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Updated: 13 min 19 sec ago

Samsung, aggiornamento per molti modelli di punta

Wed, 12/11/2024 - 21:30

Ancora una volta Samsung si conferma tra i produttori più rapidi nella distribuzione degli aggiornamenti per i suoi dispositivi Galaxy. Con l’inizio di dicembre, infatti, diversi modelli di punta (pieghevoli inclusi) stanno ricevendo nuovi aggiornamenti di sicurezza anche in Italia. Tuttavia, c’è un dettaglio che lascia perplessi alcuni utenti: non si tratta delle patch di sicurezza di dicembre, ma nuovamente di quelle di novembre.

Questa situazione è curiosa, poiché le patch di novembre erano già state rilasciate in Italia. Ora, Samsung ha avviato un secondo rilascio, una decisione piuttosto insolita e difficile da interpretare. Normalmente, il colosso coreano aggiorna i suoi top di gamma con patch relative al mese corrente, ma su dispositivi come Galaxy Z Fold6, Z Fold5, Z Flip6, Galaxy S24 ed S23 Ultra e S23 standard, sono state nuovamente distribuite le patch di novembre 2024. Questo fenomeno è stato confermato da testate come Sammobile.

L’ipotesi di un errore nella classificazione dei firmware è poco probabile, considerando che il problema riguarda 6 modelli differenti. E’ più plausibile pensare che queste patch siano una versione “corretta” delle precedenti, forse rilasciata per risolvere qualche problema attualmente ignoto.

Nel changelog, Samsung non offre dettagli aggiuntivi e si limita alla solita descrizione generica: si parla di un miglioramento della stabilità e della sicurezza del sistema, come avviene ogni mese. In questo caso, la “prassi” lascia gli utenti con più dubbi che risposte.

Ecco i dettagli delle release in rollout dei dispositivi Samsung:
  • Galaxy Z Fold6 | One UI 6.1.1 (Android 14)
    • versione in rollout: F956BXXU2AXK8 / F956BOXM2AXK8 / F956BXXU2AXK8
    • dimensione: 1,3 GB circa
  • Galaxy Z Fold5 | One UI 6.1.1 (Android 14)
    • versione in rollout: F946BXXU4DXK8 / F946BOXM4DXK8 / F946BXXU4DxK8
    • dimensione: 600 MB circa
  • Galaxy Z Flip6 | One UI 6.1.1 (Android 14)
    • versione in rollout: F741BXXU2AXK8 / F741BOXM2AXK8 / F741BXXU2AXK8
    • dimensione: 1,1 GB circa
  • Galaxy S24 Ultra | One UI 6.1 (Android 14)
    • versione in rollout: S928BXXU4AXK4 / S928BOXM4AXK4 / S928BXXU4AXK4
    • dimensione: 600 MB circa
  • Galaxy S23 Ultra | One UI 6.1 (Android 14)
    • versione in rollout: S918BXXU7CXK4 / S918BOXM7CXK4 / S918BXXU7CXK4
    • dimensione: 600 MB circa
  • Galaxy S23 | One UI 6.1 (Android 14)
    • versione in rollout: S911BXXU7CXK4 / S911BOXM7CXK4 / S911BXXU7CXK4
    • dimensione: 600 MB circa.

Attualmente non ci sono ulteriori informazioni, ma vi consigliamo di scaricare le release (anche se può sembrare una cosa insensata) e di continuare a seguirci per rimanere aggiornati.

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Eolo, rimodulazione delle condizioni contrattuali per alcuni clienti

Wed, 12/11/2024 - 21:00

Per gestire il continuo aumento del traffico internet e per garantire l’aggiornamento tecnico con il potenziamento delle infrastrutture di rete, Eolo ha annunciato una modifica delle condizioni contrattuali. Questa rimodulazione, che è diretta ad alcuni utenti privati ed ai titolari di Partita IVA, comporterà un aumento di 2.99 euro sul mensile (oltre IVA per i clienti con P.IVA). Le attuali condizioni di mercato, che influenzano l’equilibrio economico dei servizi erogati, hanno portato Eolo a fare questa scelta.

Come funziona la rimodulazione e chi ne sarà escluso?

A partire dal 2 dicembre 2024 arriverà la comunicazione dell’aumento tramite una nota nella fattura degli utenti interessati. La modifica entrerà in vigore dopo almeno 60 giorni successivi alla comunicazione, in conformità alle normative vigenti e alle Condizioni Generali di Contratto. Dal 2 febbraio l’aumento sarà applicato ai primi clienti coinvolti. Per gli altri, invece, la decorrenza seguirà in modo progressivo i rispettivi cicli di fatturazione.

Eolo ha anche confermato che non tutti i clienti saranno soggetti a questa notifica, ma ha precisato che coloro che beneficiano di offerte promozionali con canone bloccato manterranno le stesse condizioni fino al termine delle promozioni.

In caso di disapprovazione delle modifiche contrattuali ci sarà il “Diritto di recesso”?

Tutti i clienti che saranno coinvolti nella rimodulazione potranno recedere dal contratto o cambiare operatore senza imbattersi in costi di disattivazione né penali. Questo diritto è garantito dall’art. 98-septies decies del Decreto Legislativo 259/2003 e dalla delibera AGCOM 307/23/CONS. Il cosiddetto “diritto di recesso” potrà essere esercitato entro 60 giorni dalla comunicazione inerente alle modifiche delle condizioni contrattuali, tramite una delle seguenti modalità:

  • Telefono: contattando il numero 0237008588 (o 0237008587 per i titolari di P.IVA);
  • Area Cliente: accedendo alla sezione “Richiedi supporto” sul sito ufficiale di EOLO;
  • PEC: inviando il modulo di recesso scaricabile a recesso.varunilaterale@pec.eolo.it (o chiusure.business@pec.eolo.it per i clienti con Partita IVA);
  • Raccomandata A/R: spedendo il modulo all’indirizzo EOLO S.p.A. – Casella postale 38 – Ufficio postale Segrate Centro – 20054 Segrate (MI);
  • Punti vendita: recandosi presso un punto vendita autorizzato.

I clienti che sceglieranno di recedere potranno decidere tra due modalità per il saldo di eventuali rate residue: pagare l’importo in un’unica soluzione, oppure continuare con la suddivisione in rate fino al termine previsto.

Per coloro che non eserciteranno il diritto di recesso entro i termini prestabiliti, le nuove condizioni contrattuali saranno considerate accettate ed entreranno in vigore. Per chi invece vorrà optare per il passaggio a un altro operatore, sarà necessario comunicare all’operatore scelto che il passaggio è motivato dalla modifica dei termini contrattuali.Eolo ha annunciato una rimodulazione che comporterà un aumento dei costi per alcuni clienti privati e P.IVA

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Apple e l’arrivo dei chip a 2nm: tutte le novità in arrivo

Wed, 12/11/2024 - 20:30

Apple è pronta a introdurre i chip a 2nm, ma i primi dispositivi dotati di questa tecnologia non arriveranno prima del 2026. La transizione sarà graduale, e i nuovi processori verranno inizialmente integrati nei modelli Pro di iPhone e nei dispositivi di fascia alta. Si prevede che i modelli base continueranno a utilizzare i nodi a 3nm, consolidando il ciclo triennale di aggiornamento. Questa strategia riflette un rallentamento generale nello sviluppo dei nodi produttivi, una tendenza già osservata nel passaggio ai 3nm.

Nonostante il ritardo nell’adozione dei chip Apple a 2nm, il 2025 sarà cruciale per la produzione pilota e per i miglioramenti delle tecnologie a 3nm. Il chip M5, destinato a Mac e iPad, sfrutterà un processo avanzato a 3nm (N3P), combinando innovazioni come il design SoIC ibrido e l’uso di materiali termoplastici avanzati. Questo approccio garantirà un’efficienza energetica superiore e una gestione termica ottimale, anche senza i benefici immediati del nodo a 2nm.

