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TIM celebra San Valentino con offerte speciali: smartphone e smartwatch in promo
TIM lancia una nuova promozione in occasione di San Valentino. Dal 6 al 16 febbraio 2025, salvo esaurimento scorte, i clienti di rete mobile potranno acquistare due dispositivi a rate con un’unica offerta 2×1. L’iniziativa prevede una selezione di smartphone e smartwatch Samsung e Motorola. Il tutto a prezzi vantaggiosi e finanziamenti dedicati.
L’offerta include il MotorolaRazr 50 5G insieme al MotoG04s per 15€ al mese per 30 mesi. Lo stesso prezzo è valido per il SamsungGalaxy S24 FE abbinato al GalaxyWatch 7 LTE nella versione da 44mm. Chi preferisce il modello da 40mm dello smartwatch potrà invece acquistarlo con il GalaxyS24FE a 14€ al mese.
TIM: condizioni del finanziamento e vantaggi extra per i clientiPer accedere alla promozione, l’acquisto deve avvenire tramite finanziamento TIMFin, riservato ai clienti TIM di rete mobile. Ogni pacchetto prevede due finanziamenti separati, uno per ciascun prodotto. Il pagamento delle rate mensili può avvenire con carta di credito, carta di debito o conto corrente. In alcuni casi però, chi sceglie una delle prime due opzioni potrebbe dover versare un anticipo, in base al valore del device scelto.
Il finanziamento TIMFin è soggetto ad approvazione, e il cliente deve leggere attentamente tutte le condizioni prima della sottoscrizione. Se la linea TIM viene disattivata o l’offerta dati richiesta viene cessata, il finanziamento diventa oneroso. In questo caso, il cliente dovrà pagare gli interessi e la rata finale, come avviene per altre offerte rateizzate. Tuttavia, mantenendo attiva la linea e l’offerta dati, TIM coprirà il costo del ticket finale.
Un ulteriore vantaggio per chi aderisce all’offerta è la possibilità di attivare TIMClub. Questa opzione, introdotta il 10 giugno 2024, permette di ottenere fino a tre mesi gratuiti su alcuni servizi. Ma soprattutto di accedere a promo esclusive sui prodotti acquistati a rate.
Dal 13 novembre 2024, TIM Club ha un costo unico di 14,99€. Ma chi acquista tramite l’app MyTIM o il sito ufficiale dell’ operatore può attivare gratuitamente la versione TIMClub Promo. L’ azienda conferma così la sua strategia di fidelizzazione, offrendo soluzioni convenienti ai clienti che scelgono di acquistare nuovi dispositivi con finanziamento.
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iPhone pieghevole: spuntano nuovi dettagli dalla catena di fornitori
Nelle ultime ore sono emerse nuove indiscrezioni sul primo iPhone pieghevole di Apple. Le informazioni provengono da una fonte sconosciuta, ma sono state riprese da un leaker noto e considerato affidabile nel settore. Tuttavia, è bene mantenere un certo scetticismo, poiché non è chiaro quanto queste anticipazioni siano attendibili.
L’indiscrezione sembra basarsi su dati provenienti dalla catena di fornitura, con dettagli molto specifici su design, materiali e componenti. Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe riservare il primo iPhone con display flessibile.
Un design sottile e senza spazi tra i pannelliSecondo il report, il dispositivo avrà uno spessore di 9,2 mm quando chiuso, con ciascuna metà che misurerà 4,6 mm. Apple avrebbe progettato una cerniera ben visibile sul lato sinistro e sul retro, mentre lo schermo interno dovrebbe essere equivalente a due display da 6,1 pollici affiancati.
Il display sarà prodotto da SamsungPer il pannello pieghevole, Apple avrebbe scelto Samsung come fornitore esclusivo. A proteggere il display ci sarà una delle migliori tecnologia del momento, ovvero Ultra-Thin-Glass Blue (UTG). Il costo in questo caso dovrebbe aggirarsi tra i 90 e i 100 dollari per unità.
Al momento non si sa il telaio con che materiale sarà forgiato, anche se in molti scommettono su un trittico: fibra di carbonio, titanio e acciaio. Attualmente, i prototipi sarebbero stati realizzati dall’azienda Lingyi, con costi di produzione che si aggirano sulle decine di dollari per unità.
Cerniera e telaio: fornitori e costiIl meccanismo della cerniera sarebbe stato progettato direttamente da Apple, con componenti prodotti da Amphenol, Xinyiheng e Lingyi. Il costo stimato della cerniera completa si aggirerebbe intorno ai 110 dollari per unità.
Il telaio principale, invece, sarà in alluminio, con produzione affidata inizialmente a Foxconn. Una volta avviata la produzione su larga scala, entreranno in gioco anche LanSi e BYD Electronics. Il costo stimato di questo componente sarà tra gli 80 e i 90 dollari.
Nuove tecnologie per schede logiche e fotocamereApple starebbe aggiornando le proprie schede elettroniche (PCB), con incrementi significativi nei costi e nella tecnologia utilizzata:
- La flexible board vedrà un incremento di circa +70% nei costi;
- La module board subirà un aumento vicino al +100%;
- Apple sostituirà il CCL (Copper-Clad Laminate) con il RCC (Resin-Coated Copper), migliorando dimensioni e spessore, ma con un +40% nei costi.
Sul fronte fotografico, il dispositivo adotterà una fotocamera frontale ultrasottile basata su tecnologia meta-lens, sviluppata da Largan, Sunwoo e Lantega, con il supporto di Foxconn e LG per il modulo completo.
Per la fotocamera posteriore, si parla di un setup a due sensori, con un’unità principale e una ultra-grandangolare, costruite con una struttura ibrida vetro-plastica. I fornitori principali sarebbero Largan e Sunwoo.
Batteria e autonomia: due celle per 5000 mAhL’iPhone pieghevole avrà una batteria suddivisa in due unità, racchiusa in una scocca in acciaio. La produzione sarà affidata a Xinwei e Lingyi, mentre le celle 3D-stacked saranno fornite in esclusiva da ATL. L’autonomia combinata dovrebbe aggirarsi intorno ai 5000 mAh.
