Android World
MANUALINUX
I JVC Gummy mini costano così poco che meritano un'occhiata
All'interno della confezione di vendita troviamo la solita dotazione: due gommini aggiuntivi (taglie S ed L) e un cavetto USB/USB-C per la ricarica.
Gli auricolari sono in-ear e si incastrano ben a fondo nel canale uditivo: sono piccoli, leggeri e con una forma affusolata, se siete abituati agli in-ear non avrete troppi problemi. Al contrario, se siete tra gli utenti che non amano avere auricolari incastrati nell'orecchio, vi suggerisco di guardare oltre.
Nel complesso, però, i JVC Gummy mini rimangono ben incastrati e isolano molto dal rumore esterno, con i gommini in silicone che fungono un po' da tappi.
Il case è relativamente grosso, soprattutto considerando che offre solo 9 ore di autonomia in più. Pur non essendo particolarmente lungo, è molto spesso, il che lo rende più scomodo di altri in tasca.
La qualità audio non è elevatissima (parliamo sempre di un auricolari molto economici), ma l'ascolto è divertente: JVC scommette sui bassi e lo fa bene, con un un suono caldo e avvolgente. L'isolamento acustico garantito dalla forma degli auricolari migliora ulteriormente la resa dei bassi.
Il Bluetooth è in versione 5.1 e la connessione è sempre stabile, i codec supportati sono AAC e SBC e non c'è nessun problema di ritardo nell'audio guardando un film.
I controlli sono basati su tasti fisici, nascosti dietro la plastica degli auricolari. I pulsanti danno un bel feedback chiaro, ma sono duri da premere e fastidiosi, perché ti costringono a spingere l'auricolare dentro l'orecchio, soprattutto per doppio clic e triplo clic. Un workaround è tenere fermo l'auricolare tra pollice e medio, cliccando con l'indice, ma ovviamente non è il massimo della comodità.
I comandi funzionano così:
- Auricolare SX:
- Clic: Play/Pausa
- Doppio clic: Volume -
- Triplo clic: Volume+
- Auricolare DX:
- Clic: Play/Pausa
- Doppio clic: Traccia successiva
- Triplo clic: Traccia precedente
L'autonomia è di 6 ore con una singola ricarica: sufficiente, ma non eccelsa, considerando che non troviamo ANC o altre funzioni smart. Il case offre solo 9 ore aggiuntive (per un totale di 15 ore complessive), un po' poco, considerando le alternative sul mercato.
I microfoni sono sufficienti per chiamate in casa, in silenzio, ma subiscono molto il rumore di fondo e diventano praticamente inutilizzabili se ci si trova in contesti rumorosi.
Il prezzo è il punto forte di questi auricolari: 35€, un costo assolutamente accessibile, che ne giustifica (almeno in parte) le carenze.
L'articolo I JVC Gummy mini costano così poco che meritano un'occhiata sembra essere il primo su Mobileworld.
Che belle le nuove watchface di Keep su Wear OS
Il mondo degli smartwatch negli ultimi anni ha visto un costante sviluppo, anche grazie ai vari produttori tecnologici che continuano a rinnovare i loro dispositivi. Oltre a questo, troviamo Google che dimostra di tenere particolarmente all'aspetto software con il suo Wear OS.
In questa guida abbiamo parlato nel dettaglio di come funziona Wear OS. E proprio a proposito di Wear OS, arrivano delle interessanti novità per gli smartwatch che integrano il sistema operativo di Google. Le novità sono a tema Google Keep, la nota app utile alla creazione e gestione di note e appunti.
Stiamo parlando delle nuove watchface introdotte con Keep per Wear OS. Come vedete dagli screenshot nella galleria in basso, queste integrano delle nuove opzioni rapide per creare note con Keep. La prima mostra due opzioni rapide laterali, una per aggiungere un elenco di cose da completare e l'altra per aggiungere la classica nota.
La seconda watchface invece mostra l'orario e il collegamento rapido alla generazione di una nota con Keep. Le nuove opzioni per le watchface si integrano con le watchface stesse di Wear OS. È possibile personalizzare la presenza di tali opzioni collegate a Keep direttamente dalle impostazioni di Wear OS.
Queste novità sono state annunciate qualche settimana fa da Google e ora sono in fase di distribuzione automatica tramite un aggiornamento dell'app Keep per Wear OS (versione 5.23.102.03).
L'articolo Che belle le nuove watchface di Keep su Wear OS sembra essere il primo su Androidworld.
Fermare la ricarica adattiva è più semplice sui Pixel
Negli ultimi anni è cresciuto notevolmente l'interesse attorno ai Pixel di Google. Gli smartphone di BigG sono ormai disponibili in pianta stabile nel mercato italiano e si fanno apprezzare anche per una stabilità di prezzo non comune nel panorama attuale.
Nelle ultime ore sembra essere arrivata un'interessante novità per i Pixel, la quale riguarda da vicino le modalità di ricarica della batteria. Nello specifico, si tratta della possibilità di fermare la ricarica adattiva in maniera più rapida e semplice.
La ricarica adattiva è presente sui Pixel di Google da almeno un paio di anni. Questa prevede una velocità di ricarica più bassa nel caso in cui si collega lo smartphone al caricabatterie nel periodo in cui solitamente si dorme, con la sicurezza di avere la carica completa entro la sveglia impostata dall'utente. Lo scopo di tutto ciò è preservare la longevità della batteria, ricaricandola con una potenza minore, che a sua volta implica un minore surriscaldamento.
La novità che Google sta introducendo per i suoi Pixel la vediamo nello screenshot qui sotto. Si tratta di una notifica che viene mostrata quando si collega lo smartphone al caricabatterie e la ricarica adattiva parte automaticamente. Tramite la notifica è possibile fermare la ricarica adattiva, e quindi attivare la classica modalità di ricarica rapida, toccando la relativa opzione.
Insomma, niente di rivoluzionario, visto che la ricarica adattiva è sempre stata disattivabile dalle impostazioni di Android, ma sicuramente una comodità in più per chi ha necessità di non usare la ricarica adattiva saltuariamente.
La novità dovrebbe essere in fase di distribuzione per tutti i possessori di Pixel aggiornati ad Android 13. Fateci sapere se avete già usato la nuova opzione e se la trovate comoda.
L'articolo Fermare la ricarica adattiva è più semplice sui Pixel sembra essere il primo su Androidworld.
Sappiamo già tutto di OnePlus Nord CE 3 Lite 5G, ma potrebbe ancora sorprendervi
Non abbiamo avuto neanche il tempo di annunciare la sua data di lancio che ora già sappiamo anche le specifiche del nuovo OnePlus Nord CE 3 Lite 5G, atteso alla presentazione ufficiale tra poche settimane insieme agli auricolari Nord Buds 2. Gli ultimi rumor hanno rivelato gran parte della scheda tecnica del nuovo smartphone entry-level OnePlus, dunque possiamo già darvi qualche informazione approfondita sulle sue capacità, che potrebbero essere più sorprendenti del previsto.
Come da tradizione della linea Nord CE, il nuovo modello sarà un prodotto di fascia economica. Per la precisione, secondo le informazioni rivelate dai rumor, monterà un processore Qualcomm Snapdragon 695 5G, accompagnato da 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, anche se ci potrebbero essere altre versioni con diversi tagli di memoria, probabilmente anche un modello con 6 GB di RAM.
