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Updated: 14 hours 16 min ago

Xiaomi SU7 registrato un inaspettato boom di richieste

Wed, 04/24/2024 - 06:30

Xiaomi è protagonista di un evento a dir poco sensazionale. Il colosso cinese del settore tecnologico che da poco ha presentato sul mercato delle auto la sua berlina elettrica, ha registrato un aumento esponenziale delle richieste. Infatti, nel giro di poco tempo, la vettura super tecnologica caratterizzata da un listino non eccessivamente alto ha conquistato l’attenzione di tantissimi utenti in tutto il mondo.

Xiaomi registra un aumento delle vendite nel settore auto

Il veicolo in questione è il SU7 un modello che ha sorpreso soprattutto per essere un vero outsider nella sfida che ormai da un anno si sono lanciati l’americana Tesla e la cinese BYD. Anche se le aspettative per la vettura, in questo contesto, erano alte, non ci si aspettava che i risultati potessero essere questi.

Il successo riscontrato da Xiaomi SU7 ha sorpreso anche lo stesso CEO del brand, Lei Jun, che ha dichiarato che gli ordini ricevuti sono all’incirca tre o cinque volte superiori alle previsioni dell’azienda. Ma cosa ha spinto così tanti utenti a scegliere il nuovo modello? L’auto di Xiaomi oltre a presentare un design da berlina ultramoderna è caratterizzata da una tecnologia di bordo attesissima. Inoltre, il suo prezzo low cost, soprattutto se messo a paragone con i costi medi del settore EV, ha attirato l’attenzione di molti. Il prezzo di riferimento è circa 28 mila euro al cambio netto. Questo significa che la nuova Xiaomi SU7 potrebbe costare meno di una Tesla Model 3 in Italia.

Al netto, si parla di ben 50 mila veicoli registrati in soli 27 minuti dall’apertura delle vendite. Un vero e proprio trionfo che rischia però di mostrare anche un lato negativo. Infatti, Jun ha da sempre dichiarato che l’azienda arriverà a perdere quasi 9mila euro per ogni vettura venduta. Quindi si stima che le perdite arriveranno approssimativamente a 532 milioni di euro. Bisogna solo attendere per vedere come lo slancio di Xiaomi si traduce nel settore delle automobili.

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Samsung: problematiche tempistiche di lancio per Galaxy S24 FE

Wed, 04/24/2024 - 06:10

Utenti in tutto il mondo aspettando con ansia l’arrivo del Galaxy S24 FE. Eppure, nonostante i continui rumor che sbucano online, ogni anno il lancio del dispositivo viene rimandato ancora. Una situazione spiacevole su cui Samsung è recentemente intervenuta. Sembra infatti che l’azienda sudcoreana abbia deciso di dare un futuro stabile a questa serie di smartphone. Il Galaxy S24 FE si farà dunque, ma cosa si sa sua data di lancio e sulle sue caratteristiche?

Ultime anticipazioni sul nuovo Samsung Galaxy S24 FE

Per GalaxyClub il nuovo smartphone è in via di produzione e porta il nome in codice R12, in linea con la logica dei modelli precedenti. Infatti, i modelli precedenti sono stati classificati come: Galaxy S20 FE – R8, Galaxy S21 FE – R9, Galaxy S23 FE – R11. Manca all’elenco il dispositivo R10 che sarebbe dovuto essere il Galaxy S22 FE, ma il modello non è mai stato rilasciato sul mercato.

Oltre queste prime informazioni non sono stati rilasciati ulteriori dettagli riguardo il nuovo dispositivo Samsung. Dunque, non è chiaro se Galaxy S24 FE si baserà sulla serie S23 per quanto riguarda l’hardware o sugli S24. Molti hanno evidenziato invece una somiglianza tra il nuovo smartphone e i Samsung Galaxy A75, anche se con un prezzo più elevato.

Come è emerso, il problema principale del nuovo Galaxy S23 FE è stato sicuramente il suo rilascio. Infatti, questo potrebbe essere troppo a ridosso di quello del Galaxy S24. Alcuni rumor precedenti avevano fatto supporre una presentazione per l’estate del 2024. Ma ora questa possibilità sembra essere molto più incerta. Infatti, il report rilasciato da GalaxyClub lo stato di sviluppo attuale sembra escludere un possibile lancio in estate o anche all’inizio dell’autunno.

Piuttosto sembra plausibile che il nuovo modello Samsung possa arrivare verso la fine dell’autunno o addirittura per l’inizio del 2025, proprio come successo con il precedente Galaxy S23 FE.

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Google Maps con una nuova funzione diventa più simile a Waze

Wed, 04/24/2024 - 06:05

Google Maps e Waze fanno entrambe parte dell’universo del colosso di Mountain View; eppure, si differenziano per una serie di elementi. Tra questi spicca la visualizzazione grafica e le funzioni offerte. Ora però le cose potrebbero cambiare e Maps potrebbe avvicinarsi sempre di più a Waze con l’arrivo dell’ultimo aggiornamento. La principale differenza tra le due piattaforme di Google è che Waze presenta un aspetto più social offrendo agli automobilisti la possibilità di segnalare agli altri utenti qualsiasi sito di problema riscontrato durante il proprio percorso come lavori stradale ed incidenti. Inoltre, Waze segnalerà anche le strade più a rischio.

Google Maps e Waze sempre più vicine

D’altra parte, Maps non è mai stata così interessata a questo aspetto. L’unica opzione disponibile è quella che segnala la presenza di indicenti, ma è presente solo in alcuni Paesi ed è riservata solo ai dispositivi Android. O almeno questo era la situazione prima dell’arrivo del nuovo aggiornamento. Ora sembrerebbe che anche gli utenti Apple CarPlay potranno effettuare questo tipo di segnalazioni. Con questo aggiornamento gli utenti dell’azienda di Cupertino potranno presto comunicare informazioni relative ad incidenti, autovelox e molto altro relative al proprio percorso.

Il codice di Google Maps segnala che la funzione potrebbe già essere vicina al suo rilascio. Anche se non è ancora noto quando l’aggiornamento verrà rilasciato in tutto il mondo. Con questi cambiamenti Google Maps si avvicina a Waze anche nell’universo di Apple. Considerando gli ultimi avvenimenti si potrebbe ipotizzare se l’azienda di Mountain View potesse accorpare le due piattaforme per crearne una sola più grande. Il risultato potrebbe dare origine ad ultrafunzionante applicazione, ma al momento non sembra che Google sia intenzionata a procedere con l’unificazione delle due app.

È molto più probabile che si lasci libertà di scelta al pubblico sulla base delle diverse esigenze. Ad esempio, Google Maps comprende una serie di funzioni relative al lifestyle, ovvero riservate a ristoranti, negozi e attività commerciali in genere. Aspetti che potrebbero coinvolgere meno gli utenti di Waze.

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Max Space e la rivoluzione degli habitat spaziali

Wed, 04/24/2024 - 06:01
Il modulo abitabile di Max Space potrebbe cambiare le sorti dell’esplorazione spaziale

La ricerca di spazi abitabili nello spazio prende una svolta audace con l’annuncio della startup Max Space, la quale ha dichiarato piani innovativi per trasportare grandi habitat espandibili in orbita terrestre utilizzando i razzi di SpaceX entro la fine del decennio.

 

Un habitat gonfiabile gigantesco

L’ambizioso progetto, guidato da Aaron Kemmer, cofondatore di Max Space, mira a risolvere la sfida primaria dello spazio: la mancanza di spazi abitabili accessibili. Kemmer ha sottolineato la necessità di rendere lo spazio più accessibile e conveniente, affermando che altrimenti le prospettive umane nello spazio rimarranno limitate.

La visione della startup, nata solo un anno fa, promette di rivoluzionare il concetto di habitat spaziali, con strutture che possono raggiungere dimensioni pari a stadi. Questi habitat, che variano dai 20 ai 1.000 metri cubi, potrebbero superare di gran lunga i progetti attuali.

