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Updated: 1 hour 31 min ago

TikTok Lite in Europa, la Commissione UE chiede sicurezze

6 hours 13 min ago
In un mondo in cui i bambini sono sempre più sui social media, TikTok Lite è una potenziale minaccia

Nel fervore di una società sempre più connessa, la Commissione Europea ha fissato gli occhi su TikTok, imponendo al gigante dei social media un’urgente richiesta: spiegare entro 24 ore le procedure di valutazione del rischio adottate prima del lancio della sua nuova creazione, TikTok Lite. Questa versione, originariamente sviluppata in Cina, la madrepatria dell’azienda, offre un’affascinante promessa di ricompense per gli utenti che si cimentano in specifiche attività all’interno dell’app.

 

TikTok Lite e il pericolo nascosto dietro i suoi premi

Dietro il luccichio delle “grandi ricompense“, si cela un sistema che premia gli utenti per compiti come guardare video, lasciare mi piace e seguire altri account. Le ricompense vanno da voucher Amazon a buoni regalo PayPal, o addirittura valuta in-app che può essere utilizzata per trasferire denaro ad altri utenti. Presentata come una versione più leggera dell’app principale, TikTok Lite ha recentemente debuttato in Francia e Spagna, attirando l’attenzione non solo dei giovani utenti avidi di ricompense, ma anche delle autorità di regolamentazione.

Thierry Breton, il commissario europeo per i mercati interni, ha sollevato una questione di cruciale importanza: i social medialeggeri” possono essere altrettanto dannosi e tossici delle sigaretteleggere“? In un’epoca in cui la dipendenza digitale è una realtà preoccupante, Breton ha promesso di non lesinare sforzi per proteggere i minori e garantire la sicurezza online, facendo affidamento sulla legge europea sui servizi digitali (DSA).

La DSA è diventata la leva con cui la Commissione ha costretto TikTok a rendere conto dei rischi connessi alla sua nuova creazione. Si tratta di capire non solo l’impatto potenziale del programma “Task and Reward Lite” sulla sicurezza dei minori, ma anche sul benessere mentale degli utenti, specialmente considerando il rischio di incoraggiare comportamenti dipendenti. La richiesta è chiara: TikTok deve fornire dettagliate valutazioni dei rischi e informazioni sulle misure preventive adottate per mitigarli.

 

L’Europa chiede risposte veloci

Mentre l’azienda cinese ha dichiarato la sua intenzione di rispettare le scadenze imposte dalla Commissione, la questione rimane aperta e suscita riflessioni cruciali sul ruolo dei social media nella società contemporanea. Con il termine per le richieste generali del 26 aprile alle porte, gli occhi sono puntati su TikTok per vedere come risponderà a questa sfida. La risposta non solo plasmerà il destino di TikTok Lite, ma potrebbe anche delineare il futuro della regolamentazione dei social media nell’era digitale.

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Smartphone, se ti cade nell’acqua lascia stare il riso

Fri, 04/19/2024 - 21:00

Sicuramente è sempre una tragedia quando ci cade lo smartphone all’interno dell’acqua o solo si bagna e poco ma sicuro il primo pensiero che ci viene in mente è quello di mettere il telefono all’interno di un recipiente pieno di riso. E questa però non è la scelta giusta da fare.

Quindi il riso non dovrebbe essere utilizzato per risolvere i problemi legati ai dispositivi elettronici con l’acqua ed ecco perché.

 

Smartphone, perché no al riso?

Come già detto prima il riso è sicuramente il primo elemento che ci verrà in mente nel caso il nostro dispositivo cada in acqua, ma il riso a risolvere questa problema non serve molto. Bene, partiamo dal concetto che questa operazione che viene effettuata con il riso andrebbe completamente riconsiderata. Visto che dal punto scientifico non è la soluzione migliore per la quale optare. Infatti il riso potrebbe danneggiare ancor di più lo smartphone o dispositivo inserito all’interno di esso. Vi è mai capitato di prendere un cavo usato per l’alimentazione e collegarlo alla porta del vostro smartphone. Ricevendo un avviso ovvero: “Impossibile caricare il dispositivo, Liquidi rilevati nel connettore Lightning”?.

Bene a quel punto la scelta migliore da optare è scollegare subito lo smartphone dal vostro caricatore. Visto che ricaricare il telefono con il connettore umido o bagnato potrebbe essere la prima causa della corrosione dei pin, e in seguito danneggiare per sempre il dispositivo. Quindi prima di ricaricare lo smartphone la scelta migliore è prima eliminare ogni piccola traccia di liquido. I granelli di riso in questo caso potrebbero solo che infiltrarsi nelle varie porte del dispositivo o persino nella scocca causando ancora danni.

Inoltre è molto importante non inserire oggetti come i cotton fioc, la carta assorbente nelle varie porte visto che potrebbero causare ulteriori danni. La giusta procedura per asciugare il vostro smartphone è nel picchiettare, con molta delicatezza il connettore rivolto verso il basso per levare tutto l’eccesso di liquido. Dopo ciò bisogna solo lasciarlo a riposo in un posto asciutto e ventilato. Finiti 30 minuti basta provare a ricaricare il dispositivo. Se vi si presenti ancora l’avviso di prima, lasciatelo ancora a riposo fino ad aspettare 24 ore complessive. In caso di risposta negativa purtroppo dovrete provvedere con un cambio del dispositivo.

 

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iOS 17.5 Apple: nell’aggiornamento un nuovo modo per scaricare le app

Fri, 04/19/2024 - 20:00

Chi possiede un iPhone e vive in un paese appartenente all’Unione Europea sta per accedere ad un importante aggiornamento che consentirà un migliore download delle applicazioni. Questo sarà possibile grazie alla versione beta di iOS 17.5 in cui è specificata la possibilità di poter scaricare l’app desiderata direttamente da un sito web. La Apple ha dovuto effettuare delle modifiche ai propri sistemi tramite gli aggiornamenti per riuscire a rispettare le nuove leggi imposte dall’UE con il DMA. L’azienda ha sempre posseduto un ecosistema piuttosto chiuso mentre adesso si apre anche a fornitori di app di terze parti. Attraverso la funzionalità aggiunta con iOS 17.5, gli utenti e gli sviluppatori potranno finalmente godere di una libertà e flessibilità fino ad ora inaccessibile nella scelta delle applicazioni.

