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La vita delle batterie agli ioni di litio potrebbe raddoppiare

Android World - Wed, 04/17/2024 - 16:57

Il tema delle batterie è molto dibattuto negli ultimi tempi, complice anche il crescente interesse verso i veicoli elettrici che, per l'appunto, basano il loro funzionamento sulle batterie. E dalla ricerca arriva un interessante studio che riguarda le batterie agli ioni di litio.

Le batterie agli ioni di litio sono quelle potremmo definire classiche, ovvero le più collaudate visto che da anni animano tutti i principali dispositivi elettronici che usiamo, a partire dagli smartphone. E da due team di ricerca berlinesi arriva un interessante studio che mostra come si potrebbe allungare la vita delle batterie agli ioni di litio.

Perché la ricarica accorcia la vita delle batterie

La ricerca in questione è stata condotta dai ricercatori dell'Helmholtz-Zentrum Berlin (HZB) e dell'Università Humboldt di Berlino. Questi hanno scoperto infatti che utilizzando un diverso processo di ricarica, rispetto a quello che viene usato attualmente come standard, si potrebbe addirittura raddoppiare la vita delle batterie.

Per capire come un processo di ricarica influisca sulla vita delle batterie, è bene fare un passo indietro e capire come una batteria si deteriora nel corso del tempo. Una batteria agli ioni di litio è composta da due estremità, anodo e catodo, tra i quali vengono fatte circolare delle particelle cariche elettricamente. Il passaggio di particelle cariche consiste in corrente elettrica. Ed è proprio secondo questo principio che le batterie forniscono energia elettrica.

Dunque, le batterie possono immagazzinare energia elettrica e fornirla ai dispositivi ai quali vengono collegate. Il problema della loro durabilità nel tempo consiste nel deterioramento dei suoi componenti, il quale causa un abbassamento della sua capacità di immagazzinare energia. Fino ad arrivare al punto in cui la batteria è esausta, ovvero non è più capace di immagazzinare, e quindi di fornire, energia.

I ricercatori hanno osservato infatti un ispessimento dell'anodo e una degradazione della struttura degli elettrodi dopo un certo numero di ricariche. Questo perché la ricarica presuppone un passaggio di corrente tra anodo e catodo, la quale sottopone a stress meccanico i componenti della batteria.

Come è possibile allungare la vita delle batterie

Attualmente gli standard di ricarica prevedono l'utilizzo di una corrente continua. I ricercatori menzionati sopra invece hanno provato un nuovo algoritmo di ricarica basato sulla corrente pulsata. La corrente pulsata si differenzia dalla continua perché non prevede un'intensità costante ma variabile in maniera periodica.

I ricercatori hanno osservato come la corrente pulsata generata con impulsi ad alta frequenza implichi una degenerazione meno marcata delle strutture interne delle batterie. E quindi questo si tradurrebbe in una vita delle batterie più ampia.

Se volete saperne di più sugli aspetti tecnici della ricerca, potete leggere il paper completo che descrive la ricerca, disponibile a questo indirizzo.

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Abbiamo provato il purificatore Ikea che può diventare un tavolino

Android World - Wed, 04/17/2024 - 16:37

Nel panorama dei purificatori d'aria (e della smart home in generale), Ikea ha fatto un notevole ingresso con il suo modello Starkvind, un dispositivo che non solo promette di migliorare la qualità dell'aria interna, ma si distingue anche per il suo design integrato e la sua intelligenza tecnologica. Quello della purificazione dell'aria è indubbiamente un tema sempre più discusso, soprattutto nei periodi di minori piogge e in alcune specifiche zone d'Italia. A tal proposito vi lasciamo anche il nostro articolo sulle migliori app per controllare la qualità dell'aria.

L'idea dietro a Starkvind, come un po' tutti i prodotti Ikea connessi lanciati negli ultimi anni è di coniugare funzionalità avanzate e uno stile che si adatta perfettamente all'arredo moderno. Questo purificatore si propone come una soluzione ideale per chi cerca efficienza senza sacrificare l'estetica.

Questo è particolarmente vero se si guarda a uno degli aspetti più interessanti del purificatore Starkvind. IKEA ha scelto infatti di offrire due varianti: una versione stand alone e una integrata in un tavolino. Questo approccio permette al purificatore di fondersi discretamente con l'arredamento di casa, evitando l'aspetto ingombrante che caratterizza molti altri purificatori sul mercato. La versione tavolino è particolarmente innovativa, combinando utilità e funzionalità in un unico prodotto che serve sia come purificatore d'aria sia come mobile. Purtroppo noi abbiamo avuto modo di provare la versione "stand alone" che offre ovviamente la stessa tecnologia ma necessita di uno spazio dove essere posizionato in verticale.

Dal punto di vista tecnologico Starkvind è equipaggiato con un sistema di filtraggio in grado di catturare particelle fino a 2,5 micron (PM2.5), come polvere, polline e altre impurità presenti nell'aria. Il dispositivo include in confezione anche un filtro a carboni attivi che è indispensabile per ridurre la presenza di odori e gas potenzialmente nocivi, rendendo l'aria non solo più pulita ma anche più piacevole da respirare. Sul retro (o sotto nella configurazione a tavolino) troviamo uno scompartimento dove collegare l'alimentazione e anche alloggiare l'alimentatore se la presa di corrente è sufficientemente vicina e vogliamo nascondere questo elemento. Il modello stand alone differisce per la presenza di due piccoli piedini per il posizionamento "in piedi", mentre in quello a tavolino questi sono sostituiti dalle gambe.

La versione da noi provata aveva una piacevole copertura in tessuto, mentre ovviamente il tavolino ha il piano di legno. L'aria viene espulsa tramite il piccolo spazio fra questo pannello e il purificatore vero e proprio: una soluzione più elegante di quella adottata dai classici purificatori.