 

Il sogno di Kemmer che diventa realtà

Uno dei sogni di Kemmer è la creazione di una città sulla Luna entro la fine della sua vita, con gli habitat di Max Space integrati nelle tube laviche sotterranee del satellite. Queste ambizioni si estendono anche a Marte, dove la startup spera di dispiegare i propri habitat sulla superficie del pianeta.

La chiave per realizzare questo ambizioso progetto è l’utilizzo di tecnologiegonfiabili“, che consentono di ridurre considerevolmente le dimensioni del carico utile necessario per il lancio nello spazio. Questo approccio innovativo potrebbe ridurre di molto i costi dei trasporti spaziali, aprendo la strada a una nuova era di esplorazione spaziale.

Sebbene l’idea di habitat gonfiabili non sia nuova, con attualmente tre moduli abitativi di questo tipo in orbita sviluppati da Bigelow Aerospace, Max Space mira a ridurre ulteriormente i costi attraverso innovazioni scalabili e un approccio fresco e audace. Maxim de Jong, co-fondatore di Max Space, ha già esperienza con gli involucri pressurizzati di due di questi habitat, acquisita lavorando per il contractor canadese Thin Red Line Aerospace.

 

Il primo test entro due anni

La startup prevede di lanciare il suo primo test fuori dalla Terra entro due anni, con un modulo delle dimensioni di due valigie che si espanderà una volta in orbita fino a raggiungere i 700 piedi cubi. Se il tutto procederà secondo i piani, questo prototipo potrebbe superare il volume di tutti gli habitat gonfiabili attualmente in orbita, aprendo la strada a una nuova era di esplorazione spaziale.

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Apple presenta gli iPad 2024 il 7 maggio, c’è anche la nuova Pencil 3

Tue, 04/23/2024 - 19:12

Finalmente ci siamo: con un post pubblicato ufficialmente sul vecchio Twitter, Tim Cook, il CEO di Apple, ha annunciato l’evento di presentazione dei nuovi iPad. Il prossimo 7 maggio dunque saranno mostrati al mondo i tablet della nuova gamma 2024, con essi anche la nuova Apple Pencil 3. Ma cosa dobbiamo aspettarci dai nuovi iPad?

Le novità dei nuovi iPad Pro e non solo, c’è anche un Air da 12,9 pollici

C’era molta attesa per l’arrivo dei nuovi iPad di Apple e a quanto pare a breve verrà soppressa. L’azienda è in procinto di presentare tutti i suoi nuovi dispositivi della gamma tablet, la quale questa volta mostrerà due prodotti su tutti: l’iPad Pro e l’iPad Air, entrambi in versione 2024 ed entrambi da 12,9″.

Pencil us in for May 7! ✏️ #AppleEvent pic.twitter.com/1tvyB7h450

— Tim Cook (@tim_cook) April 23, 2024

La volontà di Apple è quella di stupire in entrambi i casi, sia con il modello più performante che con quello più accessibile. Ci sono ovviamente delle differenze tra i due prodotti, siccome il primo sarà quello di punta, mentre il secondo risulterà la variante che, costando un po’ meno, potrà essere acquistata da molte più persone.

L’iPad Pro 2024 è in arrivo con una novità su tutte, ovvero il nuovo display OLED. Con l’introduzione di questo pannello, il tablet di Apple stabilirà un’esclusiva, in quanto nessun altro dispositivo della categoria è dotato di un un pannello così performante. Ovviamente tutto ciò porterà anche il prezzo ad aumentare notevolmente, cosa che invece non accadrà per quanto riguarda l’iPad Air 2024.

Apple ha voluto lavorare appositamente in questo modo, così da garantire al pubblico che non potrà permettersi un acquisto impegnativo come per il modello Pro, una soluzione ugualmente appetibile. Anche il modello Air è stato dunque appositamente pensato con una variante da 12,9″ di ampiezza. Al momento si sa poco quanto nulla in merito ai prezzi di vendita, ma ormai manca veramente poco.

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Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio: il SUV da oltre 940 CV

Tue, 04/23/2024 - 19:00

Il debutto della nuova Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio è stato confermato per la seconda metà del prossimo anno. Questa nuova versione della seconda generazione del SUV sarà la più potente mai realizzata dal Biscione

Il nuovo suv del Biscione è stato mostrato recentemente ai rivenditori di Stellantis a Torino. Dalle opinioni emerse dopo l’anteprima, questo SUV è stato definito un modello fantastico dalle forme spettacolari. Tempo fa, parlando con Auto Express, l’amministratore delegato Jean Philippe Imparato aveva detto che questo modello avrebbe avuto una versione Quadrifoglio, al contrario della Tonale.

Quest’ultima, infatti, si era pensato di riproporla in una versione di questo tipo con oltre 400 CV. Però questo progetto è stato scartato per via degli elevati costi richiesti per rispettare le leggi sulla riduzione delle emissioni. Per non parlare anche del quantitativo di soldi che i clienti avrebbero dovuto sborsare per un’auto di questo tipo. Stelvio sarà quindi la nuova vettura prodotta dalla casa milanese ad avere questa versione.

Vediamo qualche dettaglio della nuova Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio

Il nuovo SUV, con i suoi 940 CV, sarà il più potente mai realizzato dal Biscione. Ma non ci fermiamo qui, perché Imparato ha anche aggiunto che l’obiettivo è quello di arrivare a 1000 prima del debutto del modello. Imparato continua dicendo che, questa modesta cifra potrebbe non essere il primo obiettivo dell’azienda o dei clienti. Per ora la massima priorità è fornire un’auto che sostituisca alla perfezione una vettura che monta un motore a combustione.

Questo si traduce in guidare, fermarsi, caricare l’auto, ma solo per il tempo di andare in bagno e prendere un caffè, e poi ripartire. Un’attesa troppo lunga per la ricarica e poca potenza sicuramente rovinerebbe l’esperienza alla guida del SUV prodotto dal Biscione.

L’amministratore delegato ci lascia intendere che la nuova Alfa Romeo  Stelvio Quadrifoglio sarà una macchina elettrica ma capace di fronteggiare le auto con motore termico e che non tradirà il DNA e la tradizione della casa automobilistica milanese.

Finiamo dicendo che questo SUV sfrutterà l’architettura 800 V di STLA Large per offrire una ricarica ultraveloce fino a 270 kW e che monterà, almeno nelle versioni più modeste, una batteria con un autonomia di 700 km.

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La Manhart MH2 GTR II è ancora più potente del passato

Tue, 04/23/2024 - 18:30

L’azienda tedesca di tuning Manhart Performance ha messo le mani su una BMW M2 CS di generazione F87, e l’ha trasformata in una bestia con il nome Manhart MH2 GTR II

Confrontandola con il modello precedente MH2 560, che aveva un design piuttosto discreto, la nuova versione GTR ha uno stile decisamente più aggressivo. Questo design più accattivante ha l’obiettivo di esaltare le prestazioni offerte. Infatti il tuner tedesco non si è fermato solo all’estetica, ma ha implementato dei componenti che permettono alla M2 CS di sviluppare 715 CV di potenza e 850 Nm di coppia massima. Questi valori esprimono uno scatto da 100 a 200 km/h in soli 5,76 secondi, si può certo definire un’auto sportiva potente.

La rimappatura Manhart della centralina motore e l’installazione di un sistema di aspirazione in carbonio sviluppato completamente per il sei cilindri in linea S58 biturbo da 3 litri, hanno permesso di raggiungere un incremento di 200 CV e 300 Nm.

Andando a guardare lo scarico Manhart propone diverse opzioni allettanti. In particolare troviamo terminali sportivi con catalizzatori HJS, un impianto di scarico con valvole in acciaio inossidabile e quattro terminali da 100 mm in nero opaco. Per i mercati dove è richiesta la certificazione TUV, il preparatore tedesco offre dei terminali di scarico da corsa senza catalizzatori e molto altro.

