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Basta kit di misurazione: con Circular Ring 2 si fa tutto con l'app
Circular ha appena annunciato il suo Ring 2, che oltre a portare diverse novità per quanto riguarda le metriche sulla salute, si distingue per una soluzione "digitale" di scelta della taglia.
Se infatti il 2024 è stato l'anno dell'esplosione degli smart ring, complice anche l'arrivo di Galaxy Ring, la scelta della misura giusta è sempre piuttosto problematica.
Generalmente, i produttori inviano a casa un kit di misurazione che consente di selezionare la taglia senza errori, ma questo comporta una certa "macchinosità" nella fase di acquisto, che non è immediata come per altri dispositivi elettronici.
Ma Circular, che l'hanno scorso ha presentato il suo primo anello smart, Circular Ring Slim, ha promesso di eliminare questa "scocciatura" con un metodo di misurazione digitale.
L'azienda ha presentato infatti Circular Ring 2, che presenta diversi miglioramenti rispetto al predecessore. Innanzitutto, ora l'esterno è completamente in titanio ed è disponibile in quattro finiture (oro, argento, oro rosa e nero), un netto miglioramento all'esterno in plastica stampata in 3D e alle due colorazioni dell'attuale modello.
Ma Circular non si è fermata a cercare di dare una connotazione di maggiore pregio al suo dispositivo. Quest'anno ha infatti aggiunto un sensore ECG con tanto di algoritmo AFib (approvato dalla FDA statunitense per il rilevamento di fibrillazione atriale).
Inoltre il nuovo anello ha dei sensori PPG (fotopletismografia) aggiornati per consentire letture più precise e un monitoraggio della salute molto più accurato, oltre a un'autonomia che ora arriva a otto giorni (dai due dell'attuale anello).
Ma non è finita. Come dicevamo, Circular ha cercato anche di rendere più semplice la scelta della taglia. Invece del kit di misurazione fisico, l'azienda sta per lanciare uno strumento digitale tramite la sua app per aiutare gli utenti a capire la misura giusta.
Al momento non è chiarissimo come funzioni, ma l'azienda ha dichiarato che è il primo del suo genere, e sfrutterà il telefono (immaginiamo attraverso la fotocamera).
Tutte queste novità non costeranno poco, però. Ancora non abbiamo indicazioni dei dettagli per il mercato italiano, ma Circular Ring 2 verrà lanciato tra febbraio e marzo 2025 a un prezzo, negli Stati Uniti, di 380 dollari.
Considerando che l'attuale Slim costa 294 dollari in USA e la stessa cifra (294 euro) in Italia, possiamo dedurre che anche da noi arriverà almeno a 380 euro. Un prezzo comunque inferiore ai 449 euro richiesti da Samsung per il suo Galaxy Ring e ai 399 euro (a cui bisogna aggiungere l'abbonamento) di Oura Ring.
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Il nuovo Amazfit Active 2: prezzo super aggressivo senza sacrificare look e funzioni da smartwatch premium
Durante il CES 2025 di Las Vegas, Amazfit, celebre marchio specializzato in dispositivi indossabili, ha presentato il nuovo Amazfit Active 2, uno smartwatch progettato per offrire il massimo dell'eleganza e della funzionalità a un prezzo contenuto. Per i fan di Amazfit, diciamo che potrebbe trattarsi del giusto punto di incontro fra il vecchio Active e il Balance, uno dei modelli più amati fra quelli di recente concezione.
L'Amazfit Active 2 si distingue per il suo design elegante e i materiali premium utilizzati nella costruzione. La cassa da 44 mm è realizzata in acciaio inossidabile. Il cinturino intercambiabile è in silicone ipoallergenico, un materiale pensato per favorire le attività sportive.
Il display AMOLED da 1,32 pollici da 466 x 466 pixel (353 PPI) offre colori vivaci e neri profondi, con una risoluzione elevata che assicura una perfetta leggibilità in qualsiasi condizione di luce. Si parla infatti di ben 2.000 nit di luminosità di picco. Lo schermo ovviamente è touch, e ci sono anche due pulsanti fisici sul fianco destro: quello in alto è per interagire con le app, quello in basso per le attività fisiche.
L'Amazfit Active 2 integra numerosi sensori avanzati, tra cui:
- Sensore ottico BioTracker 6.0 PPG dual-LED e 5PD per il monitoraggio continuo della frequenza cardiaca
- Misurazione dell'ossigenazione del sangue (SpO2) per tenere sotto controllo la saturazione durante l'attività fisica o il riposo
- Sensore di stress che analizza i livelli di tensione durante la giornata
- Monitoraggio del sonno con analisi dettagliata delle fasi di riposo (leggero, profondo e REM) con il nuovo algoritmo PulsePrecision
- Barometro, accelerometro, giroscopio, sensore di luce ambientale, sensore di temperatura
- Bluetooth 5.2
Oltre alle funzioni di salute, lo smartwatch supporta oltre 160 modalità sportive, inclusi sport acquatici praticabili anche grazie alla certificazione di resistenza all'acqua fino a 5 ATM.
Ottima anche la presenza delle mappe offline per la navigazione che si appoggia a un sistema a 5 satelliti, con indicazioni su schermo o via audio, sia tramite speaker integrato che su cuffie Bluetooth collegate.
Uno dei punti di forza dell'Amazfit Active 2 è la sua batteria a lunga durata. Si tratta in realtà di un qualcosa che ritroviamo anche sui precedenti smartwatch del brand, ma fa piacere sapere che almeno su questo punto di vista anche un prodotto nuovo con prezzo aggressivo non arretri di un millimetro.
Si tratta di una 270 mAh che garantisce fino a 10 giorni di utilizzo tipico, 5 giorni di utilizzo "pesante" e fino a 21 ore di uso continuativo di GPS. Con la modalità a risparmio energetico si arriva fino a 19 giorni di utilizzo.
Una ricarica completa richiede circa un paio di ore.
C'è anche l'NFC per i pagamenti contactless, ma al momento Zepp Pay, l'app per i pagamenti di Amazfit, supporta solo circuito MasterCard.
Amazfit Active 2 sarà disponibile in due versioni: base e variante premium, con qualche differenza nelle caratteristiche offerte.
La versione Premium offre schermo protetto da vetro zaffiro e cinturino in vera pelle. In confezione si trova anche il cinturino sportivo in silicone rosso per passare dalla versione "elegante" a quella sportiva rapidamente.
Per il resto, i due smartwatch sono praticamente identici.
E i prezzi? Al momento sappiamo quelli per il mercato americano, che sono piuttosto golosi. Si parla di 99,99$ per il modello standard e 129,99$ per quello premium.
Lo store italiano di Amazfit ha già confermato che i dispositivi arriveranno anche da noi, rimane da capire quanto aumenteranno di prezzo. Il modello base potrebbe aggirarsi intorno ai 120€, un costo aggressivo visto quanto offerto dallo smartwatch.
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Microsoft "maschera" Bing da Google (ed è piuttosto inquietante)
Forse non è proprio definibile come mimetismo batesiano, ma Microsoft ha appena applicato comunque una forma di mimetismo (forse inedita? La parola ai naturalisti) con Bing.
Come scoperto dai ragazzi di Windows Latest, nella sua quasi ossessiva ricerca di superare Google come motore di ricerca, la casa di Redmond ha applicato un "trucchetto" che potremmo definire inquietante, se non subdolo.
In pratica inserendo nel campo di ricerca di Bing la parola Google e premendo Invio, il risultato è quello che si può vedere qui sopra: una schermata che ricorda in tutto e per tutto quella di Google.
A parte il disegno in stile Corporate Memphis che richiama un generico Doodle di Google e il campo di ricerca al centro, che ricalcano proprio la schermata principale della pagina di ricerca di Google, non si vedono i soliti collegamenti agli strumenti di ricerca (che potete invece vedere qui sotto in una ricerca qualsiasi, come per Smartworld).
Stiamo parlando della scritta Microsoft Bing in alto a sinistra e dei vari strumenti di ricerca (Copilot, Immagini, Video e altro), oltre ai collegamenti al proprio account e punti Rewards. Per farli apparire, bisogna far scorrere la pagina verso il basso!
In pratica, Bing "fa finta", o si direbbe in natura "mima" il comportamento della pagina iniziale di Google, dando l'impressione agli utenti di essere già approdati su quella pagina quando in realtà stanno utilizzando ancora Bing. Il collegamento cercato, infatti, è ben più in basso, oppure bisogna cliccare sul pulsante "x" in alto a destra per eliminare la schermata.
Proprio come fa una farfalla della famiglia dei Satiridi, che sulle ali mostra degli ocelli a guisa di occhi di uccello rapace per far paura a eventuali predatori.
Il comportamento si osserva da qualsiasi dispositivo e con tutti i migliori browser: basta partire da Bing e cercare Google.
Microsoft a dire il vero "avverte" gli utenti che qualcosa di strano è in corso, inserendo in alto a sinistra una scritta Promosso da Microsoft, ma è molto ben defilata, e molti sicuramente non la noteranno nemmeno.
Questa è solo l'ultima trovata di Microsoft per cercare di allontanare gli utenti dai servizi Google. Nei mesi scorsi abbiamo visto la finestra pop-up per convincervi a usare Bing come motore di ricerca predefinito, sia su Edge che addirittura su Chrome. Come se non bastasse, nel 2023 erano apparsi dei messaggi a chiunque cercasse di scaricare il browser della GrandeG da Edge, per invitarli a ripensarci.
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Cambio di rotta epocale per Dell: follia o colpo di genio?
Con una mossa a sorpresa, Dell ha annunciato un cambiamento radicale nella sua line-up, eliminando in un colpo solo tutti i suoi marchi storici, come XPS, Inspiron e Latitude, per semplificare la gamma con tre nuove linee: Dell, Dell Pro e Dell Pro Max.
Una mossa che mira a rendere più chiara l'offerta, ma che potrebbe lasciare spiazzati i clienti abituati ai vecchi nomi. Non è che sarà un boomerang?