Ok, l’accesso all’ecosistema Apple, ma le cose non sono così semplici

Il cambiamento apportato alla strategia delle applicazioni da parte di Apple è sicuramente una cosa positiva per gli sviluppatori, ma questi ultimi devono rispettare dei rigidissimi requisiti. Coloro che vorrebbero donare l’opportunità di poter effettuare il download diretto delle proprie app dovranno essere membri del programma ufficiale creato dalla stessa Apple da almeno due anni. Oltre a ciò, le loro applicazioni dovranno aver avuto almeno un milione di installazioni su iOS nel territorio europeo durante il 2023. Gli sviluppatori dovranno essere anche totalmente trasparenti riguardo alle loro politiche riguardanti la raccolta dei dati. Le applicazioni dovranno prima passare per un processo di autenticazione da parte della società che ne andrà a verificare la sicurezza.

È vero che ci sono molte responsabilità e molte restrizioni per gli sviluppatori, però c’è anche da dire che il download delle applicazioni dai siti web potrebbe essere positivo per gli utenti iPhone. Potranno scegliere liberamente quale applicazione scaricare e magari scoprirne di nuove. La Apple ha aperto le sue porte giocando d’astuzia e non rendendo le cose molto facili per chi vuole approfittare di questo cambiamento, ma in fondo c’era da aspettarselo. Ora gli utenti iOS dovranno solo aspettare che l’aggiornamento sia disponibile per scoprire se effettivamente ci saranno molte più applicazioni a disposizione.

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Pixel Tablet: scopri la nuova funzione in arrivo

Fri, 04/19/2024 - 19:00

Durante il corso del 2023 è stato lanciato un nuovo dispositivo tanto atteso dagli utenti: il Pixel Tablet di Google.

Si tratta di un prodotto molto apprezzato dagli utenti con caratteristiche davvero innovative. Il tablet presenta infatti un display LCD da 11 pollici con risoluzione QHD+, un processore Google Tensor G2 e una batteria con potenza di 15W.

Il dispositivo è disponibile da 128 GB e da 256 GB e presenta anche un comparto fotografico di tutto rispetto, con la fotocamera esterna e quella interna da 8 Megapixel. Pixel Tablet è venduto insieme a una stazione di ancoraggio per la ricarica e presenta come sistema operativo Android 13, con possibilità di aggiornamento per 5 anni.

Indubbiamente è un ottimo prodotto, e l’azienda è già al lavoro per integrarlo con nuove incredibili funzioni che miglioreranno ulteriormente l’esperienza degli utenti.

Pixel Tablet: Google è al lavoro su nuove funzioni

Tra le funzioni che potrebbero sbarcare a breve sul Pixel Tablet di Google, ce n’è una in particolare che riguarda l’assistente Google e potrebbe essere molto utile. Secondo le indiscrezioni pervenute grazie a 9to5Google, l’azienda avrebbe apportato delle modifiche alla funzione ‘Guarda e parla’ presente su alcuni dispositivi elettronici pensati per la casa.

Questa funzione permette di dare dei comandi all’assistente vocale, guardandolo tramite l’utilizzo della fotocamera. A quanto pare questa capacità sarà presto disponibile anche su Pixel Tablet ma con alcune modifiche. Infatti sui test è presente anche la funzione Look and sign, di cui non si conoscono ancora precisamente i dettagli dell’utilizzo ma si possono già fare delle ipotesi. Le supposizioni più accreditare sarebbe quelle secondo quali Look and sign sarebbe una funzione che permetterebbe agli utenti che non possono utilizzare la voce, di comunicare con l’assistente di Google tramite il linguaggio dei segni. Non ci resta che attendere nuovi sviluppi per farci un’idea più chiara dell’utilizzo di questa nuova funzione di Google Pixel Tablet.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Lynk & Co, nuova auto elettrica veramente performante

Fri, 04/19/2024 - 18:30

La Lynk & Co ha ultimamente prodotto un’ auto elettrica che presenta delle caratteristiche veramente eccezionali; il nome di quest’ autovettura è E371 ed è una berlina molto capiente poiché ha una lunghezza di 5 metri, una larghezza di 2 e un passo di 3 metri. Con questo modello della Lynk & Co vuole posizionarsi in cima alla classifica di vendite superando la Zeekr 001 e la Xiaomi SU7.

Questa vettura presenta un design e uno stile unici poiché ha adottato dei metodi di progettazione che sono diversi da tutti gli altri modelli; questo perché le società sono in continua evoluzione in modo da creare delle autovetture sempre più tecnologiche e con nuove funzioni. L’ innovazione porta alla costruzione di auto specialmente elettriche per preservare l’ ambiente e anche il futuro del pianeta.

 

Lynk & Co, ecco le caratteristiche del nuovo modello

La nuova Lynk & Co E371 presenta dei fari anteriori tipici della casa produttrice, mentre quelli posteriori sono semplicemente una barra luminosa che si estende per tutta la larghezza dell’ auto. Questo tipo di design richiama la configurazione adottata dalla Lotus Emeya e dalla Porsche Taycan. Dal punto di vista dei dati tecnici quest’ auto presenta un’ autonomia di 656 Km e una potenza di 580 kW; il modello principale possiederà quattro motori sterzanti, uno per ruota. La Zeekr 001 FR ha sempre quattro motori con una potenza di 1247 cavalli che gli consentono di arrivare da 0 a 100 km/h in soli 2,07 secondi, quindi la E371 dovrà battere questo record per arrivare in cima alla classifica.