Diamo un’occhiata anche alla carrozzeria della Manhart MH2 GTR II

La carrozzeria vanta una colorazione in magenta e un set di grafiche color champagne, e non possiamo di certo farci mancare dei componenti in carbonio. La parte anteriore adesso ha delle linee molto più marcate dovute all’attacco del cofano, alla griglia a doppio rene, agli inserti presenti nel paraurti e allo spoiler. Ci teniamo a precisare che tutti gli accessori sono firmati Manhart.

Nel posteriore possiamo notare uno spoiler e un grande alettone fisso. Le minigonne laterali e le calotte esterne degli specchi retrovisori vanno a completare l’aspetto esterno. 

Lateralmente catturano l’attenzione i cerchi forgiati Raffa Wheels RFS-02, anch’essi color champagne. I cerchi hanno un diametro da 20” all’anteriore e da 21” al posteriore, accoppiati rispettivamente con degli pneumatici 285/30 e 305/25. Sono presenti anche delle sospensioni Manhart Variant 4, sviluppati in collaborazione con KW Suspension.

Andiamo a concludere con gli interni a cui l’azienda ha prestato particolare attenzione e dove troviamo una roll-bar champagne, dei tappetini Manhart e delle imbracature Manhart Schroth con pretensionatori.

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Aspirapolvere e lavapavimenti Dreame H13 Pro: pulizia in un sol colpo – Recensione

Tue, 04/23/2024 - 17:06

Il pavimento sporco è una vera piaga se non si ha un minimo di tempo a propria disposizione. Trovare una soluzione in grado di darci il massimo risultato e che non richieda un grande sforzo è ormai necessario. Chi vuole passare il tempo a strizzare stracci o a passare l’aspirapolvere?

La Dreame H13 Pro è l’elettrodomestico che attendevamo con ansia. Migliorata in confronto alle versioni precedenti, questo dispositivo funge non solo da aspirapolvere ma anche da lavapavimenti. In una sola passata assorbirà ogni particella di polvere, lasciando il pavimento brillante, un mix tra una scopa elettrica tradizionale ed un mocho.  Le sue modalità di lavaggio, gli accessori e tutte le altre caratteristiche, contribuiscono nel rendere l’aspirapolvere e lavapavimenti Dreame H13 Pro una delle migliori in circolazione. Una volta scoperti i suoi numerosi vantaggi, resistere alla tentazione di acquistarla risulterà impossibile.

Indice dei contenuti

Toggle Packaging

Partendo dal principio, da ciò che troviamo davanti i nostri occhi quando ordiniamo il prodotto, notiamo sin da subito che già dalla confezione, la Dreame H13 Pro si presenta egregiamente. Ogni componente è incastonata in modo tale che durante il tragitto verso la nostra casa non si danneggi.

All’interno della scatola è posizionato il corpo cilindrico centrale dell’elettrodomestico, assemblato con tanto di serbatoi e spazzola di base, la base di ricarica, una seconda scatola dove sono conservati gli accessori come il rullo di ricambio, una confezione di detergente, l’impugnatura, un secondo filtro HEPA, lo scovolino ideato per la pulizia profonda, il serbatoio destinato ai rifiuti liquidi e il manuale con tutti i dettagli per il funzionamento.

La base di ricarica è anch’essa pronta e non richiede alcun assemblaggio, per usarla basta collegarla alla corrente. Questa “prontezza”, unita alla guida inclusa, dona a chi acquista la lavapavimenti l’occasione di cominciare immediatamente a pulire la propria casa.

Design dell’aspirapolvere/lavapavimenti

L’elettrodomestico ha un design minimal e funzionale, senza troppi fronzoli, di colore nero e con alcune parti tendenti al grigio. Il manico è confortevole per poter spostare senza intoppi la Dreame H13 Pro su qualunque tipo di pavimento e non tralasciare alcun angolo.  I materiali utilizzati per la costruzione sono di ottima qualità. Perlopiù è stata usata plastica resistente, dura e lucida. La parte superiore, dov’è posizionato il serbatoio dello sporco, è molto solido e lo stesso vale per il manico.

Su quest’ultimo è posizionato un piccolo tasto di accensione, premibile anche con il pollice grazie alla posizione e alla forma. Nella parte superiore vi è un display a led dalla forma circolare dove sono visibili i dettagli d’uso, come la modalità e l’efficacia di pulizia.  Lo schermo è ben leggibile, con i numeri e le icone visibili anche al buio o sotto live diretta. La particolarità dell’aspirapolvere/lavapavimenti è nascosta, non è facilmente notabile. Si tratta di un piccolo raschietto posto dietro il rullo che aiuta a raccogliere peli e capelli, in modo che non si formino quei fastidiosi grovigli quasi impossibili da rimuovere. Più visibili sono le grosse ruote posteriori che consentono un trasporto semplificato.

Il corpo principale dell’elettrodomestico non pesa pochissimo, raggiunge i 5,6 kg, tuttavia la sua forma ergonomica fa passare in secondo piano questo dato, rendendolo facilmente manovrabile. Il serbatoio dell’acqua pulita, per la fase di lavaggio, ha una capacità di 900 ml, mentre quello per l’acqua sporca è da 700 ml.

Funzionamento dell’H13 Pro

A differenza di tutti gli altri device che sono soliti muoversi in modo unidirezionale, il che permette spostamenti in qualsiasi direzione si voglia, anche indietro. I doppi serbatoi, già prima citati, consentono di pulire nel modo migliore possibile, non mischiando mai l’acqua sporca con la pulita. 

La potenza del motore in dotazione consente all’aspirapolvere di raggiungere una velocità eccezionale di ben 100.000 giri al minuto. Se si confrontasse l’H13 Pro con le scope elettriche tradizionali, si noterebbe nell’immediato quanta differenza ci sia. Il motore è stato notevolmente migliorato dai modelli scorsi ed ora possiede una potenza di aspirazione da 18.000 Pa, straordinario trattandosi anche di una lavapavimenti. Per quanto riguarda la spazzola frontale, questa arriva fino a 520 giri al minuto, cosicché il rullo pulisca ogni singola parte della stanza e rimuova anche i residui di sporco più ostinato.  

Il sistema GlideWheel, di cui è dotata l’H13 Pro, ha due motori per consentire alle ruote posteriori di girare con più facilità trascinando la lavapavimenti senza che sia richiesta troppa forza. Essa cambia di molto la qualità della sessione di pulizia, rendendo meno gravoso il peso di più di 5,5 kg e gli spostamenti sul pavimento più piacevoli. Controllare ogni singolo movimento è molto più semplice grazie a tale tecnologia, non serviranno acrobazie e non ci sarà più il rischio di slogarsi una spalla per arrivare nell’angolo più remoto della propria camera.

La Dreame ha aggiunto un piccolo sistema di filtraggio che va a separare il solido dal liquido, in modo che, quando si vuole gettare l’acqua nello scarico, questa non vada ad ostruire le tubature. Il filtro è removibile con molta facilità, cosicché si possa prima svuotare la parte contenente peli, capelli o chicchessia e poi passare alla zona dei liquidi.

Tecnologia di lavaggio

Il rullo per il lavaggio dei pavimenti posizionato al di sotto occupa tutto lo spazio disponibile, da bordo a bordo grazie al sistema Edge-to-Edge,  cosa che non va sottovalutata considerando che gli altri aspirapolveri e lavapavimenti hanno lo stesso sistema ma a filo e solo da una parte.

Questo particolare rende più semplice pulire i bordi o rimuovere la polvere vicino i battiscopa. Se si è maniaci della perfezione, tramite la testina LED frontale che va ad illuminare il pavimento nella zona frontale, si avrà la certezza di aver raggiunto un risultato impeccabile, dando l’opportunità di pulire anche quando non c’è molta luce a disposizione. Solitamente l’illuminazione a LED è presente principalmente sulle aspirapolveri tradizionali e non sui device che fungono anche da lavapavimenti.