Quando arriverà l’iPhone pieghevoleIl debutto di questo prodotto, considerando che tutte queste informazioni vanno prese con estrema cautela, sarebbe programmato per il 2026, più precisamente in autunno. I test del dispositivo comincerebbero però già a giugno di quest’anno, con la produzione di massa che partirebbe a fine 2025.
Per il 2027, Apple potrebbe lanciare anche un MacBook o un iPad pieghevole, mentre sembra ancora lontano lo sviluppo di un iPhone pieghevole in formato flip.
Apple avrebbe fissato obiettivi ambiziosi per il suo primo iPhone pieghevole:
- 8-10 milioni di unità vendute nel 2026;
- 20 milioni nel 2027.
Foxconn sarà il principale produttore iniziale, ma nel 2027 entrerà in gioco anche Luxshare, ampliando la capacità produttiva.
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Tesla in crisi in Europa: vendite giù del 47,7%
Il 2025 non è partito nel migliore dei modi per Tesla in Europa. Le vendite sono scese del 47,7% portando a praticamente la metà delle immatricolazioni rispetto a quelle dello scorso anno. Questo calo ha colpito tutti i principali mercati del continente. I dati registrati ovunque sono davvero preoccupanti, non è una situazione isolata. In Francia, ad esempio, il decremento è stato del 63,4%, una percentuale molto importante. In Spagna, poi, si è raggiunto addirittura un allarmante 75,4%. Anche paesi come i Paesi Bassi, la Norvegia e il Regno Unito hanno registrato significative diminuzioni. Ma cosa sta succedendo? Perché le vendite Tesla calano così tanto? Si tratta di una flessione temporanea o è il segno di una crisi profonda? Alcuni analisti suggeriscono che la causa principale di questo calo Tesla possa essere attribuita al CEO dell’azienda. Cresce infatti l’insoddisfazione nei confronti di Elon Musk. Non è un segreto quali siano le sue posizioni politiche in Europa e di sicuro non piacciono. In Svezia ha rivelato solo l’11% della popolazione ha una visione positiva di Tesla. Un dato in forte calo rispetto al 2024. Tuttavia, non è solo questo a pesare sulle vendite. Il primo trimestre è sempre stato più difficile per Tesla, con l’azienda che tende a scaricare le scorte nel quarto trimestre per migliorare i risultati finanziari. Le scorte, quindi, sono più basse e la produzione ne risente.
Cosa aspetta alla Tesla in futuro?Un altro fattore da considerare è la transizione verso il nuovo design della Model Y, il veicolo più venduto di Tesla. La produzione rallentata e la disponibilità ridotta stanno influenzando direttamente le consegne. La domanda quindi resta alta, ma l’offerta non è abbastanza da soddisfare le esigenze richieste. Se la tendenza negativa dovesse continuare, raggiungere le 300.000 auto nel 2025 potrebbe rivelarsi una sfida. Tesla rischia di perdere quota di mercato in un settore dei veicoli elettrici europeo che si sta facendo sempre più competitivo. La domanda è: riuscirà Tesla a risollevarsi? L’azienda dovrà fare scelte difficili e pianificare strategie vincenti per non soccombere alla crescente concorrenza.
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Switch tocca quota 150 milioni: il trimestre però va male
Il dado è tratto, Nintendo non può procrastinare oltre e ha bisogno di lanciare sul mercato Nintendo Switch di seconda generazione, a confermare questo bisogno sono i dati di mercato dell’ultimo trimestre che stanno mostrando come il tempo del modello di prima generazione sia ormai giunto alla fine, quest’ultimo recentemente ha attaccato quota 150 milioni di unità vendute segnando un record storico e arrivando a sole 3,1 milioni di unità dalla vetta segnata da Nintendo DS.
I dati parlano chiaro
Nel specifico appare come le vendite hardware del trimestre hanno fatto registrare un -30,1% su base annua e hanno ragiunto quota 4,82 milioni di pezzi, valore che rimane concorde con tutti gli altri dati sia per quanto riguarda i nove mesi precedenti sia per quanto riguarda l’anno precedente, a soffrire di più è stata nello specifico switch OLED chi ha perso il 37,9% delle sue quote di mercato, a soffrire meno sono state invece la variante base e la variante light con una perdita del 19,4% e del 20,7%.
La base dietro questi valori a ribasso e ovviamente presto detta, il prodotto in questione vanta ormai una certa età e l’annuncio ufficiale del modello di seconda generazione ovviamente sta spingendo gli interessati ad attendere qualche mese in più per poi portarsi a casa il modello di ultima generazione piuttosto che investire su una console il cui supporto molto presto inizierà a calare, in un certo qual modo è stata Nintendo stessa la fautrice di questo calo delle vendite in preparazione però in un ritorno sulla scena decisamente di spessore con il modello di seconda generazione, l’azienda sicuramente ha capito di non poter più puntare sul modello di prima generazione per poter ottenere un utile positivo del proprio fatturato e di conseguenza a marzo il lancio di Switch 2 sarà di vitale importanza per poter rilanciare il mercato dell’azienda giapponese che fisiologicamente sta subendo una contrazione.
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La battaglia di Apple contro il DMA: sicurezza e contenuti a rischio
Apple ha sollevato forti critiche nei confronti del Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea dopo la comparsa della prima app pornografica per iPhone in Europa. L’applicazione, chiamata Hot Tub, è stata distribuita attraverso AltStore PAL, un marketplace di terze parti reso possibile proprio dalle nuove normative europee, che obbligano Apple ad aprire il proprio ecosistema a store alternativi.
Apple reagisce alla diffusione di app pornografiche su iPhone
La società di Cupertino ha preso nettamente le distanze dall’applicazione, dichiarando di non averla mai approvata e definendo “una bugia” l’affermazione del suo sviluppatore secondo cui l’app sarebbe stata accettata da Apple. L’azienda ha espresso preoccupazione per i potenziali rischi sulla sicurezza, soprattutto per i minori, sottolineando come l’arrivo di app pornografiche possa compromettere la fiducia dei consumatori nel suo ecosistema.
