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Recensione Hoover HF2: la scopa elettrica furba, leggera ed economica che compatta la polvere

Android World - Wed, 07/24/2024 - 14:12

Compattissima la confezione della nuova Hoover HF2 Pets, così compatta che l'ho portata a casa in scooter. Già fa intuire uno dei tanti punti di forza di questa scopa elettrica. All'interno troviamo, oltre al motore principale già assemblato e pronto all'uso, anche il tubo in metallo, la spazzola principale per pavimenti, la Mini Turbo Spazzola, la lancia per fessure, la staffa a muro e l'alimentatore. Questa è la versione Pet, quella nel caratteristico colore verde salvia che include la Mini Turbo Spazzola. Alternativamente c'è anche l'edizione classica priva di questo accessorio a 50€ meno.

Partiamo dalla spazzola principale. Hoover ha optato per una spazzola per pavimenti a rullo morbido, che si adatta quindi a pavimenti duri e delicati. È la scelta più sensata se se ne vuole includere solo una in confezione, e in questa fascia di prezzo ci sta metterne solo una. Non avrete insomma problemi di sorta: va bene su parquet, laminato, gres e simili. Ovviamente sui tappeti è quasi impossibile da passare. Se avete scelto la versione Pet potete ovviare con la Mini Turbo Spazzola, altrimenti dovrete usare altro. La spazzola da pavimento integra una buona testina LED. Fa una luce pazzesca, che illumina bene polvere, briciole, peli di gatto e simili. La Fluffy Optical di Dyson è comunque un passo (anche qualcuno in più avanti), ma è un confronto un po' impari, visto che si parla di prodotti di fasce di prezzo estremamente diverse. Mettiamola così: se non avete mai usato una scopa elettrica con testina LED sulla spazzola principale, già quella della Hoover vi sembrerà miracolosa. Smontando il rullo si nota un pettine rigido interno. È il meccanismo "anti-twist", che si assicura che non si formino grovigli di capelli intorno al rullo morbido. Se non optate per il modello Pets potreste incappare in una variante della HF2 dotata della spazzola All Floor con rullo antigroviglio e barra LED unica.

Il tubo è fisso, non telescopico quindi. Peccato, vista la maneggevolezza della scopa. Fra motore e tubo è abbastanza lunga, ma un tubo telescopico permetteva di adattarla a più utilizzatori, bassi o alti che fossero.

Con la Mini Turbo Spazzola, Hoover si è giocata il jolly: è una delle poche a integrare una testina LED molto ampia, in grado di illuminare perfettamente le superfici tessili su cui la si passa. È ottima per pulire i letti (soprattutto sui lenzuoli dove dormono i gatti), divani e tappeti a pelo corto, oltre a cuscini e simili. Sotto ha anche una striscia di tessuto in stile velluto pensata proprio per togliere meglio i peli. C'è un solo problema: se la passate spingendo in avanti, la striscia in tessuto che si trova subito dopo la bocchetta di aspirazione accumulerà i peli, ma voi sarete già passati con la bocchetta per aspirare, obbligandovi a tornare indietro. La soluzione? Passare velocemente in su e in giù più volte sul tessuto. Un po' faticoso, ma per fortuna la scopa è molto leggera. Può essere attaccata anche in cima al tubo. Sembra scontato ma non lo è, visto che non tutte le scope elettriche lo permettono. Torna molto utile se volete pulire i tappeti faticando meno. Funziona anche sui tappeti a pelo un po' più lungo, il che non guasta.

Completa la dotazione la lancia per fessure. Peccato che non ci sia nulla per spolverare. Tanti brand stanno includendo un accessorio che con un clic passa da strumento per fessure a quello per polvere. Non in questo caso, purtroppo.

Hoover HF2 è una scopa molto concreta. È ingegnerizzata in modo furbo, anzi, furbissimo, ed è diversa dai classici modelli a cui siamo abituati. Non ha però sensori per il rilevamento dello sporco, Wi-Fi, schermi OLED spettacolari pieni di informazioni o altre "diavolerie". Hoover si è concentrata su altre cose: leggerezza, compattezza e maneggevolezza. C'è però un problema: nulla vieta di fare un motore compatto e sottile, ma poi la polvere dove va a finire? I serbatoi da 0,6 o 0,7 litri occupano il loro spazio, e anzi, di solito sono pure più grandi, visto che ospitano tutta la sezione del filtro metallico, quello ciclonico, HEPA e simili. Quindi come fa la HF2 a essere così lunga, compatta e leggera? Grazie alla tecnologia Ultra Compact X3. Il serbatoio è semovente, e grazie a un sistema a scorrimento è possibile trascinarlo verso l'alto. Il risultato è che lo sporco contenuto dentro il serbatoio si compatta, occupando meno volume e permettendovi di andare avanti con la pulizia senza dover svuotare il tutto. Hoover ha stimato che al suo interno ci sta fino a un litro di polvere. Di fatto quindi è pure più ampio dei serbatoi della concorrenza! Il sistema è molto furbo, perché effettivamente polvere, peli, capelli e detriti occupano più volume di quanto dovrebbero quando aspirati.

Hoover non ha diffuso molti dettagli riguardanti le specifiche tecniche nude e crude del motore. Sappiamo che è un motore brushless, ma non si parla di giri minuto o di potenza di aspirazione vera e propria. Un dato tecnico lo si legge su Amazon, anche se molto in piccolo: fino a 25 AW di potenza di aspirazione per 20 o più minuti di autonomia. Detta così fa quasi preoccupare, visto che si parla ultimamente di scope elettriche da 310 AW. In realtà Hoover specifica di aver misurato quel valore all'estremità del tubo, e sono sicuro al 100% che gli altri marchi (compresi quelli più blasonati) lo misurano direttamente all'imbocco del motore. Quindi, non preoccupatevi: la HF2 aspira bene, non all'altezza di modelli più pesanti e costosi, ma aspira. Ne riparliamo a breve. Sul sito è specificata in relazione al motore una potenza di 165W. Il sistema di filtraggio è definito "Single Cyclone Technology": lo spazio nel serbatoio è esiguo, e di conseguenza il sistema forma un ciclone unico che passa poi da un classico filtro HEPA. Prima ancora c'è un filtro metallico che blocca eventuali peli e capelli, oltre a detriti più grandi di vario genere.

Il display, come accennato, non c'è. L'autonomia residua quindi è segnalata da un sistema a 3 LED bianchi che dà solo una mera indicazione di quanto manca prima di rimanere a secco. Accanto ci sono il pulsante utile a variare la potenza di aspirazione e quello di accensione e spegnimento. C'è un'altra peculiarità da evidenziare: il manico che include questi LED e i pulsanti è in realtà la batteria della scopa elettrica! Se volete rimuoverla di fatto levate tutta la parte superiore. Sembra una sciocchezza, ma è l'ennesima caratteristica che migliora la compattezza del dispositivo.

A riguardo dell'aspirazione nuda e cruda abbiamo già speso qualche parola. La Hoover HF2 non se la cava affatto male, aspirando senza problemi polvere, peli, capelli, briciole, sassi della lettiera e altri detriti più o meno grandi. Per garantire un'autonomia sufficiente a coprire un appartamento di un centinaio di metri quadri è meglio usarla in modalità standard, ma alternativamente ci sono anche le modalità Eco e Turbo. Quest'ultima torna utile per i tessili in combinazione con la Mini Turbo Spazzola, soprattutto se avete animali domestici (che poi è il target di questa variante). Come accennato, la spazzola mini può essere attaccata anche in cima al tubo per pulire i tappeti facendo meno fatica.

Torniamo alle performance su pavimento. Giusto per fare un paragone, dopo aver pulito la casa con la HF2 sono tornato sui miei passi con un Dyson V15s Detect, e non si notava sporco residuo ancora da aspirare. È pur vero, come già detto, che la luce laser della spazzola Fluffy Optical di Dyson illumina meglio il pavimento, evidenziando anche le particelle più piccole. La doppia testina LED della HF2 fa tantissima luce, ma è luce bianca e non a filo pavimento.

I test, giusto per dovere di cronaca, sono stati effettuati in un appartamento di cento metri quadri circa con pavimenti misti: laminato, gres porcellanato e tappeti in vinile. In casa transitano 3 gatti, una bambina piccola, due adulti e vari nonni che si alternano durante la settimana. La spazzola con rullo morbido si comporta bene su tutte le superfici, e la HF2 non si fa problemi ad aspirare ciocche di pelo di gatto, sassi della lettiera in abbondanza, croccantini e simili. Buone, ma non perfette, le performance lungo i bordi. Se trovate un detrito molto, molto attaccato al bordo potreste avere qualche difficoltà ad aspirarlo, a meno di non passarci di lato.

La manovrabilità, come avrete intuito da quanto vi ho già detto, è una vera bomba. Il corpo motore arriva a stento a 1,3 kg. Tutta montata la HF2 arriva a circa 2,1 kg. Ci sono scope elettriche il cui solo motore pesa anche 2,5 kg. La forma allungata, il serbatoio più piccolo e in generale tutta la struttura la rendono appunto snella e veloce. La spazzola a rullo morbido incrementa ancora di più questa sensazione di leggerezza e scorrevolezza, tanto da dovervi limitare nella forza che applicate durante lo spostamento per farla andare dove volete voi. Anche lo snodo della spazzola è ottimo, e vi permette rotazioni strette, inclinazioni estreme e manovre che non con tutte le scope elettriche è possibile fare. Zero fatica per pulire casa insomma, quanto basta per convincere alcuni potenziali clienti.

