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I JVC Gummy mini costano così poco che meritano un'occhiata

Android World - Tue, 01/19/2038 - 04:14

All'interno della confezione di vendita troviamo la solita dotazione: due gommini aggiuntivi (taglie S ed L) e un cavetto USB/USB-C per la ricarica.

Gli auricolari sono in-ear e si incastrano ben a fondo nel canale uditivo: sono piccoli, leggeri e con una forma affusolata, se siete abituati agli in-ear non avrete troppi problemi. Al contrario, se siete tra gli utenti che non amano avere auricolari incastrati nell'orecchio, vi suggerisco di guardare oltre.

Nel complesso, però, i JVC Gummy mini rimangono ben incastrati e isolano molto dal rumore esterno, con i gommini in silicone che fungono un po' da tappi.

Il case è relativamente grosso, soprattutto considerando che offre solo 9 ore di autonomia in più. Pur non essendo particolarmente lungo, è molto spesso, il che lo rende più scomodo di altri in tasca.

La qualità audio non è elevatissima (parliamo sempre di un auricolari molto economici), ma l'ascolto è divertente: JVC scommette sui bassi e lo fa bene, con un un suono caldo e avvolgente. L'isolamento acustico garantito dalla forma degli auricolari migliora ulteriormente la resa dei bassi.

Il Bluetooth è in versione 5.1 e la connessione è sempre stabile, i codec supportati sono AAC e SBC e non c'è nessun problema di ritardo nell'audio guardando un film.

I controlli sono basati su tasti fisici, nascosti dietro la plastica degli auricolari. I pulsanti danno un bel feedback chiaro, ma sono duri da premere e fastidiosi, perché ti costringono a spingere l'auricolare dentro l'orecchio, soprattutto per doppio clic e triplo clic. Un workaround è tenere fermo l'auricolare tra pollice e medio, cliccando con l'indice, ma ovviamente non è il massimo della comodità. 

I comandi funzionano così:

  • Auricolare SX:
    • Clic: Play/Pausa
    • Doppio clic: Volume -
    • Triplo clic: Volume+
  • Auricolare DX:
    • Clic: Play/Pausa
    • Doppio clic: Traccia successiva
    • Triplo clic: Traccia precedente

L'autonomia è di 6 ore con una singola ricarica: sufficiente, ma non eccelsa, considerando che non troviamo ANC o altre funzioni smart. Il case offre solo 9 ore aggiuntive (per un totale di 15 ore complessive), un po' poco, considerando le alternative sul mercato.

I microfoni sono sufficienti per chiamate in casa, in silenzio, ma subiscono molto il rumore di fondo e diventano praticamente inutilizzabili se ci si trova in contesti rumorosi.

Il prezzo è il punto forte di questi auricolari: 35€, un costo assolutamente accessibile, che ne giustifica (almeno in parte) le carenze.

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How to Install Odoo 18 on Ubuntu 24.04

Linux Today - 11 hours 40 min ago

Odoo 18 is an open-source suite of business applications that provides a complete ERP (Enterprise Resource Planning) solution for organizations of various sizes. It offers a wide range of integrated tools and modules to help manage all aspects of a business, such as finance, sales, inventory, human resources, and more.

The open-source community edition is free, making it accessible to small businesses and developers. The enterprise edition, on the other hand, offers additional features, services, and support.

Odoo is highly customizable. Businesses can tailor modules to meet their specific needs, create custom workflows, or build entirely new apps using Odoo’s development framework.

In summary, Odoo is a versatile business management software that can streamline operations and provide real-time insights, making it an ideal solution for companies looking to optimize their business processes.

In this tutorial, we will show you how to install Odoo 18 on a Ubuntu 24.04 OS.

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Banana Pi and OpenWrt’s One/AP-24.XY Router Board Hits the Market

Linux Today - Sat, 10/05/2024 - 20:18

The first official OpenWrt One/AP-24.XY router board goes on sale, featuring MediaTek’s latest SoC with WiFi 6 for enhanced connectivity, priced at $111.

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How to Install Pydio Cells on AlmaLinux 9

Linux Today - Sat, 10/05/2024 - 17:15

Pydio Cells is an open-source document-sharing and collaboration platform for your organization. In this guide, we’ll show you how to install Pydio Cells on an Alma Linux 9 server.

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ChatGPT lancia una nuova interfaccia e apre un altro capitolo: l'IA diventa un collaboratore

Android World - Sat, 10/05/2024 - 15:45

OpenAI annuncia Canvas, il primo grande aggiornamento dell'interfaccia di ChatGPT a più di due anni dal suo lancio. Ma non lasciamoci ingannare: questa novità è molto più che estetica, in quanto rappresenta un nuovo modo per interagire con l'IA, che ora diventa un vero e proprio collaboratore. 

Andiamo a scoprire perché, come funziona Canvas e quando sarà disponibile, ricordandovi il nostro approfondimento su cos'è ChatGPT: il punto di partenza perfetto per iniziare con il chatbot IA più famoso del mondo. 

Canvas è una nuova interfaccia per ChatGPT, pensata specificamente per chi usa il chatbot di OpenAI per scrivere o programmare. L'aggiornamento risponde a una specifica necessità: semplificare l'interazione con l'IA. 

Il problema: per perfezionare le risposte di ChatGPT bisogna inserire sempre nuove richieste

Chiunque abbia lavorato con ChatGPT sa che è eccezionale e consente di perfezionare le risposte grazie a una comprensione del contesto e ai nostri input. 

L'IA infatti è in grado di ricordare una domanda, e possiamo rifinire una risposta conversando in modo naturale. C'è però un problema: l'interfaccia presenta una schermata a scorrimento, come se fosse una chat di messaggistica, quindi in alcuni contesti può essere scomodo. 