Il design sarà abbastanza classico. Sulla parte frontale dominerà il display LCD con risoluzione 2.400 x 1.080 pixel, probabilmente un pannello da 6,7" con refresh rate a 120 Hz. In alto ci sarà il foro al centro per la fotocamera frontale che dovrebbe avere un sensore da 16 MP con apertura f/2.5.
Novità sostanziose, invece, per il retro, dove dovrebbe trovare posto una tripla fotocamera con sensore principale da 108 MP e apertura f/1.8, affiancato da un altro sensore con ottica macro da 2 MP e da un terzo sensore di profondità da 2 MP.
Le dimensioni non saranno troppo generose – si parla di 165,5 x 76 x 8,3 mm – ma all'interno della scocca troverà posta una generosa batteria con capacità da 5.000 mAh, che supporterà la ricarica rapida SuperVOOC a 67W. La parte software sarà affidata alla OxygenOS 13 basata su Android 13.
Secondo quanto rivelato dallo stesso rumor, per OnePlus Nord CE 3 Lite 5G saranno disponibili due colorazioni, nero e verde lime. Al momento dell'acquisto, ci dovrebbe essere anche una cover in TPU compresa in confezione, ma non è detto che sarà disponibile in tutti i mercati del mondo.
Per scoprire se tutte queste informazioni saranno effettivamente confermate non resta che attendere il 4 aprile, giorno della presentazione ufficiale di OnePlus Nord CE 3 Lite 5G. La scheda tecnica non sembra affatto male, quindi speriamo in un prezzo aggressivo per rendere subito accattivante questo nuovo modello. Intanto, a seguire trovate le immagini della scheda tecnica trapelata in queste ultime ore.
L'articolo Sappiamo già tutto di OnePlus Nord CE 3 Lite 5G, ma potrebbe ancora sorprendervi sembra essere il primo su Androidworld.
WhatsApp a lavoro sull'implementazione delle chat audio
Gli sviluppatori di WhatsApp stanno lavorando sull'implementazione di una nuova funzionalità dedicata alla versione dell'app per dispositivi Android. In particolare, nella versione beta 2.23.7.12 il team di WABetaInfo ha scovato una inedita funzionalità denominata chat audio e che sarà disponibile all'interno della chat tramite un futuro aggiornamento.
Entrando nel vivo della notizia, all'intestazione della chat verrà aggiunta una nuova icona a forma d'onda che consentirà agli utenti di avviare proprio la chat audio. Lo screenshot, inoltre, svela un pulsante rosso che servirà a terminare le chiamate in corso e, tra l'altro, sembra esserci uno spazio aggiuntivo disponibile. A riguardo, si ipotizza che questo spazio potrebbe essere riservato alla visualizzazione delle forme d'onda audio durante la navigazione tra le varie chat. Questa funzionalità, di cui ancora non si conoscono tutti i dettagli, è in fase di sviluppo: quindi, si presume che verrà rilasciata agli utenti attraverso un futuro update.
Nel frattempo, recentemente si è aggiornato WhatsApp per Windows. Diverse le novità contenute nell'ultima versione, a partire dalla velocità del software, che dovrebbe rispondere più rapidamente agli utenti. Inoltre, da adesso in poi i clienti potranno effettuare videochiamate oppure chiamate solo audio con un massimo, rispettivamente, di 8 persone e 32 persone. Infine, per la versione beta Android ed iOS, si sta lavorando sull'inaugurazione della chat ufficiale di WhatsApp: qui sarà possibile ricevere informazioni sugli ultimi aggiornamenti e sulle funzionalità della nota app di messaggistica.
L'articolo WhatsApp a lavoro sull'implementazione delle chat audio sembra essere il primo su Androidworld.
Redmi ritorna al passato: pronti A2 e A2+ con microUSB e 32 GB di memoria
Da pochi giorni sono stati ufficializzati i nuovi Xiaomi Redmi Note 12. La nuova gamma è composta dai seguenti modelli: Redmi Note 12 Pro+ 5G, Note 12 Pro 5G, Note 12 5G e Note 12. Si tratta di una serie di smartphone che punta a conquistare la fascia media del mercato, magari tramite un buon compromesso tra performance e prezzo di vendita.
Contestualmente, però, Redmi, senza troppi clamori, ha ufficializzato altri due smartphone. Stiamo parlando di Redmi A2 e Redmi A2+, due dispositivi che si piazzano nella fascia più economica del mercato. Il primo, che presenta un display da 6,52", è equipaggiato col chip MediaTek Helio G36, abbinato a 2/3 GB di RAM e 32 GB di memoria espandibile. Lato fotocamera, il sensore posteriore è da 8 MP, quello frontale da 5 MP. Buona la batteria da 5.000 mAh con supporto alla ricarica da 10 W (con ingresso ancora microUSB). Il software, un po' a sorpresa, si basa su Android 12 Go Edition. Una nota positiva è sicuramente rappresentata dalla presenza del jack per le cuffie da 3,5 mm.
Redmi A2+ ha molto in comune con il "fratello minore". L'unica caratteristica aggiuntiva è l'implementazione di un sensore per il riconoscimento delle impronte digitali, posizionato sul retro del cellulare. I due smartphone saranno disponibili in azzurro, verde chiaro e nero, mentre per quanto riguarda il prezzo di vendita in Italia ancora non ci sono informazioni. A riguardo, occorrerà attendere ancora un po' di tempo.
L'articolo Redmi ritorna al passato: pronti A2 e A2+ con microUSB e 32 GB di memoria sembra essere il primo su Androidworld.
App e giochi in sconto sul Play Store: c'è anche l'interessante Swim Out!
Ancora una volta, torniamo a parlare delle offerte disponibili ora sul Play Store: anche oggi, diverse applicazioni e giochi sono proposte ad un prezzo scontato, e non mancano ovviamente sconti del 100%. In particolare, oggi sono disponibili molti giochi di diverse tipologie in forte sconto, tra cui l'interessante Swim Out.
Swim Out è un gioco rompicapo strategico a turni ambientato, come è facile intuire dal nome, in una piscina: l'obiettivo è quello di completare gli oltre 100 livello scegliendo il percorso del proprio personaggio in modo tale da non colpire gli altri nuotatori che stanno facendo il bagno in piscina.
Come anticipato, oggi sono disponibili diversi giochi in sconto. Citiamo sicuramente Defense Zone 3 Ultra HD, un tower defence con una grafica davvero di ottima qualità, e Runic Curse, un hack and slash con la seguente trama:
Un gruppo di viaggiatori si imbatte in una tempesta in alto mare e fa naufragio. Adrian, un membro dell'equipaggio, si sveglia su un'isola sconosciuta dove ha avuto luogo la cosiddetta "Maledizione delle rune". È Adrian che dovrà scoprire cosa è successo al suo equipaggio su quest'isola con un terribile destino.
App e giochi in sconto- Defense Zone 3 Ultra HD Gratis
- The Enchanted Worlds Gratis
- StarLink 2: Constellation Gratis
- Synonyms PRO Gratis
- Ruby Square: puzzle game Gratis
- Swim Oute € 0,99
- Galaxy Trader – Space RPG € 1,39
- Scythe: Digital Edition € 4,99
- ReactionLab 2 – Sandbox € 1,39
- Beat Workers € 1,69
- G30 – A Memory Maze € 0,99
- Tallowmere € 1,09
- Runic Curse € 0,19
Negli scorsi giorni, altri software sono stati proposti in sconto sul Play Store.
