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Updated: 2 hours 13 min ago

I JVC Gummy mini costano così poco che meritano un'occhiata

Tue, 01/19/2038 - 04:14

All'interno della confezione di vendita troviamo la solita dotazione: due gommini aggiuntivi (taglie S ed L) e un cavetto USB/USB-C per la ricarica.

Gli auricolari sono in-ear e si incastrano ben a fondo nel canale uditivo: sono piccoli, leggeri e con una forma affusolata, se siete abituati agli in-ear non avrete troppi problemi. Al contrario, se siete tra gli utenti che non amano avere auricolari incastrati nell'orecchio, vi suggerisco di guardare oltre.

Nel complesso, però, i JVC Gummy mini rimangono ben incastrati e isolano molto dal rumore esterno, con i gommini in silicone che fungono un po' da tappi.

Il case è relativamente grosso, soprattutto considerando che offre solo 9 ore di autonomia in più. Pur non essendo particolarmente lungo, è molto spesso, il che lo rende più scomodo di altri in tasca.

La qualità audio non è elevatissima (parliamo sempre di un auricolari molto economici), ma l'ascolto è divertente: JVC scommette sui bassi e lo fa bene, con un un suono caldo e avvolgente. L'isolamento acustico garantito dalla forma degli auricolari migliora ulteriormente la resa dei bassi.

Il Bluetooth è in versione 5.1 e la connessione è sempre stabile, i codec supportati sono AAC e SBC e non c'è nessun problema di ritardo nell'audio guardando un film.

I controlli sono basati su tasti fisici, nascosti dietro la plastica degli auricolari. I pulsanti danno un bel feedback chiaro, ma sono duri da premere e fastidiosi, perché ti costringono a spingere l'auricolare dentro l'orecchio, soprattutto per doppio clic e triplo clic. Un workaround è tenere fermo l'auricolare tra pollice e medio, cliccando con l'indice, ma ovviamente non è il massimo della comodità. 

I comandi funzionano così:

  • Auricolare SX:
    • Clic: Play/Pausa
    • Doppio clic: Volume -
    • Triplo clic: Volume+
  • Auricolare DX:
    • Clic: Play/Pausa
    • Doppio clic: Traccia successiva
    • Triplo clic: Traccia precedente

L'autonomia è di 6 ore con una singola ricarica: sufficiente, ma non eccelsa, considerando che non troviamo ANC o altre funzioni smart. Il case offre solo 9 ore aggiuntive (per un totale di 15 ore complessive), un po' poco, considerando le alternative sul mercato.

I microfoni sono sufficienti per chiamate in casa, in silenzio, ma subiscono molto il rumore di fondo e diventano praticamente inutilizzabili se ci si trova in contesti rumorosi.

Il prezzo è il punto forte di questi auricolari: 35€, un costo assolutamente accessibile, che ne giustifica (almeno in parte) le carenze.

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Allarme per i crash dei processori Intel 13a o 14a Gen: come capire se dovete preoccuparvi

Fri, 07/26/2024 - 23:47

In rete sta emergendo un profilo abbastanza preoccupante per la situazione che ha coinvolto i processori di Intel. Sembra infatti che i processori Intel di 13a e 14a Gen soffrano di crash irreversibili.

Nelle ultime ore infatti anche Intel ha commentato ufficialmente la vicenda, confermando che almeno due serie di modelli dei suoi più recenti processori potrebbero incorrere in problemi irreversibili dati dal loro utilizzo a potenze più spinte rispetto all'uso standard.

Quello che si è diffuso in rete negli ultimi giorni è un vero e proprio allarme. Questo riguarda da vicino i processori Intel di 13a e 14a Gen, e non solo i modelli i9. Si parla di crash irreversibili che potrebbero verificarsi quando i processori vengono usati a potenze alte. E per irreversibili si intende proprio che i processori in questione potrebbero danneggiarsi in maniera permanente.

Dunque, i processori Intel Raptor Lake soffrirebbero di un problema, molto probabilmente localizzato nel loro microcodice, che potrebbe sfociare in danni irreversibili.

Alcune testimonianze indicano che tali problemi potrebbero esplodere nel momento in cui i processori vengono usati in condizioni non standard, ovvero a potenze particolarmente elevate, risultato di pratiche come l'overclocking. Ma il voltaggio troppo alto potrebbe non essere l'unica ragione alla base del problema, come suggerito dalla stessa Intel.

L'azienda ha infatti lasciato intendere che i voltaggi troppo alti si troverebbero tra le cause principali, ma non uniche. Il community manager di Intel - Lex Hoyos - ha infatti riferito che alcuni report di instabilità sembrano poter essere ricondotti a un problema di ossidazione.

Secondo quanto emerso online, i modelli che potrebbero essere coinvolti nella problematica sono i processori desktop Intel Core di 13a e 14a generazione, con potenza di base di 65 W o superiore, incluse le varianti K/KF/KS e 65 W non K.

Uno degli aspetti più allarmanti della vicenda non consiste tanto nell'ipotetico danno, ma anche da come sta reagendo Intel. L'azienda infatti sta fornendo delle contromisure poco decise. E in merito a come verificare se il proprio processore può essere a rischio, la vicenda è abbastanza fosca.

L'unica risposta di Intel a questo quesito consiste nel suggerimento a effettuare il test mostrato dallo youtuber Robeytech. Nel suo video infatti, che trovate qui sotto, viene mostrato come capire se il proprio processore Intel può essere interessato dal problema dei crash irreversibili. Si tratta sostanzialmente dell'installazione ricorsiva di un pacchetto di driver NVIDIA, e controllare che non vi siano errori.

Sembra infatti che tale operazione farebbe emergere eventuali problemi di crash irreversibili, se il processore in questione ne dovesse soffrire. La limitazione è che per condurre il test serve avere una GPU accoppiata al processore che si intende testare. E soprattutto che, se il crash dovesse materializzarsi, allora il danno sarebbe già irreversibile.

Se siete invece già nella situazione in cui il vostro processore già risulti danneggiato, allora non vi resta che contattare Intel per ricevere supporto.

L'azienda, intervistata da The Verge, però non ha riferito quali prove dovranno essere fornite per ottenere la sostituzione in garanzia del prodotto. Così come non ha riferito se la garanzia sui processori potenzialmente coinvolti verrà estesa per coprire eventuali danni che si verificheranno in futuro, collegati alla stessa problematica.

Intel ha però riferito che, nel caso in cui una prima richiesta di sostituzione fosse stata respinta, di tornare a contattare il servizio clienti per trovare una soluzione. Intel non è stata più specifica di così.

Attualmente Intel ha riferito di essere ancora in fase di investigazione del problema. Oltre alle raccomandazioni fatte in merito ai contatti con il servizio clienti, l'azienda ha anche fornito qualche dettaglio su cosa sta facendo per risolvere definitivamente.

Si parla infatti di una patch che dovrebbe arrivare per metà agosto. Questa patch dovrebbe aggiornare il microcodice dei processori, in modo da scongiurare possibili problemi in futuro. Peccato che la patch non avrebbe alcun effetto sui processori che già risultano danneggiati in maniera irreversibile.

Inoltre, Intel ha riferito che non ha intenzione di interrompere le vendite dei processori coinvolti nel problema, così come non ha in mente di effettuare alcun richiamo dei prodotti già venduti. Intel consiglia però di usare i suoi processori nelle condizioni standard, e di monitorare con attenzione gli aggiornamenti del BIOS, in modo che sia sempre tutto aggiornato alla versione più recente rilasciata da Intel.

Finiamo questo lungo articolo con una serie di guide e approfondimenti che invece vi torneranno se siete appassionati al mondo dell'intelligenza artificiale:

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Con Telepass Fast Track gratis: ecco come saltare le code in aeroporto

Fri, 07/26/2024 - 22:31

Negli aeroporti esistono degli accessi privilegiati per i possessori delle card fedeltà della compagnia, per chi viaggia in business oppure per chi decide di acquistare all'ultimo l'accesso fast pass, pagando una cifra tra i 10 ed i 15 euro. In tal senso, da oggi, Telepass ha scelto di regalare questo accesso tramite Fast Track

In pratica, i clienti Telepass potranno accedere più velocemente ai controlli di sicurezza e all'area di imbarco dell'aeroporto, richiedendo fino a 5 Fast Track (via app Telepass), con i codici validi fino al 31 luglio 2025 nei seguenti aeroporti: 

  • Roma Fiumicino;
  • Roma Ciampino
  • Milano Malpensa T1
  • Linate
  • Torino-Caselle.

Il fast track è un servizio degli aeroporti che permette di accedere più velocemente a corsie preferenziali ai controlli di sicurezza. In pratica, gli utenti potranno saltare le code, sfruttando anche controlli di sicurezza dedicati. 

Dunque, si tratta di una buona opzione per chi preferisce delle esperienze di viaggio più rapide. In generale, i passeggeri che acquistano un biglietto che include questo servizio, potranno accedere a corsie riservate, che sono separate da quelle tradizionali e soprattutto risultano meno affollate.

 

Per ottenere i codici Fast Track è sufficiente aprire l'app Telepass e poi accedere alla sezione Riepilogo. Successivamente occorre selezionare l'aeroporto che ci interessa e completare il modulo per ricevere email e codice QR. Infine, basterà far vedere il codice QR e la carta di imbarco nei varchi dedicati.

Il servizio descritto è disponibile sia per gli utenti di Telepass Plus che per quelli di Telepass Base. Per i primi il servizio è gratis mentre per gli altri lo è fino al 31 dicembre 2024. Inoltre, la società ha affermato che il servizio Fast Track verrà implementato in altri aeroporti.

Visto che parliamo di aeroporti, è certamente utile indicare alcune delle nostre guide dedicate a questo ambito. Ad esempio, tra queste troviamo

 

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Magic Bloomburrow: un viaggio nella nuova espansione, fra meccaniche inedite e illustrazioni incantevoli

Fri, 07/26/2024 - 18:30

Tra pochissimi giorni arriva su MTG Arena, su Amazon e altri store online e nei vostri negozi di fiducia la nuova espansione del celebre gioco di carte collezionabili di Wizards of the Coast. Stiamo parlando di Magic: The Gathering Bloomburrow! Il nuovo set, presentato a questo punto diversi mesi fa dai suoi autori, introduce i giocatori, nuovi e vecchi, in un piano inedito del multiverso di Magic. Bloomburrow è abitato esclusivamente da animali intelligenti denominati animalidi. Alcuni sono grandi maghi, altri avventurieri coraggiosi, altri ancora, le bestie della calamità elementali, mettono a repentaglio il delicato equilibrio della natura. Gli animalidi sono guidati da Mabel, una madre topinide ed eroina riluttante che guiderà una squadra di eroi per scoprire cosa è successo in una città vicina attaccata dalle bestie della calamità. Insomma, come ogni espansione di Magic anche questa ha una storia tutta sua narrata attraverso le carte. Oggi vi mostriamo in anteprima dal vivo un po' di carte e di prodotti che fanno parte di questa espansione in uscita ad agosto.