La risposta: da interlocutore l'IA diventa collaboratore

Con Canvas, OpenaI risponde a questa difficoltà, ripensando al modo in cui interagiamo con l'IA. E per farlo introduce un nuovo modo di lavorare: da conversazione si passa a collaborazione. 

Ecco quindi che l'interfaccia non è più una chat a scorrimento verticale, ma una finestra divisa in due in cui si interagisce con ChatGPT "spalla a spalla" sul progetto. 

Le caratteristiche di Canvas

Canvas non è solo un'interfaccia. Basato su GPT-4o, che è stato allenato specificamente per collaborare con gli utenti, lo strumento si avvierà da solo (quando capirà che è necessario) e consente a ChatGPT di capire meglio il contesto di ciò che stai cercando di realizzare. 

Ecco le sue caratteristiche:

  • Attivazione automatica per la scrittura e la programmazione
  • Generazione di diversi tipi di contenuti
  • Modifiche mirate
  • Riscrivere i documenti
  • Fornire critiche in linea

A cosa serve Canvas? La nuova interfaccia non sarà attiva sempre, ma solo in alcuni contesti in cui la collaborazione è più importante: la scrittura e la programmazione. 

Quando si attiva Canvas

Canvas è stato pensato per i casi in cui l'interfaccia di chat presenta limitazioni, ovvero quando si vuole lavorare su progetti che richiedono modifiche e revisioni. Quindi la scrittura e la programmazione. 

L'idea è che Canvas si aprirà automaticamente quando ChatGPT capisce che sia meglio lavorare in questo modo. Volendo si può attivarlo manualmente scrivendo nel prompt Usa Canvas, o selezionando la voce apposita nel menu a tendina in alto (ChatGPT 4o with canvas), in modo da usarlo su un progetto esistente.

OpenAI ha spiegato che sta migliorando il processo di attivazione dello strumento (lanciato in beta), per impedire che lo faccia per attività di programmazione di utenti esperti che preferiscono lavorare nel vecchio modo.

Come appare Canvas e le sue funzioni

Quando si attiva Canvas, l'utente vedrà una nuova finestra che consente di vedere il progetto. Ogni modifica sarà effettuata in tempo reale, si possono evidenziare sezioni specifiche per indicare a ChatGPT su cosa volete che lavori. 

Inoltre può fornire feedback e suggerimenti in linea, tenendo presente l'intero progetto. OpenAI chiarisce che è sempre l'utente ad avere il controllo, quindi può sempre modificare direttamente il testo o il codice. E in caso non piaccia una correzione, c'è un tasto Indietro per ripristinare le versioni precedenti del lavoro.

Il menu di Canvas

All'interno di Canvas si trova un menu di scorciatoie che consente di chiedere a ChatGPT di effettuare alcune operazioni, a seconda che si stia scrivendo o programmando.

Il menu di scorciatoie per la scrittura include strumenti per:

  • Suggerire modifiche: ChatGPT offre suggerimenti e feedback in linea.
  • Regolare la lunghezza: modifica la lunghezza del documento
  • Cambiare il livello di lettura: regola il livello di scrittura a seconda della scolarizzazione del lettore, dall'asilo alla scuola di specializzazione.
  • Controlli finali: effettua controlli di grammatica, chiarezza e coerenza.
  • Aggiungere emoji: aggiunge emoji pertinenti per l'enfasi e il colore

Per la programmazione, sono invece inseriti strumenti più specifici, che consentono di:

  • Rivedere il codice: ChatGPT fornisce suggerimenti in linea per migliorare il codice.
  • Aggiungere log: inserisce il logging per aiutare a eseguire il debug e comprendere il codice.
  • Aggiungere commenti: aggiunge commenti al codice per renderlo più facile da capire.
  • Correggere i bug: rileva e riscrive il codice problematico per risolvere gli errori.
  • Tradurre il codice in JavaScript, TypeScript, Python, Java, C++ o PHP.

L'interfaccia Canvas è attualmente in beta ed è disponibile dal 3 ottobre per gli utenti ChatGPT Plus e Team a livello globale. A partire dalla prossima settimana sarà disponibile anche per gli utenti Enterprise e Edu.

Per quanto riguarda gli utenti gratuiti, OpenAI promette che sarà disponibile quando uscirà dalla beta.

ChatGPT è entrato a far parte delle nostre vite: ecco alcuni approfondimenti per imparare a usarlo in contesti a cui magari non avevate ancora pensato.

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One UI 7 in ritardo: Samsung aspetta il 2025 ma intanto ce la mostra in azione

Android World - Sat, 10/05/2024 - 14:38

Samsung ci aveva abituato troppo bene: se Android 14 era arrivato a poche settimane dal rilascio, per l'aggiornamento ad Android 15 bisognerà aspettare mesi.

Sembra infatti che questa versione di Android stia creando non pochi grattacapi alla casa di Seul, ma il gigante coreano finalmente annuncia qualche data. La nuova One UI 7 arriverà in versione beta entro la fine dell'anno e la versione finale verrà rilasciata con i nuovi Galaxy S a inizio 2025. 

Andiamo a scoprire tutti gli annunci fatti alla Samsung Developer Conference in corso in questi giorni a San Jose, California, insieme a nuove immagini dell'interfaccia che arriverà sui nostri Galaxy.

Abbiamo già avuto modo di vedere alcune immagini della nuova One UI 7 basata su Android 15, che presenta forti richiami a iOS dal punto di vista grafico. 

Ora, durante la Samsung Developer Conference in corso a San Jose, il gigante coreano ha presentato un'anteprima dell'interfaccia, e i ragazzi di SamMobile sono riusciti a mettere le mani su un Galaxy S24 Ultra in esposizione con sopra una delle prime build.  