La produzione su larga scala dei chip Apple a 2nm inizierà solo nel 2025. Tuttavia, il lancio effettivo nei dispositivi consumer sarà graduale. I nuovi modelli di MacBook Pro e iPad Pro con chip M5 sono attesi per la fine del 2025, mentre il MacBook Air e l’Apple Vision Pro li seguiranno entro la prima metà del 2026. Gli iPhone 18 Pro, invece, potrebbero essere i primi dispositivi a integrare questa innovazione, segnando un importante passo avanti per Apple.

 

Apple lancerà presto i chip a 2 nanometri, oppure no?

Oltre ai dispositivi consumer, i chip Apple a 2nm saranno fondamentali per i servizi cloud e l’intelligenza artificiale. L’uso del design SoIC, che permette l’impilamento tridimensionale dei componenti, rafforzerà ulteriormente la posizione di Apple nel settore tecnologico. Grazie alla collaborazione esclusiva con TSMC, la casa di Cupertino continuerà a innovare, garantendo prestazioni sempre più avanzate e un’efficienza energetica senza precedenti, ora non ci resta che attendere nuovi sviluppi.

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Meizu 22, in arrivo nuova serie con un soc potentissimo

Wed, 12/11/2024 - 20:00

Dopo un periodo di stop, l’azienda cinese Meizu è tornata alla carica anche nel settore degli smartphone. L’azienda ha infatti in mente diversi nuovi prodotti di rilievo. Tra questi, c’è la nuova serie di smartphone top di gamma denominata Meizu 22. È da diverso tempo che si parla in rete di questi nuovi device. Inizialmente, ne ha parlato il leaker Digital Chat Station. Ora, però, a dare nuove informazioni è stato il leaker Smart Pikachu tramite un post online. Secondo quanto rivelato da quest’ultimo, la nuova serie dell’azienda sarà alimentato da un processore estremamente potente.

 

Meizu 22, la nuova serie top di gamma in arrivo con un soc al top

Nel corso delle ultime ore sono emerse nuove indiscrezioni riguardanti la prossima serie di smartphone top di gamma del colosso cinese Meizu. Come già accennato in apertura, ci stiamo riferendo alla prossima serie denominata Meizu 22. Questa serie sembra che potrà vantare delle performance davvero molto elevate.

In particolare, a detta del leaker, sotto alla scocca ci sarà uno degli ultimi processori più potenti di casa Qualcomm. Ci stiamo riferendo al potentissimo soc Snapdragon 8 Elite. Il leaker in questione ha inoltre rivelato ulteriori informazioni. Secondo quanto rivelato, l’azienda ha intenzione di portare due modelli di questa nuova serie.

Uno di questi sarà il modello base e sarà caratterizzato dalla presenza di un display con una diagonale più contenuta. Questo modello potrebbe contrastare i vari competitors in questo settore. Il secondo modello, invece, dovrebbe essere caratterizzato dalla presenza di un display dalla diagonale più ampia. Oltre a questo, sembra che l’azienda stia sviluppando le proprie funzionalità legate all’intelligenza artificiale. Non dovrebbe mancare neanche il supporto alla Flyme Auto.

Insomma, sembra che ci siano i giusti presupposti per l’arrivo di due ottimi dispositivi del noto produttore tech Meizu. Staremo a vedere quali saranno le altre peculiarità di questi device.

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WhatsApp, Instagram e Facebook: problemi in queste ore per tutti gli utenti

Wed, 12/11/2024 - 19:48

Era forse un po’ che non se ne parlava ma ecco che l’argomento tornare improvvisamente di moda: c’è di nuovo un problema per quanto riguarda le piattaforme di Meta. Instagram, WhatsApp e Facebook sono infatti al centro di un down (o quasi) generale.

Le tre piattaforme infatti starebbero registrando dei problemi che si sono diffusi proprio in questa serata di mercoledì 11 dicembre 2024. Sono arrivate diverse segnalazioni già verso le ore 18:00, con il celebre portale Downdetector che ha cominciato a raccoglierle. A quanto pare il problema non sarebbe solo dell’Italia ma anche degli Stati Uniti, così come di altre nazioni europee tra cui anche Francia, Germania e Regno Unito.

WhatsApp, Instagram e Facebook in down: le segnalazioni degli utenti

Gli utenti lamentano l’impossibilità di pubblicare post, commentare o accedere agli strumenti professionali delle piattaforme. Su Instagram, ad esempio, compare il messaggio “Impossibile caricare l’attività” durante l’accesso. Problemi simili sono stati segnalati su Facebook e WhatsApp, dove l’accesso alle funzioni principali risulta compromesso.

Un portavoce di Meta, tramite un messaggio su Facebook, ha indicato che il disservizio è legato a una manutenzione in corso: “Facebook è attualmente in manutenzione, ma dovresti poter accedere nuovamente tra pochi minuti”. Tuttavia, non è stato chiarito se questa manutenzione riguardi anche Instagram e WhatsApp né le cause specifiche di un down di questa portata.

Consigli durante il down di queste app

Come in casi analoghi, si consiglia agli utenti di evitare operazioni sensibili, soprattutto mentre le piattaforme funzionano in modo intermittente. Gli utenti stanno utilizzando altre piattaforme, come X, per cercare informazioni e conferme sui problemi in corso, alimentando ironia e reazioni tipiche di queste situazioni.

Il down odierno sottolinea ancora una volta l’importanza di una comunicazione tempestiva da parte delle grandi aziende tecnologiche, soprattutto quando disservizi di questa portata coinvolgono miliardi di utenti in tutto il mondo.

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google docs crea documenti di testo da zero grazie all’ai di gemini

Wed, 12/11/2024 - 19:30

Sembra che Google sia pronto a rilasciare uno strumento AI ancora più potente per il suo word processor Documenti: nelle precedenti ore i colleghi di 9to5google hanno avvistato una pagina del supporto tecnico ufficiale che illustra le capacità della funzione chiamata “Help me create”, ovvero “Aiutami a creare”, che a quanto sembri sfrutterà le tecnologie di Gemini per generare completamente da zero documenti di testo di vario tipo. Per riferimento, allo stato attuale Documenti propone “Help me write”, tramite cui è possibile generare del testo, ma in un documento già esistente.

Ecco nello specifico

Secondo la documentazione ufficiale, quando la funzionalità sarà disponibile l’utente potrà richiamarla tramite un “chip” apposito nella parte alta di un documento vuoto, oppure, passando dal menu File > Nuovo. L’intelligenza artificiale avrà accesso a tutti i documenti del proprio account Workspace e sarà possibile specificargliene uno o più ,usando nel prompt la chiocciola seguita dal nome del file, da usare come fonte dei dati. Google, però, precisa che il documento generato dall’AI non manterrà la struttura o lo stile del materiale originale: inoltre, il tool tra l’altro non avrà neanche la capacità di generare immagini, di copertina o interne alla struttura, di persone.

Google indica tutta una serie di potenziali casi d’uso: proposte, report sull’avanzamento dei progetti, documenti di brainstorming, post di un blog, comunicati stampa, briefing di una campagna marketing, menù per una cena, newsletter per famiglie, itinerari per le vacanze e molto altro ancora. La società precisa di usare prompt più colloquiali e naturali possibile per ottenere i risultati migliori, e nella stessa pagina fornisce tutta una serie di esempi che ritiene ideali.

Google precisa che la funzionalità è già in fase di distribuzione, ma avverrà in modo graduale e solo sul sito Web desktop. Tra l’altro è riservata agli utenti che partecipano alle iniziative Gemini for Google Workspace Alpha e Workspace Labs. Non è detto nettamente, ma è facile immaginare che per il momento sia ad appannaggio degli account che operano in lingua inglese statunitense. Un grande passo avanti.

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vipps, in norvegia arriva su iphone la prima alternativa al mondo a apple pay

Wed, 12/11/2024 - 19:00

La norvegese Vipps è diventata la prima azienda al mondo a offrire una soluzione alternativa per i pagamenti contactless su iPhone, in diretta concorrenza con Apple Pay. Tutto ciò, arriva in seguito alla decisione della Commissione Europea di accettare gli impegni di Apple per consentire l’accesso alla tecnologia NFC dei suoi dispositivi anche a fornitori terzi.