Apple ha sempre mantenuto una politica rigorosa nei confronti dei contenuti per adulti, vietando la pubblicazione di applicazioni pornografiche sul proprio App Store sin dalla sua creazione nel 2008. Tuttavia, le nuove normative dell’UE hanno imposto un cambiamento radicale, consentendo la distribuzione di app tramite store indipendenti. Secondo Apple, questo apre la porta a potenziali rischi, poiché le piattaforme di terze parti potrebbero non applicare gli stessi standard di sicurezza e controllo.
L’azienda ha dichiarato di aver avvertito la Commissione Europea già a dicembre sulle possibili conseguenze di questa apertura forzata, ma senza ottenere risposte concrete. L’UE, dal canto suo, non ha finora espresso alcuna opposizione all’arrivo di applicazioni come Hot Tub, sostenendo la necessità di garantire una maggiore concorrenza nel settore digitale.
Dietro questa vicenda si cela anche una battaglia commerciale. L’AltStore, il marketplace che ha distribuito Hot Tub, ha ricevuto finanziamenti da Epic Games, storico rivale di Apple. La stessa Epic ha recentemente lanciato il proprio store per iPhone in Europa, approfittando delle nuove regolamentazioni. La scelta di Apple di evidenziare pubblicamente il caso di Hot Tub sembra quindi far parte di una strategia più ampia per mettere in discussione l’efficacia del DMA, sottolineando i rischi che derivano dall’apertura del suo ecosistema a operatori esterni.
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WhatsApp nel mirino delle truffe: quali sono e come difendersi
Negli ultimi tempi si sta parlando molto delle truffe che utilizzano WhatsApp come tramite. Infatti, utilizzare una piattaforma così famosa e utilizzata è un metodo estremamente valido per arrivare a più persone possibili.
WhatsApp è un’applicazione molto sicura dal punto di vista di privacy e sicurezza, ma ciò nonostante non può evitare che vengano inviati messaggi con link infetti.
Ecco perché è necessario che ciascun utente che utilizzi la piattaforma presti la massima attenzione e non incappi in tentativi di truffe, a volte molto evidenti, mentre altre volte più infimi.
WhatsApp, quali sono le truffe più comuni a cui prestare attenzione?Le metodologie utilizzare per effettuare una truffa tramite l’applicazione di WhatsApp sono tantissime e aumentano ogni giorno di più.
Spesso queste truffe sono davvero ben organizzate e coinvolgono più persone e vengono inviati non solo messaggi di testo, ma si ricevano anche delle telefonate.
Tra le più gettonate recentemente vi è stata la truffa del numero sconosciuto. Tramite un numero estero veniva inviato un messaggio: ‘‘Salve, posso parlarne un attimo?”, ma rispondendo a questo messaggio si poteva incappare in una truffa bella e buona.
Un altro tentativo di frode abbastanza famoso è quello del servizio clienti. Un malintenzionato invia un messaggio fingendosi il servizio clienti di WhatsApp e richiede dei dati personali.
Invece la truffa più infima in assoluto è quella in cui i malfattori si fingono parenti o amici in difficoltà che hanno perso il telefono o che hanno un problema grave e improvviso. Nel falso messaggio che viene inviato solitamente si chiedono dei soldi in maniera urgente.
Insomma, i modi in cui si possono truffare delle povere vittime sono diversi e diventano sempre più ingegnosi.
Per evitare di fornire informazioni personali a persone potenzialmente pericolose che potrebbero prosciugare il vostro conto in banca, è sicuramente consigliabile evitare di cliccare su qualsiasi link sospetto e rispondere a messaggi provenienti da numeri sconosciuti.
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Google Pixel 9a: lancio anticipato e nuovi vantaggi per gli utenti
Il debutto del Google Pixel 9a sembra essere più vicino del previsto. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, il nuovo smartphone della serie A potrebbe arrivare già il 26 marzo. Anticipando così di qualche mese l’uscita rispetto al suo predecessore. Un dettaglio interessante riguarda i vantaggi riservati agli acquirenti.
Chi sceglierà di acquistare il Pixel9a potrà beneficiare di tre mesi gratuiti di YouTube Premium. Oltre ad altri 3 del piano Google One da 100GB e sei mesi di Fitbit Premium.
Pixel 9a: design rinnovato e specifiche tecniche all’altezzaQuesta strategia di Google non è nuova. Anche i Pixel 9 sono stati accompagnati da promozioni simili, ma con una differenza sostanziale. Il servizio GoogleOne incluso con i top di serie offriva ben 2TB di spazio e l’accesso a Gemini Advanced. Per il momento, Google non ha ancora confermato ufficialmente queste informazioni. Ma l’idea di proporre il Pixel 9a con pacchetti di prova gratuiti per i suoi servizi digitali appare coerente con le mosse recenti dell’azienda.
Oltre ai vantaggi legati ai servizi, il Pixel 9a porterà anche novità dal punto di vista del design e dell’hardware. Il dispositivo segnerà la scomparsa della caratteristica camera bar, adottando un’estetica più in linea con i nuovi standard del mercato. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, si prevede l’adozione del processore Google Tensor G4 con chip di sicurezza Titan M2. Ma anche un display OLED Actua da 6,285” con un picco di luminosità di 2.700nit e una batteria da 5.100mAh con ricarica cablata da 23W.
Sul fronte fotografico, il Pixel9a dovrebbe montare un sensore principale da 48MP e un ultra-grandangolo da 13MP, entrambi posteriori. Mentre la fotocamera frontale sarà da 13 MP. Anche i prezzi dovrebbero seguire una linea simile al passato. Infatti il modello base da 128GB dovrebbe mantenersi sugli stessi livelli del Pixel 8a, mentre la variante da 256GB potrebbe subire un aumento. Insomma, se queste informazioni saranno confermate, il Pixel9a si candida come una delle opzioni più interessanti nel settore degli smartphone di fascia media.
