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Pixel 9 Pro: le prime Immagini del nuovo smartphone Google

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 10:00

C’era un tempo in cui i film non uscivano con la frequenza odierna e in cui dovevamo aspettare mesi e mesi per i modelli di smartphone. Forse l’attesa dava un certo gusto, ma per chi è nostalgico, purtroppo le cose non sono più così da anni. La Google ha lanciato appena pochi mesi fa il suo smartphone Pixel di ottava generazione, che hanno catturato il pubblico soprattutto grazie alla loro fantastica fotocamera. Nonostante siano letteralmente passati pochi giorni, già si comincia a parlare del prossimo modello, il Google Pixel 9. Le prime immagini trapelate online mostrano un primo sguardi di quello che sarà il prossimo protagonista tra gli smartphone Google e non solo. Questi sono solo rumor, provenienti da leaker solitamente affidabili.

Non c’è smartphone Google che non abbia stile

Le immagini sul web mostrano come il Google Pixel 9 sarà nella sua interezza, focalizzandosi in particolare sulla parte posteriore del device. Da questo lato è notabile uno scomparto fotografico con design orizzontale, avendo delle piccole differenze rispetto al Pixel 8 Pro. Il modulo è nel complesso più ampio, ha bordi arrotondati e ospita i tre sensori fotografici posteriori. Oltre al sensore principale, vi è una lente grandangolare e un sensore periscopico per lo zoom ottico.

Nella parte frontale troviamo invece un display dalla forma piatta, con il foto centrale in alto per la selfie camera, avente una diagonale di 6,5 pollici. Il design al primo sguardo appare come elegante e con un tocco di modernità. Sul posteriore c’è anche la porta USB- C e il soc per le SIM, oltre che i classici tasti per la regolazione dello spazio. Le dimensioni del Pixel 9 Pro di Google dovrebbero essere di circa 162,7 x 76,6 x 8,5 mm, è il modulo fotografico dovrebbe avere una sporgenza di appena 3,5 mm.  Anche considerando il display notevole, le dimensioni riescono a mantenere una forma compatta. Ovviamente per il device Google ci aspettano anche migliore nello scomparto hardware, anche se la società non ha condiviso dettagli in merito.

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PostePay: controlli fiscali fino a 5 anni indietro

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:55

La PostePay è uno dei sistemi di pagamento più utilizzato in Italia. Contrariamente a quanto molti credono, anche questa carta rientra nella politica dei controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate. Proprio per questo il controllo del Fisco comprendere anche le carte prepagate di Poste Italiane. Quest’ultime, spesso, vengono utilizzate per eseguire azioni sospette per evadere senza farsi notare. Il Fisco è ben consapevole di questa situazione e ha deciso di procedere con diversi controlli sia sulle carte prepagate anonime che quelle dotate di Iban. Le indagini andranno indietro fino a 5 anni.

Il Fisco controlla anche PostePay

L’Agenzia delle Entrate da anni fa ricorso all’Archivio dei rapporti finanziari per controllare tutte le somme in entrata e in uscita sulla PostePay. Poste Italiane deve rendicontare direttamente all’ente tutti i rapporti attivi relativi ai propri clienti. Le informazioni in questione vengono conservate in un database di tipo telematico a cui solo l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza hanno accesso.

Come accennato, i controlli fiscali sulle carte PostePay potranno andare indietro di un massimo di 5 anni per chi non ha denunciati i redditi nella propria dichiarazione. È importante sottolineare che, se emergono illeciti dalla verifica il Fisco può procedere pignorando la carta dei soggetti in questione. Nello specifico il pignoramento si verifica dopo che il creditore ha notificato il pagamento di somme entro 10 giorni e può richiedere l’autorizzazione al Presidente del Tribunale di accedere all’Anagrafe tributaria ed anche dei conti correnti. Attraverso questi movimenti si può risalire all’intestatario della PostePay.

Le cifre presenti sulla carta devono essere dichiarate in ogni caso in cui queste formino il reddito imponibile. Inoltre, sul piano della tassazione, è necessario dichiarare i risarcimenti che vanno ad indennizzare il lucro cessante, ed anche le donazioni fatte da amici e familiare. In particolare, tra fratelli si tratta di somme a partire da 100.000 euro e di 1milione di euro tra coniugi ed ascendenti.

Mentre per quanto riguarda regali da parte di familiari per cifre minori, vendite di oggetti, risarcimento danni, vincite e prestiti privati non c’è alcun tipo di obbligo a condizione che sia sempre dimostrabile l’entità del prestito.

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Tranquilli, le IA non ci uccideranno, a dirlo è Zuckerberg

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:50

Lo scorso giovedì, Meta ha lanciato la recente versione del suo chatbot basato sull’IA, chiamato Llama 3. La notizia non poteva passare inosservata al CEO Mark Zuckerberg, che ne ha esaltato le prestazioni tanto elevate. Il  nuovo modello consente un processo di ragionamento migliorato su diversi benchmark standard del settore, come lo stesso imprenditore ha dichiarato in un post sul blog aziendale.

Meta integrerà il nuovo modello creato nel suo assistente basato sull’IA Meta AI, in modo da renderlo disponibile per l’uso su altre piattaforme dell’azienda come Instagram Facebook. Il CEO è convinto che attraverso questa modifica la Meta AI sia diventata l’IA gratuita più intelligente che esista.

A preoccupare è lo stesso commento del CEO per il quale i bot potrebbero impattare sul nostro lavoro e sulla nostra intera esistenza.  Zuckerberg ha chiarito, però, che nessuna azienda, inclusa Meta, sta sviluppando un modello abbastanza sofisticato da sollevare preoccupazioni umane esistenziali realistiche e che per ora tutto è nella norma  Questo è uno dei motivi per cui egli ritiene che la propria azienda possa riuscire a lavorare su LLama e renderla un open-source in termini di AI, disponibile per chiunque.