Starkvind può essere facilmente controllato tramite l'app Ikea Home smart, vi permette di regolare le impostazioni direttamente dallo smartphone. Le opzioni non sono moltissime e si riassumono nella regolazione della potenza, che potete ovviamente anche lasciare su "auto" e sulla possibilità di spegnere il piccolo le di stato o di bloccare il controllo manuale, comodo se avete bambini in casa. Il controllo fisico sul purificatore replica ovviamente le stesse funzioni. Il purificatore è compatibile anche con sistemi di casa intelligente, come Google Home e Amazon Alexa, facilitando l'integrazione con altre tecnologie smart home. Per il controllo smart o tramite app vi servirà un hub Ikea Dirigera.

Il purificatore d'aria Starkvind è disponibile nei negozi Ikea e online sullo store dell'azienda a 139€ nella configurazione da noi testata. Si tratta di un prezzo leggermente inferiore ai concorrenti. Riteniamo un vantaggio non da poco che questo sia venduto da Ikea, garantendovi probabilmente la disponibilità di parti di ricambio più a lungo. La versione tavolino costa poco di più: 159€.

Il purificatore d'aria Starkvind di Ikea rappresenta una scelta eccellente per chi cerca una soluzione efficace e elegante per migliorare la qualità dell'aria in casa. Questo è particolarmente vero se opterete per la soluzione a tavolino, ch vi permette di "nascondere" la presenza di un altro elettrodomestico e di recuperare in modo elegante la superficie occupata.

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VirtualBox 7.0.16 Launches With Numerous Fixes and Enhancements

Linux Today - Wed, 04/17/2024 - 16:30

VirtualBox 7.0.16 adds support for Linux kernel 6.9, addresses UBSAN warnings, updates Windows guest additions, and more.

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Google pensa a un nuovo nome per il prossimo pieghevole

Tecnoandroid - Wed, 04/17/2024 - 16:30

Il prossimo smartphone pieghevole di Google potrebbe avere un nome inaspettato. Alcune fonti ritengono che fino a pochi giorni fa tra le intenzioni del colosso vi sarebbe stata quella di mantenere invariata la denominazione del suo dispositivo di seconda generazione ma qualcosa potrebbe essere cambiato.

Aveva già fatto notizia la voce per cui la novità di quest’anno riguardava principalmente la scelta di ampliare la famiglia Pixel 9 proponendo anche un Pixel 9 Pro XL, a ciò si aggiunge la possibile decisione di Google di chiamare il suo pieghevole Pixel 9 Pro Fold. 

Google Pixel 9 Pro Fold sarà un vero top di gamma?

 

La scelta di chiamare il prossimo pieghevole “Google Pixel 9 Pro Fold” non è così banale come potrebbe apparire. Inserendo lo smartphone all’interno della famiglia di top di gamma prevista per quest’anno e attribuendo ad esso una tale denominazione, Google non farà che creare delle aspettative decisamente alte che dovranno corrispondere alla realtà per non intaccare quel rapporto di fiducia con il pubblico che negli ultimi anni è riuscita a creare.

L’evoluzione dei Google Pixel ha raggiunto dei risultati davvero soddisfacenti, che rendono i dispositivi al pari dei top di gamma Apple o Samsung. Per l’azienda di Mountain View ora sarà compito arduo proporre un pieghevole le cui prestazioni superino di gran lunga quanto garantito dalla concorrenza e dai suoi stessi Pixel 9.

Le indiscrezioni trapelate fino a questo momento suggeriscono la presenza di un display interno da 8,02 pollici e di un display esterno da 6,29 pollici. Il chip sarà un Tensor G4 mentre la batteria avrà una capacità di 5000 mAh. Molto probabilmente il retro del dispositivo accoglierà un comparto fotografico costituito da tre sensori di cui non conosciamo ancora alcun particolare. Esteticamente il Google Pixel 9 Pro Fold somiglierà molto ai Pixel 9, di cui sono trapelate già diverse immagini che hanno mostrato dei dispositivi davvero interessanti ed eleganti.

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L'app perfetta per la registrazione video anche su Android: Blackmagic Camera è in arrivo

Android World - Wed, 04/17/2024 - 16:25

Quando si parla di app per la fotografia entriamo in un argomento di grande interesse per tanti utenti, sia su Android che su iPhone (ecco la raccolta dei migliori cameraphone del momento). E vi farà piacere che una nuova app per la registrazione video stia arrivando su Android.

Non si tratta di un'app qualunque, ma di Blackmagic Camera. Per chi non la conoscesse, si tratta dell'app sviluppata dalla stessa casa di produzione di DaVinci Resolve, il popolare editor video che permette numerose personalizzazioni. L'app è stata recentemente lanciata su iPhone, portando tantissime opzioni di personalizzazione.

La novità delle ultime ore consiste nel fatto che Blackmagic Camera sarebbe in arrivo anche per i dispositivi Android. Questo è quanto riferito dallo youtuber MrAlexTech, il quale durante una fiera tecnologica ha mostrato come Blackmagic Camera fosse in esecuzione su un dispositivo Android.

Dal video che mostra la novità, che trovate in basso, vediamo come l'app Blackmagic Camera proponga più o meno tutte le opzioni che troviamo su iPhone per la registrazione personalizzata dei video. Si tratta sostanzialmente di un'app di terze parti che permette una registrazione video in "modalità manuale", con la possibilità di personalizzare vari parametri, come l'obiettivo, FPS, velocità dell'otturatore, ISO, bilanciamento del bianco e tinta.