Che Wizards of the Coast tenga particolarmente a questa espansione lo si capisce dall'arrivo di un nuovo Kit Iniziale dedicato proprio a Bloomburrow. Sulla falsa riga di quello dedicato ad Assassin's Creed, lo Starter Kit in questione che vi mostriamo nelle foto seguenti include due mazzi da 60 carte ciascuno pronti per essere giocati. Nulla vieta di acquistarlo anche se siete esperti, visto il prezzo magari anche da dividere con un amico, in modo da entrare nel mondo di Bloomburrow e capire se può aver senso investirci qualcosa acquistando altri prodotti legati all'espansione. Due, come già accennato, i mazzi: il primo è Allevare Leprotti, che come suggerisce il nome si basa sul creare un esercito di creature sempre più nutrito; l'altro è il mazzo "Otter Limits" basato sulle lontre, con a capo la meravigliosa carta creatura leggendaria Bria, Furfante delle Maree. Il kit include anche un manuale per imparare a giocare e due scatole di cartone per riporre i mazzi.

Da notare in galleria la simpatica carta Colossificazione che con un costo in mana bello alto permette di applicare un comodo segnalino +20/+20 a una vostra creatura.

Oltre al Kit Iniziale ci sono altri prodotti legati a Bloomburrow che potrebbero fare al caso vostro. Come al solito è il Bundle il prodotto che è il più apprezzato e venduto anche su Amazon. Al suo interno trovate 9 Buste di gioco, 1 carta promo foil con illustrazione alternativa esclusiva, 30 carte terra (20 delle quali con illustrazione alternativa), un dado segna vita. Per il prezzo a cui viene venduto è il classico "Best Buy", ma occhio: è disponibile solo in inglese.

Ci sono poi le Buste di gioco, il modo migliore per creare mazzi e per lanciarsi nella modalità Draft, e le Collector Booster indirizzate ai collezionisti.

Nuova espansione, nuovo piano da esplorare, nuove creature e personaggi e non potevano quindi che esserci anche nuove meccaniche di gioco. Sono ovviamente rivisitazioni di cose in parte già viste, ma sono pensate per essere più calzanti con lo scenario in cui ci troviamo.

Si comincia da Prole, viste che le illustrazioni di tante carte mostrano le creature tipiche di Bloomburrow fianco a fianco con i loro figli. Cosa fa Prole? Si paga un costo addizionale in mana mentre si lancia la magia e si crea come risultato una pedina 1/1 che è una copia esatta della creatura che entra in gioco. Una copia in tutto, tranne appunto che nei punteggi di vita e attacco. Il set Bloomburrow ha quindi tante pedine uniche che rappresentano i figli delle carte con Prole.

Poi c'è Donare, una meccanica davvero peculiare. Sostanzialmente giocando le carte con la parola chiave Dono si fa un regalo all'avversario. Sì, avete capito bene. Ma con il dono si ha anche qualcosa in cambio: se si rispettano le regole del dono, la descrizione della carta ci premierà con qualche effetto aggiuntivo a pro nostro. La cosa può tornare utile anche in partite con più giocatori, non solo quindi nel classico 1vs1.

Audacia invece è pensata per sottolineare il coraggio delle creature protagoniste di questa espansione. Si tratta di un'abilità che si innesca quando una creatura diventa bersaglio di una magia o di una abilità che controlli per la prima volta in ogni turno. Tra gli effetti che si innescano ci sono segnalini +1/+1 e variazioni, effetti sulle creature nemiche e così via.

La parola chiave Consumare, che troviamo declinata in "Consumi" sulle carte, si innesca quando si spende un totale di mana indicato dal numero che segue la parola Consumi. "Ogniqualvolta consumi 4", significa che l'abilità descritta dopo questa frase si attiva solo quando si spende 4 o più mana per lanciare magie in un turno.

Foraggiare è un'altra di quelle dinamiche il cui nome ha senso nell'ambito animalesco dell'espansione. Quando in una carta c'è scritto "... puoi foraggiare. Se lo fai..." si possono esiliare tre carte dal cimitero o sacrificare una pedina Cibo per innescare effetti di vario tipo. Quindi sì, torna anche la meccanica del Cibo che avevamo visto ad esempio nel set dedicato a Il Signore degli Anelli.

Parere puramente soggettivo, sia chiaro: mi sembra quasi che gli artisti che lavorino alle illustrazioni di Magic: The Gathering siano meno convincenti quando lavorano su temi noti quali Assassin's Creed e Fallout (non Il Signore degli Anelli, lì hanno fatto un lavorone) di quando invece possono sprigionare tutta la loro fantasia e creatività come nel caso di Bloomburrow.

Le illustrazioni di questa nuova espansione sono incredibili. E non sto parlando solo delle carte che si trovano nelle costose Collector Booster, o quelle con illustrazioni speciali, trattamenti foil particolari o simili. No, anche quelle più semplici, a scelta fra le comuni e le non comuni, sono piccole opere d'arte in cui perdersi. Vedere per credere:

Poi ovviamente per chi è disposto a investire qualcosa in più ci sono anche le carte con trattamento speciale nelle Collector Booster. In quelle che ho aperto ho avuto il cu... rioso incontro con una carta anime foil in rilievo realizzate da illustratori nipponici di un certo calibro. Il mio proverbiale cu... rioso incontro ha portato fra le mie mani niente meno che Mabel, uno dei personaggi chiave dell'espansione. Devo dire fra l'altro che le carte delle Collector Booster di Bloomburrow sembrano avere uno spessore leggermente maggiore che in passato, spessore ulteriormente incrementato dalle decorazioni in rilievo che si trovano su carte come questa. Molto, molto belle anche quelle con trattamento in stile vetrina bosco, e ci sono anche le carte con trattamento senza bordo note sul campo e altre sorprese niente male.

Ce ne sono come sempre 4, ognuno con il proprio comandante seguito da un luogotenente altrettanto potente. Non abbiamo potuto provarli o vederli con mano, ma sono già tutti in preordine a circa 47€ l'uno. Nelle bustine che abbiamo aperto però c'era qualche carta appartenente appunto alla linea Commander di Bloomburrow. Si riconoscono dal logo floreale diverso da quello a forma di foglia delle carte "base". Ecco qualche spoiler nell'attesa del lancio.

Ecco qualche altra carta in anteprima fra quelle che abbiamo trovato nelle Buste di gioco e nelle Collector Booster.

Il debutto mondiale di Magic: The Gathering Bloomburrow è previsto per il 2 agosto 2024. Dal 26 luglio al 1° agosto però ci saranno gli eventi di Prerelease nei negozi fisici. Ogni bundle Prerelease, acquistabile solitamente per una ventina di euro, include 6 buste di gioco, 1 carta rara o mitica dell'espansione, 1 segnapunti vita Spindown e 1 carta codice per Magic: The Gathering Arena.

La versione digitale di Magic come al solito riceverà per prima le novità dell'espansione. Bloomburrow debutterà infatti su MTG Arena già dal 30 luglio 2024.

Se Magic e i prodotti Wizards of the Coast sono il vostro pane quotidiano, ecco altri approfondimenti che potrebbero fare al caso vostro:

L'articolo Magic Bloomburrow: un viaggio nella nuova espansione, fra meccaniche inedite e illustrazioni incantevoli sembra essere il primo su Smartworld.

Tutti i colori dei Pixel 9: mai banali, ma si poteva fare meglio?

Fri, 07/26/2024 - 18:27

Manca ormai meno di un mese al gran debutto dei Pixel 9, i nuovi top di gamma Android di casa Google. Negli ultimi giorni abbiamo appreso molti nuovi dettagli su questi dispositivi, e ora possiamo anche vedere in anteprima tutte le colorazioni dei Pixel 9, grazie all'ultimo leak emerso in rete.

I Pixel 9 sono il modello base della nuova serie di smartphone Google. Quest'anno ci saranno tre colorazioni differenti, sicuramente originali.

Le immagini che trovate nella galleria alla fine di questa sezione mostrano in anteprima le colorazioni con le quali i Pixel 9, il modello base dei nuovi flagship di casa Google, arriveranno sul mercato.

Ci saranno quindi quattro colorazioni diverse: parliamo delle alternative denominate Porcelain, Obsidian, Rose, e Green. Si tratta quindi di una colorazione scura, molto simile a quella nera che abbiamo visto a partire dalla serie Pixel 6, e quella chiara anch'essa disponibile da almeno un paio di generazioni di Pixel.

E poi troviamo le due alternative sicuramente più originali: vediamo come Pixel 9 arriverà anche nella tonalità verde e in quella rosa. Sicuramente delle scelte che distingueranno Pixel 9 dalla massa, forse anche troppo vistose. Si tratta chiaramente di un aspetto soggettivo, sul quale potremo esprimerci una volta visti dal vivo i nuovi Pixel 9.

Come anticipato dalle informazioni trapelate nelle scorse settimane, i nuovi Pixel 9 avranno la parte posteriore lucida e il profilo laterale opaco. Rispetto alle generazioni precedenti, vediamo una prevalenza diffusa di bordi e profili piatti. Questo dovrebbe caratterizzare anche i modelli Pro dei nuovi Pixel.

A livello di specifiche tecniche abbiamo già detto un sacco: i nuovi Pixel 9 condivideranno la nuova generazione di processore Tensor (la quarta) con gli altri modelli Pro, avrà 12 GB di RAM che gli permetteranno di supportare le novità al sapore di intelligenza artificiale di Google, e un comparto fotografico evoluto rispetto a Pixel 8. Se volete saperne di più, vi suggeriamo di leggere il nostro approfondimento recente.

In attesa dell'arrivo ufficiale dei nuovi Pixel 9, vi lasciamo una serie di guide e approfondimenti per coloro che sono già appassionati ai dispositivi di Google:

L'articolo Tutti i colori dei Pixel 9: mai banali, ma si poteva fare meglio? sembra essere il primo su Smartworld.

Novità tech della settimana: laptop Windows con ARM, ebook reader colorati e smartwatch di classe

Fri, 07/26/2024 - 17:35

Secondo la redazione di SmartWorld, il miglior modo per combattere il caldo estivo è leggendo il nostro riassunto con le novità tech della settimana. Ma per sicurezza bevete anche tanta acqua, non si sa mai. Caldo estivo a parte, come ogni venerdì anche oggi abbiamo raccolto le recensioni più interessanti pubblicate nell'ultima settimana, che includono un laptop ASUS con processore ARM, uno smartwatch peculiare e di classe fatto da Pininfarina, un nuovo, ottimo ebook reader a colori di BOOX e altro ancora.