I futuri portatili Dell avranno solo tre varianti: Dell, Dell Pro e Dell Pro Max, ciascuna con tre varianti, Base, Plus e Premium, che copriranno tutte le fasce di mercato, dai modelli più economici ai top di gamma.
- Dell: notebook progettati per gioco, scuola e lavoro.
- Dell Pro: notebook progettati per la produttività professionale.
- Dell Pro Max: notebook progettati per le migliori prestazioni.
Facciamo subito degli esempi concreti. Il celeberrimo XPS 13 verrà sostituito dal nuovo Dell 13 Premium, mentre i notebook aziendali Latitude rientreranno nella gamma Dell Pro Plus.
Secondo Dell, questa semplificazione aiuterà gli utenti a orientarsi meglio nella scelta del prodotto. Tuttavia, abituarsi alla nuova nomenclatura potrebbe richiedere del tempo, soprattutto per chi ha familiarità con i vecchi brand. Inoltre, per quanto ci siano solo 3 linee, ciascuna di queste ha a sua volta 3 varianti, quindi i modelli complessivi non sono pochi e tutti con nomi molto simili. Non siamo insomma del tutto sicuri che si tratti di una vera "semplificazione".
La decisione di eliminare nomi così consolidati rappresenta una sfida: marchi come XPS e Inspiron hanno infatti costruito una forte identità nel tempo. Dell, però, punta chiaramente su un modello di comunicazione simile a quello di Apple e Microsoft, che utilizzano linee di prodotto con nomi semplici e riconoscibili.
E proprio l'uso di termini come "Pro" e "Max", già adottati da Apple, ha sollevato dubbi sulla possibilità di confondere i consumatori. Il COO di Dell, Jeff Clarke, ha chiarito che si tratta di termini comuni nel settore, e che la scelta è stata guidata da ricerche di mercato. In altre parole, Dell ha deciso di seguire uno schema ormai diffuso e riconoscibile dagli utenti.
Chiariamo inoltre che i modelli attuali continueranno a essere supportati fino alla fine del loro ciclo di vita. Tuttavia, con il lancio dei nuovi prodotti, i nomi storici scompariranno gradualmente dal mercato.
Adesso dovremo solo abituarci, volenti o nolenti. E magari ne riparleremo in una prossima recensione di notebook, anche se Dell è poco collaborativa in Italia in merito, ma questo è un altro discorso. Intanto potete rimanere al passo con le nostre guide all'acquisto:
- Migliori notebook
- Migliori notebook gaming
- Migliori ultrabook
- Migliori MacBook
- Migliori portatili economici
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Android consumerà più RAM, ma per una buona ragione, e una vola tanto non c'entra l'IA
Tra le novità più importanti in arrivo per Android c'è il passaggio alla gestione della memoria con pagine da 16 KB, un cambiamento che potrebbe sembrare irrilevante ai più, ma che in realtà porterà benefici tangibili per gli utenti.
Vediamo quindi in cosa consiste e perché è così importante, dato che potrebbe anche influire indirettamente sull'hardware dei prossimi smartphone.
Il page size è la quantità di memoria gestita dal sistema operativo come singola unità. Finora su Android questa dimensione è stata di 4 KB, ma presto verrà adottata la nuova configurazione da 16 KB. Questo cambiamento riduce il numero totale di pagine da gestire, migliorando l'efficienza e le prestazioni generali del sistema.
- Avvio più rapido: la riduzione delle operazioni di gestione della memoria velocizza l'apertura delle applicazioni, con miglioramenti medi del 3% e picchi fino al 30% in determinate situazioni. Anche il tempo di avvio del sistema operativo stesso migliorerà, con una riduzione dell'1,5% che si traduce in circa 0,8 secondi in meno durante l'accensione del dispositivo.
- Fotocamera più reattiva: l'avvio della fotocamera in particolare sarà più rapido: fino al 4,5% più veloce in condizioni normali e fino al 6,6% negli avvii "a freddo". Un aspetto importante per chi vuole scattare foto al volo senza perdere momenti cruciali.
- Maggiore autonomia: con un risparmio medio del 4,5% del consumo energetico durante l'avvio delle app, il page size a 16KB permetterà di godere di una maggiore autonomia, soprattutto per chi utilizza molte applicazioni durante la giornata.
Come forse i lettori più tecnici avranno già intuito, aumentare la dimensione delle pagine di memoria significa una minore ottimizzazione del consumo di memoria stessa. In parole povere, con il page size a 16KB abilitato, Android consumerà più RAM di prima, circa il 9% in media.
Tuttavia, questo compromesso risulta accettabile considerando i miglioramenti complessivi e inoltre potrebbe contribuire all'aumento della memoria media sui futuri smartphone.
Dal canto loro, gli sviluppatori devono ricompilare le proprie applicazioni utilizzando strumenti aggiornati come Android Gradle Plugin 8.5.1 e NDK r28 o versioni successive.
I primi dispositivi compatibili con il page size di 16KB sono già sul mercato, come la serie Pixel 8 e Pixel 9, e presto anche altri produttori come Samsung, Xiaomi e Vivo adotteranno questa soluzione.
Intanto, rimanendo sempre in tema di "memoria", vi lasciamo un paio di guide utili per ottimizzarne la gestione già adesso:
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L'intelligenza artificiale è arrivata pure sulle lampade
Al CES, Philips ha annunciato una novità per le sue luci smart della serie Hue (tra i migliori modelli di luci smart da comprare): una nuova funzione per generare scenari luminosi grazie all'intelligenza artificiale.
Dall'app di Philips Hue è già possibile creare degli scenari personalizzati con le proprie luci, ma con un prossimo aggiornamento sarà possibile farlo con l'aiuto dell'IA.
In particolare, con la funzione AI Playground, gli utenti potranno creare scenari luminosi semplicemente esprimendo a voce il contesto, ad esempio con frasi come: "Crea uno scenario per una festa in giardino".
L'app di Philips Hue proporrà quindi alcune opzioni, che potranno essere selezionate dall'app. Questa funzione dovrebbe arrivare nella prima metà del 2025, su tutti i modelli di lampade Philips Hue.
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I nuovi TV OLED LG 2025 sono così luminosi da non far rimpiangere i mini LED: è il momento di cambiare TV?
LG segue le orme di Samsung, e per la sua gamma di TV OLED evo 2025 sembra porre maggiormente l'accento sulle funzionalità di IA generativa piuttosto che sulle novità tecnologiche.
Che non sono poche: quest'anno il produttore coreano ha lanciato una nuova tecnologia non MLA chiamata LG Brightness Booster Ultimate (rispetto alla Brightness Booster Max dei TV M4 e G4 dell'anno scorso) che promette una luminosità "tre volte superiore".
Partiamo proprio dalla notizia più interessante, almeno per noi: il nuovo pannello. La gamma 2025 è composta dalle serie B5, C5, G5 e M5, ma solo le ultime due utilizzeranno la nuova tecnologia.
LG non lo ha specificato (come non aveva confermato l'utilizzo di MLA, ovvero a micro-lenti), ma a quanto pare le due serie utilizzeranno pannelli OLED a quattro strati dotati di nuovi materiali organici.
Non ci sono dati numerici, ma il marchio, che chiama la soluzione Brightness Booster Ultimate, ha dichiarato che questo permette di ottenere una luminosità tre volte superiore rispetto ai modelli OLED tradizionali. Inoltre questo pannello consente di ottenere colori "più vibranti".
Altre novità riguardano la nuova Zero Connect Box dell'M5 (disponibili nelle misure da 65, 77, 83, e 97 pollici), che si connette al TV in modalità wireless invece che via cavo come per il G5. L'M5 inoltre è dotato di "soli" tre ingressi HDMI 2.1 invece di quattro (come gli altri modelli LG OLED evo) e ha una frequenza di aggiornamento inferiore rispetto al G5.
Quest'ultimo è particolarmente interessante, in quanto l'unica differenza con l'M5 sarà la mancanza di connessione wireless e sarà disponibile nell'inedita misura da 48 pollici, oltre a 55, 65, 77, 83 e 97 pollici.
Ma soprattutto arriverà a 165 Hz di frequenza di aggiornamento, il che farà felici i gamer incalliti, ma solo nelle misure da 55, 65, 77 e 83 pollici. Purtroppo, infatti, le varianti da 48 e 97 pollici utilizzeranno la "vecchia" tecnologia di pannello.
Per confronto, le serie C5 e M5 arrivano a 144 Hz, mentre la serie B5 arriva a 120 Hz.
Come Samsung, LG si è gettata a capofitto nell'IA, anche grazie alla collaborazione con Microsoft. A parte l'applicazione della tecnologia per migliorare l'immagine, il marchio coreano utilizzerà il brand LG AI che abbiamo visto per i nuovi PC anche per i TV.
La rivoluzione parte dal telecomando, che da Magic Remote diventa AI Magic Remote (secondo alcuni portali sembra che non arriverà in Italia, ma LG lo ha presentato nel comunicato stampa, quindi non sappiamo esattamente cosa succederà), con un pulsante IA dedicato.
Nondimeno, le funzionalità IA dovrebbero essere le stesse. Ecco cosa troveremo sui nuovi TV LG:
- AI Welcome, una schermata con raccomandazioni personalizzate per gli utenti
- AI Voice HD riconosce la voce dell'utente cambiando automaticamente il profilo
- AI search consente di trovare i propri contenuti preferiti grazie a un modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM)
- Microsoft Copilot
- AI Chatbot, che identifica "in modo proattivo i potenziali problemi offrendo soluzioni tempestive ed efficaci"
- Generative Image Gallery, per creare immagini da usare come sfondo, ovviamente con l'IA
LG dice che con l'IA si potranno personalizzare diversi aspetti del TV, specificamente per ogni profilo utente, e il TV sarà in grado di proporre contenuti, come una lezione di yoga se l'utente è solito seguirne una ogni mattina.