Ecco dunque le app e i giochi che sono ancora disponibili ad un prezzo minore. Purtroppo non sappiamo quando gli sconti termineranno, per cui se c'è un'app che vi interessa, è il momento giusto di scaricarla.
- Pro Mp3 player Gratis
- Townscaper € 2,39
- Bad North: Jotunn Edition € 1,89
- Meganoid € 1,79
- Meganoid 2 € 0,99
- Heroes of Loot 2 € 1,79
- Gunslugs € 0,89
- Gunslugs 2 € 1,19
- Gunslugs 3 € 2,89
- Heroes of Loot € 0,99
- Space Grunts €2,39
- Space Grunts 2 € 2,09
- Snake Core € 1,19
- Groundskeeper2 € 1,79
- Neoteria € 0,79
- INC:The Beginning € 0,59
- SpongeBob SquarePants BfBB € 5,99
- Rush Rally 3 € 3,49
L'articolo App e giochi in sconto sul Play Store: c'è anche l'interessante Swim Out! sembra essere il primo su Androidworld.
Pixel Tablet sempre più vicino: ecco come funzionerà la Hub Mode
Il Pixel Tablet è sempre più vicino e, secondo diverse indiscrezioni, potrebbe debuttare al Google I/O di maggio. Sarà il tablet di riferimento per Google, al punto che porterà con sé anche innovazioni per l'interfaccia di Google Assistant e Discover.
Anche per questo motivo (e grazie anche alla beta di Android 13) sappiamo che è prevista una modalità Hub: collegandolo a una dock, il Pixel Tab si trasformerà in una sorta di smart display, adattando quindi l'esperienza utente al contesto d'uso.
Da 9to5Google arrivano oggi novità proprio su questa dock, che sarà un accessorio decisamente importante per l'ecosistema. Per la prima volta, abbiamo anche delle immagini, postate su Twitter, dell'aspetto di una delle dock previste.
Secondo quanto riferito da 9to5, infatti, Google venderà due dock diverse: entrambe serviranno a ricaricare il dispositivo (e a mandarlo in Modalità Hub), ma una delle due avrà anche degli speaker integrati, che miglioreranno quindi la resa audio. Nelle immagini del tweet qui sopra, la dock in questione dovrebbe essere quella sprovvista di altoparlanti.
A prescindere dagli speaker, comunque, spacchettando l'apk dell'app Google Home e leggendo il codice, si apprende che la Hub Mode di Pixel Tablet verrà avviata automaticamente quando si collega il dispositivo alla dock e sarà più di un cambio di interfaccia. Con il tablet in Hub Mode, infatti, sarà possibile castare contenuti al tablet (funzione non disponibile quando il Pixel Tablet è scollegato alla dock).
Inoltre, stando sempre al codice contenuto dentro l'apk, quando il tablet non è collegato, all'interno dell'app Google Home la dock viene trattata come uno speaker, con la possibilità di selezionare la stanza in cui è posizionato. Non è da escludere che, anche senza Pixel Tablet collegato, sarà possibile riprodurre musica dalle dock con altoparlanti integrato.
In ogni caso, ormai dovrebbe essere questione di qualche settimana: presto scopriremo tutti i dettagli sul Pixel Tablet, un dispositivo su cui Google sembra scommettere molto e che potrebbe rivelarsi una gran bella idea.
L'articolo Pixel Tablet sempre più vicino: ecco come funzionerà la Hub Mode sembra essere il primo su Androidworld.
Huawei Mate X3: tutte le caratteristiche del "Re" dei pieghevoli
Si tratta di una giornata intensa per Huawei, soprattutto per il suo segmento smartphone. Dopo aver ufficializzato i nuovi Huawei P60 per il mercato cinese, l'azienda presenta anche il nuovo Huawei Mate X3.
Parliamo del nuovo pieghevole della casa cinese, il quale arriva sul mercato con un'interessante scheda tecnica. Oltre ai componenti hardware, troviamo molto interessante il design, e la scelta di implementare display più grandi rispetto alla concorrenza mantenendo contenuto il peso e lo spessore. Vediamo prima la scheda tecnica completa e poi questi aspetti.
- Display:
- Esterno: 6,45" (2.504 × 1.080 pixel) LTPO OLED con refresh rate fino a 120Hz
- Interno: 7,85" (2.496 × 2.224 pixel) LTPS OLED con refresh rate fino a 120Hz, DCI-P3 color gamut, 1440 Hz high-frequency PWM dimming
- Processore: fino a 3.2GHz Qualcomm Snapdragon 8+ Gen1 4nm
- GPU: Adreno next-gen
- RAM: 12GB RAM
- Storage interno: 256GB / 512GB / 1 TB storage
- Sistema operativo: HarmonyOS 3.1
- Reti: Hybrid Dual SIM (nano + nano / NM card)
- Fotocamera posteriore:
- Principale: 50 megapixel Sony IMX766, f/1.8 aperture, OIS
- Grandangolo: 13 megapixel, f/2.2, 2.5cm macro
- Telephoto: 12 megapixel, f/3.4, 5x zoom ottico, OIS, fino a 50x zoom digitale, OIS
- Fotocamera anteriore: 8 megapixel, f/2.4
- Sicurezza: sensore d'impronte laterale
- Audio: Dual Speaker
- Dimensioni: 156,98 x 72,4 (141,5 aperto) x 5,3mm (aperto) 11,08mm (aperto)
- Peso: 241g (Feather sand), 239g (Plain leather), 242,5g (Collector's Edition)
- Connettività: Dual 4G VoLTE, Wi-Fi 802.11 ax (2.4GHz and 5GHz), Bluetooth 5.2 LE, GPS (L1 + L5 dual-band), NavIC, NFC, USB 3.1 Type-C (GEN1)
- Batteria: 4.800mAh / 5.060mAh (Collector's Edition) con ricarica rapida a 66W e ricarica wireless a 50W
Oltre alle specifiche tecniche, che chiaramente corrispondono a quelle di un top di gamma assoluto, eccetto per il mancato supporto al 5G per ovvi motivi derivanti dal ban statunitense, vediamo come Mate X3 arriva con un design e un'implementazione particolare.
I due display sono oggettivamente più grandi rispetto a quanto offerto dai suoi attuali rivali sul mercato, superando anche Galaxy Z Fold 4. Allo stesso tempo però Mate X3 appare più leggero e più sottile: prendendo come riferimento sempre il Fold 4 di Samsung, vediamo come Mate X3 pesa circa 5 grammi in meno ed è più sottile di 1 mm. Numeri che possono fare la differenza nell'utilizzo quotidiano di uno smartphone pieghevole.
Il nuovo Huawei Mate X3 è stato presentato esclusivamente per il mercato cinese al momento. Il dispositivo sarà disponibile nelle colorazioni Feather Sand White, Feather Sand Black, Feather Sand Purple, Qingshandai e Dawn Gold. Il prezzo parte dall'equivalente di circa 1.800€ e arriva all'equivalente di circa 2.200€ per la variante con più storage interno.
Ancora non abbiamo dettaglio sul suo eventuale futuro lancio in Europa.
L'articolo Huawei Mate X3: tutte le caratteristiche del "Re" dei pieghevoli sembra essere il primo su Androidworld.