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Google Pixel: disponibile la patch di febbraio 2025, ecco le novità
Google Pixel
Google ha iniziato la distribuzione della patch di sicurezza di febbraio 2025 per gli smartphone Pixel, portando diverse correzioni di bug e miglioramenti delle prestazioni. L’aggiornamento, già disponibile per il download, introduce ottimizzazioni per la stabilità del sistema e la sicurezza, oltre a risolvere problemi specifici segnalati dagli utenti.
Miglioramenti alla sicurezza e alla stabilitàLa patch di febbraio 2025 include aggiornamenti critici per la sicurezza di Android, che proteggono i dispositivi Pixel da vulnerabilità recentemente scoperte. Google aggiorna regolarmente il proprio sistema per risolvere falle di sicurezza e garantire una maggiore protezione contro malware e attacchi informatici.
Oltre alle correzioni di sicurezza, l’aggiornamento introduce miglioramenti alla stabilità del sistema, riducendo i crash e ottimizzando la gestione delle risorse. Questo si traduce in un’esperienza più fluida, soprattutto su dispositivi meno recenti che potrebbero aver riscontrato cali di prestazioni con gli ultimi update.
L’update risolve problemi segnalati dagli utenti Pixel, tra cui bug che influenzavano il funzionamento di alcune app e anomalie nella gestione della batteria. Google non ha rilasciato un changelog dettagliato, ma le prime segnalazioni indicano una maggiore efficienza energetica su alcuni modelli e un miglioramento della fluidità dell’interfaccia. Inoltre, sembra che la patch migliori la stabilità della connettività Wi-Fi e Bluetooth, correggendo alcuni disconnessioni improvvise riscontrate da alcuni utenti nelle versioni precedenti del software.
La patch di febbraio 2025 è in fase di distribuzione via OTA per tutti i dispositivi Pixel compatibili, a partire dal Pixel 5 fino ai modelli più recenti della serie Pixel 8. Gli utenti possono controllare manualmente la disponibilità dell’aggiornamento accedendo a Impostazioni > Sistema > Aggiornamenti di sistema.
L’OEM di Mountain View continua a garantire aggiornamenti regolari per i Pixel, migliorando la sicurezza e l’esperienza d’uso dei dispositivi. La patch di febbraio 2025 introduce ottimizzazioni delle prestazioni e correzioni di bug, dimostrando l’impegno dell’azienda nel mantenere i suoi smartphone affidabili e aggiornati.
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Google Foto si aggiorna: nuova UI e ricerca avanzata con Ask Photos basata su Gemini
Google Foto
Google continua a migliorare l’esperienza utente su Google Foto, introducendo un aggiornamento dell’interfaccia utente e una nuova funzione chiamata Ask Photos, basata sull’intelligenza artificiale di Gemini. Questa novità promette di rendere più veloce ed efficace la ricerca tra le immagini, consentendo agli utenti di trovare rapidamente contenuti specifici all’interno della propria libreria fotografica.
Ask Photos: come funziona la ricerca avanzata di Google FotoLa funzione Ask Photos sfrutta l’intelligenza artificiale di Gemini per rendere la ricerca all’interno di Google Foto più intuitiva e precisa. Gli utenti potranno chiedere all’IA di trovare immagini specifiche, formulando domande in linguaggio naturale, come ad esempio:
- “Mostrami le foto delle vacanze in Spagna del 2023”;
- “Trova tutte le immagini del mio cane con un pallone”;
- “Mostrami le foto con la mia famiglia scattate al tramonto”.
Grazie alla capacità di comprensione avanzata del contesto, l’IA non si limiterà a cercare immagini basandosi solo sui tag o sulle date, ma analizzerà anche elementi visivi e dettagli presenti nelle foto.
Nuova interfaccia utente per una ricerca più intuitivaOltre all’integrazione con Ask Photos, Google ha introdotto un redesign dell’interfaccia di ricerca su Google Foto. L’aggiornamento include nuove categorie organizzate in modo più chiaro, con filtri migliorati per individuare rapidamente album, screenshot, video e immagini di persone o animali domestici. L’obiettivo è rendere più immediato l’accesso alle immagini, senza dover scorrere manualmente lunghe raccolte di foto. Questo aggiornamento punta a ottimizzare la gestione delle librerie fotografiche, specialmente per gli utenti con migliaia di file archiviati. La nuova UI e la funzione Ask Photos stanno raggiungendo un numero limitato di utenti in fase di test, ma il rollout completo è previsto nelle prossime settimane su Android e iOS.
Per chi desidera provare in anteprima le novità, è possibile verificare la disponibilità dell’aggiornamento su Google Play Store o App Store, dove Google Foto continua a ricevere aggiornamenti frequenti con nuove funzionalità.
Google Foto introduce una nuova UI e la funzione Ask Photos basata su Gemini, migliorando la ricerca avanzata tramite intelligenza artificiale. Gli utenti potranno trovare immagini specifiche più velocemente, grazie a comandi in linguaggio naturale e a un’interfaccia più intuitiva. L’aggiornamento sarà presto disponibile per tutti, rivoluzionando il modo in cui si gestisce la propria libreria fotografica.
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Walkstar: la musica si ferma con te
Un’app che sincronizza la musica con il movimento, ecco la proposta di Walkstar. Di cosa si tratta? Del nuovo software gratuito per iPhone. Il suo funzionamento è tanto semplice quanto originale. Dopo dieci secondi di camminata o corsa, la musica parte automaticamente. Se ci si ferma, la riproduzione si interrompe fino a quando l’utente non riprende a muoversi.
Il creatore di Walkstar, Gred Gardner, ha raccontato di aver trovato ispirazione in un’idea vista online. Un appassionato di tecnologia aveva modificato un vecchio Sony Walkman, trasformandolo in un contapassi. Il dispositivo consentiva di ascoltare la musica solo durante il movimento. Questo concetto ha affascinato Gardner, spingendolo a sviluppare una versione digitale per iPhone.