Sembra troppo? C'è un motivo per questo "accanimento": LG dice di aver chiesto a ChatGPT quali saranno alcune delle tendenze tecnologiche chiave per il 2025, e, (sorpresa, sorpresa), la risposta è stata "Intelligenza Artificiale" come risultato principale. Eccoci serviti.
Se anche voi pensate che l'IA sui TV alla fine non serva, potete non aspettare l'arrivo dei nuovi TV LG e dare un'occhiata ai migliori TV presenti sul mercato: ecco i nostri consigli per tutte le esigenze.
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NVIDIA DLSS 4: il Frame Generation diventa MULTI, e le prestazioni salgono fino a 8X
Una delle più grandi novità riguardanti le nuove GeForce RTX serie 50 presentate da NVIDIA al CES è senza dubbio il nuovo DLSS 4. Si tratta sulla carta di una tecnologia rivoluzionaria che promette di moltiplicare le prestazioni fino a 8 volte grazie all'introduzione del Multi Frame Generation. Questa nuova versione del Deep Learning Super Sampling sarà disponibile con le schede grafiche della serie RTX 50, offrendo miglioramenti significativi per il ray tracing e la qualità dell'immagine.
DLSS, acronimo di Deep Learning Super Sampling, è una tecnologia basata sull'intelligenza artificiale sviluppata da NVIDIA per migliorare le prestazioni dei giochi senza sacrificare la qualità grafica. Con l'introduzione del DLSS 4, NVIDIA ha compiuto un ulteriore passo avanti implementando la funzione di Multi Frame Generation, che permette di generare fino a tre frame aggiuntivi per ogni frame renderizzato in modo tradizionale. Si tratta ovviamente di una evoluzione del Frame Generation "classico", il DLSS 3, introdotto con le RTX serie 40. Se appunto il DLSS di 3° generazione generava un frame aggiuntivo basato su quello renderizzato, il Multi Frame Generation ne va a generare 3, moltiplicando per forza di cose le performance complessive.
Questa tecnologia funziona in sinergia con le altre funzioni di DLSS, come il Ray Reconstruction e la Super Resolution, per garantire un gameplay fluido anche con le impostazioni grafiche più elevate. Secondo quanto dichiarato da NVIDIA, il DLSS 4 è in grado di portare il frame rate fino a 240 fps in 4K, completamente ray-traced.
- Multi Frame Generation
Grazie al Multi Frame Generation, DLSS 4 può generare più frame per ogni frame renderizzato in modo convenzionale. Questo approccio permette di aumentare le prestazioni fino a 8 volte rispetto al rendering tradizionale. - Ray Reconstruction
Una delle caratteristiche distintive di DLSS 4 è il miglioramento della qualità del ray tracing attraverso l'uso di reti neurali avanzate. Il Ray Reconstruction permette di ottenere immagini più realistiche e dettagliate, riducendo il carico sulla GPU. Si tratta ovviamente di una versione migliorata di quella vista sulle RTX serie 40. - Super Resolution migliorata
NVIDIA ha ulteriormente affinato la tecnologia di Super Resolution, permettendo di ottenere immagini più nitide e definite anche a risoluzioni inferiori. Anche questo contribuisce molto al miglioramento delle performance, a discapito però della qualità dell'immagine.
L'immagine seguente spiega abbastanza bene il lavoro che il DLSS 4, e tutte le tecnologie in esso racchiuse, effettua su ogni singolo frame renderizzato. Si parte da un frame a bassa risoluzione renderizzato in modo classico, si applicano la Super Resolution per aumentare la risoluzione, il Ray Reconstruction per migliorare la resa del ray tracing e poi il Multi Frame Generation per generare 3 frame aggiuntivi basati su quello risultante.
DLSS 4 sarà disponibile esclusivamente sulle schede grafiche della serie RTX 50, tra cui quelle appena svelate da NVIDIA:
- GeForce RTX 5090
- GeForce RTX 5080
- GeForce RTX 5070 Ti
- GeForce RTX 5070
Questa scelta strategica di NVIDIA punta a sfruttare al massimo le capacità della nuova architettura Blackwell, ottimizzata per il calcolo parallelo e l'intelligenza artificiale. Non renderà felici i possessori delle RTX serie 40, ma d'altronde con il DLSS 3 successe la stessa identica cosa. L'avanzamento a livello tecnologico ha permesso a NVIDIA di migliorare le sue tecnologie.
RTX 5090 e RTX 5080 saranno disponibili dal 30 gennaio, mentre le 5070 Ti e 5070 arriveranno verso febbraio, di conseguenza possiamo aspettarci di vedere i primi giochi e applicazioni con supporto al DLSS 4 a partire da queste date. Da quanto confermato da NVIDIA, sono già oltre 75 i giochi e i programmi che supporteranno il Multi Frame Generation.
Fra questi si annoverano Alan Wake 2, Cyberpunk 2077, Indiana Jones e l'Antico Cerchio, Star Wars Outlaws, che già al lancio delle nuove GPU avranno il pieno supporto al DLSS 4. A seguire saranno aggiornati anche Black Myth: Wukong, NARAKA: BLADEPOINT, Marvel Rivals e Microsoft Flight Simulator 2024, e tra le nuove uscite che vanteranno il supporto alla nuova tecnologia NVIDIA ci sono anche Black State, DOOM: The Dark Ages e Dune: Awakening.
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La ricarica wireless di iPhone darà il suo meglio sui Google Pixel
Al CES di Las Vegas, il Wireless Power Consortium ha annunciato un'accelerata dello standard di ricarica Qi2 anche sugli smartphone Android.
Il Qi2 è un nuovo standard per la ricarica wireless, che prevede l'allineamento delle bobine tra dispositivo e caricabatteria tramite l'uso di magneti.
In altre parole, parliamo della stessa tecnologia originariamente lanciata da Apple come ricarica MagSafe, che è stata poi ceduta dall'azienda della mela al Wireless Power Consortium (WPC) come base per il nuovo standard Qi2
Tra le aziende che hanno assicurato il proprio impegno verso lo standard ci sono Samsung e Google, che hanno confermato che nel 2025 vedremo smartphone a marchio Galaxy e Pixel con Qi2.
Il coinvolgimento di Samsung e Google darà una bella spinta al Qi2 su Android: al momento l'unico smartphone che supporta questo standard di ricarica è l'HMD Skyline, inutile dire che parlare di Qi2 su un eventuale Galaxy S25 sarebbe tutta un'altra cosa.
In particolare, Google potrebbe anche portare a un miglioramento dello standard: per i suoi nuovi Pixel, infatti, si parla di una ricarica wireless che superi i 15W garantiti dalla normale Qi2.
Sembra che in un primo momento questa ricarica senza fili più veloce possa essere un'esclusiva dei Pixel Stand, ma che Google donerà al WPC questa tecnologia.
Secondo quanto riferito, queste innovazioni, che porteranno a una maggior velocità di ricarica wireless, saranno incluse in una futura versione dello standard, chiamata Qi2.2.
Alla maggior diffusione dello standard Qi2 su Android potrebbero contribuire anche gli accessori e dispositivi Qi2 Ready, annunciati dal WPC al CES.
Si tratterà di accessori (soprattutto case, probabilmente) e dispositivi che, abbinati tra loro, garantiranno la piena compatibilità con la ricarica Qi2.
Verosimilmente, si tratterà soprattutto di custodie dotate di magneti, che permetteranno quindi il preciso allineamento di smartphone sprovvisti di anello con i caricabatterie Qi2.
Sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali, possiamo infatti immaginare che si tratterà di accessori da abbinare a smartphone che supportano già le velocità di ricarica di Qi2, ma sono sprovvisti del magnete circolare sul retro, necessario per l'aggancio ai caricabatterie.
Al momento non è chiaro se i tanto chiacchierati Samsung Galaxy S25 supporteranno nativamente Qi2 (e avranno quindi l'anello magnetico sul retro, come gli iPhone) o se invece saranno "Qi2 Ready" e avranno bisogno di una custodia per agganciarsi ai caricabatteria Qi2.
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NVIDIA GeForce RTX serie 50 ufficiale, è tutto più alto: le performance (8X), la RAM, i core, per fortuna non i prezzi
Durante il CES 2025, NVIDIA ha svelato la tanto attesa serie di GPU GeForce RTX 50, basata sulla nuova architettura Blackwell. L'annuncio era particolarmente atteso, soprattutto per le promesse di un miglioramento delle prestazioni fino a 8 volte rispetto alla generazione precedente, anche grazie all'integrazione di DLSS 4 e di altre tecnologie innovative. Si parla di un vero e proprio balzo generazionale, una promessa che viene fatta ogni anno, anche se stavolta sembrerebbero esserci davvero degli ottimi presupposti.
La serie RTX 50 introduce l'architettura Blackwell, progettata per ottimizzare al massimo i calcoli paralleli e ridurre la latenza. Tra le innovazioni principali troviamo:
- DLSS 4 con Multi Frame Generation, capace di moltiplicare le prestazioni fino a 8 volte rispetto al rendering tradizionale.
- Reflex 2, che abbassa la latenza del sistema fino al 75%, rendendo l'esperienza di gioco più reattiva e fluida.
- Neural Shaders, una nuova tecnologia che migliora la qualità grafica utilizzando reti neurali per elaborare shader avanzati in tempo reale.
- Supporto a DisplayPort 2.1, garantendo compatibilità con i display ad altissima risoluzione e frequenze di aggiornamento elevate.
Con queste innovazioni, le nuove GPU promettono di fare faville, soprattutto in ambito gaming. C'è da dire che anche a livello hardware non si fanno mancare nulla. Vediamo di seguito i modelli annunciati e le principali caratteristiche tecniche.