L'impugnatura, come accennato, è di fatto la batteria che alimenta il tutto. Si afferra bene, e la presa è salda anche quando si rivolge la scopa verso l'alto per pulire soffitti e punti lontani. Non c'è grilletto, quindi non si preme nulla per sbaglio durante la pulizia.

A livello di rumore non è tra le più silenziose, ma siamo in linea con tanti altri modelli. Misurando all'altezza delle orecchie con il motore acceso, a potenza minima siamo intorno ai 57 dB, a potenza standard a 60 dB e in modalità Turbo fra i 62 e i 65 dB.

La batteria removibile è da 2.500 mAh, in linea con prodotti nella stessa fascia di prezzo (come la P13 di Proscenic). Potete staccarla e ricaricarla senza che sia connessa alla scopa elettrica. Teoricamente quindi potreste comprare una batteria extra in modo da averne una carica di riserva da usare in caso di necessità. Teoricamente, visto che al momento non è in vendita. Se però acquistate una HF2 prima del 31 luglio e la registrate sul sito ufficiale qui, potete ricevere una batteria extra in regalo del valore di 69,99€. E l'autonomia a quanto ammonta? In modalità Eco arrivate fino a 40 minuti (o poco più), ma tanto vale darsi da fare in modalità Standard e pulire tutta la casa. Diciamo che, dai nostri test, siamo fra i 20 e i 25 minuti. Sono sempre stati sufficienti ad aspirare il pavimento di tutta la casa con un avanzo sufficiente a pulire il letto con la Mini Turbo Spazzola. Anche in questo caso, non sono valori per cui stracciarsi le vesti, ma sono in linea con altri modelli dal costo simile. Considerato però quanto è piccola la scopa elettrica e come è ingegnerizzata la batteria non c'è molto di cui lamentarsi. In modalità Turbo l'autonomia scende a 10 minuti. Il tempo di ricarica per portare la batteria al 100% è pari a 3,5 ore.

Il serbatoio è uno dei fiori all'occhiello. Di base non ospiterebbe molto, ma basta una "stantuffata" e si libera spazio per continuare. In realtà difficilmente riuscirete ad aspirare un litro di polvere in una volta sola (a meno di non pulire una casa chiusa da un anno). Di conseguenza il meccanismo vi tornerà utile per rimandare lo svuotamento del serbatoio a un'altra volta. Letteralmente un problema per il futuro voi! Comunque grazie a questa "genialata" rischia di ospitare anche più sporco delle scope elettriche più grandi.

Veniamo alla manutenzione. Non essendo una scopa ciclonica "tradizionale" (è a singolo ciclone), la HF2 ha una routine di manutenzione un po' diversa. Sul serbatoio c'è un'etichetta che spiega cosa fare: si spinge il meccanismo per pressare il serbatoio, si apre lo sportello del serbatoio e si sfila un filtro multistadio piuttosto grande da lavare con acqua. Qui si notano un primo stadio in plastica, che poi è quello che si occupa della formazione del ciclone, e una estremità con filtro HEPA. Ovviamente se lavato prima di usarlo dovete attendere le canoniche 24 ore. Non ci sono però altri filtri (HEPA, in spugna o simili) da sostituire, e anche il filtro dell'aria in uscita non è raggiungibile se non smontando del tutto la scopa elettrica, cosa che fra l'altro potrebbe invalidare la garanzia. Ci sarebbe anche il filtro a maglie metalliche: lo si nota all'interno del serbatoio, ed è quello che circonda la sezione in plastica estraibile a cui facevamo cenno prima.

Le due spazzole possono essere smontate e pulite. In quella da pavimento si ripresenta purtroppo lo stesso problema che accomuna la stragrande maggioranza di questa tipologia di spazzole. Per la messa in movimento, oltre al rullo principale in rotazione, ci sono 4 ruote piccole con la classica staffettina di metallo nel mezzo. Hoover, a differenza di altri brand, ha dotato uno dei fianchi di queste ruote di un cuscinetto in schiuma che in parte la protegge dall'accumulo di peli e capelli, ma comunque con il tempo lo sporco tenderà ad accumularsi lì, e di conseguenza dovrete avere un po' di pazienza nel pulirle per mantenere buona la scorrevolezza della scopa.

Purtroppo al momento è difficile parlare di ricambi. Sul sito ufficiale non sembra essercene traccia, e anche su Amazon non si trovano. C'è anche da dire che la scopa elettrica è appena arrivata sul mercato, e giusto per farvi capire che Hoover ha intenzioni sufficientemente serie a riguardo, sappiate che sulla HF2 ci sono 3 anni di garanzia invece dei canonici 2. Per attivarli dovete registrarvi sull'apposito sito ufficiale (qui) entro 30 giorni dalla data di acquisto. I ricambi insomma ci sono e, probabilmente, ci saranno ben presto anche in vendita.

E a livello di materiali? Le plastiche sono di buona qualità, e il tubo in metallo garantisce sufficientemente rigidità al tutto. Ci sono delle sezioni un po' più delicate, ma i connettori (fra tubo, accessori e motore) sono solidissimi. Leggera e maneggevole sì, ma non per questo delicatissima.

Il prezzo di listino della variante Pets, quella che include la Mini Turbo Spazzola, ammonta a 249€. Su Amazon la trovate anche a meno, ma non è né venduta né spedita da Amazon.

La trovate in vendita anche sull'Hoover Shop online, oltre che nei negozi fisici di varie catene sparsi un po' in tutta Italia. Se non vi interessa la Mini Turbo Spazzola, che comunque è utile anche se non avete animali domestici, la trovate a 199€ venduta e spedita da Amazon.

Considerato che state acquistando un prodotto di un brand famoso dotato di 3 anni di garanzia e di soluzioni uniche pensate per renderla leggera e maneggevole non ci sembra un prezzo alto, anzi, tutt'altro.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Hoover, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

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Pixel 9 Pro XL, tutti i dettagli sul nuovo smartphone di Google

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 14:00

Negli ultimi anni Google sta lanciando sul mercato una serie di smartphone davvero incredibili, pensati davvero per tutti, con una tecnologia avanzata e a prezzi vantaggiosi.

Ciò che colpisce principalmente degli smartphone di Google a primo impatto, è il design davvero accattivante, semplice, elegante e con una serie di colori molto interessanti.

I prossimi dispositivi di Google come il Pixel 9, il Pixel Fold e il Pixel 9 Pro XL verranno presentati il 13 agosto 2024.

Come accade per tutti i dispositivi di questo tipo, le indiscrezioni e i rumors sulle caratteristiche tecniche di questi dispositivi abbondano già da mesi, e ultimamente abbiamo avuto la possibilità di osservare una prima versione del dispositivo Pixel 9 Pro XL.

Pixel 9 Pro XL: quali sono le caratteristiche tecniche del nuovo dispositivo di Google

Grazie al forum XDA abbiamo la possibilità di osservare le caratteristiche della prima versione del Google Pixel 9 Pro XL, conosciuto anche con il codice “komdoo’’.

Il Pixel 9 Pro XL sarà uno dei dispositivi più tecnologici creati da Google finora, nonché uno dei migliori smartphone in circolazione.

Tra le caratteristiche e i dettagli tecnici trapelati dalle varie indiscrezioni ce ne sono alcuni davvero molto interessanti.

Si potrebbe partire dal display che dovrebbe essere più grande di quelli dei modelli precedenti di Google, poiché avrà un display da 6,7 pollici.

Per quanto riguarda il processore si parla del nuovo Tensor G4 che supporterà in maniera egregia la nuova intelligenza artificiale.

Molto importante riguarda il comporto fotografico, dove con il nuovo smartphone vedremo una tripla fotocamera da 50 MP, con la possibilità di zumare a 0,5x, 1x e 5x.

Infine, per quanto riguarda le caratteristiche un po’ più tecniche, sarà presente Android 14 come sistema operativo, e sicuramente sarà presente una batteria migliorata con ricarica più rapida e capacità maggiore.

Per la conferma di tutte queste voci sui dettagli e le caratteristiche bisognerà comunque attendere la data di presentazione del dispositivo.

 

 

 

 

 

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Samsung potrebbe rilasciare a breve la nuovissima One UI 7

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 13:30

Samsung lavora costantemente sulla propria interfaccia proprietaria per offrire un’esperienza utente sempre fluida e convincente su ogni dispositivo. Ogni miglioria è studiata per offrire un incremento di prestazioni o usabilità al fine di rendere i propri device completi.

Da tempo si rincorrono indiscrezioni che vedono Samsung al lavoro sulla One UI 7 ma, questa volta, sembra che le voci siano fondate. Stando a quanto svelato dal noto Ice Universe su X/Twitter, il produttore coreano sarebbe ormai vicino al suo rilascio ufficiale.

Il programma di beta test ufficiale della One UI 7 potrebbe iniziare già questo mese. Se i lavori di ottimizzazione dovessero proseguire come pianificato e non avere intoppi, il leaker indica che la nuova interfaccia proprietaria dovrebbe arrivare tra luglio e agosto.