Ecco nello specifico

Da dicembre gli utenti Vipps in Norvegia potranno effettuare pagamenti contactless nei negozi utilizzando i loro iPhone, senza utilizzare Apple Pay.

A tal proposito, Rune Garborg, CEO di Vipps MobilePay, ha dichiarato:

“Abbiamo combattuto per anni per poter competere ad armi pari con Apple, ed è quasi surreale poter finalmente lanciare la nostra soluzione. Questa sarà ora una battaglia rara ed emozionante tra il marchio più forte del mondo e Vipps.”

Inoltre, in passato, Apple aveva riservato l’accesso alla tecnologia NFC dei suoi iPhone esclusivamente ad Apple Pay, escludendo altre piattaforme di pagamento.

Gli impegni di Apple includono anche la possibilità per gli utenti di impostare wallet alternativi come opzioni di pagamento predefinite concedendo anche la rilevazione automatica del POS avvicinando lo smartphone, il doppio clic sul pulsante di accensione per l’apertura del wallet, i sistemi di autenticazione sicura quali Face ID, Touch ID o PIN per lo sblocco.

La nuova soluzione di Vipps è compatibile con i terminali che accettano carte BankAxept, il sistema di pagamento nazionale norvegese, che copre oltre il 90% dei terminali del Paese. La compatibilità con Visa e Mastercard sarà aggiunta nei prossimi mesi, consentendo pagamenti internazionali entro l’estate 2025.

Secondo quanto riportato, gli utenti Vipps possono effettuare transazioni avvicinando il proprio iPhone al terminale e autenticandosi tramite Face ID, Touch ID o codice di sblocco. L’app Vipps può essere impostata come wallet predefinito, con attivazione tramite doppio clic sul tasto laterale del dispositivo.

Vipps, insomma, punta a diventare una soluzione unica per tutte le necessità di pagamento. L’app consente di effettuare pagamenti in negozio, online, inviare denaro ad amici, gestire club e associazioni, raccogliere fondi e persino inviare regali in denaro. Garborg ha sottolineato che la possibilità di utilizzare Vipps in situazioni precedentemente riservate alle carte fisiche rappresenta un passo avanti significativo per gli utenti:

“Ora per noi è stato importante lanciarci il prima possibile, per poter affrontare una dura concorrenza. Aggiungeremo continuamente ulteriori semplificazioni, supporto per carte internazionali e più banche.”

 

Vipps MobilePay, nato dalla fusione tra la norvegese Vipps e la danese MobilePay, prevede di estendere la sua soluzione tap-to-pay a Danimarca, Finlandia e Svezia nel 2025. Questo potrebbe rappresentare un modello per altri fornitori di pagamento in Europa, rafforzando la concorrenza in un settore finora dominato da Apple.

In conclusione, il CEO ha sottolineando il valore della collaborazione:

“Il fatto che noi, piccoli in un contesto internazionale, siamo i primi al mondo ad avere un’alternativa concorrente all’iPhone è enorme. Sono incredibilmente orgoglioso dei colleghi che hanno lavorato duramente per realizzare questo obiettivo e grato per la buona collaborazione con BankAxept e Thales.”

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BMW M elettrica, tanta potenza grazie a 4 motori

Wed, 12/11/2024 - 18:30

Il costruttore automobilistico di Monaco di Baviera non smettere mai di sorprendere grazie ai modelli che porta su strada dopo un attento lavoro di progettazione e produzione. Un esempio è la nuova BMW M (iM3), modello elettrico su cui la casa automobilistica tedesca sta attualmente lavorando. Non a caso, si tratta di un veicolo a propulsione elettrica che si contraddistingue grazie alla capacità di offrire prestazioni veramente alte.

Non è la prima volta che ci troviamo a parlare di questo modello che raggiungerà le strade di diversi mercati nel corso dei prossimi anni. Ci sono state più occasioni in cui sono stati mostrati prototipi con carrozzeria provvisoria che il costruttore ha utilizzato proprio per effettuare dei test dal punto di vista meccanico. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli di cui siamo a conoscenza grazie ad uno speciale video diffuso dal costruttore.

BMW M 4: si continua a lavorare sulla nuova elettrica

Nonostante alcune indiscrezioni e prototipi mostrati nei mesi scorsi, non siamo mai venuti a conoscenza di dettagli importanti in merito alle caratteristiche tecniche. Oggi, però, finalmente è stato diffuso il primo video che ci anticipa alcune informazioni in merito al lavoro di sviluppo che il costruttore sta portando avanti per realizzare questa vettura.

Il video diffuso, oltre a contenere alcune interviste, svela che il powertrain di cui sarà dotato il modello disporrà di 4 motori elettrici. A confermare ciò è lo stesso responsabile dello sviluppo di BMW M, lo stesso che ha annunciato che sportive elettriche M del futuro su un powertrain con stessa configurazione.

Grazie al video diffuso, dunque, veniamo a conoscenza che il costruttore sta attualmente lavorando allo sviluppo del cuore pulsante di queste nuove vetture. Non dimentichiamo che il debutto dovrebbe avvenire intorno al 2027. Dunque, l’attesa per gli appassionati del marchio è ancora tanta.

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OBSBOT Tail Air: la videocamera AI che eleva streaming e creatività video | RECENSIONE

Wed, 12/11/2024 - 18:10

Quando abbiamo iniziato a utilizzare la OBSBOT Tail Air, onestamente, abbiamo avuto qualche riserva. Ci siamo effettivamente chiesti se le sue funzionalità fossero all’altezza delle aspettative e del buon nome dell’azienda. Tra queste c’è ad esempio il tracking intelligente, così come la registrazione in 4K e il controllo gestuale, fossero realmente all’altezza delle aspettative.

Abbiamo impiegato qualche settimana testando il prodotto in più situazioni. Unitamente a tutti i test effettuati, il responso sembra essere chiaro: il livello di questa videocamera è molto alto. Difficilmente ci si ritrova a fronteggiare dispositivi di questo calibro dotati peraltro di tecnologie avanzatissime e di una praticità estrema. Creare un contenuto è veloce ed intuitivo, soprattutto se si viene a conoscenza di ogni dettaglio a partire dalla qualità video fino alle varie funzioni.

Un design piccolo ma resistente

La compattezza è stato uno dei primi aspetti a colpirci. Con un peso di appena 360 grammi, OBSBOT Tail Air è adatta a ogni ambiente, che sia uno studio domestico o un evento in esterna. Una volta tolta dalla scatola, la sensazione di robustezza dei materiali e la finitura nera opaca ci hanno convinti della sua qualità costruttiva.

Portarla con sé è stato facilissimo. L’abbiamo messa nello zaino senza problemi di spazio o peso, e durante i test, la base si è dimostrata stabile, permettendo movimenti fluidi anche su superfici irregolari. Anche su tavoli poco stabili, la videocamera non ha mai perso l’equilibrio, garantendo risultati affidabili.

Prestazioni video: dettagli incredibili

La qualità delle immagini è un punto di forza evidente. OBSBOT Tail Air registra in 4K UHD, e la differenza con altri dispositivi che abbiamo provato è stata notevole. In condizioni di luce variabili, dai luoghi chiusi a eventi all’aperto, i video risultano sempre nitidi, con colori naturali ma vivaci.

Grazie ai pixel da 2µm, la videocamera gestisce bene i contrasti, bilanciando luci e ombre in modo impeccabile. Non abbiamo riscontrato sovraesposizioni o aree scure prive di dettagli. I volti, in particolare, sono stati riprodotti con tonalità realistiche, senza l’effetto artificiale che altre videocamere tendono a generare.