Come potete vedere dalle immagini qui sotto, la grafica è stata completamente ridisegnata, dalle icone delle app, agli interruttori delle Impostazioni rapide e persino l'area di notifica

Samsung ha descritto la nuova UI come semplice, d'impatto ed emotiva. Tra le novità, troviamo una maggiore attenzione all'utilizzo a una mano.

Per questo l'app Fotocamera è stata ridisegnata con i controlli che sono stati spostati verso il basso proprio per questo motivo, e anche la schermata delle app recenti è cambiata,

Ma quando potremo aggiornare i nostri Galaxy alla nuova One UI 7? Su questo ci sono brutte notizie. Negli scorsi mesi abbiamo avuto il sentore che non tutto stesse andando per il verso giusto. 

Il mistero della One UI 7

Mentre a luglio sembrava che la prima beta dell'aggiornamento ad Android 15 sarebbe arrivato anche prima del previsto, la prima settimana di agosto, nel giro di una settimana è cambiato tutto.

Ice Universe ha parlato di un rinvio a tempo indeterminato e se nel frattempo il nuovo sistema operativo si è avvicinato ai Pixel, i proprietari dei Galaxy lo hanno visto allontanarsi. Tanto che si è parlato di un vero e proprio "mistero". 

La parola a Samsung: la beta entro fine anno

Alla Samsung Developer Conference, il gigante coreano ha però chiarito alcuni aspetti. Due giorni fa ha annunciato che la beta di One UI 7 con Android 15 sarà "disponibile per gli sviluppatori prima della fine di quest'anno".

One UI 7 con i nuovi Galaxy S25

E il rilascio vero e proprio? Durante il keynote di apertura, la società ha confermato che il suo aggiornamento Android 15 non verrà completamente rilasciato fino al 2025 sul "prossimo Galaxy".

Quindi non vedremo la versione ufficiale di One UI 7 con tutte le funzionalità AI fino al lancio dei Galaxy S25, probabilmente tra metà e fine gennaio.

Una tempistica molto diversa rispetto ad Android 14, che è arrivato sui Galaxy a fine ottobre 2023: quest'anno bisognerà aspettare anche più di quattro mesi per ricevere l'aggiornamento. Immaginiamo che ne valga la pena. 

Mentre digerite queste brutte notizie, date un'occhiata ai nostri approfondimenti su come usare al meglio i telefoni Galaxy, scoprirete senz'altro qualche trucco interessante!

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Vodafone Smart, nuova promo BOMBA con 200 GB in 5G

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 13:00

L’operatore telefonico italiano Vodafone continua a stupire la concorrenza con tante nuove proposte di rilievo. In questi ultimi giorni, in particolare, l’operatore ha reso disponibile una nuova offerta bomba. Ci stiamo riferendo alla nuova offerta di rete mobile denominata Vodafone Smart che arriva ad includere ogni mese fino a ben 200 GB di traffico dati per navigare con connettività 5G. Vediamo qui di seguito i dettagli.

 

 

Vodafone Smart, arriva una nuova offerta bomba con fino a 200 GB in 5G

In questi ultimi giorni l’operatore telefonico italiano Vodafone ha stupito la concorrenza con una nuova offerta bomba. Come già accennato in apertura, ci stiamo riferendo alla nuova offerta di rete mobile denominata Vodafone Smart. Si tratta di un’offerta che lascia letteralmente senza parole grazie alla sua grande quantità di traffico dati per navigare.

Nel bundle dell’offerta, sono inclusi ogni mese fino a ben 200 GB di traffico dati validi per navigare con una connettività massima pari al 5G. L’offerta in questione arriva ad offrire ogni mese anche minuti di chiamate senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobile nazionali e fino a 200 sms da inviare verso tutti i numeri. Per avere questa offerta, gli utenti dovranno sostenere un costo pari a 12,99 euro al mese.

Una delle cose interessanti di questa offerta è che avrà il prezzo bloccato per 24 mesi. Questo significa che il prezzo rimarrà invariato per almeno due anni. Per usufruire di 200 GB di traffico dati, però, gli utenti dovranno scegliere il metodo di pagamento automatico Smart Pay. In alternativa, sarà comunque possibile scegliere il metodo di pagamento classico su credito residuo. In questo caso, però, gli utenti avranno a disposizione una quantità di traffico dati più bassa pari a 100 GB, validi sempre per navigare con una connettività massima pari al 5G.

Ricordiamo che l’offerta in questione sarà disponibile all’attivazione presso i negozi autorizzati Vodafone da tutti i nuovi clienti dell’operatore, compreso chi attiverà un nuovo numero e chi richiederà la portabilità del proprio numero da altri operatori telefonici.

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L’IA rivoluziona le aziende italiane: spesa in forte crescita

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 12:30

L’IA è ormai una tecnologia più che affermata nelle aziende italiane e ci sono diversi studi lo confermano. Il nuovo Spend Index di Soldo, fintech specializzata nella gestione delle spese aziendali, ha evidenziato infatti un aumento del 177% negli investimenti in IA nel secondo trimestre di quest’anno. Questo incremento tanto evidente riflette la crescente fiducia delle imprese italiane in tali sistemi. Al contempo, il dato, mostra anche anche l’urgenza di adottare tecnologie che migliorino il lavoro interno delle imprese in ogni aspetto e che aumentino inoltre la competitività.

Un esempio palese è l’esplosione della spesa per strumenti come ChatGPT. Solo questo ha registrato una crescita dell’835%. Il dato sottolinea come l’IA non sia più considerata solo come una tecnologia di automazione. Ormai è intesa come un vero partner strategico per ottimizzare l’efficienza aziendale. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale permette alle imprese di ridurre i costi, migliorare la produttività e, soprattutto, liberare i dipendenti da compiti ripetitivi. Permette di lasciare loro più spazio per attività creative e strategiche. Adesso, quante aziende sono davvero pronte a sfruttare al massimo questo potenziale?

