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TikTok, il ban negli USA è imminente

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 20:00

La situazione di TikTok negli Stati Uniti è sempre più tesa, con la Camera dei Rappresentanti che ha dato il via libera a una legge che potrebbe obbligare ByteDance a vendere la piattaforma o rischiare il bando totale dagli smartphone americani. Questa mossa è il risultato di mesi di preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati e alle influenze politiche associate alla proprietà cinese di TikTok.

La legge, che è stata rivista e corretta dopo essere stata bloccata al Senato, è ora in attesa di un nuovo voto a Washington. Se il Senato approverà la legge, TikTok potrebbe trovarsi in una situazione critica negli Stati Uniti, con conseguenze significative sia per l’azienda che per gli utenti della piattaforma.

La situazione di TikTok

Il precedente blocco della misura al Senato scaturisce dalla associazione di TikTok con un pacchetto di aiuti per alcuni Paesi esteri senza l’approvazione. La legge si ripresenterà ai senatori in una forma molto simile a quella del mese scorso: ByteDance dovrà decidere se cedere la versione americana di TikTok a una compagnia statunitense o vedere il social bannato negli USA. La differenza principale è che ora l’azienda avrà un anno anziché sei mesi per vendere la piattaforma.

Fortunatamente, ci sono aziende interessate ad acquistare TikTok USA. Persino l’ex CEO di Activision, Bobby Kotick, ha manifestato interesse all’acquisto. ByteDance ha quindi l’opportunità di agire prontamente e trovare dei compratori. La nuova versione della legge ha ottenuto un’enorme maggioranza alla Camera dei Rappresentanti, con 360 voti a favore e soli 58 contrari, suggerendo che l’approvazione al Senato sia praticamente garantita.

L’accusa principale rivolta a TikTok è legata alla sua presunta connessione con la Cina e il suo Partito Comunista. Gli Stati Uniti sono preoccupati per i dati sensibili degli utenti, temendo che Pechino possa sfruttarli per profilare tutti i cittadini americani.

La possibile soluzione proposta è la vendita dell’azienda a una compagnia americana. Il Congresso si aspetta che questa transazione comporti una separazione completa dei server americani di TikTok dagli altri, con particolare attenzione alla Cina.

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QEMU 9.0 Released with Raspberry Pi 4 Support, LoongArch KVM Acceleration

Linux Today - Thu, 04/25/2024 - 20:00

The open-source QEMU 9.0 machine emulator and virtualization software has been released as a major update that brings various new features and improvements for ARM, RISC-V, LoongArch, s390x, and HPPA emulation.

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Redmi K70 Ultra, svelati ulteriori dettagli sul prossimo flagship

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 19:30

Xiaomi si sta preparando al debutto della famiglia Redmi K70 e, in particolare, il modello più performante della serie sarà la versione Ultra. Proprio riguardo questo device sono trapelate nuove indiscrezioni che ne svelano alcuni dettagli.

Il noto leaker Digital Chat Station (DCS) ha condiviso nuove informazioni che permettono di conoscere meglio lo smartphone prima del lancio ufficiale. Stando a quanto emerso, Redmi K70 Ultra sarà caratterizzato da un display OLED realizzato da TCL e appartenente alla famiglia C8.

Questa soluzione permetterà al device di raggiungere la risoluzione di 1.5K. Inoltre, il nuovo design permetterà di mantenere i bordi estremamente sottili, ampliando il rapporto tra schermo e corpo del dispositivo.

 

Redmi K70 Ultra sarà un device top di gamma senza compromessi a giudicare dalle nuove informazioni emerse sulla scheda tecnica

Il design sarà raffinato, con cornici metalliche e retro in vetro a sottolineare la natura premium dello smartphone. Redmi utilizzerà il SoC Dimensity 9300 Plus realizzato da MediaTek per garantire le prestazioni. Rispetto al Dimensity 9300 standard, la versione Plus sarà caratterizzata da performance superiori grazie alle maggiori velocità di clock dei core che compongono il chipset.

Il sistema potrà contare anche su fino a 24GB di memoria RAM con tecnologia LPDDR5x e fino ad 1TB di memoria interna di tipo UFS 4.0. La batteria del Redmi K70 Ultra dovrebbe attestarsi su una capacità di 5.500 mAh con il supporto alla ricarica rapida a 120W. Questa tecnologia permetterà di ottenere ottime percentuali di ricarica con pochi minuti di collegamento alla rete elettrica.

Passando al comparto fotografico, il device avrà una fotocamera da 50 megapixel a cui si affiancheranno una lente ultra-wide e un sensore macro. Purtroppo non sono ancora disponibili le caratteristiche tecniche delle varie ottiche ma riteniamo sia solo questione di tempo prima che vengano rivelate. Infatti, il lancio del dispositivo è previsto nel primo semestre dell’anno, quindi nel corso delle prossime settimane emergeranno sicuramente maggiori dettagli.

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Rita Levi Montalcini: la brutta vicenda prima del premio Nobel!

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 19:00

Prima di vincere il premio Nobel, Rita Levi Montalcini ebbe una brutta vicenda all’università.

Chi era Rita Levi Montalcini?

Rita Levi Montalcini è stata una delle figure più importanti della ricerca scientifica italiana, l’unica donna nel nostro paese ad aver ricevuto il premio Nobel per la medicina, vinto nel 1986, grazie alle sue scoperte relative alla crescita delle fibre nervose negli embrioni di pollo.

Quando iniziò il tutto?

Nel 1938, perse il posto nel dipartimento di anatomia dell’università di Torino e rischiò anche di essere sfrattata di casa, in quanto ebrea. La Montalcini quell’anno si trovò così costretta a svolgere le primissime ricerche sugli embrioni di pollo all’interno delle sua cameretta, in modo tale da possedere dei dati che potessero sembrare appetibili alla commissione giudicatrice dell‘Università di Bruxelles, che in quel periodo stava ospitando molti scienziati europei provenienti dall’Italia e dalla Germania. La neurologa scelse il Belgio anche perché in questo paese risiedeva sua sorella Anna, insieme a tutta la famiglia, e il suo antico maestro Giuseppe Levi , che l’aveva instradata alla neurologia. Giunta in Belgio, la Montalcini continuò così a svolgere le sue ricerche e migliorò le tecniche che gli consentirono di capire come si sviluppano i neuroni, identificando il fattore di crescita neuronale, noto alla scienza come FCN. Questa molecola è molto importante anche per lo stato di salute e il ringiovanimento del nostro cervello e per questa ragione la Montalcini ebbe come premio il premio Nobel.

A cosa sono servite le sue scoperte?

Le sue scoperte sono state fondamentali per il progresso scientifico, non tutti sanno che trovò all’inizio grandi difficoltà nel svolgere il suo lavoro, visto che all’epoca della sua giovinezza le donne venivano discriminate pesantemente all’interno degli ambienti accademici e il fascismo cominciò ad applicare in Italia le leggi razziali, condannando persone come lei di origine ebraica ad espatriare.