Per conoscere le novità delle scorse settimane potete andare a questo indirizzo. Inoltre, vi consigliamo anche di seguirci sul nostro nuovo canale WhatsApp, dove ogni giorno vi proponiamo alcune delle notizie più interessanti sul mondo della tecnologia e non solo. Basta un clic sul pulsante a seguire!

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Anche quest'anno OPPO ha lanciato un ottimo paio di auricolari medio gamma con un prezzo di listino troppo alto. Buona la qualità audio, discreta la cancellazione del rumore, tante buone funzioni smart e anche microfoni niente male. Ma è il classico paio di cuffiette che si compra col prezzo sbarrato: c'è di buono che, nel giro di una settimana, hanno già iniziato a scendere e ora hanno già un costo un po' più ragionevole.

RECENSIONE OPPO Enco Air 4 Pro

Secondo noi Incott GHERO non lo conoscete neanche come nome. Ma questo non vuol dire che non sia un mouse davvero interessante: leggerissimo (appena 60g), arriva fino a 8.000 Hz col dongle wireless (un po' scomodo da configurare). Manca il Bluetooth e non va bene per i mancini, ma il prezzo è piuttosto invitante e ci sono tante personalizzazioni software.

RECENSIONE Incott GHERO

Windows on ARM è il futuro dei computer Windows (così come gli Apple Silicon lo sono stati per Mac)? È quello che ci siamo chiesti provando il nuovo ASUS Vivobook S 15, un portatile con processore Snapdragon X Elite. È un portatile che ha tanti punti di forza (tra cui un ottimo display OLED e tante porte) e che va generalmente anche bene come prestazioni, ma ancora non ci sono tutte le app che potrebbero servire e questo può essere limitante e scoraggiante, specialmente considerando il prezzo elevato.

RECENSIONE ASUS Vivobook S 15

Un po' in sordina rispetto ad altri nomi più chiacchierati, LG continua a sfornare auricolari veramente ottimi. I nuovi Tone Free T90S hanno un'eccellente qualità sonora e una buona cancellazione del rumore, oltre a tante chicche smart come il Plug&Wireless che permette di ascoltare musica anche via jack audio. Peccato solo per i controlli touch fuori fuoco, e il prezzo alto che potrebbe spaventare qualcuno.

RECENSIONE LG Tone Free T90S

Una tastiera meccanica può essere compatta anche con il tanto amato (o odiato) tastierino numerico? A quanto pare sì, e EPOMAKER EK98 ne è la conferma. È una tastiera dal design curato e con lunghezza ridotta al minimo, con diverse possibilità di connessione e tanti accorgimenti software. Peccato per il layout dei tasti ANSI USA che può essere scomodo, e anche per l'illuminazione troppo bassa, quasi solo decorativa.

RECENSIONE EPOMAKER EK98

Cosa succede se un'azienda specializzata in prodotti di design e di lusso come Pininfarina vuole fare uno smartwatch? Succede Pininfarina Hybrid Watch, un prodotto che sembra un orologio classico (e di classe), ma in realtà è un ibrido, con monitoraggio di passi e parametri consultabile da app e un po' di funzioni smart. Il "problema" è che si tratta del classico prodotto che deve piacere ed essere esattamente quel che cerchi, perché ovviamente non ha tutte le funzionalità di uno smartwatch e costa comunque parecchio. Ma abbiamo già detto quanto è bello?

RECENSIONE Pininfarina Hybrid Watch

Hoover HF2 (in versione Pets, con la Mini Turbo Spazzola per raccogliere i peli dei nostri amici a quattro zampe) è una scopa elettrica leggerissima, compatta e maneggevole, con una funzione che non si vede troppo spesso: un serbatoio con compattatore, che permette di mantenere le dimensioni ridotte non dovendo però svuotare il serbatoio ogni minuto. Ci sono anche delle mancanze rispetto ad altri modelli, come il tubo che non è telescopico e l'autonomia non eccellente, ma il prezzo contenuto, i 3 anni di garanzia e il buon nome di Hoover potrebbero convincervi comunque.

RECENSIONE Hoover HF2 Pets

Dopo il successo di Kobo Libra Colour, abbiamo provato un altro ebook reader da 7" a colori. Il display è un E Ink Kaleido 3, massimo standard del settore, e l'aggiunta dei colori è perfetta per fumetti e riviste. Come tutti gli ebook reader dell'azienda, anche questo Go Color 7 spicca per la grande flessibilità data dal sistema operativo Android e tutte le ottimizzazioni dell'azienda, che potrebbero però spiazzare utenti meno esperti. Il prezzo non è basso, ma il dispositivo è veramente interessante e versatile.

RECENSIONE Onyx BOOX Go Color 7

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Il Pixel 9 Pro Fold che brameremo inutilmente: arrivano nuove immagini

Fri, 07/26/2024 - 17:02

Ci avviciniamo al cuore dell'estate e, per quest'anno, sappiamo anche che coinciderà con le novità più attese dell'anno per gli appassionati del mondo Pixel. Nelle ultime ore sono emersi nuovi dettagli a riguardo, con le nuove immagini di Pixel 9 Pro Fold trapelate online.

Il prossimo 13 agosto arriveranno tutti i nuovi Pixel, mai così numerosi come quest'anno. Ci sarà anche il nuovo pieghevole, che purtroppo noi italiani vedremo (a meno di clamorose sorprese) solo in foto. E allora iniziamo a portarci avanti.

Le immagini che trovate nella galleria in mostrano appunto quello che sarà il nuovissimo pieghevole di casa Google, Pixel 9 Pro Fold.

Le foto ci mostrano quindi il design completo del pieghevole della serie Pixel. Chiaramente si tratterà di un dispositivo con un doppio schermo, quello esterno che appare come gli schermi dei classici smartphone non pieghevoli, e quello interno più grande che sarà effettivamente pieghevole.

La fotocamera interna, quella integrata nel display, la vediamo posizionata in un foto in alto a destra, utilizzabile ovviamente quando il dispositivo sarà aperto.

All'esterno, oltre al display più piccolo non pieghevole, vediamo il comparto fotografico dal design inedito per essere parte di un Pixel. Vediamo infatti un modulo abbastanza quadrato, con due file di sensori fotografici uno sopra l'altro.

Le immagini ci mostrano anche quali saranno le colorazioni disponibili: si parla della Obsidian e Porcelain, una più scura e una più chiara. Se volete saperne di più sulle specifiche tecniche attese, vi rimandiamo al recente approfondimento che abbiamo dedicato anche a Pixel 9 Pro Fold.

Per quanto riguarda il suo lancio, vi ricordiamo che la presentazione ufficiale dovrebbe avvenire il prossimo 13 agosto, anche se l'arrivo sul mercato non sarebbe previsto in Italia, almeno immediatamente a valle della presentazione. Non è però escluso che non arrivi in un secondo momento.

Che stiate aspettando o meno i nuovi Pixel 9, qui sotto vi lasciamo una serie di guide e approfondimenti che riguardano i dispositivi di Google:

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Pixel 9 Pro è un cuoco, un fotografo, un paparazzo e anche un impiccione, in questo video trapelato

Fri, 07/26/2024 - 17:00

Pixel 9 Pro si farà in due quest'anno, nel senso che ci sarà anche una variante XL, uguale nella sostanza, ma più grande. Al netto di questo, è chiaro che Google punterà molto su quello che di fatto è il suo modello top, e siccome i leak in merito non accennano a rallentare minimamente, oggi vi proponiamo un video ufficiale, trapelato, che mostra alcune delle novità principali che troveremo proprio sulla serie Pro. Pro-nti?

Il filmato in questione, ottenuto da Android Headlines, si concentra su X novità in particolare, che andiamo subito a riassumere. Alcune di queste già le conoscevamo, altre sono solo la naturale evoluzione di precedenti funzioni, ma nessuna ci ha fatto letteralmente saltare dalla sedia. 

  • Ask Gemini: scatti una foto, e chiedi a Gemini informazioni sulla stessa. Può essere una ricetta, se c'è inquadrato del cibo, o informazioni, se si tratta di un monumento. Spazio alla fantasia insomma, ma bisogna vedere quanto Gemini sarà davvero in grado di interpretare correttamente le immagini più complesse.
  • Pixel Screenshots: gli screenshot salvati sul dispositivo diventano in pratica una libreria ricercabile tramite IA. Avevamo già visto in dettaglio questa novità in precedenza.
  • Super Res Zoom Video: la promessa è quella di avere uno zoom digitale migliorato. Pixel 8 Pro si fermava a 30x, vedremo a quanto arriverà Pixel 9 Pro, ma nessun rumor finora dava a intendere che saremmo andati oltre, e il filmato non si sbilancia.
  • Add Me: comporre due foto in una. Di fatto è quello che fa quest funzione, utile per scattare foto con gli amici quando non c'è nessun altro a fare da fotografo.

E ovviamente ci sono sempre i famosi 7 anni di aggiornamenti e feature drop, che già sono presenti nei modelli attuali, e che più volte sono stati confermati per i futuri Pixel.

Senza nulla togliere alla bontà complessiva di Pixel 9 Pro, che sarà senza dubbio un ottimo smartphone, per adesso nessun leak ci ha proposto qualcosa di sorprendente, ma in fondo mancano ancora più di 2 settimane al 13 agosto, giorno del lancio ufficiale.

In attesa della presentazione dei nuovi Pixel, ecco un "dove eravamo rimasti", ovvero tutte le nostre recensioni degli ultimi modelli usciti.

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Quanti danni può fare l'aggiornamento di un'app andato male!

Fri, 07/26/2024 - 16:47

Sonos è un'azienda molto nota e apprezzata dagli appassionati di audio che cercano soluzioni smart: nonostante sia una società relativamente giovane (è stata fondata nel 2002), è rapidamente diventata uno dei brand più noti e celebrati, grazie soprattutto alla qualità sonora e la cura dei suoi smart speaker, universalmente considerati tra i migliori prodotti del settore

Insomma, tutto andava relativamente bene per Sonos: i nuovi smart speaker della linea Era (Era 100 ed Era 300) lanciati nel corso del 2023 sono stati molto apprezzati e, nei primi mesi di quest'anno, l'azienda si preparava a fare il grande salto nel mercato delle cuffie, con il primo, chiacchieratissimo modello di cuffie con cancellazione del rumore, le Sonos Ace (presentate poi a maggio 2024).

C'era solo una cosa da fare, prima del lancio delle cuffie: aggiornare l'app mobile

L'applicazione per Android e iOS, necessaria per controllare al meglio l'ecosistema di speaker dell'azienda, aveva infatti un design indiscutibilmente e visibilmente vecchio, al punto che era uno dei contro che avevo segnalato nella mia recensione di Era 300 (potete vedere degli screenshot qui sotto). Era una di quelle app pesanti e verbose, con un'estetica superata e menu un po' ridondanti, tipica delle aziende che aggiungono (ottime) funzionalità nel corso degli anni, che vengono piazzate in questo o quel menu a seconda del contesto.