Walkstar: Un tuffo nel passato con lo stile dei WalkmanL’obiettivo dell’app non è però solo quello di offrire un’esperienza musicale più interattiva, ma anche di incentivare l’attività fisica. La necessità di continuare a camminare per non interrompere la musica può essere una spinta motivazionale per chi vuole muoversi di più.
Walkstar, infatti, non si limita a essere un semplice player musicale, ma diventa un vero e proprio alleato del fitness. Non è solo il funzionamento di Walkstar a renderla unica, ma anche il suo aspetto. L’interfaccia richiama in modo evidente i classici lettori di cassette degli anni ‘80 e ‘90. Una grande musicassetta occupa la maggior parte dello schermo, con i comandi per gestire la riproduzione posizionati sulla sinistra. Per rendere l’esperienza ancora più nostalgica, l’app riproduce il tipico fruscio del nastro all’avvio della musica.
Oltre al design vintage, Walkstar offre anche funzionalità dedicate al monitoraggio dell’attività fisica. Un widget Live Activity permette infatti di controllare passi e distanza percorsa. Mentre l’integrazione con Apple Game Center consente di confrontare i risultati con altre persone. Al momento, l’applicazione è compatibile solo con Apple Music, ApplePodcast, AppleBooks e iTunes.
Gardner però ha dichiarato di voler ampliare il supporto ad altri servizi di streaming, con Spotify come priorità.
Disponibile gratuitamente su App Store, Walkstar propone anche una versione Premium. Quest’ ultima permette di sbloccare opzioni extra, tra cui la personalizzazione del colore delle cassette. Insomma, una piattaforma che unisce nostalgia e innovazione, trasformando in modo radicale il modo in cui ascoltiamo la musica.
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Firefox 135: intelligenza artificiale e maggiore sicurezza
Mozilla ha reso disponibile la versione 135 del suo browser, introducendo novità importanti. L’aggiornamento porta miglioramenti nell’IA, nella sicurezza online e nella gestione della privacy. Tra le innovazioni più attese, troviamo l’integrazione dei chatbot AI, il potenziamento della funzione Firefox Translator e l’introduzione dell’autocompletamento delle carte di credito. Tutti cambiamenti che puntano a offrire un’esperienza di navigazione più fluida e sicura. Consolidando così la posizione del browser in un mercato sempre più competitivo.
Firefox 135: un’interfaccia rivista e maggiore controllo sui dati personaliLa traduzione automatica è stata ampliata con nuove lingue, tra cui cinese semplificato, giapponese e coreano. Mentre il russo può ora essere impostato come lingua di destinazione. L’ autocompletamento delle carte di credito invece sarà rilasciato pian piano. Così da semplificare il processo di pagamento online per le persone di tutto il mondo. Un’altra grande innovazione riguarda la possibilità di accedere ai chatbot direttamente dalla barra laterale, scegliendo il servizio desiderato tramite Firefox Labs.
In contemporanea a tutto ciò, il browser rafforza le misure di sicurezza. Ora infatti richiede una maggiore trasparenza nella gestione dei certificati digitali. Obbligando i server web a dimostrare pubblicamente la loro autenticità per essere considerati affidabili. Il nuovo sistema CRLite velocizza il controllo sulla revoca dei certificati, migliorando la protezione dagli attacchi informatici. Anche la gestione della cronologia è stata ottimizzata. In quanto il browser impedisce ai siti di manipolare la history API, evitando che aggiungano voci inutili che possono interferire con la navigazione.
Altre innovazioni introdotteL’aggiornamento introduce anche miglioramenti grafici e strumenti più efficaci per la gestione della privacy. La pagina delle nuove schede è stata ridisegnata, con un layout che mette in evidenza la barra di ricerca, i collegamenti rapidi e i contenuti consigliati. Anche il logo è stato riposizionato, rendendo l’interfaccia ancora più intuitiva.
Sul fronte della protezione dei dati, Mozilla ha eliminato l’opzione Do Not Track, ormai poco efficace. Essa infatti è stata sostituita con la più avanzata “Tell websites not to sell or share my data”, basata sul Global Privacy Control. Questa funzione offre agli utenti uno strumento più incisivo per limitare la condivisione delle informazioni personali. Anche l’opzione di copia dei link è stata aggiornata. La nuova funzione Copy Clean Link ora permette di rimuovere automaticamente i parametri di tracciamento. In modo da garantire una condivisione più sicura.
Gli utilizzatori di macOS e Linux trovano ulteriori miglioramenti nella gestione delle schede aperte. Chiudendo Firefox, ora si può scegliere se chiudere solo la scheda attiva o l’intera sessione. In più, su Linux i file di installazione sono ora compressi in formato XZ, riducendo le dimensioni e migliorando la velocità di decompressione.
L’aggiornamento è già disponibile sul sito ufficiale di Mozilla e sul Microsoft Store per Windows. Potrete scegliere di lasciare che il browser si aggiorni automaticamente o procedere manualmente tramite il menu delle impostazioni.
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Nvidia RTX 50: se riceve poca energia si comporta in modo sorprendente
Le schede di ultima generazione della nota azienda tinta di verde Nvidia Sono arrivate solamente da poco, ma tutti gli utenti esperti si stanno già divertendo a condurre dei test decisamente interessanti, quello di cui vi parliamo oggi arriva dai ragazzi di ComputerBase ci mostra nello specifico come si comporta la scheda top di gamma di ultima generazione, RTX 5090, nello specifico caso in cui non riceve abbastanza energia da poter funzionare come indicato dalle linee guida.
Strano comportamento
Nello specifico, i ragazzi hanno condotto un test andando ad utilizzare meno connettori di alimentazione rispetto ai quattro previsti dal libretto di uso e istruzioni, nello specifico ricordiamo che la scheda in questione ha un consumo di circa 575 W a pieno carico, ogni connettore è in grado di erogare al massimo 150 W di potenza dunque grazie ad un semplice calcolo matematico è facile intuire che la scheda necessita di quattro linee da otto pin di alimentazione, i ragazzi hanno condotto il test dapprima con tre e poi con 2.