Ovviamente ci si aspetta anche una sincronizzazione con Blackmagic Cloud e con DaVinci Resolve, in modo da accedere ai video registrati da qualsiasi altro dispositivo connesso al proprio account, compresi i PC desktop.

L'app Blackmagic Camera per Android potrebbe essere disponibile solo per un numero limitato di modelli, almeno all'inizio. Tra questi dovrebbero figurare Galaxy S24 e Pixel 8. Staremo a vedere se la compatibilità verrà estesa in futuro.

Quando arriva l'app Blackmagic Camera su Android? Difficile da dire. Al momento non è ancora disponibile, e quella che abbiamo visto in video consiste probabilmente in un'anteprima non ufficiale. Anche sul sito ufficiale non troviamo menzioni alla versione Android. Torneremo ad aggiornarvi non appena sarà disponibile sul Play Store.

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Siete disposti a spendere 40€ per il ritorno di un classico, anche se dura meno di un film?

Android World - Wed, 04/17/2024 - 16:20

Quando mi chiedono qual è stato il primo gioco a cui io abbia mai giocato, rispondo di getto sempre "Contra", anche se non è propriamente vero. Del resto, la mia prima console è stata lo ZX Spectrum, console sulla quale non c'era, ma Contra dell'87, sul NES, è quello che ricordo di aver giocato davvero. E con "giocato davvero" intendo finito, rifinito, gustato con amici, fratelli e cugini. Il suo ritorno con Contra: Operation Galuga è dunque ben voluto da me e da migliaia di giocatori scottati da un orrendo Rogue Corps del 2019 che aveva disatteso le aspettative.

Per chi non l'avesse mai sentito nominare, Contra è il capostipite del run-and-gun, genere molto popolare all'epoca, ulteriormente diffuso negli anni grazie ai cabinati arcade. Questo Operation Galuga ne riprende il medesimo spirito, ponendosi a metà strada tra un rifacimento ed un seguito, considerando la presenza di alcuni livelli simili nella struttura al primissimo capitolo.

Tagliamo però la testa al toro: in quanto run-and-gun, Contra: Operation Galuga può essere terminato in circa due ore, anche meno se si decide di saltare i filmati, sorprendentemente lunghi se, appunto, si considera il genere d'appartenenza. Nonostante la longevità ridotta e i valori produttivi tutto sommato modesti, Konami ha scelto di piazzare il gioco a 39,99€, una cifra esosa per una produzione di questo tipo.

Al di là del discutibile prezzo di lancio, l'operazione di WayForward può dirsi un successo, almeno in parte. Le aggiunte del doppio salto e di un'azione speciale, come lo scatto e la scivolata, hanno migliorato la mobilità dell'eroe senza intaccare il bilanciamento dell'azione, che rimane serrata, a scorrimento laterale e piena di proiettili da schivare. 

Anche le iconiche armi hanno subito un'evoluzione, visto che la raccolta doppia di un'arma la potenzia ulteriormente: è così che il lanciafiamme aumenta la sua portata, il mitra spara più proiettili e il lanciamissili incrementa i suoi danni. Le stesse armi, poi, possono essere consumate per attivare un super potere, come scudi o droni di soccorso, i quali sono in grado sovvertire l'esito di una battaglia.

Addirittura vi è anche un sistema di abilità, sebbene sia molto semplicistico. Nel corso del gioco, infatti, potrete accumulare dei crediti spendibili nell'apposito negozio per sbloccare talenti extra, come una maggiore barra della vita o una partenza agevolata del livello con un'arma speciale in mano. Nulla di stravolgente, sia chiaro, ma è un elemento gradito, anche perché se ne possono equipaggiare un massimo di due, offrendo un minimo di strategia su cosa indossare, e cosa no.

Insomma, ci sono piccole evoluzioni alla formula di base che, oltre a funzionare molto bene, la vanno a migliorare. Contra: Operation Galuga è un piacere da giocare e gli otto livelli dell'avventura principale sono vari e davvero ben confezionati, in pieno stile "fantamilitare" e nostalgico: c'è il livello nella giungla, nella neve, quello nelle rovine con le trappole, persino a bordo delle moto. È Contra nella sua forma più pura e sono sicuro che piacerà così com'è.

La delusione deriva dal fatto che la longevità sia molto ridotta. Certo, fa capolino una modalità arcade giocabile in quattro giocatori in contemporanea che taglia i filmati della storia per dare spazio solo e soltanto al gameplay puro, e non manca qualche personaggio sbloccabile in più rispetto ai soliti Bill e Lance, ma si sente davvero l'esigenza di uno sforzo creativo maggiore, soprattutto in virtù del prezzo di lancio tutt'altro che giusto. I veterani lo giocheranno e rigiocheranno, anche grazie ad una modalità sfida che inanella specifiche sezioni dei livelli sotto condizioni estreme, ma tutti gli altri vorranno giustamente qualcosina in più.

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Shein: una nuova truffa mette in pericolo gli utenti, fate attenzione

Tecnoandroid - Wed, 04/17/2024 - 16:00

Fare shopping online è diventato così comune che andare in giro per negozi non ha più lo stesso sapore. La comodità di eseguire ordini direttamente dai propri dispositivi non ha eguali e riceverli a casa nostra ci rende le cose molto più semplici. Anche nel caso in cui non fossimo soddisfatti, la possibilità di poter fare il reso ci dona la certezza di non star gettando al vento il nostro denaro e di avere un’alternativa a disposizione. Vogliamo parlare di prezzi? Su Shein, ad esempio, possiamo comprare tante cose pur spendendo poco. Poter pagare con pochi click, inoltre, ci risparmia anche dal dover prendere la nostra carta ogni singola volta, ma le transazioni così semplici, cosa di cui pochi sono a conoscenza hanno dei rischi.

