua a distinguersi per la sua affidabilità e il suo appeal intramontabile. Continuando a mantenere un posto di rilievo sia nel mercato delle auto nuove che in quello delle auto usate. Lanciata sul mercato nel lontano 2012, questa iconica vettura è diventata un punto di riferimento per gli automobilisti italiani, grazie al suo design versatile e alla sua comprovata robustezza nel tempo.

Ma il successo della Panda non è l’unica sorpresa nel panorama automobilistico di marzo 2024. La Mercedes Classe A emerge come una nuova contendente, guadagnando terreno e piazzandosi inaspettatamente tra i primi posti della classifica. Questo risultato testimonia l’apprezzamento del pubblico per l’eleganza e le prestazioni della vettura tedesca.

 

Fiat Panda ne fa da sovrana mentre la Mercedes Classe A inizia ad emergere

Analizzando nel dettaglio la classifica, la Panda si conferma al vertice con il 3,54% del totale dei passaggi di proprietà, seguita dalla Fiat 500 con il 2,41%. La Mercedes Classe A si inserisce in modo sorprendente al terzo posto, alla pari con la 500, consolidando la sua presenza nel mercato delle auto usate. Inoltre il marchio Fiat mantiene la sua leadership anche nei principali portali di vendita, con una quota del 12,04%, seguito da Volkswagen  e Ford. Nel segmento delle auto ibride, invece, Toyota continua a detenere il primato.

Secondo il bollettino ACI Auto Trend, nel primo trimestre del 2024 si è registrato un aumento delle vendite di auto usate rispetto a quelle nuove. Una proporzione di 162 auto usate vendute ogni 100 nuove nel solo mese di marzo e 181 nel trimestre. Tuttavia, i prezzi delle auto usate hanno subito un lieve calo del 2,8% rispetto al mese precedente, come confermato dall’AUTO1 Group Price Index.

La Fiat Panda continua a dettare legge nel mercato delle auto usate, ma l’ascesa della Mercedes Classe A evidenzia una crescente domanda per vetture di classe superiore. Con un panorama così dinamico e in continua evoluzione, il mercato automobilistico italiano promette ancora molte sorprese nei prossimi mesi.

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Elon Musk spiega perché i prezzi delle Tesla cambiano sempre

Thu, 04/25/2024 - 14:00
Tesla Model Y è uno dei modelli della casa di Musk ad avere subito modifiche nei prezzi

Tesla si distingue costantemente nel mondo dell’automobilismo per la sua tendenza a sfidare le regole convenzionali. Elon Musk e il suo team sono noti per adottare azioni audaci e spesso imprevedibili, come le frequenti fluttuazioni nei prezzi dei loro veicoli, che sembrano comportarsi più come i valori in borsa che come i prezzi di vendita di automobili tradizionali. Ma dietro a questa apparente instabilità, c’è una strategia ben definita, come ha chiarito lo stesso CEO.

 

Una critica infondata e le strategie dietro i prezzi

In risposta a una critica su Twitter, Musk ha affrontato direttamente l’accusa secondo cui persino una scimmia che preme tasti casuali su una tastiera sarebbe in grado di elaborare una strategia di prezzi più coerente di Tesla. Ha poi sottolineato che i prezzi delle auto Tesla variano frequentemente per allineare la produzione alla domanda effettiva di mercato.

Un esempio tangibile di questa flessibilità dei prezzi è rappresentato dagli Stati Uniti, dove il costo dell’opzione Full Self Driving è sceso da 12.000 a 8.000 dollari, probabilmente a causa di una domanda più bassa del previsto durante la fase beta. Anche la Tesla Model Y ha subito oscillazioni di prezzo nelle ultime settimane, con una riduzione dei costi recentemente annunciata.

Musk ha difeso questa tattica affermando che i prezzi delle auto di altri produttori subiscono variazioni simili, ma ciò non è immediatamente percepito a causa degli alti margini e dei ricarichi dei concessionari. Ha aggiunto che solo un ingenuo penserebbe che il prezzo suggerito sia quello reale, sottolineando che i prezzi Tesla devono adeguarsi rapidamente alla domanda per mantenere l’equilibrio tra produzione e mercato.

 

Prezzi dinamici e business diretto le chiavi di Tesla

In sostanza, Tesla segue una strategia di prezzi dinamica dovuta al suo modello di business diretto, senza intermediari e con margini ridotti per favorire il volume di vendite. Questo differenzia Tesla dai tradizionali produttori automobilistici, spiegando la loro apparente instabilità nei listini prezzi.