Meta metterà davvero l’IA Llama a disposizione di tutti?

Questa è la terza versione di Llama, ma a differenza delle due precedenti le migliorie sono riuscite a creare un’esperienza più semplice. L’IA è stato progettata per regalare all’utenza prestazioni eccezionali, avanguardistiche e capaci di elaborare le richieste degli utenti in modo più preciso e rapido. Con l’integrazione di Llama 3 in Meta AI, gli utenti di Instagram e degli altri prodotti Meta possono ottenere un’interazione con l’AI sempre più semplice, con risposte più immediate e personalizzate di volta in volta.

La decisione di Meta di considerare la resa di LLama come open-source o renderla disponibile per il pubblico e i ricercatori, potrebbe portare a una maggiore trasparenza e collaborazione nel campo dell’IA. Gli sviluppatori e gli studiosi potrebbero anche beneficiare dell’accesso così inclusivo ad una tecnologia con tale potenza elaborativa. D’altra parte, Meta potrebbe anche decidere di rendere alcune funzioni riservate. Questo aspetto sarebbe cruciale nell’alzare il livello di competitività con le altre società tecnologiche.

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Fairphone Fairbuds: auricolari Bluetooth con batteria sostituibile

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:45

La Fairphonse ha fatto ciò che in molti avevano solo tentato. I suoi nuovi auricolari Fairbuds vanno a distinguersi per la loro struttura riparabile e per la possibilità di sostituire facilmente le batterie, sia negli auricolari stessi che nella custodia di ricarica. Proprio grazie a questa caratteristica straordinaria i Fairbuds hanno raggiunto il massimo punteggio, un perfetto di 10/10, nel recente teardown di iFixit.

Il teardown di iFixit ha mostrato come le batterie degli auricolari Fairbuds possano essere sostituite con pochi passaggi. La procedura è simile alla sostituzione delle batterie degli apparecchi acustici. Dopo aver rimosso la guarnizione in silicone che circonda l’auricolare, basta poi sganciare una specie di piccolo sportello ruotandolo leggermente.  Le batterie utilizzate sono standard, semplici celle a bottone agli ioni di litio di tipo LIR1054, che possono essere acquistate separatamente direttamente dal sito di Fairphone.

Montaggio easy peasy degli auricolari

Gli auricolari possono divisi in due parti distinte, removibili entrambi usando un plettro. La parte unità altoparlante deve, inoltre, essere scaldata in modo da ammorbidire l’adesivo e non lasciare residui. Anche la copertura può essere staccata e basta sempre l’ausilio del plettro, ma bisogna far attenzione alla parte collegata con un cavo che è piuttosto delicata.

Anche la custodia di ricarica degli auricolari possiede un processo sostituzione della batteria altrettanto semplice. Per accedere alla batteria ai polimeri di litio da 1,85 Wh, è sufficiente rimuovere la vite a croce, basta un cacciavite con la punta a stella o piatta delle giuste dimensioni. Svitando poi altre cinque viti Philips, è possibile accedere all’unità interna principale.

I pezzi di ricambio per i Fairbuds comprendono i singoli auricolari, il gruppo della custodia interna e il guscio esterno della custodia di ricarica. Questa disponibilità di parti di ricambio è alla base della particolare riparabilità. Tuttavia, iFixit ha specificato che il punteggio di 10/10 è provvisorio. Esso potrebbe cambiate dopo la verifica dei manuali di riparazione promessi da Fairphone e la disponibilità e il prezzo delle parti di ricambio. Dato il fatto che comunque si tratta di un dato storico per l’azienda, il team di iFixit crede fortemente che anche in seguito i controlli gli articolari Fairphone mantengano i propri standard.

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Da Star Trek alla realtà: verso la creazione di un vero Holodeck

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:40
Nel ponte ologrammi di Star Trek era possibile creare scenari partendo da imput testuali, come nell’Holodeck

Da quando ha fatto il suo debutto nella seconda metà degli anni Sessanta, la serie televisiva Star Trek non ha solo intrattenuto milioni di spettatori, ma ha anche ispirato una vasta gamma di professionisti, da ingegneri a astronomi e informatici. Oltre alle storie avvincenti e ai personaggi indimenticabili, Star Trek ha donato al mondo una visione del futuro, popolata da tecnologie all’avanguardia.

 

Star Trek e la sua influenza nella tecnologia

Uno degli esempi più lampanti è il Tricorder, uno strumento versatile utilizzato dai membri dell’equipaggio per analizzare l’ambiente circostante. Questo concetto è stato trasformato in realtà con l’avvento di dispositivi come cellulari, computer portatili e GPS, che hanno cambiato il modo in cui interagiamo con il mondo che ci circonda.

Ma non tutte le tecnologie di Star Trek sono state facilmente realizzabili. Il teletrasporto, ad esempio, rimane ancora un sogno distante per la scienza moderna. Ma recentemente, un gruppo di ingegneri ha compiuto passi significativi verso un altro obiettivo: il ponte ologrammi, presente sulle astronavi della Flotta Stellare nella serie “The Next Generation“.

L’Holodeck, un omaggio al ponte ologrammi della serie, creato dalla Penn Engineering, si avvicina a questa visione futuristica, consentendo la creazione di ambienti tridimensionali sotto il controllo degli artisti. Sebbene non permetta l’interazione fisica con gli ologrammi come nella serie, consente la rapida creazione di ambienti virtuali attraverso un modello linguistico avanzato, simile a quello utilizzato da chatbot come ChatGPT.

L’accesso a una vasta libreria digitale di oggetti già creati a mano, chiamata Objaverse, fornisce all’intelligenza artificiale la capacità di selezionare arredi adatti per gli ambienti virtuali.

 

Un’innovazione con mille possibilità d’uso

Questa tecnologia non solo potrebbe rivoluzionare l’industria dei videogiochi e degli effetti speciali cinematografici, ma potrebbe anche trovare impiego in settori più seri, come la ricostruzione tridimensionale di scene del crimine o l’assistenza medica.