La presentazione di questa vettura avverrà il prossimo mese a Goteborg, in Svezia, invece il lancio ufficiale sarà a giugno. Il prezzo di vendita si aggira tra i 25 e i 40 mila euro a seconda del tipo di versione prodotta, la cosa incerta è se arriverà anche in Italia. Il mercato delle auto elettriche sta andando molto bene poiché a causa del cambiamento climatico bisogna scegliere delle auto meno inquinanti.

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Vivo T3x, arriva ufficialmente un nuovo mid-range

Fri, 04/19/2024 - 18:00

Il produttore tech Vivo ha da poco ampliato la sua gamma di smartphone di fascia media con un prodotto di cui abbiamo sentito parlare nel corso delle scorse settimane. Ci stiamo riferendo in particolare al nuovo Vivo T3x e vanta la presenza di alcune caratteristiche tecniche notevoli, tra cui una elevata frequenza di aggiornamento dello schermo e una grande batteria. Vediamo qui di seguito le sue caratteristiche principali.

 

 

Il produttore tech Vivo annuncia il nuovo medio di gamma Vivo T3x

Nel corso delle ultime ore il produttore tech Vivo ha presentato in veste ufficiale sul mercato un nuovo smartphone appartenente alla fascia media. Come già accennato in apertura, ci stiamo riferendo al nuovo Vivo T3x, un dispositivo già ampiamente spoilerato nelle scorse settimane. Tra le sue caratteristiche, spicca innanzitutto il suo design. Sul fronte è infatti presente un bel display con delle cornici abbastanza ottimizzate.

Sulla parte posteriore troviamo poi un particolare modulo fotografico di forma circolare con i bordi dorati. Al suo interno trovano posto poi due fotocamere con un piccolo flash LED. Abbiamo in particolare un sensore fotografico principale da 50 MP e un sensore macro da 2 MP. La backcover è poi disponibile con due nuove colorazioni, ovvero Crimson Bliss e Celestial Green.

Dal punto di vista prettamente tecnico, lo smartphone dispone di un display con tecnologia IPS LCD con una diagonale da 6.72 pollici in risoluzione FullHD+ e con una frequenza di aggiornamento pari a 120Hz. Le prestazioni sono invece affidate al soc Snapdragon 6 Gen 1 con diversi tagli di memoria comprendenti fino a 8 GB di RAM e fino a 256 GB di storage interno. Lo smartphone può inoltre vantare la presenza di una batteria esagerata con una capienza di 6000 mah e con supporto alla ricarica rapida da 44W.

 

Prezzi e disponibilità

Il nuovo Vivo T3x sarà disponibile all’acquisto per il mercato indiano ad un prezzo iniziale di circa 150 euro al cambio.

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Telepass: nuove tariffe e iniziative per clienti del Sud e giovani

Fri, 04/19/2024 - 17:30
Gli aumenti di Telepass e le nuove agevolazioni per giovani e viaggiatori occasionali

Il panorama delle tariffe Telepass subirà un’evoluzione significativa a partire dall’1 luglio, con l’azienda che mira a offrire un servizio più adatto alle esigenze dei suoi abbonati. Come riportato da La Repubblica, gli utenti hanno appreso queste novità tramite una comunicazione via mail inviata direttamente dalla società.

 

Aumenti tariffari in vista

Una delle modifiche principali riguarda l’aumento delle tariffe. Il canone Base, precedentemente noto come Family, vedrà un incremento da 1,83 euro a 3,90 euro al mese, IVA inclusa, con la possibilità di collegare due targhe. Analogamente, il canone Plus, attualmente a 3 euro al mese, subirà lo stesso aumento. Tuttavia, quest’ultimo rimarrà invariato fino alla fine del 2025, termine dell’offerta che include oltre 25 servizi, alcuni dei quali dedicati alla mobilità urbana.

La comunicazione inviata agli abbonati ha chiarito che essi hanno il diritto di recedere dal contratto senza alcun costo aggiuntivo, come stabilito dalla legge quando si verificano modifiche unilaterali. L’amministratore delegato di Telepass, Luca Luciani, ha inoltre sottolineato che alcuni clienti potrebbero optare per la concorrenza offerta da altri attori del mercato dei pedaggi, come Unipolmove e MooneyGo, con possibili vantaggi derivanti dall’allargamento del mercato.

 

Le offerte specifiche

Telepass mira anche a conquistare una maggiore quota di clienti nel Sud Italia e tra coloro che viaggiano meno attraverso l’offerta “Pay per Use“, che prevede un costo fisso di 1 euro solo nei giorni di utilizzo. Ma la vera novità è rappresentata dalla tariffa Young, pensata appositamente per i giovani. Questa tariffa non prevede canoni mensili, ma richiede pagamenti solo quando viene utilizzato un mezzo di trasporto urbano, consentendo agli utenti di utilizzare app e portafogli digitali al posto del tradizionale dispositivo Telepass.

Luciani è fiducioso che molte grandi e medie città italiane adotteranno presto un modello di mobilità simile a quello di Milano, dove il Telepass consente il pagamento dell’accesso all’area C, dei parcheggi, della metropolitana e dei monopattini, oltre a facilitare le chiamate ai taxi. Telepass prevede di investire circa 500 milioni di euro nei prossimi cinque anni per supportare questa iniziativa, che coinvolgerà circa 50 città in Italia.

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Huawei Pura 70, la famiglia di flagship è andata sold out in 1 minuto

Fri, 04/19/2024 - 17:00

Il lancio della famiglia Huawei Pura 70 può essere considerato un successo per il brand cinese. Lanciato sul mercato Cinese senza grandi annunci, la nuova famiglia di flagship ha immediatamente catturato l’attenzione degli utenti.

Infatti, la nuova ed inedita serie Pura prende il posto della famiglia P che da sempre contraddistingue i flagship cinesi. Huawei ha creato una famiglia composta da quattro device per assecondare tutte le esigenze degli utenti.

I clienti possono scegliere tra Pura 70, Pura 70 Pro, Pura 70 Pro+ e Pura 70 Ultra e tutti i device sono incentrati sul comparto fotografico. Considerando le caratteristiche tecniche degli smartphone, non sorprende scoprire che l’accoglienza da parte del pubblico è stata assolutamente calorosa.