 

Samsung potrebbe anticipare il debutto della versione beta di One UI 7 e renderla disponibile già da ora agli utenti su alcuni device selezionati

Questo significa che i device selezionati, tra cui i Galaxy S24, potranno essere aggiornati alla prima versione beta per testare alcune novità. Ci aspettiamo che Samsung integrerà tutte le funzionalità avanzate in arrivo con Android 15 ma svilupperà ulteriormente le feature proprietarie. Tra questa spicca Galaxy AI, il complesso sistema di app e funzionalità basato sull’Intelligenza Artificiale che supporta l’utente nell’utilizzo quotidiano dei device.

Sebbene ci sia ancora il più stretto riservo su cosa aspettarsi da One UI 7, sono trapelate alcuni cambiamenti. Sembra che Samsung possa prendere ispirazione da iOS di Apple e introdurre modifiche al pannello delle notifiche e alle impostazioni rapide.

Inoltre, potrebbero arrivare anche una serie di impostazioni rapide direttamente nella schermata di blocco per velocizzare l’utilizzo ed evitare di attivare ogni volta il device. Infine, ci aspettiamo anche dei cambiamenti alle icone di sistema per rendere lo stile generale dei dispositivi più moderno e in linea con l’ecosistema di Samsung.

La versione beta permetterà al colosso coreano di testare a fondo la One UI 7 e arrivare preparata all’evento annuale SDC in cui Samsung svela le novità attese per l’anno successivo. L’appuntamento si tiene solitamente ad ottobre, un tempo più che congruo per apportare tutte le eventuali correzioni necessarie all’interfaccia proprietaria.

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Chrome non rivoluzionerà più la privacy sul web: il discutibile dietrofront di Google

Android World - Wed, 07/24/2024 - 13:23

C'erano una volta i cookie. I "biscottini" sono da sempre uno dei tasselli sui quali si basano tantissimi servizi online, nonché una comodità per l'utente finale (fermo restando che potete sempre cancellarli in caso di problemi).

In questi piccoli file di testo vengono salvate un sacco di informazioni utili alla navigazione, ad esempio le preferenze che abbiamo impostato su un certo sito, oppure permettono di rimanere loggati a certi servizi tra una sessione e l'altra, senza dover inserire la password ogni volta; o ancora, vengono usati per il tracciamento pubblicitario, in particolare con i così detti cookie di terze parti (quelli installati da siti diversi da quello che stai visitando, spesso a scopi pubblicitari o di analisi.), magari per proporre all'utente avvisi mirati.

Ebbene, ormai da tempo Google ha avviato un piano per bandire quest'ultimo tipo di cookie da Chrome, ma quel piano sembra ormai naufragato. La domanda a questo punto sorge spontanea: è un bene, o un male?

L'idea che Google stava inseguendo da anni (già dal 2019) ha un nome: privacy sandbox. Una sandbox, in informatica, è in pratica un ambiente isolato, nel quale è possibile eseguire del codice, senza influenzare il sistema operativo o le altre applicazioni.

L'intento di Google era infatti quello di coniugare meglio la privacy degli utenti durante la navigazione con la possibilità per i siti web di mostrare annunci pubblicitari mirati, senza dipendere dai cookie di terze parti e da altre tecnologie di tracciamento.

In breve, gli utenti dovevano essere divisi in "coorti", cioè in gruppi con interessi simili, anziché tracciare il singolo individuo. In questo modo gli inserzionisti avrebbero comunque potuto mostrare pubblicità pertinenti, ma senza conoscere esattamente l'attività di ciascun utente.

Per un molti anni lo sviluppo di questo progetto è andato avanti, tra alti e bassi. Nel 2023 Privacy Sandbox è arrivata anche su Android, ma le ultime dichiarazioni di Google fanno chiaramente intendere che sia successo qualcosa, e il futuro immediato non sarà più quello descritto finora.

Al contrario di Safari e Firefox, che bloccano i cookie di terze parti per impostazione predefinita, Chrome chiederà agli utenti di prendere una decisione informata. Un po' com'è recentemente successo per la scelta del motore di ricerca, sarà il browser a dire agli utenti: vuoi usare i cookie di terze parti, o no?

Il navigante "distratto" tende a rispondere subito sì a richieste di questo tipo, quindi è probabile che in molti acconsentiranno, ma è anche vero che difficilmente dopo una simile richiesta il numero di utilizzatori di cookie di terze parti salirà; anzi, è molto più probabile che diminuisca.

Quello che lascia perplessi è che Privacy Sandbox non sembra più parte dell'equazione, non è cioè l'alternativa proposta a chi voglia fare a meno dei famigerati cookie di terze parti, in barba a tutti i proclami sulla privacy fatti negli ultimi anni. Di fatto Chrome non sta abbandonando i cookie di terze parti, sta solo chiedendo ai suoi utenti se vogliono farlo loro.

Google afferma comunque che continuerà a supportare le API di Privacy Sandbox, e che offrirà uno strumento di protezione dell'IP come parte della modalità incognito di Chrome. Ovviamente i più maliziosi pensano che ci siano degli interessi personali dietro a questa scelta, ovvero che Privacy Sandbox non fosse remunerativo quanto i classici cookie. Del resto non sarebbe la prima volta che un servizio di Google viene "piegato" a logiche monetarie, e probabilmente non sarà nemmeno l'ultima.

Al netto di tutto quello che abbiamo visto finora, Chrome è e resterà (nell'immediato futuro) il browser più usato al mondo. Ecco quindi alcune guide che consigliamo di leggere a tutti i suoi utenti.

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WindTre proroga una super offerta con 150 GB

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 13:00

Tra la sua vasta proposta, l’operatore telefonico italiano WindTre ha dalla sua parte svariate offerte mobile di tipo operator attack. Una di queste è WindTre GO 150 M Easy Pay. La disponibilità di quest’ultima offerta sarebbe dovuta terminare a breve. Tuttavia, nel corso delle ultime ore, il produttore tech ha deciso di prorogarne la disponibilità almeno fino alla fine del mese di luglio 2024. Vediamo qui di seguito i dettagli.

 

 

Windtre proroga ancora una volta l’offerta WindTre GO 150 M Easy Pay

In questi ultimi giorni, l’operatore telefonico italiano Windtre ha deciso di prorogare una delle sue offerte di rete mobile più apprezzate. Come già accennato in apertura, ci stiamo riferendo all’offerta mobile denominata WindTre GO 150 M Easy Pay. La disponibilità di questa offerta sarebbe dovuta terminare qualche giorno fa.

Ora, però, gli utenti avranno a disposizione fino alla fine del mese di luglio 2024 per poterla attivare. Si tratta di un’offerta di tipo operator attack, ovvero rivolta a tutti i nuovi clienti dell’operatore che richiederanno la portabilità del proprio numero da specifici operatori telefonici. In particolare, potranno attivare questa offerta tutti i nuovi clienti che richiederanno la portabilità del proprio dagli operatori telefonici Vodafone, ho. Mobile, Iliad, Fastweb Mobile, CoopVoce, PosteMobile o Lyca Mobile.

Nel bundle di questa offerta sono dunque inclusi fino a 150 GB di traffico dati per navigare sia con connettività 4G sia per navigare con le nuove reti di quinta generazione.

Gli utenti potranno inoltre utilizzare fino a 50 SMS verso tutti i numeri e anche minuti di chiamate senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobile nazionali. Nonostante tutto questo, gli utenti dovranno pagare un costo davvero molto basso di appena 8,99 euro al mese.

Insomma, gli utenti interessati a passare ancora all’operatore telefonico italiano WindTre continuerà a stupire ancora con questa sua fantastica offerta di rete mobile a basso costo e con tanto da offrire.

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Mediaworld è lo STORE del RISPARMIO: offerte FOLLI e SOTTOCOSTO

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 12:30

Mediaworld è qui per te e ti invita a scoprire la sua lista super infinita di dispositivi straordinari tecnologici. Le sue promozioni incredibili sfidano ogni competitor del settore e lo battono stracciandolo e lasciando solo polvere. Mediaworld infatti riesce a distinguersi perfettamente in questo settore così pieno di sconti proprio perché propone i prezzi più imbattibili in assoluto. La gamma dei suoi articoli è poi vastissima e soprattutto comprende anche i device più recenti, appena lanciati e spesso propone su di essi prima degli altri delle promozioni appetitose!

All’interno dei suoi tanti e grandissimi punti vendita ti perderai tra le offerte stupefacenti, non saprai dove poggiare gli occhi perché ovunque troverai scaffali e scaffali ricchi di device che desidererai portare a casa. Lo stesso discorso vale anche se scegli di acquistare sul sito web di Mediaworld, non avrai via di scampo! Già dalla home piovono offerte e l’occasione di acquistare senza neanche dover togliere le pantofole o rinunciare al pigiama è troppo forte. Non devi perdere poi il volantino di Mediaworld, ti aspettano sconti eccezionali su tutti i fronti, quindi attenzione al portafogli: potrebbe ritrovarsi svuotato in un battito d’ali.