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Amazon, sanzione ANTITRUST da 10 milioni: pratica commerciale scorretta

Thu, 04/25/2024 - 13:45

Qualcuno ha pensato che Amazon stesse sbagliando qualcosa nelle sue politiche. Quel qualcuno purtroppo per il colosso e-commerce si chiama Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha deciso di intraprendere un’azione contro Amazon. Stando a quanto riportato è arrivata una sanzione da ben 10 milioni di euro a due società appartenenti al colosso e-commerce, ovvero Amazon Services Europe sarl e Amazon Eu sarl.

È stata l’antitrust ad accertare che Amazon stesse attuando una pratica commerciale scorretta. Questa consisterebbe nel preselezionare gli acquisti periodici per tantissimi prodotti che sono presenti sul sito. Ogni pagina web dove ci sono tutte le caratteristiche dell’articolo che si va a selezionare mostra infatti già selezionata la casella di acquisto periodico. È l’utente infatti a dover scegliere di effettuare quell’acquisto singolarmente, senza ritrovarsi a riceverlo periodicamente pagando quindi ogni mese la stessa cifra.

Amazon, l’Antitrust non ci sta: è condotta scorretta

L’antitrust crede che Amazon in questo modo vada a limitare considerevolmente la libertà di scelta degli utenti che acquistano sul sito. La spunta già piazzata su sugli acquisti periodici, induce l’utente a comprare periodicamente un prodotto di cui probabilmente probabilmente non avrà bisogno. In questo modo dunque si limita la facoltà di scelta.

La condotta del gruppo è stata quindi ritenuta in contrasto con ogni canone di diligenza professionale siccome Amazon dovrebbe costruire interfacce online che siano in grado di consentire ai consumatori di fare le loro scelte liberamente.

È partita dunque un’istruttoria, all’interno della quale inizialmente era stata contestata anche la preselezione della consegna veloce a pagamento. Le autorità però in questo caso hanno accolto quanto Amazon si è prefissata di fare, ovvero che in futuro lascerà predefinita solo la possibilità di consegna gratuita.

Non è tardata ad arrivare la risposta da parte del colosso e-commerce che ha annunciato di voler fare ricorso contro questa sanzione. Amazon infatti dichiara di voler continuare a lavorare per offrire agli utenti un’ottima esperienza di acquisto.

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Axitea e il futuro della sorveglianza: videoronde basate sull’IA

Thu, 04/25/2024 - 13:30
Le videoronde di Axitea sono implementate con un sistema di intelligenza artificiale che le rende ancora più funzionali

Axitea ha presentato al mondo il primo servizio di videoronde basato sull’intelligenza artificiale, aprendo le porte a un nuovo capitolo nell’ambito delle ispezioni automatizzate nei sistemi di videosorveglianza. Questo innovativo approccio, definito come una “rivoluzione senza precedenti nei tradizionali sistemi di pattugliamento e sorveglianza”, offre una soluzione completamente automatizzata, efficace e accessibile.

 

Il servizio di videoronde di Axitea

I servizi di pattugliamento giocano un ruolo fondamentale nella sicurezza aziendale, ma spesso sono stati limitati dalla prevedibilità, dalla possibilità di elusione e dagli errori umani. Axitea affronta questa sfida integrando tecnologie Cloud e intelligenza artificiale. La loro soluzione, implementata come servizio SaaS (Software as a Service) e basata su algoritmi di videoanalisi, monitora in tempo reale i flussi video delle telecamere di sicurezza, identificando intrusioni e attivando una risposta immediata e mirata dal Security Operation Center.

Oltre all’aspetto tecnologico, il servizio è estremamente accessibile. Le imprese che desiderano adottare questa soluzione non devono fare investimenti onerosi in nuovo hardware né dotarsi di competenze specializzate per garantire il funzionamento continuo. Basta un tradizionale impianto TVCC, che verrà configurato e addestrato da Axitea in base alle specifiche del sito da monitorare.

Marco Bavazzano, Amministratore Delegato di Axitea, ha definito il servizio di videoronde con intelligenza artificiale “una vera e propria rivoluzione sul mercato della sicurezza”, sottolineando l’impegno dell’azienda nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili.