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Ubuntu 24.04 LTS (Noble Numbat) Released, This Is What’s New

Linux Today - Thu, 04/25/2024 - 19:00

Ubuntu 24.04 LTS (Noble Numbat) is now generally available. Here’s what’s new for the world’s most popular Linux desktop.

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Lamborghini Urus SE, massima personalizzazione per il Super SUV PHEV

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 18:30

Automobili Lamborghini ha appena presentato Urus SE, la versione PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) del proprio Super SUV. La vettura best seller della Casa del Toro diventa ibrida, affiancando alla motorizzazione V8 4.0 anche un motore elettrico e portando la potenza complessiva a 800 cavalli.

L’aumento delle prestazioni è strettamente legato anche ad un miglioramento della dinamica di guida che rendere l’esperienza a bordo di Urus SE estremamente coinvolgente. Il team di ha lavorato sodo per rendere il Super SUV una evoluzione netta rispetto ai precedenti modelli.

Per raggiungere questo obiettivo, gli ingegneri non si sono concentrati esclusivamente sulla meccanica del veicolo ma anche sulle possibilità di personalizzazione. Automobili Lamborghini è da sempre un brand attento alle esigenze dei propri utenti tanto da permettere modifiche dei più piccoli particolari.

 

Automobili Lamborghini punta a rendere Urus SE una vettura esclusiva tanto nelle performance quanto nella possibilità di personalizzazione

Ecco, quindi, che Urus SE può contare su una gamma di personalizzazioni unica nel suo genere grazie ad una combinazione virtualmente infinita di elementi. I clienti potranno scegliere tra oltre 100 opzioni di colore per la carrozzeria tra cui due soluzioni inedite.

Si tratta dell’Arancio Egon e del Bianco Sapphirus a cui si abbinano gli interni a contrasto. Per la prima verniciatura gli interni avranno richiami in Arancio Apodis mentre, per la seconda, l’abitacolo sarà Terra Kedros. In totale ci saranno 4 combinazioni di colore per l’abitacolo con quattro tipologie di ricami differenti. Non manca la possibilità di accedere al programma Ad Personam per personalizzare ogni minimo dettaglio della vettura.

Passando ai cerchi, il nuovo modello che debutta su Urus SE è il Galanthus da 23 pollici a cui si abbinano i nuovi pneumatici Pirelli P Zero. Sono disponibili tre modelli di P Zero con cerchi che passano da 21” a 23” con la possibilità di passare alle gomme Scorpion Winter 2 per ottenere il massimo anche durante l’inverno.

La massima personalizzazione offerta da Automobili Lamborghini si vede anche con le modalità di guida che possono sfruttare al meglio il powertrain ibrido. Alle modalità classiche presenti sugli altri modelli della gamma come Strada, Sport e Corsa, Neve, Sabbia e Terra si aggiungono anche le modalità EV Drive, Hybrid, Performance e Recharge, pensate per ottimizzare la spinta del motore elettrico.

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Fedora 40 Released as a Prettier and a More Secure Distro

Linux Today - Thu, 04/25/2024 - 18:00

Now that Fedora 40 is available, you can choose to wait a bit or upgrade your experience by following our Fedora upgrade tutorial.

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Ferrari, arriva il nuovo sistema di scarico aerodinamico

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 18:00

Ferrari la grande casa automobilistica si sta dando da fare facendosi approvare brevetto dopo brevetto. Dopo il brevetto del motore a idrogeno, il cavallino rampante di Maranello sta galoppando anzi correndo verso l’aggiornamento del suo motore V8 twin-turbo da 3,9 litri montato sulla fantastica Ferrari Roma.

Si sta parlando di un brevetto che dovrebbe riguardare un sistema di scarico definito intelligente.

 

Ferrari, e il nuovo scarico?

Si parla quindi di un nuovo sistema che a quanto pare e anche come descritto nel brevetto userebbe un particolare meccanismo innovativo di “apertura adattiva”. Che regolerebbe il flusso degli scarichi e modulerebbe il suono emesso da quest’ultimi. Ferrari ha depositato la richiesta per questo passa avanti nel mondo dei motori presso l’Uffici Brevetti e Marchi degli Stati Uniti.

Il suono di questi fantastici capolavori di Ferrari con il tempo è sempre andato a diminuire, sempre di più quasi spengendosi. Il  motivo principale di questa vicenda sono le normative che vanno sempre di più opprimendo le emissioni. Che hanno portato all’introdurre filtri antiparticolato anche per le auto a benzina e che normalmente hanno ridotto il suono dei motori. Infatti è proprio il brevetto che mette in evidenza l’influenza che le restrizioni hanno dato alla capacità di garantire un suono di uno scarico naturale Ferrari.

Questo sistema darebbe la garanzia di regolare il flusso degli scarichi in base alla guida che adotta il conducente. Andando a mettere le mani non solo sul suono effettivo in materia di decibel, ma si parla anche della parte legata alla qualità, carattere del suono.

Una parte molto importante di questo brevetto è senza dubbio l’idea che gli ingegneri Ferrari hanno messo nell’integrare l’aerodinamica nel design dello scarico. Tutto questo attraverso delle alette per migliorare la deportanza dell’aria.

Ferrari inoltre aggiunge che la fine dei motori termici è decisa dal consumatore e non dalle normative, ecco perché il cavallino sta provando a massimizzare il potenziale dei motori a combustione interna.

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LEGO Sistema di lancio spaziale NASA Artemis è il vostro nuovo set dei sogni: razzo multistadio con 2 booster e torre di lancio!

Android World - Thu, 04/25/2024 - 17:53

LEGO svela oggi un nuovo set della serie Icons, dedicata quindi ai fan adulti dei celebri mattoncini danesi. Si chiama LEGO Sistema di lancio spaziale NASA Artemis e, come suggerisce il nome, replica l'intero sistema di lancio del Programma Artemis. Artemis è il programma di esplorazione spaziale automatizzato e con equipaggio portato avanti dalla NASA che nei prossimi anni porterà uomini e donne sulla Luna e, successivamente, anche su Marte. Continua insomma la collaborazione tra LEGO e NASA, che si è già concretizzata in passato con splendidi set dedicati all'Apollo 11, al Saturn V e allo Space Shuttle.

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Gruppo LEGO Fan Italia

I fan LEGO che hanno acquistato in passato il mitico Saturn V staranno già pensando a quanto ci starà bene accanto il nuovo Sistema di lancio spaziale NASA Artemis. Il set appena presentato è decisamente più basso, 70 centimetri contro il metro raggiunto dal vecchio razzo, ma c'è da dire che i loro corrispettivi reali sono effettivamente diversi nell'altezza e nella stazza. Il nuovo SLS (Space Launch System) è dotato infatti di 2 booster laterali a combustibile solido e nella realtà è alto 98,1 metri contro i 110 del buon vecchio Saturn V.