Promozioni e pagamenti rateizzabili a tasso Zero solo se scegli Mediaworld

Mediaworld ti mette su un piatto d’argento il brillante ed appetitoso volantino a Tasso Zero. Ogni tuo acquisto, a prescindere di quanto vorrai spendere, con prezzi alti sarà divisibile fino a 20 rate dove la prima sarà pagabile direttamente ad ottobre. Approfitta di questo volantino per comprare immediatamente il Samsung Galaxy ZFlip6 pieghevole al costo già molto ribassato di 1279 euro ma ulteriormente conveniente considerando la rateizzazione mensile da appena 63,95 euro. Puoi anche scegliere un nuovissimo notebook eccezionale per guardare serie o lavorare come l’HP disponibile a soltanto 799 euro. Tra i modelli di smartphone hai invece device eccellenti come il Redmi Note 13 5G a 249 euro.

Mediaworld ha anche altri device sempre utili ed imperdibili, ma soprattutto ultra tech. In volantino troverai solo per fare un esempio l’Apple Watch al costo scontato di 409 euro. Ci sono poi tantissimi auricolari a prezzi variabili in base al modello preciso che sceglierai, ideali da poter portare in spiaggia ed azzerare il chiacchiericcio intorno a te. In store Mediaworld e sul sito hai anche a disposizione elettrodomestici grandiosi tra cui condizionatori, soundbar, frullatori, friggitrici ad aria, aspirapolveri e moltissimi altri sensazionali device. Visita il sito web pigiando su questo link e vedrai quante bellezze Mediaworld ha per te.

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8,5 milioni di dispositivi colpiti da errore di CrowdStrike

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 12:15

Qualche giorno fa abbiamo parlato dei gravi disservizi informatici causati da un aggiornamento software della società di sicurezza informatica CrowdStrike, e la situazione è peggiorata in modo clamoroso. Questo problema ha scatenato un caos globale, come confermato da Microsoft.

 

Microsoft e il problema della schermata blu

Nel suo post sul blog, ripreso anche dall’agenzia di stampa Reuters, Microsoft ha rivelato che l’aggiornamento difettoso di CrowdStrike ha messo fuori servizio circa 8,5 milioni di dispositivi Windows in tutto il mondo. Questi dispositivi hanno mostrato il temuto errore della schermata blu della morte (BSOD), un segnale inequivocabile che qualcosa è andato terribilmente storto. Anche se il numero di dispositivi colpiti rappresenta meno dell’uno percento di tutti i computer Windows, l’impatto è stato comunque drammatico, specialmente considerando la vasta diffusione del sistema operativo.

Microsoft ha cercato di minimizzare il danno, spiegando che, sebbene la percentuale di dispositivi colpiti sia relativamente bassa, le ripercussioni sono state gravi. I servizi critici che utilizzano CrowdStrike, come quelli nel settore finanziario e nel trasporto aereo, hanno subito enormi disagi. Questo episodio ha messo in luce quanto i problemi informatici possano influenzare settori vitali e avere effetti a catena su tutto, dalla sicurezza aerea alle transazioni finanziarie quotidiane.

Nel frattempo, CrowdStrike è al lavoro per risolvere la situazione e ripristinare la normale operatività, ma questo potrebbe richiedere diversi giorni. I tecnici sono impegnati a sistemare i danni e a mettere in atto le correzioni necessarie. Questo episodio ha evidenziato quanto sia cruciale gestire con attenzione gli aggiornamenti software, soprattutto per le applicazioni che proteggono infrastrutture critiche. I problemi di sicurezza informatica non solo creano disagi immediati ma possono anche avere conseguenze a lungo termine.

 

CrowdStrike e la risoluzione del problema

In conclusione, la situazione ha messo in risalto l’importanza di avere strategie di mitigazione dei rischi e di monitorare attentamente le vulnerabilità informatiche. Sarà fondamentale vedere come CrowdStrike gestirà questa crisi e quali misure saranno adottate per prevenire simili problemi in futuro. La lezione qui è chiara: la sicurezza informatica è una questione delicata e qualsiasi errore può avere conseguenze ben al di là del semplice malfunzionamento tecnico.

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Xiaomi Mix Flip arriva in Europa e sfida Flip 6 anche sul prezzo (ma potrebbe perdere)

Android World - Wed, 07/24/2024 - 12:09

Il mercato dei pieghevoli si sta facendo sempre più interessante, e non solo grazie a Samsung. In questo panorama troviamo molto attiva anche Xiaomi, e non solo per quanto riguarda il mercato cinese. Xiaomi Mix Flip sarebbe infatti in arrivo in Europa, e abbiamo modo di conoscere il prezzo di lancio.

Xiaomi Mix Flip è uno dei due nuovi pieghevoli che la casa cinese ha appena ufficializzato. Stando agli ultimi rumor emersi online, sembra praticamente certo che questo nuovo pieghevole arriverà in Europa.

Il parallelo tra Xiaomi Mix Flip e Galaxy Z Flip 6 è molto facile da fare. Si tratta infatti di due pieghevoli a conchiglia, un formato che Samsung è stata tra le prime a lanciare sul mercato. Ma a quanto pare non si tratterà solo di design.

Durante la presentazione tenuta per il mercato cinese, abbiamo visto Xiaomi Mix Flip arrivare con una scheda tecnica di tutto rispetto, forse più simile a quella del fratello maggiore Xiaomi Mix Fold 4 rispetto a quanto abbiamo visto da Flip 6 e Fold 6.

Gli ultimi rumor emersi online parlano del debutto di Xiaomi Mix Flip al di fuori della Cina. Sembra infatti che il pieghevole arriverà ufficialmente in Europa, a un prezzo che dovrebbe aggirarsi attorno ai 1.300 euro.

Si tratta di una cifra molto vicina ai 1.279 euro di debutto di Galaxy Z Flip 6 in Italia. Il pieghevole a conchiglia di Samsung è arrivato a questo prezzo nella variante base, mentre la versione 12/512GB costa 1.399 euro.

Capiamo quindi che il Mix Flip di Xiaomi sarà un'alternativa al Flip 6 di Samsung anche per quanto riguarda il prezzo sul mercato. Secondo le informazioni emerse online, il debutto di Xiaomi Mix Flip dovrebbe arrivare da subito in cinque mercati principali dell'Europa centrale, e questo ci fa ben sperare per un debutto lampo anche in Italia. Anche considerando l'attenzione di Xiaomi verso il mercato italiano.

Riguardo le specifiche tecniche, vi ricordiamo che Xiaomi Mix Flip ha lo stesso processore del fratello maggiore Mix Fold 4, lo Snapdragon 8 Gen 3. Il display pieghevole interno è un pannello OLED da 6,86" con una luminosità di picco di 3.000 nit e refresh rate fino a 120 Hz. Il comparto fotografico è formato da un sensore principale da 50 MP, un teleobiettivo 2x e un sensore anteriore da 32 MP, il tutto sviluppato in collaborazione con Leica.

In attesa dell'ufficializzazione del suo debutto in Europa, vi lasciamo qualche nuova immagine del dispositivo dal vivo condivisa da GSMArena.

Se invece dei pieghevoli, il vostro interesse principale in uno smartphone è il comparto fotografico, allora vi suggeriamo di approfondire con le nostre raccolte dei migliori cameraphone che trovate qui sotto:

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Comet: vuoi stirare senza stancarti? Scopri i device in SCONTO Rowenta

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 12:00

Comet è perfetto per chi desidera acquistare dispositivi tecnologici a prezzi mai visti, eccezionali. Sfruttare i numerosi sconti sui prodotti offerti è un’opportunità che non puoi lasciarti sfuggire! Comet propone online e nei suoi tanti store una grande scelta di prodotti tech eccezionale andando dagli smartphone ai tablet più recenti e famosi di brand come Apple o Samsung. Trovi anche elettrodomestici di ogni dimensione possibile che possa esser utile in casa tua, come frigoriferi e persino condizionatori di altissimo livello.

Il bello del sito web di Comet è che usufruibile in qualunque istante, permettendoti di approfittare in ogni momento delle offerte attive cosicché tu non perda alcuna promo allettante. Sarebbe un vero peccato non credi? Sulla pagina web puoi scoprire tutte le promozioni imbattibili presenti anche nei negozi (se vuoi vedere i prodotti da vicino). I marchi disponibili di alto livello ti garantiscono grande qualità e soprattutto innovazione! Grazie alle offerte stupefacenti di Comet puoi acquistare prodotti tecnologici avanguardistici senza dover prosciugare il tuo intero budget mensile!

Ferri da Stiro Rowenta solo da Comet a prezzi ultra bassi

Il volantino speciale che si distingue tra i tanti disponibili del mondo tech è quello sicuramente di Comet dedicato in esclusiva ai ferri da stiro Rowenta. Ci sono così tanti modelli da riuscire a soddisfare ogni tua piccola esigenza. Trovi infatti modelli di ferri piccoli e compatti ideali da porre in valigia o ferri più grandi per quando a casa si accumulano sulla sedia una montagna di abiti ed un dispositivo semplice non basta. Ci sono per te infatti potenti ferri a caldaia ideali per qualunque tessuto esistenti e e capaci di cancellare anche la piega più fastidiosa.

Un esempio perfetto di device da portare in vacanza è sicuramente lo stiratore verticale Rowenta. Quanto costa? Solo fino agli inizi di agosto il suo prezzo da Comet è di soli 39,90 euro. Non credi sia un affare da non farti scappare? Non andare in un ristorante chic con l’abito sgualcito, suvvia. Altri modelli eccezionali presenti sono il Pro Style più preciso a soli 119 euro ed il compattissimo e mini Access Steam Pocket a 39,90 euro. Basta cliccare su questo link diretto per poter esplorare tutte le promozioni Comet, andando anche oltre i dispositivi da stiro!