Il ruolo dell’IA nei diversi settori

Un’area chiave in cui l’IA sta facendo la differenza è la gestione del servizio clienti. Come? Grazie a chatbot e assistenti virtuali in grado di rispondere alle esigenze dei clienti 24 ore su 24. In questo modo ha migliorato di molto l’esperienza utente e ha ottimizzato le interazioni. Ma l’IA sta anche trasformando la creazione di immagini e video. Questi settori hanno visto una forte adozione grazie ai benefici in termini di costi e tempi.

L’analisi di Soldo rivela però che i team finanziari sono ancora indietro nell’integrazione dell’intelligenza artificiale. Solo il 9% delle organizzazioni finance sta concretamente utilizzando queste tecnologie, mentre ben il 61% non ha ancora un piano deciso. Ciò potrebbe portare a un ritardo rispetto ad altre aziende che stanno invece già sperimentando i vantaggi dell’intelligenza artificiale. Dovrebbero i CFO dare maggiore priorità a queste tecnologie per non rimanere indietro? I dati sono chiari: l’IA è destinata a ridefinire il futuro delle imprese italiane, ma la sua piena adozione richiede ancora un cambio di passo in alcune aree strategiche.

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Schermi degli iMac M1: guasto ancora senza soluzione

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 12:00

Un numero crescente di utenti di iMac M1 ha segnalato un problema agli schermi dei propri dispositivi. Dopo circa un anno e mezzo o due di utilizzo, molti hanno notato la comparsa di una zona scura sul display, un sintomo preoccupante che suggerisce un guasto imminente. Nonostante ciò, i computer continuano a funzionare, ma il problema persiste, e nemmeno un riavvio sembra essere risolutivo.

Le testimonianze degli utenti, che affollano forum e pagine di supporto, raccontano di come Apple suggerisca la sostituzione completa dello schermo, una riparazione costosa, soprattutto per chi non ha esteso la garanzia con AppleCare+. Anche se in alcuni casi l’azienda ha offerto riparazioni gratuite, molti si trovano a dover affrontare una spesa ingente per risolvere un difetto che non sembra dipendere dall’uso scorretto del dispositivo.

Il cavo sospetto e la soluzione costosa per gli iMac

Secondo alcuni tecnici interpellati, la causa principale di questo problema sembra essere un cavo FFC/FPC che alimenta il pannello LCD. Questo cavo si riscalda più del dovuto e, col tempo, tende a cedere. Il malfunzionamento, secondo questa teoria, dipende dalla tensione molto alta a cui è sottoposto. A complicare le cose, il cavo si trova in una posizione critica che richiede la sostituzione dell’intero schermo per essere riparato, poiché separare l’LCD dal vetro è un’operazione rischiosa e delicata. Un altro fattore che potrebbe accelerare il guasto è il livello di luminosità impostato dagli utenti. Più alta è la luminosità, maggiore è la quantità di corrente che attraversa il cavo, con conseguente surriscaldamento e usura precoce del connettore. Questo spiegherebbe perché il problema si manifesta dopo un certo periodo.

Apple, pur essendo a conoscenza del difetto dei suoi iMac, non ha ancora rilasciato un commento ufficiale sul tema. E allora, chi pagherà il conto di questa riparazione costosa? Chi ha acquistato un prodotto di fascia alta può davvero essere lasciato a risolvere il problema da solo? I clienti sperano in una presa di responsabilità da parte dell’azienda.

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Vivo, in cantiere la nuova serie top Vivo V50

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 11:45

Il produttore tech Vivo sembra già essere al lavoro sulla realizzazione della sua prossima serie di smartphone top di gamma. In particolare, ci stiamo riferendo alla prossima serie di smartphone Vivo V50. Si tratta quindi della serie che subentrerà al posto della precedente Vivo V40, di cui l’ultimo modello è stato annunciato lo scorso mese di settembre 2024. Nel corso delle ultime ore, sono emersi i primi dettagli grazie al noto sito web Smartprix.

 

Vivo sta per annunciare la nuova serie top di smartphone gamma Vivo V50

Nel corso delle ultime ore sono emersi i primi dettagli riguardanti la prossima serie di smartphone top di gamma Vivo V50. Come già detto in apertura, infatti, l’azienda è già al lavoro sulla realizzazione di questa nuova serie, che andrà così a sostituire la precedente serie Vivo V40. Secondo quanto è stato riportato sul sito web Smartprix, questi nuovi smartphone sono stati avvistati nei database di IMEI.

In particolare, dal sito è emerso che i modelli avvistati nei database di IMEI sono due. Si tratterebbe dei modelli noti con il numero V2427 e V2428. Potrebbe trattarsi, come successo già con la precedente serie, dei modelli denominati Vivo V50 e Vivo V50e. Per il momento, l’avvistamento sui database di IMEI non fa altro che confermarci l’esistenza di almeno due modelli della serie top di gamma Vivo V50.

L’azienda non ha nemmeno rivelato ufficialmente che annuncerà questi dispositivi nel corso dei prossimi mesi. Tuttavia, se riguardiamo un attimo le tempistiche di uscita dei modelli delle serie precedenti, possiamo notare come ci sia stato sempre un intervallo di circa 6 mesi. Se sarà effettivamente così, possiamo aspettarci il debutto ufficiale sul mercato della prossima serie Vivo V50 a partire dal prossimo mese di gennaio 2025.

Come già detto, per il momento non c’è ancora nessuna conferma ufficiale da parte dell’azienda. Staremo a vedere nel corso delle prossime settimane se emergeranno nuovi dettagli in merito.