In questo modello c'è anche tutta la torre di lancio mobile super dettagliata, un incredibile valore aggiunto che appunto impreziosisce il modello. C'è chi se lo era creato ad-hoc per il Saturn V, seguendo istruzioni rese disponibili dagli appassionati più sfegatati o replicando da zero con i pezzi a disposizione la vecchia rampa di lancio.

Tra i dettagli che rendono il modello ancora più fedele spiccano i cavi ombelicali retrattili, il ponte per far salire a bordo l'equipaggio, i booster laterali staccabili oltre a i vari stadi del razzo principale separabili. A concludere il tutto ci sono anche un modello in scala del modulo Orion con pannelli solari pieghevoli e una placca stampata. Non si capisce se per quest'ultima LEGO si riferisca a quella con tutte le informazioni sul razzo o se è un'altra placca ancora, visto che quella informativa di solito è adesiva.

Le dimensioni precise ammontano a 27 x 30 centimetri di base per 70 centimetri di altezza. Diciamo insomma che vi servirà un po' di spazio per esporlo, soprattutto in altezza. I pezzi sono un bel po' di più rispetto a quelli richiesti dal Saturn V (che era composto da 1.969 mattoncini): si parla di ben 3.601 componenti. Sul LEGO Store non è specificato, ma è probabile che le due costruzioni (razzo e rampa di partenza) siano assemblabili separatamente, in modo da condividere la fase di montaggio con qualcun'altro.

LEGO Icons Sistema di lancio spaziale NASA Artemis #10341 arriva in Italia il 18 maggio prossimo sul LEGO Store ufficiale. Gli utenti LEGO Insiders potranno acquistarlo già dal 15 maggio. Il prezzo di listino ammonta a 259,99€, più del doppio di quanto costò il Saturn V all'epoca. Gli utenti Insiders con l'acquisto si portano a casa anche 1.950 punti. Ecco le foto della confezione e altri scatti del set assemblato.

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TrueNAS SCALE 24.04 Rolls Out with Enhanced SMB & NFS Monitoring

Linux Today - Thu, 04/25/2024 - 17:30

TrueNAS SCALE 24.04 (Dragonfish) open storage introduces auditing, sandboxing for devs, and enhanced SMB performance.

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AI, musica generata grazie all’ intelligenza artificiale

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 17:00

La musica che ascoltiamo proviene da molti cantanti che utilizzano parte del loro tempo per realizzare una canzone inventando musica di sottofondo e testo della canone; oggi però esistono degli elementi che aiutano a creare la canzone: l’ AI. L’ intelligenza artificiale riesce a creare una canzone inventando il testo e la musica solamente grazie ad un comando testuale; alcuni dei siti che utilizzano l’ AI sono Suno e MusicFX.

Questi ultimi sono molto importanti poiché aiutano le persone a realizzare una canzone in pochi minuti; così facendo però i moltissimi cantanti vedranno che le canzoni potranno essere realizzate anche da qualsiasi persona perciò il ruolo del cantante andrà piano piano a scomparire. Per questo motivo bisogna utilizzare questi strumenti con molta attenzione perché i nuovi motivetti che verranno creati potrebbero mettere a rischio la carriera del cantante.

 

AI, come creare canzoni con Suno e MusicFX

Per creare delle canzoni utilizzando gli strumenti digitali come Suno bisognerà accedere alla piattaforma con un account personale e utilizzare il piano gratuito o quello a pagamento: il piano gratuito però permette di realizzare al massimo 10 brani poiché offre 50 crediti al giorno. Nel momento che gli utenti saranno entrati in piattaforma potranno digitare una piccola descrizione della canzone cosicché in pochi minuti l’ AI possa generare una canzone inventando musica e testo. Questo strumento è in grado anche di poter arrangiare e interpretare dei brani già esistenti trasformandoli in altri generi, secondo le prerogative dell’ utente. Per quanto riguarda MusicFX di Google non è ancora accessibile il portale per poter creare delle canzoni per cui intanto si potrà utilizzare Suno anche gratis per delle esperienze di musica veramente eccezionali.

L’ intelligenza artificiale sarà in grado di generare delle canzoni sempre più normali e simili a quelle che avrebbe realizzato un essere umano, per cui bisognerà fare in modo che queste canzoni vengano controllate da siti autorevoli affinché queste canzoni non vengano utilizzate da cantanti di spicco spacciandole per realizzate da loro.

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Lofree Edge: la tastiera meccanica in fibra di carbonio e lega di magnesio è leggera e sottilissima

Android World - Thu, 04/25/2024 - 16:29

Oramai è una costante: anche la confezione di Lofree Edge, come quelle dei precedenti modelli, è elegante ma non così ricca. C'è però un qualcosa in più del solito. Per fare la cornice superiore della tastiera Lofree ha usato delle lastre di fibra di carbonio. Con il materiale di scarto il brand ha pensato di costruire uno stand per la tastiera composto da 4 sezioni da collegare fra loro in stile puzzle 3D. Oltre a questo, c'è un elegante cavo in tessuto, piccolo manuale, qualche altro opuscolo e nient'altro.

Lofree Edge è una tastiera meccanica low-profile: si tratta di modelli a basso profilo, dotati di switch meccanici ribassati. Non è hot-swappable come la collega Lofree Flow, di conseguenza dovrete farvi andare bene gli switch di cui è dotata. Il formato è 75% e in tutto sono 84 i tasti presenti a bordo, tutti riuniti in un'unica isola in modo da risparmiare quanto più spazio possibile. Il tastierino numerico è assente, ma ci sono i tasti Stamp, Del, Ins, Home, End, PgUp e PgDn.

Il layout è ANSI USA, come quello di tutti i prodotti Lofree. Di conseguenza il tasto Invio è più piccolo, e la u accentata, se usate la tastiera con layout italiano dal sistema operativo, è il tasto appena sopra Invio. Nel caso non abbiate mai usato una tastiera americana ci vorrà un po' di tempo per abituarsi, e anche il formato 75% a isola unica richiederà un po' di pratica per usarlo al massimo delle sue possibilità.

I copri tasto in dotazione sono realizzati in PBT, ovvero la plastica più resistente con cui realizzare i keycap. Al tatto sono leggermente ruvidi, e non trattengono affatto le impronte. Considerato che sono molto scuri è davvero un'ottima cosa. Il font non piacerà a tutti: sfruttando il look aggressivo che gli dona la cornice in fibra di carbonio, Lofree ha optato per uno stile di lettere, numeri e simboli molto futuristico. Non stonano proprio per via della cornice così particolare, ma è comunque una scelta controtendenza rispetto ai canoni di Lofree. E a dirla tutta i tasti sono davvero una delle poche cose che non mi hanno convinto di questa tastiera, non tanto per il font, quanto per la scarsa visibilità che offrono. Di profilo i tasti risultano alti uguali su tutte le linee, che alla fine è un tratto comune di tutte le tastiere meccaniche low-profile.

