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Tutte le novità della Nissan Qashqai restyling 2024

Android World - Mon, 04/22/2024 - 19:06

A tre anni dal lancio la terza generazione della Nissan Qashqai si rinnova: la SUV compatta giapponese, disponibile a trazione anteriore o integrale e sviluppata sullo stesso pianale delle Renault Mégane e Austral, ha beneficiato di un lifting che ha portato tante novità estetiche e tecnologiche.

Di seguito troverete le foto e i dati relativi agli interventi apportati alla Nissan Qashqai in occasione del restyling del 2024.

Il restyling ha portato alla Nissan Qashqai un frontale completamente rivisto, con linee taglienti e una griglia che ricorda le antiche armature dei samurai giapponesi. La mascherina è composta da decine di elementi tridimensionali di colore nero lucido con dettagli in cromo satinato per gli elementi situati sotto i fari.

I fari, dalle linee ancora più nette, sono dotati di un modulo abbagliante abbinato a un'unità ancora più piccola per una distribuzione più ampia ed efficace del fascio luminoso. Dietro troviamo invece gruppi ottici con lenti trasparenti che presentano una nuova composizione delle luci al loro interno.

Gli interni della Nissan Qashqai restyling 2024 sono diventati più eleganti: gli allestimenti top di gamma presentano infatti inserti in Alcantara su cruscotto, braccioli delle portiere, parte superiore della console centrale e ginocchiere. Senza dimenticare i motivi decorativi nella zona del cambio e sopra il cassetto portaoggetti e nuovi rivestimenti per i sedili.

Dall'allestimento N-Connecta c'è una nuova illuminazione ambientale mentre sulla N-Design spiccano i sedili in pelle nera trapuntata con inserti in Alcantara e scritta "Qashqai" in rilievo sotto il poggiatesta.

La frenata automatica ora rileva gli ostacoli in modo più efficace ed è stato inoltre aggiornato il sistema che aiuta il guidatore a rispettare i limiti di velocità.

Tra le altre novità segnaliamo il sistema Driver Assist Custom (consente di regolare tramite i comandi al volante l'andamento degli ADAS in bade al proprio stile di guida) e il dispositivo che fa lampeggiare le luci dei freni posteriori quando il guidatore frena bruscamente per segnalare una situazione di emergenza agli altri utenti della strada.

Con il restyling del 2024 la Nissan Qashqai ha guadagnato la suite di Google integrata e può anche accedere al sistema smart home di Alexa.

È stato migliorato l'AVM (Around View Monitor) con l'introduzione della funzione 3D che permette di selezionare singolarmente una delle 8 viste tra anteriore, posteriore, le 2 laterali e quelle dei 4 angoli della vettura. Ultimo, ma non meno importante, il Parking Spot Location Memory: salva i punti di parcheggio più utilizzati.

La gamma motori della Nissan Qashqai restyling 2024 non è ancora stata comunicata ufficialmente ma dovrebbe essere sempre composta dalle tre unità ibride già presenti oggi in listino: due 1.3 turbo mild hybrid da 140 e 158 CV e una full hybrid.

Quest'ultima versione è spinta da un propulsore elettrico da 190 CV: il 1.5 turbo tre cilindri a benzina si occupa esclusivamente di ricaricare la batteria.

Con il restyling del 2024 della Nissan Qashqai debutta anche il nuovo allestimento N-Design: modanature delle portiere e passaruota in tinta con la carrozzeria e nuovi cerchi in lega da 20".

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iPhone presenta problemi? Ecco come risolvere

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 19:00

Gli iPhone, dispositivi di punta di Apple, possono manifestare diversi problemi nel tempo, come anomalie della batteria, rallentamenti delle app e malfunzionamenti del Face ID. Tuttavia, esiste un software che può risolvere fino al 90% di questi problemi comuni. Di che software si tratta? Ecco i dettagli. Gli iPhone sono conosciuti per essere i dispositivi di punta di Apple, rivoluzionando il settore della telefonia mobile dal loro debutto nel 2007. Con il lancio della 15ª versione degli iPhone lo scorso settembre e l’attesa per gli iPhone 16, i fan della Mela sono sempre più entusiasti.