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Nintendo a muso duro: buttato giù l’emulatore Ryujinx ritenuto immune

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 11:30

A quanto pare, Nintendo sta continuando la propria politica di pugno duro nei confronti degli emulatori e dell’emulazione dei propri prodotti su dispositivi come pc e mobile, dopo aver fatto chiudere Citru e Yuzu, la nota azienda giapponese è riuscita a colpire in modo diretto e definitivo anche Ryujinx, il noto emulatore che stava godendo di grande popolarità e che stava consentendo agli utenti di giocare ai prodotti Switch su altri dispositivi.

 

Addio all’emulatore ritenuto immune

In base alla ricostruzione dei fatti, sembra che l’azienda giapponese abbia deciso di intervenire in modo diretto contattando il proprietario dell’azienda dietro le muratore e proponendogli un accordo economico per cessare in maniera definitiva e irreversibile il progetto, dopo questo contatto improvvisamente tutti i download e la repository GitHub dell’azienda sono scomparsi dal web e non ce n’è più traccia.

Di conseguenza viene spontaneo credere che il proprietario dell’azienda di sviluppo dietro le muratore abbia accettato la proposta di Nintendo che sicuramente sarà corrisposta ad un’offerta economica per poter interrompere lo sviluppo dell’emulatore.

Si tratta certamente di un duro colpo per quanto riguarda il mondo dell’emulazione, Ryujinx era infatti l’ultimo emulatore disponibile che consentisse di giocare ai prodotti Nintendo su altre piattaforme, allo stato attuale infatti tutti i maggiori software di emulazione sono stati rimossi da Nintendo che ha confermato così la propria strategia dal pugno di ferro per riuscire una volta per tutte a estirpare questo fenomeno che secondo l’azienda danneggia il proprio franchising.

Allo stato attuale sono pochi infatti i software rimasti e sicuramente non offrono la qualità che offrivano gli emulatori citati precedentemente, non rimane che attendere per vedere come si evolverà la situazione, ciò che è certo e che Nintendo è stanca di questo fenomeno e non vuole più scendere a compromessi, di conseguenza, sta eliminando ogni forma di emulazione dal web e dal mondo.

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Samsung è preoccupata per lo sviluppo del SoC Exynos 2500

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 11:15

Samsung presenterà ufficialmente la famiglia Galaxy 25 sono nel corso del prossimo anno ma le indiscrezioni trapelate permettono di scoprire alcuni elementi essenziali della scheda tecnica dei nuovi device. In particolare, si stanno intensificando le anticipazioni che prevedono un cambiamento per quanto riguarda il System-on-Chip utilizzato sui device.

Inizialmente, si pensava che Samsung avrebbe scelto il SoC Exynos 2500 per i Galaxy S25 e S25 Plus. Si tratta di una soluzione che il brand ha già adottato in passato per i dispositivi lanciati in diversi mercati, tra cui quello domestico e quello Europeo. Tuttavia, i nuovi report indicano che l’azienda coreana potrebbe non utilizzare questo chipset sui device di prossima generazione.

Il SoC Exynos 2500 sarà utilizzato, quasi certamente, sul prossimo Galaxy S25 FE e potrebbero essere impiegati anche sugli smartphone pieghevoli di nuova generazione. Il motivo sarebbe legato al tasso di resa all’interno delle fonderie di Samsung che non raggiunge le aspettative inziali.

 

Samsung potrebbe rinviare il debutto del SoC Exynos 2500 a causa di alcuni problemi produttivi che limitano la resa

Secondo quanto riportato da alcune fonti vicine all’azienda, il lancio del chipset è stato rinviato in quanto la resa sfiora appena il 55% contro il 70% preventivato. Questo significa che da ogni wafer, l’elemento da cui vengono ricavati i chipset, la perdita di chip utili è troppo alta con conseguente aumento degli sprechi e dei costi di produzione. L’efficienza, infatti, è una delle metriche chiave per valutare il processo produttivo di questi elementi così cruciali nei device tecnologici moderni.

L’arrivo del SoC Exynos 2500 sul Galaxy S25 FE sembra quasi scontato mentre il suo utilizzo negli smartphone pieghevoli dell’azienda è più difficoltoso. Infatti, i Galaxy Z Fold e Z Flip utilizzano le soluzioni SoC di Qualcomm. Cambiare il chipset Snapdragon che è sinonimo di potenza e affidabilità con il SoC Exynos 2500 potrebbe impattare negativamente sulla popolarità dei device.

Ricordiamo che il prossimo Exynos 2500 sarà realizzato con un processo produttivo proprietario a 3nm ma le aspettative non sono strabilianti. Infatti, gli addetti ai lavori indicano prestazioni inferiori anche in termini di efficienza energetica rispetto ai principali player di settore. Ne consegue che, se queste voci dovessero essere confermate, Snapdragon 8 Gen 4 e Dimensity 9400 resteranno i punti di riferimento.

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Toyota pronta a rilanciare la sportiva MR2 nel 2026

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 11:00

Toyota potrebbe sorprendere gli appassionati con il ritorno della leggendaria MR2. L’aspetto strano, o meglio dire sorprendente, è che anche questa volta si tratterebbe di una sportiva pura, riprendendo palesemente il modello che ha fatto sognare intere generazioni. Le ultime indiscrezioni suggeriscono che la nuova versione dovrebbe arrivare tra due anni circa. L’auto potentissima avrà un motore quattro cilindri turbocompresso da 2.0 litri. Questo propulsore, posizionato centralmente, sarebbe in grado di erogare ben 400 cavalli solo nella versione per strada. Ci sarà poi una variante potenziata fino a 600 cavalli per le competizioni.