E alla fine il tanto atteso aggiornamento, atteso a gloria dall'esigentissima community di Sonos, è arrivato il 7 maggio 2024. Ed è stato un disastro

O meglio: per moltissimi utenti è stato un vero disastro. L'interfaccia era nettamente migliorata, ma alla nuova app mancavano funzioni particolari che gli utenti utilizzavano molto (una su tutte: la benedetta sveglia), ma c'erano anche mancanze sensibilmente più gravi, come la possibilità di aggiungere brani in coda o la funzione Shuffle all (che riproduce brani a caso da tutte le librerie dell'utente).

E oltre alle funzionalità ancora da implementare, ci sono stati anche una lunga serie di bug: alcuni utenti lamentavano l'impossibilità di riprodurre musica da Deezer o Tidal, altri segnalavano che gli speaker non rispondevano più correttamente alla gestione del volume, e c'era perfino chi non riusciva più a visualizzare i propri dispositivi Sonos nell'app. In più, metteteci anche che le app mobile per Android e iOS non sono più app native, ma una versione wrappata della web app disponibile anche per desktop, direttamente da browser.

Senza contare le innumerevoli lamentele nei vari forum e gruppi Facebook, leggere il megathread su reddit in cui il team chiedeva feedback dopo l'aggiornamento può dare un'idea dei problemi riscontrati.

Sinceramente (e fortunatamente) io non ho riscontrato nessuno dei gravi problemi con i miei dispositivi Sonos ma, utilizzandoli soprattutto tramite AirPlay, non mi sono neanche preoccupato troppo di controllare cosa mancava dall'app.

Al contrario, dopo il 7 maggio, le lamentele degli utenti Sonos online si sono fatte molto rumorose: c'è stato chi ha messo in vendita tutti i propri dispositivi per protesta, chi si lamentava giornalmente sui forum e su reddit, chi mandava email infuriate al supporto clienti e molto altro.

Nel frattempo, le azioni di Sonos – che stavano vivendo un po' di fluttuazioni da tempo – hanno iniziato a perdere valore e, dopo un recupero nei primi mesi del 2024 sono tornati ai valori più bassi di fine 2023. E, per concludere, il celeberrimo sito di recensioni del New York Times, Wirecutter, ha aggiornato la sua pagina dedicata agli speaker multiroom specificando che, dopo l'aggiornamento dell'app, non consiglia più Sonos come ecosistema per l'audio.

A onor del vero, dopo l'aggiornamento del 7 maggio ci sono stati altri update, che hanno migliorato la situazione con l'app Sonos. Sono state reintrodotte funzioni che erano state perse col passaggio al nuovo software e sono stati risolti bug.

Ma sappiamo tutti come funziona internet e cosa può succedere quando una community di utenti (per altro una community di utenti rumorosi e altospendenti) se la prende con un'azienda.

A oggi Sonos è ancora vista di cattivo occhio e, proprio alcune ore fa, il CEO dell'azienda Patrick Spence ha pubblicato una lettera in cui si scusa con gli utenti per l'aggiornamento e delinea una precisa timeline per i prossimi update da qui a ottobre, mese entro cui prevede che tutti i danni causati dal nefasto aggiornamento verranno risolti.

Di seguito la traduzione della lettera di Patrick Spence:

Sappiamo che molti di voi hanno riscontrato problemi significativi con la nostra nuova app, lanciata il 7 maggio, e voglio iniziare scusandomi personalmente per avervi deluso. Non c'è dipendente di Sonos che non sia addolorato per avervi deluso, e vi assicuro che la correzione dell'app per tutti i nostri clienti e partner è stata e continua a essere la nostra priorità numero uno.

Abbiamo sviluppato la nuova app per creare un'esperienza migliore, con la possibilità di promuovere ulteriori innovazioni in futuro e con la consapevolezza che sarebbe migliorata nel tempo. Tuttavia, dopo il lancio abbiamo riscontrato una serie di problemi. La risoluzione di questi problemi ha ritardato il nostro piano precedente di incorporare rapidamente le caratteristiche e le funzionalità mancanti.

Dal 7 maggio abbiamo rilasciato nuovi aggiornamenti software ogni due settimane circa, ognuno dei quali apporta miglioramenti significativi, aggiunge funzioni e risolve bug. Per informazioni dettagliate su ciò che è stato rilasciato finora, consultare le note di rilascio degli aggiornamenti software di Sonos.

Sebbene questi aggiornamenti software abbiano permesso alla maggior parte dei nostri clienti di avere una solida esperienza nell'uso dell'app Sonos, c'è ancora del lavoro da fare. Nella prossima fase di aggiornamenti software abbiamo dato priorità ai seguenti miglioramenti:

Luglio e agosto:

  • Miglioramento della stabilità durante l'aggiunta di nuovi prodotti
  • Implementazione della configurazione della libreria musicale, della navigazione, della ricerca e della riproduzione

Agosto e settembre:

  • Miglioramento della reattività del volume
  • Miglioramento dell'interfaccia utente in base al feedback dei clienti
  • Miglioramento della stabilità generale del sistema e della gestione degli errori

Settembre:

  • Miglioramento della coerenza e dell'affidabilità degli allarmi

Settembre e ottobre:

  • Ripristino della Edit mode per le Playlist e la coda di riproduzione
  • Miglioramento della funzionalità delle impostazioni

Abbiamo in programma di continuare a rilasciare nuovi aggiornamenti software con cadenza bisettimanale. Ad ogni rilascio, condivideremo con la nostra comunità note dettagliate su ciò che abbiamo affrontato e su cosa stiamo lavorando.

Apprezziamo molto la vostra pazienza mentre affrontiamo questi problemi. Sappiamo di dover lavorare per riguadagnare la vostra fiducia e stiamo lavorando duramente per farlo. Sono sempre aperto ai vostri commenti, potete trovarmi via e-mail all'indirizzo ceo@sonos.com.

Non è facile dare un giudizio definitivo su cosa possa succedere all'azienda (e alle sue azioni) da qui a fine anno.

Personalmente, credo che Sonos riuscirà a tirarsi fuori da questa pessima nomea e, come spesso succede con le polemiche online, dimenticheremo questa storia piuttosto velocemente, almeno altrettanto velocemente di quanto l'abbiamo vista esplodere.

È bastata una manciata di mesi per dimenticare la gigantesca questione dei Galaxy Note 7 che esplodevano e abbiamo tutti ripreso a comprare dispositivi di Samsung che, a onor del vero, fu molto brava nel gestire la situazione e agì tempestivamente, ritirando tutti Note 7 dal mercato.

Questo esempio tragico è per ricordare che gli errori possono capitare e che l'affidabilità di una società si vede anche da come gestisce questo genere di patate bollenti. Al momento, sembra che Sonos abbia preso molto seriamente la questione e non c'è motivo di dubitare degli impegni annunciati dal CEO.

Che abbiate un dispositivo Sonos o meno, se vi interessa saperne di più dell'ecosistema, vi lasciamo un po' di recensioni di alcuni dei nostri prodotti preferiti:

L'articolo Quanti danni può fare l'aggiornamento di un'app andato male! sembra essere il primo su Smartworld.

Su iPhone con iOS 18 dite addio al mal d'auto e al mal di mare con questa funzione

Fri, 07/26/2024 - 16:11

Tutti coloro che hanno iPhone si preparano alla grande novità di iOS 18 (a proposito, sapete come installare la beta di iOS 18?), la quale porterà diversi rinnovamenti. E noi che la stiamo provando in beta abbiamo appena scoperto la funzionalità Movimento di iPhone contro mal d'auto e mal di mare.

Sì, avete capito bene. Apple ha sviluppato una funzione molto interessante per iPhone che si pone l'obiettivo di alleviare mal d'auto e mal di mare quando si usa il telefono in movimento. Vediamo come funziona, e come usarla.

iOS 18 ancora non è arrivato in versione stabile, ma già conosciamo gran parte delle sue novità grazie alle beta pubbliche rilasciate da Apple. Tra le novità più interessanti abbiamo visto la funzione Movimento.

Per usare la funzione Movimento dovrete eseguire i seguenti passaggi:

  1. Innanzitutto dovete avere un iPhone aggiornato ad iOS 18, al momento disponibile solo in beta.
  2. Poi accedere al Control Center, tenere premuto per aggiungere nuove opzioni finché non si apre la corrispondente interfaccia.
  3. Cercare la parola "Movimento" e aggiungere l'opzione.
  4. Abilitare la funzione Movimento dal Control Center. Sarà possibile abilitarla per funzionare solo quando si è su un veicolo, oppure in maniera permanente.

Una volta abilitata la funzionalità, vedrete dei puntini apparire a schermo posizionati alle estremità laterali, inferiore e superiore dell'interfaccia di iOS 18. Quando l'iPhone sarà in movimento, tali punti si muoveranno automaticamente per compensare il movimento.

Questo dovrebbe alleviare l'ipotetico mal d'auto o mal di mare causati dall'utilizzo di smartphone su veicoli in movimento. Questo perché il movimento compensativo dei puntini "ingannerebbe" il cervello facendogli "credere" che il telefono, con la sua interfaccia, rimangano fermi anche durante l'effettivo movimento non solidale con il veicolo sul quale si viaggia.

Qui sotto trovate un breve video in cui vi mostriamo nella pratica come abilitare la funzionalità e come appare una volta in azione.

Se invece siete in attesa di vedere iOS 18 in versione stabile, allora vi suggeriamo qualche guida interessante a tema iPhone:

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Microsoft mette Android dentro Esplora Risorse di Windows 11: ecco come puoi farlo anche tu!

Fri, 07/26/2024 - 15:36

Arrivano delle belle novità per tutti coloro che hanno un PC Windows 11 e un dispositivo Android, soprattutto per coloro che spesso lavorano o studiano con PC e smartphone contemporaneamente. Microsoft lancia la possibilità di vedere il proprio telefono Android all'interno di Esplora Risorse di Windows 11, senza la necessità di alcun collegamento.

La novità che abbiamo appena menzionato arriva dopo che ne avevamo sentito parlare lo scorso mese. Finalmente Microsoft ha deciso di rilasciarla, anche se attualmente riguarda solo coloro che hanno aderito al programma Windows Insider.

Nelle ultime ore Microsoft ha rilasciato un nuovo aggiornamento per Windows 11 dedicato a coloro che hanno aderito al programma Insider. Si tratta di un aggiornamento importante perché arriva la novità che riguarda la sincronizzazione wireless del proprio dispositivo Android con Esplora Risorse su Windows 11.