Scopriamo la famiglia Huawei P60 e le sue fotocamere °O°
Huawei torna ancora una volta a far parlare di sé nel mercato smartphone, lanciando la nuova serie dei suoi flagship che ricalca ciò che l'ha resa celebre in tutto il mercato negli anni precedenti. Arrivano i nuovi Huawei P60 e ciò che cattura subito l'attenzione è il comparto fotografico.
Al di là delle specifiche tecniche, che tra poco vediamo nel dettaglio, vediamo subito il particolare design e disposizione dei sensori fotografici posteriori, a mimare un'espressione facciale stupita. Allora andiamo a vedere se questi nuovi Huawei P60 possono davvero stupire.
- Display: 6,67" (2.700 × 1.220 pixel) FHD+ OLED con refresh rate fino a 120Hz, LTPO (1-120Hz), 300Hz touch sampling rate, P3 colour gamut, fino a 1.07 miliardi di colori
- Processore: fino a 3.2GHz Qualcomm Snapdragon 8+ Gen1 4nm
- GPU: Adreno next-gen
- RAM: 8GB / 12GB
- Storage interno: 256GB / 512GB / 1TB
- Sistema operativo: HarmonyOS 3.1
- Reti: Dual SIM
- Fotocamera posteriore:
- Principale:
- P60 Pro e P60 Art – 48 megapixel super-spotting f/1.4 ~ f/4.0, OIS
- Grandangolo:
- P60 Pro - 13 megapixel, f/2.2
- P60 Art - 40 megapixel, f/2.2
- Telephoto:
- P60 Pro - 48 megapixel super-spotting night vision, 3.5x zoom ottico, fino a 100x zoom digitale, OIS, f/2.1, LED flash
- P60 Art – 48 megapixel super-spotting night vision, 3.5x zoom ottico, fino a 100x zoom digitale, OIS, f/2.1, LED flash
- Principale:
- Fotocamera anteriore: 13 megapixel, f/2.4
- Sicurezza: sensore d'impronte nel display
- Certificazioni: resistenza ad acqua e polvere (IP68)
- Audio: USB Type-C Audio, Stereo Speaker
- Dimensioni: 161 × 74,5 × 8,3mm
- Peso: 200g (P60 Pro) / 206g (P60 Art)
- Connettività: Dual 4G VoLTE, Wi-Fi 802.11 ax (2.4GHz and 5GHz), Bluetooth 5.2 LE,GPS (L1 + L5 Dual band), NFC, USB 3.1 Type-C (GEN1)
- Batteria: 4.815mAh (P60 Pro) / 5.100mAh (P60 Art) con ricarica SuperCharge a 88W e ricarica wireless a 50W
- Display: 6,67" (2.700 × 1.220 pixel) FHD+ OLED con refresh rate fino a 120Hz, LTPO (1-120Hz), 300Hz touch sampling rate, P3 colour gamut, fino a 1.07 miliardi di colori
- Processore: fino a 3.0GHz Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1 4nm
- GPU: Adreno next-gen
- RAM: 8GB
- Storage interno: 128GB /256GB / 512GB
- Sistema operativo: HarmonyOS 3.1
- Reti: Dual SIM
- Fotocamera posteriore:
- Principale: 48 megapixel super-spotting f/1.4 ~ f/4.0, OIS
- Grandangolo: 13 megapixel, f/2.2
- Periscopio: 12 megapixel, 5x zoom ottico, fino a 100x zoom digitale, OIS, f/3.4 aperture, LED flash
- Fotocamera anteriore: 13 megapixel, f/2.4
- Sicurezza: sensore d'impronte nel display
- Certificazioni: resistenza ad acqua e polvere (IP68)
- Audio: USB Type-C Audio, Stereo Speaker
- Dimensioni: 161 × 74,5 × 8,3mm
- Peso: 197g
- Connettività: Dual 4G VoLTE, Wi-Fi 802.11 ax (2.4GHz and 5GHz), Bluetooth 5.2 LE,GPS (L1 + L5 Dual band), NFC, USB 3.1 Type-C (GEN1)
- Batteria: 4.815mAh con ricarica rapida SuperCharge a 66W e ricarica wireless a 50W
Dalle schede tecniche dei nuovi modelli di casa Huawei apprendiamo chiaramente che si tratta di top di gamma in (quasi) tutti i comparti. A parte la mancanza del supporto 5G, per ovvi motivi collegati al ban statunitense, i nuovi Huawei P60 dovrebbero offrire prestazioni di livello in tutte le situazioni di utilizzo.
A farla da padrone, come sempre per la serie P di Huawei, troviamo un comparto fotografico con hardware di prim'ordine. Non manca nemmeno la certificazione IP68 e il supporto alla ricarica wireless rapida. Sarà anche interessante vedere come si comporterà sul campo la batteria della variante Art di P60, realizzata in carbonio di silicio e non ai classici ioni di litio.
La nuova serie Huawei P60 è stata ufficializzata esclusivamente in Cina al momento. Andiamo a vedere disponibilità e prezzi di tutti i modelli presentati:
- Huawei P60 sarà disponibile nei colori Rococo White, Feather Purple, Feather Black ed Emerald ad un prezzo che parte dall'equivalente di circa 620€ e arriva all'equivalente di circa 850€ per la variante con più storage interno.
- Huawei P60 Pro sarà disponibile nei colori Rococo White, Feather Purple, Feather Black ed Emerald ad un prezzo che parte dall'equivalente di circa 980€ e arriva all'equivalente di circa 1.100€ per la variante con più RAM e storage interno.
- Huawei P60 Art sarà disponibile nei colori Blue Sea, e Quicksand Gold ad un prezzo che parte dall'equivalente di circa 1.260€ e arriva all'equivalente di circa 1.550€ per la variante con più RAM e storage interno.
L'articolo Scopriamo la famiglia Huawei P60 e le sue fotocamere °O° sembra essere il primo su Androidworld.
Novità di Android 14: live wallpaper differenti per home e lock screen
Android supporta gli sfondi live dal 2009, ma fino ad oggi il sistema operativo di Google consente di impostare soltanto un unico sfondo animato, sia per la schermata iniziale che per quella di blocco. Questo limite, però, con l'avvento di Android 14 potrebbe essere superato. Difatti, grazie al lavoro di XDA, all'interno del codice sorgente di Android 13 QPR2, sono state scovate diverse modifiche che preparano il terreno all'abilitazione della funzione "sfondo animato della schermata di blocco indipendente".
Questa funzione, attualmente, non è disponibile nell'anteprima per gli sviluppatori di Android 14: dunque, almeno nelle versioni fino ad ora uscite, è supportata ancora soltanto la visualizzazione di sfondi statici. Tra l'altro, allo scopo di supportare la nuova API, sarà necessario aggiornare l'app Live Wallpaper Picker: soltanto in questo modo sarà possibile selezionare uno sfondo animato per la schermata di blocco ed un altro per quella iniziale. In un'altra modifica del codice, inoltre, Google ha aggiunto un metodo che permetterà di verificare se la nuova funzione di sfondo animato è abilitato.
Parlando sempre di Android 14, nelle scorse settimane è trapelata l'indiscrezione che suggerisce la possibilità che nella prossima versione del S.O. gli utenti beneficeranno del supporto alle passkey nelle applicazioni. Per chi non lo sapesse, si tratta di una funzionalità che consente di autenticarsi con le credenziali biometriche. Alla credenziale biometrica, quindi, viene assegnato un codice univoco, ovvero che potrà essere utilizzato solo una volta.
L'articolo Novità di Android 14: live wallpaper differenti per home e lock screen sembra essere il primo su Androidworld.