Le truffe negli acquisti su Shein ed altre piattaforme online sono sempre più comuni e pericolose. Le segnalazioni crescono ogni giorno ed anche noi italiani potremmo incapparci facilmente. I malviventi utilizzano metodi raffinati ed ingannevoli con l’intento di accedere ai nostri dati personali e di arrivare ai nostri conti. Per non cadere nelle loro trappole, essere a conoscenza delle eventuali truffe è diventato essenziali, specialmente quando usiamo le informazioni bancarie o postali. Ciò che consigliano le autorità è di verificare il brand o il sito e di controllare che l’URL sia ufficiale.

Fate attenzione alle pagine buono sconto di Shein

Proprio di recente, Shein è finita sotto i riflettori per truffe online. Questo marchio cinese, famosissimo per la vendita a basso costo, è diventato strumento di hacker che cercano di trarre vantaggio dagli utenti. La tattica usata più diffusa è la manipolazione dei link associati alle promozioni di Shein. Questi link portano direttamente su pagine web fasulle create di proposito.

Per proteggersi dalle truffe online è consigliabile utilizzare carte prepagate piuttosto che quelle collegate ai conti correnti, caricando solo le cifre piccole o specifiche a seconda degli acquisti che si vogliono fare. Con questa metodologi si limita il rischio di perdite finanziarie. Qualunque operazione si faccia, che sia Shein o un’altra piattaforma, è importante essere cauti. Attenzione soprattutto alle pagine promozionali, sappiamo che gli sconti fanno gola, ma il rischio è troppo alto.

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iPhone 16 Pro con 256 GB e allo stesso prezzo? No, non è vero

Android World - Wed, 04/17/2024 - 15:56

Nei giorni scorsi si è diffuso online un rumor incredibile (letteralmente) riguardo iPhone 16 Pro. Apple avrebbe deciso di partire da 256 GB di spazio di archiviazione per il modello base.

Il problema è che la fonte di questa "notizia" non aveva alcuna prova concreta a sostegno di questa ipotesi, né era un leaker così noto da potergli credere sulla fiducia. Eppure "il rumor" si è diffuso al punto che qualcuno parlava anche di prezzo inalterato rispetto al passato, quasi fosse una certezza. Peccato però che nel frattempo anche il primo sito su cui era stata riportata la notizia abbia già preso le distanze.

Non ci sarà un iPhone 16 Pro da 256 GB senza rincari. O meglio, non abbiamo alcuna prova che ci sarà davvero un simile telefono a marchio Apple il prossimo autunno. Possiamo sperarci? Certo, come possiamo sperare di vincere alla lotteria, ma questo non lo renderà per forza concreto.

Detto questo, iPhone 15 Pro Max ha già fatto il salto a un minimo di 256 GB, quindi c'è la possibilità concreta che lo faccia anche il 16 Pro, ma è solo una possibilità per adesso, come decine di alter cose che Apple potrebbe fare con i suoi prossimi iPhone. Potremmo anche provare a indovinare quali, ma anche se dovessimo indovinare questo non farebbe di noi dei leaker. E nemmeno degli oracoli.

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Nucleare: il ritorno in Italia per contrastare il cambiamento climatico

Tecnoandroid - Wed, 04/17/2024 - 15:30

Il tema del nucleare è entrato nuovamente, e forse anche con più forza, a far parte dei dibattiti riguardanti l’approvvigionamento del nostro Paese. La stessa Presidente Meloni ha ribadito più volte la sua posizione positiva verso l’uso di questa fonte. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha ribadito ancora una volta la sua importanza durante il convegno “Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico” tenutosi all’Università di Pavia.

Per il ministro e il governo in generale, il nucleare potrebbe essere la risorsa migliore se si vuole riuscire a contrastare con più forza il cambiamento climatico. Il suo utilizzo permetterebbe anche all’Italia di giungere finalmente all’indipendenza energetica. Il governo, in realtà, già si sta muovendo verso questa fonte energetica. Ha infatti proposto ad inizio anno l’adozione dei Small Modular Reactors (SMR). Si tratta di reattori nucleari di piccole dimensioni capaci di produrre energia emettendo basse quantità di carbonio.

Il nucleare è pericoloso o no? Il parere del governo

Il nucleare è già sparso in tutta Europa ed è uno dei metodi più sfruttati perla produzione energetica, con il 20% dell’energia. Il ministro Pichetto ha spiegato che il procedimento che porterebbe al ritorno al nucleare anche in Italia avverrebbe con modalità molto diverse rispetto al passato. Ora si avrebbe una maggiore attenzione alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale. Il nucleare, per il governo italiano, potrebbe anche consentire il raggiungimento dell’obiettivo di non dover usare più il carbone e al non dover più sacrificare il nostro territorio.

Il ministro ha evidenziato che l’Italia ha bisogno di molta energia per riuscire nell’intento di rivoluzionare il sistema produttivo e che il nucleare potrebbe essere lo strumento maggiormente efficiente per avere tale trasformazione. Il a tale fonte porta inevitabilmente alla nascita di preoccupazioni sulla sicurezza e sulla gestione dei rifiuti nucleari, aspetti su cui il governo non ha ancora espresso le sue intenzioni.  Il nucleare potrebbe essere effettivamente una buona alternativa, bisognerebbe “solo” creare delle strategie che tengano conto degli effetti della costruzione dei reattori a lungo termine.

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High-Priority PuTTY Vulnerability Threatens Server Access Security

Linux Today - Wed, 04/17/2024 - 15:30

PuTTY’s security flaw (CVE2024-31497) in ECDSA P521 keys risks private data exposure. Urgent update is needed.