 

Un funzionamento semplice ed efficace

Il funzionamento del servizio è intuitivo: durante la notte, in orari casuali, avviene automaticamente il collegamento a ogni telecamera per analizzare il perimetro di osservazione tramite algoritmi di IA. Durante il monitoraggio attivo, i flussi video vengono costantemente analizzati e, in caso di intrusioni, il Security Analyst nel Security Operation Center di Axitea riceve una notifica in tempo reale.

Questo approccio rende le pattuglie necessarie solo in caso di emergenza, dopo la verifica degli allarmi da parte degli operatori del SOC, rendendo il servizio più efficiente e sostenibile, riducendo le emissioni di CO2 delle auto di pattuglia.

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Kena FOLLE, offerta flash con 100 GB a 4,99 euro

Thu, 04/25/2024 - 13:00

L’operatore telefonico virtuale Kena Mobile ha intenzione di stupire ancora con un’offerta davvero eccezionale e come sempre a basso costo. In questi ultimi giorni è infatti arrivata per tutti la nuova offerta di rete mobile denominata Kena 4,99 Flash 100 Giga. Come da tradizione dell’operatore, anche questa volta ci troviamo di fronte ad un’offerta sorprendente e che offre, ad un costo molto basso, davvero tanto. Vediamo qui di seguito i dettagli.

 

 

Kena Mobile, arriva la nuova offerta a basso costo Kena 4,99 Flash 100 Giga

In questi ultimi giorni l’operatore telefonico virtuale Kena Mobile ha deciso di sorprendere annunciando ufficialmente un’offerta di rete mobile estremamente conveniente. Come già accennato in apertura, ci stiamo riferendo all’offerta mobile denominata Kena 4,99 Flash 100 Giga. 

Si tratta di un’offerta estremamente conveniente e che arriva ad offrire ben 100 GB di traffico dati ad un prezzo molto basso. Gli utenti dovranno infatti pagare soltanto 4,99 euro al mese. Oltre ai 100 GB per navigare, gli utenti potranno poi utilizzare ogni mese minuti di chiamate senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobile nazionali e fino a 200 SMS verso tutti i numeri. Gli utenti potranno pagare il costo per il rinnovo dell’offerta anche tramite credito residuo.

Si tratta di un’offerta di tipo operator attack, quindi è rivolta soltanto a tutti i nuovi clienti dell’operatore Kena Mobile che richiederanno la portabilità del proprio numero da alcuni specifici operatori telefonici. Fra questi, sono compresi: Iliad, Poste Mobile, Tiscali, Lyca Mobile, CoopVoce, Fastweb Mobile, 1Mobile, 2appy, China Mobile, Daily Telecom, Digi Mobile, Engan Mobile, Feder Mobile, Green, Italia Power, NetValue, Nova, Nextus, NTMobile, Optima, Professional Link, Spusu, Welcome Italia, Wings Mobile e Withu.

Anche per questa nuova offerta, l’operatore virtuale ha deciso di proporre il costo di attivazione e della scheda sim gratuitamente. Ricordiamo che, per il momento, non viene indicata nessuna data di scadenza di questa offerta sul sito ufficiale dell’operatore.

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Le auto più economiche da mantenere: tesla in testa alla classifica

Thu, 04/25/2024 - 12:30

Spesso, pensando alla propria auto, o a quelle disponibili in generale, ci si chiede quale sia quella più facilmente mantenibile. Sarà che il nostro portafogli piange a causa delle spese ingenti di ogni mese, ma è una questione che spesso ci viene in mente. Oltre al costo del carburante, che sale e scende peggio di una montagna russa, o dell‘elettricità, ci sono numerosi altri fattori da considerare. Quali? Le gomme, le revisioni, i tagliandi e tutte le manutenzioni ordinarie necessarie per la salute dell’auto.

Consumer Reports ha stilato una classifica delle automobili che costano di meno in termini di manutenzione basica, considerando tutti i brand presenti negli Stati Uniti. Il risultato della ricerca è una lista di auto che richiedono ai proprietari meno spese per mantenere la loro efficienza allo stello livello in 10 anni, ovviamente non includendo incidenti e guasti imprevisti.

La classifica sorprende e le auto Tesla meritano l’oro

Al primo posto della classifica troviamo la Tesla. Il costo di manutenzione stimato per le sue vetture è di 4.035 dollari. Dopo di essa, a pari merito, ci sono la Buick e la Toyota entrambe richiedenti una spesa di 4.900 dollari. Attenzione però, questi costi escludono sia il carburante che le ricariche.