Il progetto sembrerebbe segnare un allontanamento dalle precedenti ipotesi di una configurazione simile alla GR Corolla. La nuova Toyota MR2 dovrebbe infatti adottare una trazione integrale AWD. In tal caso ci sarebbe un passo avanti rispetto alla configurazione a trazione posteriore che caratterizzava le versioni precedenti. Questa scelta aziendale porterebbe la nuova MR2 a sfidare direttamente altre vetture aggressive: la Porsche 718 e Lotus Emira, con un prezzo stimato intorno ai 70.000 dollari.

Una sportiva Toyota che va controcorrente

In un mercato sempre più orientato verso l’elettrificazione, Toyota sembrerebbe stranamente optare per una strada diversa. Non è una mossa azzardata? In reltà la società non ha mai nascosto le sue idee puriste. La decisione di mantenere un motore a combustione tradizionale, seppur altamente prestazionale, riflette le recenti dichiarazioni del presidente Akio Toyoda, che ha espresso scetticismo verso una transizione totale ed esclusiva verso l’elettrico.

Questa scelta potrebbe essere vista come una boccata d’aria fresca per chi cerca una sportiva “pura”, capace di offrire emozioni forti senza sistemi di elettrificazione. Tuttavia, vale la pena ricordare che solo l’anno scorso Toyota aveva presentato la concept FT-Se, un’auto sportiva elettrificata che sembrava ispirarsi proprio alla MR2. Ma ora, con il nuovo progetto, Toyota potrebbe voler proporre un veicolo che segna un ritorno alla tradizione, facendo leva su un DNA meccanico e sportivo che potrebbe affascinare i puristi. Se le indiscrezioni venissero confermate, la nuova MR2 si presenterebbe come una delle ultime sportive ad alte prestazioni basate su tecnologie convenzionali. Sarà la fine di un’era, o forse solo un nuovo inizio per le sportive Toyota?

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Test in Medio Oriente: i cani robot armati dell’esercito USA

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 10:55

L’esercito americano ha avviato una serie di test sui cani robot armati di fucile in una struttura sperimentale situata in Medio Oriente. Come riportato da Military.com, almeno un modello del robot chiamato “Lone Wolf” è stato schierato presso il Red Sands Integrated Experimentation Center in Arabia Saudita, con l’obiettivo di valutare le sue capacità anti-drone. Questi cani robot, realizzati dall’azienda Ghost Robotics, recentemente acquisita da una società coreana, sono dotati di intelligenza artificiale e armati di fucili. Un portavoce dell’esercito ha sottolineato che questi robot fanno parte di “diversimacchinari utilizzati nel loro arsenale anti-drone, senza però entrare nel merito delle specifiche tecniche.

 

Cani robot armati da schierare nelle future battaglie

L’incremento dell’uso di cani robot nelle formazioni di combattimento da parte del Dipartimento della Difesa è evidente, con applicazioni che spaziano dallo smaltimento di esplosivi alla sorveglianza. Questi robot sono spesso equipaggiati con telecamere e sensori, che conferiscono loro capacità visive e uditive superiori a quelle umane. Sebbene non sia chiaro come l’intelligenza artificiale sia integrata nel funzionamento del fucile montato sui robot, sembra che sia utilizzata per controllare il supporto girevole dell’arma, in linea con altri test militari condotti con robot simili per l’abbattimento di droni.

Tuttavia, l’uso di robot armati in contesti bellici suscita ampie preoccupazioni etiche e di sicurezza. Ghost Robotics ha già fornito questi cani robot all’esercito israeliano durante l’incursione a Gaza, scatenando proteste da parte di attivisti anti-guerra. Anche il Corpo dei Marines statunitensi ha contratti con l’azienda e sta lavorando allo sviluppo di armamenti specifici per questi robot.

Attualmente, non è chiaro se e quando questi cani robot armati saranno effettivamente schierati in campo. Un portavoce dell’esercito ha dichiarato che stanno semplicemente esplorando “il regno del possibile” in relazione alle capacità trasformative per le future formazioni di combattimento. Con l’evoluzione della tecnologia e le sue applicazioni nel settore militare, il dibattito sulle implicazioni etiche di tali sviluppi continua a intensificarsi.

 

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Nintendo a pugno duro: colpiti canali YouTube con giochi emulati

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 10:50

Che Nintendo non avesse in simpatia l’emulazione dei propri videogiochi non è mai stato un mistero, la nota azienda giapponese si è infatti da sempre battuta per cercare di arginare il fenomeno andando a colpire tutte le maggiori piattaforme di emulazione che vedevano i suoi prodotti più recenti, venire riprodotti ed eseguiti senza consenso, nonostante ciò però ha sempre avuto un pugno meno duro nei confronti dell’emulazione legata ai suoi prodotti meno recenti come SNES, Nintendo 64, Game Boy Advance e simili.

A quanto pare però Nintendo ha iniziato a stringere il campo diventando più dura nei confronti dell’emulazione, dapprima ha colpito Yuzu e Citru, due piattaforme di emulazione rimaste salve fino a questo momento dopodiché l’azienda giapponese ha deciso di passare ad altro colpendo i canali YouTube che mostravano i prodotti di Nintendo emulati su varie piattaforme, nello specifico il canale colpito è stato il famoso Retro Game Corps Che da sempre si occupa di dimostrare al mondo prodotti come retro console che possono per l’appunto eseguire vecchi videogiochi come quelli di casa Nintendo.

 

Colpito e obbligato a cambiare

Nintendo ha così notificato al canale YouTube la violazione di alcuni diritti di copyright obbligando il canale a cambiare politica, in una nota infatti quest’ultima ha dichiarato che non mostrerà più quella tipologia di contenuto, onde evitare di rischiare sanzioni più pesanti o addirittura provvedimenti legali da parte di Nintendo.