Cos'è il codice che dovrebbe farvi scoprire se siete intercettati?
E da molto tempo che circola una notizia riguardo ad un codice da digitare sul vostro smartphone che vi permetterebbe di scoprire se siete spiati o intercettati. Di recente questa notizia ha iniziato a propagarsi anche sui social grazie alla proliferazione del formato dei video brevi verticali.
Il codice di cui parliamo è *#21# e secondo chi sta riportando questa notizia vi permetterebbe di scoprire istantaneamente se qualcuno vi sta spiando od intercettando. Se in qualche modo qualcuno potrebbe davvero in passato aver usato questa opzione in modo fraudolento è anche vero che il codice non serve affatto a scoprire se si è intercettati e potrebbe al tempo stesso generare panico o finta sicurezza in chi lo utilizza.
Quello che fa il codice *#21#, da inserire nel tastierino numero della chiamata e inviando poi la chiamata, e verificare se sono attive deviazioni di chiamate dirette. In questo modo potrete quindi verificare gratuitamente e velocemente, con tutti gli operatori, se è attivo un trasferimento di chiamata o di SMS dal vostro numero ad un altro. Se anche qualcuno avesse davvero usato questo sistema per far sì che ogni chiamata diretta a voi arrivasse su un altro cellulare è facile capire come ve ne sareste probabilmente già accorti e soprattutto non è esattamente la definizione di spiare o intercettare, quanto piuttosto di dirottare o rubare le vostre chiamate.
Nel caso aveste attivato per errore una deviazione di chiamata il codice per disattivarle tutte è ##002#. Il modo in cui è stata veicolata questa informazione è volto palesemente a "rubare" qualche click e visualizzazione grazie al terrorismo psicologico. La verità è molto più semplice e meno spaventosa.
Dobbiamo poi aggiungere un'altra cosa: le intercettazioni sono possibili solo da parte delle forze dell'ordine e nel caso il vostro telefono fosse controllato non è certo con questo codice che lo scoprireste.
Qui sotto trovate un breve video dove spieghiamo la cosa.
Per avere informazioni di qualità e di prima mano ricordatevi di seguirci nel nostro canale Telegram delle Breaking news tecnologiche.
L'articolo Cos'è il codice che dovrebbe farvi scoprire se siete intercettati? sembra essere il primo su Androidworld.
Redmi Note 12 Turbo 5G sfida iPhone laddove è difficile batterlo
Xiaomi ha lanciato in Italia la serie Redmi Note 12 giusto ieri, ma l'azienda cinese guarda già avanti, e si appresta a presentare in patria un nuovo membro di questa famiglia che farà senz'altro molto parlare di sé (a cominciare dal nome): Redmi Note 12 Turbo 5G.
A dispetto del suffisso "turbo", che fa pensare solo alla velocità, sono anche altri gli elementi distintivi di questo smartphone, che sarà presentato in Cina il 28 marzo 2023. Anzitutto sarà il primo a impiegare il SoC Qualcomm Snapdragon 7+ Gen 2, a sua volta fresco di presentazione pochi giorni fa, e inoltre una sua versione internazionale sarebbe già prevista, sebbene sotto il brand POCO F5, il cui lancio è fissato per il 30 marzo in India.
Altri dettagli tecnici riguardano le RAM LPDDR5 e l'impiego di storage UFS 3.1, oltre a una camera di vapore particolarmente ampia per migliorarne il raffreddamento interno, giusto per non sminuire troppo il "turbo" del suo nome.
Per quanto riguarda invece il comparto fotografico si parla di una fotocamera principale da 64 megapixel con OIS, mentre la batteria dovrebbe essere da 5.000 mAh con ricarica a 67 Watt, e ci sarà anche un lettore di impronte leterale, nel tasto di accensione; tutto bene o male in linea con altri modelli della serie Redmi Note 12. Ma una menzione d'onore spetta senz'altro al display, unico nel suo genere.
Come si evince dal poster ufficiale qui sopra, Redmi Note 12 Turbo 5G avrà delle cornici attorno al display particolarmente contenute, più sottili anche di quelle di iPhone. Tutto ciò grazie all'impiego di un pannello OLED flessibile a 12-bit (68,7 miliardi di colori, 100% DCI-P3, HDR10+) che permetterà di ridurre il "chin", lo spessore nella parte inferiore, a soli 2,22 mm, contro i 2,4 di iPhone (una lotta all'ultimo millimetro); e se guardate anche lo spessore laterale e superiore la vittoria di Xiaomi è ancora più netta.
Tutto ciò poi con un peso complessivo di 181 grammi, uno spessore di 7,9 mm, a fronte di uno corpo e cornice realizzati in metallo, per non trascurare la solidità del telefono.
Come negli ultimi Redmi Note 12 non mancano nemmeno jack audio e infrarossi, e c'è anche una buona notizia sul software: MIUI 14 basata su Android 13.
Un modello insomma da tenere senz'altro d'occhio sotto il profilo estetico, ma non solo. Speriamo solo non ci vogliano 5 mesi prima di vederlo in Italia, com'è successo finora con gli altri membri della sua famiglia. Ne sapremo qualcosa di più già dalla prossima settimana, dopo i due lanci cui abbiamo accennato. Qui sotto vi lasciamo altri teaser ufficiali da spulciare.
L'articolo Redmi Note 12 Turbo 5G sfida iPhone laddove è difficile batterlo sembra essere il primo su Androidworld.
Recensione Samsung Galaxy A54 5G: un problema per la concorrenza
Samsung ha ormai esteso la sua politica del "no alimentatore" a quasi tutti i suoi smartphone e la fascia media ne è assolutamente vittima. All'interno della confezione in cartone di Samsung Galaxy A54 troviamo infatti solo il cavo USB-C/USB-C e qualche foglio di utilizzo rapido.
Samsung Galaxy A54 è uno smartphone veramente notevole dal punto di vista della qualità costruttiva. Se non fosse per lo spessore superiore a S23 per il resto lo smartphone ha molti punti in comune con il top di gamma dell'azienda. Abbiamo infatti un profilo in metallo e un retro in vetro lucido (Gorilla Glass 5) di ottima fattura. Il design poi è quello: abbiamo infatti le tre fotocamere sporgenti singolarmente dalla scocca posteriore.
Lo smartphone non è sottilissimo con i suoi 8,2 millimetri e non è in generale compatto, anche se lo è più di buona parte dei suoi concorrenti. Pesa 202 grammi, un valore giusto considerando gli ottimi materiali scelti per la costruzione. In più lo smartphone è ancora resistente ad acqua e polvere secondo lo standard IP67, una caratteristica praticamente unica nella fascia di prezzo e che ancora una volta fa "svettare" la famiglia Galaxy A rispetto alle alternative.
La scheda tecnica di Samsung Galaxy A54 è interessante. In assoluto non c'è uno spunto particolare che meriti di menzione, ma è il bilanciamento complessivo fra tutti i componenti a renderlo degno di nota. Decisamente più di Galaxy A53 al lancio.
Il nuovo processore Exynos 1380 octa core a 5 nanometri è una bella scoperta. Attribuiamo a lui buona parte dei meriti per la velocità di esecuzione del software, cosa che non era assolutamente il punto forte del predecessore quando lo avevamo testato. In più abbiamo una GPU Mali G68 MP5 e 8 GB di RAM, mandando definitivamente in pensione il taglio da 6 GB. La memoria interna è da 128 o 256 GB, ed in entrambi i casi è espandibile utilizzando una microSD, che va però a rubare uno dei due slot per le nanoSIM. Qui è un problema meno che altrove, visto che Samsung Galaxy A54 è praticamente l'unico smartphone Android di fascia media ad avere il supporto alle eSIM.