Al quarto posto troviamo la Lincoln con 5.040 dollari, seguita poi dalla Ford a 5.400 dollari. Altri brand citati nella top 10 sono Chevrolet con 5.550 dollari, l’azienda sudcoreana Hyundai a 5.640 dollari, la Nissan a 5.700 dollari, la Mazda a 5.800 dollari e la Honda poco distante a 5.850 dollari. Consumer Reports ha anche specificato che su tali costi di manutenzione delle auto possono incidere le promozioni delle case automobilistiche.

La Tesla è la sola auto elettrica in lista e già “naturalmente” necessita di meno manutenzione rispetto alle auto a combustione. Non è necessario infatti cambiare il filtro dell’aria del motore o effettuare altri interventi tipici delle vetture tradizionalmente diffuse. La Tesla, sarà pur affrontando molte problematica, tuttavia si conferma essere un’auto ottima dal punto di vista della manutenzione. Un punto per Elon Musk.

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Tesla Cybertruck: problemi all’acceleratore ed altri nuovi guasti?

Thu, 04/25/2024 - 12:00

La Tesla Cybertruck, il pick-up elettrico dell’azienda del magnate Elon Musk, non procede come dovrebbe e anzi affronta una serie di problemi piuttosto gravi. Dopo il richiamo dovuto ad un problema all’acceleratore, ora viene individuato un nuovo guasto legato all’autolavaggio.

Tramite il video pubblicato da “captian.ad” su TikTok, gli appassionati hanno potuto “guardare” la tipologia di guasto e ciò ha scatenato una nuova ondata di preoccupazione per chi il Cybertruck già lo possiede. L’utente racconta sul social di essere andato al mare e dopo di essersi recato in un autolavaggio per pulire l’auto dai residui di sabbia come se nulla fosse. Cosa è accaduto di strano? Dopo l’aspirazione della sabbia, il display della Tesla ha smesso di funzionare, così, improvvisamente. Nell’immediato non è stato possibile resettarlo e solo dopo 5 ore il problema è stato risolto.

Istruzioni più complicate per l’autolavaggio del Tesla Cybertruck che per un mobile Ikea

Ora, la domanda che in molti si pongono è se il guasto sia legato effettivamente all’autolavaggio. In realtà nel manuale della Tesla Cybertruck viene sconsigliato l’utilizzo di lavaggi automatici e nel caso in cui fosse necessario devono essere seguite delle procedure precise proprio per non incorrere in danni al veicolo. Come prima cosa vanno chiusi i finestrini, poi va bloccata la porta di ricarica, vanno disattivati i tergicristalli e va spenta la modalità di monitoraggio. Tali procedure evitano che vengano causati danni non coperti dalla garanzia, poiché causati da autolavaggi non corretti. Tesla raccomanda anche di portare il Cybertruck in un autolavaggio che non possegga spazzole per il lavaggio e he non usi saponi o prodotti chimici con pH superiore a 13.

Non saranno troppe indicazioni? Come può essere un’auto tanto grande e dall’aspetto imponente essere invece tanto delicata? Le istruzioni vanno a sollevare altri dubbi, considerando anche che ci sono stati episodi di ruggine sulla Tesla Cybertruck anche se in teoria costruita in acciaio inossidabile. La vicenda porta inevitabilmente i guidatori a porsi diverse domande sulla resistenza e sulla manutenzione del Cybertruck. La Tesla fornirà chiarimenti sull’accaduto? Attiverà altre misure preventive per la protezione dell’auto elettrica? Lo vedremo.

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Be Charge fa piazza pulita, ecco cosa sta succedendo

Thu, 04/25/2024 - 11:30

Il noto operatore di colonnine di ricarica BeCharge ha comunicato a tutti i suoi clienti che dal prossimo 27 maggio tutto cambierà, non sarà infatti più possibile acquistare i piani tariffari Be Smart, Be Medium e Be Premium E che tutti quelli già attivi non verranno rinnovati oltre tale data, questi questi piani non saranno più utilizzabili in Italia e nella Repubblica di San Marino.

Le nuove tariffe dunque entreranno in vigore immediatamente dopo il 27 maggio e di conseguenza a causa dell’annullamento dei precedenti piani tariffari tutti gli utenti non potranno più usufruire dello sconto sulla tariffa consumo che prima invece era disponibile a fronte della quota mensile corrisposta all’interno dei vari abbonamenti.