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Com'è Pixel 9 Pro XL vicino a Pixel 8 Pro? Un video toglie ogni dubbio

Android World - Wed, 07/24/2024 - 11:59

Mancano quasi tre settimane al lancio dei nuovi Pixel 9, e ormai non si contano più le immagini e i video che li ritraggono dal vivo. L'ultimo mette a confronto Pixel 9 Pro XL con Pixel 8 Pro, rivelando che, nonostante l'etichetta XL, le dimensioni saranno molto simili.

Non perdiamo tempo e andiamo a vederli, ricordandovi di dare un'occhiata alla nostra selezione dei migliori telefoni Google

Non lasciarti ingannare dall'etichetta XL: Pixel 9 Pro XL, che verrà lanciato il 13 agosto insieme a Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro Fold, non sarà molto diverso in termini di dimensioni dal Pixel 8 Pro dell'anno scorso.

A rivelarlo, il nuovo video di pixo_unpacking, che ha già messo a confronto Pixel 9 Pro XL con Pixel 9 e Galaxy S24 Ultra, oltre a Pixel 9 con Pixel 8

Questo può essere un bene o un male, a seconda delle preferenze personali, ma toglie ogni dubbio dopo che un video su YouTube aveva messo a confronto Pixel 9 Pro XL con Pixel 3 XL. Per molti osservatori, Pixel 9 Pro XL sembrava più grande di Pixel 8 Pro

Per quanto riguarda il design, invece, offre un taglio piuttosto netto con il passato pur mantenendo uno stile riconoscibile. Sensazione accentuata dal vederli uno accanto all'altro nella stessa colorazione nero opaco. 

I bordi curvi di Pixel 8 Pro contrastano nettamente con i bordi piatti di Pixel 9 Pro XL, così come gli angoli, che in quest'ultimo sono molto più arrotondati. Ovviamente il pezzo forte è il nuovo blocco fotocamere, ora a isola e che non si fonde più con i bordi del telefono.

Mentre aspetti l'uscita dei nuovi Pixel, perché non leggi una delle nostre guide sui dispositivi Android? Magari scoprirai qualche trucco che ti faciliterà la vita!

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Telepass, UnipolMove e MooneyGo: un confronto tra offerte e servizi

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 11:45

Il mondo dei servizi di telepedaggio in Italia ha subito notevoli cambiamenti nel 2024 con l’emergere di nuove opzioni sul mercato. Tradizionalmente dominato da Telepass, il settore vede ora la competizione di UnipolMove e MooneyGo. Soluzioni che offrono alternative a prezzi più accessibili. Telepass, il leader consolidato, propone un piano base al costo di 3,90€ al mese. Quest’ ultimo include il telepedaggio autostradale in Italia e in tutta Europa (Francia, Spagna, Portogallo, Croazia) mediante un dispositivo europeo. Questo piano comprende anche l’accesso a parcheggi convenzionati in varie località. Ma anche strisce blu in città, l’area C di Milano, il traghetto Stretto di Messina e le vignette elettroniche per alcuni paesi. In più è possibile gestire due targhe con un singolo dispositivo. Per chi cerca invece un pacchetto più completo, Telepass offre il piano Plus a 4,90€ al mese. Esso aggiunge servizi per pagamenti di carburante, bollo auto, revisione, lavaggi, trasporti pubblici e molto altro ancora

UnipolMove e MooneyGo: le alternative economiche a Telepass

D’altra parte, UnipolMove si propone come un’opzione più economica, con un abbonamento mensile di solo 1,50€. Questo offre il telepedaggio su tutte le autostrade italiane, parcheggi convenzionati, strisce blu, taxi e la possibilità di pagare bollo auto e moto tramite app, oltre a bollettini e PagoPA. Tutto ciò però eccetto per la Sicilia, attualmente in fase di attivazione. La piattaforma consente però di associare una sola targa per dispositivo.

Per quanto riguarda invece MooneyGo, anch’esso è disponibile a 1,50€ al mese. Il servizio fornisce il telepedaggio su tutta Italia, strisce blu, trasporto pubblico, treni, bus, taxi e parcheggi custoditi. Tale piano permette l’uso di due targhe su un unico device. Nonostante Telepass offra una serie di servizi molto più ampia, sembra che queste due applicazioni rappresentino valide alternative. In particolare per chi ha esigenze più limitate e preferisce risparmiare sui costi annuali. Per coloro invece, che non hanno bisogno di tutte le funzionalità extra, le opzioni a prezzo ridotto possono risultare sufficienti.

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DeepL sfida ChatGPT, Gemini e Copilot: arriva un nuovo LLM

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 11:30

Ormai l’intelligenza artificiale sta arrivando a integrarsi ad ogni livello nelle vite e nelle attività di ognuno di noi, tutti i campi infatti del lavoro sono stati fagocitati da quest’ultima che sta portando una ventata di rivoluzione evidente, a quanto pare molto presto sarà il turno anche Della lingua e delle traduzioni, a lanciare questa piccola rivoluzione ci sta pensando infatti un’azienda tedesca dedicata proprio alla creazione allo sviluppo di LLM linguistici, stiamo parlando di DeepL.

L’azienda ha infatti sviluppato un modello in grado di effettuare traduzioni istantanee in modo molto più accurato e coerente rispetto agli attuali modelli presenti in circolazione e molto conosciuti.

 

Modello su tre fasi e vincente

Il modello di DeepL si basa su tre step sepcifici:

  1. Un LLM specializzato: un Large Langue Model pensato per le lingue, che offre traduzioni più autentiche e un minor rischio di “costrutti” AI.
  2. Dati proprietari: un database di dati accumulati in oltre sette anni, focalizzati sulla creazione e traduzione di contenuti.
  3. Supervisione umana: migliaia di esperti linguistici selezionati controllano ogni lavoro.

Gli esperti hanno preferito le traduzioni di DeepL 1,3 volte più spesso rispetto a Google Translate, 1,7 volte più di ChatGPT-4 e addirittura 2,3 volte più di Microsoft, come se non bastasse le traduzioni ottenute da questo linguaggio necessitano di molte meno correzioni post produzione rispetto a quelle ottenute dalle intelligenze artificiali più gettonate, e infatti necessario revisionare all’incirca quattro volte in meno i risultati di DeepL.

Si tratta senza alcun dubbio di un colpo importante per la nota azienda tedesca che cerca così di irrompere nel monopolio delle aziende più grandi, cercando di offrire un prodotto specializzato in un settore specifico, un’impostazione economica che da sempre è risultata vincente dal momento che è meglio fare solo una cosa, ma farla meglio di chiunque altro, il software è disponibile per tutti gli utenti e per coloro che hanno un abbonamento Premium è disponibile una versione medesima.

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Ecco come pagare le multe con l'app IO: semplice, veloce e (quasi) indolore

Android World - Wed, 07/24/2024 - 11:29

Lanciata nel 2019 con l'obbiettivo di interagire facilmente con le Pubbliche Amministrazioni locali e nazionali, IO è un'app per dispositivi mobili gestita da PagoPA.

Per "interagire" intendiamo non solo la possibilità di ricevere messaggi personalizzati, come comunicazioni o avvisi, ma anche di effettuare pagamenti, come bolli e persino multe. Vediamo quindi come vedere e pagare le multe con app IO, perché l'app gratuita, a cui si accede tramite SPID o CIE, porta direttamente nelle tue mani i servizi della Pubblica Amministrazione. 

Grazie infatti agli strumenti dell'app, potrete non solo pagare bolli, tributi e multe in formato digitale, ma anche scansionare qualsiasi avviso cartaceo inquadrando il codice QR relativo. 

IO è un'app open source la cui storia è iniziata nel 2018, quando Diego Piacentini (ex manager Apple e Amazon) ha guidato il Team per la Trasformazione Digitale per lo sviluppo di una soluzione che consentisse ai cittadini di interagire più facilmente con la Pubblica Amministrazione.

L'app, lanciata nel 2019 in fase di test e rilasciata al pubblico nel 2020, raccoglie tutti i servizi, comunicazioni, pagamenti e documenti delle diverse Pubbliche Amministrazioni.

IO permette di ricevere una serie di comunicazioni da parte degli enti pubblici, come avvisi di scadenze (della carta d'identità, del Pass ZTL o della domanda di iscrizione all'asilo), avvisi di pagamento (come TARI, Multe o Servizi scolastici), e notifiche (come Allerta Italia, Protezione Civile, passaggio in zona ZTL o nuovi documenti disponibili).

A breve, sarà anche possibile consultare documenti come certificati, ricevute o pratiche amministrative. 

Non solo, ma l'app consente anche di accedere a iniziative istituzionali come il Cashback di Stato, e, come vedremo a breve, di pagare direttamente servizi e tributi (come bollo auto, multe, mensa scolastica).

All'app si accede tramite SPID o CIE, ed è possibile attivare il riconoscimento biometrico (impronta, Touch ID o Face ID) per un più facile accesso.