Il tracking AI fa la differenza

Sono alcune le funzionalità che ci hanno lasciato piacevolmente sorpresi, ma tra quelle più apprezzate ce n’è una. Stiamo parlando del tracking basato sull’intelligenza artificiale. Abbiamo provato a stressare il sistema con movimenti rapidi e cambi di direzione improvvisi, ma la videocamera è sempre riuscita a seguire il soggetto principale senza esitazioni, anche in presenza di più persone nell’inquadratura.

Un caso concreto: durante la registrazione di una lezione di fitness, l’istruttore si muoveva di continuo. La videocamera lo ha mantenuto sempre al centro della scena, senza perdere mai il focus. Per chi lavora in autonomia, questo sistema è un alleato prezioso che elimina la necessità di un operatore.

Controllo gestuale: semplice e pratico

Abbiamo testato anche il controllo gestuale, che si è rivelato intuitivo e utile. Con movimenti della mano, è possibile avviare o fermare la registrazione, zoomare o cambiare inquadratura. Durante la registrazione di un tutorial di cucina, questa funzione ci ha permesso di lavorare senza interruzioni.

Anche in condizioni di luce non ottimale, il riconoscimento dei gesti è stato preciso. Dopo un paio di tentativi iniziali per familiarizzare con i comandi, tutto è diventato molto naturale.

C’è il telecomando: ecco il controller remoto intelligente

Grazie a quello che ha primo impatto è un vero e proprio telecomando, gli utenti possono avere il compagno perfetto per le proprie avventure con questa Tail Air. Il controller intelligente permette di controllare più precisamente ogni funzionalità, chiaramente sfruttando tutti i tasti. Il tutto ovviamente avviene a distanza, tutto in maniera molto intuitiva.

Streaming senza problemi

OBSBOT Tail Air è chiaramente pensata per lo streaming. L’abbiamo usata su YouTube, Twitch e Facebook Live, con risultati eccellenti. Anche durante lunghe sessioni, non abbiamo rilevato cali di qualità o interruzioni.

Il supporto per NDI|HX aggiunge flessibilità, permettendo di integrarla in configurazioni multicamera. Questo si è dimostrato utile durante un evento musicale, dove la videocamera ha catturato primi piani degli artisti, completando le riprese panoramiche di altri dispositivi.

Audio migliorabile

Se c’è un aspetto che potrebbe essere perfezionato, è l’audio dei microfoni integrati. Sebbene il suono catturato sia chiaro, in ambienti rumorosi la videocamera ha faticato a isolare le voci principali.

Collegando un microfono esterno, però, la qualità audio è migliorata sensibilmente, rendendola ideale anche per contenuti come podcast o video dove il suono è fondamentale.

Configurazione e app intuitive

La configurazione iniziale è stata semplice e veloce. L’app OBSBOT Studio, disponibile per smartphone e PC, ha reso immediata la gestione delle impostazioni. Abbiamo configurato tracking, risoluzione e altre opzioni avanzate in pochi minuti.

La personalizzazione dell’esperienza è un altro punto di forza: dall’angolo di tracking ai movimenti, tutto è adattabile alle esigenze dell’utente. Anche chi è alle prime armi non troverà difficoltà nell’utilizzo.

Versatilità in ogni situazione

Abbiamo testato la videocamera in vari contesti, riscontrando grande versatilità. Alcuni esempi:

  • Creazione di contenuti: perfetta per vlog e tutorial grazie alla qualità video e al tracking AI.
  • Eventi dal vivo: gestisce bene spettacoli e concerti, con supporto multicamera per un risultato professionale.
  • Sport e fitness: cattura con precisione i movimenti più veloci senza perdere mai di vista il soggetto.
Conclusioni e prezzo

Dopo settimane di utilizzo, possiamo dire che OBSBOT Tail Air mantiene le promesse. Chiunque crei contenuti di ogni genere può solo avere un vantaggio. Questa videocamera infatti nasce proprio per semplificare la vita ai creator e lo fa con una semplicità pazzesca.

Non c’è dubbio sull’effettiva utilità di questo prodotto, o almeno così abbiamo avuto modo di constatare in questi giorni di prove costanti. Ogni creatore di contenuti può avere il meglio senza dover scendere ad alcun compromesso.

A primo impatto qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte al prezzo, ma una volta analizzate le sue caratteristiche, non potrà che prenderlo di buon grado. La OBSBOT Tail Air costa 579€ ma offre quello che molte videocamere non offrono. Nella versione con controller remoto come quella che abbiamo provato, il prezzo arriva a 749€.

Punti di forza
  • Qualità video eccellente;
  • Tracking AI affidabile;
  • Controllo gestuale intuitivo;
  • Design compatto e facile da trasportare;
  • Ideale per streaming e configurazioni multicamera.
Punti deboli
  • Audio integrato migliorabile;
  • Prezzo non adatto a chi cerca soluzioni economiche.

Se stai cercando una videocamera versatile, innovativa e facile da usare, OBSBOT Tail Air è una scelta che merita attenzione. Dopo averla testata a fondo, possiamo affermare che il suo valore giustifica pienamente l’investimento.

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OBSBOT Meet 2: la webcam 4K con AI nella nostra RECENSIONE

Wed, 12/11/2024 - 18:05

Negli ultimi anni, le esigenze di comunicazione video sono cambiate profondamente, e strumenti come le webcam hanno acquisito un ruolo centrale per lavoro, studio e socialità. La OBSBOT Meet 2 promette di unire qualità video eccellente e funzioni avanzate grazie all’intelligenza artificiale. Dopo giorni di utilizzo e test approfonditi, ecco la nostra esperienza diretta con questo dispositivo.

Design e costruzione: OBSBOT Meet 2 è piccola, elegante e funzionale

La prima impressione conta, e la OBSBOT Meet 2 non delude. Il merito della nostra ottima impressione parte proprio dal design del prodotto, il quale si presenta innanzitutto moderno e gradevole. La webcam può essere inserita in qualsiasi contesto, viste le sue dimensioni estremamente ridotte. Si parla infatti di misure di 45 x 36 x 22,2 mm, chiaramente escludendo il supporto. Per quanto concerne invece il peso totale, si tratta di soli 40,5 g. C’è capitato infatti di tenerla in tasca almeno un paio di volte e di dimenticarcene completamente.

Se si utilizza il supporto magnetico incluso, le misure salgono a 45 x 36 x 36,7 mm e il peso a 67,5 g, ma resta comunque tra le più leggere e maneggevoli del mercato.

Un plauso va anche ai materiali utilizzati da OBSBOT: la webcam infatti è dotata di una finitura opaca e di estrema robustezza, il tutto per un aspetto molto professionale. Il supporto magnetico permette di fissarla su monitor, laptop o altre superfici metalliche con una semplicità sorprendente. Un ulteriore tocco di praticità è dato dalla copertura per la privacy inclusa nella confezione, che offre maggiore sicurezza quando la webcam non è in uso.

Qualità video: risoluzione 4K e HDR in primo piano

Se parliamo di qualità video, la OBSBOT Meet 2 è difficile da battere, soprattutto alla luce del sensore principale. Si tratta di un CMOS da 1/2 pollice con un’apertura di ƒ/1.8. Con queste specifiche la webcam è in grado di realizzare dei filmati estremamente nitidi e con colori chiari e precisi. Abbiamo effettuato dei test sfruttando la modalità 4K a 30 fps, che garantisce una chiarezza di prim’ordine. L’abbiamo trovata infatti ideale per presentazioni e videoconferenze. Usando invece la modalità 1080p a 60 fps si può ottenere un’esperienza più fluida, particolarmente utile per chi registra contenuti in movimento.

Nel caso in cui non dovesse esserci la luce necessaria, non c’è problema: la resa è comunque ottima. Il merito in questo caso va attribuito certamente all’HDR integrato, che bilancia le aree chiare e scure dell’inquadratura. Durante i test, il campo visivo di 79,4° si è rivelato perfetto per inquadrare una o più persone senza creare distorsioni. Lo zoom digitale 4x permette di mettere a fuoco i dettagli, anche se ovviamente non può competere con uno zoom ottico.