 

La famiglia Huawei Pura 70 si preannuncia un successo per il brand cinese, le vendite potranno raggiungere e superare quelle dei precedenti flagship

Stando a quanto dichiarato da Huawei, il primo lotto di device Pura 70 è andato sold out dopo appena un minuto dalla messa in vendita sullo store online del brand. Esattamente alle ore 10:08 sono esaurite tutte le scorte disponibili in questa fase di avvio delle vendite.

Se da un lato c’è certamente l’eccitazione verso i nuovi dispositivi, bisogna anche segnalare alcuni report recentemente emersi. Huawei sembrerebbe afflitta da una difficoltà produttiva che ha penalizzato la quantità di device disponibili. In particolare, i modelli Pro sarebbero quelli maggiormente penalizzati.

Nonostante questo, gli store stanno già ricevendo nuovi lotti produttivi e le vendite saranno riaperte a breve. Secondo le previsioni di Sui Qian, analista di TechInsights, il successo della famiglia Pura 70 potrebbe essere simile a quello della serie Mate 60. Se i problemi produttivi dovessero rientrare presto, Huawei potrebbe raggiungere e superare le 10 milioni di unità vendute nel corso del 2024.

I numeri, inoltre, potrebbero aumentare ancora e superare il successo dei P60. Secondo il noto analista Ming-Chi Kuo, le spedizioni della serie Pura 70 saranno nettamente maggiori rispetto a quelle della precedente famiglia di flagship.

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Retail in Italia, milioni di euro persi: la causa sono le frodi

Fri, 04/19/2024 - 16:30

Da una recente ricerca condotta pare che il settore retail del nostro paese sia quello più in perdita a causa delle frequentissime frodi nei pagamenti avvenuti l’anno scorso. Dall’analisi risulta che il retail abbia perso più o meno 32,2 miliardi di euro a causa delle numerose attività fraudolenti. In confronto a tutti gli altri Paesi in Europa questi numeri rappresentano il tasso più alto.

In media la perdita subita da parte delle imprese Retail nostrane dopo gli attacchi fraudolenti è stata di 1,77 milioni di euro. Il settore Luxury Fashion and food è quello che ha avuto le perdite più significative, rispettivamente di 3,11 milioni di euro e 2,58 milioni di euro, non pochi spiccioli. La ricerca ha permesso anche di scoprire che rispetto al 2022 si è avuto un incremento del 32% delle aziende italiane rimaste vittime di frodi, di terribili attacchi hacker o anche di furti nel 2023. Questa crescita impressionante fa comprendere quanto le società debbano impegnarsi per adottare misure preventive che siano più efficaci in modo da proteggere se stessi ed anche i propri clienti.

Cifre da paura, frodi a dismisura

Gli esperti hanno anche notato che all’interno del report le aziende che hanno come obiettivo una crescita dei ricavi superiore al 100% quest’anno sono quelle che negli ultimi 12 mesi sono state colpite dalle perdite più importanti provocate dalle attività fraudolente. Come possono rialzare i propri ricavi? Come prima cosa dovrebbero investire nelle giuste tecnologie. Per Roelant Prins, CCO di Adyen (società che ha condotto la ricerca), è urgente adottare meccanismi di difesa più adeguati al livello di frodi. Bisogna tener conto di quanto i metodi utilizzati dai malviventi siano diventati più sofisticati e come questi usufruiscano in modo illegale dell’uso dell’intelligenza artificiale. Oltre alle tecnologie avanzate servono delle regole di rischio personalizzate costruite su ogni singola azienda.

Come detto le frodi vanno a colpire anche chi effettua degli acquisti. Il 31% dei Consumatori Italiani nel 2023 è stato vittima di frodi nel momento del pagamento. Il livello di individui colpiti è salito del 16% rispetto al 2022. Mediamente le vittime hanno perso sui 494,58 Euro, cifra che differisce del 225% in confronto all’anno precedente. Il 59% delle aziende prese in considerazione durante le analisi ha dichiarato di possedere dei sistemi efficaci che vanno a prevenire le frodi, ma che stanno anche valutando di cercare un nuovo fornitore di servizi per i pagamenti e cambiarlo con un altro che possegga dei meccanismi di difesa superiori.

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Engwe celebra 10 anni dalla nascita con interessanti promozioni e sconti

Fri, 04/19/2024 - 16:25

Engwe, azienda leader nel settore della produzione di bici elettriche (comunemente definite e-bike) e non solo, celebra proprio in questi giorni il proprio decimo compleanno, un decennio fatto di innovazione e scelte qualitativamente avanzate, in ambito di sviluppo di soluzioni avveniristiche e non solo.

Per festeggiare un momento così importante, per tutto il mese di Aprile, gli utenti possono ricevere uno sconto extra di 100 dollari sull’acquisto dei nuovi modelli di bici elettrica: Engwe P20 Engwe Engine Pro 2.0, disponibili sia in Europa che negli Stati Uniti. In aggiunta, coloro che spenderanno sul sito più di 650 dollari, avranno diritto a ricevere un regalo incredibile, del valore di 199 dollari.

Per competere con il Black Friday, inoltre, sono previsti sconti fino a 300 dollari per tutto il mese: ogni domenica di Aprile sarà possibile vincere incredibili premi, infatti Engwe mette a disposizione 200 prodotti, tra cui troviamo 6 bici elettriche Engwe, oppure sconti fino a 500 dollari sull’acquisto di batterie o accessori per i prodotti stessi. Per maggiori informazioni in merito, collegatevi qui.

 

Engwe: un’azienda a tutto tondo nel settore

I passi in avanti compiuti da Engwe nel corso degli anni sono stati assolutamente encomiabili, oltre ad un investimento annuo di oltre 3 milioni di dollari statunitensi, sono oltre 100 i brevetti registrati dal team di ricerca, risultando esser a tutti gli effetti una delle realtà maggiormente all’avanguardia nel settore. I prodotti sono distribuiti in oltre 40 paesi nel mondo, con oltre 2 milioni di clienti.