Anche se l’Holodeck è ancora lontano dall’essere perfetto come nella serie televisiva, rappresenta una promettente evoluzione nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Con l’impiego da parte di personale esperto, il futuro sembra promettente per questa innovativa tecnologia.

 

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Sarà più semplice installare app da Microsoft Store su web

Android World - Mon, 04/22/2024 - 09:36

L'esperienza utente su Windows è accoppiata alle numerose app e servizi che ormai sono disponibili sulla piattaforma di Microsoft. Queste sono sempre state caratterizzate da una logica leggermente diversa rispetto a quanto siamo abituati su Android, almeno per l'installazione. Ma sul Microsoft Store stanno arrivando dei cambiamenti.

I cambiamenti dei quali parliamo riguardano il Microsoft Store sul web, quello accessibile tramite browser e che permette di consultare e installare le app su Windows 10 e Windows 11. I cambiamenti riguardano il processo di installazione delle app, che finalmente viene semplificato.

In precedenza, per installare un'app dal Microsoft Store su web era necessario trovare l'app, selezionare il pulsante Installa, accordare il permesso ad aprire il Microsoft Store a livello di sistema (non sul web, ma l'app dello Store per Windows), e nuovamente scegliere il pulsante Installa dall'app Microsoft Store.

Per fortuna, il nuovo processo di installazione prevede la possibilità di scaricare subito l'eseguibile di installazione quando si clicca per la prima volta sul pulsante Installa dal Microsoft Store su web. Dopo averlo scaricato in locale, sarà possibile aprirlo per avviare il processo di installazione.

Questa nuova procedura, oltre a essere più rapida e semplice, permette l'installazione delle app indipendentemente dalla presenza o meno dell'app Microsoft Store su Windows. Inoltre, è anche possibile installare parallelamente più app, visto che si tratta di scaricare semplicemente degli eseguibili e aprirli.

Rudy Huyn, Principal Architect di Microsoft, ha commentato questa novità, evidenziando come questo nuovo processo di installazione ha già portato un 12% in più di installazioni delle app, e un 54% in più di app aperte dopo la loro installazione.

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L’impatto dell’IA nel futuro delle operazioni militari

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:35
L’IA sempre più impiegato nel settore militare sia come arma attiva che come consigliere per le decisioni

Nel 2017, gli Stati Uniti hanno lanciato il Progetto Maven, un’idea grandiosa che ha scosso le fondamenta della difesa. Volevano rivoluzionare l’uso dei droni, aggiungendo un tocco di intelligenza artificiale per migliorare la raccolta di dati e assistere gli operatori umani nelle loro decisioni sul campo di battaglia. Ma nel 2024, il Dipartimento della Difesa ha sorpreso tutti rivelando che il 70% dei programmi della DARPA sta adottando l’intelligenza artificiale in varie forme. Questo va ben oltre il progetto originale, con la DARPA che ora guarda al futuro con armi completamente automatizzate e collaborazioni con giganti tech come Microsoft, Google e altri.

 

Lo sviluppo dell’IA nelle azioni militari

E non è tutto. Alla fine del 2023, il Pentagono ha aperto il baule dei tesori, rivelando 800 progetti non classificati legati all’IA. Questo dimostra un interesse crescente nell’impiego dell’IA anche nell’ambito militare. Ma cosa faranno con tutto questo potere tecnologico? Il Pentagono sta pensando seriamente di affidare all’IA decisioni cruciali su questioni militari e politiche. Un recente studio ha esplorato il potenziale dell’IA in questo settore, simulando scenari di guerra con l’aiuto di modelli di OpenAI, Meta e altri.

Ma bisogna andarci con una certa cautela. I risultati dello studio hanno sollevato preoccupazioni su una possibile escalation fuori controllo, con il rischio di conflitti più gravi e persino di ricorso all’uso di armi nucleari. Alcuni modelli, come GPT-3.5 e GPT-4 di OpenAI, hanno mostrato un comportamento particolarmente aggressivo, prendendo decisioni che potrebbero portare a scenari catastrofici.

 

Una sicurezza che va mantenuta a tutti i costi

Tutto ciò ci costringe a riflettere sull’importanza di un utilizzo responsabile dell’IA nelle operazioni militari. Nel 2023, gli Stati Uniti hanno firmato un accordo internazionale coinvolgendo 47 nazioni, noto come “Dichiarazione politica sull’utilizzo militare responsabile dell’intelligenza artificiale e dell’autonomia”. Questo accordo mira a stabilire norme chiare sull’utilizzo dell’IA, al fine di proteggere i diritti umani e garantire una supervisione adeguata del personale coinvolto. È una sfida complessa che coinvolge un vasto numero di nazioni, tra cui praticamente tutti i paesi europei, il Regno Unito, il Giappone, Singapore, il Marocco e la Repubblica Dominicana.

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Zilog Z80: arriva la fine del processore di Pac-Man

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:30

Lo Zilog Z80, noto processore attivo da quasi mezzo secolo di servizio, sta per dire addio agli utenti. Il ciclo di vita commerciale del “cuore pulsante” del famoso gioco PacMan è arrivato alla sua conclusione. Il processore era stato progettato da Federico Faggin e Masatoshi Shima, ed è il primo realizzato da Zilog ad aver raggiunto una fama a livello mondiale nel mondo dei videogames.

Gli utenti dicono addio al processore Zilog Z80

Zilog Z80, dopo essere stato commercializzato dal luglio del 1976, è diventato un vero e proprio simbolo di un’intera generazione. Si tratta di un microprocessore ad 8 bit con un design interno della ALU a 4 bit. In realtà è in grado di operazioni anche a 8 e 16 bit. Oltre ad essere il cuore di Pac-Man lo Z80 è stato utilizzato per tanti altri prodotti. Tra questi troviamo console e persino computer per scopi industriali. A renderlo una figura iconica nella storia del settore dell’elettronica di consumo è sicuramente il contributo allo ZX Spectrum, all’Amstrad CPC e al ColecoVision.