La webcam offre inoltre una modalità ritratto, che sfuma lo sfondo in tempo reale per un effetto professionale, e una Modalità Bellezza, pensata per migliorare automaticamente l’aspetto del viso.

Intelligenza artificiale: quando la tecnologia semplifica la vita

Uno degli aspetti che distingue questa webcam è l’integrazione dell’intelligenza artificiale. Durante le nostre prove, la funzione di Auto Framing ha dimostrato un’efficienza sorprendente. Sia che ci muovessimo davanti alla webcam, sia che spostassimo il dispositivo, l’inquadratura si adattava automaticamente per mantenerci sempre al centro.

Abbiamo trovato molto utile questa funzionalità durante riunioni di gruppo e presentazioni, dove la necessità di regolare manualmente la webcam può diventare un fastidio. L’AI non solo migliora l’esperienza, ma aggiunge un tocco di professionalità in ogni situazione.

Audio chiaro grazie ai microfoni integrati

La qualità audio è altrettanto importante quanto quella video, e la OBSBOT Meet 2 si difende bene su questo fronte. Restare stupiti dal suono che questo prodotto è in grado di catturare è una consuetudine. La presenza di microfoni omnidirezionali permette infatti di avere una resa eccezionale anche se ci sono dei rumori di sottofondo. Ad influire particolarmente e ovviamente la tecnologia utile per la riduzione del rumore che filtra i suoni indesiderati, mentre il gain automatico assicura che la voce sia sempre ben udibile.

I nostri test hanno dato ottimi risultati in diverse condizioni. Abbiamo infatti provato la OBSBOT Meet 2 sia in stanze silenziose che negli spazi più rumorosi; il risultato è stato sempre soddisfacente. Anche senza un microfono esterno, la webcam riesce a garantire una comunicazione chiara.

Configurazione e utilizzo: pronta in pochi minuti

Dopo tutte queste prove si può certamente capire un aspetto in particolare: questa webcam è semplicissima da utilizzare. Innanzitutto la OBSBOT Meet 2 è plug-and-play siccome basta collegarla al computer tramite il cavo USB-C incluso ed è subito pronta. Non è necessario installare software, anche se per sfruttare al massimo le sue funzionalità consigliamo di scaricare l’app OBSBOT Center. L’app permette di regolare parametri come il bilanciamento del bianco, l’esposizione e la messa a fuoco, offrendo un controllo completo.

Test in diversi scenari

Abbiamo provato la OBSBOT Meet 2 in una varietà di situazioni per capire quanto fosse versatile:

  1. Videoconferenze di lavoro: la webcam ha impressionato tutti i partecipanti con la qualità video superiore e il tracciamento AI. Anche in ambienti meno illuminati, il risultato è stato eccellente;
  2. Streaming su Zoom e Teams: la webcam è estremamente compatibile e c’è anche la possibilità di optare tra più risoluzioni, un vero e proprio vantaggio per chi lo utilizza anche per adattarsi alla banda che la connessione rende disponibile;
  3. Creazione di contenuti: non sarà mai un problema realizzare dei video promozionali o ad esempio dei tutorial. La nuova Meet 2 ha dimostrato di essere all’altezza, producendo immagini dettagliate e ben bilanciate.
Compatibilità e requisiti tecnici

Nessun problema di compatibilità poi per quanto riguarda i sistemi operativi. Si parte da Windows 10 e da macOS 11 fino ad arrivare alle versioni successive. È chiaro che per avere le migliori prestazioni bisogna avere un computer aggiornato e dunque un dispositivo che abbia almeno un processore Intel Core i5 di settima generazione e 8 GB di memoria RAM. Noi siamo il perfetto esempio avendo utilizzato la webcam più dispositivi.

Accessori e dotazione

Una volta aperto lo scatolo, la dotazione è ampia quanto basta. Nella scatola infatti ecco un adattatore USB-C a USB-A, un supporto magnetico, una copertura per la privacy, il cavo USB-C, e il manuale utente. Questa completezza è un valore aggiunto, soprattutto considerando il prezzo competitivo.

Considerazioni finali e prezzo: vale la pena acquistarla?

Dopo aver provato a fondo la OBSBOT Meet 2, possiamo affermare che si tratta di una delle webcam più interessanti del momento. La qualità video 4K, le funzioni avanzate di intelligenza artificiale e la facilità d’uso la rendono una scelta eccellente per professionisti e non.

Pro:

  • Video 4K di alta qualità
  • Funzioni AI avanzate come l’Auto Framing
  • Design compatto ed elegante
  • Audio chiaro grazie ai microfoni integrati
  • Configurazione semplice e veloce

Contro:

  • Lo zoom digitale è limitato rispetto alle opzioni ottiche
  • Alcune funzioni richiedono PC con specifiche elevate

Se sei alla ricerca di una webcam che combini innovazione, qualità e praticità, la OBSBOT Meet 2 è una scelta che difficilmente deluderà. Dopo giorni di test, possiamo dire con certezza che è un prodotto capace di migliorare davvero l’esperienza di comunicazione video. Il prezzo sul sito ufficiale è di 149€ con due anni di garanzia e in tre colorazioni differenti, ovvero grigio, bianco e verde.

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Volkswagen: il cancelliere Olaf Scholz contrario alle chiusure

Wed, 12/11/2024 - 18:00

La casa automobilistica Volkswagen è solamente uno dei costruttore del settore delle quattro ruote che si trovano attualmente a dover fare i conti con un periodo di profonda crisi. Ormai già più giorni si discute e si ipotizza la probabilmente chiusura di alcuni stabilimenti produttivi presenti in Germania, così come del conseguente licenziamento di numerosi lavoratori.

Non mancano, in merito, tentativi di trovare un accordo tra sindacati e vertici della casa automobilistica Volkswagen. Tentativi che però sono ormai accompagnati da continue tensioni e scarse possibilità di arrivare ad un vero e proprio compromesso. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito alla crisi che sta attraversando il costruttore di Wolfsburg.

Volkswagen: le opinioni sulle ipotesi di chiusura delle fabbriche

Tra le soluzioni a cui il costruttore automobilistico tedesco ha pensato al fine di tagliare i costi da sostenere, vi è purtroppo quella di chiudere alcune fabbriche presenti in Germania. Una decisione che, se confermata, porterebbe a conseguenze dirette anche sui lavoratori e sul mercato stesso.

Al proposito, non sono mancate dunque le parole del cancelliere Olaf Scholz che puntato il dito contro la dirigenza della casa automobilistica Volkswagen. Lo stesso cancelliere si mostra infatti del tutto contrario alla chiusura degli stabilimenti.

Non ha fatto a meno di esprimere la propria opinione sottolineando che la chiusura delle fabbriche non sarebbe la strada giusta da seguire. Strada sbagliata, dunque, poiché le cattive decisioni nella gestione dell’azienda hanno contribuito a creare la difficile situazione in ci si trova attualmente.

Ma quale potrebbe essere, dunque, la soluzione per la casa automobilistica Volkswagen? Purtroppo rispondere a tale quesito non è affatto semplice, tanto che gli scioperi dei lavoratori potrebbero diventare sempre più numerosi. Chiaramente, la situazione sembra essere piuttosto complicata e le intenzioni dei lavoratori non sono per nulla positive in vista di ipotetici licenziamenti. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti in merito.

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Nokia e Iliad consolidano la collaborazione con nuove tecnologie

Wed, 12/11/2024 - 17:30

Nokia e Iliad hanno rinnovato la loro collaborazione con un nuovo contratto pluriennale, che prevede il supporto delle reti mobili 3G, 4G e 5G dell’operatore in Francia e Italia. L’accordo, che include anche operazioni nelle Antille francesi e nelle isole dell’Oceano Indiano, consolida una partnership che dura dal 2010. Nokia fornirà a Iliad soluzioni ad alta efficienza energetica, tra cui prodotti baseband, radio Massive Mimo, Remote Radio Head e apparecchiature Core. Le tecnologie Core 4G/5G cloud-native e Ims Voice Core permetteranno all’operatore di lanciare nuovi servizi in modo rapido e sicuro, in ambienti multi-cloud su larga scala.