I magazzini all’estero sono 8, con 300 centri di assistenza post-vendita, sia in Europa, che in Regno Unito e negli Stati Uniti, nell’ottica di fornire una soluzione di continuità alla propria clientela. I negozi di vendita al dettaglio, invece, sono oltre 300, con sedi flagship in alcuni punti chiave del mercato, come in Italia, Polonia ed Irlanda, dando così la possibilità agli utenti di vedere e toccare con mano i prodotti, ancora prima di pensare di acquistarli.

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BYD Seal U debutta in Italia: prezzi ufficiali

Fri, 04/19/2024 - 16:11

BYD, azienda cinese leader nel settore della produzione di veicoli elettrici, ha presentato in questi giorni in Italia in anteprima, in un evento esclusivo a cui abbiamo partecipato nello showrom Autotorino di Milano, sito in Piazza Duomo, la nuova BYD Seal U.

Una vettura con design sofisticato e prestazioni al top della categoria, che va ad inserirsi nel mondo dell’elettrico con due allestimenti: Comfort (con batteria da 71,8kWh) e Design (con batteria da 87kWh), e prezzi che partiranno da 42’890 euro. L’esperienza di guida offerta al consumatore è eccezionale, l’accelerazione da 0 a 100km/h è di soli 3,8 secondi, con una autonomia che dovrebbe comunque riuscire a raggiungere fino a 700km con una sola carica.

BYD Seal U è stata progettata seguendo la filosofia Ocean Aesthetitcs, caratterizzata da un frontale a forma di X con design arrotondato e curvilineo. I fari sono a forma di U, inserendosi alla perfezione nel cofano, pronti a creare una identità suggestiva e distintiva della serie. Sui lati è presente una cintura superiore che va ad estendersi fino alle luci posteriori, impreziosita dai cerchi in lega da 19 pollici (con razze nere lucidate); il tutto è completato da un posteriore che completa la rotondità frontale, portando con sé un’estetica proporzionata. I dettagli neri e argento del paraurti, con fanale posteriore che ricorda una goccia d’acqua, riprendono il motto della serie.

 

BYD Seal U: prezzi

Gli interni sono caratterizzati da spazi molto ampi, con comfort di livello superiore, ed una serie di funzionalità tecnologiche molto avanzate, tra cui troviamo anche sistemi di assistenza alla guida e interfaccia utente intuitiva (controllabile dal display centrale da 15,6 pollici di diagonale). BYD Seal U è preordinabile in Italia con un prezzo chiavi in mano di 42’890 euro per la versione Comfort, oppure 45’890 euro per la variante Design. Entrambe le cifre sono maggiorate di 1000 euro, nell’eventualità in cui l’utente dovesse scegliere il colore Emperor Red.

 

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Huawei Pura 70 Ultra, scopriamo le prestazioni del SoC Kirin 9010

Fri, 04/19/2024 - 16:00

Il lancio della serie Pura 70 ha calamitato l’attenzione del pubblico cinese e non solo. Huawei ha presentato la nuova famiglia di flagship rivoluzionando la serie P e dando vita a questa nuova famiglia che ne raccoglie l’eredità.

Il successo della serie, composta da ben quattro device, è molto evidente. Il brand ha confermato di aver esaurito tutti i lotti prodotti disponibili al lancio in appena 1 minuto dall’apertura degli store. Inoltre, le previsioni di vendita sul lungo periodo sono molto ottimistiche, confermando la bontà della gamma Pura 70.

Cerchiamo, quindi, di capire il motivo di questo successo. Certamente il comparto fotografico è uno degli elementi che ha un maggiore appeal sugli utenti. Inoltre, Huawei ha scelto di utilizzare componenti hardware di alto livello.

 

Scopriamo come si comporta il Kirin 9010, il SoC dei nuovi Huawei Pura 70 Pro+ e Ultra, nei primi test benchmark

Le prestazioni dei modelli Pura 70 Pro+ e Ultra sono garantite dalla presenza del SoC Kirin 9010. Il chipset è una evoluzione del Kirin 9000 realizzato da HiSilicon e possiamo scoprire nuovi dettagli sull’architettura hardware.

Il chipmaker ha scelto di utilizzare un chipset a 12 core con quattro core dedicati all’efficienza energetica in grado di operare a 1.55 GHz, sei core per le performance con frequenza a 2.18 GHz e due core ad alte prestazioni che operano a 2.30 GHz.

In generale, le differenze in termini di architettura sono minime rispetto al Kirin 9000 ma cambiano le velocità di clock dei vari core. Tutti i vari core presentano frequenze più alte e, quindi, possono garantire prestazioni maggiori.

Queste previsioni sono confermate anche dai primi test benchmark. Sulla piattaforma Geekbench 6.2, i risultati ottenuti dal Kirin 9010 fermano il conteggio a 1447 punti per il test in single-core tests e a 4765 punti per quello in multi-core. Su AnTuTu (V10.2.4) il punteggio totale registrato è di 970.000 punti, con valore superiore ai 330.000 punti per l’analisi della CPU e oltre 190.000 per la GPU.

Ci teniamo a sottolineare che i punteggi nei test benchmark vanno sempre contestualizzati. Esprimono le prestazioni massime raggiungibili, che difficilmente vengono sfruttate appieno. Bisognerà valutare come le componenti tecniche si comporteranno con l’usabilità generale dei nuovi Huawei Pura 70.

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GTA VI, la mappa sarà grande il doppio rispetto a GTA V

Fri, 04/19/2024 - 15:30

L’attesa verso GTA VI sta consumando i giocatori che non vedono l’ora di mettere le mani sul nuovo capitolo della saga creata da Rockstar Games. Al momento, l’unica informazione ufficiale riguarda il trailer presentato lo scorso dicembre e da allora, siamo tutti in attesa di maggiori dettagli.

Per fortuna, ci sono i leaker che riescono ad estrarre dettagli da alcune fonti vicine all’azienda. Come emerso da un nuovo report, Rockstar Games si è concentrata su un aspetto che farà contenti tantissimi giocatori.