Esplora Risorse, per capirsi, è l'applicazione di Windows che permette di sfogliare e consultare tutte le cartelle presenti sul disco fisso, sulle periferiche di memoria collegate e sugli spazi cloud sincronizzati con Windows. Ovviamente, con Esplora Risorse è anche possibile gestire e modificare tutti i file presenti.

Con questa nuova funzionalità sarà possibile sfogliare le cartelle e i file presenti sul proprio dispositivo Android direttamente da Esplora Risorse su Windows 11. Senza la necessità di collegare via cavo il proprio smartphone al PC. Si tratta di una funzionalità chiaramente molto utile, la quale azzera i tempi di trasferimento dei file dal telefono al PC e viceversa.

Per usare questa nuova funzionalità sarà necessario sincronizzare il proprio telefono Android con il PC Windows 11. Per farlo servirà scaricare, installare e inizializzare l'app Collegamento a Windows. Una volta fatto questo, dovreste vedere l'opzione per accedere alla memoria del vostro telefono Android dal menù di Esplora Risorse, come se il telefono fosse connesso via cavo al PC Windows 11.

In sostanza, la novità appare come l'avere tutti i contenuti presenti sul telefono sincronizzati su uno spazio cloud, a sua volta sincronizzato con il PC Windows. Come potrebbe avvenire per Dropbox o Google Drive ad esempio.

Ribadiamo che la novità al momento è disponibile esclusivamente per coloro che hanno aderito al programma Insider di Windows 11. Ci aspettiamo che nel prossimo futuro arrivi anche per coloro che hanno la versione stabile di Windows 11. La compatibilità è assicurata per tutti coloro che hanno uno smartphone aggiornato almeno ad Android 11.

Concludiamo questo articolo con qualche guida interessante che potrebbe tornarvi utile soprattutto se siete degli utenti Windows:

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Su YouTube arrivano le pubblicità lato server, e per gli adblock è sempre più dura

Fri, 07/26/2024 - 14:56

Nuova puntata nella telenovela che vede protagonisti YouTube e gli adblock, le app o estensioni che si utilizzano per bloccare le pubblicità nel caso non si voglia attivare YouTube Premium

La piattaforma di streaming avrebbe infatti attivato le pubblicità lato server, con il risultato che alcuni utenti che usano estensioni adblock non vedono sì la pubblicità, ma devono comunque aspettare qualche secondo davanti a uno schermo nero

Da tempo YouTube annuncia soluzioni contro gli adblock, nel tentativo di spingere gli utenti o a passare a YouTube Premium o sorbirsi passivamente le pubblicità. 

In questo continuo inseguimento tra la piattaforma di streaming e gli sviluppatori, l'ultima mossa di Google è stata avvistata circa un mese e mezzo fa, con l'avvio di un test per inviare le pubblicità lato server.

Questo significa inserire le pubblicità direttamente nel flusso video, e non successivamente, il che impedirebbe il blocco delle pubblicità, almeno da parte di alcune app.

Adesso alcuni utenti su Reddit che utilizzano estensioni adblock sul computer hanno notato che all'avvio di un video su YouTube non vedono le pubblicità, ma al loro posto uno schermo nero per alcuni secondi.  

Si pensa che queste schermate nereb, che durano tra i 6 e i 20 secondi, siano annunci che sono stati effettivamente bloccati dalle estensioni web, le quali però non sono riuscite a "saltare" la pubblicità per passare direttamente al contenuto.

Non si sa esattamente quanto sia diffuso il problema, ma stando a quanto riportato colpisce principalmente chi utilizza uBlock Origin. Su Reddit le reazioni sono piuttosto blande, con gli utenti che sembrano disposti a guardarsi uno schermo nero per qualche secondo piuttosto che una pubblicità. 

E YouTube che dice? Se ti aspetti una spiegazione ufficiale, caschi male. La piattaforma ha infatti semplicemente pubblicato un aggiornamento sulle pagine del supporto, in cui si dichiara in modo piuttosto vago come siano state rinforzate le misure di sicurezza contro le estensioni. 

Nel comunicato si legge come YouTube sita aggiornando i suoi "standard di sicurezza per le estensioni del browser", aggiungendo che queste modifiche sono state apportate per "salvaguardare gli spettatori e i creatori da attacchi informatici come il dirottamento o il furto di dati".

YouTube inoltre consiglia in caso di impossibilità a caricare i video di disattivare le estensioni che causano problemi o di aprire YouTube in una finestra di navigazione in incognito con tutte le estensioni disabilitate.

Il che suggerisce che qualsiasi modifica sia stata apportata, potrebbe essere collegata con quanto stiamo vedendo, ovvero l'effetto su chi utilizza estensioni che bloccano gli annunci.

Qualunque sia la realtà, è indubbio che YouTube stia moltiplicando gli sforzi contro chi utilizza adblock. Con molta probabilità, non ci riuscirà mai completamente, ma l'obbiettivo, come abbiamo spiegato nel nostro articolo di qualche tempo fa, è di rendere il blocco degli annunci meno gratificante che la visione degli stessi. 

Ti piace guardare i video su YouTube? Allora dai un'occhiata a questi nostri approfondimenti per scoprire alcune possibilità della piattaforma che magari non conoscevi. 

L'articolo Su YouTube arrivano le pubblicità lato server, e per gli adblock è sempre più dura sembra essere il primo su Smartworld.

Come preparare l'auto a un viaggio: 10 controlli da fare prima di andare in vacanza

Fri, 07/26/2024 - 12:42

Sei pronto ad andare in vacanza? Un ultimo controllo che ci sia tutto e poi potrai metterti in strada con la famiglia: l'albergo ha dato conferma della prenotazione, la borsa frigo c'è, il gatto è dalla vicina e il gommone gonfiabile è nel portabagagli. 

Aspetta, ma hai controllato l'auto? Prima di affrontare un lungo viaggio è necessario infatti effettuare alcune verifiche per assicurarsi di guidare in sicurezza. Vediamo quindi come preparare l'auto a un viaggio: 10 controlli da fare prima di andare in vacanza.

Che sia la pressione degli pneumatici, il controllo dei liquidi o anche la verifica di essere in regola con assicurazione o revisione, è necessario assicurarsi che l'auto sia a posto e che non ci lasci in panne o peggio rappresenti un pericolo. 

Alcuni controlli che possiamo anche effettuare da soli infatti garantiscono il migliore comfort di marcia e minori consumi, oltre alla nostra sicurezza e quella dei nostri cari. 

  1. Pressione e stato degli pneumatici
  2. Livello dell'olio e altri liquidi
  3. Fari
  4. Condizionatore 
  5. Tergicristalli
  6. Radiatore
  7. Batteria
  8. Freni
  9. Ruota di scorta e kit di gonfiaggio
  10. Altri controlli

Per la massima sicurezza e i minori consumi, è necessario che gli pneumatici siano in ottime condizioni e alla giusta pressione. Per legge, il battistrada deve avere un'altezza di almeno 1,6 mm, ma è consigliato non scendere sotto i 3 mm. 

Non solo, ma è bene assicurarsi anche che non ci siano crepe, quindi un'ispezione di spalla e fianco è sempre raccomandabile.  

Altro discorso estremamente importante è la pressione. Con il caldo, le gomme potrebbero sgonfiarsi, e anche se la tua vettura è dotata di un sistema di controllo automatico, una verifica manuale non fa mai male.

Verifica che la pressione corrisponda a quanto riportato nel libretto della tua auto. È bene effettuare questa operazione con lo pneumatico freddo, in modo che il calore non alteri la lettura.

Se queste verifiche possono essere effettuate in autonomia, c'è però un altro controllo che necessita l'intervento del gommista: la convergenza e l'equilibratura. In ogni caso, almeno ogni 10.000 km (meglio ogni 5.000) è consigliato far controllare gli pneumatici da un tecnico. 

Un altro aspetto estremamente importante da controllare è il livello dell'olio motore, soprattutto se non hai sottoposto l'auto al tagliando di recente (e ovviamente se l'auto non è elettrica). 

Controllare il livello dell'olio è un'operazione molto semplice, che può essere completata in completa autonomia grazie all'apposita astina nel vano motore. Per farlo, ti consigliamo di leggere la parte dedicata sul libretto dell'auto, dove ti verrà spiegato anche quale olio acquistare in caso sia necessario un rabbocco. 

Altri liquidi che potrebbe essere necessario controllare sono il liquido del servosterzo, in caso di necessità a sterzare o di vibrazioni sul volante quando ci si ferma, e quello di trasmissione. Questi liquidi vanno però verificati da un meccanico, e già che ci siete è opportuno verificare anche i filtri, dell'aria, dell'olio e del carburante.

Avere fari non funzionanti potrebbe essere estremamente pericoloso, oltre che farci rischiare sanzioni pesanti. Un controllo semplice prima di partire per un viaggio è quello dei fanali, degli indicatori di direzione e delle luci di stop. 

Per i più pignoli, potrebbe essere utile anche verificare un test della luminosità, procedura che però viene effettuata in officina. Inoltre, dato che ci siete, può essere utile controllare anche le luci interne

A seconda del modello dell'auto, potrebbe poi essere una buona idea portarsi via le lampadine di scorta, ovviamente compatibili con il nostro impianto in modo da poter intervenire in caso di problemi.

Diamo sempre per scontato che il condizionatore funzioni, ma prima di partire per un viaggio d'estate, con il rischio di raggiungere temperature elevatissime, è bene verificarlo. Soprattutto se si viaggia con bambini, anziani, donne incinte o animali. 

Questa non è un'operazione che puoi fare in autonomia, ma è necessario andare in officina. Ovviamente se l'auto è nuova o ha pochi anni di vita non dovrebbe essere necessario, ma dopo qualche tempo una verifica del livello del gas refrigerante è sempre una buona idea prima di partire per un viaggio. 

Avere i tergicristalli in piena efficienza consente di guidare in piena sicurezza anche quando piove, ma purtroppo dopo un certo periodo di tempo vanno cambiati. 

Sole e utilizzo li rovina, e a un certo punto non garantiscono più prestazioni ottimali. Prima di partire per le vacanze, quindi, verifica che i tergicristalli scorrano correttamente e puliscano parabrezza e lunotto posteriore, senza far fatica e senza produrre strani rumori. In alcuni casi, potrebbe essere sufficiente pulirli, cosa che puoi fare con un panno.

Già che ci sei, verifica anche il livello del liquido dei tergicristalli: puoi trovarlo nel vano motore, come indicato nel libretto di manutenzione. 

Uno dei problemi più gravi d'estate è il surriscaldamento del motore: per questo il radiatore non deve avere perdite e il livello deve essere controllato regolarmente.

Controlla che il livello del liquido di raffreddamento non sia troppo basso, con l'auto spenta e in piano. Se invece vedi un liquido colorato sotto all'auto parcheggiata, potrebbe essere bucato: in questo caso è necessario rivolgersi subito a un meccanico prima di partire. 