Lo smartphone è poi 5G, ha il Bluetooth 5.3 e vede il ritorno del supporto al Wi-Fi 6. Molto buono, per la categoria, il lettore di impronte digitali ottico integrato all'interno del display. Due note stonate: l'assenza di jack audio, che nella fascia media merita ancora di essere fatto notare, e il sensore di prossimità virtuale. In molti conosceranno bene questo sensore dalla fascia più bassa degli smartphone Samsung e dagli Xiaomi. Non abbiamo ravvisato particolari problemi nell'utilizzo, ma non possiamo nascondervi che avremmo decisamente preferito un sensore di prossimità "vero". La porta USB-C non supporta l'uscita video.
Samsung Galaxy A54 vede il ritorno a 3 fotocamere, perdendo uno degli inutili sensori del modello precedente. Rimane comunque una fotocamera macro, che non sarà rivoluzionaria ma almeno è da 5 megapixel, più di buona parte dei concorrenti. La fotocamera principale è un nuovo modello da 50 megapixel ƒ/1.8, con stabilizzazione ottica dell'immagine, altro marchio di fabbrica di questa famiglia di prodotti. Infine abbiamo una 12 megapixel grandangolare ƒ/2.2 e se avete interessi nei selfie anche una fotocamera frontale da 32 megapixel ƒ/2.2.
La fotocamera principale di questo smartphone è una bella sorpresa. O sarebbe meglio dire: una bella conferma. A nostro parere Galaxy A54 è uno dei migliori, se non il migliore, smartphone per le foto nella fascia media. Le foto sono nitide, con degli ottimi colori, la messa a fuoco è precisa e lo scatto è rapido. L'anteprima dello scatto non rende quasi mai giustizia a quello che poi è la foto finale. Sono i dettagli più raffinati a fare la differenza rispetto ad una fotocamera di uno smartphone premium, ma siamo convinti che in molti casi potrebbe comunque gareggiare con vari concorrenti anche nella fascia più alta. Buone le foto con meno luce, dove il telefono si prende però dei buoni secondi per completare lo scatto. Ci vuole un po' di pazienza anche con la modalità notturna che migliora ancora la definizione dell'immagine. Bene nel complesso anche la fotocamera grandangolare.
Lo zoom 2X, che viene proposto dal software come un'opzione rapida come per il grandangolo, è però solo un ritaglio della fotocamera principale e, benché i risultati siano discreti di giorno, si nota l'assenza di una fotocamera zoom. Buoni anche i selfie. L'azienda ha poi integrato i filtri ufficiali di Snapchat dentro la fotocamera Samsung. Niente di davvero nuovo per Samsung, che però adesso amplia quasi all'infinito la scelta di effetti con cui scattare, senza la necessità di installare app di terze parti.
Sono discreti i video in 4K a 30fps, anche se come l'anno scorso la qualità non è al livello di quella degli scatti fotografici. L'immagine è sempre molto nitida e i colori sono ottimi, ma la stabilizzazione è solo sufficiente.
Il display di questo Samsung Galaxy A54 5G è un 6,4 pollici di diagonale con risoluzione FullHD+ (1080 x 2340 pixel) e realizzato in tecnologia AMOLED. Il refresh rate è impostato per poter aumentare fino a 120 Hz nelle situazioni che ne possono trarre beneficio. Il pannello ha una luminosità di picco di 1.000 nits, che per la fascia media sono un valore veramente notevole, attribuito solo ai top di gamma fino a pochi anni fa. I colori sono nitidi e la visibilità rimane ottima anche all'esterno, pur senza arrivare al livello degli smartphone premium. Peccato solo che a schermo bloccato si noti una tonalità di nero più tendente al grigio, rispetto al nero profondo degli AMOLED dei top di gamma.
Presente l'always-on display personalizzabile dell'azienda. Peccato per la politica di non includere più delle pellicole prepplicate ai display dei proprio smartphone da parte di Samsung.
Samsung lancia Galaxy A54 5G già aggiornato con Android 13 e soprattutto con la sua interfaccia One UI 5.1. L'interfaccia dell'azienda è ormai una delle più complete e al tempo stesso delle più personalizzabili grazie soprattutto alla infinite opzioni offerte dal software ufficiale GoodLock scaricabile da Galaxy Store. Abbiamo poi il supporto al doppio account, la possibilità di forzare tutte le app nella modalità a schermo diviso e la possibilità di ridurre le app in finestra.
Il sistema rispetto al passato, soprattutto se facciamo il confronto con quello che abbiamo trovato negli smartphone Samsung alla prima accensione, è parso da subito estremamente più reattivo e scattante. Abbiamo notato solo un bug che ha portato come ad un "riavvio" di Wi-Fi e 4G/5G in un paio di occasioni. Difficile dire se sia una combinazione dovuta alle reti utilizzate o magari all'esemplare in utilizzo.
L'azienda garantisce poi 4 anni di major update (quindi fino ad Android 17!) e 5 anni di patch di sicurezza. Qualcosa che raramente i concorrenti offrono anche nella fascia media (o quanto meno non così a lungo).
Non ci sono novità nel campo della batteria e della ricarica in questo Galaxy A54 rispetto al modello precedente. Abbiamo ancora una volta una batteria da 5.000 mAh e il supporto alla ricarica rapida a 25W.
L'autonomia garantita da questo smartphone, seppur non eccezionale, è buona e ci ha permesso di superare indenni una giornata di utilizzo intenso. Non vi permetterà però di completare una seconda giornata completa con una singola carica.
Samsung Galaxy A54 5G viene venduto in Italia a 499€. Da un lato sono tanti per uno smartphone di fascia media. Dall'altro è anche vero che Samsung Galaxy A54 è di fatto uno smartphone di fascia media unico, con caratteristiche che non trovereste in altri smartphone, come la sua fotocamera, l'impermeabilità o il supporto alle eSIM. Lo potete trovare anche su Amazon. Controllate il box a seguire per verificare che il prezzo non abbia subito qualche sconto.
L'articolo Recensione Samsung Galaxy A54 5G: un problema per la concorrenza sembra essere il primo su Androidworld.
Quest'anno Samsung potrebbe lanciare il pieghevole più pieghevole di sempre
Samsung è da anni regina del mercato pieghevoli (anche per scarsa concorrenza), ma ciò non impedisce all'azienda coreana di ricercare nuovi form-factor, che in svariate occasioni sono stati anche mostrati al pubblico. Pensiamo a display pieghevoli a 360°, ad alcuni brevetti avveniristici (come quello qui sopra), e a schermi scorrevoli o con più di una sola piega, ed è proprio quest'ultimo che potrebbe concretizzarsi prima del previsto.
Stando a quanto riportato da Yogesh Brar, un informatore piuttosto noto e affidabile, un Samsung Galaxy Z Tri-Fold potrebbe arrivare già nel 2023, ovvero un pieghevole con due pieghe, in modo da avere ancora più spazio a disposizione.
A parole sembra tutto bello, ma un simile design introduce anche diverse complicazioni: peso, robustezza e spessore in primis, per non parlare poi anche della gestione a livello software, e se ricordate il disastroso debutto del primo Z Fold capirete perché Samsung ci andrà sicuramente molto cauta.