 

La rinnovata partnership tra Iliad e Nokia

L’ampliamento dell’accordo segna un passo importante nella lunga collaborazione tra le due aziende. Iliad, infatti, ha affidato a Nokia la costruzione delle proprie reti mobili sin dal 2010, un percorso che ha visto il consolidarsi di una solida alleanza. Per Iliad, la partnership con Nokia è stata determinante per offrire una connettività di alta qualità e prestazioni ai propri utenti. Il supporto tecnologico di Nokia consente all’operatore di innovare continuamente e di mantenere un elevato standard di servizio.

In parallelo, Nokia ha presentato anche una novità tecnologica che potrebbe rivoluzionare l’industria: la prima fotocamera 5G a 360° al mondo per uso industriale. Resistente agli urti e impermeabile, la fotocamera offre streaming 8K a 360° con bassa latenza e audio spaziale, utilizzabile su reti 5G, Wi-Fi ed Ethernet. Questo dispositivo è progettato per resistere a condizioni ambientali difficili, riducendo la necessità di telecamere tradizionali in ambiti industriali ed eventi. La fotocamera è disponibile in due versioni: una più economica per uso generale e una versione speciale per temperature estreme. Combinata con il software Nokia Real-time eXtended Reality Multimedia, la soluzione consente il monitoraggio remoto e l’ispezione di impianti industriali, migliorando l’efficienza operativa e la sicurezza. Insomma, questa nuova avventura di Iliad e Nokia, già forte del tempo passato, si dimostra ancora una volta una fortuna per i loro utenti.

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Spirit of America Sonic I: all’asta per 1 milione di euro

Wed, 12/11/2024 - 17:00

Avete mai sentito parlare dello Spirit of America Sonic I? Quale costruttore automobilistico non ha il desiderio di ottenere record di vendite o record di velocità con uno dei veicoli che nel corso degli anni porta su strada? Ebbene, tutto ciò è senza alcun dubbio l’obiettivo che tutti le aziende del settore automotive aspirano a raggiungere. Parlando di record di velocità su terra, oggi non possiamo non parlare del pilota professionista americano Craig Breedlove.

Non a caso Breedlove detiene attualmente il record mondiale di velocità su terra con il suo Spirit of America Sonic I. Per chi non ne ha mai sentito parlare, lo Spirit of America Sonic I ricorda molto un jet. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito a tale record.

Spirit of America Sonic I: record di velocità di Craig Breedlove

Il modello in questione ha una lunga storia alle spalle. Non dimentichiamo che si tratta di un’icona portata al debutto nel corso del lontano 1965. Fin da subito, il veicolo ha attirato l’attenzione per la sua aerodinamica estrema ma anche e, soprattutto, per la sua lunghezza, pari a ben 10 metri. A contraddistinguere il veicolo anche la presenza di ruote alluminio forgiato con pneumatici Goodyear e freni a disco. Non poteva inoltre mancare un motore in grado di offrire un’eccellente potenza al Sonic I, ovvero un motore a reazione turbogetto GE J79.

Per quanto riguarda i record ottenuti nel corso degli anni, il Sonic I raggiunge per la prima volta, nel 1965, la velocità massima di 893,966 km/h, ottenendo un record che venne però superato, e una seconda volta raggiunse i 966,573 km/h.

Tuttavia, quando nel 1975 il veicolo finì di scendere su strada, entrò nell’Indianapolis Motor Speedway Museum. Ora sembrerebbe, però, che il museo abbia deciso di vendere una parte della collezione, tra cui proprio il Sonic I. Quest’ultimo prenderà dunque parte ad un’asta di Miami a febbraio 2025 a partire da 1 milione di dollari.

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Xiaomi YU7, il SUV elettrico cinese pensato per l’Europa

Wed, 12/11/2024 - 16:30

Dopo il successo di SU7, Xiaomi ha annunciato il debutto di YU7, un nuovo veicolo elettrico pensato stupire gli utenti cinesi e internazionali. Questa volta, dopo la berlina sportiva, ecco che l’azienda cinese ha puntato al settore dei SUV.

Xiaomi ha scelto di mostrare la vettura senza camuffamenti vari anche se non l’ha annunciata ufficialmente. Infatti, il SUV è stato inserito all’interno del database MIIT in Cina e questa fuga di notizie ha spinto il brand cinese ha mostrare le prime foto reali del nuovo veicolo e condividere alcuni dettagli.

Il nuovo Xiaomi YU7 è caratterizzato da dimensioni generose con i suoi 4.999 mm di lunghezza e 1.996 mm di larghezza. L’altezza del SUV è di 1.600 mm altezza mentre il passo di 3.000 mm conferma l’ampia abitabilità a bordo.

 

Xiaomi YU7 è in nuovo SUV elettrico dell’azienda cinese che si va ad affiancare a SU7, la prima vettura presentata dal brand

Dal punto di vista del design, Xiaomi ha voluto mantenere un look in linea con quello di SU7 che risulta molto sportivo e utilizza molti richiami stilistici con la berlina. In particolare, la firma luminosa posteriore è pressoché invariata a conferma dell’appartenenza alla stessa famiglia.

Il brand tecnologico cinese ha scelto di equipaggiare YU7 con due motori elettrici, conferendo alla vettura la trazione integrale. Sull’asse anteriore trova spazio un powertrain da 220 kW mentre al posteriore uno da 288 kW per un totale di 508 kW pari a circa 690 CV.

Nonostante il peso che raggiunge i 2.405 kg, la vettura è in grado di raggiungere i 253 km/h ma non si hanno dettagli sulle prestazioni velocistiche nello scatto da 0 a 100 km/h. Considerando la dotazione tecnica, possiamo immaginare che YU7 possa scattare in circa 4 secondi o anche meno.

Il pacco batteria sarà realizzato da CATL ma, al momento, non sono disponibili maggiori dettagli sull’autonomia. I prezzi stimati in Cina si aggirano tra i 33 e i 46 mila euro al cambio mentre sembrano esserci buone probabilità di un debutto anche in Europa oltre che nel paese Asiatico.

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nuovo outlook, microsoft avvisa alcuni utenti del passaggio automatico

Wed, 12/11/2024 - 16:00

Microsoft continua a puntare sul Nuovo Outlook, sperando che quanti più utenti possibile si convincano spontaneamente ad abbandonare la “versione classica”. Per esempio, ultimamente, si è cercato di migliorarne l’usabilità offline, che risulta essere un qualcosa in cui il vecchio Outlook eccelleva, ma apparentemente molti continuano ad essere restii.

Ecco le novità

L’obiettivo principale di Microsoft è spostare definitivamente gli utenti sulla sua nuova app, prima o poi. A cominciare da quelli di Microsoft 365 Enterprise, che da aprile 2026 passeranno automaticamente alla versione aggiornata, ferma restando l’opzione di downgrade. Di seguito il virgolettato:

“A partire da aprile 2026, gli utenti di Microsoft 365 for Enterprise passeranno dal classico al nuovo Outlook per Windows, con l’opzione di tornare indietro. Questa modifica mira a migliorare l’esperienza utente con funzionalità moderne”.

Il messaggio è stato recapitato su Microsoft 365 Message Center:

“Puntiamo a dare più di 12 mesi di preavviso per aiutare i nostri clienti a prepararsi. Stai ricevendo questo messaggio perché i dati in nostro possesso indicano che uno o più utenti nella tua organizzazione stanno utilizzando licenze Microsoft 365 Enterprise”.

A specificare meglio le novità di questo Outlook è ancora Microsoft, all’interno della stessa comunicazione specifica, andando ancora più nel dettaglio sulla situazione specifica in questione. Il nuovo Outlook, secondo quanto si vocifera, offre agli utenti un’esperienza più moderna con le funzionalità di Copilot, i temi e “un’ondata” di preziose funzionalità per risparmiare tempo come Pinning e Snoozing delle e-mail. Gli utenti sono, inoltre, invitati a fornire feedback premendo l’apposito tasto nella barra multifunzione della Guida, in modo da aiutare Microsoft a “confezionare la migliore esperienza di posta elettronica e calendario”. Un passo avanti davvero significativo per quanto riguarda Outlook. Sono attese delle importanti novità ed Outlook è pronto a ridisegnare anche il proprio formato in favore di uno molto più nuovo, all’avanguardia e e con delle specifiche futuribili ed interessanti.