Malgrado questo grande successo, con il passare del tempo, la tecnologia sta avanzando sempre di più e lo Zilog Z80 ha perso la sua rilevanza nel mondo dei videogiochi.  La sua importanza come microcontrollore per i sistemi embedded ha fatto sì che venisse ancora prodotto. Si tratta di una sorta di riconversione lavorativa che gli ha conferito una certa longevità, ma adesso il suo ciclo vitale è giunto alla conclusione. A giugno verrà chiuso l’ultimo ordine commerciale per lo Zilog Z80 che dirà ufficialmente addio ai clienti a livello mondiale. Il suo ritiro dal mercato non solo rappresenta la fine di un’era, ma definisce anche la conclusione di un segmento di storia importante per l’elettronica.

Ovviamente, lo Z80 anche se arrivato alla sua fine verrà sempre ricordato nel mondo della tecnologia e in particolare dei videogiochi.

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Disneyland: anche la auto di “Autopia” dovranno essere elettriche

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:25

A Disneyland in Orlando, una famosa attrazione conosciuta per essere apprezzata da grandi e piccini, Autopia, potrebbe ricevere una drastica modifica. Grazie alle dichiarazioni del portavoce del parco si è potuto comprendere quali fossero i piani di cambiamento e la motivazione dietro di essi. L’uomo ha spiegato che il Parco sta valutando l’idea di cambiare i motori dei veicoli dell’attrazione a combustione. La dichiarazione ha incuriosito tutti gli attivisti che desiderano vorrebbero che Disneyland adottasse solo auto elettriche per Autopia.

La notizia è stata sì riportata dai diversi media, ma la dichiarazione dei portavoce di Disneyland è stata alquanto evasiva su questo fronte. In realtà non ha specificato sia i tempi entro il quale dovrebbe avvenire il passaggio né quale sarà il tipo di propulsione. Ciò lascia comunque ancora speranza sull’elettrificazione. Magari le pressioni esterne degli attivisti e la tendenza moderna verso l’elettrico spazio convinceranno Disneyland a scegliere vetture soltanto elettriche.

Disneyland va ancora a benzina

Autopia è una classica attrazione, situata nella sezione “Tomorrowland” di Disneyland, è dovrebbe essere una rappresentazione futuristica delle auto. Considerando quanto siano diffusi i veicoli elettrici e come in molti credano che il futuro si baserà solo su tale tipologia di propulsione, le sue auto a benzina non hanno un aspetto avveniristico. Fino al 2016, i veicoli di Autopia erano dotati di motori a due tempi rumorosi e terribilmente inquinanti. Già nel 2012, Disneyland è riuscito ad ottenere un nuovo sponsor che le ha permesso di immettere sulla giostra dei motori a 4 tempi, riducendo il livello di emissioni. Per allora questo fu un grosso passo avanti, ma adesso i motori a 4 tempo continuano a produrre gas dannosi, nocivi anche per i piccoli visitatori del parco.

Non è che Disneyland non sia consapevole di tale problematica e lo dimostra anche la paga extra ai dipendenti che lavorano sull’attrazione, ma dopo tanto tempo non ha preso provvedimenti. È però davvero ironico che in California, dove c’è il record di vendite di auto elettriche e dove non è possibile acquistare più vetture piccole a benzina, i visitatori di Disneyland guidino ancora tali auto. Che Autopia divenga il vero specchietto del futuro delle auto con un passaggio all’elettrico?

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Tesla si fa perdonare per gli aumenti della Model Y: Model 3 diventa molto interessante

Android World - Mon, 04/22/2024 - 09:22

Dopo gli aumenti, arrivano i tagli, che indirettamente sono un'ulteriore dimostrazione del fatto che Tesla Model Y sia la vettura più venduta al mondo (sapete quale auto elettrica comprare? Date un'occhiata alla nostra selezione).

Dopo aver infatti aumentato i prezzi di listino di 2.000 euro del suo popolarissimo SUV (a parte la versione a trazione posteriore), Tesla ha infatti appena ritoccato al ribasso tutte le altre vetture in catalogo, e Model 3 diventa veramente interessante. Soprattutto in vista dei nuovi incentivi.

Tesla Model 3

Partiamo ovviamente da Model 3. La piccola berlina elettrica in precedenza costava 42.490 euro per la versione a trazione posteriore e 49.990 euro per la versione Long Range a trazione integrale. 

Ora la vettura è passata a 40.490 euro e 47.990 euro rispettivamente. Ribassi interessanti, ancora di più se si considerano gli incentivi. Con l'attuale ecobonus si ha infatti accesso a uno sconto di 3.000 o 5.000 euro (con rottamazione), mentre quello in arrivo consentirà, con ISEE sotto i 30.000 euro, di avere uno sconto fino a 13.750 euro (anche se rischia di esaurirsi presto). 

Tesla Model S

Model S passa invece da 95.990 euro a 93.990 euro per il modello a trazione integrale e da 110.990 euro a 108.990 euro per la Plaid, che ricordiamo ha appena ricevuto i nuovi sedili sportivi

Tesla Model X

Infine, diamo uno sguardo alla Model X, che ha visto gli stessi ribassi. In questo caso si parla di 100.990 euro per il modello a trazione integrale e 115.990 euro per la Plaid contro i 102.990 euro e 117.990 euro richiesti in precedenza.