Durante il test hanno potuto notare come la scheda utilizzando solamente tre linee di alimentazione riesca ugualmente a funzionare con un calo di prestazioni pari ad appena il 5%, i test sono stati condotti utilizzando dei videogiochi fatti girare in 4K senza però, le varie tecnologie di intelligenza artificiale presenti all’interno della scheda, quest’ultima ha rifiutato di funzionare solamente rimuovendo un’altra linea di alimentazione e dunque rimanendo con solamente due.
Destino decisamente diverso invece si è visto con la seconda scheda top di gamma, la RTX 5080, Quest’ultima ha un consumo di picco dichiarato di 360 W, di conseguenza ha bisogno di tre connettori per poter funzionare come si deve, durante i test un solo connettore è stato rimosso cercando di far funzionare la scheda con 2 linee di alimentazione, quest’ultima però a differenza della sorella maggiore si è rifiutata di funzionare fin dall’inizio, ciò evidenzia come il modello top di gamma abbia una tolleranza verso il basso decisamente maggiore rispetto alle altre.
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ASUS ROG Phone 9 FE: il gaming phone che guarda al passato
ASUS ha presentato ufficialmente il ROG Phone 9 FE. Ampliando così la sua serie di smartphone da gaming. Questo modello, per ora disponibile solo in Thailandia, rappresenta una versione aggiornata ma non rivoluzionaria rispetto al suo predecessore. L’azienda però non ha ancora confermato se e quando verrà distribuito in altri mercati.
A prima vista, il ROG Phone 9 FE sembra quasi identico al ROGPhone 8, da cui eredita il design e molte specifiche tecniche. I 341 mini LED programmabili AniMe Vision restano una delle caratteristiche distintive della struttura posteriore. Confermando così l’attenzione di ASUS per l’estetica.
ASUS ROG Phone 9 FE: prestazioni solide e prezzo competitivoChi si aspettava miglioramenti rilevanti potrebbe rimanere deluso. In quanto la principale differenza rispetto al modello precedente riguarda il comparto fotografico. Infatti il teleobiettivo da 32MP del ROG Phone 8 è stato sostituito con un sensore macro da 5MP, una scelta che potrebbe non entusiasmare i clienti più esigenti.
Nonostante la mancanza di grandi innovazioni, il ROG Phone 9 FE mantiene comunque prestazioni di alto livello. Lo schermo AMOLED da 6,78” con risoluzione FHD+ e frequenza di aggiornamento adattivo fino a 120Hz assicura un’esperienza visiva fluida. Al suo interno troviamo il potente Snapdragon 8 Gen 3. Supportato poi da 16GB di RAM e 256GB di memoria interna. La batteria da 5.500mAh garantisce una lunga autonomia. In più si ricarica rapidamente grazie al supporto ai 65W.
Il dispositivo è certificato IP68. È quindi resistente ad acqua e polvere, e offre connettività completa con supporto al 5G dual SIM. L’esperienza audio è di alto livello, grazie agli speaker stereo e al supporto per il suono spaziale Dirac Virtuo.
In Thailandia, il ROG Phone FE viene venduto a 29.990 Baht, circa 857€. Testa però da vedere se ASUS deciderà di portarlo anche nei mercati occidentali. Ad ogni modo, per ora, chi cerca uno smartphone da gaming ha a disposizione le versioni standard e Pro già disponibili.
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Nvidia Reflex 2: per ora solo su RTX 50 ma poi anche su GPU più vecchie
Recentemente la nota azienda che si occupa di produrre componenti per sistemi informatici ha presentato al mondo le sue nuove schede della famiglia RTX 50, insieme a queste ultime però ha presentato tutta l’innovazione che fa da cornice alle nuove GPU, parliamo di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale che consentono non tanto di incrementare le prestazioni in raster bensì di incrementare i frame prodotti a fine rendering, tra queste però ha spiccato una particolare tecnologia che sicuramente sarà molto amata da tutti i giocatori competitivi, stiamo parlando di Frame Warp 2.0, une particolare tecnologia che consente di ridurre in modo drastico l’input lag.
Arriverà sulle altre schede
La nota azienda inizialmente ha presentato questa tecnologia funzionante solo sulle schede di ultima generazione recentemente, però sulla sua repository GitHub, ha pubblicato tutta la documentazione di supporto all’interno della quale viene citata la possibilità concreta di vedere questa tecnologia in futuro anche sulle schede delle generazioni precedenti, oltre però questa citazione non sono stati espressi dettagli o tempistiche, segno che probabilmente servirà a attendere ancora un po’, probabilmente il tutto è legato ad una ottimizzazione della tecnologia di intelligenza artificiale che ovviamente deve sfruttare dei core appositi meno prestanti rispetto a quelli presenti sulle schede di ultima generazione.
Ricordiamo infatti che questa tipologia di tecnologia è definibile come un rendering predittivo, in questo modo infatti la GPU riesce a capire quando e dove un giocatore ha intenzione di puntare il proprio cursore per poter renderizzare il frame in anticipo riducendo il tempo che intercorre tra la pressione di un tasto e la visualizzazione a schermo da circa 50 ms a soli 14 ms.
Di conseguenza tutti i possessori di una scheda grafica dell’azienda tinta di verde probabilmente godranno di questa tecnologia, ma coloro che sono in possesso di una scheda antecedente a quelle di ultima generazione dovranno aspettare ancora un po’ di tempo per poi godere di un update che consentirà loro di utilizzare questa tecnologia.
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OpenAI rinnova la sua immagine: un’identità più umana
Un cambiamento importante segna l’evoluzione di OpenAI. L’azienda ha infatti deciso di aggiornare la sua identità grafica con un logo completamente nuovo. Quest’ ultimo avrà un carattere tipografico inedito e una palette cromatica rinnovata. Il restyling sarà sviluppato dal team di design interno guidato da Veit Moeller e Shannon Jager.