Pero è assolutamente normale che con il passare del tempo il telefono possa iniziare a dare problemi, sopratutto con la batteria e con i programmi un poco più pesanti. Esiste un software straordinario in grado di risolvere molti dei problemi comuni che possono verificarsi con l’uso prolungato degli iPhone. Qual è questo programma e cosa può risolvere? Scopriamolo nei prossimi paragrafi.

Se la batteria del tuo iPhone si sta esaurendo più velocemente del solito o se le app si bloccano frequentemente, potresti beneficiare di questo software per risolvere qualsiasi problema.

Ecco come risolvere i problemi del tuo iPhone

Per risolvere qualsiasi tipo di problemi, basta cercare “Linktree musshare” su Google e accedere al software. Una volta all’interno, clicca su “ReiBoot” e procedi con il download gratuito. Dopo l’installazione, indica il problema specifico del tuo iPhone e scegli se eseguire una riparazione standard o profonda, con la possibilità di mantenere o perdere i dati. Con pochi passaggi, il tuo iPhone potrebbe tornare come nuovo.

In conclusione possiamo dire che se anche si incombe in problemi durante l’utilizzo, si possono tranquillamente risolvere senza scendere troppo nel tecnico. Se siete interessati all’argomento, vi consigliamo articoli simili, così sarete in grado di approfondire ogni singolo aspetto legato al mondo Apple, approfittando di tutte le nozioni espresse su TecnoAndroid.

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Fallout, scopriamo la saga videoludica a cui si è ispirata la serie TV

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 18:30

Il debutto di Fallout su Amazon Prime Video ha portato l’azienda a rinnovare la produzione per una seconda stagione. Il successo ottenuto dalla serie è enorme tanto da essere lo show più seguito dal debutto de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere.

Nonostante il produttore esecutivo e regista Jonathan Nolan ha dichiarato che la serie TV non è pensata per i giocatori, inevitabilmente Fallout trae ispirazione dalla saga videoludica omonima.

I fan della serie, che non conoscono le origini dello show, sono invitati dalla stessa Bethesda a scoprire meglio la Zona Contaminata. Come rivelato dal publisher, la saga è talmente vasta che è possibile trovare il titolo Fallout che maggiormente rispecchia il giocatore.

 

Fallout sta spopolando su Amazon Prime Video, scopriamo le origini della serie ripercorrendo la saga videoludica a cui si ispira

Il primo capitolo della saga è FALLOUT, rilasciato nel 1997 e sviluppato da INTERPLAY ENTERTAINMENT. In questo titolo di stampo GDR, i giocatori impersoneranno un abitante del Vault 13 impegnato a risolvere una crisi idrica. Questo compito sarà il preambolo ad una minaccia più grande che coinvolge la Zona Contaminata. Sarà possibile esplorare una California devastata, incontrare vari personaggi e aumentare le statistiche del proprio personaggio completando i vari compiti.

Nel corso del 1998, il team di INTERPLAY ENTERTAINMENT ha rilasciato FALLOUT 2. Basato sulle stesse meccaniche del precedente capitolo, il titolo espande maggiormente la storia introducendo nuovi personaggi, storyline e ampliando ancora la mitologia della serie. Considerando il successo dei due capitoli precedenti, il 2001 è stato l’anno del debutto di FALLOUT TACTICS sempre a cura dello stesso studio di sviluppo. In questo caso, il gameplay diventa più tattico con i giocatori che dovranno creare una squadra per esplorare la Zona Contaminata e trovare il Vault 0. I combattimenti possono essere sia in tempo reale che a turni, per renderli sempre più immersivi.

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Veicoli Spaziali: la forma rivoluzionaria del futuro?

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 18:00

L’innovativo piano elaborato dalla NASA si focalizza sull’impiego di una flotta di navicelle spaziali di forme tetraedriche, concepite per operare in sincronia e formare una sorta di piramide tridimensionale nello spazio interstellare. Queste navicelle saranno dotate di strumenti altamente sofisticati, noti come interferometri, capaci di misurare con estrema precisione le distanze e le variazioni nel campo gravitazionale del Sole.