Gli switch della Lofree Edge sono nuovi di zecca, personalizzati appositamente per questa tastiera. Si tratta dei nuovi Kailh POM Switch 2.0, switch meccanici low-profile ulteriormente ribassati rispetto a quelli visti sulla Lofree Flow. Sono alti in tutto 9,8 mm, pin compresi, e hanno una corsa totale di soli 2,4 mm. Si tratta di switch di tipo lineare dotati di una forza di attuazione di 40±10 gf, di una distanza di attuazione di 1,3±0,3 mm e di una corsa totale appunto di 2,4±0,25 mm. La molla completamente estesa è da 15,5 mm. Sono diversi da quelli che si trovano sul sito ufficiale di Kailh: sulla parte superiore presentano una copertura che simula la fibra di carbonio, e la sezione inferiore della scocca è in plastica traslucida. Lo stelo presenta paratie anti-polvere circolari e aggancio MX. Non sono gli switch meccanici più sottili al mondo, visto che ci sono gli MX ULP di CHERRY che sono anche più sottili (ma funzionano in modo drasticamente diverso), ma questi se non altro vantano aggancio MX e ampia compatibilità con tanti set di tasti.

Come accennato, la tastiera non è hot-swappable, di conseguenza dovrete farveli andare bene. Devo dire però che sembrano davvero ottimi. Il feedback in scrittura è meraviglioso, e nonostante la forza di attuazione non sia delle più alte, il feeling in pressione è buono. Il rumore è a dir poco ottimo, complici anche le varie accortezze costruttive di cui parleremo a breve.

Davvero ottimi gli stabilizzatori. Vantano un suono uniforme con il resto della tastiera, e già questo basta a renderli appunto ottimi. Sono avvitati direttamente alla PCB, e togliendo la barra spaziatrice o gli altri tasti stabilizzati si nota come la staffa sia a vista. Questo perché di fatto state guardando la PCB! Sì, subito sotto tasti e switch c'è subito il circuito stampato della tastiera, una cosa che non si vede tutti i giorni.

A proposito del modo in cui è costruita, Lofree lo chiama design PCB-Gasket Mount. La piastra sparisce, e la PCB risulta ammortizzata grazie a una serie di guarnizioni (da qui gasket) in silicone poste subito sotto la cornice superiore in fibra di carbonio. Sotto la PCB c'è poi uno strato di schiuma fonoassorbente; poi troviamo la batteria e la scocca inferiore in lega di magnesio forata. Non c'è che dire: le sonorità confermano che le scelte di Lofree sono giuste. Sempre a proposito della PCB, ogni slot ha un LED bianco, ma la retro-illuminazione non è così preminente. La colpa è prevalentemente degli switch, che lasciano passare pochissima luce, rendendo di fatto l'illuminazione completamente inutile.

Le dimensioni sono da tastiera super compatta: 318 x 154 x 16,5 mm racchiusi in appena 485 grammi. Sullo spessore c'è di che parlarne: sul materiale promozionale di Lofree si legge 5,4 mm, ma si fa riferimento al punto in cui la tastiera è più sottile. In ogni caso, la Lofree Edge è davvero tra le più sottili al mondo, simile alla Corsair K100 Air e addirittura meno spessa di questa nel punto più basso. Il peso invece è praticamente un record: la Flow pesava 570 g, una Air75 V2 della Nuphy 598g, la Vissles LP85 a 547 g e la Keychron K3 Pro arriva a 525 g. In questo caso a fare la differenza sono l'assenza della piastra e l'uso di materiali estremamente atipici.

La tastiera ha due LED di stato: uno direttamente integrato nel CapsLock, che si illumina in caso di attivazione. L'altro è sul bordo frontale, e serve a mostrarci l'autonomia residua della batteria. A tal proposito, quest'ultima è una 2.000 mAh, più che sufficiente vista la modalità di connessione senza fili. Lofree Edge può infatti essere collegata ai vostri dispositivi via USB, tramite una porta USB-C libera da impedimenti che troviamo sul bordo posteriore, o via Bluetooth. Potete virtualmente collegarci fino a 4 dispositivi: uno via cavo, da selezionare con lo stato On sullo switch di accensione posto sempre sul bordo posteriore, e 3 via Bluetooth. Per passare da uno all'altro si usano le combinazioni FN + 1, 2 e 3. Il dispositivo vanta layout Windows o macOS, alternabili tramite scorciatoia con FN + M o N. E il polling rate? In modalità USB raggiunge i 1.000 Hz, via Bluetooth il valore non è stato comunicato, ma immaginiamo sia tra i 125 e i 250 Hz.

Non esistono altre tastiere meccaniche come Lofree Edge, nel bene e nel male. Se Lofree Flow possedeva un'estetica più classica e alla portata dei gusti di un'ampia fetta di utenza, forse lo stesso non si può dire di questo modello. La fibra di carbonio frontale non piacerà a tutti, ma è innegabile che riesca a donare un aspetto futuristico e peculiare al tutto. Anche i tasti, con il loro font altrettanto futuristico, contribuiscono a questo aspetto; idem dicasi per il retro in lega di magnesio. I bordi sono piuttosto classici, e donano al tutto maggiore eleganza, mentre il retro forato e leggermente curvo risulta particolare tanto quanto il frontale. A primo acchito mi ha ricordato il Mac Pro di Apple! I tasti, se non sono di gradimento, possono sempre essere cambiati con altri modelli low-profile (volendosi male anche quelli classici). Insomma, come vi ho detto in altre occasioni, il fattore estetico è estremamente soggettivo.

L'unico vero difetto da evidenziare riguarda la retro-illuminazione. C'è, ma visti i colori scuri della tastiera e visti i tasti non shine-through, è quasi come se non ci fosse. Un vero peccato, e visti i copritasto neri con testo, numeri e simboli più grigi che bianchi, la visibilità con poca luce è davvero, davvero scarsa. Purtroppo anche installando keycap shine-through la situazione non cambia: è proprio il modo in cui si diffonde la luce da questi switch a basso profilo che rende l'illuminazione flebile.

A riguardo della qualità costruttiva, Lofree Edge è un vero gioiellino. Non è solo per i materiali utilizzati, diversi dal solito e sicuramente più pregiati della classica plastica ABS. Per essere fra le più sottili al mondo è anche resistentissima. Cercando di fare forza sulla scocca non si percepisce alcuna flessione o punto debole, e anche cercando di applicare una torsione a tutta la struttura la Edge dimostra un'ottima resistenza. Una tastiera da battaglia insomma, da portare sempre con sé anche nello zaino. Certo, fosse stata anche hot-swappable avrebbe avuto una marcia in più, visto che comunque gli switch meccanici possono deteriorarsi o rovinarsi (sono comunque garantiti per 50 milioni di pressioni). E poi c'è il modo in cui è costruita internamente, con la PCB che funge da piastra, risultando ammortizzata come le tastiere meccaniche gasket mount tradizionali.