La decisione dell’azienda è in favore di una migliore vendita al dettaglio e più capillare che sicuramente garantirà degli introiti molto più importanti rispetto a quanto accadeva invece con i piani di abbonamento che ovviamente offrivano ai clienti degli sconti non indifferenti che evidentemente per l’azienda non sono più tollerabili.

 

I nuovi piani in vigore dal 27 Maggio
  • Ricarica in corrente alternata (AC) fino a 22 kW: 0,65 euro/kWh
  • Ricarica fast in corrente continua (DC) fino a 99 kW: 0,85 euro/kWh
  • Ricarica fast+ in corrente continua (DC) fino a 149 kW: 0,90 euro/kWh
  • Ricarica ultrafast in corrente continua (DC) oltre i 150 kW: 0,95 euro/kWh

Come se non bastasse, nel caso doveste usufruire della sosta nel punto di ricarica senza effettivamente ricaricare, magari a ricarica terminata, dovrete pagare delle tariffe di occupazione, dal 27 Maggio ne entreranno in vigore di nuove, eccole qui:

  • Nei posti Quick (AC fino a 22 kW): 12 centesimi/minuto
  • Nei posti Fast (DC fino a 75 kW): 20 centesimi/minuto
  • Nei posti Fast+ e Ultrafast (sopra i 75 kW): 30 centesimi/minuto

Si tratta dunque di un cambiamento al rialzo che certamente non ci si aspettava ma che a partire dalla fine di maggio sarà vincolante e reale, che si tratti di una scelta vincente o che porterà a un esodo di massa ? Solo il tempo ci darà le risposte, fatto sta che se siete clienti BeCharge, il dado è tratto è dal 27 maggio non si torna più indietro.

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Scetticismo e dubbi sull’IAG per il CEO di Mistral

Thu, 04/25/2024 - 11:00
Arthur Mensch, CEO di Mistral, va controcorrente nella corsa all’AGI

Arthur Mensch, giovane CEO di Mistral, una delle startup AI più promettenti d’Europa, ha recentemente sollevato dubbi significativi riguardo alla corsa verso l’intelligenza artificiale generale (AGI), equiparandola addirittura al desiderio umano di “creare un Dio“.

 

Mensch e la sua visione dell’intelligenza artificiale

In un’intervista esclusiva con il New York Times, Mensch ha dipinto questa aspirazione come una sorta di ossessione quasi religiosa tra i suoi coetanei nel settore dell’AI, sottolineando il suo scetticismo sia verso l’AGI che verso il concetto stesso di Dio

Prima di fondare Mistral, Mensch ha guadagnato una considerevole esperienza lavorando come ricercatore presso Google DeepMind, dove ha avuto modo di osservare da vicino l’entusiasmo per l’AGI presente anche in giganti come OpenAI. Ma le sue opinioni divergono nettamente da quelle di molte figure di spicco della Silicon Valley.

“Questi modelli stanno plasmando la nostra comprensione culturale del mondo”, ha dichiarato il CEO, mettendo in luce le sottili ma significative differenze nei valori culturali tra Europa e Stati Uniti, che spesso vengono sottovalutate o direttamente ignorate.

 

Il futuro dell’AGI e dell’umanità

Non solo Mensch critica l’obiettivo dell’AGI, ma offre anche una prospettiva più immediata e forse più inquietante sul futuro dell’AI, prevedendo cambiamenti significativi nel mondo del lavoro che richiederanno adattamenti rapidi, non in una decade, ma in un arco temporale molto più breve. E, viste le continue nuove notizie riguardo gli aggiornamenti dell’intelligenza artificiale, non stentiamo a crederlo.

La sua visione ha suscitato un ampio interesse tra l’elite europea e recentemente il governo francese ha stretto un accordo con Mistral, mirando a rafforzare la posizione tecnologica della Francia e, di conseguenza, dell’intera Europa. Cédric O, ex ministro digitale francese e ora azionista di Mistral, ha condiviso questa visione, sostenendo un allentamento delle regolamentazioni sull’AI nell’UE per favorire la crescita dell’azienda.