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Android: nuovo codec video AV1 si diffonde sui dispositivi grazie a Google

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:20

 

La riproduzione dei file video in formato AV1 ora sarà ammessa su molti più dispositivi rispetto al passato. Il vantaggio è da affibbiare alla scelta di Google, che ha aggiunto un decoder software al codice sorgente di Android. Fino ad ora, il formato aveva bisogno di un supporto hardware, cioè una sorta di “acceleratore”, data dall’aiuto di un coprocessore  specializzato nell’esecuzione delle operazioni di compressione/decompressione dei dati basate sull’algoritmo del formato. Curiosamente, il colosso di Mountain View è uno dei partner fondatori del consorzio che ha inventato e diffuso l’AV1. Google, da suo canto, non ha dato molta risonanza a questo particolare. Uno degli ingegneri che ha eseguito il lavoro, Arif Dikici, ha scritto al riguardo su LinkedIn. Secondo il suo parere, l’azienda ha aggiunto supporto direttamente per il decoder software sviluppato da VideoLAN, la stessa no-profit di VLC.

Google è esso stesso il creatore di AV1 per Android

Il  software AV1 sembra essersi diffuso già su tutti gli smartphone aventi Android 12 e quelli successivi, tramite l’aggiornamento di marzo di Google Play. Senza hardware dedicato che ne modifichi il processo, però, il decoder avrà ancora parecchie limitazioni. Secondo le informazioni ufficiali, il  “dav1d”, nome dell’algoritmo basato su VideoLAN, garantisce la decodifica dei flussi fino a 720p e 30 FPS, ma non è ancora usufruibile su tutti gli smartphone. Il supporto è ancora ad una fase iniziale e sperimentale. Le app preinstallate, infatti, non sono in grado di supportare autonomamente il codec AV1. Esso deve essere abilitato manualmente da uno sviluppatore. In futuro, si presume, che tale passaggio non sia più necessario.

Tra non molto potremmo anche scoprire se YouTube sarà tra le prime app per Android a supportare Dav1d . Una delle ragioni dietro questa premura e tutta questa cauta potrebbe essere legata al consumo energetico. Maggiore è l’accuratezza della compressione, maggiore è lo spazio risparmiato. In questo caso, tuttavia, il consumo di energia avrebbe invece un rialzo.  È possibile quindi che l’utilizzo del decoder software AV1 possa ad ora mettere troppo sotto stress il processore di uno smartphone, compromettendone energia e temperatura. VdeoLAN, con il passare del tempo, potrebbe portare ai miglioramenti tanto sperati.

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Volkswagen: i modelli di auto elettriche avranno un nuovo concept

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:15

Volkswagen ha dato un assaggio di ciò che ci dovremmo aspettare dal suo prossimo concept grazie ad un’anteprima rilasciata sui social media cinesi. Descritta come una “nuova filosofia di design” per i futuri modelli, l’auto sarà presentata ufficialmente la prossima settimana al Motor Show di Pechino 2024, dove potremmo scoprirne tutti i dettagli. Il design dell’auto si distinguerà per la sua eleganza, infatti è stato progettato per differenziare profondamente dallo stile dei modelli di produzione attuali dell’aziende. Il veicolo non possiede ancora un nome, ma si ipotizza che sarò la base per il design delle future auto elettriche Volkswagen, mostrando un qualcosa di totalmente differente rispetto a ciò che abbiamo visto sino ad ora.

Dalle immagini del teaser, l’auto sarà un ibrido di SUV-coupé avente un frontale ribassato e dei passaruota ben definiti. Essa avrà inoltre un parabrezza dalla forma inclinata ed un tetto spiovente. La società ha modificato anche la parte posteriore, aggiungendo uno stile distintivo caratterizzato da piccoli ma significativi dettagli raggiungono le ruote. Le immagini divulgate mostrano con chiarezza quanto l’azienda sia pronta a ridisegnare le proprie vetture, con l’inizia di una nuova era. Anche l’uso pratico sembra già perfetto, poiché funziona sia come prototipo per SUV di dimensioni a grandezza naturale, sia come base per auto più piccole.

Il SUV Coupé Volkswagen salva il lavoro di migliaia di impiegati

Finora non ci sono notizie ufficiali dalla sede di Volkswagen, ma in passato si è detto che la casa automobilistica stava lavorando a progetti per una nuova gamma solo in Cina. Affermando di voler riportare un’estetica europea più interessante in Cina e spostando tutti i veicoli ID cinesi dell’azienda, i modelli ID 4, ID 5 e ID 6, “che storicamente non sono stati disponibili in Europa”.

Mentre il mercato delle auto elettriche BMW è cresciuto del 74% nel 2023, la Volkswagen ha avuto mesi molto difficili da dover affrontare difficile finora, soprattutto dopo che i suoi veicoli non sono riusciti a decollare in Cina. A livello mondiale, poi, il marchio ha perso il 3% di quota di mercato e in Europa ha raggiunto il quarantesimo posto per le immatricolazioni con 34% di perdita. Anche se il periodo non è prettamente roseo, l’azienda non accenna a porre freno al suo sviluppo. L’impianto Volkswagen a Zwickau ha completato con successo la sua trasformazione in una fabbrica che produce solo veicoli a emissioni zero. Nonostante i timori iniziali, sui posti di lavoro per 10.000 persone e le potenziali difficoltà per molti fornitori, l’azienda ha sottoscritto con il sindacato IG Metall un accordo che garantisce l’occupazione almeno fino al 2030.

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Windows 10: account Microsoft ora obbligatori?

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:10

Microsoft si impegna costantemente per portare i suoi utenti Windows 10 a passare dagli account locali agli account Microsoft. Secondo quando riferito da Neowin, uno degli ultimi aggiornamenti per gli Insider di Windows 10 (la build 19045.4353) ha introdotto nel sistema delle notifiche che spingono gli utenti a procedere con questo cambiamento. Nell’annuncio vengono evidenziati i possibili benefici che ne derivano, tra cui la sincronizzazione dei contenuti ed un aumento della sicurezza del sistema.