Sul retro ci sono 4 piedini in silicone. Quelli superiori si rialzano per inclinare tutta la struttura di circa 4° rispetto al piano di appoggio. Comunque, nonostante la leggerezza del modello, non abbiamo mai riscontrato problemi di movimenti accidentali, anzi.

Lo spessore e gli switch meccanici ulteriormente ribassati non devono farvi pensare a una sensazione d'uso troppo dissimile da una meccanica classica. Anzi, la digitazione sulla Lofree Edge è estremamente soddisfacente, merito sia del feedback in pressione dei tasti, sia delle sonorità della tastiera, superiori anche a quelle di modelli più classici. Il fatto che la cornice frontale sia più pronunciata verso l'utilizzatore fa quasi da base di appoggio. Certo, non è comodo come un poggiapolsi, ma ha il suo perché. Il profilo ribassato potrebbe risultare in certi casi un pelo meno ergonomico di soluzioni ad altezza "normale", ma dal canto mio posso dirvi che sono giorni che digito con la Edge e non ho riscontrato problemi di dolori o di posture errate. I piedini posteriori permettono di inclinare un minimo la struttura, e anche quello aiuta a trovare una posizione più comoda in digitazione. Essendo così sottile e non troppo grande, la Edge si adatta bene anche a essere posta sopra le comuni tastiere dei laptop, sempre che non siano modelli particolarmente grandi e dotati di tastierino numerico. Per intenderci, con un MacBook Pro da 14" va benissimo. Visto lo spessore, viene quasi naturale infilarla nello zaino e portarla con sé in trasferta o in ufficio, in modo da avere uno strumento professionale con cui scrivere. E per quanto riguarda il gaming? Fintanto che la usate in modalità cablata il polling rate raggiunge i 1.000 Hz, e di conseguenza è usabile. Ovviamente non è pensata per il gioco, ma finché vi dedicate ad attività occasionali (ci ho giocato un po' a Fallout 4) fa il suo dovere senza grossi drammi.

Finalmente! In tutte le recensioni di prodotti Lofree mi sono lamentato principalmente di una cosa: l'assenza di un software dedicato per poter riprogrammare la tastiera. Con Edge finalmente il brand lancia anche un applicativo di riferimento: Lofree Configurator. Al momento del lancio della tastiera sarà disponibile solo su Windows, ma è prevista anche una versione macOS entro la fine dell'anno. Mettendo da parte l'entusiasmo iniziale, è palese che si tratti del reskin di software già visti nell'ambito delle tastiere meccaniche cinesi. L'interfaccia è spartana, disponibile solo in inglese (o cinese) e le funzioni accessibili sono le stesse. Potete creare nuove assegnazioni dei tasti, nuovi profili d'uso da selezionare via software, creare macro e modificarle, regolare parametri di illuminazione e polling rate in modalità cablata. Quanto basta insomma, e nonostante i difetti non mi sento di lamentarmene troppo, visto che appunto hanno finalmente deciso di fare qualcosa a riguardo del software. Ecco un po' di screenshot di come si presenta l'interfaccia e le sue principali funzioni.

La fila di tasti funzione (F1-F12) più i tasti Stamp, Ins e Del, oltre ai loro simboli, presentano anche le icone delle funzioni secondarie a loro assegnati. Con FN e la pressione di questi tasti si ha accesso a funzioni classiche quali la regolazione della luminosità del display del laptop, la riproduzione di contenuti multimediali e simili. Con le scorciatoie per cambiare layout da Windows a macOS cambiano anche le funzioni di alcuni di questi tasti. Comunque è tutto spiegato (in inglese) nel piccolo manuale incluso in confezione.

La batteria integrata è una 2.000 mAh. Lofree promette fino a 200 ore di lavoro non stop con la retro-illuminazione spenta. Vista l'inutilità di quest'ultima, il consiglio è di disattivarla e godersi le 200 ore di durata della batteria. Una ricarica completa richiede 3 ore. Vista la sottigliezza del dispositivo non c'è proprio di che lamentarsi.

Lofree Edge sbarca su Kickstarter a partire dal 25 aprile. I primi acquirenti potranno portarsela a casa a 129 o 149$, un prezzo ottimo per quello che offre la tastiera. Quando terminerà la campagna e sbarcherà sullo store ufficiale, il prezzo previsto sale a ben 249$. Tanto? Forse, ma è comunque un dispositivo unico nel suo genere, per i materiali utilizzati, per le dimensioni e, stavolta, anche per le funzionalità. Inutile paragonarla a modelli di tastiere meccaniche convenzionali: questo è un prodotto completamente diverso, per costruzione e anche per target di vendita. Sempre su Kickstarter è possibile accaparrarsi una custodia (a 29$) e altri accessori che, al termine della campagna, costeranno anche più del doppio sullo store ufficiale.

Campagna Kickstarter Lofree Edge

Il sample per questa recensione è stato fornito da Lofree, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.

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OnePlus Open si aggiorna: il pieghevole riceve la modalità Hasselblad Master e non solo

Android World - Thu, 04/25/2024 - 16:18

OnePlus Open, il primo pieghevole dell'azienda, rappresenta una valida alternativa ai dispositivi della concorrenza, come Samsung Galaxy Z Fold 5 e Google Pixel Fold. Tra l'altro, in queste ore, il pieghevole di OnePlus sta ricevendo un aggiornamento che implementa la modalità Hasselblad Master (già vista su OnePlus 12) e le patch di sicurezza Android di aprile 2024.

La nuova Oxygen OS 14.0.0.702 introduce la modalità Hasselblad Master, che sostituisce la modalità Pro nelle opzioni della fotocamera. Questa modalità consente di impostare i livelli di saturazione, contrasto, nitidezza e vignetta prima di scattare la foto. Inoltre, sarà possibile accedere ai controlli manuali della fotocamera tramite la modalità appena descritta oppure scegliere di lasciarli in automatico.

L'update introduce anche dei miglioramenti alle finestre fluttuanti ed alle impostazioni rapide dedicate ai livelli del volume. Ancora, anche se il changelog non ne fa menzione, sembrerebbe che nell'app OnePlus Gallery è stata implementata la funzione AI Eraser, la quale permette di modificare le foto attraverso l'intelligenza artificiale.

Per quanto riguarda la disponibilità di questo aggiornamento, il primo mercato a riceverlo è quello indiano, ma presto dovrebbe raggiungere anche gli altri Paesi, tra cui quelli europei. Insomma, sembra evidente la volontà di OnePlus di voler migliore ancora il suo pieghevole OnePlus Open.

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Apple, arriva la matematica anche alla WWDC

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 16:00

Nuovi aggiornamenti, nuove novità, il tutto sempre legato e accompagnato da una grande presentazione e preparazione dietro. Siamo in casa Apple in vista della WWDC 2024 che si terrà il 10 giugno. Ormai siamo agli sgoccioli dalla grande presentazione di tutto quello che riguarda la tecnologia. Molti penseranno a una nuova versione di Siri con AI o iOS 18, ma il volere della grande mela non è quello.