Non c'è niente di peggio che trovarsi in vacanza, andare all'auto e non riuscire ad avviarla perché la batteria è a terra. Soprattutto nel caso di auto con lo Start & Stop, le batterie sono sottoposte a un notevole stress, e può capitare dopo 3 anni di doverle cambiare. 

Il modo più semplice per verificare che non ci siano problemi è se l'auto si accende con difficoltà. Questo è un campanello d'allarme che dovrebbe spingerci subito a cambiarla. 

Un controllo che potete fare in autonomia è acquistando un multimetro, un dispositivo che costa pochi euro e analizza corrente elettrica, resistenza e tensione della batteria. In alternativa, rivolgetevi a un elettrauto.

Prima di partire per un viaggio è opportuno anche effettuare una verifica dell'impianto frenante. Se sentite rumori strani quando frenate o notate che lo spazio di frenata è aumentato, potrebbe essere necessario andare in officina per controllare dischi, pastiglie o ganasce dei freni a tamburo. 

Per quanto riguarda il liquido dei freni, è un'operazione che potete effettuare anche in autonomia controllando il libretto di manutenzione dell'auto, dove trovate anche il tipo da acquistare per un eventuale rabbocco. 

Tenete comunque presente che il liquido dei freni dovrebbe essere cambiato ogni due anni, mentre gli altri componenti sono sottoposti a usura, fenomeno accentuato nel caso di auto pesanti come le vetture elettriche

Hai controllato che gli pneumatici siano a posto? Tutti? Forse ti sei scordato della ruota di scorta, se la tua auto ne è dotata. Verifica che sia a posto, non presenti danni e, soprattutto, che la pressione corrisponda a quella indicata nel libretto di manutenzione dell'auto. 

In caso la tua auto non abbia ruota di scorta ma il kit di gonfiaggio, controlla che funzioni e che non sia scaduto. Inoltre assicurati di saperlo usare: non è facile farlo in una situazione di emergenza, magari al buio o sotto la pioggia.

Già che ci siamo, assicurati di poterli raggiungere senza dover smontare tutta l'auto. Essendo spesso sotto al portabagagli, quando si parte per le vacanze finiscono sempre sommersi da borse e accessori. Tenete presente l'eventualità di doverli togliere in caso di foratura. 

Inoltre controlla di avere gli oggetti obbligatori da tenere in auto, ovvero triangolo, giubbotto catarifrangente e altro, che possono variare anche a seconda del Paese di destinazione. 

A questo punto sei pronto a partire, ma ti diamo un altro paio di consigli. Se hai uno o più bambini, ricordati che sotto i 12 anni o i 150 cm di altezza devono viaggiare su seggiolini omologati, e che è necessario l'uso di dispositivi antiabbandono

Inoltre controlla che i bagagli siano distribuiti in maniera omogenea. Se utilizzi un box sul tetto, non riempirlo con valige pesanti per tenere il baricentro dell'auto basso. 

Ora non ti resta che verificare di avere effettuato la revisione e di essere in regola con bollo e assicurazione

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Google Home si aggiorna e arriva il supporto ai campanelli Nest Hello: ecco come funziona

Fri, 07/26/2024 - 12:24

Lentamente ma inesorabilmente, Google Home sta aggiungendo il promesso supporto alle vecchie videocamere Nest. Ieri la GrandeG ha annunciato un aggiornamento della sua app per gestire la smart home che porta finalmente il supporto per le Nest Doorbell con cavo di prima generazione, chiamate anche Nest Hello

Non solo, ma per gli utenti in Canada e Stati Uniti con abbonamento Nest Aware arriva anche il rilevamento automatico della porta del garage per tutti gli utenti con Nest Cam. 

Dopo l'arrivo del supporto per le videocamere di prima generazione Nest Cam Indoor e Nest Cam Outdoor l'anno scorso, Google ora ha annunciato che nelle prossime settimane implementerà l'accesso anche agli utenti dell'anteprima pubblica di Google Home con un Nest Doorbell cablato di prima generazione, ovvero il Nest Hello.

Questo ti consente di gestire l'app Nest Hello in Google Home (e Google Home per il web) con funzionalità come la cronologia della fotocamera aggiornata per passare rapidamente dalla visualizzazione della timeline e dall'elenco degli eventi.

Ma come effettuare il trasferimento? Una volta implementato, vedrai un avviso nell'app Nest "Prova la app della videocamera", oltre ad altri messaggi nell'app Google Home. A questo punto devi seguire i passaggi indicati. 

Per poter accedere a questa novità, devi far parte dell'anteprima pubblica di Google Home, programma a cui puoi aderire dall'app Google Home o da Web.

Nel primo caso, apri l'app Google Home, tocca Impostazioni (l'icona a forma di ingranaggio), poi Anteprima pubblica (l'icona a forma di beuta) e seleziona la voce Unisciti all'anteprima pubblica.

Da Web, vai su home.google.com, effettua l'accesso e seleziona Anteprima pubblica (l'icona a forma di beuta in alto a destra), poi clicca su Unisciti all'anteprima pubblica.

Riceverai un messaggio con informazioni sull'anteprima pubblica e su quando puoi iniziare a utilizzare le nuove funzionalità, mentre se vuoi lasciare l'anteprima torna sulla stessa schermata e clicca su Esci dall'anteprima pubblica.

Google Home ha anche lanciato il rilevamento della porta del garage per la Nest Cam indoor cablata di seconda generazione e la Nest Cam outdoor o indoor a batteria (ma quando collegata via cavo per l'alimentazione).

La funzione consente di ricevere una notifica se la porta del garage è stata lasciata aperta per più di cinque minuti. Sfruttando il "rilevamento avanzato delle immagini basato sull'intelligenza artificiale", può anche inviare notifiche di apertura e chiusura.

La novità è però disponibile solo negli Stati Uniti e in Canada, e solo per gli utenti con un abbonamento Nest Aware.

Questa funzione è entrata per la prima volta in anteprima pubblica a novembre e Google ha dichiarato di aver "migliorato l'esperienza" grazie al feedback degli utenti.

La domotica è la tua passione? Dai un'occhiata ai nostri approfondimenti dedicati: guide e selezioni dei migliori prodotti sul mercato per automatizzare ogni funzione della tua casa. 

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Buone e cattive notizie per Android Auto: arriva la segnalazione incidenti di Maps, ma non per tutti. E si alzano i requisiti

Fri, 07/26/2024 - 11:36

Android Auto è uno strumento molto popolare per sostituire il sistema di infotainment del veicolo, spesso poco utile, e ora ha appena ricevuto due grandi novità (a proposito, dai un'occhiata a come installare Android Auto su una seconda macchina). 

La prima riguarda la possibilità di segnalare incidenti su Google Maps, una funzione già disponibile da qualche giorno per gli utenti di iPhone, e l'altra, che non farà felici alcuni utenti, è il nuovo aumento dei requisiti minimi per poterlo usare. 

Google Maps consente da tempo di segnalare incidenti, ma a differenza di Waze, sempre di proprietà di Google, fino a poco fa non consentiva di farlo da un'interfaccia per veicoli. 

Una decina di giorni fa Google ha portato la funzione su CarPlay, mentre gli utenti Android erano ancora rimasti esclusi. Ieri però Google ha annunciato la disponibilità della segnalazione incidenti di Google Maps anche su Android Auto, il che evita di dover utilizzare il telefono in caso di necessità. 

Il problema è che al momento la funzione sembra che sia disponibile solo in India, escludendo tutti gli altri utenti. Certo, questo significa che prima o poi dovrebbe arrivare a chiunque, ma per molti potrebbe essere frustrante. 

Aggiorneremo l'articolo se dovessimo avere informazioni di un'espansione del servizio anche ad altri Paesi. 

La cattiva notizia però è che Google ha appena aggiornato la pagina del supporto dedicata, indicando come requisito minimo per l'utilizzo di Android Auto un telefono dotato di Android 9.0 o superiore. 

Ricordiamo che i requisiti minimi erano aumentati solo due anni fa da Android 6.0 ad Android 8.0, proprio in concomitanza con l'arrivo della nuova interfaccia Coolwalk e l'integrazione dell'app in Android. 

Ricordiamo che Android Auto è integrata nei telefoni con Android 10 e successivi, mentre per quelli con Android 9 è necessario scaricare l'app. 

Gli altri requisiti di Android Auto restano gli stessi, ovvero avere un piano dati attivo, un'auto compatibile (scopri se la tua auto o stereo è compatibile) e un cavo USB di alta qualità.

Per chi invece vuole usare Android Auto wireless, è necessario utilizzare, oltre a un'auto compatibile, un telefono con Android 11 o superiore o Android 10, nel caso di determinati dispositivi Google Pixel e Samsung Galaxy supportati.

Secondo AppBrain, Android 8.0 e 8.1 a luglio 2024 erano installati sul 4,4% dei dispositivi Android, con un calo dell'8,9% rispetto al mese precedente, quindi la novità dal punto di vista percentuale non è rilevante.

Il problema è che vista la diffusione del sistema operativo del robottino si tratta sempre di diversi milioni di dispositivi, e per molti sarà una brutta sorpresa. 

Se anche tu come moltissimi altri utenti utilizzi spesso Android Auto, dai un'occhiata ai nostri approfondimenti sull'argomento: scoprirai senz'altro qualche trucco per usarlo al meglio!

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Prime Video trasmetterà le partite di basket NBA anche in Italia: i dettagli dello storico accordo

Fri, 07/26/2024 - 11:11

Arrivano delle grandi novità per tutti gli appassionati di basket, e in particolare per coloro che seguono l'NBA. Prime Video ha appena annunciato uno storico accordo per la trasmissione delle partite di NBA anche in Italia.

L'accordo arriva praticamente a livello globale, mercato statunitense compreso. La piattaforma di streaming di Amazon è riuscita ad aggiudicarsi i diritti per la trasmissione delle partite di basket statunitense a partire dalla stagione 2025/26.

Tutti gli abbonati ad Amazon Prime, e che quindi hanno l'accesso alla piattaforma Prime Video, possono sorridere perché vedono il catalogo sportivo di Prime Video arricchirsi.

La piattaforma di Amazon non è assolutamente nuova alla trasmissione di eventi in diretta, l'abbiamo visto dalle nostre parti con le partite di calcio della Champions League.

L'accordo appena stretto da Amazon prevede quindi la trasmissione delle partite di NBA a partire dalla stagione 2025/26. Si tratta di un totale di 66 partite della stagione regolare, e altre 20 partite dei playoff.

Oltre a questo, Amazon ha ottenuto i diritti per trasmettere anche il torneo post-season SoFi NBA Play-In, e le Conference Finals. L'accordo prevede anche la trasmissione delle partite della lega femminile, la WNBA, anche se non ne sono stati specificati i termini.