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Microsoft Phi-3 Mini: il modello di intelligenza artificiale è ora disponibile

Thu, 04/25/2024 - 10:55

Microsoft ha presentato Phi-3, un nuovo modello di intelligenza artificiale (IA) progettato per dispositivi personali e con bassi requisiti di calcolo. Il primo della serie, Phi-3 Mini, dispone di 3,8 miliardi di parametri ed è stato addestrato su un set di dati minore rispetto ai grandi modelli linguistici come GPT-4 o Gemini AI. Questo modello è disponibile su piattaforme come Azure, Hugging Face e Ollama, mentre a breve arriveranno anche Phi-3 Small, avente 7 miliardi di parametri, e Phi-3 Medium con 14 miliardi di parametri.

Facendo un confronto con il Phi-2, la Microsoft spiega che il Phi-3 è ancora più potente. Esso riesce addirittura ad ottenere risultati paragonabili a modelli dieci volte più grandi. Eric Boyd, vicepresidente di Microsoft Azure AI, ha azzardato dicendo che le prestazioni di Phi-3 Mini sono persino equivalenti a quelle di GPT-3.5. La differenza è che l’IA Microsoft è in un formato più leggero e costruito per device più “semplici” come smartphone e laptop.

Vantaggi delle IA leggere di Microsoft

Il vantaggio di Phi-3 Mini di Microsoft e di modelli simili consiste nel basso impatto in termini di risorse, rendendoli ideali per dispositivi consumer. Anche altri giganti tecnologici hanno sviluppato i propri LLM leggeri: Google con Gemma 2B e 7B per chatbot e compiti linguistici, Anthropic con Claude 3 Haiku per la sintesi di articoli di ricerca, e Meta con Llama 3 8B per chatbot e programmazione.

Phi-3 Mini si dimostra versatile, adatto a compiti come riassunti di documenti, assistenza alla programmazione, semplici chatbot e risoluzione di problemi matematici. Una delle innovazioni dell’IA è il suo metodo di addestramento ispirato alle fiabe della buonanotte, che ha permesso al modello di ragionare ed eseguire compiti di linguaggio naturale in modo efficace e colloquiale. Con il lancio di Phi-3 Mini, Microsoft ha dimostrato che modelli performanti e accessibili nell’IA sono diventati realtà. Tale modello potrebbe avere un impatto significativo sul modo in cui aziende e sviluppatori sfruttano l’intelligenza artificiale, aprendo nuove opportunità applicative e facilitando l’accesso a tecnologie avanzate.

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Apple: il Mac Mini dice addio al processore M3

Thu, 04/25/2024 - 10:50

Come per tutti gli articoli del proprio listino anche Mac mini riceve costantemente degli aggiornamenti hardware da parte di Apple che presenta così periodicamente nuove versioni, ovviamente nel caso di questo prodotto gli aggiornamenti riguardano soprattutto il processore montato a bordo e le porte di uscita per le connessioni video e dati.

Ovviamente trattandosi di un computer super compatto non c’è da aspettarsi una dotazione troppo esagerata dal punto di vista hardware bensì delle componenti utili per consentire un uso fluido ed efficiente senza troppe pretese, è dunque che per la prossima versione di Mac mini potrebbe esserci una grossa novità dal punto di vista del processore montato a bordo, secondo le ultime indiscrezioni lanciate da Bloomberg tramite Mark Gurman, la prossima versione dovrebbe essere sprovvista dei nuovi chip M3 dal momento che l’azienda di Cupertino preferirebbe aspettare per saltare direttamente alla versione M4.

 

Scelta intelligente ?

la precedente generazione di Mac mini effettivamente montava chip M2 e M2 Pro, questi ultimi ovviamente garantivano tutta la potenza necessaria per un funzionamento corretto del dispositivo consentendogli di non soffrire di nessuna tipologia di blocco, a quanto pare però Apple ha chiarito che con i nuovi Mac mini in arrivo entro la fine dell’anno non c’è assolutamente possibilità di fare uscire i modelli M3, dunque praticamente praticamente certo che ci sarà un salto generazionale in favore dei modelli M4.

L’ultimo aggiornamento di questa tipologia di Mac risale a gennaio 2023 e garantì agli utenti l’inserimento di due porte Thunderbolt 4, una porta HDMI 2.1, Il supporto al Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.3.

Di conseguenza non rimane che attendere il prossimo anno per vedere l’arrivo dei prossimi Mac mini con M4, processore che dovrebbe garantire un salto prestazionale di tutto rispetto con addirittura un motore neurale più veloce per le attività di intelligenza artificiale, di conseguenza per quest’anno bisogna accontentarsi.