La mappa di Grand Theft Auto VI sarà enorme, forse la più grande mai creata per un capitolo della saga. Il paragone rispetto alla mappa di GTA V sorge spontaneo e in questo modo è possibile capirne l’ordine di grandezza.

 

GTA VI si preannuncia un gioco vastissimo, gli esperti credono che la mappa sarà grande il doppio rispetto a GTA V

I leaker lasciano intendere che l’area di Vice City e dello stato di Leonida sarà grande il doppio rispetto a Los Santos e Blaine County. A lanciare questa indiscrezione è una community che raccoglie tutte le informazioni trapelate sul titolo Rockstar Games.

Sulla base delle informazioni emerse, sembrerebbe che i giocatori di GTA VI potranno muoversi in una mappa grande 125 chilometri quadrati. Rispetto a Los Santos, si tratta di un’area grande 2.55 volte in più, un incremento veramente notevole.

Una mappa così vasta permetterà di avere differenti biomi, rispettando la differenza geografica e naturalistica tipica della Florida. Vice City è ispirata a Miami, una città costruita sul mare con i grattacieli che lasciano spazio alle spiagge immense e alle onde, creando uno skyline unico.

Ci aspettiamo che la zona costiera di GTA VI sarà ispirata alle Everglades, le paludi della Florida. Non mancheranno vaste distese marine e zone più montuose, che permetteranno agli sviluppatori di riempire ampie porzioni di mappa senza dover popolare tutti gli ambienti.

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Huawei continua ad usare chip Intel: scoppia l’ira delle autorità USA

Fri, 04/19/2024 - 15:00

La Huawei sta attraversando un periodo piuttosto duro. La causa è legata alle ulteriori restrizioni commerciali imposte dal governo statunitense. Dopo i dibattiti recenti sullo scambio tra Stati Uniti e Cina, l’argomento risale all’attenzione dopo il lancio del nuovo MateBook X Pro, che un po’ a sorpresa possiede il processore Intel Core Ultra 9. Questa improvvisa scoperta non ha fatto altro che suscitare dei dubbi e dibattiti sulla possibilità che il Dipartimento del Commercio abbia in qualche modo dato l’approvazione per la spedizione dei chip alla società cinese, non rispettando le leggi restrittive.

Le normative, contenenti le restrizioni, in realtà sono state imposte dagli Stati Uniti alla Huawei nel 2019, quando quest’ultima fu inserita all’interno di una lista nera a causa di presunte violazioni delle sanzioni contro l’Iran. La normativa ha posto l’obbligo ai fornitori dell’azienda di ottenere prima una licenza speciale per poi poter spedire i prodotti.

Surprise, surprise: Intel ha la licenza per spedire a huawei

Sembra che la Intel sia riuscita ad avere la licenza di spedire i processori alla Huawei dal 2020. Gli osservatori politici non hanno preso bene la notizia. Il fatto poi che l’approvazione alla spedizione sia stata data durante il governo di Donald Trump ha alimentato ancora di più i dibattiti. Le critiche più dure sono, ovviamente, arrivate dai rappresentanti repubblicani, che hanno definito la faccenda un mistero. L’idea è stata condivisa da molti altri attori politici che ritengono sia necessario porre fine alla licenza. La notizia ha portato ancora più pressione sull’amministrazione di Biden, che ora deve prendere le redini per fermare la crescita di Huawei e le sue sfide alle restrizioni statunitensi.

Il dibattito politico si è per l’ennesima volta infiammato. Sembra però che l’obiettivo di Biden sia quello di bilanciare la necessità di protezione e la promozione alla concorrenza e all’innovazione del settore tecnologico. Ora gli esponenti politici, soprattutto i repubblicani, sono attentamente concentrati sulle prossime mosse che verranno intraprese contro la Huawei.

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Apple espande la produzione e punta all’Indonesia

Fri, 04/19/2024 - 14:30

Apple è uno dei principali produttori di dispositivi elettronici come smartphone, tablet e computer, in tutto il mondo.

Nonostante si tratti di un’azienda statunitense, fondata a Cupertino, la produzione dei dispositivi avviene prevalentemente in Cina, dove fino a poco tempo fa venivano prodotti circa il 95% di tutti gli iPhone.

La scelta di Apple, e di molte altre aziende americane, di spostare la produzione sul territorio cinese è dovuta principalmente a motivi economici. La Cina infatti rappresenta un mercato vantaggioso, con manodopera qualificata e prezzi più bassi.

Tuttavia, mantenere la maggior parte della produzione in un solo Paese non è saggio, soprattutto vista l’attuale situazione geopolitica, e di conseguenza Apple negli anni scorsi ha deciso di allargare la produzione ad altre nazioni asiatiche, come l’India e il Vietnam.

Proprio in India, durante il 2023 l’azienda di Cupertino ha prodotto circa 10 milioni di iPhone e prevede di aumentare del 20-25% durante il 2024.

Apple però appare inarrestabile e intende diversificare ancora di più la propria produzione, prendendo in considerazione anche altri Paesi.

Apple, la produzione arriva anche in Indonesia?

Apple punta a espandere ulteriormente la propria manifattura in altri Paesi asiatici e la prossima nazione interessata potrebbe essere proprio l’Indonesia.

In questi giorni, infatti, il CEO di Apple, Tim Cook, si trova in Indonesia per lanciare la quarta Apple Developer Academy, e avrebbe incontrato il presidente indonesiano Joko Widodo a Giakarta.

Secondo le dichiarazioni di Cook, i due avrebbero parlato proprio della possibilità di portare la produzione in Indonesia, visto che gli interessi di entrambe le parti combaciano alla perfezione.

Infatti, se da una parte abbiamo Apple che dopo India e Vietnam, intende espandersi ancora di più sul mercato asiatico, dall’altra abbiamo una nazione che vuole investire nella crescita economica, come si deduce dai recenti investimenti effettuati già da altre aziende come Hyundai e BYD.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Samsung, quali device che riceveranno l’update alla OneUI 6.1?