Si sta parlando di un argomento, ma soprattutto applicazione che è sempre lasciata da parte ovvero la Calcolatrice.

 

Apple, si parla di calcolatrice?

Da quanto scoperto, Apple dovrebbe presentare una nuova calcolatrice durante la famosissima WWDC. Si sta parlando di uno degli aggiornamenti più importanti per quanto riguarda l’app della Calcolatrice del famoso macOS. La quale rilasciata e accompagnata dall’aggiornamento per macOS 15 che arriverà per settembre e ottobre 2024.

Per prima cosa bisogna parlare di tutti i nuovi cambiamenti che subirà questa applicazione da Apple. Intanto il design grafico verrà totalmente modificato con la sostituzione dei pulsanti squadrati con dei tasti molto più tondeggianti. La finestra di questa applicazione potrà essere ridimensionata a piacere. E con un semplice click di tasto è possibile accedere alla cronologia delle operazioni effettuate.

Molti di questi cambiamenti possiamo dire che saranno sicuramente molto importanti visto l’assenza di essi, soprattutto per fornire un esperienza e una completezza maggiore all’utente.

Parlando di complessità per quanto riguarda i calcoli molto più difficili Apple ha pensato anche a questo. Visto che la Calcolatrice sarà dotata dell’app Note, così da appuntare calcoli o risultati e usare tutte e due.

Inoltre tra le tante funzioni che sono in arrivo per il software possiamo trovare un convertitore di valute integrato e aggiornato in tempo reale attraverso i valori di mercato delle principali monete mondiali. Oltre a questo sarà anche disponibile passare da una modalità di calcolo ad un altra tramite la pressione di un tasto.

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Intel, creato un cervello artificiale chiamato Hala Point

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 15:30

Intel ha creato un cervello artificiale chiamato Hala Point è in grado di eseguire molto velocemente le operazioni che gli vengono impartite; questo tipo di prodotto non è il primo poiché lo scorso anno DeepSouth aveva pubblicato un supercomputer in grado di eseguire operazioni imitando il cervello umano. Intel però è andato oltre perché possiede un sistema neuromorfico veramente sofisticato costituito da 1.152 processori Loihi 2 con 1.15 miliardi di neuroni artificiali e 128 miliardi di sinapsi.

L’ avvento dei nuovi computer che imitano il ragionamento e l’ esecuzione del cervello umano è molto importante quando si dovrà realizzare un modello di cervello che potrà essere utilizzato nella vita reale. La tecnologia ci consente di realizzare dei dispositivi veramente eccezionali per cui il nuovo cervello artificiale che ha realizzato Intel sarà molto importante per una società dove servono dei strumenti sempre più veloci e performanti per cui quest’ ultima creazione aiuterà moltissimo i ricercatori e gli sviluppatori.

 

Intel, ecco alcune caratteristiche di Hala Point

Hala Point è costituito da 140,544 core di elaborazione dati e riesce ad eseguire 20 quadrilioni di operazioni al secondo utilizzando un metodo di elaborazione diverso rispetto a tutti i supercomputer tradizionali. Infatti Hala Point utilizza una scala basata su impulsi elettrici che è proprio il funzionamento base del nostro cervello; così inoltre viene aumentata l’ efficienza e ridotto il consumo energetico poiché la memoria e la capacità di calcolo sono integrate nel dispositivo. Grazie alle sue caratteristiche e velocità nel funzionamento, Hala Point potrà essere utilizzato per aumentare la capacità di elaborazione dei modelli di intelligenza artificiale come ChatGPT, cosicché possa migliorare la qualità della risposta alle domande che pongono gli utenti.

Il nuovo modello di cervello artificiale sarà inizialmente venduto e distribuito presso i Sandia National Laboratories nel New Mexico dove gli scienziati e i ricercatori lo utilizzeranno per risolvere alcuni dei problemi più complessi di fisica.

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Lenovo ThinkVision P32p-30: tra prestazioni e design, vale quello che costa?

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 15:18

Il prezzo di 1200 € del Lenovo ThinkVision P32p-30 (63E5GAT2EU) può essere considerato alto per un monitor 4K UHD. Il pannello IPS da 31,5 pollici ha lo scopo di migliorare l’utilizzo del dispositivo per la produttività e l’uso creativo, il che lo distingue dal Lenovo Legion Y32p-30 che punta al gaming. Mentre il design molto bello e il prezzo elevato potrebbero attrarre gli utenti avanzati e i video editor, parametri come tempi di risposta relativamente elevati e luminosità massima eccessivamente bassa richiedono una valutazione più attenta. Noi di tecnoandroid.it lo abbiamo testato per voi scoprendo pregi e difetti di questo monitor.

Design e caratteristiche

Esteticamente, il ThinkVision ricorda il Lenovo Legion Y32p-30. Entrambi sono di 31,5 pollici diagonale e mostrano angoli sottili, donando un aspetto moderno. Le differenze diventano più ovvie guardando i dettagli: il ThinkVision adotta una base quadrata, piccola e robusta, diversa dal supporto a V largo del Y32p-30. Una fessura attraverso il supporto non solo aggiunge un tocco di colore, ma offre anche uno spazio per sistemare i fili.

Con dimensioni di 59,5 x 420,9 x 714,2 mm, il ThinkVision è leggermente più alto rispetto al Legion Y32p-30, l’HP Omen 32q e l’Asus ProArt Display OLED PA32DC. Il monitor pesa poco più di 10,16 kg. Rimane comunque leggero e offre una buona maneggevolezza, con possibilità di regolare l’angolo, la rotazione e l’altezza, oltre alla rotazione di 90 gradi per un uso verticale dello schermo.

Osservando il retro del monitor per esaminare il suo hub di connettività, si scopre che il ThinkVision è dotato di una vasta gamma di opzioni. Tra queste, una porta Thunderbolt 4 in entrata e uscita, un connettore HDMI 2.0, un DisplayPort, una porta Ethernet, una porta USB-Tipo B, quattro connettori USB-A e un affidabile jack per cuffie da 3,5 mm. La mancanza di una porta HDMI 2.1 potrebbe inizialmente destare perplessità, ma considerando che il tasso di aggiornamento dello schermo non supera i 60Hz, probabilmente non se ne sente la necessità. L’HDMI 2.1 supporta risoluzioni superiori al 4K e tassi di aggiornamento più elevati.

La mancanza di connessioni USB-C potrebbe sollevare alcune domande. In realtà, le porte Thunderbolt e le porte USB-C svolgono la stessa funzione e utilizzano gli stessi connettori, ma il vantaggio del Thunderbolt risiede nelle sue velocità di trasferimento dati più elevate.