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Huawei sfida Android con un nuovo ecosistema

Wed, 12/11/2024 - 15:30

Con HarmonyOS Next, Huawei si prepara a voltare pagina, abbandonando definitivamente Android per proporre un sistema operativo autonomo e innovativo. Tale decisione si inserisce in un percorso avviato nel 2019. Esattamente quando le restrizioni imposte dagli Stati Uniti hanno spinto l’azienda cinese a creare soluzioni indipendenti. HarmonyOS 5.0, introdotto sui nuovi smartphone Mate 70, rappresenta infatti il culmine di questo processo. Ciò, grazie a tecnologie proprietarie come il kernel Harmony, il linguaggio di programmazione Cangjie e l’intelligenza artificiale Pangu. Con oltre 15.000 applicazioni native già disponibili, Huawei punta così a offrire un sistema completo e competitivo.

Huawei: EasyAbroad e le sfide per la piena compatibilità

Nonostante i progressi, la transizione non è però priva di difficoltà. La mancanza del codice Android complica il porting di molte applicazioni essenziali, creando un vuoto che potrebbe scoraggiare alcune persone. Ad ogni modo, una soluzione sorprendente emerge grazie a EasyAbroad, un’app disponibile sull’AppGallery di Huawei. In origine progettata per eseguire applicazioni-Android senza i Google Mobile Services (GMS), l’ultimo aggiornamento di EasyAbroad consente anche di emulare il codice Android su HarmonyOS Next. Aprendo così la strada all’uso di app come YouTube, Gmail, Maps e Netflix. Anche se con alcune limitazioni.
La tecnologia di EasyAbroad, basata su microG, consente di superare alcune barriere, offrendo un’esperienza quasi paragonabile a quella di Android. Ad ogni modo, le app emulate non possono essere spostate sulla schermata home e vengono raccolte in una cartella dedicata, riducendo la praticità d’uso. In più, l’uso di account personali su piattaforme di terze parti come microG solleva interrogativi sulla sicurezza dei dati. Anche se microG gode del sostegno pubblico, come i finanziamenti statali tedeschi, resta necessario adottare misure di cautela.
HarmonyOS Next rappresenta quindi un passo ambizioso per Huawei. Ma il successo mondiale dipenderà dalla capacità di superare queste sfide tecniche e di costruire un ecosistema sicuro e attrattivo. Al momento, l’azienda può contare su una base solida e soluzioni innovative. Ma dovrà dimostrare di poter competere con i giganti come Android e iOS, non solo in Cina ma anche in tutto il mondo.

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HoMobile conquista i clienti con minuti, SMS illimitati e 100GB a 4,99€

Wed, 12/11/2024 - 15:00

HoMobile lancia un’offerta altamente competitiva, destinata a chi decide di effettuare la portabilità del proprio numero telefonico. Tale opzione prevede minuti e SMS illimitati, insieme a 100GB di traffico dati in 4G. Il tutto a soli 4,99€ al mese. Si tratta di una proposta ancora più conveniente rispetto a quella da 5,99€ al mese presentata nel periodo estivo. La velocità di navigazione è limitata a 60Mbps sia in download che in upload, sufficiente per navigare in modo fluido e senza interruzioni. L’offerta è attivabile ancora per poco, salvo proroghe, e non comporta alcun vincolo di permanenza.

HoMobile: come attivare e chi può accedere alla promozione

Per attivare la promo di HoMobile, è necessario affrontare un costo di attivazione di 9€, mentre la SIM è completamente gratuita. In più, con la prima ricarica di 5€ viene automaticamente scalato il primo mese del piano. L’offerta è ideale per chi vuole ridurre i costi senza sacrificare la qualità dei servizi. A questa si aggiungono diversi altri vantaggi. Come il roaming gratuito fino a 5,30GB, la possibilità di utilizzare lo smartphone come hotspot, e servizi inclusi come SMS di chiamata persa e avviso di chiamata. Per chi desidera navigare ancora più velocemente, è disponibile l’opzione aggiuntiva “ho. Turbo”. La quale consente l’accesso alla rete 5G al costo extra di 1,29€ al mese.
Tale soluzione è riservata agli utenti provenienti da operatori selezionati. Tra cui Iliad, Poste Mobile, Fastweb, Coop Voce e molti altri. Per l’attivazione, i nuovi iscritti hanno tre opzioni. Ovvero, acquistare online con spedizione della SIM a casa, ritirare la SIM presso edicole o tabaccherie, oppure optare per l’eSIM. In ogni caso, la flessibilità nella modalità di attivazione rende tale offerta facilmente accessibile a tutti.
Insomma, grazie a questa iniziativa, HoMobile consolida la sua posizione sul mercato. Offrendo un pacchetto che unisce economicità e qualità del servizio. Per chi cerca una tariffa vantaggiosa senza compromessi, questa proposta rappresenta quindi un’opportunità davvero imperdibile. Ma è necessario affrettarsi, è valida solo per un periodo limitato.

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Blackview Active 10 Pro: tablet 5G con batteria da 30’000mAh e luce da campeggio

Wed, 12/11/2024 - 14:42

Blackview Active 10 Pro è il nuovo tablet rugged lanciato sul mercato il 9 dicembre 2024. Dotato di connettività 5G all’avanguardia, un’enorme batteria da 30.000 mAh batteria e una luce da campeggio da 400 lumen, Active 10 Pro è progettato specificamente per gli appassionati di outdoor. Grazie alle tecnologie avanzate impermeabili, antipolvere e antiurto, questo tablet rugged promette un’esperienza più sicura e confortevole per coloro che spingono i limiti delle proprie avventure all’aria aperta.

Il prodotto ha superato il rigoroso standard militare MIL-STD-810H, superando temperature estreme che vanno da -20°C a 60°C. Inoltre, Active 10 Pro vanta funzionalità di impermeabilità e antipolvere IP68 e IP69K, resistendo completamente all’intrusione di polvere e resistendo all’immersione in 1,5 metri di acqua per 30 minuti. Blackview Active 10 Pro è appositamente dotato di una luce da campeggio ultraluminosa da 400 lumen. Offre tre modalità di illuminazione: illuminazione, salvataggio SOS e flash potente. La modalità di illuminazione consente la regolazione su tre diversi livelli di luminosità per adattarsi a vari scenari. La modalità di soccorso SOS emette segnali lampeggianti per un rapido soccorso in caso di emergenza, mentre la modalità flash potente fornisce una luce intensa nei momenti critici per scoraggiare efficacemente potenziali pericoli, garantendo la sicurezza dell’utente.

A protezione del display troviamo Corning® Gorilla® Glass 5, anche se cade da un’altezza di 1,22 metri o viene lanciato da 10 metri, lo schermo rimane intatto. Inoltre, Active 10 Pro è dotato di strumenti pratici come torcia elettrica, bussola, misuratore di decibel e contapassi, migliorando ulteriormente la comodità della vita quotidiana per gli utenti. La batteria è la più grande sul mercato dei tablet, un componente a stato solido quad-core da 30.000 mAh, che offre un sorprendente tempo di standby di 90 giorni, con supporto alla ricarica rapida a 55W (carica completa in 130 minuti).

Blackview Active 10 Pro: le altre specifiche del tablet rugged

Active 10 Pro fa un grande passo avanti con il chipset MediaTek Dimensity 7300 octa-core 5G da 4 nm di punta, che vanta una velocità di clock fino a 2,5 GHz. Questo è abbinato a un’enorme combinazione di memoria RAM da 36 GB e ROM da 512 GB e ulteriormente migliorato dall’innovativa tecnologia Atomic Memory, offrendo un aumento delle prestazioni complessive 2 volte superiore.