Fri, 04/19/2024 - 14:00

Samsung si sta impegnando attivamente a rilasciare sui propri device l’update OneUI 6.1. L’ultimo aggiornamento creato dal produttore coreano introduce diverse novità tra cui miglioramento delle performance, nuove feature e risoluzione di bug.

Non sono da dimenticare anche le feature legate all’Intelligenza Artificiale come Cerchia e Cerca con Google, Assistente ChatInterpreteTraduzione Live. Non mancano anche le funzionalità di supporto come Assistente NoteAssistente Trascrizione e Assistente Web. Queste funzionalità sfruttano Galaxy AI per rendere i device sempre più funzionali e a misura degli utenti.

 

Samsung si sta preparando ad aggiornare tantissimi device alla OneUI 6.1, la nuova interfaccia utente con Galaxy AI

Al fine di rendere i propri device sempre più performanti, Samsung ha avviato un piano di roll-out che coinvolge tantissimi device. La OneUI 6.1 è già stata rilasciata per i flagship della precedente generazione tra cui spiccano:

  • Galaxy S23 Ultra, S23+, S23, S23 FE
  • Galaxy Tab S9 Ultra, Tab S9+, Tab S9
  • Galaxy Z Fold 5
  • Galaxy Z Flip 5

Nel corso delle prossime settimane, Samsung ha già confermato l’arrivo previsto per i Galaxy S22, i Galaxy Tab S8 oltre che Galaxy Z Fold 4 e Galaxy Z Flip 4. Ma l’elenco non finisce qui, infatti, ci aspettiamo che Samsung possa aggiornare alla OneUI 6.1 anche tantissimi altri dispositivi.

Considerando la velocità di rilascio da parte del produttore coreano, l’update potrebbe arrivare per la famiglia Galaxy S21 tra cui includiamo anche il Galaxy S21 FE. Passando ai foldable, l’azienda coreana potrebbe aggiornare anche i Galaxy Z Fold 3 e Z Flip 2 e i modelli della generazione precedente.

Per quanto riguarda i tablet, ci aspettiamo novità per il Galaxy Tab A7 Lite. Samsung non dovrebbe dimenticarsi anche di tutti gli altri modelli di fascia media come la serie A, la serie M e la serie F. Resta da chiarire la tempistica prevista per l’aggiornamento di questi device, ma siamo certi che Samsung comunicherà maggiori dettagli a breve.

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The Boring Phone: l’anti-smartphone che sfida l’era digitale

Fri, 04/19/2024 - 13:30
Uno telefono a dir poco originale il Boring Phone, con un sapore forte vintage

In un’epoca dominata dalla tecnologia e dagli smartphone ultra-tecnologici, un dispositivo fa il suo ingresso sul mercato con un’idea controcorrente: il “The Boring Phone“. Sviluppato da HMD in collaborazione con Heineken e il brand di moda Bodega, questo telefono è tutto tranne che noioso.

 

The Boring Phone, un ritorno al passato

Mentre il mondo si abbandona sempre di più alla dipendenza dagli smartphone, “The Boring Phone” si distingue per il suo approccio retro. Con un nome che parla da sé, questo dispositivo ci riporta indietro nel tempo, quando i telefoni cellulari erano solo strumenti di comunicazione di base.

HMD, il produttore finlandese noto per le sue soluzioni originali, ha colto l’occasione per stupire ancora una volta. Dopo il successo del “Barbie Phone“, realizzato in collaborazione con Mattel, ora arriva “The Boring Phone“, destinato a diventare un’icona dell’anticonformismo tecnologico.

Ma cosa rende così noioso questo telefono? Per cominciare, il suo design rimanda ai classici telefoni a conchiglia del passato. Con una scocca trasparente e uno schermo interno da 2,8 pollici, non si tratta certo di un dispositivo ad alta tecnologia. Ma questo è esattamente ciò che lo rende interessante: è uno smartphone che non cerca di esseresmart“.

 

Un oggetto da collezione per pochi eletti

Con soli 5.000 esemplari prodotti, “The Boring Phone” è destinato a diventare un oggetto da collezione. Sarà distribuito in omaggio a un gruppo selezionato di utenti, inizialmente nel Regno Unito e successivamente in altri Paesi. Ma non lasciatevi ingannare dal suo nome: anche se può sembrare noioso, offre comunque la possibilità di giocare al classico gioco “Snake“, un piccolo sfogo nostalgico per gli amanti dei vecchi telefoni.

La presentazione ufficiale di “The Boring Phone” è avvenuta ieri, 18 aprile, durante la Milan Design Week. Questo dispositivo si distingue per la sua audacia nel contrastare l’era digitale e nel proporre un’alternativa al dominio degli smartphone ultra-moderni.

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Netflix fa NUOVO record di abbonati: il futuro sarà pieno di novità

Fri, 04/19/2024 - 13:05

Netflix sta generando tantissime polemiche negli ultimi anni ma continua a correre verso cime sempre più alte. La piattaforma streaming infatti continua a totalizzare record importanti, grazie ovviamente ai contenuti di cui dispone. Dopo aver mostrato tante nuove serie TV e film nell’ultimo periodo, sembra che adesso ci ha tempo di celebrare un nuovo traguardo importantissimo.

È arrivato un nuovo record di abbonati che non fa che confermare quanto l’azienda cresca a dismisura. Durante il primo trimestre di questo 2024 i ricavi infatti hanno toccato un aumento del 15%, con l’utile operativo che è salito addirittura del 54%. Ovviamente il tutto è frutto del duro lavoro che Netflix ha fatto, spesso prendendosi anche diverse critiche.

Risulta quindi chiaro come le scelte adottate negli scorsi mesi si siano rivelati poi vincenti nel lungo periodo. Ricordiamo infatti che Netflix ha aumentato i prezzi dei suoi piani di abbonamento ed ha vietato la condivisione delle password al di fuori del nucleo familiare. Qualcuno credeva che tutto ciò avrebbe potuto inficiare sulla sua crescita e sul suo numero di utenti, ma non è stato assolutamente così.