Per quanto riguarda lo schermo, il ThinkVision P32p-30 è dotato di un display IPS UHD 4K. I pannelli IPS sono apprezzati nei monitor da gioco grazie ai loro tempi di risposta competitivi, all’accuratezza cromatica e agli ampi angoli di visione. Sebbene i tempi di risposta degli IPS siano diminuiti al di sotto dell’1ms, il ThinkVision dichiara un tempo di risposta di 4ms in modalità Estrema e 6ms in modalità Normale. Tempi di risposta più elevati possono compromettere la fluidità del movimento, rendendo l’immagine più sfocata durante scene con movimenti rapidi. Ciò generalmente non è percepibile con oggetti di grandi dimensioni e, durante i miei tes con una serie di video in 4K, lo schermo non ha mostrato problemi evidenti.

Il monitor supporta anche le modalità PIP (immagine nell’immagine) e PBP (immagine accanto a immagine) per coloro che amano svolgere più compiti contemporaneamente. La modalità PIP consente di visualizzare contemporaneamente i contenuti di due computer differenti con una finestra inserita nell’altra, mentre la modalità PBP mostra sorgenti differenti simultaneamente sui lati sinistro e destro dello schermo. Il ThinkVision supporta fino a quattro finestre contemporaneamente. Navigando nei menu di personalizzazione del ThinkVision, si trovano modalità video DCI-P3, sRGB e BT.709 per la visualizzazione di contenuti in vari spazi colore, il che risulta utile per editor video e fotografi.

Test e prestazioni

Il Lenovo ThinkVision P32p-30 sembra un monitor di buona qualità, ma le sue prestazioni giustificano il prezzo? Per valutare le capacità del monitor, abbiamo effettuato test misurando la gamma cromatica, la luminosità, l’accuratezza del colore e il rapporto di contrasto utilizzando il software di taratura Calman, un generatore di segnali Murideo Six-G e un colorimetro Klein K-80.

Il primo esame ha misurato la luminosità massima dello schermo con un segnale SDR nella modalità immagine predefinita. Il ThinkVision P32p-30 ha raggiunto i 268 nit, al di sotto della sua valutazione nominale di 350 nit. Il monitor non è certificato VESA DisplayHDR, quindi non è stato sottoposto a prove di luminosità HDR.

Passando alla copertura della gamma cromatica, il ThinkVision P32p-30 ha coperto il 99% della tavolozza sRGB, l’83% di Adobe RGB e l’88% di DCI-P3—risultati rispettabili, ma abbiamo visto di meglio in monitor più economici. Successivamente, abbiamo misurato l’accuratezza del colore. Più alto è il valore Delta E di un monitor, più i suoi colori tendono a discostarsi dalle loro tonalità intese. Un valore inferiore a 1 è ideale per la maggior parte dei monitor. Nel caso del ThinkVision P32p-30, abbiamo registrato un Delta E di 1.3.

Il nostro ultimo esame con il colorimetro Klein ha misurato il rapporto di contrasto dello schermo, cioè la differenza di luminanza tra il bianco più luminoso e il nero più scuro che un monitor può produrre. Il ThinkVision 32p-30 ha gestito un rapporto di contrasto di 1.204:1. Questo è un buon risultato, leggermente migliore della valutazione di 1.000:1 del monitor, ed è in linea con i rapporti di contrasto statici promessi da altri pannelli IPS.

Conclusioni

Il ThinkVision P32p-30 si rivela un monitor accettabile, sebbene non particolarmente eccezionale. I risultati cromatici sono buoni ma non ottimi, i tempi di risposta potrebbero essere migliori, e viene penalizzato da una bassa luminosità e dalla mancanza di certificazione HDR. Queste carenze, combinate con un prezzo elevato, impediscono di fornirgli una solida raccomandazione, anche solo come secondo monitor. Pur disponendo di molte opzioni di connettività, per meno di 1.000 euro si possono trovare opzioni superiori. Potremmo considerare l’acquisto del P32p-30 dopo un significativo calo di prezzo, ma fino ad allora rimarremo in attesa.

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Ecco il primo render del nuovo Apple Watch X

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 15:00

Il nuovo Apple Watch, con molta probabilità vedrà aggiunto al suo nome la lettera X, per celebrare il decimo anniversario dal lancio degli smartwatch di Cupertino. Questo cambiamento non sarà solo nel nome, Apple implementerà moltissime novità sul suo prossimo orologio intelligente, a partire dal design. Design che abbiamo il piacere di mostrarvi, grazie a degli incredibili render.

Questi render sono di AppleTrack, un canale YouTube che tratta nei suoi video le novità del mondo Apple, quest’ultimo afferma di essersi basato sui numerosi leak che hanno circondato Apple Watch X negli ultimi mesi. Ecco perché non ci troviamo davanti a dei render ufficiali, ma davanti a delle potenziali versioni future.

Ecco le principali novità dell’Apple Watch X

La prima cosa che notiamo, evidenziata dai render, è che i cinturini degli Apple Watch di attuale generazione non saranno compatibili con Apple Watch X, quest’ultimo infatti dovrebbe implementare un sistema con degli attacchi magnetici, e non più fisici. I motivi di questa decisione sono legati all’estetica, ma soprattutto per risolvere dei problemi hardware, in modo tale da liberare molto spazio al di sotto della scocca dello smartwatch.

Tutto questo spazio guadagnato dovrebbe servire per l’implementazione di una batteria più grande e di alcuni nuovi sensori. Sempre secondo AppleTrack, il nuovo orologio sarà circa il 10-15% più sottile rispetto all’ultimo Apple Watch della Serie 9 lanciato nel 2023. Nonostante questa sostanziale differenza, sul lato della cassa troverà ancora una volta spazio la Digital Crown.

Infine l’ultima importante novità riportata dallo YouTuber riguarda lo schermo, sembra quindi che il prossimo Apple Watch X avrà uno schermo microLED e dei bordi attorno al display nettamente più sottili rispetto agli orologi smart di attuale generazione dell’azienda americana. Ora non ci resta che attendere per capire se tutto quanto è emerso è solamente fittizio, o esista un sottofondo di verità.

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Fiat e Mercedes, protagoniste nel mercato dell’usato

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 14:30

Nel mese di Marzo 2024, la Fiat Panda conferma il suo dominio incontrastato nel mercato delle auto usate, mantenendo saldamente la sua posizione di vertice. I dati riportati dal Corriere della Sera evidenziano un risultato straordinario per la celebre city car italiana. Totalizzando 11.806 immatricolazioni nel corso del mese supera di gran lunga la concorrenza più prossima rappresentata dalla Dacia Sandero, ferma a 5.535 unità vendute.

Nonostante la crescente popolarità degli SUV, la Panda continua a distinguersi per la sua affidabilità e il suo appeal intramontabile. Continuando a mantenere un posto di rilievo sia nel mercato delle auto nuove che in quello delle auto usate. Lanciata sul mercato nel lontano 2012, questa iconica vettura è diventata un punto di riferimento per gli automobilisti italiani, grazie al suo design versatile e alla sua comprovata robustezza nel tempo.