La NASA propone un progetto audace che utilizza navicelle spaziali dotate di tecnologia interferometrica per rilevare deviazioni dalle previsioni della relatività di Einstein, aprendo nuove frontiere nella comprensione delle leggi fisiche universali.

Veicoli spaziali: a cosa servono queste misurazioni?

La misurazione precisa di queste variazioni è cruciale, poiché anche le più piccole discrepanze rispetto alle previsioni teoriche consolidate potrebbero rivelare l’esistenza di nuove leggi della fisica ancora sconosciute o non comprese. È importante sottolineare che recenti sviluppi hanno messo in discussione alcuni pilastri fondamentali della fisica, aprendo nuovi orizzonti di ricerca e possibilità di scoperta.

Questo progetto ambizioso non si limita solo a testare le teorie esistenti sulla gravità a una scala senza precedenti, ma si propone anche di esplorare nuovi orizzonti nella nostra comprensione del sistema solare e delle forze gravitazionali che lo governano. Inoltre, i futuri obiettivi scientifici della missione includeranno l’esplorazione di fenomeni intriganti come la ricerca del possibile Pianeta 9 e lo studio delle onde gravitazionali in una gamma di frequenze attualmente inaccessibili.

In conclusione, il progetto delle navicelle spaziali tetraedriche della NASA rappresenta una pietra miliare nell’esplorazione dell’universo e nella nostra ricerca per svelare i segreti più profondi della materia e dell’energia oscura. Attraverso l’innovazione e l’audacia scientifica, ci si avvicina sempre di più a un’esaustiva comprensione dell’universo e dei suoi intricati misteri. Se siete interessati all’argomento, vi consigliamo articoli simili, per mezzo dei quali potrete conoscere da vicino tutto ciò che effettivamente ruota attorno alla vicenda.

 

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Ubuntu 22.04 vs 24.04: What Has Changed?

Linux Today - Mon, 04/22/2024 - 18:00

What are the differences between Ubuntu 22.04 and Ubuntu 24.04? Should you upgrade to Ubuntu 24.04? Find out more here.

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Deadpool & Wolverine, il nuovo trailer è totalmente fuori dagli schemi

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 17:30

Il nuovo trailer di Deadpool e Wolverine è finalmente online e non delude assolutamente le aspettative. I film che vedono come protagonista il Mercenario Chiacchierone sono sempre caratterizzati da una forte dose di ironia e anche questa pellicola non sarà da meno.

Sebbene il trailer non vada a mostrare troppo della trama del film, lascia intravedere alcune sequenze d’azione estremamente interessanti. Le strade di Deadpool e Wolverine si incroceranno e, agli inizi, Logan (Hugh Jackman) non sarà molto d’accordo nell’aiutare Wade (Ryan Reynolds) nella sua missione.

Tuttavia, alla fine, i due creeranno una delle coppie più iconiche dell’universo Marvel che finalmente debutta all’interno del Marvel Cinematic Universe. Possiamo aspettarci un film estremamente irriverente, come i due precedenti capitolo ci hanno abituati.

 

Deadpool e Wolverine stanno per arrivare sul grande schermo, il trailer svela la data di rilascio e mostra i due protagonisti in azione

Se nel primo teaser c’era il sentore di un film destinato ad un pubblico adulto, il trailer conferma quanto previsto. Le scene di azione saranno divertenti ma crude, così come le battute che vanno ben oltre il politicamente corretto.

Le parolacce si sprecheranno in Deadpool e Wolverine così come le battute ambigue. Nulla di nuovo per chi conosce la saga cinematografica dedicata al personaggio, ma certamente una situazione inedita per il Marvel Cinematic Universe che è sempre stato molto family friendly.

Il trailer permette di scoprire la data di lancio della pellicola negli Stati Uniti che è fissata per il 26 luglio. Nelle sale italiane, il debutto della pellicola è fissato per il 24 luglio, con un paio di giorni di anticipo sul resto del mondo.