NVIDIA ha presentato tre modelli principali:
- GeForce RTX 5090
La top di gamma, progettata per i gamer più esigenti e i professionisti del settore creativo. Offre il massimo delle prestazioni con 32 GB di VRAM GDDR7, Tensor Core di 5° gen (3.352 AI TOPS), Ray Tracing Core di 4° gen (318 TFLOPS), 21.760 CUDA Core e un consumo energetico stimato di 575 W. - GeForce RTX 5080
Una soluzione di fascia alta che punta a offrire un equilibrio tra prezzo e prestazioni. Dispone di 16 GB di VRAM GDDR7, Tensor Core di 5° gen (1.801 AI TOPS), Ray Tracing Core di 4° gen (171 TFLOPS), 10.752 CUDA Core e un consumo energetico stimato di 450 W. - GeForce RTX 5070
La scelta più accessibile della nuova serie, dotata di 12 GB di VRAM GDDR7, Tensor Core di 5° gen (988 AI TOPS), Ray Tracing Core di 4° gen (94 TFLOPS), 6.144 CUDA Core e un consumo energetico stimato di 250 W. - GeForce RTX 5070 Ti
Una versione potenziata della RTX 5070, progettata per offrire prestazioni superiori grazie a 16 GB di VRAM GDDR7, Tensor Core di 5° gen (1.406 AI TOPS), Ray Tracing Core di 4° gen (133 TFLOPS), 8.960 CUDA Core e un consumo energetico stimato di 300 W.
Abbastanza clamoroso il divario fra la RTX 5090 e la RTX 5080 in termini di hardware e core. Certo, l'ammiraglia delle nuove GPU punta non tanto a un mercato consumer, quanto più a professionisti, ma si parla comunque di un prestazioni diverse. Se non altro i prezzi riflettono questo divario.
Grazie a DLSS 4 e al supporto per il ray tracing avanzato, la serie RTX 50 rappresenta un vero e proprio salto generazionale. Secondo i dati forniti da NVIDIA, le nuove GPU sono in grado di:
- Aumentare le prestazioni in 4K fino a 3 volte rispetto alla serie RTX 40.
- Offrire un frame rate fluido e stabile anche con tutti gli effetti grafici attivi al massimo.
- Ridurre significativamente il consumo energetico grazie all'ottimizzazione del processo produttivo.
Questi miglioramenti rendono le nuove schede particolarmente appetibili per chi utilizza il PC non solo per giocare, ma anche per applicazioni professionali come il rendering 3D e l'elaborazione video.
Di seguito le prestazioni in gioco della nuova RTX 5090 a confronto con la RTX 4090 del 2022:
E non pensiate che la RTX 5080 sia da meno. Con il nuovo DLSS in tanti casi le performance risultano raddoppiate:
Secondo quanto riportato da NVIDIA, i prezzi ufficiali di lancio in euro saranno:
- GeForce RTX 5090: 2.389 €
- GeForce RTX 5080: 1.199 €
- GeForce RTX 5070 Ti: 899 €
- GeForce RTX 5070: 659 €
Questi prezzi collocano la serie RTX 50 nella fascia alta del mercato, con la RTX 5070 che si propone come un'opzione più economica ma comunque potente.
RTX 5090 e RTX 5080 saranno disponibili dal 30 gennaio, mentre le 5070 Ti e 5070 arriveranno verso febbraio.
Vediamo quelli che erano i prezzi di listino delle RTX serie 40 per farci un'idea di quanto i prezzi siano aumentati o diminuiti:
- GeForce RTX 4090: 1.979€
- GeForce RTX 4080: 1.479€
- GeForce RTX 4070 Ti: 919€
- GeForce RTX 4070: 669€
La 5090 è decisamente più cara, ma come abbiamo visto c'è anche un balzo gigantesco a livello hardware. Decisamente meglio gli altri prezzi, che risultano inferiori a quelli visti nel 2022 e nel 2023.
Voci di corridoio suggeriscono anche che NVIDIA avrebbe pronte scorte più numerose per le nuove GPU, allontanando lo spettro degli scalper.
Se le promesse di prestazioni 8X superiori verranno mantenute, la serie RTX 50 potrebbe rappresentare un punto di svolta per l'intero settore. Non ci resta che attendere fine gennaio e febbraio per scoprire se queste nuove schede riusciranno davvero a mantenere le aspettative elevate generate dall'annuncio.
L'articolo NVIDIA GeForce RTX serie 50 ufficiale, è tutto più alto: le performance (8X), la RAM, i core, per fortuna non i prezzi sembra essere il primo su Smartworld.
Galaxy S25: confermata ufficialmente la data di annuncio, ultimi rumor e promo lancio!
Ultime 24 ore intensissime per i fan Samsung in attesa dei nuovi Galaxy S25: in rete sono infatti emerse diverse anticipazioni, su tutte l'ufficializzazione della data di annuncio.
I nuovi top di gamma della casa coreana verranno quindi effettivamente presentati il 22 gennaio, ma non è l'unica notizia. Abbiamo infatti nuove immagini dei dispositivi e delle cover, ulteriori indicazioni che il supporto alla ricarica wireless Qi2 sarà possibile grazie a una cover dedicata e una email di Samsung che anticipa la promo lancio.
La notizia più importante è la data dell'Unpacked 2025. La casa coreana ha infatti condiviso un comunicato stampa e un video con l'invito all'evento, che si terrà il 22 gennaio 2025 a San Jose, in California alle 19:00 ora italiana.
Samsung ha dichiarato che annuncerà "la prossima evoluzione di Galaxy AI", che "sarà più naturale e intuitivo e cambierà il modo in cui gli utenti Galaxy interagiscono con il mondo".
La presentazione riguarderà almeno tre dispositivi, Galaxy S25, Galaxy S25+ e Galaxy S25 Ultra, oltre a un quarto telefono che probabilmente sarà Galaxy S25 Slim.
Chi è interessato, potrà seguire l'evento in diretta sul sito Samsung (potrete registrarvi inserendo l'email o usando il vostro account Samsung), oppure sul canale YouTube dell'azienda.
Diamo anche un'occhiata agli ultimi leak sui Galaxy S25. I telefoni dovrebbero avere il nuovo chip Qualcomm Snapdragon 8 Elite, indipendentemente dal modello e dal mercato, e la variante Ultra nelle versioni da 512 GB e 1 TB dovrebbe avere ben 16 GB di RAM.
Stando agli ultimi rumor, i telefoni dovrebbero adottare lo standard di ricarica wireless MagSafe/Qi2, ma a quanto pare solo tramite una cover magnetica apposita (che potete vedere nelle immagini qui sotto da Spigen). La soluzione è simile a quanto avviene con OPPO Find X8 Pro e OnePlus 13.
Alcune immagini trapelate online poi mostrano i Galaxy S25, S25+ e S25 Ultra in blu, che permette di vedere come il modello Ultra abbia una colorazione leggermente diversa, chiamata Titanium Blue.
Le immagini confermano inoltre che Galaxy S25 Ultra avrà cornici estremamente sottili e angoli più arrotondati.
In alcuni mercati, Samsung ha già aperto le pre-prenotazioni online, che consentono di ricevere 50 dollari di credito, fino a 1.250 dollari con trade-in (fino a 900 dollari di valutazione dell'usato + 350 dollari di ulteriore credito) e la possibilità di vincere 5.000 dollari di credito sul Samsung Store.
In Italia al momento la promo è meno aggressiva. Alcuni clienti Samsung hanno infatti ricevuto un'email con un timer che scadrà proprio il 22 gennaio alle 19:00 e in cui si annunciano 50 euro di sconto sullo store e la possibilità di vincere un Galaxy Watch Ultra.
Se si è interessati, basta cliccare sul pulsante Mi interessa in fondo all'email: verrà inviata un'email prima dell'evento con un codice sconto che potrà essere usato dal 22 gennaio al 6 febbraio 2025 su Samsung Shop. Questo tra l'altro vuol dire che i Galaxy saranno disponibile per il preordine da subito.
Per quanto riguarda il concorso, chi acquista un Galaxy S25 su Samsung Shop entro il 6 febbraio 2025, potrà registrarlo su Samsung Members entro il 7 febbraio 2025 e partecipare all'estrazione di 100 Galaxy Watch Ultra.
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Garmin fa all-in al CES: nuovo Instinct 3 super resistente e radar per la sicurezza in moto
Garmin è in grande spolvero al CES di Las Vegas, dove ha appena presentato due nuovi e interessanti prodotti. Parliamo del nuovo Instinct 3, lo smartwatch sempre più resistente, e un inedito radar per la sicurezza in moto.
La popolare fiera tecnologica che si tiene ogni anno a Las Vegas è diventato un appuntamento fisso ormai per vedere le novità di Garmin. Anche quest'anno l'azienda non delude, lanciando due prodotti diversi tra loro ma con eguali spunti interessanti. Andiamo a vederli insieme.
Con questa nuova generazione di Instinct, Garmin dimostra di porre particolare attenzione anche all'aspetto estetico dei suoi smartwatch. Con Instinct 3 infatti arrivano delle novità anche sul fronte del design, con maggiore attenzione per coprire una gamma di utenti più vasta.
Tra le novità principali del nuovo Garmin Instinct 3 troviamo infatti l'integrazione del display AMOLED. Arrivano due versioni del dispositivo, con cassa da 45 mm e 50 mm. Oltre ai modelli con colorazioni classiche, troviamo anche quelli in edizione limitata denominata Tropical Pulse Collection, i quali arriveranno con tinte Neotropic, Neotropic con cinturino Twilight o completamente in tinta Twilight.
Tutte le varianti sono dotate di display AMOLED e ricarica solare. Grande attenzione, come al solito, è stata posta all'aspetto della resistenza. Aspetto che viene curato principalmente con la scelta dei materiali di realizzazione. Il metallo è stato usato per la lunetta, e un polimero resistente per la cassa.
Dei passi in avanti, rispetto a Instinct 2, sono stati fatti anche sul fronte dell'autonomia. Troviamo infatti un incremento di 5 volte dell'autonomia quando il modulo GPS è attivo. E proprio in questo contesto, vediamo arrivare anche il sistema Multi GNSS, in modalità SatIQ, il quale assicura la gelocalizzazione anche tramite più satelliti. Questo gioverà anche all'accuratezza della localizzazione.