A livello di programmazione settimanale, sappiamo che nella settimana di apertura verranno trasmesse due partite, per poi proseguire settimanalmente con le partite del venerdì sera. Alcuni match verranno trasmessi anche il sabato pomeriggio, mentre in altre settimane verranno trasmessi i doppi match del giovedì sera.

Per questo aspetto comunque dovremo attendere di conoscere il palinsesto ufficiale, che verosimilmente arriverà più avanti.

In totale Amazon avrebbe sborsato quasi 2 miliardi di dollari per portarsi a casa questo accordo con NBA a WNBA. Strappando i diritti, almeno per quanto riguarda il mercato USA, a TNT di ESPN che li deteneva da 40 anni. Segno del forte investimento della piattaforma di Jeff Bezos.

Visto che abbiamo parlato di basket, qui sotto trovate un serie di guide interessanti che parlano di come seguire lo sport in streaming:

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Recensione Onyx BOOX Go Color 7, l'ebook reader che si crede un tablet

Fri, 07/26/2024 - 11:01

La confezione di BOOX Go Color 7 include il dispositivo, il cavetto USB/USB-C, il pin per aprire il carrellino della microSD e un po' di manualistica. Tuttavia, se lo acquistate dal sito ufficiale di BOOX, riceverete in omaggio anche la cover Folio magnetica

La cover protegge il dispositivo e lo sblocca automaticamente quando si apre la "copertina", ma c'è un aspetto che non mi ha fatto impazzire, ossia l'aggancio magnetico al dispositivo. In generale regge abbastanza bene, ma mi è capitato di sganciarla senza volerlo, soprattutto nel tentativo di utilizzare il dispositivo con una sola mano.

BOOX Go Color 7 è un ebook reader solido, con scelte di design che mi piacciono molto.

Mi piace molto il formato asimmetrico con i tasti per cambiare pagina e non mi dispiace che sia interamente in plastica: anche se questo lo rende meno pregiato dei (pochi) ebook reader in metallo, alleggerisce il peso. Questo ebook reader, infatti, pesa 195g (leggermente meno dei circa 200 grammi del Kobo Libra Colour, con cui si somiglia molto) ed è sufficientemente leggero per essere utilizzato con una sola mano anche per ore di lettura.

La cover posteriore utilizza la stessa finitura già vista su Boox Palma, che avevo apprezzato molto: è una texture particolare, al tatto ricorda quasi il legno e certamente contribuisce a dare un ottimo grip al dispositivo, che difficilmente potrà scivolare dalle mani.

Il tasto di accensione è in basso (una scelta che non mi fa impazzire, perché è più facile da premere involontariamente), mentre sul bordo destro troviamo lo slot per la microSD e il connettore USB-C, ma anche due griglie che ospitano microfono e speaker (mono). Francamente non credo li userete granché (anche se lo speaker può essere utile per ascoltare gli audiolibri), ma per essere un ebook reader, questo Boox Go Color 7 non si fa mancare nulla.

Nel complesso, comunque, l'ergonomia è ottima: il Go Color 7 è molto sottile (appena 6,4 mm) e, grazie ai tasti fisici, si può utilizzare comodamente con una mano (e non importa che siate destri o mancini, perché l'interfaccia ruota a seconda dell'inclinazione). Inoltre, da un punto di vista estetico, si apprezza molto il display a filo con la scocca, che dà quella sensazione da tablet che a Kobo Libra Colour manca.

Purtroppo, invece, non ha alcun tipo di resistenza ai liquidi (nessuna certificazione IP).

La dotazione hardware di BOOX Go Color 7 è veramente ottima. Il componente più importante è sicuramente il display, un e-ink a colori Kaleido 3 da 7" con densità di pixel di 300 PPI.

È lo stesso identico pannello di Kobo Libra Colour, e come componente è il massimo standard del settore: Kaleido 3 è infatti la più recente generazione di pannelli a colori e 300 PPI è il massimo della densità di pixel. A scanso di equivoci, c'è da fare una precisazione: per come funziona la tecnologia Kaleido, la densità di 300 PPI si raggiunge solo su contenuti in bianco e nero, mentre quando vengono renderizzati anche elementi a colori, ci si ferma a 150 PPI (comunque più che sufficienti per la lettura di ebook e fumetti). Il display utilizza un sistema di illuminazione con luci calde e fredde, che possono essere regolate manualmente o automaticamente per affaticare meno la vista nelle ore serali.

Schermo a parte, sotto la scocca troviamo un chip octa-core Qualcomm Snapdragon 680 4G, accompagnato da 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna (espandibile via microSD). Il WiFi è dual band e supporta anche le reti a 5 Ghz, il Bluetooth è in versione 5.0 e la porta USB-C supporta lo standard OTG, quindi potrete collegarci anche mouse, tastiere e chiavette USB.

Rispetto al suo più importante rivale, Kobo Libra Colour, Go Color 7 non supporta il pennino e non è possibile prendere appunti. Personalmente non è qualcosa di cui sento troppo la mancanza (in generale, consiglierei dispositivi più grandi di 7" per chi vuole scrivere molto), ma è comunque da tenere a mente.

Il sistema operativo di BOOX è basato su Android 12: anche se non è l'ultimissima versione del sistema operativo di Google, è più che sufficiente per un ebook reader, specialmente considerando le ottime aggiunte di Onyx.

C'è anche il Google Play Store da cui è possibile installare qualsiasi applicazione. Ovviamente è bene ricordare che l'esperienza d'uso con un ebook reader è molto diversa rispetto a quelle di un normale tablet Android: non tanto per le prestazioni del dispositivo, che è davvero molto reattivo, ma per la natura dei pannelli e-ink, che hanno tempi di refresh più elevati.

In ogni caso, la presenza del Play Store è un vero valore aggiunto: anche se non potrete guardarci video o giocare come fareste su un tablet, la possibilità di installare qualsiasi app per la lettura (Kindle, Kobo, Pocket, software per la lettura dei fumetti), o anche tutti i software che possono tornarvi utili per la gestione del dispositivo (Dropbox, Google Drive, Telegram e quel che vi pare) è una vera comodità.

Inoltre, Onyx BOOX gestisce molto bene il rapporto tra Android e l'intrinseca "lentezza" dei display e-ink, con una personalizzazione capillare del sistema di refresh: per ogni app è possibile selezionare uno dei diversi preset disponibili, che promuovono la velocità di refresh o più alla chiarezza della pagina (refresh più rapidi, comportano spesso effetto ghosting; al contrario, un refresh completo della pagina è senza ghosting, ma più lento).

E oltre le impostazioni sulle modalità di refresh, sui sistemi BOOX stupisce sempre la quantità spropositata di funzioni, opzioni e personalizzazioni. Come ho già detto in passato, questo è sicuramente un punto di forza dei dispositivi, ma potenzialmente anche una debolezza: un tablet e-ink di BOOX non è un dispositivo che consiglierei a un utente poco esperto, che potrebbe essere spiazzato da un software così variegato. Al contrario, chi cerca uno strumento flessibile al massimo per la lettura, si innamorerà del sistema operativo di BOOX.

Per dare un'idea del livello di personalizzazione, è possibile regolare il comportamento per ogni singola app (scegliendo DPI, spessore del font, frequenza di refresh del display, contrasto dei neri, possibilità di stare attiva in background etc), tantissime opzioni nei PDF per regolare nitidezza, contrasto, visualizzazione su colonne e altro ancora, e poi ci sono tutte le funzioni tipiche di un tablet Android, come screenshot, possibilità di castare lo schermo (solo su PC Windows), modalità non disturbare e altro ancora.

A completare il tutto c'è un il sistema di cloud proprietario di BOOX che sincronizza documenti, libri e app: tutto è consultabile anche dall'app per smartphone (e dall'interfaccia web), e merita una menzione anche BOOXDrop, un sistema integrato per trasferire file da e verso il tablet su rete locale.

Tra le app di sistema (calcolatrice, calendario, registratore vocale) non manca l'ottimo browser: grazie alle modalità di refresh dello schermo intelligenti, il browser è comodamente utilizzabile, specialmente per leggere quotidiani online e siti di informazione.

Purtroppo, ancora una volta la traduzione in italiano è piuttosto scarsa: consiglio quindi di impostare l'inglese come lingua di sistema.

Per leggere su BOOX Go Color 7, gli ebook e i fumetti dovrete acquistarli da negozi di terze parti: lo Store incluso sul dispositivo è praticamente inutile, con pochi titoli e solo in inglese. Mi pare si tratti peraltro di tutti titoli i cui diritti d'autore sono scaduti, quindi liberamente reperibili ovunque online.

In compenso, l'app di lettura di default mi piace molto: si chiama Neo Reader e supporta tutti i formati più comuni per ebook e fumetti: non solo ePub, Mobi e PDF, ma anche CBR e CBZ (per i fumetti) e perfino documenti Word (.doc) e presentazioni PowerPoint (.ppt).

Ma ovviamente il grande punto di forza è la presenza dei colori, che lo rendono un dispositivo molto interessante per leggere riviste e (soprattutto) fumetti, ma anche ogni altro genere di contenuto che necessita di colori per essere apprezzato al meglio (come ad esempio libri di testo con grafici).

I colori visualizzati dai pannelli Kaleido 3 sono 4.096: non sono tantissimi se comparati ai milioni di colori che siamo abituati a vedere su display LCD e OLED, ma fanno tutta la differenza rispetto a un e-ink in bianco e nero, soprattutto per i fumetti. 

Rispetto al Kobo Libra Colour, il display di BOOX Go Color 7 ha un livello massimo di illuminazione leggermente inferiore, il che rende i colori un po' meno brillanti, se guardati fianco a fianco a luminosità massima. In compenso, però, le variegate impostazioni di Onyx possono aiutare a rendere i testi più leggibili, regolando un po' contrasto e nitidezza (utile soprattutto nei fumetti). 

E al di là dei fumetti, anche per la lettura di ebook ci sono una valanga di impostazioni: oltre alle solite regolazioni di font e margini, è possibile cambiare le spaziature, l'intensità delle indentazioni, l'intensità dei grassetti e ogni altra cosa che possa venirvi in mente.

D'altra parte, come già detto per altri dispositivi con display e ink a colori, quando si parla di lettura di libri è bene tenere a mente che la resa è sempre leggermente migliore su pannelli E Ink Carta (in bianco e nero). Per via di come funziona la resa dei colori sui pannelli E Ink Kaleido, infatti, è possibile notare una leggera griglia di pixel, che non è presente sui più moderni e ink in bianco e nero. Non fraintendetemi, però: questa è una quisquiglia che probabilmente non notereste neanche (se non mettendo a fianco un ebook reader in bianco e nero con uno a colori) e gli ebook si leggono benissimo su Go Color 7, ma se cercate un prodotto che vi serva unicamente per leggere solo libri in bianco e nero, un dispositivo del genere sarebbe un po' "sprecato". 