Netflix, nuovo record di abbonamenti su 190 paesi

Oltre ai dati in aumento in merito ai ricavi, c’è un altro dato da considerare: la crescita degli abbonati. Anche in questo caso Netflix ha fatto un nuovo record, siccome coloro che hanno un piano di abbonamento attivo ad oggi sono 269,6 milioni su oltre 190 paesi.

Bisogna poi pensare che almeno due persone in ogni famiglia guardino una serie o una TV in onda sulla piattaforma streaming più famosa: in quel caso il numero complessivo degli spettatori arriverebbe a circa mezzo miliardo.

Siccome lo sharing attualmente è basso per quanto concerne i dati complessivi, potrebbero esserci ulteriori margini di miglioramento in futuro. Chi credeva dunque che Netflix potesse crollare, si sbagliava di grosso e questa ne è l’ulteriore dimostrazione.

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Noitel annuncia le offerte Next Step 50 e Next Step 100

Fri, 04/19/2024 - 13:00

Continua ad ampliarsi la vasta di offerte a basso costo del noto operatore telefonico virtuale Noitel. Quest’ultimo, in particolare, ha da poco reso disponibili l’attivazione due nuove offerte low cost, ovvero Noitel Next Step 50 e Noitel Next Step 100. Come è facile intuire dai nomi, entrambe le offerte arrivano ad includere ogni mese una elevata quantità di traffico dati per navigare. Vediamo qui di seguito tutti i dettagli.

 

 

Noitel, l’operatore virtuale annuncia le nuove Next Step 50 e Next Step 100

In questi ultimi giorni l’operatore telefonico virtuale Noitel ha ampliato la sua proposta con due nuove offerte di rete mobile a basso costo. Come già accennato in apertura, la prima di queste offerte è Noitel Next Step 50. Quest’ultima arriva ad includere ogni mese fino a 50 GB di traffico dati per navigare su rete 4G di Vodafone ad una velocità massima pari a 60 mbps in download e 30 mbps in upload.

Oltre a questo, con questa offerta gli utenti avranno a disposizione anche 50 SMS da inviare verso tutti i numeri e minuti di chiamate senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobile nazionali. Per Noitel Next Step 50, il costo da sostenere sarà pari a 4,99 euro al mese. Come già detto in precedenza, però, gli utenti potranno ora utilizzare anche un’altra offerta di rete mobile.

Ci stiamo riferendo alla nuova Noitel Next Step 100. In questo caso, il traffico dati messo a disposizione degli utenti sarà più elevato. Si tratta infatti di ben 100 GB di traffico dati, sempre utilizzabili per navigare su rete 4G di Vodafone. Rimangono poi sempre a disposizione degli utenti 50 SMS verso tutti i numeri e minuti di chiamate illimitati verso tutti. Il costo da sostenere, in questo caso, sarà pari a 5,99 euro.

Per il momento l’operatore non ha reso nota la data di scadenza di queste due super offerte mobile low cost.

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Quasi metà degli utenti internet è formata da Bot

Fri, 04/19/2024 - 12:45
I bot stanno per superare gli esseri umani in quanto fruitori della rete, questo è quanto emerge da un recente studio

Nel 2023, i bot hanno letteralmente preso il controllo del traffico su Internet. Questo almeno è quanto riportato dalla società di sicurezza Thales, ovvero che quasi la metà di tutto il traffico web è stato generato da questi automatismi digitali, un aumento del 2% rispetto all’anno precedente. È una tendenza che sta diventando sempre più preoccupante: ormai da cinque anni consecutivi il traffico web proveniente dai bot sta crescendo, mentre quello generato dagli utenti umani è in costante calo.

E le conseguenze non si fanno certo attendere: miliardi di dollari di perdite annuali per le aziende, che si trovano sotto attacco costante. Gli aggressori digitali si concentrano su ogni varco disponibile: siti web, API, applicazioni. Una delle armi preferite sono gli attacchi di takeover degli account (ATO), che nel 2023 sono aumentati del 10%. E non solo: il 44% di questi attacchi ha puntato dritto agli endpoint API, le porte d’ingresso privilegiate per i cybercriminali.

 

Che fine hanno fatto gli umani?

Una delle ragioni di questa escalation è l’impiego sempre più diffuso dell’Intelligenza Artificiale. Questa tecnologia sta alimentando una nuova generazione di bot, diventati ancora più sofisticati e pericolosi. Con l’uso di modelli di linguaggio avanzati questi bot sono in grado di sfruttare le falle nei sistemi aziendali, mettendo a rischio i dati e la sicurezza degli account, sono inoltre in grado di superare le normali e prevedibili difese contro i bot meno evoluti.

Tra le vittime più colpite ci sono i settori dei servizi finanziari, dei viaggi e dei servizi aziendali. Gli attacchi agli API sono diventati una vera e propria piaga, permettendo ai criminali informatici di accedere direttamente a dati sensibili bypassando ogni controllo, con conseguenze spesso disastrose per le aziende e anche per la fiducia dei consumatori.

È una situazione davvero critica, che evidenzia quanto sia vulnerabile il nostro mondo digitale nonostante la corsa all’innovazione costante possa illuderci del contrario. Ma c’è anche una nota positiva: le stesse tecnologie che vengono sfruttate dagli aggressori possono essere utilizzate anche per difendersi. L’Intelligenza Artificiale, ad esempio, può essere un’arma potente nella lotta contro il crimine informatico se si sa come sfruttarla.

 

Proteggersi dall’innovazione costante dei bot

E’ arrivato il momento di investire in soluzioni avanzate di sicurezza informatica e adottare una strategia più proattiva nei confronti di questi malintenzionati, che sono sempre più avvantaggiati dalle innovazioni tecnologiche nelle loro imprese illegali. Questo è l’unico modo per affrontare le nuove sfide del mondo online e per proteggere i nostri dati e la nostra privacy.

 

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