Microsoft invita i suoi utenti al passaggio definitivo

La build di Windows 10 è in rollout da qualche giorno e a parte le notifiche che invitano ad abbandonare gli account locali non presenta alcun particolare aggiornamento. La notifica arriva agli utenti nel menù delle impostazioni di Microsoft annunciando loro che in questo modo potranno accedere ad una serie di funzioni utili.

L’account Microsoft, infatti, collega Windows alle applicazioni di Microsoft stessa ed esegue il backup di tutti i dati e contenuti multimediali per mantenerli al sicuro. Inoltre, aiuta gli utenti a gestire gli abbonamenti attivi e aggiunge diversi passaggi di sicurezza per evitare di essere bloccati dal proprio account. Infine, è possibile anche accedere alle funzioni offerte da Copilot. È disponibile anche un pulsante di accesso corrispondente. Inoltre, anche se c’è un’opzione per eliminare la notifica ricevuta non è possibile sapere entro quanto quest’ultima verrà visualizzata nuovamente.

Questo intervento evidenzia una dose di astio che Microsoft prova nei confronti degli account locali. L’aggiornamento fa parte di un contesto più ampio che comprende diverse modifiche effettuate da Microsoft per migliorare il proprio sistema e combattere le critiche relative al rallentamento delle prestazioni del suo menù Start.

L’azienda sembra determinata nel voler spingere i propri utenti verso i propri account nonostante le loro reazioni non sempre positive. Quest’ultimo dettaglio però non si sta dimostrando un particolare problema dato che la promozione degli account Microsoft non verrà arrestata tanto presto.

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Il Colorado introduce una legge per la privacy dei dati neuronali

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:05
Nel Colorado una nuova legge protegge dall’utilizzo non autorizzato dei dati cerebrali

Il Governatore Jared Polis del Colorado ha recentemente compiuto un gesto che ha mandato un’onda di entusiasmo attraverso gli Stati Uniti: ha promulgato infatti una legge innovativa volta a proteggere i dati contenuti nelle onde cerebrali dei cittadini. Questo atto legislativo rappresenta un balzo in avanti senza precedenti nel campo della neurotecnologia e getta le basi per una tutela senza compromessi della privacy individuale.

 

Come e perché nasce questa legge

L’impulso per la creazione di questa legge è scaturito da un gruppo di legislatori che hanno reagito così in seguito agli straordinari progressi fatti nel campo della neurotecnologia. Questa disciplina offre possibilità rivoluzionarie, consentendo la scansione, l’analisi e persino la commercializzazione dei dati cerebrali.

Ma dietro all’entusiasmo per le potenzialità della neurotecnologia si cela una giustificata preoccupazione per la privacy dei cittadini. Pertanto, la legge si propone di stabilire una robusta cornice normativa che protegga i cittadini da qualsiasi utilizzo non autorizzato dei loro dati cerebrali.

La legge non si limita a proteggere la privacy, ma mira anche a favorire lo sviluppo nel settore. L’obiettivo è creare un ambiente in cui le nuove tecnologie possano progredire nel rispetto dei diritti e della sicurezza dei consumatori. Al centro di questa battaglia per i diritti dei consumatori si trova la Neurorights Foundation, un gruppo di attivisti impegnati a garantire che la privacy e la sicurezza dei dati non siano mere astrazioni, ma realtà concrete.

 

Leggi che vanno oltre il Colorado

La legge si concentra principalmente sulla regolamentazione delle tecnologie neurali al di fuori del contesto clinico. Grandi aziende come Meta Platforms e Neuralink di Elon Musk saranno tenute a rispettare rigorose norme per assicurare che i dati dei consumatori siano trattati con il massimo rispetto e tutela.

E il Colorado non è solo: governi di tutto il mondo stanno adottando misure simili per proteggere i propri cittadini dagli abusi delle tecnologie neurologiche. È evidente che finalmente siamo diventati consapevoli dell’importanza della protezione della privacy e dei diritti dei consumatori in questo nuovo panorama tecnologico.

Questa legge segna un punto di svolta nella storia della privacy digitale, indicando chiaramente la direzione verso un futuro in cui i progressi nella neurotecnologia sono accompagnati da regole ferree che tutelano i cittadini. È solo l’inizio di un viaggio straordinario verso la protezione dei nostri dati cerebrali, un viaggio che promette di essere cruciale per il futuro della nostra società digitale.

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Iliad: straordinaria la GIGA 180 con il 5G gratis, ecco i dettagli

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 09:00

Chiunque abbia voglia di un nuovo cambio per quanto riguarda il suo gestore mobile, può guardarsi intorno e scegliere tra i tanti provider. Sono moltissime le aziende che infatti hanno riportato grande successo ultimamente, proponendo prezzi bassissimi. Iliad è sicuramente una di queste dal momento che ha trainato l’economia riguardante proprio il mondo telefonico negli ultimi anni battendo tutti i gestori rivali.

Ci sono delle nuove offerte in giro e per questo Iliad ha deciso di lanciare una vera promo regina, ovvero la famosa Giga 180.

Iliad: la nuova Giga 180 con tutto incluso costa solo 9,99 € al mese per sempre

Con un gestore come Iliad c’è poco da scherzare: appena gli altri provider gli lasciano campo libero, comincia a monopolizzare il mercato della telefonia. Secondo quanto riportato infatti durante l’ultimo periodo non c’è stato un utente che non abbia valutato almeno una volta le offerte di questo gestore. Queste sono sempre vantaggiose e garantiscono longevità, in quanto i prezzi durano per sempre.

Venendo ai dettagli, all’interno della nuova Giga 180 ci sono tutti i contenuti che una persona si aspetta. Pagando 9,99 € al mese per sempre con il costo di attivazione di 9,99 € da pagare una tantum, il nuovo utente Iliad può avere innanzitutto minuti e messaggi senza limiti verso ogni numerazione mobile e fissa. Oltre a questo, ci sono 180 giga per navigare in Internet usando la rete 5G.