Una volta al suo interno, troverai cinque schede in basso: Messaggi, Portafoglio, Pagamenti, Servizi e Profilo. Messaggi consente di vedere le comunicazioni delle Pubbliche Amministrazioni, mentre Portafoglio consente il pagamento di multe o tasse.

Pagamenti è una nuova sezione, lanciata il 16 luglio 2024, che insieme al rinnovamento della sezione Portafoglio consente di mostrare più facilmente le ricevute pagoPA.

Servizi consente di consultare i servizi, nazionali e locali, a cui è possibile accedere, e Profilo permette di consultare i propri dati, come il codice fiscale, gestire le opzioni di sicurezza per l'accesso e le preferenze relative a notifiche e altro. 

Una delle funzionalità più importanti dell'app IO è la possibilità di ricevere una notifica quando si riceve una multa. Per sfruttare il servizio, assicurati di aver attivato la ricezione di notifiche dall'app, cosa che puoi fare avviando l'app e autenticandoti, poi tocca l'icona Profilo in basso a destra. 

A questo punto tocca la voce Preferenze e poi quella Notifiche push. Attiva il pulsante di fianco a Mostra anteprime e, se vuoi essere sicuro di non perdere eventuali messaggi non letti, attiva l'interruttore di fianco a Consenti promemoria

Volendo, puoi anche attivare la ricezione di email per inoltrare i messaggi anche al tuo indirizzo di posta elettronica. Per farlo, torna indietro e dalla pagina Profilo tocca Inoltro dei messaggi via email, poi metti la spunta di fianco ad Abilita per tutti i servizi attivi.

Assicurati poi che il tuo telefono consenta le notifiche dall'app. Per iPhone, vai nelle Impostazioni, tocca Notifiche e poi IO. Adesso in alto attiva l'interruttore di fianco a Consenti notifiche.

Per Android, entra nelle Impostazioni, tocca App e poi Tutte le app. Tocca IO e poi Notifiche. Attiva l'interruttore di fianco a Tutte le notifiche di IO

A questo punto, quando riceverai una multa ti verrà notificata direttamente dall'app IO, e potrai effettuare il pagamento dall'app, come vedremo nel capitolo successivo, con una riduzione del 30% sulla somma da corrispondere. 

Come ogni messaggio, gli avvisi per le multe saranno disponibili nella sezione Messaggi dell'app, che puoi trovare toccando la scheda omonima, la prima in basso a sinistra dalla schermata iniziale dell'app IO.

Tocca la notifica relativa alla multa e vedrai tutti i dettagli relativi, tra cui la possibilità di pagarla.

Volendo puoi attivare il servizio Send, un sistema di notifiche digitali lanciato nel 2023 che consente di ricevere direttamente sulla propria PEC qualunque raccomandata dalle Pubbliche Amministrazioni, tra cui le multe. 

Attivando Send in app IO, tutte queste missive verranno notificate all'interno dell'app IO, rendendo lo strumento il centro di tutte le comunicazioni dalle Pubbliche Amministrazioni. 

Per attivare Send bisogna andare a questo indirizzo, effettuare l'accesso e registrare la propria PEC. Ora basta andare su app IO, toccare Servizi in basso a destra, poi Send - Notifiche digitali in alto. Nella schermata successiva, tocca in basso Attiva il servizio

Con IO, puoi effettuare pagamenti verso tutti gli Enti aderenti alla piattaforma PagoPA, con la possibilità di scegliere il gestore della transazione (PSP) più conveniente.

Nella sezione Portafoglio, puoi salvare i tuoi metodi di pagamento preferiti e usarli tutte le volte che vuoi, e avrai sempre a disposizione lo storico delle operazioni, oltre alla sezione Pagamenti che mostrerà tutte le ricevute PagoPA.

Per pagare le multe con app IO hai due opzioni: inquadrando il codice QR della multa in formato cartaceo o direttamente nell'app. Prima di tutto, se lo desideri, puoi aggiungere al portafoglio un metodo di pagamento predefinito. 

Tocca Portafoglio e seleziona Metodi di pagamento. Ora tocca Carta di credito o di debito per aggiungere una carta o tocca PayPal pagamento veloce per aggiungere l'account PayPal.

In questo caso, potrai scegliere il gestore di pagamenti, a seconda di quello che chiede una commissione più bassa. Al momento sono disponibili solo Intesa Sanpaolo e Mooney, che chiedono entrambi 1,50 euro per transazione. 

Ora, per pagare una multa in formato cartaceo, tocca la sezione Pagamenti e seleziona il pulsante blu Paga un avviso. Concedi l'accesso alla fotocamera del telefono e inquadra il codice QR. In alternativa, tocca in basso Carica, per caricare un'immagine del bollettino, o Digita, per digitare direttamente il codice di avviso che trovi vicino al codice QR. 

In alternativa, puoi pagare una multa ricevuta sull'app, oltre a tutti gli altri tributi, se avete attivato Send. Quando arriva un messaggio, tocca la notifica o vai su Messaggi in basso a destra nella schermata iniziale dell'app, per poi toccare la multa.

Qui troverai il pagamento da effettuare, oltre a eventuali allegati che si possono scaricare. Per pagare direttamente la multa con PagoPA, basta toccare il pulsante blu relativo e seguire le istruzioni a schermo. 

In fase di pagamento, puoi usare un metodo preimpostato nel Portafoglio, oppure inserire un metodo di pagamento direttamente. Nel momento in cui scriviamo, la rateizzazione di PayPal che consente di pagare un tributo in tre rate non è ancora attiva su app IO, ma dovrebbe esserlo a breve. 

L'app IO fornisce una ricevuta per ogni pagamento effettuato con PagoPA, ricevuta che puoi vedere nella sezione Pagamenti dell'app. Quindi se non ricordai se hai pagato o meno una multa, puoi semplicemente recarvi qui, dove troverai le ricevute di pagamento. Confrontale con i messaggi ricevuti nella sezione Messaggi e saprai se avete pagato o meno una multa o un bollo. 

In alternativa, puoi andare direttamente sul sito dell'Agenzia delle Entrate Riscossione, a cui puoi accedere con SPID, CIE o Carta Nazionale dei Servizi.

Per procedere, vai da browser a questo indirizzo e seleziona il metodo di accesso che preferisci tra quelli disponibili. Una volta effettuato l'accesso, clicca sul pulsante Situazione debitoria — consulta e paga.

Qui vedrai eventuali multe non pagate, mentre se sotto Provincia/e con presenza di documenti vedi la scritta Nessun debito per questo codice fiscale, significa che non hai multe non pagate.

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Boeing e l’incredibile uso dei Floppy Disk

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 11:15

Anche se oggi può sembrare sorprendente, i Boeing 747-400, introdotti nel 1988, continuano a ricevere aggiornamenti software critici tramite floppy disk da 3,5 pollici. Questo metodo di aggiornamento è stato rivelato di recente da un’ispezione condotta dai ricercatori di sicurezza di Pen Test Partners su un 747 della British Airways. Il quale è stato ritirato dalla flotta a causa della pandemia di COVID-19. Durante l’esame dell’area avionica sotto il ponte passeggeri, gli esperti hanno trovato un’unità floppy disk nel cockpit dell’aereo. Essa sembra venisse utilizzata per caricare database di navigazione fondamentali per la sicurezza del volo.

Il mondo dei Boeing e la persistenza della tecnologia obsoleta

Nonostante l’uso di tecnologie avanzate negli aerei moderni, molti Boeing 737 continuano a fare affidamento sui floppy disk per l’aggiornamento del software avionico. Questo processo avviene ogni 28 giorni. Con un ingegnere incaricato di visitare l’aereo mensilmente per eseguire tutte le innovazioni necessarie. Alcune compagnie aeree sembra però che abbiano iniziato a passare a soluzioni più moderne. Anche se il floppy disk resta una tecnologia persistente in questo ambito. Durante la conferenza Def Con, un video tour di un Boeing747 ha messo in luce questi affascinanti dettagli tecnologici. Mentre i ricercatori di sicurezza si concentrano sempre più su come prevenire possibili interferenze nei sistemi di intrattenimento a bordo da parte dei passeggeri.

Il mondo dell’aviazione, nonostante le sue innovazioni costanti, continua così ad adottare alcune tecnologie ormai considerate obsolete. Proprio come i floppy disk. Questa scelta però non è solo una questione di abitudine. Ma è legata a considerazioni di sicurezza e compatibilità. La protezione dei sistemi di intrattenimento è cruciale, e nonostante il progresso tecnologico, i floppydisk continuano a svolgere un ruolo importantissimo per garantire l’integrità e l’affidabilità dei software avionici.

Questo stato di cose riflette dunque la lenta evoluzione tecnologica in alcuni settori. In cui le soluzioni più recenti devono ancora superare le sfide di compatibilità con i sistemi più datati

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Nuovo chip, fotocamera e funzioni AI: ecco Nubia Z60 Ultra Leading Version e Nubia Z60S Pro

Android World - Wed, 07/24/2024 - 11:05

Nubia ha appena presentato i suoi nuovi top di gamma, Nubia Z60 Ultra Leading Version, una versione leggermente migliorata dell'ottimo Z60 Ultra che abbiamo provato a inizio 2024, e Nubia Z60S Pro, non troppo diverso dal Nubia Z50S Pro ma con migliorie nel comparto fotografico. 