In termini di sensori per il monitoraggio dei parametri fisiologici, Instinct 3 ha un sensore cardio integrato, il monitoraggio della qualità del sonno, un sensore Pulse Ox per l'analisi dell'ossigenazione del sangue e molto altro.
Infine, vediamo l'aspetto puramente smart di questo nuovo Instanct 3 di Garmin: il dispositivo permette di visualizzare sul display messaggi, notifiche, chiamate in entrata. Tramite l'app Garmin Messenger è possibile ascoltare la lettura dei messaggi ricevuti sullo smartphone accoppiato. I pagamenti digitali sono assicurati tramite il servizio Garmin Pay.
Le varianti con display AMOLED del nuovo Garmin Instinct 3 arriveranno sul mercato al prezzo che parte da 499,99 euro. Le varianti con display MIP e tecnologia di ricarica solare invece il prezzo partirà da 399,99 euro. Ancora non conosciamo i dettagli sulla disponibilità in Italia del nuovo Instinct 3.
Insieme al nuovo smartwatch, Garmin ha mostrato una particolare novità che riguarda molto da vicino i motociclisti. Parliamo di zumo R1, un radar per la sicurezza in moto.
Le funzionalità principali del nuovo radar presentato da Garmin riguardano infatti la sicurezza durante la guida in moto. Vediamo le funzionalità e caratteristiche principali:
- Il dispositivo è dotato di un display sul quale visualizzare tutti i veicoli nelle vicinanze.
- Possibilità di abilitare avvisi audio in caso di avvicinamento oltre una distanza minima da parte di altri veicoli. Tali avvisi possono essere riprodotti anche su caschi e auricolari compatibili.
- Possibilità di effettuare regolazioni rapide delle luci e degli avvisi tramite l'app zūmo Radar.
Come vedete dalle immagini in galleria, si tratta di un dispositivo che garantisce maggiore sicurezza in entrambi i sensi di utilizzo, ovvero sia per monitorare in maniera accurata la posizione degli altri veicoli rispetto alla propria e sia per segnalare in maniera più evidente la propria posizione agli altri.
Il dispositivo è dotato di certificazione IP67 per garantire un utilizzo ottimale in qualsiasi condizione. Il prezzo di lancio corrisponde a 599,99 euro. Ancora non abbiamo una data di debutto ufficiale per il mercato italiano.
Visto che siamo in tema, qui sotto trovate alcune delle ultime novità più interessanti mostrate al CES di Las Vegas:
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Vision AI, The Frame Pro e anti-riflesso: le 3 scommesse (azzardate?) di Samsung per i TV del 2025
Siamo ormai abituati a soluzioni di intelligenza artificiale sui televisori, ma al CES 2025 Samsung ha lanciato la piattaforma Vision AI che prende spunto direttamente dalle funzionalità disponibili sui suoi migliori telefoni.
Questo significa che sui vari TV dell'azienda potremo cercare informazioni sullo schermo, tradurre i contenuti e generare immagini. Ma questa non è l'unica novità: la casa di Seul ha anche presentato il nuovo The Frame Pro e diversi TV OLED con la discussa funzione anti-riflesso.
Al CES 2025 Samsung ha annunciato Vision AI, l'IA dell'azienda che verrà integrata su tutta vasta gamma di modelli. Ecco cosa può fare.
Cos'è Vision AISamsung Vision AI è una piattaforma intelligente sviluppata in collaborazione con Microsoft e altre aziende per rendere i TV consapevoli dell'ambiente, autonomi e adattabili alle preferenze degli utenti.
Non si tratta solo di funzionalità per il miglioramento dell'immagine, come l'upscaling o l'HDR, oppure del suono, ma di strumenti che possiamo trovare sui telefoni. Tra le funzionalità di spicco, troviamo una sorta di Cerchia e Cerca e la possibilità di gestire la casa intelligente in maniera autonoma:
- Click to Search (Clicca per cercare), una sorta di Cerchia e Cerca per avere informazioni su quello che appare sullo schermo, che siano attori o ricette dei piatti (tramite Samsung Food)
- Traduzione dal vivo sul dispositivo, per la traduzione in tempo reale tramite i sottotitoli
- Generative Wallpaper (sfondi generativi), che consente di creare vere e proprie opere d'arte da mostrare sui TV attraverso l'IA generativa
- Home Insights e Pet and Family Care: funzionalità per la smart home che rendono il TV un hub di sicurezza in grado di analizzare i video delle telecamere o l'audio dal microfono per avvertire di infrazioni o comportamenti strani di animali e famigliari. Il TV è in grado anche di agire autonomamente, abbassando per esempio le luci
Inoltre alcuni dispositivi, come lo Smart Monitor M9 e alcune smart TV, avranno a disposizione Copilot, ma solo come web app e non come app integrata (come avviene sui PC Windows al di fuori dell'Italia).
Su quali TV arriverà Vision AISamsung Vision AI è stata integrata in tantissimi TV dell'azienda, dai Neo QLED (come l'avanzatissimo Neo QLED 8K QN990F) agli OLED per passare ai QLED e ai modelli The Frame. Non è stato specificato quali modelli esatti già sul mercato riceveranno la funzione.
Con i TV The Frame Samsung ha cercato di trasformare il concetto di TV, e ora compie un passo successivo con The Frame Pro, uno degli annunci più interessanti al CES.
Il televisore supera uno dei limiti maggiori della linea, che non ha mai ricevuto pannelli particolarmente avanzati. Ora The Frame Pro può vantarsi di della stessa tecnologia presente sui migliori Neo QLED, con colori più brillanti, contrasto più accentuato e neri più profondi.
Una caratteristica deludente è che non si tratta di un Mini LED nel vero senso della parola, con minuscoli LED su tutta la superficie che consentono un local dimming diffuso, ma sono concentrati sulla parte inferiore. Secondo Samsung, questo approccio permette comunque un local dimming "migliorato".
Un'altra novità è la One Connect Box, che contiene tutte le componenti del TV: ora è wireless e non deve più essere collegata fisicamente con un cavo.
Infine, Samsung porta il suo rivestimento antiriflesso annunciato l'anno scorso sull'S95D anche sul nuovo S95F QD-OLED e sui nuovi Neo QLED (4K e 8K). La soluzione elimina praticamente ogni tipo di riflesso da illuminazione o raggi di sole, ma è piuttosto controversa.
Diversi utenti sono convinti infatti che questo rivestimento peggiori l'immagine, soprattutto per quanto riguarda i neri.
Difficile non entusiasmarsi dopo aver letto questi annunci, ma magari alcuni termini non sono proprio chiarissimi quando si tratta di TV, e non è facile orientarsi sul mercato. Ecco alcuni approfondimenti che vi aiuteranno a scegliere con maggiore consapevolezza.
- Come scegliere un televisore
- QLED, Neo QLED o OLED? Una guida per orientarsi tra i pannelli TV
- Cosa significa HDR10
- Migliori TV
- Migliori TV OLED
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Tutto quello che sappiamo della serie Samsung Galaxy S25 e dei suoi "compagni di viaggio"
Manca poco al lancio della serie Galaxy S25, uno degli eventi più attesi dell'anno. Ma quali saranno le caratteristiche di quelli che per popolarità e retaggio saranno annoverati tra i migliori smartphone Android sul mercato?
Molti dettagli sono già noti, altri si scopriranno all'avvicinarsi della data di presentazione, mentre alcuni resteranno una sorpresa dell'evento Unpacked 2025.
Vediamo quindi quali saranno le caratteristiche dei Galaxy S25, quando usciranno e quanto potrebbero costare, perché le novità da approfondire sono diverse. E se chi vuole il massimo attenderà con ansia Galaxy S25 Ultra, scommettiamo che molti occhi saranno puntati sul quarto appartenente della serie: l'inedito S25 Slim!
Date ufficiali non sono ancora state condivise, ma secondo diverse anticipazioni apparse in rete durante il mese di dicembre 2024, Samsung dovrebbe presentare la nuova serie Galaxy S25 il 22 gennaio 2025.
La data sembra abbastanza certa, in quanto il noto leaker Evan Blass ha condiviso la locandina ufficiale dell'evento, da cui si possono vedere le sagome non di tre dispositivi come al solito, ma quattro (ne parleremo più avanti).
Come al solito, bisognerà attendere circa due settimane prima di poterli vedere sul mercato, lancio che dovrebbe avvenire il 7 febbraio 2025. I preordini invece dovrebbero partire dal 24 gennaio 2025.
Queste tempistiche sono in linea con quanto avvenuto gli scorsi anni con il lancio dei precedenti dispositivi della serie S:
- Galaxy S21: annunciati il 14 gennaio 2021, lanciati il 29 gennaio 2021
- Galaxy S22: annunciati il 9 febbraio 2022, lanciati il 25 febbraio 2022
- Galaxy S23: annunciati il 1 febbraio 2023, lanciati il 17 febbraio 2023
- Galaxy S24: annunciati il 17 gennaio 2024, lanciati il 31 gennaio 2024
Una nota sul nuovo Galaxy S25 Slim (di cui parleremo più avanti). Stando a diversi rumor, sarà annunciato insieme agli altri Galaxy S25, ma verrà lanciato sul mercato solo all'inizio del secondo trimestre, quindi per aprile 2025.
Ancora non sono trapelate notizie riguardanti i prezzi dei prossimi top di gamma Samsung, ma le sensazioni degli osservatori sono piuttosto positive.
Dopo gli aumenti della serie Galaxy S23, con la serie Galaxy S24 la casa di Seul si è ridimensionata leggermente, quindi la speranza è che si continui così. Se non ci saranno quindi rincari, i seguenti potrebbero essere i prezzi di lancio dei prossimi top di gamma Samsung
- Galaxy S25: 929€ (128 GB), 989€ (256 GB)
- Galaxy S25+: 1.189€ (256 GB), 1.309€ (512 GB)
- Galaxy S25 Ultra: 1.499€ (12 / 256 GB), 1.619€ (12 / 512 GB) e 1.859€ (12 GB / 1 TB)
Se il design non sembra così di "rottura" con il passato rispetto a quanto promesso a dicembre, le caratteristiche tecniche offrono più spunti di interesse.