La pellicola è diretta da Shawn Levy, già regista dei capitolo della saga di Una notte al Museo, Real Steel e Free Guy. Proprio in Real Steel e Free Guy ha già collaborato rispettivamente con Hugh Jackman e Ryan Reynolds. Non resta che attendere ancora qualche mese per questo nuovo ed irriverente film della Fase 5 del MCU.

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Recensione Fafrees F20 Max: fat bike all'ennesima potenza, anche troppa

Android World - Mon, 04/22/2024 - 17:30

Fafrees F20 Max arriva in uno scatolone di cartone molto voluminoso e pesantissimo, oltre 40 kg. All'interno ci sono tutti i componenti della bici e gli accessori per il montaggio, ben protetti da generosi strati di materiale da imballaggio.

La bici arriva in forma piegata, con sella e manubrio smontati. In due scatoline a parte trovate i pedali, i poggiapiedi posteriori e pochi altri accessori da montare manualmente. Inoltre, ci sono un ampio manuale d'istruzioni (in italiano) e altri documenti per garanzia e certificazione.

L'assemblaggio della Fafrees F20 Max è relativamente semplice, visto che la bici arriva già montata al 80% per così dire, rendendo più facile la vita degli acquirenti finali. Se volete dare uno sguardo veloce al montaggio, trovate tutta la procedura in questo video.

Una volta tirata fuori dalla confezione, è necessario inserire l'asta del manubrio sulla parte frontale e la parte della sella sul posteriore. Per entrambi gli elementi potete decidere voi l'altezza desiderata.

Volendo, potete aggiungere il portapacchi frontale, con le 4 viti fornite in confezione. Poi si passa al montaggio dei pedali sul blocco centrale e dei poggiapiedi sulla parte posteriore.

Fatto questo, potete dedicarvi a regolare la posizione del display sul manubrio e aggiungere anche il campanello, che potete collocare dove più vi aggrada.

Bisogna segnalare una cosa importante. Sul modello di F20 Max che abbiamo provato alcuni elementi sono installati in modo sbagliato. In particolare due di questi ci hanno provocato problemi di non poco conto.

La staffa che regge la batteria era montata troppo in alto e non permetteva alla batteria di essere inserita correttamente nel suo alloggiamento. I pin della base di aggancio non riuscivano ad entrare completamente nella batteria e questo causava la mancanza di alimentazione per il display. In parole povere, la bici non poteva essere accesa. Sistemando la staffa e spostandola più in basso abbiamo risolto velocemente il problema e abbiamo potuto avviare correttamente la bici.

Invece, il problema delle pedane poggiapiedi non abbiamo potuto risolverlo. Il telaio della ruota posteriore dovrebbe presentare due piastre poste sulle parti inferiori delle staffe che collegano la ruota posteriore al blocco pedali. Sul nostro modello le piastre sono saldate invece sulla parte alta delle staffe, dunque le pedane possono sì essere montati ma in posizione sbagliata.

Con buona probabilità, si è trattato solo di un caso sfortunato dell'unità che è arrivata a noi, ma come detto era giusto segnalare il difetto.

  • Formato: fat bike pieghevole
  • Telaio: lega di alluminio 6061
  • Impermeabilità: IPX3
  • Pneumatici: 20" x 4"
  • Dimensioni aperta: 171 x 62 x 125 cm
  • Dimensioni piegata: 95 x 50 x 75 cm
  • Larghezza manubrio: 62 cm
  • Altezza manubrio (variabile): 120 -140 cm
  • Altezza sella (variabile): 86 - 102 cm
  • Altezza guidatore (consigliata): 165-200 cm
  • Portapacchi: posteriore e frontale
  • Peso bici: 31,5 kg
  • Peso massimo trasportabile: 150 kg
  • Motore: Brushless
  • Potenza motore: 500 W (sostenuta) / 690 W (picco)
  • Coppia: 54 Nm
  • Velocità massima: 25 km/h
  • Livelli pedalata assistita: 3
  • Batteria: al litio da 48 V 22,5 Ah (rimovibile)
  • Freni: FILEL a disco (anteriore e posteriore)
  • Display: LCD
  • Cambio: Shimano a 7 velocità
  • Autonomia: 100 - 120 km
  • Tempo di ricarica: 7 ore

Fafrees F20 Max è una fat bike pieghevole, dunque ha tutti i pregi e i difetti che questo formato comporta. Come concetto somiglia molto alla Engwe Engine X, dalla quale riprende molti degli elementi più caratterizzanti: dimensioni, ruote grasse (20" x 4"), manubrio stretto e alto, ampio display, portapacchi integrato, motore potente.