Si tratta di un colpo decisamente importante che mostra come Nintendo sia abbastanza stanca di vedere i propri prodotti e emulati su altre piattaforme, effettivamente i prodotti Nintendo sono da sempre vittima di forte pirateria che ha da sempre minato gli introiti della nota azienda giapponese, non c’è da sorprendersi che ora dunque quest’ultima si sia stancata di accettare questa situazione e voglia sopprimere nel modo più diretto e profondo possibile il fenomeno.

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YouTube: la nuova strategia per costringere a guardare la pubblicità

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 10:45

YouTube sta sperimentando nuove tattiche per incrementare i suoi guadagni pubblicitari. La più recente riguarda la rimozione del pulsante “Salta” durante gli annunci. Elemento che permetteva agli utenti di evitare la visione completa delle pubblicità. La piattaforma, che fornisce contenuti gratuiti grazie ai guadagni provenienti dagli spot, sembra però aver esagerato. In quanto ha introdotto pubblicità sempre più lunghe e non ignorabili. Ciò ha portato molte persone a ricorrere a soluzioni alternative. Come blocchi degli annunci o estensioni per browser, soluzioni che Google ha cercato di contrastare in vari modi. Tra gli esperimenti attuali, alcuni utenti di Reddit hanno riportato l’apparizione di piccoli rettangoli neri che nascondono il pulsante “Salta”. In modo da renderlo disponibile solo quando l’annuncio diventa tecnicamente evitabile.

YouTube: l’esperimento potrebbe diventare realtà per tutti?

Questa tattica, volta a scoraggiare l’uso di ad blocker, mostra come Google stia cercando di mantenere la propria redditività. Anche di fronte a comportamenti ostili da parte di alcuni utenti. Se questo esperimento diventerà prassi comune per tutti non è ancora chiaro, ma l’ipotesi che il pulsante “Salta” possa presto sparire completamente sembra sempre più concreta.

Attualmente, non tutti hanno avuto modo di riscontrare questa novità. I commenti su Reddit, però, suggeriscono che il test sia attivo su un gruppo selezionato di persone. Non si può escludere che YouTube stia cercando un modo per limitare l’accesso al pulsante o addirittura eliminarlo definitivamente. Questa mossa potrebbe aumentare ulteriormente il malcontento. Soprattutto da parte di chi già critica la piattaforma per le nuove strategie pubblicitarie, come gli annunci durante le pause nei video.

L’unica via per eliminare del tutto gli spot sembra l’abbonamento a YouTubePremium, come più volte ribadito dalla stessa Google. Ovviamente si spera, però, che il pulsante “Salta” non diventi un ricordo del passato. Se così sarà lo scopriremo sicuramente nei prossimi giorni.

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Windows 11 24H2: migliorate prestazioni anche su PC non supportati

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 10:40

Come ben sapete, da ormai un paio di anni Windows 11 è approdato su tantissimi pc in tutto il mondo, ma non su quanti ci si aspettava, il sistema operativo di casa Microsoft infatti possiede dei requisiti minimi per la sua installazione davvero stringenti non tanto in termini di prestazioni, quelle richieste infatti non sono eccessive per la sua esecuzione, bensì di termini di sicurezza, dettaglio che ha portato all’esclusione di hardware perfettamente in grado di eseguire il sistema operativo, ma non abbastanza sicuro per la sua installazione.

Nonostante ciò, tantissimi utenti hanno comunque installato il sistema operativo di Casa Microsoft, anche su pc non ritenuti supportati ufficialmente, ciò espone a rischi in merito agli aggiornamenti dal momento che si potrebbe incappare in crash irreparabili del sistema, non è stato però questo il caso inerente l’ultimo aggiornamento che addirittura, stando alle testimonianze di alcuni utenti, ha migliorato le prestazioni di tutti i pc compresi quelli non supportati.

 

Perfino su una cpu antica

L’ultimo aggiornamento rilasciato per Windows 11 ha portato a notevoli miglioramenti in termini di prestazione fluidità del sistema, al punto che anche i processori più datati hanno giovato di questi cambiamenti, un utente Reddit ha segnalato di aver installato l’update sul suo processore Celeron 10, notando che persino su questo processore i miglioramenti erano evidenti infatti, Google Chrome ha iniziato a scorrere in modo molto più fluido, i video di YouTube si caricavano più rapidamente e il sistema mostrava da un punto di vista generale, una reattività e una fluidità che precedentemente non erano presenti.

Si tratta di un miglioramento inatteso da parte di tutti quanti che però non deve portare all’installazione di Windows 11 sui sistemi non supportati, si tratta infatti di una procedura ugualmente rischiosa per i vostri sistemi che potrebbe esporli a darmi irreparabili con il conseguente rischio di perdere tutti i dati presenti nel vostro pc.

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WhatsApp: in arrivo nuove opzioni utilissime

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 10:35

Su WhatsApp continuano ad arrivare cambiamenti per gli aggiornamenti di stato. Da un po’ di tempo, la piattaforma di messaggistica si sta impegnando per rendere tale opzione sempre più interattiva per tutti i suoi utenti. Tra le modifiche in arrivo c’è la possibilità di taggare altri account (come accade su Instagram). Inoltre, con un recente aggiornamento WhatsApp intende introdurre anche la possibilità di metteremi piace” allo stato. Ma come funzionano le due opzioni?

WhatsApp: ecco le novità per i suoi “stati”

Come accade con altre piattaforme social, come Instagram, presto gli utenti potranno taggare i propri contatti all’interno dei propri aggiornamenti di stato. Coloro che vengono taggati potranno poi a loro volta ripubblicare lo status in questione sul proprio account. Secondo quanto emerso sarà possibile procedere con un massimo di 5 tag. Inoltre, la menzione risulta sempre privata. Ciò significa che può essere inserita senza mostrare a tutti il nome utente del proprio account su WhatsApp.