Innanzitutto, come ogni anno si è ripresentata la questione dei modelli con chip Exynos, ma sembra che per il 2025 Samsung abbia deciso di dotare tutti i dispositivi con lo stesso chip, Snapdragon 8 Elite.
Inoltre l'esigenza di eseguire funzioni IA dovrebbe portare l'azienda a dotare tutti i dispositivi i 12 GB di RAM.
Galaxy S25 DesignIl nuovo Galaxy S25 (numero di modello SM-S9931x) non cambierà moltissimo a livello di design, mentre i colori ufficiali dovrebbero essere quattro: Moon Night Blue, Silver Shadow, Sparking Blue e Sparkling Green.
I colori esclusivi dello store Samsung invece sono più dibattuti. Per alcuni leaker dovrebbero essere Coral Red, Pink Gold, e Blue/Black, mentre altri parlano di tinte Blue, Mint, Navy e Silver Shadow.
SpecificheStando ai rumor più recenti, Samsung adotterà la stessa generazione di schermi dei Galaxy S24, M13 OLED, per i Galaxy S25. Questo significa che i nuovi M14 OLED potrebbero essere un'esclusiva di Pixel 9 Pro e iPhone 16 Pro.
Quindi i telefoni del marchio, almeno Galaxy S25 e S25+, dovrebbero fermarsi a "soli" 2.600 nit di luminosità, anche se un rumor riguardante S25 Ultra sembra smentire questa ipotesi.
Confidiamo comunque che la casa di Seul abbia risolto l'"effetto Mura", che causa una sorta di offuscamento quando si imposta un basso livello di luminosità.
Come accennato poche righe sopra, si spera che quest'anno Samsung porti il nuovo Snapdragon 8 Elite su tutta la serie, senza differenziare modelli e mercati. Nei mesi scorsi sono apparsi diversi benchmark su Geekbench, gli ultimi dei quali hanno rivelato punteggi di 2986 in single-core e 9335 in multi-core per Galaxy S25.
Nondimeno, in rete si è parlato anche della possibilità che Galaxy S25 e S25+ saranno dotati (in Europa e Cina) di chip Exynos 2500.
Sembra comunque che quest'anno Samsung porterà 12 GB di RAM su tutti i suoi telefoni, mentre le nuove memorie UFS 4.1 saranno riservate a Galaxy S25 Ultra.
Dal punto di vista della connettività, i telefoni dovrebbero ricevere finalmente la connettività satellitare, che consentirà di inviare messaggi di emergenza in caso di assenza di connettività. Ovviamente ci sarà la connettività Wi-Fi 7, ma niente UWB per il modello più piccolo, però.
Del comparto fotografico non si sa molto. Un leaker ha annunciato che Samsung potrebbe optare per un sensore Sony al posto dell'attuale ISOCELL per la fotocamera principale, notizia non confermata da altri.
Samsung ha comunque annunciato il nuovo sensore 50MP ISOCELL GNJ, che riduce i riflessi, oltre a migliorare la riproduzione dei colori e la cattura della luce. Sarebbe logico supporre di vederlo sui Galaxy S25 e S25+.
Difficile vedere le nuove batterie al silicio-carbonio sui nuovi Galaxy, ma la piattaforma Snapdragon 8 Elite promette un miglioramento dell'efficienza energetica del 44% per la CPU e del 40% per la GPU.
Stando ai rumor, Galaxy S25 monterà la stessa batteria di Galaxy S24, ma dovrebbe esserci comunque un aumento dell'autonomia.
Per quanto riguarda la ricarica, voci recenti hanno confermato che la serie Galaxy S25 adotterà lo standard di ricarica wireless Qi2 che arriva a 15 W.
Galaxy S25+ DesignAnche i nuovi GalaxyS25+ (numero di modello SM0S936x) sembrano molto simili ai predecessori, con la differenza che adotteranno bordi più arrotondati.
I colori saranno gli stessi dei Galaxy S25: Moon Night Blue, Silver Shadow, Sparking Blue e Sparkling Green, ma il modello Plus potrebbe anche arrivare in Midnight Black.
I colori esclusivi dello store Samsung dovrebbero essere gli stessi visti per Galaxy S25.
SpecificheDal punto di vista delle caratteristiche tecniche, quello che abbiamo detto per Galaxy S25 vale sostanzialmente anche per Galaxy S25+. Il dispositivo è apparso in un benchmark su Geekbench 6 con il SoC Exynos 2500, che rivela di essere abbastanza indietro rispetto allo Snapdragon 8 Elite.
Il punteggio ottenuto dal dispositivo è infatti di 2.358 in single-core e 8.211 in multi-core, molto meno di quanto ottenuto da Galaxy S25 con il SoC di Qualcomm.
Anche per schermo, RAM e ricarica vale il discorso fatto per Galaxy S25, mentre sulla batteria non ci sono informazioni. Sappiamo però da un rapporto dell'FCC che Galaxy S25+ sarà dotato di chip UWB.
Galaxy S25 Ultra DesignGalaxy S25 Ultra (numero di modello SM-S938x) offre invece diversi spunti di interesse per il design. Due saranno gli elementi che salteranno immediatamente all'occhio: cornici più sottili e bordi più arrotondati.
Le dimensioni dovrebbero essere leggermente inferiori, a fronte di uno schermo sempre da 6,8 pollici, e così il peso. Stando a quanto riportato, dovrebbe toccare i 219 grammi, contro i 232 grammi di Galaxy S24 Ultra.
Il telaio sarà sempre con elementi in titanio, mentre sul retro il blocco fotocamere avrà la stessa disposizione del predecessore, ma gli obiettivi saranno simili a quelli di Galaxy Z Fold 6, ovvero circondati da cerchi neri e concentrici.
Galaxy S25 Ultra dovrebbe arrivare in quattro varianti titanio: Titanium Black, Titanium Blue, Titanium Grey e Titanium Silver. I colori esclusivi invece dovrebbero essere Titanium Blue/Black, Titanium Jade Green e Titanium Pink/Silver.
SpecificheCome abbiamo detto, Galaxy S25 Ultra dovrebbe avere uno schermo da 6,8 pollici, ma potrebbe spingersi a 3.000 nit di luminosità. Questo suggerisce che Samsung adotterà i nuovi pannelli M14 OLED, almeno per questo modello, ma è solo una supposizione.
Per quanto riguarda il chip, sarà ovviamente uno Snapdragon 8 Elite, ma i benchmark trapelati lasciano supporre prestazioni molto superiori rispetto a quelle di Galaxy S25. I punteggi ottenuti da Galaxy S25 Ultra sarebbero infatti di ben 3.148 in single-core e 10.236 in multi-core.
Dal punto di vista della memoria, la RAM dovrebbe arrivare a 16 GB, e stando a un rumor apparso in rete il nuovo top di Samsung potrebbe adottare le nuove memorie UFS 4.1, che migliorano le prestazioni legate all'IA.
Molto dibattuto il discorso sul comparto fotocamere. Mettendo insieme i diversi rumor, Galaxy S25 Ultra potrebbe ricevere un aggiornamento per quanto riguarda la fotocamera principale (che sarà sempre da 200 MP), ma soprattutto per quella ultra grandangolare.
Questa infatti sarebbe molto più luminosa, con un'apertura f/1.7 dagli attuali f/2.2, e soprattutto con un sensore da 50 MP dagli attuali 12 MP. Il sensore da 50 MP sarebbe dotato di pixel binning 4 in 1 per catturare immagini da 12,5 MP.
Sembra inoltre che il teleobiettivo riceverà un'apertura variabile, ma non sappiamo se sia qualcosa di simile a quanto si vede con Xiaomi 14 Ultra o meno.
Una voce a dir poco eclatante suggerisce invece che Samsung possa abbandonare il teleobiettivo 3x per abbracciare una configurazione a tre fotocamere (e non quattro), ma la notizia è stata smentita da Ice Universe. Anzi, secondo quest'ultimo anche il teleobiettivo riceverà un sensore da 50 MP (dai 10 MP attuali).
La fotocamera anteriore, invece, resterà almeno per un altro anno da 12 MP, e così la batteria, che dovrebbe essere sempre da 5.000 mAh (non sappiamo se con ricarica più veloce ma comunque con ricarica wireless Qi2). Infine, come Galaxy S25+ anche il modello Ultra sarà dotato di UWB.
Quindi le novità maggiori dei nuovi Galaxy S25 saranno il chip Snapdragon 8 Elite, una RAM maggiore e alcuni miglioramenti dal punto di vista del comparto fotografico.
Come possiamo immaginare, Samsung spingerà sempre più sull'IA, con funzioni che saranno sempre più basate sul dispositivo e meno sul cloud.
Purtroppo non sono emersi dettagli su cosa attendersi, ma Samsung ha confermato che l'IA è una priorità, e questo vale anche per Bixby, che riceverà funzioni di IA generativa.
Alcuni leak dal codice della One UI fanno anche ipotizzare che Samsung offrirà un accesso gratuito a Gemini Advanced (almeno per un certo periodo) ai proprietari di Galaxy S25.
Per quanto riguarda altre funzionalità, dovrebbe finalmente arrivare il rilevamento incidenti, e una nuova funzione chiamata Game Assist. Si tratterebbe di una modalità di gioco che migliorerebbe le prestazioni senza scaldare il telefono.
Si tratterebbe di un tipo di upscaling che sfrutterebbe l'Adreno Frame Motion Engine 2.0 di Qualcomm per raddoppiare il frame rate nei giochi senza aumentare il consumo energetico.
Ricordiamo che la serie Galaxy S25 debutterà con la nuova One UI 7 (possibilmente 7.1), di cui qui sopra potete vedere la nostra anteprima.
Come si è potuto anche vedere dall'invito per l'Unpacked 2025, quest'anno Galaxy presenterà un quarto Galaxy S25, chiamato Slim in quanto più sottile.