Il raschietto, come accennato, rimuove i capelli e i peli dal rullo, indirizzandoli verso il serbatoio dello sporco, dove poi vengono bloccati del tutto dal filtro per i rifiuti solidi. Dopo il lavaggio, per eliminare i batteri ed evitare la formazione di muffe, il rullo attiva una funzione, simile ad una centrifuga, di autopulizia ad una temperatura di 60°C, in modo che, in soli 30 minuti, sia completamente asciutto. La spazzola gira sia in senso orario che anti-orario, in modo da rendere più semplice la funzione del raschietto. 

L’aspirapolvere risucchia davvero ogni cosa, persino la lettiera del gatto e chi ne possiede uno sa quanto quei sassolini possano essere “furbi”. Li si trova praticamente ovunque! Quando si usa come lavapavimenti non eroga troppa acqua, ma ciò non vuol dire che non pulisca bene. Il fatto che non esageri con l’acqua, rende l’asciugatura molto più semplice e veloce, anche durante le stagioni fredde ed umide.

Modalità di pulizia dell’aspirapolvere/lavapavimenti 

Il sensore intelligente di cui è dotata l’aspirapolvere e lavapavimenti Dreame H13 Pro consente di regolare la potenza di aspirazione in base al tipo di sporco riscontrato, cambiando il modo in cui agisce sul pavimento senza dover effettuare passaggi manuali. L’elettrodomestico farà tutto da solo. Il display si illuminerà di colori diversi a seconda dell’intensità di pulizia. Se il cerchio sarà rosso, si avrà a che fare con dello sporco difficile, arancione se la difficoltà è di livello medio e verde se la sporcizia è poca. In questo modo non si avrà soltanto un risultato ottimizzato, ma verrò anche preservata l’autonomia nel caso in cui non serva troppa potenza.

Ci sono principalmente tre modalità d’uso su cui poter far affidamento. Se si ha solo bisogno di aspirare delle briciole, l’opzione lavapavimenti può essere semplicemente disattivata per non rilasciare acqua, utile anche nel caso si voglia asciugare il pavimento. Le altre due modalità, la Ultra e la Turbo, hanno il medesimo scopo: aumentare al massimo la potenza dell’aspirapolvere per affrontare anche la salsa caduta sul pavimento e più incrostata. Se una macchia dovesse essere particolarmente testarda, basterà passarci sopra un paio di volte in più.

Tutte e tre le modalità sono visibili sul display, ma  su di esso, oltre queste, si possono visualizzare anche l’autonomia tramite l’icona di una batteria e gli eventuali messaggi che avvisano di un errore o di dover effettuare una qualche manutenzione. Nell’aspirapolvere e lavapavimenti Dreame H13 è anche integrata l’assistente vocale e il suo volume può essere regolato tramite il tasto sul retro del dispositivo. Con esso può essere anche cambiata la lingua ed impostare l’italiano.  

Manutenzione della Dreame H13 Pro

Essendo un dispositivo con funzione multipla, differisce dalle normali aspirapolveri e richiede un po’ più di manutenzione. Avendo però già integrato un sistema di autopulitura, rispetto ad altri device simili, è più semplice da pulire. In dotazione, nella confezione, c’è anche l’ottimo detergente che aiuta molto il dispositivo sia nel donare ottimi risultati che a mantenere al meglio le sue stesse prestazioni più a lungo. I ricambi possono essere acquistati anche su Amazon ed ogni flacone basta per circa 50 lavaggi. 

Come per qualsiasi elettrodomestico, è comunque consigliabile smontare l’aspirapolvere e lavapavimenti di tanto in tanto, così da togliere ogni residuo dai tubi, dalle spazzole e dal filtro, che può essere sostituito nel caso si usurasse troppo.

Il grande adesivo presente vicino l’alloggio della spazzola, con scritto “Do not wash” rende evidente che la componente non va messa sotto l’acqua corrente. Per la sua pulizia va solo usata la spazzolina presente nella confezione, niente di più.

Autonomia della H13 Pro

La batteria ha una potenza di 4.900 mAh, ma un dettaglio forse negativo è che essa non è removibile e quindi sostituibile. L’autonomia totale migliora di 5 minuti in confronto al modello precedente, raggiungendo una durata di 40 minuti. Per quanto possa sembrare un tempo esiguo, in realtà, data la potenza e la facilità di aspirazione, basta per pulire un appartamento piuttosto grande senza che la batteria si scarichi.  Ovviamente, a seconda della modalità d’uso scelta, il livello di autonomia cambia. La cosa migliore sarebbe quella di usare la modalità Automatica per dare libero spazio al sensore di comprendere come gestire l’energia.

La Modalità Ultra dell’aspirapolvere/lavapavimenti sarà più potente, ma consuma più in fretta la batteria e, nel caso in cui si abbia una casa grande, potrebbe non resistere fino alla fine della pulitura. Anche il serbatoio in autonomia non delude: è abbastanza capiente da riuscire a donare un pavimento brillante in pochissimo tempo. Per ricaricarla basta porre verticalmente la H13 Pro sulla base di ricarica e in 4 ore raggiungerà la piena autonomia.

Prezzo della Dreame H13 Pro 

Rispetto al modello precedente, la Dreame H13 Pro possiede un prezzo leggermente più elevato. Sul sito ufficiale Dreame, l’aspirapolvere e lavapavimenti costa €599,00, prezzo rateizzabile scegliendo il pagamento con Klarna. Su Amazon è venduta al medesimo prezzo, ma con il servizio Prime si potrebbe avere l’elettrodomestico a casa propria in minor tempo.

PRO e CONTRO dell’aspirapolvere/lavapavimenti

Acquistare la Dreame H13 Pro significa avere a propria disposizione un dispositivo con doppia funzione che potrebbe salvare la nostra routine quotidiana. Poter aspirare e pulire il pavimento in una sola passata, non può che essere considerato un grande vantaggio. Il LED in dotazione che illumina la zona frontale del pavimento fa sì che nessun granello, briciola o capello, possa sfuggirci, anche se dovessimo usare l’aspirapolvere/lavapavimenti in una zoia della casa buia, come un ripostiglio. Il filtro che separa rifiuti liquidi e quelli solidi, inoltre, ci dona una pulizia dell’elettrodomestico semplificata e veloce, oltre ad evitare che per sbaglio, con i troppi capelli, svuotandolo si otturino le tubature. 

Pur essendo un aspirapolvere di un certo peso, il design e la struttura consentono una manovrabilità fantastica, tanto da riuscire a passare anche tra le gambe delle sedie. L’autonomia, poi, è grandiosa e la modalità wireless rende tutto più pratico, senza dover attaccare e staccare il cavo di alimentazione di stanza in stanza. La ricarica è comoda, la base può essere posizionata praticamente ovunque e i tempi, considerando il tipo di device, sono piuttosto previ.

Come note dolenti troviamo la batteria non removibile, il che significa che in caso di malfunzionamenti dobbiamo affidarci per forza all’assistenza o ad un tecnico specializzato magari incorrendo in spese ingenti. C’è poi da dire che il costo può essere alquanto elevato per alcuni clienti, ma considerando le grandi capacità della Dreame H13 Pro, acquistarla è comunque un investimento intelligente.

Conclusioni: acquistare l’aspirapolvere-lavapavimenti H13 Pro è un buon investimento

L’aspirapolvere e lavapavimenti Dreame H13 Pro vi salverà la vità. Forse è un’esagerazione, ma sicuramente saprà aiutarvi a tenere la vostra casa immacolata anche se avete poco tempo a disposizione. La H13 Pro è un device potente, manovrabile, con un sistema di pulizia ed asciugatura che molti dispositivi simili possono solo sognare. Ci sono lavapavimenti che richiedono tantissima manutenzione, ma con la H13 Pro tutto sarà nettamente più semplice. Il rullo e le ruote in dotazione così grandi permettono non solo una pulizia profonda in ogni angolo, ma permette all’aspirapolvere di poter passare sui pavimenti più delicati senza lasciare un graffietto. Se il costo vi fa tentennare, consigliamo di scegliere l’opzione di pagamento rateizzata, in modo da gravare meno sulla spesa mensile.