La seconda novità in arrivo riguarda l’introduzione dei cosiddetti “like”. Si tratta di un’opzione che rende WhatsApp sempre più simile ad Instagram quando si parla di aggiornamenti di stato. Con tale opzione gli utenti della piattaforma di messaggistica possono mettere “mi piace” agli aggiornamenti dei propri amici con un solo tocco. I “like” non verranno conteggiati inoltre, saranno visibili solo da chi ha condiviso lo stato in questione.

Da un po’ WhatsApp si sta concentrando su una serie di modifiche per i suoi aggiornamenti di stato. Si tratta di un modo veloce e semplice da usare per poter restare in contatto con amici e parenti. Con l’introduzione di tali novità, gli aggiornamenti di stato diventano sempre più interattivi. Inoltre, la possibilità di menzionare i propri contatti e l’opzione di poter ricondividere uno stato permette agli utenti di comunicare più facilmente utilizzando i propri aggiornamenti di Stato. Proprio come ha dichiarato Meta in una recente nota relativa a tali modifiche ed aggiunte.

Al momento le funzioni risultano ancora in fase di distribuzione. Ciò significa che nel giro di qualche settimana gli utenti di tutto il mondo potranno sfruttarne le potenzialità.

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TikTok, nuova accusa dal Texas: gestiti male dati dei minori

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 10:30

Sembra non fermarsi l’ondata di guai che sta riguardando TikTok durante l’ultimo periodo. La celebre applicazione social che fa ballare gli adolescenti e non solo, si è ritrovata prima al centro delle discussioni per quanto riguarda il suo futuro negli Stati Uniti, messo a grave rischio dalle richieste del governo. Oggi invece, sempre dagli Stati Uniti, parte una nuova offensiva in questo caso adopera del procuratore generale del Texas che avrebbe infatti avviato contro TikTok una nuova causa.

Secondo quanto riportato, infatti l’accusa nei confronti della piattaforma cinese è quella di aver condiviso e venduto in maniera illegale i dati personali appartenenti ad alcuni minori. Questo è un comportamento che secondo il procuratore Ken Paxton risulta scorretto moralmente, ma anche in grado di violare la nuova legge progettata appositamente per proteggere i minori sui social.

TikTok accusata dal Texas: vende i dati dei minori e non li protegge

Paxton sostiene che TikTok non abbia i giusti requisiti. Sebbene la piattaforma offra una funzione di “family pairing” che consente ai genitori di collegare i propri account a quelli dei figli e gestire alcune impostazioni, la legge texana è chiara: c’è l’imposizione per i genitori affinché verifichino la propria identità attraverso metodi più rigorosi, i quali non fanno certamente parte di TikTok. Inoltre bisognerebbe chiedere il consenso del minore per allineare gli account, altro aspetto mancante che dunque viola la nuova normativa

Il procuratore accusa dunque inoltre TikTok di condividere e vendere illegalmente dati personali di minori a terze parti. Tra queste ci sarebbero gli inserzionisti ad esempio. Ovviamente la piattaforma social ha controbattuto rifiutando ognuna di queste affermazioni e sostenendo di essere in grado di proteggere in maniera adeguata tutti i minori, offrendo peraltro degli strumenti di controllo riservati ai genitori. Ci saranno comunque nuove informazioni durante i prossimi giorni, in quanto la causa intentata è stata ufficialmente depositata presso il tribunale federale di Galveston.

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Torna in Vodafone, offerta SHOCK con 100 GB in 5G

Tecnoandroid - Sat, 10/05/2024 - 10:25

L’operatore telefonico italiano Vodafone è tornato alla ribalta per conquistare i suoi ex clienti. In questi primi giorni di ottobre, infatti, l’operatore sta proponendo ad alcuni utenti selezionati l’attivazione di un’offerta mobile che ben conosciamo e che è davvero sorprendente. Ci stiamo riferendo alla super offerta mobile denominata Vodafone Silver. Quest’ultima è al momento proposta nella sua versione dal costo più basso di soli 6,99 euro al mese. Vediamo qui di seguito i dettagli.

 

 

Torna in Vodafone, ritorna per gli ex clienti la super offerta Vodafone Silver

In questi ultimi giorni l’operatore telefonico italiano Vodafone è tornato all’attacco per conquistare la fiducia dei suoi ex clienti. Come già accennato in apertura, ci stiamo riferendo alla super offerta mobile denominata Vodafone Silver. Quest’ultima è già stata ampiamente proposta in passato in quanto è stata da sempre apprezzatissima da tutti gli utenti.

Questo è dovuto al fatto che si tratta di un’offerta estremamente conveniente, soprattutto nella versione in cui è proposta al momento. In particolare, questa volta l’offerta Vodafone Silver è proposta nella sua versione dal costo mensile di soli 6,99 euro al mese. A fronte di questa spesa, gli ex clienti potranno utilizzare ogni mese fino a ben 100 GB di traffico dati. Questo traffico dati potrà inoltre essere utilizzato per navigare anche con le nuove reti di quinta generazione.

Nel bundle dell’offerta sono poi inclusi anche minuti di chiamate senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobile nazionali e anche sms illimitati verso tutti i numeri. La particolarità di questa offerta è che arriva ad includere anche numerosi minuti per chiamare diversi paesi stranieri. Sono ad esempio inclusi fino a 100 minuti per chiamare i numeri provenienti da Bolivia, Cile, Ecuador, Egitto, Filippine, Sri Lanka, Nigeria, Turchia, Venezuela e tanti altri minuti per chiamare altrettanti paesi.

Come spesso succede, l’operatore Vodafone sta avvisando i suoi fortunati ex clienti di questa opportunità con una nuova campagna SMS.

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