Stando a quanto riportato, il dispositivo (numero di modello SM-S937B) seguirà le orme del chiacchierato iPhone 17 Air, puntando tutto sullo spessore. I rumor parlano di uno spessore di 6,x mm, quindi più del rivale della mela, che dovrebbe avere uno spessore tra 5 e 6 mm.
Per quanto riguarda le specifiche, un rapporto di fine dicembre 2024 ha parlato di uno schermo da 6,6 pollici, Snapdragon 8 Elite, fotocamera principale da 200 MP, fotocamera ultra grandangolare da 50 MP (sensore JN5 UW) e teleobiettivo da 50 MP con zoom 3,5x (sensore JN5).
La batteria, dovrebbe essere compresa tra 4.700 e 5.000 mAh.
I Galaxy S25 potrebbero non essere le sole star dell'Unpacked 2025: Samsung potrebbe infatti presentare altri prodotti che rischiano di rubare la scena ai nuovi telefoni.
Innanzitutto, la seconda generazione di Galaxy Ring, Galaxy Ring 2, che stando agli ultimi rumor potrebbe ricevere sensori migliorati e una maggiore autonomia.
Ma soprattutto la casa di Seul potrebbe presentare i nuovi occhiali smart basati su Android XR, un tipo di dispositivo che sarà al centro dell'interesse dei maggiori produttori nei prossimi anni.
Non si sa molto su cosa attendersi, ma anticipazioni delle scorse settimane hanno rivelato che saranno leggerissimi (appena 50 g, come un paio di occhiali "normali") e sfrutteranno Gemini per le funzionalità IA. Come avvenuto per Galaxy Ring l'anno scorso, Samsung potrebbe semplicemente presentare i nuovi occhiali, con l'intenzione di lanciarli sul mercato solo in un secondo momento.
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Il cinema in casa raggiunge un nuovo livello con XGIMI Ascend: 100 pollici di goduria, in incognito
XGIMI ci ha appena mostrato una novità assoluta per il settore dei proiettori al CES di Las Vegas, con il prodotto concept denominato Ascend. La fiera statunitense che da anni è un punto di riferimento per il settore tech (vi ricordiamo quali sono le migliori smart TV sul mercato) è stata scelta dall'azienda cinese per presentare tanto originale quanto particolare.
XGIMI Ascend è un prodotto che probabilmente non avete ancora mai visto e che, senza esagerare, si pone l'obiettivo di rendere il nostro salotto qualcosa di molto vicino a una sala di proiezione. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Negli ultimi il segmento di mercato dei proiettori è cresciuto notevolmente (ecco la guida su come scegliere un proiettore), con tantissime aziende che hanno presentato diversi prodotti adatti a tantissime categorie di utenti. Abbiamo visto recentemente diversi proiettori, anche di dimensioni ridotte e adatti a chi non ha molto spazio in casa.
Proprio in questo contesto arriva la novità mostrata da XGIMI durante il CES di Las Vegas. Si tratta, come menzionato sopra, di un concept, ovvero di un prodotto che ancora non è stato realizzato in termini commerciali. Quindi non fateci troppo la bocca, non potremo metterci le mani a breve.
Tecnicamente XGIMI Ascend è un prodotto costituito da due anime principali. Troviamo infatti uno schermo dotato della tecnologia Ambient Light Rejection (ALR). Ovvero uno schermo per la proiezione che è particolarmente ottimizzato per minimizzare gli effetti della luce ambientale sulle immagini proiettate.
In termini pratici, questo schermo di proiezione realizzato da XGIMI dovrebbe assicurare delle performance tali da minimizzare l'effetto proiezione, dandoci l'impressione di vedere un display vero e proprio, e non una proiezione.
La vera chicca però la troviamo nella meccanica. La soluzione Ascend presentata da XGIMI viene infatti definita 2-in-1, visto che lo schermo può essere utilizzato in due diverse posizioni: è infatti possibile regolarne l'altezza in base alle proprie esigenze. Immaginando un uso dello schermo per scopi puramente di arredamento, si può impostare la sua altezza a circa un terzo del suo massimo. Una soluzione utile per chi, ad esempio, vuole simulare un camino acceso in casa.
Per l'intrattenimento puro invece è possibile estenderlo al massimo, in modo da raggiungere una diagonale di proiezione di ben 100". Nella base sono inoltre presenti due soundbar Harman Kardon di classe premium, in modo da assicurare un'esperienza audio di alto livello.
A tutto questo si aggiunge la seconda anima del prodotto: parliamo del proiettore Aura 2 di XGIMI, presentato pochi mesi fa. Questo proiettore è stato accoppiato allo schermo ALR proprio per le sue performance ottimizzate in termini di proiezione a corto raggio. Anche Aura 2 presenta speaker Harman Kardon integrati da 60 W. Rimane abbastanza semplice immaginare quale potrà essere l'esperienza di visione che si può ottenere con i due dispositivi in funzione.
Ribadiamo che si tratta di un concept, per cui ancora non sappiamo quando e a che prezzo arriverà ufficialmente sul mercato, ma ci stupirebbe se dopo cotanto annuncio XGIMI non decidesse di commercializzarlo nel corso del 2025.
Se siete interessati ad approfondire il tema delle smart TV, qui sotto trovate una serie di guide che potrebbero tornarvi utili:
- Quali sono le migliori app per smart TV
- Come funziona Google TV
- Come aggiornare Apple TV e le app installate
- Quali sono i migliori TV OLED del momento
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Incredibilmente sottili: ecco le cornici di Galaxy S25 Ultra in un'inedita immagine dal vivo!
La nuova serie Galaxy S25 sarà caratterizzata da cornici sottili, ma quanto sottili? A svelarcelo è un'inedita immagine dal vivo dell'attesissimo Galaxy S25 Ultra, che mostra il lato destro del telefono.
Condivisa su X dal leaker Jukanlosreve, che rivela di averla ottenuta dal noto Ice Univerce, la foto mostra il lato destro del prossimo top di gamma di Samsung, confermando una serie di informazioni apparse nelle scorse settimane.
Innanzitutto, le cornici. Galaxy S25 Ultra avrà cornici intorno allo schermo veramente sottili, quantificate nell'ordine di una riduzione del 30% rispetto a Galaxy S24 Ultra. Questa foto rivela l'impressionante lavoro compiuto da Samsung.
Un altro aspetto che possiamo apprezzare riguarda i bordi, molto più arrotondati rispetto alla precedente generazione. Infine, la foto conferma un altro rumor sul telefono: lo schermo piatto.
Nel complesso, l'immagine non stravolge le nostre aspettative sul telefono, ma ci sono alcuni aspetti curiosi che vale la pena considerare. Il primo riguarda l'elaborazione della foto.
Come si può vedere, lo sfondo è stato modificato in qualche modo, e questo ha comportato anche l'eliminazione dei pulsanti sul lato destro del dispositivo. Ci aspetteremmo di vedere il bilanciere del volume e il pulsante di accensione, che invece non si vedono.
La seconda domanda che ci poniamo è: perché Ice Universe non ha condiviso direttamente l'immagine? A quanto pare, il noto leaker l'aveva effettivamente fatto, per poi cancellare il post poco dopo. Immaginiamo che il motivo fosse per evitare una reazione da parte di Samsung per aver pubblicato la foto di un dispositivo dal vivo, ma è una supposizione.
Nondimeno, come dicevamo, le rivelazioni non sono così sconvolgenti da farci dubitare della loro veridicità, quindi siamo abbastanza convinti che l'immagine sia attendibile, con le precauzioni del caso. Detto questo, ne avremo la conferma tra poche settimane: i nuovi Galaxy S25 dovrebbero essere presentati il 22 gennaio.
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Nothing Phone (2a) Plus riceve Nothing OS 3.0 con Android 15! Ecco le note di rilascio
Sono passate solo tre settimane dall'avvio del programma beta per Nothing OS 3.0 sui Nothing Phone (2a) Plus, e ora l'azienda ha dato il via al rilascio dell'aggiornamento per tutti gli utenti.
La build, identificata con il numero di versione Nothing OS V3.0-241226-1537, porta Android 15 e una serie di novità tra cui:
- I widget condivisi, che consentono di vedere i widget di un parente o amico
- Diverse opzioni per la schermata di blocco, come la pagina di personalizzazione, i nuovi quadranti orologio e la possibilità di aggiungere più widget
- Novità per il cassetto delle app, con Smart Drawer e la possibilità di aggiungere le app preferite in cima
- Finestre pop-up migliorate, che ora si possono trascinare sullo schermo, ridimensionare, bloccare sul borso e attivare trascinando le notifiche verso il basso
- Nuove impostazioni rapide
- Altri cambiamenti nel design, per i widget, le impostazioni e una nuova animazione di sblocco con l'impronta
- Funzionalità IA per mostrare le app più usate
- Nuovo design per mostrare lo stato di carica dalla schermata di blocco
- Archiviazione automatica, per liberare lo spazio automaticamente senza cancellare app o dati
- Animazioni predittive
- Patch di sicurezza di dicembre 2024
L'aggiornamento è in corso di distribuzione per tutti gli utenti, ma in maniera graduale quindi non è detto che sia disponibile immediatamente. In caso basterà attendere.
Per aggiornare, toccate la notifica e seguite le istruzioni indicate oppure andate nelle Impostazioni e toccate Sistema. Qui dovreste vedere la notifica a fianco di Aggiornamenti di sistema.
Durante l'aggiornamento, il sistema si ottimizzerà in background e potrebbe surriscaldarsi leggermente, con conseguente aumento del consumo energetico. Si tratta di un fenomeno temporaneo, e il dispositivo tornerà alla normalità dopo il completamento dell'aggiornamento.
Ricordiamo che Nothing Phone (2) e (2a) hanno già ricevuto l'aggiornamento a fine dicembre, mentre Nothing Phone (1) e CMF Phone 1 dovrebbero riceverlo a breve. Qui sotto trovate il registro delle modifiche completo.