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Pixel 8a si mostra in tutti e quattro i suoi colori: quale preferite?

Android World - Wed, 04/17/2024 - 15:13

La serie Pixel A ogni anno riesce ad avvicinare diversi utenti, soprattutto grazie ad un rapporto equilibrato tra prezzo finale e prestazioni. L'ultimo dispositivo della serie sarà Pixel 8a, che dovrebbe essere lanciato durante il Google I/O del prossimo 14 maggio. Tra le ultime indiscrezioni, oggi è circolata quella relativa ai colori in cui sarà disponibile lo smartphone di Google.

Il leaker Arséne Lupin, infatti, ha condiviso i render dei modelli di Pixel 8a in tutti e quattro le tonalità disponibili: Obsidian, Mint, Porcelain e Bay. La prima è una colorazione piuttosto scura, quasi nera; la seconda invece richiama un verde molto acceso, mentre Porcelain è tendente al colore bianco. Bay, infine, è dedicata agli utenti che amano l'azzurro deciso già visto su Pixel 8 Pro.

Passando al design, si può osservare che le voci trapelate in passato sono confermate, con uno spiccato richiamo alla serie principale di Pixel 8. La barra della fotocamera, ad esempio, è piuttosto sporgente, così come i bordi che risultano abbastanza arrotondati.

Passando alle specifiche, il processore scelto dovrebbe essere il Tensor G3, affiancato a 8 GB di RAM ed a 128 GB di memoria interna. La batteria avrà una capacità di 4.500 mAh, con supporto alla ricarica da 27 W. Il comparto fotografico includerà il sensore principale da 64 MP ed una lente grandangolare da 13 MP. Il display, invece, dovrebbe avere una diagonale da da 6,1" full HD+ e refresh rate fino a 90 Hz.

Infine, come accennato all'inizio, Pixel 8a dovrebbe essere lanciato durante il Google I/O di maggio. Sul prezzo di vendita ancora non ci sono dettagli precisi, tuttavia si parla di un possibile rincaro rispetto a Pixel 7a.

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Google rivoluziona completamente il nome del Pixel Fold 2

Tecnoandroid - Wed, 04/17/2024 - 15:00

Con il lancio della famiglia Pixel 9, Google potrebbe introdurre un interessante cambiamento nella propria line-up di prodotti. Infatti, l’azienda di Mountain View sembra orientata a raccogliere tutti i dispositivi sotto un’unica serie.

La famiglia Pixel 9 includerà i nuovi flagship a cui si aggiungerà anche il nuovo foldable dell’azienda. Stando a quanto scoperto dagli esperti di AndroidAuthority, lo smartphone pieghevole di Google prenderà il nome di Pixel 9 Pro Fold.

Si tratta di un cambiamento sostanziale rispetto al precedente modello. Infatti, la scorsa generazione è stata battezzata Pixel Fold da Mountain View. Gli analisti erano concordi nell’indicare che il nuovo modello si sarebbe chiamato Pixel Fold 2, in continuità con la nomenclatura.

 

Google cambia tutto, il Pixel Fold 2 non si chiamerà così ma avrà un nome del tutto nuovo e farà parte della famiglia Pixel 9

Le indiscrezioni indicano che Google sia al lavoro su ben quattro diversi modelli che caratterizzano la famiglia Pixel 9. La nuova famiglia si preannuncia la più variegata di sempre per BigG.

Infatti, con il nome in codice “tokay” e “caiman” sono indicati Pixel 9 e Pixel 9 Pro. A questi si aggiungono due ulteriori modelli caratterizzati dai nomi “Komodo” e “comet” che dovrebbero indicare, rispettivamente, Pixel 9 Pro XL e Pixel 9 Pro Fold.

Ecco, quindi, che in totale si avranno quattro device differenti tra cui anche l’attesa nuova generazione del device foldable. Al momento, è ancora troppo presto per parlare di una scheda tecnica ufficiale ma possiamo unire tutte indiscrezioni trapelate a riguardo.

Il presunto Pixel 9 Pro Fold sarà caratterizzato da un display interno da 8.02 pollici e da uno esterno da 6.29 pollici. Il device potrà contare sulla presenza del SoC Tensor G4, affiancato da 16GB di RAM di tipo LPDDR5 e 256 GB di memoria interna di tipo UFS 4.0.

Il lancio dell’intera famiglia è previsto per ottobre di quest’anno, quindi non resta che attendere maggiori dettagli che non tarderanno ad arrivare.

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WhatsApp farà la spia se siete online di recente

Android World - Wed, 04/17/2024 - 14:46

In WhatsApp beta per Android numero 2.24.9.14 alcuni utenti hanno una novità che potrebbe sollevare qualche polemica di privacy: un piccolo elenco di amici che di recente sono stati online.

Come potete vedere nello screenshot qui sotto, pubblicato dal solito WABetaInfo, nella pagina che compare premendo sul pulsante per creare una nuova chat è presente anche una sezione "recently online", dove vengono suggeriti appunto alcuni contatti che sono stati recentemente attivi su WhatsApp.

Chiariamo che non si tratta di un elenco esaustivo di tutti gli amici attivi di recente, ma solo di suggerimenti basati sugli algoritmi di WhatsApp, la cui dinamica precisa ci è ignota. In base a quanto riportato dalla fonte però sembra che, se un utente ha impostato che il suo ultimo accesso non può essere visto da nessuno, il suo nome non comparirà tra i suggerimenti.

L'idea di WhatsApp può essere quella di aiutare a capire chi sia stato attivo di recente, magari allo scopo di avviare o meno una chiamata, ma di fatto è comunque un tipo di suggerimento molto fine a sé stesso.