Cambia molto, invece, il design del telaio, con uno stile step through (senza staffa centrale) che rende più comodo l'accesso alla sella. La strana curva a S della parte centrale è un po' il segno di riconoscimento della F20 Max e dà un tocco più sinuoso alla sua forma generale.

Nel complesso, però, l'estetica non è il massimo. Al netto dei gusti personali, gli elementi che compongono la F20 Max non sembrano essere molto in armonia tra loro, in particolare l'alloggiamento della batteria dietro alla sella. Sia chiaro, neanche la Engine X è una bici particolarmente bella, ma la batteria è nascosta nel telaio e gli elementi di design sono un po' più curati.

La qualità costruttiva è buona, con un telaio realizzato in lega di alluminio e certificato IPX3. Un po' di delusione, invece, per i due parafango e per le piccole pedane sulla ruota posteriore, che sono invece in plastica dura.

Attenti al peso, perché è molto alto: siamo oltre i 31 kg, come altre fat bike ma ben più di una city bike, come può essere la Engwe P275 ST. Il motore potente riesce a far muovere la bici con agilità, ma se dovete spostarla a mano faticherete un po'.

Ricchissima la dotazione di accessori e funzionalità. Per prima cosa, citiamo nuovamente la possibilità di regolare rapidamente l'altezza sia del manubrio che della sella, cosa sempre molto comoda. Sulla forcella anteriore è integrato un ottimo ammortizzatore idraulico, mentre sotto la sella c'è un altro piccolo ammortizzatore meno efficace.

Altra particolarità molto interessante della Fafrees F20 Max è il doppio portapacchi. Sul fronte c'è un piccolo cestello in alluminio, mentre sul retro c'è un vero e proprio sedile, utile per trasportare carichi e passeggeri (ne riparleremo). Entrambi sono removibili se non vi servono.

Sulla parte posteriore del telaio sono presenti anche le due pedane poggiapiedi in plastica, una per lato. Come detto, sul nostro modello la posizione di montaggio non è quella corretta, quindi risultano scomode sia per il guidatore – che rischia di toccarle col retro dei piedi mentre pedala – che per l'eventuale passeggero, perché sono troppo in alto.

Molto comodi i pedali, forse un po' stretti per chi ha un piede grande, ma molto resistenti. In più, possono essere ripiegati così da occupare meno spazio, una funzione aggiuntiva che abbiamo adorato.

Lo stesso non si può dire per il cavalletto, ricoperto in gomma e molto spesso. La solidità non è eccezionale ma riesce comunque a reggere il peso (alto) della bici. Da notare che, quando si appoggia la bici al cavalletto, la posizione è molto inclinata.

Sul fronte c'è un bel faretto LED bianco e sul retro una luce rossa che indica la frenata, mentre sui raggi delle ruote troviamo i riflettori arancioni.

La chiave fornita in confezione (in doppia copia) serve sia per accendere la bici che per sbloccare la batteria e poterla rimuovere. Abbiamo dunque anche un modo semplice e veloce per proteggere la bici stessa, che non può essere accesa senza chiave.

Fafrees F20 Max ha due modalità di funzionamento: con pedalata assistita e con acceleratore (solo elettrico). Come sempre, va specificato che la modalità solo elettrico si può utilizzare solo in luoghi privati e non sulle strade pubbliche, quindi fate bene attenzione a questo divieto.

Il motore elettrico mozzo è posizionato sulla ruota posteriore. Ha un sensore di velocità e spinge fino a 25 km/h, limite di legge per l'Italia. La potenza tipica è di 500W ma si può arrivare fino a 690W di picco, con un valore di coppia di 54 Nm.