L'articolo Nothing Phone (2a) Plus riceve Nothing OS 3.0 con Android 15! Ecco le note di rilascio sembra essere il primo su Smartworld.
50 Giga una tantum o in più ogni mese? Le promo di TIM per la befana
Per chi è sempre a corto di Giga, TIM ha 50 Giga in 5G pronti nella calza della Befana con due promozioni a prima vista simili ma sostanzialmente diverse.
Scopriamole entrambe, ricordandovi che almeno una sarà disponibile per pochi giorni, quindi bisogna sbrigarsi!
La prima, TIM 50 Giga 5G Silver, è disponibile per i titolari di SIM TIM ricaricabile solo fino all'8 gennaio 2025 e prevede la possibilità di attivare 50 Giga in 5G Ultra per un mese al costo di 2,99 euro una tantum.
La promozione, che non verrà rinnovata il mese successivo ma sarà disponibile solo per un mese, sarà addebitata su credito residuo senza costi di attivazione. Gli utenti interessati devono avere un'offerta attiva e riceveranno una notifica sull'app MyTIM o tramite SMS, e potranno attivarla seguendo le indicazioni.
Per quanto riguarda la connessione, sarà disponibile fino in 5G Ultra, ovvero con velocità di navigazione massima fino a 2 Gbps in download e fino a 300 Mbps in upload.
In caso il 5G non fosse disponibile, la connessione avverrà in 4G, ma con classe di priorità più elevata rispetto a quella degli utenti senza 5G Ultra attivo.
Ricordiamo che i Giga disponibili in UE seguono le nuove regole per il costo extrasoglia, quindi saranno disponibili 3,80 Giga.
L'altra offerta si chiama TIM 50 Giga Ultra ed è offerta solo ad alcuni clienti TIM mobile con un'offerta attiva. Questa opzione, già attiva da luglio 2024, è proposta anche in questo caso tramite notifica sull'app MyTIM o SMS e prevede la possibilità di ottenere 50 Giga in più al mese e l'accesso alla rete 5G Ultra, se non già disponibile.
Il costo in questo caso è di 1,99 euro al mese, e per attivarla basterà seguire le indicazioni sulla notifica. Per quanto riguarda il roaming UE, i Giga in più saranno da normativa 2,60 al mese.
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SwitchBot K20+ Pro è il robot che fa da maggiordomo: porta gli oggetti, purifica l'aria e pulisce, anche
C'è poco da dire, SwitchBot ha trovato il modo per distinguersi dal resto del mercato con il suo K20+ Pro, che grazie ai suoi accessori è in grado di diventare un vero e proprio maggiordomo.
I migliori robot aspirapolvere hanno ormai raggiunto un livello tecnologico tale che sceglierne uno è diventata un'impresa ardua. Per questo i produttori per distinguersi stanno cercando di introdurre funzioni come la capacità di salire gli scalini o di sfruttare l'intelligenza artificiale.
Ma un robot che porta oggetti, monitora l'ambiente con una telecamera, regge un tablet per i video e, volendo, pulisce anche, non si era ancora visto.
È quanto ha fatto SwitchBot con il Robot Domestico Multitasking K20+ Pro, il primo robot domestico multitasking al mondo. Alla base c'è un robot con capacità di eseguire compiti in modo autonomo, e le cui funzionalità possono però essere ampliate a dismisura per adattarsi a vari compiti domestici grazie a una serie di accessori.
SwitchBot K20+Pro è dotato di navigazione D-ToF Lidar e rivelazione laser doppia, che consentono al robot di creare una mappa di navigazione 1:1 della casa estremamente precisa. In questo modo può evitare ostacoli e navigare anche in spazi ristretti. Inoltre il supporto per Alexa, Google Assistant e Siri consente l'integrazione con servizi di terze parti.
Ma il fiore all'occhiello è la piattaforma mobile e modulare FusionPlatform, che trasforma il robot in un trampolino di lancio per la casa intelligente. Grazie all'aggancio ClawLock, la struttura infatti permette a vari dispositivi di integrarsi con il robot.
Ecco i kit disponibili:
- FusionPlatform: Supporto carichi personalizzati fino a 8 kg per la consegna di oggetti, cibi o bevande
- Patrol Kit: integrazione con la SwitchBot Pan/Tilt Cam Plus 2K o 3K per il monitoraggio in tempo reale, il rilevamento avanzato dei movimenti e le notifiche istantanee grazie all'app SwitchBot
- Purificatore d'aria Kit: un vero e proprio purificatore d'aria montato sul robot per monitorare l'aria nelle stanze e assicurare aria pulita ovunque in casa
- Combo: equipaggiato con un leggero aspirapolvere senza filo, il K20+ Pro Combo sfrutta quattro modalità di pulizia e la tecnologia di aspirazione TwinFlow per pulire in tutti gli spazi e per tutti gli scenari
- Air Flow Kit: grazie a SwitchBot Circulator Fan consente di far girare l'aria in tutta la casa
- Mobile Stand: uno stand per tablet, per portare il tablet in giro per casa, senza muovere un dito
- Omni Ultimate Kit: il kit completo che racchiude purificatore, aspirapolvere e telecamera di sicurezza, per gestire con un solo dispositivo tutta la casa
Non solo, ma FusionPlatform è pensata per la massima versatilità, ed è aperta anche all'integrazione con oggetti stampati in 3D e dispositivi di terze parti, con multiple porte per l'alimentazione per altoparlanti, frigoriferi per auto o anche lampade di sterilizzazione UV.
SwitchBot non ha ancora annunciato il prezzo di K20+ Pro e dei kit, ma sappiamo che sarà disponibile sul sito ufficiale dell'azienda più tardi in quest'anno insieme ai suoi accessori.
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SwitchBot rende la casa più intelligente: arrivano S20 Pro, Lock Ultra e Campanello Video
SwitchBot al CES ha presentato i suoi ultimi prodotti per la casa smart, tra cui il nuovo robot aspirapolvere S20 Pro, la serratura smart Lock Ultra e il Campanello Video.
L'azienda, nota per alcuni tra i migliori robot aspirapolvere sul mercato, si lancia nel 2025 con grandi ambizioni, a cominciare dal suo robot "maggiordomo", ma non solo.
SwitchBot S20 Pro segue le orme dell'ottimo S10, che ci aveva stupito con la sua doppia base, rilanciando con una maggiore potenza e più attenzione ai dettagli.
Per quanto riguarda la potenza d'aspirazione, passa da 6.500 Pa a ben 15.000 Pa, mentre la progettazione anti-intreccio doppia previene i problemi di intrecciamento dei capelli grazie a un pennello principale laterale da un lato e uno striscione laterale a due strisce uniche.
La funzione di auto-pulizia del razzolo RinseSync assicura che lo strumento sia sempre pulito, mentre gli angoli non saranno più un problema grazie a due funzioni.
S20 Pro è infatti dotato di un design a doppio estensione, con uno strato laterale per pulire gli angoli più stretti e un altro che si adatta perfettamente agli angoli della parete. Questo elimina le zone morte negli angoli, garantendo una copertura del 100%.
SwitchBot S20 Pro è compatibile con la stazione d'acqua S10, ma include una stazione base tutto-in-uno in due configurazioni, una con un serbatoio d'acqua normale e un'altra con sistema di rifornimento e scarico automatico.
Entrambe offrono asciugatura ad alta temperatura del razzolo, raccolta automatica dei rifiuti e rifornimento della soluzione di pulizia.
Infine, il robot aspirapolvere sarà certificato Matter e supporterà l'integrazione con altri dispositivi intelligenti senza bisogno di alcun hub, oltre a essere compatibile con l'umidificatore evaporativo SwitchBot.
Chi ha apprezzato SwitchBot Lock Pro non potrà che innamorarsi di Lock Ultra, la nuova serratura smart dell'azienda che rilancia con un design migliorato e nuove funzionalità.
SwitchBot Lock Ultra offre infatti velocità di sblocco ultra-rapide, una forza di torsione maggiore e supporta fino a 16 metodi di sblocco con il suo sistema FastUnlock (Lock Pro ne aveva 15).
Tra queste troviamo il riconoscimento delle impronte digitali, il controllo tramite app per smartphone, le schede NFC e i comandi vocali tramite Alexa, Google Assistant e Siri.
Il sistema di alimentazione triplo garantisce un'affidabilità costante, eliminando il rischio di rimanere bloccati a causa di un'interruzione di corrente.
La serratura è una soluzione ideale sia per inquilini e proprietari, in quanto offre una soluzione adattabile e retrofit che può essere installata facilmente nel 99,9% delle serrature esistenti. Tra queste, serrature a barra, a scatto e Jimmy Proof, e in caso non sia possibile un'installazione standard, sono disponibili anche soluzioni speciali stampate in 3D.
Per quanto riguarda la sicurezza, Lock Ultra dispone di un sistema di protezione a sei livelli con crittografia AES-128, avvisi di manomissione, funzione di blocco automatico e altro. Infine, la serratura supporta Matter tramite hub compatibili con SwitchBot.
Chiudiamo l'elenco di proposte SwitchBot con l'inedito Campanello Video, una soluzione con schermo portatile da 4,3 pollici e relay Wi-Fi che assicura funzionalità ininterrotte anche in caso di mancanza di rete.
Il dispositivo, che offre una risoluzione ultra-HD 2K, la visione notturna a colori e un angolo di visione di 165°, supporta una serie di funzionalità complete per la sicurezza. Tra queste il rilevamento di movimento AI, Alexa, il monitoraggio da remoto tramite app e la funzionalità gateway per le serrature SwitchBot
Il campanello può essere alimentato a batteria, con una durata di 20 mesi con connettività wireless, e ricarica tramite USB-C o pannello solare, o via cavo, Il monitor supporta fino a 512GB di archiviazione locale (venduta separatamente), e dispone di un cicalino integrato da 100 dB.
Come tutti i prodotti SwitchBot, il montaggio è semplicissimo: in tre minuti, con adesivo o viti, si può mettere in funzione il campanello, mentre il monitor ha solo bisogno di una presa di corrente.
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