Non essendo una lista completa, magari la persona che ci interessa contattare è stata online di recente ma semplicemente non viene mostrata. E in ogni caso, se volessimo avviare un chat / chiamata con qualcuno, poco importa se è stato attivo o meno: nel caso di una conversazione il destinatario ci risponderà quando potrà, e nel caso di una chiamata magari sarà proprio lo squillo del telefono a richiamarlo.

Dato che vedere lo stato online è sempre un argomento controverso, andarsi a impelagare con una cosa del genere per una funzione della quale fatichiamo a trovare una vera utilità non ci sembra l'idea migliore del mondo. Magari anche WhatsApp la penserà allo stesso modo e tornerà sui suoi passi prima di rilasciare la funzione in stabile.

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La lavapavimenti top di Tineco si rinnova: lavaggio a 70°C e asciugatura del rullo per eliminare gli odori

Android World - Wed, 04/17/2024 - 14:41

La divisione italiana di Tineco annuncia oggi la disponibilità per il nostro mercato della nuova lavapavimenti Tineco FLOOR ONE S7 FlashDry, evoluzione della S7 Pro che abbiamo visto lo scorso anno.

Da brava lavapavimenti, la S7 FlashDry aspira e lava i pavimenti in un colpo solo. Per rendere più facile il compito troviamo a bordo il sistema di autopropulsione SmoothPower. Questo genere di dispositivi non è tra i più leggeri, anche per via del serbatoio di acqua pulita e di tutte le componenti che servono per gestire i flussi d'acqua in entrata e in uscita. Con il sistema SmoothPower, le due grandi ruote gommate posteriori risultano di fatto motorizzate, aiutando l'utilizzatore a spostare in avanti o indietro la lavapavimenti dando spinta elettrica alle ruote.

Ma SmoothPower era già presente anche sulla S7 Pro, così come il sensore Tineco iLoop, che rileva il livello di sporco regolando automaticamente la potenza di aspirazione e il flusso dell'acqua in modo da risparmiare autonomia preziosa; o il rullo che va da bordo a bordo con luce LED frontale. Quali sono quindi le novità?

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Tanta tecnologia sì, ma la componente essenziale per una lavapavimenti è un buon rullo. E non è solo la bontà del rullo a fare la differenza, ma anche la sua manutenzione. A tal proposito, le basi ricarica delle lavapavimenti di solito si occupano di risciacquarlo, in modo da rimuovere lo sporco residuo. Non tutte però asciugano il rullo. Il nuovo modello Tineco integra il sistema autopulente FlashDry, che usa acqua a 70°C per rimuovere macchie e sporco residuo non solo dal rullo della spazzola, ma anche dal tubo attraverso cui passa lo sporco. La base di ricarica lava il rullo a 70 gradi per 2 minuti, per poi applicare l'asciugatura FlashDry a 70°C e centrifuga per lasciare il tutto asciutto, pulito e, soprattutto, senza odori. Se non si lava accuratamente il rullo, e soprattutto non lo si asciuga a dovere, tende infatti nel tempo ad avere odori non proprio piacevoli. L'obiettivo di Tineco insomma era ridurre il più possibile la manutenzione del dispositivo. L'unica cosa che rimane da fare all'utente è rimuovere l'acqua sporca dal serbatoio frontale quando avete finito di pulire il pavimento di casa!

Ci sono novità anche sul lavaggio: Tineco FLOOR ONE S7 FlashDry presenta infatti un flusso d'acqua a pressione bilanciata. Lavaggio continuo con acqua fresca e riciclo dell'acqua sporca quindi, con un flusso costante di acqua a 450 rotazioni al minuto.

Tineco FLOOR ONE S7 FlashDry è disponibile già da ora su Amazon Italia al prezzo consigliato di 799€, lo stesso prezzo di lancio dell'S7 Pro l'anno scorso. Potete però applicare un coupon di 40€ dalla scheda del prodotto per avere appunto 40 euro di sconto.

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Apple sta lavorando per migliorare la qualità fotografica degli iPhone 16

Tecnoandroid - Wed, 04/17/2024 - 14:30

Lo sviluppo della famiglia iPhone 16 è ancora in corso presso i laboratori di Cupertino ma ci sono alcune caratteristiche che sono già state definite da Apple. Il gigante californiano, infatti, renderà i nuovi flagship dei veri e propri cameraphone.

Per raggiungere questo obiettivo, Apple ha introdotto due cambiamenti molto importanti. Il primo riguarda il tanto chiacchierato Capture Button che renderà più facile e veloce scattare fotografie grazie al tasto fisico che si comporterà come il pulsante dell’otturatore delle macchine fotografiche analogiche e digitali.

Il secondo e più importante cambiamento, invece, riguarda l’utilizzo di un comparto fotografico evoluto rispetto agli iPhone 15. Secondo le indiscrezioni lanciate da Yeux1122, Apple sta lavorando su lenti di nuova generazione.

 

Apple punta a migliorare gli scatti fotografici della famiglia iPhone 16 rivoluzionando le ottiche e utilizzando una nuova tecnologia

Per garantire il massimo passaggio di luce attraverso le ottiche, l’azienda di Cupertino si affiderà alla tecnologia ALD (atomic layer deposition). Grazie a questo processo produttivo, è possibile creare strati estremamente sottili da posizionare sulla superficie degli elementi. Si parla di dimensioni di grandezza che vanno nell’ordine di nanometri, quindi si lavora con strumenti di elevata precisione.

Gli analisti ritengono che Apple utilizzerà questi strati estremamente sottili per migliorare la resa delle foto. In particolare, si andranno a ridurre i fenomeni di lens flare e di ghosting che potrebbero inficiare la qualità generale degli scatti.