Usando la modalità con pedalata assistita potete avvalervi del cambio Shimano a 7 velocità, integrato sulla ruota posteriore. Ci sono solo 3 livelli d'intensità dell'assistenza, che si differenziano sia per la velocità massima che per la rapidità dell'accelerazione.

Con la modalità solo elettrico è possibile usare l'acceleratore integrato sulla destra del manubrio. In questo caso, la bici si muove anche senza pedalare e funziona come fosse uno scooter elettrico. L'acceleratore è già attivo di default quando il prodotto vi arriva, ma è possibile disattivarlo nelle impostazioni del display.

Sempre dalle impostazioni del display potete anche sbloccare il limite di velocità massima della bici, andando oltre i 25 km/h. Grazie alla potenza del motore, la F20 Max riesce ad arrivare a circa 45 km/h in piano, una velocità molto alta e per certi versi anche pericolosa per un mezzo del genere.

Ancora una volta ricordiamo che è sia l'uso dell'acceleratore che il superamento del limite di 25 km/h è assolutamente vietato sulle strade pubbliche. Potete usare tali modalità solo in aree private.

La grande possibilità di personalizzazione delle prestazioni è sicuramente uno dei vantaggi più grandi offerti dalla F20 Max, che mette a servizio del guidatore tutta la sua potenza, senza alcun limite.

Ultime due cose importanti: cruise controlwalk mode. Il primo si attiva in automatico quando si usa l'acceleratore e si mantiene la stessa velocità per alcuni secondi; può essere comodo ma è anche rischioso da usare in strada, soprattutto quando siamo in mezzo al traffico. il secondo può essere avviato tenendo premuto per qualche secondo il pulsante "-" e fa muovere da sola la bici a circa 6 km/h.

Lo schermo montato al centro del manubrio della Fafrees F20 Max è un modello Yolin YL80C, lo stesso della Engine X, molto bello da vedere e comodo da usare. Ha un ampio pannello LCD a colori sul quale si vedono molto bene i numeri e le icone. La scocca del display è impermeabile, non dovete avere paura di usarlo in condizioni di pioggia.

Per accendere il display bisogna prima inserire la chiave nell'apposita serratura sulla batteria e ruotarla in posizione ON. In questo modo attiviamo la trasmissione elettrica e tutte le funzionalità della bici.

I controlli non sono integrati sul display stesso ma su un controller separato, posto a sinistra sul manubrio. Sono disponibili 5 tasti fisici: due pulsanti "+" e "-" per aumentare e ridurre il livello di pedalata assistita e navigare nei menu, il tasto accensione/spegnimento, un pulsante per accendere i fari anteriori e il tasto informazioni.

Sul display potete leggere diversi parametri d'uso: lo stato di carica della batteria, la velocità attuale, il livello di pedalata assistita attivo e altre informazioni a scelta. Per cambiare le informazioni visualizzate basta premere il piccolo pulsante "i" sul lato destro.

Tenendo premuti insieme i pulsanti "+" e "-" è possibile entrare nel primo menu di configurazione della F20 Max. Qui trovate alcuni settaggi per scegliere se azzerare il chilometraggio ogni volta che si spegne la bici, regolare la luminosità dello schermo, selezionare le unità di misura.

Entrando nel menu e tenendo premuto il pulsante "i" si accede alla seconda sezione, con le impostazioni avanzate. Potete modificare tanti parametri per le prestazioni della bici, come il limite di velocità, i livelli di assistenza, la potenza massima erogata e tanto altro.

Per maggiori informazioni sull'utilizzo del display e delle funzionalità di configurazione, potete leggere il manuale completo a questo indirizzo.

Fafrees F20 Max ha una grande batteria con celle Samsung da 48 V e capacità totale di ben 22,5 A. Un quantitativo d'energia molto elevato, superiore anche a quello delle Engwe Engine X (13 Ah) e P275 ST (19,2 Ah).