La proposta in questione dunque garantisce il 5G gratis tutti i mesi, e non ci sono costi aggiuntivi da pagare neanche in futuro. Ovviamente bisogna avere uno smartphone abilitato al 5G e soprattutto trovarsi in una zona in cui ci siano le infrastrutture giuste.

Da ricordare che con questa offerta di Iliad che costa 9,99 € al mese si può accedere anche allo sconto per la fibra ottica che così costerà solo 19,99 € al mese per sempre. Tutto è disponibile sul sito ufficiale.

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Facebook: in arrivo i commenti automatici realizzati dall’AI

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 08:55

Come ormai è noto a tutti, l’intelligenza artificiale è sempre più presente nel mondo della tecnologia. A tal proposito, una delle ultime novità in arrivo è la nuova funzione di FacebookCommenta con l’AI”. Il social di Meta ha deciso di mettere a disposizione dei suoi utenti la possibilità sfruttare l’intelligenza artificiale che scrive dei commenti al posto loro. Al momento la funzionalità non è ancora attiva per gli utenti Facebook italiani.

Nuova funzionalità ai su Facebook

Facebook offrirà, grazie a questa funzione, la possibilità di scegliere tra diverse tipologie di commenti generati dall’intelligenza artificiale. Le tipologie in questione sono: sentito, ispiratore, casuale, supportivo e perspicace. La funzionalità di Facebook potrebbe essere sostenuta dal modello Llama 2 di Meta che intende superare ChatGPT per la generazione di testo.

Per quanto possa risultare utile, l’uso di questa funzione solleva alcuni interrogativi di non poco conto. Alcuni utenti si sono sentiti a disagio con i suggerimenti forniti. Molti di questi commenti sono stati ritenuti distaccati e inappropriati. Inoltre, la facilità con cui l’AI crea i commenti pone la questione su questo genuine siano le interazioni tra gli utenti. Ci si può fidare davvero di un messaggio se c’è il dubbio che sia stato scritto dall’intelligenza artificiale? La funzionalità “Commenta con l’AI” di Facebook, in effetti, esprime la tendenza generale di automatizzare la comunicazione sociale.

Bisogna però considerare che c’è la possibilità di modificare i suggerimenti prima di pubblicarli per conferire ai messaggi lo stile e i sentimenti dell’utente. Inoltre, nonostante le possibili controversie, l’intelligenza artificiale innegabilmente possiede un potenziale significativo. L’AI può offrire opzioni creative ed anche diversificate in grado di arricchire, tra le altre cose, anche le interazioni sui social media.

Ora che Facebook, così come anche le altre piattaforme social, ha deciso di esplorare le potenzialità dell’intelligenza artificiale, sorge la sfida di bilanciare la convenienza dell’AI con il desiderio di mantenere comunicazioni autentiche e significative.

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Netflix: aumentano i profitti anche senza i profili condivisi

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 08:50

In soli tre mesi, Netflix ha registrato un importante aumento dei suoi profitti. Suddetto scenario presentatosi ad inizio anno, può essere attribuibile all’eliminazione della condivisione, non autorizzata, delle password tra gli abbonati alla piattaforma. Secondo i dati riportati sono stati registrati 9,3milioni di nuovi utenti nel primo trimestre. Considerando questi elementi, il numero totale di abbonati sale a quasi 270milioni e i profitti sono saliti a 2,3miliardi di dollari.

Netfix registra un aumento degli abbonati

Malgrado i dati riferiti, la piattaforma di streaming ha annunciato che, a partire dall’anno prossimo, non fornirà più informazioni dettagliate sui numeri degli abbonati. La motivazione è stata spiegata dalla stessa azienda, in una lettera ai suoi azionisti. In quest’ultima viene riferito che il numero degli abbonati, anche se indicativo del potenziale della piattaforma, è solo una delle componenti di crescita complessiva. Per questo, Netflix consiglia agli investitori di concentrarsi su profitti ed entrate e non sul numero di abbonati. A tal proposito, le entrate nel primo trimestre hanno registrato un aumento del 15%. Questo valore, al momento, risulta molto più attendibile e apprezzabile per i finanziatori.

Alcuni ipotizzano, invece, che questa scelta possa indicare un possibile segnale di rallentamento della crescita di Netflix. Simon Gallagher, ex direttore della piattaforma di streaming, suggerisce che l’aumento dei profitti potrebbe essere solo temporaneo con l’effetto positivo causato dall’eliminazione dello sharing password che potrebbe presto diminuire.

Alcuni analisti, suppongono invece, che l’azienda abbia ancora un vantaggio competitivo sul mercato, grazie alla sua programmazione costante arricchita da contenuti nuovi ed originali. Inoltre, Netflix sta esplorando anche nuovi settori. Tra questi troviamo videogiochi e sport, ampliando e diversificando i contenuti offerti al proprio pubblico. Sono previsti anche dei cambiamenti per i costi dei piani di abbonamento, accompagnati dall’introduzione di piani meno costosi dotati di pubblicità. Lo scopo di tutti questi interventi è quello di sostenere il futuro di Netflix e mantenere un ruolo di leadership nel settore dello streaming.

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Forse con Galaxy S24 FE Samsung non imparerà dai propri errori, dopotutto

Android World - Mon, 04/22/2024 - 08:49

Non c'è niente di più incerto dei Galaxy FE (Fan Edition) di Samsung. Ogni anno veniamo sommersi da rumor riguardanti questo dispositivo, ma la buona notizia è che, almeno fino alla prossima smentita, Samsung abbia deciso di dare alla serie un futuro stabile

Galaxy S24 FE si farà quindi, ma quando uscirà e che caratteristiche avrà? Andiamo a scoprire le ultime anticipazioni, ma non prima di ricordarvi la nostra recensione dell'attuale Galaxy S23 FE

Stando a un rapporto di GalaxyClub, Samsung Galaxy S24 FE è in via di produzione. In linea con la logica dei precedenti telefoni della serie, il telefono porta il nome in codice R12. Galaxy S20 FE aveva il nome in codice R8, Galaxy S21 FE era R9 e Galaxy S23 FE aveva il nome in codice R11. E R10? Avrebbe dovuto essere Galaxy S22 FE, ma alla fine non è mai stato rilasciato sul mercato.