Entrando maggiormente nello specifico, gli ingegneri di Cupertino puntano a controllare meglio i raggi luminosi al fine di limitare i fenomeni di riflessione e rifrazione non voluti. Quando si verificano questi fenomeni ottici, le foto possono presentare porzioni sovraesposte, abbassando la qualità generale dello scatto.

Il nuovo sottilissimo strato posizionato sulle lenti permetterà di abbassare l’indice di riflettività del vetro. In questo modo, le onde luminose non saranno disperse ma si potranno concentrare sul sensore ottenendo scatti migliori.

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Grazie all'ultimo update, Microsoft Store sarà più veloce

Android World - Wed, 04/17/2024 - 14:23

Grazie all'ultimo aggiornamento, Microsoft Store ora garantisce prestazioni migliori e soprattutto tempi di caricamento più brevi. L'update in questione introduce la versione 22403 ed è già disponibile. Nonostante non sia stato diffuso un registro delle modifiche completo, diversi dipendenti dell'azienda hanno segnalato le novità più significative.

Nella fattispecie, secondo Rudy Huyn, Principal Lead Architect del Microsoft Store, le pagine dei prodotti si caricano in media il 40% più velocemente. Ancora, tramite un controllo dei diritti e delle licenze maggiormente ottimizzato, il pulsante Acquista apparirà fino al 50% più rapidamente. Inoltre, nella maggior parte delle situazioni, l'utente non vedrà nemmeno una schermata iniziale quando aprirà lo store.

Per chi volesse verificare il numero di versione del Microsoft Store installato sul proprio dispositivo Windows 10/Windows 11, sarà sufficiente avviare il programma, premere sull'icona in alto a destra che include il riferimento al proprio account. Da qui in poi basterà:

  • Premere su Impostazioni;
  • Scorrere il contenuto fino alla voce Informazioni;
  • Trovare la voce relativa al numero della versione del Microsoft Store.

Dunque, Microsoft continua ad apportare vari miglioramenti al suo store, che rispetto all'inizio sicuramente ha compiuto diversi passi in avanti. Difatti, l'attuale Microsoft Store è piuttosto diverso da quello che fu lanciato con Windows 8, per la conseguente soddisfazione degli utenti. Infine, sempre recentemente, la società ha implementato l'icona Novità, appena sopra l'icona Raccolta. In questa sezione è possibile informarsi sulle nuove funzionalità aggiunte allo store.

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Apple rinnova la sua linea di Mac con il potente chip M4: ecco cosa aspettarsi

Tecnoandroid - Wed, 04/17/2024 - 14:00

Il costante e irrefrenabile avanzamento degli strumenti tecnologici e della tecnologia stessa porta le aziende ad accelerare i tempi di produzione e le date d’uscita di alcuni dispositivi e componenti elettroniche.

Un esempio lampante è quello che sta accadendo ad Apple in queste settimane, una delle aziende definite big tech, ovvero che dominano il settore delle tecnologie.

Infatti, fino a questo momento Apple ha sempre mantenuto una strategia ben precisa, ovvero un ciclo di aggiornamento di 12 mesi per gli iPhone e di 18 per i Mac, ciò significa che ogni 18 mesi Apple rilascerà un aggiornamento dei processori.

A quanto pare, secondo alcune indiscrezioni, il colosso di Cupertino è pronto a rilasciare la nuova versione del chip per i Mac, l’M4, già a partire dalla fine del 2024, e non durante i primi mesi del 2025, come previsto.

Apple, in arrivo M4 per i Mac: ecco cosa cambierà

Il nuovo processore M4 avrà delle similitudini con il precedente ma anche delle sostanziali differenze. Per quanto riguarda i punti in comune, il nuovo chip si baserà su un processo di 3nm che ricorda molto il vecchio M3. Tuttavia, M4 avrà sicuramente l’integrazione on device dell’intelligenza artificiale, una potenza maggiore e anche una migliore efficienza energetica.

Per questo nuovo chip, esattamente come in passato, ci saranno diverse versioni, dalla base alla variante Ultra, passando per un’altra di fascia sempre molto alta denominata Brava.

Non ci sono ancora dei particolari dettagliati che riguardano le prestazioni dei nuovi processori di Apple, ma si possono prevedere le uscite dei nuovi Mac che per la prima volta in assoluto saranno tutti aggiornati con lo stesso chip.

Tra le uscite più attese abbiamo il MacBook Pro da 14 pollici e l’iMac da 24 pollici entrambi in arrivo per il 2024, e il MacBook Air da 13 pollici, il Mac Studio e il Mac Pro durante i mesi del 2025.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Le auto elettriche potrebbero far estinguere le scimmie

Tecnoandroid - Wed, 04/17/2024 - 13:30
Le scimmie africane fortemente minacciate di estinzione a causa dell’estrazione di materie prime

Un recente studio condotto dall’Università Martin Luther di Halle-Wittenberg ha sollevato una questione urgente riguardo alla sopravvivenza delle scimmie africane. Delle scimmie si è discusso molto ultimamente, ma per problematiche etiche legate agli esperimenti di Neuralink e delle loro conseguenze su quei poveri animali. In questo caso, invece, il problema principale è l’espansione dell’industria mineraria, necessaria per alimentare la crescente domanda di auto elettriche e turbine eoliche, che minaccia seriamente fino a un terzo delle popolazioni di gorilla e scimpanzé africani

 

Nel cuore della natura, al cuore del problema

Il cuore del dilemma risiede proprio nella distruzione degli habitat naturali di queste creature. La deforestazione, l’inquinamento e il rumore assordante delle attività minerarie stanno mettendo a repentaglio non solo la loro sopravvivenza base, ma potrebbero addirittura portare all’estinzione di intere specie.