Tutti e due, comunque, offrono un nuovo sensore per la fotocamera principale e la nuova suite di servizi di intelligenza artificiale di Nubia: andiamo a scoprirli.

Caratteristiche tecniche
  • Schermo: 6,8" AMOLED FHD+ (2.480 x 1.116 pixel) con refresh rate a 120 Hz e con 400 PPI
  • CPU: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 (un core Cortex-X4 a 3.4 GHz + cinque core Cortex-A720 a 3.2 GHz + due core Cortex-A520 a 2.3 GHz)
  • GPU: Adreno 750 1 GHz
  • RAM: 8/12/16 GB LPDDR5X
  • Memoria interna: 256 GB/512 GB / 1 TB UFS 4.0
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale: 50 MP IMX906 1/1.56, f/1.59 con OIS e Autofocus Laser, lunghezza focale di 35 mm
    • Grandangolare: 50 MP OV50E 1/1.55, f/1.8 con OIS, lunghezza focale di 18 mm
    • Periscopica: 64 MP OV64B, f/3.3 con OIS e zoom ottico 3.3x, lunghezza focale di 85 mm
  • Fotocamera frontale: 12 MP, sotto il display
  • Connettività: Dual SIM 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4 (A2DP, LE), GPS:L1+L2+L5, Beidou:B1C+B1I+B2a+B2b,Galileo E1+E5a, GLONASS G1+G5, QZSS L1+L5, A-GPS
  • Sistema operativo: Android 14 con MyOS 14.5
  • Dimensioni: 163.98 x 76.3 5 x 8.78mm
  • Peso: 246 g
  • Batteria: 6.000 mAh con ricarica rapida cablata a 80W
  • Sicurezza: lettore di impronte digitali sotto al display
  • Certificazione: IP68

Il grande cambiamento sulla Z60 Ultra Leading Version è il chip Snapdragon 8 Gen 3 con un core CPU Cortex-X4 con clock più alto, 3,4 GHz invece di 3,3 GHz, e GPU potenziata a 1 GHz.

Nubia afferma che il SoC aggiornato arriva a 73 TOPS e aiuterà Z60 Ultra nelle attività di intelligenza artificiale sul dispositivo, con la possibilità di eseguire modelli con un massimo di dieci miliardi di parametri.

Lo schermo è lo stesso pannello AMOLED da 6,8 pollici (FHD+ 120Hz) del predecessore, con la stessa fotocamera sotto allo schermo (UDC) da 12 MP ma un algoritmo migliorato per una maggiore luminosità (Front Camera Enhancement Algorithm 6.0 ).

La fotocamera posteriore principale da 35 mm è stata aggiornata con il nuovo sensore IMX906, mentre tutte e tre le fotocamere ora possono avvantaggiarsi della suite IA NeoVision AI Photography System 2.0.

La batteria è sempre la stessa unità da 6.000 mAh con ricarica via cavo da 80 W, con tanto di tecnologia AI "Zero" power consumption 2.0, che garantisce una maggiore autonomia.

Lato software, abbiamo Android 14 con MyOS 14.5. 

Disponibilità e prezzi

Nubia Z60 Ultra Leading Version è disponibile in preordine (le consegne sono previste per la terza settimana di agosto) nei colori Black e Silver ai seguenti prezzi:

  • 8 GB / 256 GB: 729 euro
  • 12 GB / 256 GB: 779 euro
  • 16 GB / 512 GB: 879 euro
  • 16 GB / 1 TB: 979 euro

Nella confezione, trovi il telefono, caricatore, cavo, pellicola e cover trasparente. Tutte le informazioni sul sito di Nubia.

Caratteristiche tecniche
  • Display: AMOLED da 6,78 pollici, risoluzione Full HD+ (2.800 x 1.260 pixel, densità 452 ppi), refresh rate fino a 120 Hz, copertura 100% gamma cromatica DCI-P3
  • Processore: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2, processo produttivo a 4 nm, octa core da 3,36 GHz
  • GPU: Adreno 740, raffreddamento a camera di vapore da 4,233 mm²
  • RAM: 12 / 16 GB LPDDR5x
  • Storage interno: 256 / 512 GB / 1 TB UFS 4.0
  • Fotocamera posteriore:
    • Principale: 50 megapixel IMX906 da 1/1.56 pollici, focale equivalente da 35 mm, struttura lenti 1G+6P, apertura f/1.59, stabilizzatore ottico dell'immagine (OIS)
    • Grandangolo: 50 megapixel OV50D, focale equivalente 13 mm (0,4x), FOV 125°, apertura f/2.0, macro con messa a fuoco fino a 2,5 cm
    • Teleobiettivo: 8 megapixel Hynix847, focale equivalente 80 mm (zoom ottico 2,3x), apertura f/2.4, stabilizzatore ottico dell'immagine (OIS)
  • Fotocamera anteriore: 16 megapixel
  • Connettività: Dual SIM 5G, Wi-Fi 6 ax, Bluetooth 5.3 LE, GPS dual band, Glonass, BDS, Galileo, QZSS, NFC, USB-C, modulo infrarossi
  • Audio: DTS HD sound, stereo speaker
  • Sicurezza: sensore d'impronte digitali sotto al display
  • Sistema operativo: MyOS 14.5
  • Batteria: 5.100 mAh, ricarica rapida a 80W
  • Dimensioni: 163.63 x 75.98 x 8.7mm
  • Peso: 220 grammi
  • Colorazioni: Black/Aqua/White
  • Accessori: in confezione sono inclusi case protettivo e caricatore rapido

Z60S Pro è il successore diretto dello Z50S Pro dello scorso anno e mantiene tutte le specifiche chiave con alcune piccole modifiche. La novità maggiore riguarda la fotocamera principale da 35 mm che presenta un sensore più grande (lo stesso di Z60 Ultra Leading Version).

Oltre alle funzioni IA NeoVision AI Photography System 2.0, Nubia ha anche portato funzioni di intelligenza artificiale come Magic Eraser, Sky e Blur, insieme a un formato cinematografico ultra-wide 65:24 e filigrane personalizzate

Per quanto riguarda la fotografia notturna, troviamo dodici algoritmi di cielo stellato e Galaxy Night Scene Mode.

Tutto il resto non cambia, così come la batteria da 5.100 mAh con ricarica a 80W e algoritmo AI 'Zero' Power Consumption 2.0 per aumentare l'autonomia. L'altra novità sono i colori: ora il telefono è disponibile in Black, Aqua e White.

Disponibilità e prezzi

Nubia Z60S Pro è disponibile in preordine (le consegne sono previste per la terza settimana di agosto) ai seguenti prezzi:

  • 12 GB / 256 GB: 669 euro
  • 12 GB / 512 GB: 769 euro
  • 16 GB / 1 TB: 869 euro

Nella confezione, trovi il telefono, caricatore, cavo, pellicola e cover trasparente. Tutte le informazioni sul sito di Nubia.

Se il mondo Android è la tua passione, ecco alcuni approfondimenti che potrebbero fare al caso tuo.

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Il futuro della BMW X3M: verso un SUV elettrico da 600 CV

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 11:00

Dal 2019, la BMW X3M ha rappresentato il massimo della sportività nel segmento dei SUV della nota casa automobilistica. Il veicolo ha infatti portato con sé l’eredità della terza generazione della X3. Eppure, le recenti speculazioni suggeriscono che questo modello potrebbe essere prossimo alla cancellazione. Ovvero non sarà più prodotto. Questa possibilità è accentuata dalla decisione di BMW di interrompere la produzione della X4. La versione coupé corrispondente alla X3. La sua eliminazione potrebbe essere un segnale premonitore di cambiamenti rilevanti anche per la X3M. Le voci di corridoio indicano infatti che il marchio bavarese stia pianificando di introdurre una nuova versione completamente elettrica della vettura. Probabilmente si tratterà della iX3 M, successore della X3M.

BMW: progetti e prospettive future

La BMW iX3M rappresenterà un salto tecnologico notevole rispetto alla X3 M tradizionale. L’ auto si baserà sulla nuova architettura Neue Klasse, progettata specificamente per le vetture elettriche. In più sarà dotata di una potenza impressionante di almeno 600CV. Insomma, il nuovo SUV elettrico offrirà prestazioni assolutamente elevate. Ma segnerà anche una svolta importantissima nel portfolio di BMW. In quanto riflette l’impegno del marchio verso l’elettrificazione e le tecnologie sostenibili. L’introduzione di un SUV sportivo elettrico con tali caratteristiche rappresenta un passo audace verso la modernizzazione. Poiché risponde alle crescenti esigenze di prestazioni e sostenibilità da parte dei consumatori.

Ad ogni modo, nonostante l’arrivo imminente della iX3M, la società non abbandonerà completamente il segmento dei SUV sportivi a combustione. La X3 M50, attualmente in produzione, continuerà ad essere offerta come alternativa per coloro che preferiscono un motore tradizionale. Questa variante mantiene un motore sei cilindri in linea da 393CV. Assolutamente in grado di accelerare da 0 a 100km/h in soli 4,4 secondi.