Al momento non sappiamo molti altri dettagli sul dispositivo. Non è chiaro se Galaxy S24 FE sarà basato sulla serie Galaxy S23 in termini di hardware o sui Galaxy S24, ma come abbiamo riportato nella nostra recensione, Galaxy S23 FE ci ricordava in molti aspetti un Galaxy A75 ma a un prezzo superiore.

Il problema grosso di Galaxy S23 FE è stato la data di lancio, troppo a ridosso dei Galaxy S24. Precedenti rumor lasciavano presagire una presentazione per l'estate del 2024, ma ora sembra più incerto. 

Secondo GalaxyClub, l'attuale stato di sviluppo sembra escludere un lancio in estate o all'inizio dell'autunno. Secondo il portale, Galaxy S24 FE dovrebbe essere presentato al più presto alla fine dell'autunno, o addirittura all'inizio del 2025. Proprio come è successo con Galaxy S23 FE.

Il che ci riporterà indietro di un anno e, salvo sorprese, alle stesse considerazioni.

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Samsung Galaxy A55: da acquistare subito a questo PREZZO AMAZON

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 08:45

Samsung Galaxy A55 resta essere uno dei migliori smartphone della fascia media, infatti è un prodotto che vuole attirare su di sé l’attenzione dei consumatori, riuscendo a mettere sul piatto una selva di specifiche tecniche di alto livello, senza richiedere all’utente stesso un esborso troppo elevato.

Il prodotto può oggi esser acquistato su Amazon, e non solo, in due varianti differenti: con 8GB di RAM e 128GB di memoria interna, oppure con 8GB di RAM e 256GB di memoria interna. La più economica è ovviamente la variante che prevede la metà della ROM, che comunque è espandibile tramite l’ausilio di una microSD esterna, così comunque da poter raggiungere il suddetto quantitativo, senza troppi problemi.

Se volete le offerte Amazon sul vostro smartphone, dovete subito correre ad iscrivervi al nostro canale Telegram ufficiale, con i codici sconto gratis esclusivi.

 

Samsung Galaxy A55: lo smartphone in offerta Amazon

Il prezzo di vendita di questo smartphone è tutt’altro che elevato, rientra perfettamente nella fascia media della telefonia mobile, risultano quindi acquistabile dal pubblico con un esborso finale di 499 euro. Coloro che restituiranno un vecchio modello, potranno ricevere uno sconto ulteriore di 50 euro previsto direttamente da Samsung stessa. L’acquisto può essere completato direttamente qui.

Il prodotto presenta una comoda batteria interna da 5000mah, che riesce perfettamente a coprire due giorni di utilizzo continuativo, anche grazie ad un dispendio energetico estremamente ridotto. Il display è un Super AMOLED FullHD+ da 6,6 pollici di diagonale, che raggiunge i 1000 nit di luminosità massima e supporta Vision Booster, che riesce quindi ad ottimizzare il colore ed il contrasto sotto la luce solare diretta. Il comparto fotografico è di tutto rispetto, con tre sensori nella parte posteriore, infatti abbiamo 50 megapixel nel principale, seguito poi da un anteriore da 32 megapixel, ottimo per riuscire a realizzare selfie o autoscatti di qualità. La variante in commercio è completamente no brand e con garanzia legale di 24 mesi.

 

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Nissan Micra EV: la nuova elettrica arriva quest’anno

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 08:40

Negli ultimi anni che ci stiamo lasciando alle spalle la mobilità elettrica ci ha abituati a vedere dei listini farciti di SUV Premium, berline costosissime e dunque vetture dal prezzo sicuramente non accessibile a chiunque, ecco dunque che il pubblico nonché tutti i clienti hanno creato una vera e propria spinta verso l’auto elettrica economica ed è proprio quello che le varie aziende stanno cercando ora di offrirgli in quella che sembra una gara ad un ribasso del prezzo.

Ed ecco che in questo Nuovo segmento si inserirà anche Nissan con la sua nuova Micra EV, si tratta di un modello del quale si parlò oramai da mesi, ora però il lancio è imminente e sulla carta questa nuova Nissan si presenta come la classica compatta per strade cittadine dal prezzo decisamente accessibile che la pone in diretta competizione con la Citroën e-C3 e la Renault 5 e-tech, quest’ultima è il risultato di un investimento di circa 23 miliardi di euro per riuscire a imbastire un processo produttivo definito come Arc per ridurre clamorosamente i costi di produzione e dunque abbassare anche il prezzo al dettaglio dell’auto.

 

Scommessa pesante

Si tratta comunque di un azzardo da parte di Nissan dal momento che le certezze in merito al 2035 sono molto poche, inizia infatti a tirare aria di dietro front un po’ da tutti i lati dal momento che tantissime aziende stanno ritenendo le imposizioni europee troppo soffocanti e impossibili da realizzare entro questo decennio, in molti criticano infatti la visione unilaterale che l’Europa ha nei confronti delle motorizzazioni dal momento che tengono conto solo delle esigenze dei clienti e della chiave ecologica che lo shift verso l’elettrico c’è dentro di sé, senza tirare i conti con ciò che la tecnologia attualmente permette nel pratico.

Tornando alla nuova nota di casa Nissan, quest’ultima dovrebbe Basarsi sulla medesima piattaforma di Renault cinque e tech, ovvero la Ampr small, Che Pro promette fino a 400 km di autonomia con una batteria da 52 kWh, l’auto però dovrebbe presentarsi anche in un’altra versione da 40 kWh in grado di garantire fino a 300 km di autonomia.

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