Vero è che un simile form-factor è praticamente insisto nel nome che l'azienda stessa ha scelto per la sua linea di pieghevoli, con quella "Z" che lo stilizza molto bene. In ogni caso prima di lui ci aspettiamo Z Fold 5 e Z Flip 5: il primo non sembra rivoluzionario rispetto al passato, il secondo potrebbe avere invece un'interessante soluzione per il display esterno; certo è che la concorrenza potrebbe finalmente farsi sentire.
E a proposito di nuovi modelli, sempre lo stesso Yogesh Brar spegne a sua volta i rumor su uno smartphone molto desiderato dai fan, ma sul quale non avevamo alcuna aspettativa.
Galaxy S23 FE non s'ha da fare. Del resto i primi rumor erano già stati prontamente smentiti da fonti note, e questa ulteriore conferma è solo un ulteriore chiodo su una bara che non ne aveva bisogno.
Del resto la serie "fan edition" si era già interrotta da tempo, e Samsung difficilmente torna sui suoi passi, soprattutto ora che il mercato è trascinato come non mai dai top di gamma. Invece un bel tri-fold da tremila euro (prezzo puramente sparato a caso anche solo per assonanza - NdR) ha molto più senso. Ne riparleremo senz'altro nella prossima puntata.
L'articolo Quest'anno Samsung potrebbe lanciare il pieghevole più pieghevole di sempre sembra essere il primo su Androidworld.
Samsung Galaxy M54 lancio a sorpresa in medio oriente: anche meglio del nuovo Galaxy A54?
Dopo l'annuncio del Galaxy A54, successore dell'ottimo Galaxy A52 (e A52s) e del meno ottimo A53, Samsung lancia un po' in sordina anche un altro dispositivo. Si tratta del Samsung Galaxy M54 5G, la variante Galaxy M per il 2023 che solitamente punta tutto sul comparto batteria. Il dispositivo in questione è stato lanciato nel medio-oriente, tant'è che la prima fonte di riferimento per i suoi dati è il sito Samsung arabo.
Dovrebbe proporsi come alternativa un po' meno impegnativa, sia per prezzo che per scheda tecnica, proprio della famiglia A. Alcune caratteristiche però sono addirittura superiori a quelle del nuovo A54. Vediamo insieme quelle tratte dal sito di Samsung:
- Schermo: 6.7" 1080x2400 120 Hz Super AMOLED
- Processore: Samsung Exynos 1380 octa-core 2.4 GHz
- RAM: 8 GB
- Memoria interna: 128/256 GB espandibile via microSD (fino a 1 TB)
- Fotocamere posteriori:
- 108 megapixel con OIS f1.8
- 8 megapixel ultrawide f2.2
- 2 megapixel macro f2.4
- Fotocamera anteriore: 32 megapixel f2.2
- Batteria: 6.000 mAh con ricarica a 25W
- Connettività: Bluetooth 5.3, Wi-Fi a/b/g/n/ac/ax, USB-C, GPS, Glonass, Beidou, Galileo, NavIC, QZSS
- SO: Android 13 con One UI 5.1
- Altro: dual SIM ibrido (o seconda SIM o microSD), supporto al 5G
- Peso: 199 g
- Dimensioni: 164,9 x 77,3 x 8,4 mm
In definitiva questo M54 ha una batteria più grande, uno schermo più grande e un sensore principale che arriva addirittura a 108 megapixel rispetto all'A54, e come se non bastasse condivide lo stesso processore Exynos del "rivale". Anche i colori sono diversi: quello della variante che trovate nella gallery qui sotto ha una back cover irridescente davvero particolare.
Rimangono due incognite: quando arriverà anche in occidente e, soprattutto, quanto costerà. Visto il prezzo più alto rispetto al passato di A54 (499€ di listino), ci aspettiamo rincari anche per la linea M, e questo Galaxy M54 5G non farà sicuramente eccezioni. Vi terremo aggiornati sull'eventuale lancio in Italia del dispositivo. E rimanete collegati ad AndroidWorld, tra pochissimo vi parleremo più nel dettaglio dell'A54.
L'articolo Samsung Galaxy M54 lancio a sorpresa in medio oriente: anche meglio del nuovo Galaxy A54? sembra essere il primo su Androidworld.
Giochi e app in offerta sul Play Store: ci sono Rush Rally 3 e Bad North in sconto!
Gli smartphone sono tra quei dispositivi che sono davvero sempre con noi e ci aiutano in tante attività quotidiane. Grazie al Play Store troviamo davvero tante app per gli scopi più disparati, ma anche un gran numero di giochi. La cosa interessante è che il Play Store (in questa guida trovate come installarlo) periodicamente propone offerte proprio su app e giochi selezionati.
Nelle ultime sono stati rinnovati gli sconti per un bel numero di giochi Android, così come quelli per alcune app (in questa guida trovate anche le migliori app per editor video). E allora andiamo a vederli insieme, ricordandovi anche come farsi rimborsare nel caso in cui un acquisto sul Play Store non dovesse soddisfarvi.
- Giochi gratis e in sconto sul Play Store
- App gratis e in sconto sul Play Store
- Offerte precedenti ancora in corso
- Meganoid 2 $1 (Reg. $2)
- Heroes of Loot 2 a 0,99€
- Pro Mp3 player GRATIS
- Command & Control: Spec Ops GRATIS
- Command & Control GRATIS
- Homo Machina a 1,19€
- Iron Marines Invasion a 2,29€
- Kingdom Rush Vengeance a 1,09€
- Kingdom Rush Frontiers a 1,09€
- Kingdom Rush Origins a 1,09€
- Vectronom a 2,29€
- onTouch English Dict a 1,39€
- Animated Photo Widget + a 1,09€
- Rec Recorder PRO a 0,69€
- WiFi Signal Strength Meter Pro a 0,99€
L'articolo Giochi e app in offerta sul Play Store: ci sono Rush Rally 3 e Bad North in sconto! sembra essere il primo su Androidworld.
Ecco il chip che traghetterà i top di gamma Android nel mondo dei 64-bit
Gli smartphone Android sono in procinto di abbandonare il "mondo" a 32 bit, almeno stando alle specifiche trapelate del nuovo Snapdragon 8 Gen 3.
Nelle ultime ore Kuba Wojciechowski ha infatti pubblicato su Twitter (ecco come funziona) le presunte specifiche del prossimo top di Qualcomm, identificato dal nome in codice "Lanai" o "Pineapple".
Secondo il noto leaker, il chip adotterà un layout 2+3+2+1, diverso dalla configurazione 1+4+3 dell'attuale Snapdragon 8 Gen 2.
Wojciechowski prevede, citando fonti interne, che la configurazione dei core sarà di questo tipo:
- 2x Arm nome in codice Hayes (A5xx) core "argento"
- 3x Arm nome in codice Hunter (A7xx) core "oro"
- 2x Arm nome in codice Hunter (A7xx) core "titanium"
- 1x Arm nome in codice Hunter ELP (Xn) core "gold+"
La novità viene dai nuovi core di ARM Hayes e Hunter, completamente nuovi e che dovrebbero, secondo il leaker, sostituire la formazione attuale. La notizia interessante è il nuovo cluster titanium, che appare per la prima volta nel SoC Lanai (o Pineapple), e che consiste in due core Arm 'Hunter' (A7xx). Al momento non è noto in che modo il cluster titanium differirebbe dagli altri, ma Kuba ipotizza che potrebbe essere configurato in modo diverso, ad esempio includendo più cache o potrebbe avere un clock più alto.