Il passaggio da una versione M a combustione a una completamente elettrica evidenzia una trasformazione strategica all’interno di BMW. L’evoluzione della X3M in iX3 M rappresenta così un cambiamento tecnologico. Oltre che una risposta alle richieste globali di maggiore sostenibilità e prestazioni ambientali. Tale evoluzione sarà cruciale nel definire il futuro dell’azienda. Segnando il passaggio a una nuova era di mobilità elettrica senza compromettere l’iconica sportività tipica della casa automobilistica. Resteremo in attesa di ulteriori dettagli e conferme ufficiali. Ma ormai è chiaro che il marchio stia preparando il terreno per una nuova generazione di veicoli ad alte prestazioni.

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iPhone 17: Apple pronta a sconvolgere il mercato con nuove tecnologie

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 10:55

Come sappiamo questo autunno ci aspettano delle novità davvero incredibili per quanto riguarda Apple e i suoi dispositivi. Infatti a settembre dovrebbe uscire la nuova linea dei dispositivi più famosi di Apple, gli iPhone 16, è in concomitanza il nuovo sistema operativo nella casa di Copertino, iOS 18.

Tra gli appassionati, quindi, c’è molta eccitazione e l’attesa delle nuove uscite è stata costellata da una serie di indiscrezioni e rumors su le novità e i dettagli che vedremo a settembre.

Ma se ancora le indiscrezioni sui nuovi smartphone di Apple non sono del tutto confermate, poiché l’ufficialità arriverò soltanto con il lancio di settembre 2024, gli appassionati di tecnologia sono già passati oltre e iniziano a trapelare le prime informazioni su iPhone 17.

iPhone 17: quali saranno le novità più incredibili?

Con molta probabilità iPhone 17 non verrà rilasciato prima dell’autunno del 2025, e le prime ufficialità a riguardo non dovrebbero arrivare prima dell’autunno, eppure ciò adesso si rincorrono voci che riguardano questi incredibili dispositivi.

Secondo le prime indiscrezioni, la prima novità sarà la presenza di un display LTPO, che presenteranno una tecnologia davvero avanzata e mai vista prima.

Le novità, però, non finiranno certo qui ma si parla già della serie di modelli che verranno rilasciati per quanto riguarda la serie 17 degli iPhone, e anche dei prezzi correlati.

Infatti, secondo il rumors, saranno presenti ben quattro dispositivi: iPhone 17 da 6,27“ e con un prezzo base di 799 $, iPhone 17 Pro da 6,27“ e con un prezzo base di 1099 $, iPhone 17 Pro Max da 6,86“ e con un prezzo base di 1199 $ e infine, una novità assoluta, iPhone 17 Slim da 6,65” e con un prezzo base di 1299 $.

Quest’ultimo modello mai visto prima in una serie di iPhone, andrà a surclassare la versione Pro Max, diventando il migliore della serie.

Tutte queste informazioni, e molte altre, come il tipo di chip, la memoria e le caratteristiche del comparto fotografico, sono soltanto delle voci e bisognerà attendere parecchio tempo prima di ottenere l’ufficialità.

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Android Auto: arriva una grossa novità per i semafori

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 10:50

Quando si parla di smartphone e guida, viene senza alcun dubbio in mente Android auto, la nota piattaforma di integrazione di Google da sfruttare quando ci si mette alla guida per non subire troppe distrazioni infatti la più utilizzata a livello mondiale grazie alla possibilità di usufruire di comodi comandi vocali proprio per non dover togliere le mani dal volante.

Ovviamente come tutti i software di Google che Android auto gode di numerosi aggiornamenti costanti che servono a migliorarne l’usabilità, aggiungendo nuove funzionalità sempre più smart e comode e ovviamente rendendo l’integrazione tra auto e smartphone sempre più profonda.

Proprio recentemente, come accade ormai ogni mese Google ha rilasciato un altro aggiornamento di Android Auto che però non introduce troppe novità dal punto di vista delle funzionalità, bensì va a cambiare un piccolo ma radicale dettaglio all’interno di Maps rappresentato in Android auto vediamo di cosa si tratta.

 

I semafori molto più evidenti

Come potete ben vedere d’ora in avanti quando utilizzerete Android auto e le mappe i semafori risulteranno molto più evidenti, infatti all’interno del percorso saranno segnalati con un’icona più grande e soprattutto ben differenziata grazie ad una cornice bianca che serve a far risaltare la presenza dei semafori.

Probabilmente si tratta di un’iniziativa da parte di Google per migliorare l’attenzione dei guidatori durante la guida Per fargli notare meglio la presenza di lanterne semaforiche e dunque aumentare il tasso di sicurezza nelle strade, da sempre pallino di Google la quale si impegna a rendere tutto ciò sempre più preciso.

Dunque, quella che abbiamo tra le mani è una piccola miglioria che però potrebbe senza alcun dubbio rendere l’esperienza d’uso più facile e intuitiva dal momento che ho i semafori salteranno di più all’occhio ovviamente attireranno di più l’attenzione dei guidatori che non dovranno nemmeno concentrarsi troppo sullo schermo e dunque togliere gli occhi dalla strada che ovviamente durante la guida e la fonte di attenzione numero uno.

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iPhone SE 4 in arrivo: caratteristiche tecniche e design innovativo

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 10:45

Secondo alcune indiscrezioni provenienti dalla Cina, l’iPhone SE 4, atteso per la primavera 2024, adotterà lo stesso telaio degli iPhone16 standard. Il noto leaker cinese “Fixed Focus Digital” ha rivelato su Weibo che il processo produttivo del nuovo SE4 sarà identico a quello dei prossimi iPhone16 nella versione non “Pro”. Ciò rappresenta un cambiamento rilevante rispetto alle precedenti voci di corridoio che indicavano un design simile alla versione 14 del suddetto smartphone. La scelta di utilizzare lo stesso telaio potrebbe essere motivata dalla necessità di ottimizzare la produzione e ridurre i costi. Seguendo, in questo modo, una linea comune con i modelli futuri. In più, potrebbe anche essere legata a un aggiornamento del sistema delle fotocamere. Con l’iPhone SE 4 che dovrebbe presentare un singolo sensore posteriore da 48MP e una revisione del modulo fotografico per adattarlo al nuovo design.

iPhone: visioni e prospettive future

Il nuovo iPhone SE4 porterà diverse innovazioni rispetto ai modelli precedenti. Tra le caratteristiche principali, spicca un display più grande. Quest’ ultimo passerà dai precedenti 4,7 pollici a 6,1”. Insieme all’introduzione del Face ID e del notch sul display. Tale aggiornamento rappresenta un notevole passo avanti per la linea SE. La quale, finora, aveva mantenuto uno stile più tradizionale. Il dispositivo sarà inoltre dotato di una porta USB di tipo C e di un tasto azione. Così da migliorare ulteriormente la funzionalità e l’usabilità. Il prezzo di partenza è previsto sotto i 490€ circa. Cosa che lo rende una scelta interessante per chi cerca un iPhone con buone prestazioni a un prezzo più accessibile. Nonostante le similitudini con gli iPhone16, il SE 4 manterrà alcune differenze. Come il sistema di fotocamere, che rimarrà con una sola lente. Mentre il nuovo modello 16 avrà una disposizione verticale dei sensori per supportare la registrazione di video spaziali utilizzabili con l’Apple Vision Pro. Con queste novità, l’iPhoneSE4 si prepara a essere un prodotto molto competitivo nel mercato degli smartphone di fascia media. Promettendo qualità e performance a un prezzo davvero contenuto.

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Porsche Cayenne: nuovo binomio tra hardware e software

Tecnoandroid - Wed, 07/24/2024 - 10:40

Le auto moderne rispetto a quelle del passato sono senza alcun dubbio molto diverse, in passato infatti era quasi totalmente predominante la componente meccanica che si occupava di adempiere a tutti i compiti per il corretto funzionamento della vettura, ora le cose sono invece molto diverse, infatti la cooperazione tra hardware e software è essenziale per la gestione dei veicoli che possono così funzionare al meglio in ogni situazione dal momento che il software gestisce l’hardware nel modo migliore possibile.

Questo binomio sta particolarmente a cuore a Porsche che  ha svelato alcune delle caratteristiche tecniche della Cayenne messe a punto da Porsche Engineering con la collaborazione di alcuni partner e fornitori.

La Cayenne è un veicolo laddove l’integrazione tra hardware e software è essenziale per garantire il massimo delle prestazioni e soddisfare i palati di coloro che scelgono di affidarsi alla nota casa automobilistica, non a caso l’azienda parla di “armonizzazione” tra hardware e software collegandosi al sistema di propulsione e al telaio, ecco dunque che nasce la divisione Drive System di Porsche Engineering che vede una stretta collaborazione tra programmatori e motoristi.

 

Alcuni esempi

Un esempio di perfetta collaborazione tra hardware e software è quello che riguarda la stabilizzazione attiva del rollio, il cui algoritmo deve prendere in considerazione le interazioni e le forze che riguardano il telaio, il funzionamento della trazione integrale, l’impianto frenante, gli input che arrivano dai due assi e infine anche la trazione elettrica nel caso della Cayenne full electric.

L’obbiettivo di tutto ciò è stato quello di poter offrire al guidatore un’esperienza polivalente, in grado di passare da uno standard da strada di città ad uno sportivo con un semplice switch, cosa che ha richiesto numerosi adattamenti software e implementazioni con la componente hardware, merito di un particolare campo di prova definito come HiL (hardware-in-the-loop).

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