D'altra parte, i colori aiutano anche nelle evidenziazioni: infatti non solo ci sono diversi modi per modi per evidenziare (tre tipi di sottolineature, tre tipi di evidenziatore) ma, ovviamente, c'è anche la possibilità di evidenziare a colori. E poi non manca neanche la possibilità di ascoltare la lettura del libro tramite un sistema di Text-to-speech, collegando delle cuffie Bluetooth o usando gli altoparlanti del dispositivo. 

La gestione dei PDF è eccezionale, forse la migliore che abbia mai provato. Anche in questo caso, c'è una pletora di opzioni e configurazioni, che si rivelano molto utili per maneggiare un formato così "complesso" come il PDF. Si può eseguire un reflow del testo (o perfino estrarre il testo tramite OCR), ridimensionare a piacere la pagina per adattarla allo schermo, configurare il contrasto delle immagini e perfino impostare una visualizzazione con "scorrimento a colonne", scegliendo quante colonne e l'ordine di lettura (l'ideale per le riviste, con articoli impaginati su più colonne).

Manca un dizionario di default: in compenso, è possibile usarne uno scaricato da internet (in formato Stardict, Babylon o MDICT), ma, soprattutto, è possibile utilizzare un'app di terze parti come dizionario integrato: in altre parole, potete scaricare un'app dizionario dal Play Store e usarla come default per la ricerca di parole durante la lettura con l'app di default (Neo Reader).

Il prezzo di BOOX Go Color 7 è di 279€; il dispositivo è disponibile anche su Amazon, ma chi lo acquista dal sito ufficiale riceve in omaggio anche la cover magnetica.

È un prezzo alto, specialmente considerando che il più importante dispositivo rivale (Kobo Libra Colour) ha un costo di listino di 229€ (e, al momento in cui scrivo, si trova anche scontato a 209€ su Amazon). 

D'altra parte, chi scegli un ebook reader Onyx BOOX sceglie un prodotto votato alla flessibilità garantita da Android e dal Play Store, e considerando questi fattori la spesa più alta può valere le pena.

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One UI 7 dà un taglio al passato, con uno sguardo rivolto a iOS e alla Dynamic Island

Fri, 07/26/2024 - 10:27

Se ti sei appassionato al design dell'interfaccia One UI 6 del tuo Galaxy, sappi che le cose potrebbero cambiare drasticamente con la nuova One UI 7

A pochi giorni dal lancio della beta (stando alle anticipazioni apparse in rete negli ultimi tempi), sono infatti emersi i primi presunti screenshot, che mostrano un taglio piuttosto netto con il passato, soprattutto per quanto riguarda l'area notifiche. 

Gli screenshot, condivisi in esclusiva dal portale SmartPrix e dal leaker chunvn8888, mostrano alcuni dettagli dell'area notifiche, delle Impostazioni rapide, delle Impostazioni e della Home, che mostrano forti richiami a iOS 18.

Una delle novità più evidenti riguarda gli elementi visivi più arrotondati, cambiamento che sembra riflettersi in tutta l'interfaccia, ma anche la possibile separazione tra notifiche e impostazioni rapide.

Due screenshot infatti mostrano la presenza della gradazione nelle impostazioni rapide, mentre un'immagine mostra la presenza di una gradazione diversa nell'area delle notifiche.

Questo cambiamento prenderebbe spunto in maniera pesante da iOS, e seguirebbe l'indirizzo seguito da Xiaomi con HyperOS (e da prima con la MIUI). 

Un'altra novità riguarderebbe la possibilità di iniziare una videochiamata su un dispositivo e continuarla su un altro, se si ha effettuato l'accesso a entrambi con il proprio account Samsung. Anche qui continuano i richiami a iOS, in quanto la funzione si chiamerebbe Continuity notifications.

Questa non è la prima volta che questa funzione appare su Android, poiché la suite Cross-Device Services di Google consente di trasferire le videochiamate tra i dispositivi. La soluzione di Google consente però anche di trasferire le videochiamate sul web.

Ma non è finita: anche le Impostazioni sono cambiate e c'è un video che mostra la Home, con la nuova icona della galleria e l'apparizione di una notifica che mostra un'animazione che ricorda vagamente quella della Dynamic Island di iOS, anche se allineata a sinistra e non al centro. 

Altre novità riguardano le icone, che sono state ridisegnate, e ci sono segnalazioni secondo le quali One UI 7.0 sarà dotata di animazioni più fluide, "alla pari di iOS e ColorOS di OPPO". 

SmartPrix riporta anche un cambiamento significativo nell'app fotocamera, con tutti i principali controlli, comprese le modalità della fotocamera, i controlli rapidi e le scorciatoie di zoom, che sono stati spostati in basso per un accesso più facile.

Altre modalità di scatto sono state aggiunte a una barra orizzontale o a un menu a scomparsa. Secondo SmartPrix, questa interfaccia sembra fondere elementi dalle app fotocamera di altre skin Android.

Stando alle ultime anticipazioni in rete, sembra che il programma beta per la One UI 7 partirà lunedì, quindi non dovremo attendere molto per verificare queste immagini.

Immaginiamo che questi cambiamenti susciteranno reazioni opposte tra gli utenti, speriamo solo che Samsung consenta di scegliere tra la nuova interfaccia e quella classica con Impostazioni rapide e notifiche nella stessa schermata. 

Nell'attesa per il lancio della beta della nuova One UI, se sei un utente Galaxy dai un'occhiata ai nostri approfondimenti dedicati: troverai sicuramente qualche trucco che non conoscevi!

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LEGO celebra la prima apparizione di Mario e Yoshi in pixel art, e puoi anche farli correre!

Fri, 07/26/2024 - 08:14

Chi non ama Yoshi di Super Mario? In occasione del Comic-Con 2024 che si sta tenendo in questi giorni a San Diego, LEGO ha svelato il nuovo set della linea Super Mario World, Mario e Yoshi (#71438). 

Un vero gioiello da esposizione in pixel art, che celebra la prima apparizione dei due personaggi: andiamo a scoprirlo, oltre a vedere quanto costa e quando potrete comprarlo

Il set LEGO Super Mario World: Mario e Yoshi è un tributo ai due personaggi storici del gioco a scorrimento laterale, e porta per la prima volta Yoshi nel mondo LEGO.

Il set, costituito da 1215 pezzi, vuole rappresentare le immagini nostalgiche della prima generazione dei giochi Super Mario. Costruito in più strati per consentire effetti di animazione accattivanti, è dotato di due meccanismi: uno con maniglia per far correre Yoshi con Mario mascherato sulla schiena, e l'altro con manopola per far entrare e uscire la lingua di Yoshi, proprio come nel gioco.

Il modello, che fa parte della serie Adults Welcome come Il potente Bowser e la Pianta Piranha della linea LEGO Super Mario, è progettato per i fan LEGO che hanno vissuto Super Mario come una parte essenziale della loro infanzia.

Il set Mario e Yoshi, dedicato quindi ai fan LEGO con più di 18 anni, include un'Action Tag, che consente di aggiungere un personaggio (venduto separatamente) LEGO Mario, LEGO Luigi o LEGO Peach (dai set 71439, 71440 o 71441) per un'esperienza interattiva e vedere le loro reazioni digitali.

Una volta completato, il set misurerà 40 cm di altezza, 26 cm di larghezza e 11 cm di profondità e sarà una divertente decorazione per la casa o l'ufficio.

Il set LEGO Super Mario World: Mario e Yoshi è disponibile per il preordine a partire da oggi tramite il sito LEGO.com, mentre l'arrivo sul mercato è previsto per il 1° ottobre 2024 nei LEGO Store, LEGO.com e presso i principali rivenditori selezionati in tutto il mondo.

Il prezzo è di 129,99 euro, e consente di ottenere 975 punti LEGO Insiders. 

Se sei un vero fan del mondo LEGO, non lasciarti sfuggire i nostri approfondimenti dedicati: scoprirai qualche trucco che forse non conoscevi!

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Gemini si aggiorna in Italia: approdo nell'app Messaggi, e Gemini Flash è ancora più flash

Fri, 07/26/2024 - 00:58

Sembra proprio che le ultime che stiamo vivendo siano delle giornate molto intense per i vari servizi di intelligenza artificiale. Dopo il lancio del motore di ricerca di ChatGPT, arriva un nuovo aggiornamento per Google Gemini anche in Italia.

Google ha infatti appena annunciato, con uno dei suoi consueti post sul blog ufficiale, un nuovo e importante aggiornamento per Gemini, il quale riguarda da vicino anche gli utenti italiani. Andiamo quindi a vedere quali sono tutte le novità introdotte.

Il nuovo aggiornamento introdotto da Google per Gemini gioverà in primis per Gemini Flash, il modello leggero, veloce ed economico, progettato per attività ad alta frequenza da parte di Google.

Gemini Flash 1.5 diventa quindi più rapido, nello specifico per fornire risposte contestualizzate. Si vedranno quindi dei miglioramenti nella minore latenza necessaria per avere ragionamenti e comprensione delle immagini da parte di Gemini. E tra le novità in arrivo troviamo la possibilità di caricare file da Drive o dal dispositivo in uso, così come la possibilità di analizzare interi file di dati.

Il nuovo Gemini Flash 1.5 dovrebbe essere già in fase di distribuzione in tutti i paesi in cui è disponibile, Italia compresa.

Per Gemini arrivano poi i contenuti correlati all'interno delle risposte fornite agli utenti. Come mostra l'animazione che trovate in basso, le risposte di Gemini potranno essere approfondite con contenuti correlati presenti sul web. Questi saranno accessibili tramite il collegamento identificato dalla freccia verso il basso.

La novità non riguarda solo Gemini su web ma anche il suo utilizzo per mezzo delle estensioni disponibili per i vari servizi Google, come l'estensione per Gmail. La novità al momento è disponibile soltanto quando si utilizza Gemini in lingua inglese.

Con questo nuovo aggiornamento arriva la possibilità di chattare con Gemini direttamente nell'app Messaggi per un numero più ampio di utenti. Google ha infatti annunciato che la novità arriva per diversi paesi europei, con la possibilità di conversare con il suo chatbot AI in francese, portoghese e spagnolo. Successivamente la novità dovrebbe arrivare anche per gli utenti italiani.

Per avviare una conversazione con Gemini all'interno dell'app Messaggi basterà selezionare l'opzione Avvia chat all'interno dell'app e successivamente selezionare Gemini come interlocutore.

E visto che abbiamo parlato di Gemini, vi lasciamo con un elenco di guide e approfondimenti interessanti proprio su alcuni principali servizi di intelligenza artificiale:

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