L’aspirapolvere e lavapavimenti Dreame H13 Pro è in vendita sul sito ufficiale del produttore e naturalmente sullo store Amazon.

Dreame H13 Pro Aspirapolvere Wet & Dry Lavaggio a Spazzola 60 °C, 30 min di Asciugatura ad Aria Calda, Auto-Pulizia a Doppia Rotazione, 18.000 Pa, Pulizia Edge-to-Edge, GlideWheel™, Spazzola a LED
    599,00 EUR Acquista su Amazon

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    RECENSIONE Xiaomi Watch 2: LOW-COST ma con tante sorprese

    Tue, 04/23/2024 - 17:00
    Recensione Xiaomi Watch 2

    Da pochissimo tempo è arrivato nel mercato internazionale il nuovissimo Xiaomi Watch 2, un dispositivo pazzesco che viene affiancato dal suo fratellone premium (lo Xiaomi Watch 2 Pro) ma che, rispetto a quest’ultimo, ha un rapporto qualità-prezzo ancora più vantaggioso. I due sono molto simili ma onestamente le rinunce che si son dovute fare sono state molto poche. Fortunatamente presenta WearOS, il sistema operativo di BigG per wearable che rende il terminale ancora più frizzante, intuitivo e completo. Dove sta quindi la criticità? Bhè, non c’è ma i materiali sembrano leggermente più cheap rispetto a quelli dell’iterazione Pro o di altri prodotti della concorrenza. Abbiamo la plastica (abbondante) e una scocca in alluminio. Si percepisce tutto ciò come una mancanza? Assolutamente no, ma qui entriamo nel campo della soggettività: c’è chi preferisce il design, chi le funzionalità. Chi entrambi.

    Design e estetica

    Visto che abbiamo citato l’argomento non possiamo non parlarvi di design. La ghiera è in plastica, in una colorazione argento lucida. No, non si muove e non interagisce con il device e non si stacca (cosa possibile con il Watch 3 che abbiamo visto a Barcellona al MWC). Vi sono però due tasti funzione per navigare nel menù e impartire i comandi, oltre al classico touchscreen.

    Xiaomi Watch 2

    È comunque molto buono dal punto di vista strutturale visto che pesa poco (36,8 grammi senza cinturino) e ha dimensioni giuste (a mio avviso, ma io non faccio testo visto che indosso un Apple Watch Ultra). I cinturini hanno il classico attacco da 22 mm quindi potrete cambiarli a vostro piacimento. Il display del gadget è un pannello Super AMOLED da 1,43 pollici con risoluzione 466×466 pixel. La luminosità è molto buona, anche sotto la luce diretta del sole di mezzogiorno in questa primavera che sta arrivando puntuale come non mai negli ultimi anni.

    Xiaomi Watch 2 Scheda tecnica

    Sotto la scocca troviamo un processore Qualcomm per smartwatch, il caro e buon Snapdragon W5+ Gen 1 costruito a 4 nanometri. È un chipset veramente eccelso, delizioso, che serve per aprire in un lampo le app più pesanti (ma qui, quali app scaricate voi? Fatemi sapere, sono curioso), Troviamo RAM da 2 GB e 32 GB di memoria interna, appunto per le app o per scaricare la musica. Si collega ad un device mediante il Bluetooth 5.2 e ci sono tantissimi sensori per il GPS e la localizzazione. Avendo WearOS e il chipset NFC potrete anche pagare direttamente dall’orologio.

    Xiaomi Watch 2 Sensori

    Sul fronte fitness e sanitario abbiamo la solita dotazione ma il Pro ha un sensore apposito per il rilevamento della temperatura corporea. Con gli speaker di alta qualità potremo anche rispondere alle telefonate o dettare un testo da trascrivere, che poi questa è una delle features che più amo in un gadget del genere. Delle volte non uso proprio lo smartphone, se sono in giro. Anche perché amo utilizzare lo smartwatch per la navigazione a piedi, per pagare, vedere le notifiche, tenere traccia delle calorie bruciate e gestire qualche allenamento a corpo libero. Il sistema operativo WearOS 3.5 con MIUI non lo sfrutto a dovere, ma qui la colpa è mia. Lui va benissimo per tantissime operazioni e per un utilizzo anche più completo del mio. Peccato solo per la UI di Xiaomi che rende tutto meno elegante (a mio avviso), donando al gadget un look troppo “giocattoloso” o, come ho detto prima, “cheap”.

    Xiaomi Watch 2

    Arriviamo alla parte sanitaria: abbiamo tante funzioni pensate per chi vuole monitorare i propri progressi sportivi o ama tener traccia dei parametri vitali. C’è il sensore per il battito cardiaco, per il rilevamento delle eventuali aritmie, si può scoprire qual è il livello di ossigeno nel sangue, il livello di stress, ma non solo. Anche la gestione del sonno risulterà immediata ma qui Xiaomi ci ha viziato bene sin da tempo. Onestamente non l’ho provato per lo sport (qui qualcuno direbbe: “e perché mai?”) ma per le camminate va benissimo. Attenzione: sono atletico solo che non adopero gli smartwatch per allenarmi ma prediligo le smart band. Scusate, fissa mia, ne parlerò con il mio psicologo prima o poi, davvero.

    Autonomia

    Che vi posso dire qui? L’autonomia è davvero buona e il merito è della batteria da 495 mAh. Con tutti i sensori attivi e con AOD (sì, c’è anche questo) ho fatto un giorno completo dalle 6:30 di mattina all’1 di notte senza mai ricaricalo ma la ricarica avviene rapidamente grazie all’adattatore a 2 PIN incluso in confezione (non c’è il caricatore da muro, però; poco male).

    Xiaomi Watch 2 Conclusioni

    Allora, come posso concludere? Mi è piaciuto: peccato per il fronte estetico che lo rende sì “Cheap” ma permette di portarvi a casa un gioiello a soli 199,00€ ricco di funzioni smart. Non ha lesinato sulle specifiche tecniche e sui sensori ma l’ha fatto sui materiali; poco male, se volete un look premium c’è sempre Xiaomi Watch 2 Pro. Quale sarà la vostra scelta?

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    OnePlus annuncia il tablet OnePlus Pad Go ed il Watch 2 Nordic Blue edition

    Tue, 04/23/2024 - 16:51

    OnePlus ha annunciato quest’oggi in Europa due nuovi dispositivi atti ad accrescere sempre di più il livello qualitativo della merce a disposizione dei consumatori, stiamo parlando di OnePlus Watch 2 Nordic Blue Edition, in esclusiva europea, ed il tablet OnePlus Pad Go.

     

    OnePlus Watch 2 Nordic Blue edition

    Fortemente ispirato alla bellezza e all’estetica del design scandinavo, lo smartwatch propone uno stile impeccabile con tantissima tecnologia e funzionalità di alto livello. Le sfumature blu reali e bianchi luminosi, dettate anche dalla presenza di un quadrante GMT bicolore, richiamano l’Oceano Nordico, oltre ad un precisione ed una attenzione ai dettagli praticamente uniche. Il prodotto presenta un cinturino in pelle ibrida, con un comfort davvero eccezionale, oltre ad un display ad alta risoluzione, da 1,43 pollici di diagonale, ed un telaio in acciaio inossidabile, con protezione da cristallo zaffiro 2.5D, dalla finitura satinata e lucida

    Sotto il cofano troviamo un doppio chipset, che porta ad una autonomia complessiva della batteria che potrebbe durare anche fino a 100 ore, oltre a tantissime attività che gli utenti possono facilmente tracciare con il device. Gli utenti che lo acquisteranno entro il 25 Aprile, sul sito ufficiale al prezzo a partire da 379 euro, potranno ricevere uno sconto speciale di 80 euro e le OnePlus Buds 3 in omaggio. Acquistandolo invece tra il 29 aprile ed il 3 maggio, lo sconto verrà ridotto a 30 euro (mentre le Buds 3 sono sempre in omaggio).