Il rapporto, pubblicato su Science Advances, mette in guardia sul boom minerario senza precedenti che sta interessando l’Africa, minacciando la vita selvatica e gli ecosistemi in tutto il continente. I Paesi dell’Africa occidentale, come Sierra Leone e Guinea, sono particolarmente a rischio, ospitando ben l’80% della popolazione di scimmie.

Gli studiosi avvertono che il rischio potrebbe essere ancora più grave di quanto si pensi e sottolineano l’importanza vitale di preservare le aree con alta biodiversità. La dottoressa Jessica Junker di Re:wild, un’organizzazione no-profit texana, ribadisce l’importanza del riciclaggio dei materiali tossici per ridurre l’impatto ambientale dell’industria estrattiva. 

 

Sostenibilità, ma a che prezzo?

È imperativo che l’industria automobilistica e delle energie rinnovabili affronti questa sfida con urgenza. Si devono sviluppare strategie sostenibili per ridurre la dipendenza dai materiali estrattivi, che già si prospetta come una crisi piuttosto grave, garantendo al contempo la conservazione degli habitat vitali per la fauna selvatica. Perché la sostenibilità che va a discapito della natura è davvero un controsenso che in questo pianeta già provato dalla presenza umana, non possiamo davvero permetterci.

 

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OnePlus torna alla carica in Europa: arrivano OnePlus Watch 2 e il tablet economico

Android World - Wed, 04/17/2024 - 13:25

OnePlus annuncia delle importanti novità che riguardano da vicino il nostro mercato europeo, con il debutto imminente di due nuovi dispositivi. Parliamo del suo nuovo smartwatch (ecco la raccolta dei migliori smartwatch del momento) e del suo tablet economico.

Il nuovo smartwatch che sta per debuttare dalle nostre parti è OnePlus Watch 2, il quale sarà accompagnata da OnePlus Pad Go. Si tratta di due dispositivi interessanti per diversi aspetti, che finalmente potranno essere acquistati ufficialmente anche in Europa.

Abbiamo conosciuto OnePlus Watch 2 nella nostra recensione completa un paio di mesi fa. Lo smartwatch è particolarmente interessante perché segna il passaggio a Wear OS degli indossabili OnePlus. Il dispositivo presenta un doppio processore, il quale permette di utilizzare in modalità estesa, e in modalità risparmio energetico con le funzionalità minime.

L'azienda ha precisato che per il mercato arriverà la versione lifestyle di OnePlus Watch 2. Non è chiaro in cosa si distinguerà dal modello che abbiamo visto lanciare a febbraio, ma possiamo aspettarci qualche novità estetica alla cassa e al cinturino.

Insieme al nuovo smartwatch, OnePlus lancerà in Europa anche il suo tablet economico. Parliamo di OnePlus Pad Go, un dispositivo che rientra nella famiglia di OnePlus Pad, il tablet che ha debuttato lo scorso anno. Si tratta di un modello di fascia più bassa, il quale sarà ovviamente caratterizzato da un prezzo appetibile.

Il lancio di questi due nuovi dispositivi per il mercato europeo è fissato al prossimo 23 aprile, quando l'azienda terrà un evento ufficiale a Helsinki, in Finlandia. I prezzi di lancio saranno sotto i riflettori. Continuate a seguirci per rimanere aggiornati sui dettagli del lancio.

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Le sfide dell’energia nel settore delle auto elettriche

Tecnoandroid - Wed, 04/17/2024 - 13:15

L’industria automobilistica sta attraversando una fase di trasformazione senza precedenti con l’ascesa delle auto elettriche. Ma dietro il velo dell’innovazione si nascondono sfide importanti che richiedono un’attenta riflessione. Da un lato questi veicoli rappresentano una soluzione promettente per ridurre le emissioni di gas serra. Ma anche per limitare la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Dall’altra parte però emergono delle criticità che richiedono una soluzione immediata.

Il problema delle auto elettriche

Uno degli aspetti più dibattuti, riguarda l’affidabilità e la manutenzione delle auto elettriche rispetto alle vetture tradizionali. I mezzi alimentati ad energia, come è risaputo, richiedono meno manutenzione. Grazie alla semplicità dei loro motori e alla minore necessità di cambiare olio e filtri. Da qui emerge qualcosa di inaspettato. Una questione che non era ancora stata affrontata. Ovvero la frequenza con cui le nuove tipologie di auto dovranno far visita in officina a causa di eventuali difetti elettrici. Questo fenomeno è stato tirato in ballo da uno studio condotto da Uscale su un campione significativo di utenti. Esso ha evidenziato come tali veicoli siano comunque soggetti a molti problemi tecnici che richiedono interventi di riparazione. Nonostante vengano considerati comunque piuttosto affidabili.

I dati raccolti hanno rivelato che solo una piccola parte degli automobilisti ha avuto bisogno di soccorso stradale nell’ultimo anno. Moltissimi altri però hanno riscontrato alcune problematiche che spesso richiedono interventi più che professionali per risolverli. Ciò ha sollevato delle preoccupazioni legate alla giovinezza di questo tipo di tecnologia. Oltre che alla complessità dei sistemi di propulsione ed alla necessità di garantire un’assistenza post-vendita adeguata da parte dei costruttori.

Ma non è tutto, il rapporto ha anche evidenziato una disparità nelle prestazioni delle diverse marche automobilistiche. Con alcuni brand che offrono un’esperienza più solida e affidabile rispetto ad altri. Ecco che i produttori devono così concentrarsi sull’ottimizzazione delle parti elettriche e sulla qualità del servizio di assistenza. Al fine di garantire la fiducia e la soddisfazione delle persone a lungo termine.

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