Il comparto fotografico è composto da sensori Samsung ad altissima risoluzione da 108 MP e 50 MP, abbinate a una fotocamera per la visione notturna Sony da 20 MP e migliorate dalla Magic Gallery basata sull’intelligenza artificiale. La telecamera per visione notturna a infrarossi Sony® da 20 MP di Active 10 Pro è progettata specificamente per condizioni di scarsa illuminazione, garantendo agli utenti la possibilità di acquisire immagini nitide di notte o in ambienti poco illuminati, consentendo un’osservazione e una fotografia sicure e discrete. Con la funzione Gomma magica, gli utenti possono cancellare facilmente elementi indesiderati come la folla dallo sfondo, godendosi lo scenario da soli. Se il cielo in una foto sembra opaco, la funzione AI Sky può schiarire immediatamente lo sfondo. La funzione Portrait Blur focalizza l’attenzione sul soggetto principale sfocando lo sfondo, mentre la funzione Color Focus può far sì che il soggetto rimanga artisticamente a colori su uno sfondo in bianco e nero, creando un effetto visivo unico.

Active 10 Pro è dotato di doppi altoparlanti stereo PA BOX Harman Kardon®, sintonizzati professionalmente con la tecnologia Harman AudioEFX®. Inoltre, la modalità Smart Sound si adatta automaticamente ai diversi ambienti di utilizzo, garantendo la migliore qualità del suono in ogni situazione. Il display, come anticipato, è da 11 pollici, abbinato a uno stilo e supporta la modalità PC 2.0, trasformando il tablet in uno strumento di lavoro altamente efficiente. Quando gli utenti collegano una tastiera e un mouse Bluetooth e passano alla modalità PC, Active 10 Pro diventa un PC ad alte prestazioni, ricordando che viene fornito con un supporto portatile in lega di alluminio che supporta un angolo regolabile di 180 gradi. Ciò non solo aumenta il comfort durante l’uso, ma aumenta anche la portabilità, rendendolo la scelta perfetta per adattarsi a vari scenari. Il sistema è DokeOS_P 4.0 di quarta generazione, basato su Android 14 nativo, un OS facilmente personalizzabile, e con tante funzionalità che lo contraddistinguono dalla massa.

Oltre ad Active 10 Pro, Blackview ha lanciato anche lo smartwatch per bambini Z20, un mix perfetto di sicurezza, intrattenimento e connettività. Dotato di funzionalità di tracciamento GPS, chiamata e acquisizione di foto, garantisce che i bambini rimangano sempre in contatto con i loro genitori. La batteria da 800 mAh supporta fino a 5 giorni di utilizzo, mentre il display da 1,83 pollici è chiaro e facile da usare. Con il supporto della scheda SIM, l’impermeabilità IP67 e un design versatile per tutti i tipi di attività, è pronto per qualsiasi avventura. La funzione di tracciamento GPS + LBS + Wi-Fi in tempo reale consente ai genitori di tenere traccia della posizione dei propri figli, garantendo la massima tranquillità.

Blackview Active 10 Pro Z20 sono acquistabili su Aliexpress a prezzi decisamente convenienti: 402 euro35,61 euro (quando i listini sarebbero di 850 euro e 121,61 euro).

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BMW M1 si rinnova grazie alla collaborazione con KITH

Wed, 12/11/2024 - 14:30

L’iconica M1 realizzata ormai tanti anni fa dalla casa automobilistica tedesca BMW si mostra oggi con un look rivisto grazie alla collaborazione che il costruttore tedesco ha deciso di effettuare con KITH, noto marco americano di abbigliamento. Non s caso, la M1 a partire dal debutto negli anni ’70 è diventata un’icona del marchio automobilistico bavarese che nel corso del tempo è riuscita a conquistare tantissimi utenti grazie al suo design.

La decisione di collaborare con l’azienda americana KITH non è dunque casuale per il costruttore tedesco BMW. L’intento è stato di rivedere il design, rinnovando il fascino in base alle esigenze di utenti di un nuovo marcato automobilistico. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito alla nuova versione.

BMW M1: nuovo fascino grazie alla collaborazione con KITH

Portare su strada modelli rivisti, ottimizzati, adatti alle attuali esigenze di utenti che hanno a disposizione una vasta gamma di proposte sul mercato delle quattro ruote. E’ certamente questo l’obiettivo che i costruttori si prefissano al fine di riuscire a conquistare il maggior numero di vendite possibili.

Nel caso della BMW M1, il costruttore ha deciso di donare un fascino del tutto unico al suo modello iconico stringendo una partnership con KITH. Non a caso, il lavoro congiunto ha portato alla realizzazione di un modello che si contraddistingue grazie alla presenza di una nuova livrea viola denominata Techno Violet. Livrea già vista sulla M36 degli anni ’90. Oltre ad occuparsi della nuova colorazione della livrea, le due aziende hanno lavorato sull’abitacolo. Abitacolo che è stato rivestito in pelle merino nera firmata BMW Individual.

Nessuna modifica, invece, per quanto riguarda la meccanica del mezzo rispetto al modello originale. Trova, dunque, spazio il motore sei cilindri in linea M88, un benzina da 3,5 litri in grado di erogare una potenza di 277 CV e 330 Nm di coppia con cambio manuale ZF DS25 a cinque rapporti.

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Willow, il chip quantistico di Google che cambia le regole del gioco

Wed, 12/11/2024 - 14:00

Grandi progressi sono stati fatti nel mondo della quantistica e più precisamente del quantum computing. Ad occuparsene questa volta è Google, con il nuovo chip quantistico chiamato Willow.

Il nuovo processore è in grado di portare il calcolo quantistico ad un nuovo livello, fornendo prestazioni mai viste prima d’ora. Inoltre è dotato di soluzioni totalmente nuove per quanto concerne la gestione degli errori.

Google lancia Willow, il nuovo chip quantistico super veloce

Ciò per cui si distingue questo nuovo chip quantistico di nome Willow è sicuramente a sua capacità di risolvere ogni problema in tempi incredibili. Per fornire un esempio pratico, un calcolo che richiederebbe più di 10 settilioni di anni (10^25) al più potente supercomputer esistente può essere completato da Willow in soli 5 minuti.

Da chiarire un altro aspetto: i computer tradizionali utilizzano i bit (0 o 1), mentre i computer quantistici si basano sui qubit. Questi possono trovarsi in più stati contemporaneamente. Tale caratteristica rende i qubit potenti ma anche estremamente sensibili alle interferenze ambientali, causando frequenti errori.

I ricercatori di Google hanno risolto questo problema aumentando il numero di qubit del sistema (Willow ne utilizza 105) e implementando un sistema di correzione degli errori in tempo reale. Questo risultato, noto come “below threshold”, segna un traguardo storico, reso possibile grazie a concetti sviluppati già nel 1995 da Peter Shor.

Willow non è solo un progresso tecnologico, ma anche un passo verso applicazioni pratiche del quantum computing. Google punta a realizzare calcoli “utili e oltre il classico”, ovvero operazioni che i computer tradizionali non possono eseguire. Tra le potenziali applicazioni troviamo:

  • Sviluppo di nuovi farmaci;
  • Progettazione di batterie più efficienti per auto elettriche;
  • Accelerazione della ricerca sulla fusione nucleare;
  • Addestramento avanzato per intelligenze artificiali.
La corsa globale al quantum computing

Google non è l’unico attore in questo settore. La Cina, ad esempio, ha recentemente sviluppato il computer quantistico Tianyan-504, dotato di 504 qubit. Questa tecnologia superconduttiva rappresenta un importante passo avanti nella ricerca scientifica del paese, dimostrando che la corsa al quantum computing è ormai un fenomeno globale.

Willow segna un punto di svolta per Google e per l’intera industria tecnologica, aprendo la strada a un futuro dove il quantum computing potrebbe trasformare la scienza, l’energia e la medicina.

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