     

    OnePlus Pad Go

    Offerta di tablet ampliata con un prodotto che presenta display di alta qualità, con risoluzione a 2.4K (la più alta tra quelle disponibili sul mercato), per una qualità visiva straordinaria ed un rapido accesso all’ecosistema OnePlus. Innumerevoli sono le funzionalità di rilievo, troviamo ad esempio Dolby Atmos Eye Care, ma anche Display Full Care, Content Sync (per la condivisione di appunti e gallerie fotografiche con gli altri device del brand) e molto altro ancora.

    Il tablet può essere acquistato direttamente tramite il sito ufficiale OnePlus, al prezzo di listino di 329 euro.

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    Samsung Galaxy S24 FE arriverà, prima o poi

    Tue, 04/23/2024 - 16:30

    La linea di dispositivi Samsung Fan Edition è sempre molto attesa dagli utenti, che ricevono la possibilità di acquistare smartphone meritevoli a un prezzo molto più basso rispetto a quello previsto per i rispettivi top di gamma.

    Lo scorso anno Samsung ha rilasciato il suo Galaxy S23 FE molto tardi rispetto alle tipiche tabelle di marcia, da allora le anticipazioni secondo le quali l’azienda si sarebbe presto dedicata allo sviluppo di un Galaxy S24 FE sono state poche. Alcune voci riferivano che il lancio sarebbe avvenuto dopo l’estate, altre che il dispositivo sarebbe stato presentato durante il Galaxy Unpacked dedicato ai pieghevoli di nuova generazione.

    Soltanto in questi giorni però Galaxy Club ha scovato un nome in codice che sembrerebbe attribuibile al prossimo smartphone low cost di Samsung, dimostrando così che il progetto è in cantiere ma che l’attesa è ancora parecchia.

     

    Samsung Galaxy S24 FE: cosa sappiamo sul debutto del dispositivo low cost!

     

    Le informazioni sul design e la scheda tecnica del prossimo Samsung Galaxy S24 FE sono ancora poche ma quanto trapelato fino a questo momento afferma che avremo a che fare con uno smartphone economico decisamente diverso rispetto al predecessore.

    La versione prevista per il mercato globale avrà un chip Exynos 2400 mentre la versione dedicata al mercato coreano avrà un chip Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3. Il display sarà costituito da un pannello AMOLED da 6,1 pollici mentre la batteria avrà una capacità di 4500 mAh. 

    In merito al periodo nel quale potremmo assistere al lancio, le ultime notizie affermano che sarà necessario attendere che passi l’estate 2024 prima di poter conoscere davvero il dispositivo. Samsung potrebbe dedicarsi fino a quel momento allo sviluppo dei suoi prossimi dispositivi pieghevoli, le cui indiscrezioni a riguardo ipotizzano l’esistenza di una versione Fan Edition del Galaxy Z Fold, che potrebbe arrivare durante il prossimo Galaxy Unpacked.

     

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    La luna si è rovesciata durante la sua evoluzione

    Tue, 04/23/2024 - 16:00

    Gran parte degli scienziati concordano sul fatto che la Luna si è originata dal materiale staccatosi dalla Terra in seguito a una collisione tra quest’ultima e un altro pianeta, circa 4,5 miliardi di anni fa

    Lo studio del 2022 pubblicato su Nature Geoscience, guidato da Nan Zhang della Peking University, ha delineato un modello intrigante dell’evoluzione della Luna. Questo modello suggerisce che il materiale ricco di titanio si sia spostato verso il lato della Luna vicino alla Terra, per poi affondare verso l’interno in un movimento a cascata. Anche dopo questo affondamento, il materiale avrebbe lasciato una traccia sotto la crosta lunare, soprattutto sul lato rivolto verso la Terra, ecco perché abbiamo usato il termine “luna rovesciata“.

    Le anomalie gravitazionali

    Il nuovo studio confronta questo modello con le anomalie gravitazionali rilevate dalla missione Grail della NASA. Le analisi mostrano una congruenza straordinaria tra i modelli proposti e i dati osservati. I ricercatori hanno scoperto che il materiale di ilmenite, composto da ossido di ferro e titanio, si è spostato verso il lato vicino alla Terra. Questo materiale ha formato delle cascate simili a fogli mentre affondava verso l’interno, causando di conseguenza anomalie nel campo gravitazionale lunare.

    Secondo gli autori dello studio, questo processo di affondamento del materiale dovrebbe essere avvenuto più di 4,22 miliardi di anni fa. Questa tempistica è consistente con l’idea che il materiale di ilmenite abbia contribuito al vulcanismo osservato sulla superficie della Luna. Queste prove fisiche forniscono una visione senza precedenti dell’evoluzione lunare, suggerendo che la storia più antica della Luna sia letteralmente scritta sotto la sua superficie.

    Le conclusioni generate da questo studio

    Jeff Andrews-Hanna, uno degli autori dello studio e docente presso il Lunar and Planetary Laboratory dell’ università dell’Arizona, sottolinea l’importanza di questa scoperta. Ha affermato che per la prima volta abbiamo prove fisiche tangibili di cosa sia accaduto all’interno della Luna durante una fase cruciale della sua evoluzione. Concludendo, precisa che la comprensione di questa storia nascosta richiede una combinazione accurata di modelli e dati, e il successo di questo studio dimostra l’efficacia di tale approccio.

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    Stai attento con la presa elettrica, potrebbe essere pericolosa

    Tue, 04/23/2024 - 15:30

    Con il passare degli anni i dispositivi tecnologici sono notevolmente aumentati nelle case, e quando si hanno molti dispositivi in casa si tende a non pensare all’importanza di introdurre una spina nella presa giusta.

    Ad oggi in gran parte delle abitazioni delle persone è facile trovare attaccate alle prese le TV, le console da gaming, i caricabatterie, gli elettrodomestici (di tutti i tipi) e altro ancora. In questi casi è molto importante avere a disposizione molte prese, così da garantire a tutti i device una corretta alimentazione.

    A tutti è capitato almeno una volta di non poter attaccare una determinata spina a una presa elettrica. Ma in alcune situazioni bisogna assolutamente evitare di introdurre una presa in determinati punti, perché potrebbe essere rischioso.

    Non fare questa cosa con la presa elettrica, rischi veramente grosso

    Non inserite mai una schuko Siemens all’interno di una presa bipasso. Per chi non sapesse di cosa si tratta, stiamo parlando della presa schuko o presa tedesca (chiamata così perché era la presa tipica in Germania).

    La presa schuko presenta ai lati i contatti per la messa a terra, mentre il bordo evita che gli spinotti non entrino in contatto durante l’inserimento della spina. Parlando invece della bipasso, questa presa è caratterizzata da due fori di diverse dimensioni, da cui deriva il nome, con una comune messa a terra.

    Adesso che abbiamo fatto chiarezza sulle due prese, è il momento di spiegarvi perché è meglio evitare di inserire schuko Siemens all’interno bipasso. La prima motivazione è che così facendo si può incombere in un danneggiamento molto serio della presa. Di solito i componenti che si danneggiano di più sono gli alveoli, che sono quelle aeree che ospitano i poli delle spine relative. Tuttavia si possono danneggiare anche gli shutter, che sono i sistemi di protezione che fanno sì che una persona non entri in direttamente in contatto con le parti in tensione.

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    Sai qual è la lingua più veloce del mondo?

    Tue, 04/23/2024 - 15:00

    Vi siete mai domandati quale fosse la lingua parlata più velocemente al mondo? La risposta alla domanda “qual è la lingua parlata più velocemente al mondo?” affonda le sue radici sul significato di velocità in questo contesto. Ma per rispondere dobbiamo porci anche un’altro quesito.