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Oppo K12 ufficiale in Cina, ma è un re-branded di OnePlus

Thu, 04/25/2024 - 10:45

Nel corso delle ultime ore il produttore tech Oppo ha presentato in veste ufficiale in madre patria un nuovo smartphone appartenente alla fascia medio-alta del mercato. Si tratta del nuovo Oppo K12. Tuttavia, come spesso accade, si tratta in realtà di una versione re-branded di uno smartphone a marchio OnePlus, il quale è stato annunciato ufficialmente in India qualche settimana fa, ovvero lo scorso OnePlus Nord CE 4. Vediamo qui di seguito i dettagli.

 

 

Oppo annuncia il nuovo Oppo K12, ma è un re-branded di un device OnePlus

Un nuovo smartphone a marchio Oppo è stato da poco annunciato ufficialmente in madre patria. Come già accennato in apertura, si tratta del nuovo Oppo K12, ma questa volta ci troviamo di fronte ad una versione re-branded di uno smartphone che abbiamo già avuti modo di vedere qualche tempo fa.

Si tratta infatti di una versione re-branded dello scorso OnePlus Nord CE 4. Tra i due dispositivi, infatti, ci sono numerose somiglianze, sia dal punto di vista estetico sia dal punto di vista tecnico. Dalle immagini, infatti, anche la backcover sarà disponibile in diverse colorazioni, come quella Green marmorizzata. Sulla parte frontale è poi presente un display con tecnologia OLED e con una diagonale da 6.7 pollici e con una frequenza di aggiornamento pari a 120Hz.

Anche sul nuovo smartphone a marchio Opo, troviamo poi la presenza del soc Snapdragon 7 Gen 3. L’autonomia è poi affidata ad una batteria con una capienza di 5500 mah e con anche il supporto alla ricarica rapida da 100W. Il comparto fotografico è poi affidato ad un sensore fotografico principale da 50 MP con stabilizzazione ottica dell’immagine. Le uniche differenze riguardano i tagli di memoria disponibili e la presenza del chip NFC.

 

 

Prezzo e disponibilità

Il nuovo Oppo K12 sarà disponibile all’acquisto in Cina ad un costo iniziale di circa 250 euro al cambio attuale.

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Windows 11 mai così veloce: il merito è tutto di questa app

Thu, 04/25/2024 - 10:40

Per chi non lo sapesse, esiste un software creato dalla community dal nome Tiny11, è un’utility molto nota tra i power user e gli smanettoni che rimuove funzioni superflue e, diciamo, impopolari da Windows 11, snellendo in modo importante il sistema e consentendo dunque un avvio veloce, rapido ottimizzando la configurazione del sistema.

Ora però è arrivata una grossa nvoità, gli sviluppatori hanno rilasciato Tiny11 Builder, l’app “sorella” che invece di occuparsi del sistema operativo installato lavora direttamente sulla sua immagine, va infatti a toccare la ISO eliminando ciò che è superfluo e dunque consentendo un lavoro preventivo e sicuro, l’altra novità è che ora l’app è universale, infatti è in grado di “curare” ogni versione di Windows 11.

 

Come funziona

Come spiegato dallo sviluppatore, la nuova versione è frutto di quasi un anno di lavoro del team di sviluppo, che ha portato alla sua quasi totale riscrittura, che le consente di lavorare su qualsiasi versione di Windows 11, tutto ciò a detta di NTDEV è merito del passaggio al sistema di scripting PowerShell, laddove prima era un semplice file batch che si basava sul Prompt dei comandi.

La procedura per utilizzare questo software è davvero quanto di più semplice possa esistere, infatti basta scaricare lo script citato, scaricare l’immagine di Windows da trattare e avviarlo, quest’ultimo eliminerà quello che c’è da eliminare e vi restituirà l’ISO corretta e funzionante, snellita e pronta per essere installata sul vostro PC.

Lo sviluppatore spiega che lo script utilizza solo ed unicamente  tool ufficiali Microsoft, come DISM (Deployment Image Servicing and Management), come se non bastasse l’unico eseguibile è addirittura firmato da Microsoft, garanzia di sicurezza, se doveste essere interessati a provare questa opzione, vi basterà scaricare lo script dalla pagina GitHUb del processo, ricordate di eseguire PowerShell come amministratore, altrimenti il processo non andrà a buon fine.

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