Il suo obiettivo è quello di cercare di rendere il brand più accessibile e vicino agli utenti. L’identità grafica quindi si trasforma per apparire più organica. Ovvero in linea con la crescita e il ruolo di primo piano che OpenAI ha raggiunto nel settore dell’intelligenza artificiale.
Il carattere OpenAI Sans: equilibrio tra tecnologia e umanitàIl nuovo logo non è stato modificato tanto da condurre a una rivoluzione. Ma si tratta di una sorta di “affinamento”. Esso, derivato dal celebre “blossom”, ideato dal CEO Sam Altman e dal co-fondatore Ilya Sutskever, è stato leggermente modificato per risultare più armonioso. Le linee sono state ripulite, lo spazio centrale è più aperto e la struttura complessiva appare più bilanciata. Tali variazioni, per quanto minime, rappresentano un’evoluzione visiva dell’azienda. E contribuiscono a rafforzare la sua immagine di solidità e innovazione.
Oltre al logo, il cambiamento di stile ha portato anche alla creazione di un nuovo carattere tipografico personalizzato. Si tratta dell’ OpenAI Sans. Questo font è stato progettato per unire precisione e accessibilità, in modo che non risulti essere troppo tecnico o freddo.
Il wordmark di OpenAI ha subito un aggiornamento rilevante, con la lettera “O” che ora presenta un interno leggermente irregolare. Una scelta intenzionale che, come spiegato da Moeller, vuole contrastare la perfezione artificiale e conferire al brand un aspetto più umano e accogliente.
Piuttosto interessante è anche il ruolo limitato che gli strumenti di IA hanno avuto nel processo di design. OpenAI, infatti, ha sfruttato ChatGPT solo per alcuni calcoli legati ai pesi tipografici, affidando invece la parte creativa all’esperienza umana. Tale approccio dimostra quindi come l’azienda veda l’AI non come un sostituto, ma come un supporto alla creatività. Ed è proprio la combinazione tra ingegno umano e potenziale tecnologico a riflettersi nella nuova identità rinnovata del brand. La quale ora appare più moderna, raffinata, ma sempre con un tocco umano.
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ho. Mobile: 200 GB al mese con meno di 10 euro, battuta Iliad
Tra i gestori virtuali c’è tanta competitività, aspetto che non doveva assolutamente mancare per competere con aziende molto più blasonate. Ad oggi sono proprio i provider di questo genere ad aver preso il sopravvento in Italia e lo dimostrano nomi importanti come ad esempio quello di ho. Mobile.
Il provider, che si appoggia a Vodafone, ha introdotto una nuova offerta che segna un grande passo avanti per il gestore virtuale: 200 GB con connettività 5G al prezzo fisso di 9,99€ al mese per sempre. Il pacchetto include anche minuti illimitati e SMS senza limiti verso tutti i numeri nazionali. La promo dunque è vantaggiosa al massimo.
L’attivazione ha un costo a partire da 2,99€ una tantum, che varia in base all’operatore di provenienza. Per chi preferisce un’attivazione ancora più veloce, è disponibile anche la eSIM a 1,99€, che permette di iniziare subito a usare il servizio senza dover attendere la spedizione della SIM fisica.
Gli utenti che scelgono ho. Mobile possono avere SIM o eSIML’offerta può essere attivata in due modalità, una classica ed una innovativa ma soprattutto più rapida:
- eSIM (1,99€ una tantum): consente di avere la scheda virtuale sullo smartphone in pochi minuti, evitando l’attesa della SIM fisica;
- SIM fisica (attivazione da 2,99€): può essere ricevuta gratuitamente a casa o ritirata in edicola.
In entrambi i casi, l’attivazione può essere completata anche tramite SPID, velocizzando la procedura di identificazione.
Un’altra novità introdotta da ho. Mobile è il servizio di assistenza via WhatsApp. Con questa novità gli utenti possono avere aiuto dall’assistenza del gestore direttamente tramite l’app per messaggi. Non c’è praticamente nulla di più comodo per riuscire a chiarirsi un dubbio o per risolvere un problema.
Con 200 GB in 5G, minuti e SMS senza limiti, e una tariffa chiara senza sorprese, questa nuova promozione di ho. Mobile rappresenta una delle soluzioni più interessanti del momento per chi cerca una connessione veloce e senza vincoli.
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WindTre, super promo di rete fissa per i clienti Very Mobile
In questi ultimi giorni l’operatore telefonico italiano WindTre ha deciso di proporre una interessante iniziativa. In particolare, tutti i già clienti del secondo brand Very Mobile potranno attivare ad un prezzo speciale una delle super offerte di rete fissa proposte dall’operatore telefonico WindTre ma non solo. L’operatore ha pensato bene di fornire anche un ulteriore regalo a questi utenti che attiveranno la nuova offerta di rete fissa. Vediamo qui di seguito i dettagli.
WindTre propone una super promo di rete fissa ai già clienti dell’operatore virtuale Very Mobile
L’operatore telefonico italiano WindTre ha da poco deciso di proporre ai già clienti di Very Mobile l’attivazione di una fantastica offerta. Come già accennato in apertura, infatti, gli utenti del secondo brand di WindTre potranno attivare ad un prezzo speciale una delle super offerte dell’operatore dedicate alla rete fissa. Questo sarà possibile attivando l’offerta in questione in convergenza con l’offerta di rete mobile attualmente attiva sul proprio numero Very Mobile.
In particolare, una delle offerte di rete fissa proposta da WindTre è quella denominata WindTre Super Fibra. Per tutti i già clienti di Very Mobile che attiveranno questa offerta, sarà proposto di pagare un costo scontato rispetto agli altri. Nello specifico, si tratta di soli 22,99 euro al mese e 24,99 euro al mese, in base alla tecnologia FTTH prescelta. L’operatore italiano WindTre sta inoltre proponendo anche l’attivazione di altre offerte di rete fissa, tra cui WINDTRE Super Internet Casa in tecnologia FWA 5G Outdoor. In questo caso, gli utenti Very Mobile dovranno sostenere un costo scontato di 23,99 euro al mese.