Ma la vera e propria rivoluzione è rappresentata dall'abbandono dei 32 bit. Wojciechowski afferma infatti come i nuovi chip saranno solo a 64 bit. Questa non è una grande sorpresa, vista la direzione intrapresa dallo Snapdragon 8 Gen 2 dell'anno scorso, e in generale dal mondo Android, ma certo rappresenta un passaggio importante, per non dire epocale.
Per quanto riguarda le altre specifiche del nuovo Snapdragon 8 Gen 3, il leaker menziona anche la GPU Adreno 750, con una frequenza massima di 770 MHz e il supporto al kernel Linux 6.1 e ad Android 14.
Infine una parola sull'annuncio. Snapdragon 8 Gen 2 è stato presentato a novembre dell'anno scorso ma, come abbiamo riportato a fine febbraio, secondo il noto leaker Digital Chat Station il nuovo top di Qualcomm verrà lanciato prima, anche se non sono state nominate date.
L'articolo Ecco il chip che traghetterà i top di gamma Android nel mondo dei 64-bit sembra essere il primo su Androidworld.
ROG Phone 7 sarà svelato ad aprile: per festeggiare ASUS sconta tanti dispositivi sul suo store
ASUS annuncia ROG Phone 7! O meglio, ne conferma l'esistenza, confermandone il nome e annunciando quella che sarà la data di presentazione del nuovo gaming phone di riferimento per il mercato degli smartphone. In ogni caso già sapevamo che ASUS ROG Phone 7 era in arrivo, visto che, come spesso accade, il TEENA aveva "spoilerato" la sua esistenza.
Tra le anticipazioni condivise da ASUS su ROG Phone 7 si parla del processore, che sarà l'ultimo modello di punta di Qualcomm, molto probabilmente Snapdragon 8 Gen 2 (o magari 8+ Gen 2) visto che per il Gen 3 si dovrà aspettare novembre, e anche del sistema di raffreddamento completamente rinnovato.
ASUS fa cenno anche ad altre caratteristiche quali il "display da gioco più fluido di sempre", una batteria straordinaria (secondo il TEENA da 6.000 mAh) e a tante nuove funzioni smart, ma ovviamente non va oltre questi slogan proprio per creare hype nell'attesa della presentazione vera e propria. Quest'ultima si terrà il 13 aprile prossimo alle 14:00 ora italiana tramite un evento che si svolgerà esclusivamente online in streaming. Tutti i dettagli qui.
Per festeggiare l'imminente arrivo del ROG Phone 7, ASUS propone alcuni sconti sul suo store, dedicati non solo agli smartphone ma anche ai laptop gaming, agli accessori e agli auricolari. Cominciamo intanto dagli sconti sugli smartphone: tra i dispositivi scontati ci sono i ROG Phone 6D e lo Zenfone 8. Sullo Zenfone 9 c'è invece una promozione che vi permette di portarvi a casa un set di accessori del valore di 50€ insieme all'acquisto dello smartphone.
Tutti gli altri sconti li trovate sulla pagina dedicata alla promozione di ASUS, la stessa relativa all'evento dedicato al ROG Phone 7.
L'articolo ROG Phone 7 sarà svelato ad aprile: per festeggiare ASUS sconta tanti dispositivi sul suo store sembra essere il primo su Androidworld.
Recensione Motorola MA1: il dongle certificato per Android Auto Wireless
Questo box è assolutamente una novità. Non tanto però perché è il primo a raggiungere l'obiettivo di rendere wireless Android Auto, ma perché è il primo (e unico) certificato e adesso è arrivato anche in Italia. Abbiamo però già testato e parlato di prodotti simili, di cui parleremo in questa recensione.
Motorola MA1 si presenta come un piccolo box collegato ad un cavo saldato che non può essere rimosso. La connessione è la classica USB-A e il cavo è un po' rigido e non troppo lungo. Questo vuol dire che il dongle dovrà necessariamente rimanere nelle prossimità della porta USB dell'auto, a meno che non vi vogliate addentrare nell'utilizzare prolunghe USB (cosa che sconsigliamo, considerando la "fragilità" insita nella connessione Android Auto).
Il box ha un tasto laterale per il reset, e l'accoppiamento quindi ad un altro smartphone e un led frontale di stato. Nella confezione è presente anche un piccolo rettangolino di gomma se vogliamo far sì che il box non possa scivolare durante la guida. Un'attenzione apprezzata.
La prima configurazione di Motorola MA1 è estremamente semplice. Con l'auto accesa (o alimentata) vi basta collegarlo alla porta USB che solitamente nella vostra auto è dedicata ad Android Auto. Dopo pochi secondi inizia a lampeggiare il led e dal vostro smartphone dovrete scegliere di collegarvi al suo Bluetooth. In pochi istanti sull'auto dovrete accettare la connessione di Android Auto. Da qui in poi la connessione sarà in Wi-Fi Direct a 5 GHz (perché è così che funziona Android Auto Wireless) e il Bluetooth rimarrà connesso invece alla vostra auto, proprio come con Android Auto cablato. Sono passi estremamente semplici da seguire e per le volte successive tutto quello che vi basterà fare sarà accendere l'auto e avere lo smartphone con voi.
La connessione fra lo smartphone e Android Auto Wireless è fulminea, più veloce rispetto alla controparte AAWireless che avevamo già recensito. Durante il nostro test abbiamo riscontrato una disconnessione durante la guida. Dopo pochi istanti però lo smartphone si è riconnesso all'auto ripartendo con la navigazione e la musica esattamente da dove era rimasto. Un difetto che non è più ripresentato e che purtroppo abbiamo visto anche con altri adattatori e anche semplicemente con il cavo.
La compatibilità di Motorola MA1 è garantita (almeno nella teoria) dalla certificazione di Google di questo prodotto. Perché funzioni vi basta che la vostra auto (o il vostro autoradio) abbia il supporto per Android Auto cablato. Non basta invece che abbiate una generica versione di Android nel vostro autoradio. Nel nostro caso ha funzionato al primo colpo e senza attese anche sulla Mazda, dove AAWireless aveva richiesto l'attivazione di un'opzione particolare tramite la sua app. Ovviamente non possiamo garantire per tutti i modelli di auto in circolazione, ma la certificazione fa ben sperare.
Come abbiamo accennato AAWireless aveva a disposizione un'app che gli permetteva di modificare alcune impostazioni e soprattutto di aggiornare il suo firmware per garantire compatibilità con varianti di auto/Android Auto che dovessero uscire in futuro. Motorola non offre niente del genere. Forse perché essendo certificato Google sarà automaticamente sempre compatibile con Android Auto? Possibile, ma difficile confermarlo.
Motorola MA1 è in vendita su Amazon a 89€, un prezzo non per tutti. Dovrete ovviamente valutare se la comodità di non dover più collegare il cavo in auto vale l'esborso. Tenete ovviamente conto del fatto che se il cavo teneva alimentato il vostro smartphone, all'opposto Android Auto Wireless aumenterà il consumo di batteria del vostro smartphone durante il tragitto.
L'articolo Recensione Motorola MA1: il dongle certificato per Android Auto Wireless sembra essere il primo su Androidworld.