Ma il successo della Panda non è l’unica sorpresa nel panorama automobilistico di marzo 2024. La Mercedes Classe A emerge come una nuova contendente, guadagnando terreno e piazzandosi inaspettatamente tra i primi posti della classifica. Questo risultato testimonia l’apprezzamento del pubblico per l’eleganza e le prestazioni della vettura tedesca.

 

Fiat Panda ne fa da sovrana mentre la Mercedes Classe A inizia ad emergere

Analizzando nel dettaglio la classifica, la Panda si conferma al vertice con il 3,54% del totale dei passaggi di proprietà, seguita dalla Fiat 500 con il 2,41%. La Mercedes Classe A si inserisce in modo sorprendente al terzo posto, alla pari con la 500, consolidando la sua presenza nel mercato delle auto usate. Inoltre il marchio Fiat mantiene la sua leadership anche nei principali portali di vendita, con una quota del 12,04%, seguito da Volkswagen  e Ford. Nel segmento delle auto ibride, invece, Toyota continua a detenere il primato.

Secondo il bollettino ACI Auto Trend, nel primo trimestre del 2024 si è registrato un aumento delle vendite di auto usate rispetto a quelle nuove. Una proporzione di 162 auto usate vendute ogni 100 nuove nel solo mese di marzo e 181 nel trimestre. Tuttavia, i prezzi delle auto usate hanno subito un lieve calo del 2,8% rispetto al mese precedente, come confermato dall’AUTO1 Group Price Index.

La Fiat Panda continua a dettare legge nel mercato delle auto usate, ma l’ascesa della Mercedes Classe A evidenzia una crescente domanda per vetture di classe superiore. Con un panorama così dinamico e in continua evoluzione, il mercato automobilistico italiano promette ancora molte sorprese nei prossimi mesi.

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Una delle funzioni più attese da chi utilizza Google Maps su iPhone sta finalmente arrivando

Android World - Thu, 04/25/2024 - 14:13

Da più di un anno Google sta lavorando per portare le attività in tempo reale (Live Activities) di Google Maps su iPhone, ma dopo numerosi rinvii sembra che la funzione stia finalmente per arrivare (sapete quali sono le migliori app per la Dynamic Island?). 

A riportarlo sono diversi utenti, che hanno pubblicato su Reddit e X le loro testimonianze, notando anche come l'attivazione sia sporadica e incoerente. Nondimeno, abbiamo le prime immagini di come funzionerà una volta rilasciata per tutti.

Le attività dal vivo (Live Activities) sono una funzione di iOS 16 che consente di visualizzare aggiornamenti di alcune app, come gli eventi sportivi in corso, aggiornamenti degli ordini che avete effettuato e i contenuti multimediali in riproduzione. 

Su tutti gli iPhone sono disponibili sulla schermata di blocco, mentre negli iPhone supportati sono accessibili anche nella schermata Always on e nella Dynamic Island.

Da un anno Google sta lavorando per portare il supporto delle attività in tempo reale su Google Maps (all'inizio doveva arrivare con iOS 16.1), ma solo con la serie iPhone 15 sembra si sia decisa e implementarla effettivamente. 

La possibilità di ricevere informazioni in tempo reale sulla navigazione, anche senza sbloccare il telefono e aprire l'app, è disponibile su Android, e anche su iOS c'è una voce che consentirebbe di ricevere notifiche.

Per farlo, bisogna andare in Impostazioni > Navigazione e attivare la voce Indicazione rapide durante la navigazione. Il problema è che non sfrutta le attività in tempo reale

Adesso però la situazione starebbe cambiando, in quanto diversi utenti hanno condiviso gli screenshot della funzione. Al momento il test sembra essere estremamente limitato, e in alcuni casi anche chi è riuscito a fotografarla dichiara che ha funzionato solo per poche ore. 

Stando alle testimonianze, le attività in tempo reale di Google Maps appaiono sugli iPhone quando vengono seguite le indicazioni stradali, indipendentemente dal fatto che si stiano utilizzando i trasporti pubblici o la normale navigazione in auto.

Al momento non sappiamo quando Google rilascerà le indicazioni di Maps sulle attività in tempo reale, ma per essere sicuri di non perderle avviate Google Maps, toccate la vostra icona in alto a destra e selezionate Impostazioni. 

Qui toccate Navigazione e poi selezionate Indicazione rapide durante la navigazione. Come abbiamo anticipato, probabilmente non vedrete ancora le attività in tempo reale, ma così sarete sicuri di riceverle quando saranno disponibili. 

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Elon Musk spiega perché i prezzi delle Tesla cambiano sempre

Tecnoandroid - Thu, 04/25/2024 - 14:00
Tesla Model Y è uno dei modelli della casa di Musk ad avere subito modifiche nei prezzi

Tesla si distingue costantemente nel mondo dell’automobilismo per la sua tendenza a sfidare le regole convenzionali. Elon Musk e il suo team sono noti per adottare azioni audaci e spesso imprevedibili, come le frequenti fluttuazioni nei prezzi dei loro veicoli, che sembrano comportarsi più come i valori in borsa che come i prezzi di vendita di automobili tradizionali. Ma dietro a questa apparente instabilità, c’è una strategia ben definita, come ha chiarito lo stesso CEO.

 

Una critica infondata e le strategie dietro i prezzi

In risposta a una critica su Twitter, Musk ha affrontato direttamente l’accusa secondo cui persino una scimmia che preme tasti casuali su una tastiera sarebbe in grado di elaborare una strategia di prezzi più coerente di Tesla. Ha poi sottolineato che i prezzi delle auto Tesla variano frequentemente per allineare la produzione alla domanda effettiva di mercato.

Un esempio tangibile di questa flessibilità dei prezzi è rappresentato dagli Stati Uniti, dove il costo dell’opzione Full Self Driving è sceso da 12.000 a 8.000 dollari, probabilmente a causa di una domanda più bassa del previsto durante la fase beta. Anche la Tesla Model Y ha subito oscillazioni di prezzo nelle ultime settimane, con una riduzione dei costi recentemente annunciata.

Musk ha difeso questa tattica affermando che i prezzi delle auto di altri produttori subiscono variazioni simili, ma ciò non è immediatamente percepito a causa degli alti margini e dei ricarichi dei concessionari. Ha aggiunto che solo un ingenuo penserebbe che il prezzo suggerito sia quello reale, sottolineando che i prezzi Tesla devono adeguarsi rapidamente alla domanda per mantenere l’equilibrio tra produzione e mercato.

 

Prezzi dinamici e business diretto le chiavi di Tesla

In sostanza, Tesla segue una strategia di prezzi dinamica dovuta al suo modello di business diretto, senza intermediari e con margini ridotti per favorire il volume di vendite. Questo differenzia Tesla dai tradizionali produttori automobilistici, spiegando la loro apparente instabilità nei listini prezzi.

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