Come già detto in precedenza, poi, WindTre ha inoltre deciso di fare un ulteriore regalo ai già clienti del secondo brand Very Mobile. Questi ultimi potranno infatti ricevere 100 GB di traffico dati extra al mese da sfruttare per navigare in tranquillità per ben 12 mesi.
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WindTre: l’offerta da 150 GB è ottima, c’è il 5G per tutti
Ogni gestore merita rispetto per il grande lavoro che c’è dietro ogni offerta pubblicata ma quando si tratta dei classici, è davvero difficile non prenderli in considerazione. Ovviamente tra i nomi più importanti nel mercato della telefonia mobile sia italiana che internazionale non poteva che esserci anche il nome di WindTre.
L’azienda è riuscita anche durante questo mese di febbraio a sorprendere sia la concorrenza che coloro che volevano rientrare proponendo delle offerte clamorose.
WindTre: la promo con 150 GB è ancora disponibile e costa uguale a gennaioWindTre ha introdotto una nuova promozione pensata per chi proviene da Iliad e dagli operatori virtuali. L’offerta mette a disposizione 150 GB alla massima velocità del 5G, minuti illimitati e 50 SMS al prezzo fisso di 5,99€ al mese. In più, sono inclusi 7,6 GB extra per navigare in Europa, permettendo di rimanere connessi anche quando si viaggia.
L’attivazione dell’offerta è completamente gratuita e la SIM viene spedita senza costi aggiuntivi in tutta Italia, offrendo così una procedura semplice e senza spese extra. Rispetto al passato poi c’è un aspetto fondamentale da prendere in considerazione che è la presenza della rete 5G per l’alta velocità durante la connessione web. Con questi presupposti, torna veramente semplice scegliere un provider come WindTre.
Attivazione semplice e senza costi nascosti: WindTre domina anche per questoL’offerta può essere attivata online in pochi passaggi e, una volta completata la richiesta, la SIM verrà spedita direttamente a casa senza alcun costo di consegna. Chi preferisce passare a WindTre senza complicazioni può approfittare di questa procedura veloce e senza spese impreviste.
Con un prezzo fisso di 5,99€ al mese, zero costi di attivazione, 150 GB in 5G e una rete tra le più affidabili d’Italia, questa nuova proposta di WindTre si conferma tra le più competitive del momento per chi proviene da Iliad o da un operatore virtuale.
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Truffa phishing di febbraio 2025: il messaggio svuota il conto
Anche oggi diverse persone si sono ritrovate a perdere soldi a causa di una truffa davvero incredibile. Questa, che agisce tramite e-mail e mediante le applicazioni di messaggistica istantanea, ha finito per fregare le persone senza che questo è manco se ne accorgessero. Bisogna quindi prestare molta attenzione per non cadere nel tranello, il quale potrebbe essere davvero difficile da risolvere.
La truffa di oggi parla del gioco d’azzardo, avvengono promessi giri gratis ma non è per nulla veroIl messaggio in basso sembra essere un vero invito per le persone che amano il gioco d’azzardo, ma in realtà è solo un inganno che è pronto a distruggerle. L’obiettivo è ancora una volta quello di fregare i poveri utenti, i quali credono di avere qualche giro gratis ai vari giochi presenti sulla fantomatica piattaforma ma che in realtà si apprestano a perdere soldi e soprattutto i loro dati personali.
Come si può vedere il testo è scritto abbastanza bene, peraltro anche con alcuni collegamenti diretti che abbiamo provveduto a eliminare. Questi portano ad una scheda di iscrizione dove l’utente concede ai suoi dati e dunque fa il gioco della truffa. L’obiettivo dei truffatori infatti è quello di derubare le persone sia dei dati che dei loro soldi. Ecco il testo completo:
“La giungla ha un nuovo re
-Incontra il Golden Lion
Benvenuti nel l’emozionante mondo di Golden Lion !!
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Audi riscrive le regole: arriva la nuova A6 endotermica
Audi ha sorpreso tutti con una decisione in controtendenza. Dopo aver annunciato che i modelli elettrici avrebbero avuto numeri pari e quelli endotermici numeri dispari, ha fatto un passo indietro. Ora, la distinzione tra motori elettrici e endotermici non sarà più basata sul numero del modello, ma sulle dimensioni e il posizionamento della vettura. Le iconiche sigle A e Q continueranno a differenziare le auto a pianale basso dalle SUV. La novità? I numeri non indicheranno più la motorizzazione. Con questa strategia, Audi vuole rendere più semplice per i clienti orientarsi tra le varie opzioni. Questo cambiamento risponde sia alle richieste dei clienti che dei concessionari. Un ritorno alla tradizione? Non del tutto, ma una mossa che punta alla chiarezza. Cosa significa tutto questo per i nuovi modelli? Audi ha già dichiarato che non ci saranno cambi di nome retroattivi per i modelli esistenti. La nuova Audi A5, che sostituisce la vecchia Audi A4, ad esempio, manterrà il suo nome attuale. Per il futuro, però, tutto sarà più lineare. Le lettere e i numeri, d’ora in poi, racconteranno la storia delle dimensioni e del posizionamento, non del tipo di alimentazione.
Audi A6 endotermica: il ritorno di un classicoIl lancio della nuova Audi A6 endotermica è alle porte. La casa tedesca ha fissato la data della presentazione ufficiale al 4 marzo. Cosa ci si può aspettare? Per prima cosa, ci sarà una nuova gamma di propulsioni. Accanto all’A6 e-tron (elettrica), ci saranno le versioni TFSI e (ibrida plug-in), TFSI (benzina) e TDI (diesel). La decisione di mantenere il nome Audi A6 per la versione endotermica sottolinea il forte legame con la tradizione del marchio. La A6 è da sempre un modello simbolo di eleganza e tecnologia avanzata. Audi sembra voler dimostrare che il motore endotermico ha ancora molto da offrire. Ora dove l’elettrico sembra dominare le novità, l’A6 si distingue per la sua capacità di evolversi senza perdere la propria identità. Chi ha detto che l’era endotermica è finita?
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