    Stiamo parlando del numero di parole o di sillabe che vengono pronunciate in un determinato lasso di tempo? Oppure della quantità di informazioni trasmesse? Ad indagare su questa questione è stato il linguista quantitativo François Pellegrino. Pellegrino ha esaminato la velocità di produzione e la densità informativa di 17 lingue diverse, e, ha raggiunto la conclusione che ogni lingua coniuga in maniera unica queste due dimensioni. Se prendiamo come esempio il giapponese, possiamo notare come esso si distingue per il gran numero di sillabe pronunciate al secondo. Tuttavia le sue sillabe hanno una struttura semplice, facendo risultare così una minore densità informativa per sillaba.

    Questo significa che, anche se la pronuncia è rapida, un giapponese necessita di più sillabe per trasmettere lo stesso quantitativo di informazioni di lingue apparentemente più lente. Questa proporzionalità inversa tra la velocità della parola e la densità informatica ci fa’ capire che tutte le lingue hanno un tasso di trasmissione delle informazioni molto simile. Questo tasso di trasmissione si aggira intorno ai 39 bit per secondo.

    Questo studio ha generato interessanti riflessioni sulla natura del linguaggio e sulla struttura

    Tutte le lingue sembrano trovare un bilanciamento tra la necessità di parlare rapidamente e quella di trasmettere informazioni complesse. L’indagine ci ha anche indirizzati verso una comprensione più profonda di come le lingue si adattano e si evolvono in base alle esigenze comunicative dell’umanità.

    In conclusione, anche se il giapponese può rivendicare il titolo di lingua più rapida in termini di sillabe al secondo, la realtà dei fatti è che ciascuna lingua è unica.

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    Fine dei DVD nei negozi, anche Target si adatta allo streaming

    Tue, 04/23/2024 - 14:30
    I supporti fisici come quelli dei DVD sono sempre meno usati, e quindi meno venduti

    Quando è stata l’ultima volta che hai comprato un DVD? Probabilmente, se sei come la maggior parte delle persone, è passato un po’ di tempo. E sembra che nemmeno i giganti del commercio al dettaglio possano sfuggire a questa tendenza. Target, la catena americana che molti conoscono, ha deciso di adattarsi ai tempi moderni, annunciando una riduzione significativa nella vendita di DVD nei propri negozi.

     

    Il tramonto dei DVD

    Eh sì, è proprio vero. Quelle colonnine piene di film e serie TV potrebbero diventare un ricordo del passato, almeno nei corridoi di Target. La società ha annunciato che offrirà solo una selezione limitata di DVD nei suoi negozi fisici, e anche online la scelta sarà ridotta rispetto al passato.

    Ma attenzione: questo non significa una scomparsa definitiva di tutti i DVD fisici. Target ha chiarito che continuerà a vendere giochi fisici, quindi non c’è bisogno di preoccuparsi se sei un appassionato di console. E per quanto riguarda i DVD, saranno ancora disponibili durante i periodi di punta come le festività natalizie, quando sono sempre un regalo popolare.

    Questo annuncio non è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Si è parlato a lungo del declino dei supporti fisici, con l’avvento delle piattaforme di streaming che offrono una vasta gamma di contenuti a portata di clic. Netflix, Disney+, Amazon Prime Video… la lista continua. Con una libreria così vasta e accessibile a un prezzo mensile relativamente basso, perché dovremmo ancora preoccuparci di accumulare scaffali pieni di DVD?

     

    La fine di un’era, ma non di un’emozione

    Questo è un cambiamento che molti di noi hanno visto arrivare già da un po’ di tempo. Eppure, non possiamo fare a meno di sentirci un po’ nostalgici. Chi non ama la sensazione di scartare un nuovo DVD e metterlo nel lettore per la prima volta? O collezionare i classici che ci hanno accompagnato attraverso gli anni?

    Ma come ogni altra cosa nella vita, l’evoluzione è inevitabile. E l’industria dell’intrattenimento non fa eccezione. Quindi, sebbene possa sembrare strano pensare a un mondo senza DVD, è il momento di abbracciare il futuro. Perché, alla fine, non importa come guardiamo i nostri film e le nostre serie TV preferite, l’importante è che continuiamo a farlo insieme, condividendo risate, lacrime e momenti indimenticabili.

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    TikTok in bilico: le ultime ore prima del ban negli Stati Uniti

    Tue, 04/23/2024 - 14:00
    TikTok naviga in cattive acque sia negli Stati Uniti che in Europa. Quale sarà la sua fine?

    Il destino di TikTok, il popolare social network di proprietà della cinese ByteDance, sembra essere sospeso tra un ultimatum dell’Unione Europea e una potenziale proibizione totale negli Stati Uniti. La Camera dei Rappresentanti ha recentemente approvato una legge che potrebbe costringere ByteDance a vendere TikTok o vederlo bandito da tutti gli smartphone americani.

     

    TikTok e l’ultimatum americano

    Questa mossa segue un precedente tentativo di approvazione della legge nel mese di marzo, bloccato successivamente al Senato. ma la proposta di legge è stata rivista e approvata nuovamente dalla Camera dei Rappresentanti con alcune correzioni richieste dai senatori. Ora la decisione finale spetta al Senato di Washington, il quale dovrà determinare il destino di TikTok sul suolo americano.

    Va notato che il precedente blocco al Senato non era legato ad opposizioni al ban del social cinese negli Stati Uniti, ma alla sua associazione con un pacchetto di aiuti esteri che il Senato ha rifiutato di approvare. La nuova versione della legge ripropone essenzialmente la stessa scelta per ByteDance: vendere TikTok USA a una società statunitense entro un anno, altrimenti il social network rischia il bando.

    Ci sono parecchie aziende interessate a mettere le mani su TikTok USA, tra cui c’è anche Bobby Kotick, l’ex capo di Activision. ByteDance sta vivendo un bel momento di pressione per trovare qualcuno pronto a comprarlo, dato che la nuova proposta di legge ha raccolto un bel consenso alla Camera dei Rappresentanti. Questo fa pensare che ci sarà poca resistenza al Senato.

     

    Non c’è spazio per la Cina in America

    Le principali preoccupazioni riguardano i legami di TikTok con la Cina e il Partito Comunista. Gli USA temono che ci possano essere dei rischi per la privacy dei dati degli utenti, quindi il Congresso americano sta chiedendo che i server di TikTok negli Stati Uniti siano completamente separati da quelli cinesi. Vogliono garantire che i dati sensibili degli utenti americani siano al sicuro.

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    Clonazione vocale su TikTok: crea la tua voce in soli 10 secondi

    Tue, 04/23/2024 - 13:30
    Una nuova innovazione audio si appresta ad essere inserita su TikTok, ma per ora è ancora in fase di test

    Le ultime notizie su TikTok stanno facendo impazzire tutti, e c’è un motivo: la famosa app di condivisione video sta per tirare fuori un asso dalla manica chiamato clonazione vocale. Sì, hai capito bene. Ora potrai far parlare i tuoi video con la tua voce, o meglio, con una versione sintetica di essa.

     

    La clonazione vocale di TikTok

    Immagina: registri un breve snippet audio e in un battibaleno TikTok lo trasforma in una voce digitale pronta per essere utilizzata nei tuoi video con text-to-speech. È un processo facile, veloce e… diciamo, un po’ magico!

    Ma tranquillo, non c’è bisogno di preoccuparsi per la privacy. TikTok ha tutto sotto controllo. Assicura che i tuoi dati vocali rimarranno super privati e potrai eliminarli quando vuoi. Prima di registrare la tua voce, dovrai passare attraverso i termini e le condizioni della “TikTok Voice Library“. Così, sarai informato su tutto ciò che riguarda il destino dei tuoi suoni.

    Tuttavia, c’è un piccolo intoppo da affrontare. Sembra che la features sia ancora un po’ in alto mare. Alcuni utenti hanno provato a registrare la loro voce solo per trovarsi di fronte a un messaggio di errore. Ma niente panico, probabilmente ci saranno altri aggiornamenti prima che la funzionalità sia pronta per il grande debutto.

    Non vediamo l’ora di vedere cosa faranno i creativi di TikTok con questa novità. Immagina tutti i video divertenti, informativi e strambi che potrebbero essere creati con voci sintetiche! È un nuovo mondo di possibilità che si apre di fronte a noi, e non vediamo l’ora di esplorarlo insieme.

     

    L’evoluzione dell’audio per video ancora più sorprendenti

    Quindi, preparati a sentire le tue parole prendere vita nei tuoi video TikTok. È un passo avanti nell’evoluzione del social media, e siamo tutti pronti a vivere questa nuova era della clonazione vocale insieme. Si tratta di un momento emozionante per TikTok, e siamo entusiasti di vedere come questa funzionalità cambierà il modo in cui interagiamo con i video online.

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    TIM, guai in vista: in arrivo nuovi aumenti da giugno

    Tue, 04/23/2024 - 13:00

    Sembra che sta per arrivare una nuova batosta per alcuni clienti dell’operatore telefonico italiano TIM. Nel corso delle ultime ore, infatti, l’operatore ha avvisato alcuni suoi clienti dell’arrivo di nuovi aumenti e rimodulazioni a partire dal mese di giugno 2024. Sembra che questi aumenti riguarderanno per il momento soltanto alcune offerte di rete mobile. Tuttavia, a fronte di questi aumenti, l’operatore sta dando l’opportunità di attivare gratuitamente alcune cose, come ad esempio l’abilitazione alla connettività 5G.

     

     

    TIM, l’operatore telefonico annuncia l’arrivo per giugno di nuovi aumenti per la rete fissa

    A partire dal mese di giugno 2024 alcuni clienti di telefonia mobile del noto operatore telefonico italiano TIM vedranno aumentare il costo della propria offerta. Come già accennato in apertura, infatti, in queste ore l’operatore sta avvisando i clienti coinvolti tramite alcuni SMS. Ecco qui di seguito uno degli SMS inviati dall’operatore ai suoi clienti.

    “Modifica contrattuale: per le mutate condizioni di mercato, dal primo rinnovo successivo al 5/06 la tua offerta avrà un costo di 1,99€ al mese in più. Per te, fin da subito, la possibilità di abilitare gratuitamente al 5G di TIM la velocità di navigazione della tua offerta, inviando un SMS con il testo 5G ON al 40916. In alternativa, puoi continuare ad avere gli stessi costi attuali e più contenuti, aderendo con SMS gratuito con testo CONFERMA ON al 40916 entro il 31/05. Scopri tutti i dettagli su on.tim.it/nw624 . Recesso senza penali né costi, mantenendo eventuali rateizzazioni, su tim.it, via PEC o nei negozi TIM, entro il 6/07. Maggiori info su on.tim.it/nw624 o nei negozi TIM.”

    Come si può facilmente intendere dal messaggio, gli aumenti di queste offerte avranno un costo fino a 1,99 euro in più. A fronte di questa spesa, però, gli utenti potranno decidere se attivare gratuitamente sul proprio numero l’abilitazione per la navigazione sulle nuove reti di quinta generazione. In alternativa, ad alcuni clienti l’operatore sta dando la possibilità di attivare una nuova offerta con 2 GB di traffico dati extra rispetto alla precedente offerta ma allo stesso costo. Ad alcuni clienti, poi, sarà data la possibilità di aggiungere 50 GB di traffico dati extra.

    In ogni caso, rimane agli utenti la possibilità di esercitare il proprio diritto di recesso gratuitamente senza costi di penale.

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    WindTre: l’operatore tenta gli ex clienti con offerte grandiose

    Tue, 04/23/2024 - 12:30

    WindTre sta provando a far ritornare alcuni dei suoi ex clienti, presentando due nuove offerte molto attraenti. Queste sono nel dettaglio la GO 150 XS 5G e la GO 200 XXS 5G, che come si può intuire presentano entrambe la potenza del 5G. Per poter attivare una di queste promo, come precisato dallo stesso gestore, gli utenti che ricevono l’SMS con le offerte specificate devono poi recarsi in uno store WindTre e acquistare una nuova SIM, effettuando però la portabilità. Entrambe le tariffe hanno costi eccezionali, differiscono leggermente nei vantaggi che potrebbero determinarne la scelta.

    I dettagli delle promo WindTre

    La prima offerta presentata, la GO 150 XS 5G di WindTre propone un pacchetto complessivo a soli 5,99 euro al mese con pagamento su credito residuo. I servizi includono chiamate senza limiti verso qualunque numero, sia fisso che mobile, a patto che sia sul territorio nazionale. Alle telefonate si aggiungono 50 SMS da inviare a tutti i numeri internazionali e la bellezza di 150 Giga di dati per la navigazione fino alla velocità del 5G, se il proprio device e la zona lo consentono. A questi, sono poi regalati gratuitamente i servizi Ti ho cercato e l’ascolto della segreteria telefonica.

    La seconda nuovo promo di WindTre è la GO 200 XXS 5G. Questa ha un costo di appena 4,99 euro al mese. Attivandola si avranno a disposizione 200 GB di traffico per navigare senza la paura che i dati possano finire. Come la precedente, anch’essa include 50 SMS e minuti senza fine. Anche in tal caso l’attivazione è riservata a chi riceverà l’SMS con questo determinato piano tariffario.

    Entrambe le offerte consentono l’utilizzo della fantastica e potente rete 5G di WindTre. La velocità di connessione massima in download dovrebbe aggirarsi sui 2 Gbps. In upload la velocità dovrebbe attestarsi invece sui 200 Mbps. Per quanto concerne il roaming nel territorio europeo e quando si viaggia nel Regno unito le condizioni restano sempre le stesse per le chiamate e gli SMS, mentre per i Giga di navigazione si deve rispettare un limite massimo.

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    Milano: raddoppiano le auto elettriche, ma sono ancora troppo poche

    Tue, 04/23/2024 - 12:00

    Milano si conferma sempre di più come una delle città più particolarmente predisposte all’acquisto di auto elettriche ed i dati degli ultimi due anni lo dimostrano in maniera eclatante. Le auto green in circolazione nel capoluogo lombardo sono raddoppiate dal 2021 al 2023, un andamento senz’altro incoraggiante e che fa ben sperare per il futuro.

    I dati sono dell’ACI e sono state anche riportati da la Repubblica. Nella città cuore Lombardia, conosciuta nel mondo intero, sono ora ben 7.284 le auto elettriche circolanti, molte delle quali Tesla e Fiat 500e.  Oltre a queste non è difficile imbattersi anche in molti quadricicli green. Due anni fa il numero di vetture sostenibili era 3.830, il che evidenzia il netto aumento. Il problema è che queste auto, se paragonate al parco circolante a Milano, sono veramente una goccia nel mare. Nella città circolano infatti in totale 701.443 veicoli e di questi solo l’1% sono elettrici. Davvero troppo poco: giusta direzione, ma troppa lentezza.

    Più auto elettriche ma i veicoli a benzina continuano a regnare

    Se nel 2020 le auto elettriche erano lo 0,3% del totale, nel 2013 sono passate a 262 e oggi, contando anche l’hinterland, ne circolano 14.474. Bene anche le ibride, che nel 2021 erano più o meno 40mila e che a fine 2023 sono risultate essere invece 77mila. Le vetture a combustibili fossili, tuttavia, restano sul trono, governando le strade con i loro gas nocivi e più di 400mila auto.

    L’ACI segnala anche il boom delle auto a benzina Euro 6, salite dalle 12mila del 2015 alle 147mila attuali, mentre si sono dimezzate le auto datate. In calo le diesel che passano da 187mila del 2021 a 162mila nel 2023. Per quanto riguarda il conteggio delle colonnine elettriche installate nel nostro Paese, Milano si dimostra essere però la seconda città italiana per numero di p.d.c., con un totale di 1.927, tra pubbliche e private. A Napoli, invece, va la medaglia d’oro come  migliore città italiana per numero di stazioni di ricarica, con un punto ogni 100 km, superando il capoluogo lombardo e Roma.

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