Tutto questo si traduce in una buona autonomia, che arriva fino a 120 km con la pedalata assistita, secondo i dati dichiarati dall'azienda. Durante le nostre prove siamo riusciti ad arrivare a questo valore e anche a superarlo in alcuni casi. Possiamo dire che l'autonomia reale è dunque ottima con un livello di pedalata assistita medio, ma ovviamente dipende molto da quanto sforzate il motore. Con l'utilizzo della modalità solo elettrico, l'autonomia complessiva è più che dimezzata.

La batteria è removibile e può essere caricata separatamente dalla bici. Per rimuoverla dal suo alloggiamento è necessario utilizzare la chiave (girata in posizione sblocco), sollevare la sella con l'apposita levetta sul retro e tirare su tramite la leva integrata sulla batteria stessa.

Da notare che sulla parte alta della batteria è visibile un piccolo indicatore di carica, che si attiva tramite l'apposito tastino fisico. I livelli indicati sono solo tre ma è comunque una funzione comoda.

Il tempo di ricarica è di ben 7 ore, e questo non stupisce perché la batteria è molto grande. Il caricatore incluso in confezione è da 54,6 V e 3 A e utilizza un connettore XLR maschio per l'ingresso nell'apposita porta sulla batteria, scelta davvero particolare.

Guidare la Fafrees F20 Max non è una delle esperienze più soddisfacenti che abbiamo avuto su una fat bike. La poca manovrabilità, la pesantezza e le peculiarità del motore sono ancora più accentuate su questo modello, che ha bisogno di un bel po' di esperienza (e chilometri) per poter essere guidato con fiducia su tutte le strade.

In particolare, è difficile fare la prima pedalata da fermo, quella che serve per poi avviare l'assistenza del motore elettrico, che poi si attacca istantaneamente e porta subito alla velocità massima del livello di assistenza scelto. Non c'è, dunque, quella morbidezza provata ad esempio su Engwe P275 ST, che ha un motore con sensore di coppia. Su F20 Max il motore (con sensore di velocità) è molto più brusco nel suo intervento e produce un'accelerazione improvvisa.

Per fortuna alcuni dei parametri di comportamento del motore possono essere modificati nelle impostazioni avanzate, scegliendo ad esempio una potenza erogata più bassa. Sono però settaggi per utenti esperti, che potrebbero non essere chiari per un acquirente alla sua prima fat bike.

Inoltre, bisogna dire che la F20 Max è una bici molto rumorosa, sia per il motore che per le ruote. Lo sono un po' tutte le fat bike e lo è anche la Engwe Engine X, per esempio, ma abbiamo notato che sulla Fafrees il suono prodotto dal motore è ancora più acuto e fastidioso.

I freni a disco sono un po' duri da premere, serve tanta forza per avere una frenata consistente. L'efficacia è però buona e con un po' di abitudine si riescono ad usare bene. Anche perché le manopole sono in metallo e sembrano molto resistenti.

Fatte tutte queste considerazioni, non tutte positive, bisogna dire che la Fafrees F20 Max ha alcuni aspetti eccezionali che migliorano molto il giudizio sull'esperienza complessiva.

Grazie alle ruote grasse da 20" la potete guidare ovunque, su ogni terreno, senza avere nessun problema di grip. Gli pneumatici CTS sono di buona qualità, hanno una tassellatura efficace e buona tenuta anche su sterrato, brecciolino, pavé o altre superfici. Avendo un manubrio alto, la posizione di guida è abbastanza eretta e più comoda di una normale bici.

L'ammortizzatore sulla forcella frontale non è regolabile però riesce a compensare le asperità del terreno, e anche quello sotto la sella dà un po' di aiuto. La comodità è sicuramente alta per una bici di questo tipo.

Inoltre, la potenza del motore rende questa bici un "mezzo da trasporto" di alto livello. Pensate che potete portare un carico massimo fino a 150 kg complessivi, guidatore incluso. Con i due portapacchi (frontale e posteriore) avete una grande versatilità di trasporto. In più, è possibile anche portare un passeggero, grazie al sedile e alle pedane poggiapiedi. Attenzione, però, perché la legge italiana vieta di trasportare due adulti su una bici: se volete usare il sedile potete trasportare solo un minore, rispettando sempre il peso massimo di carico di 150 kg.

La possibilità di essere piegata a metà e di ridurre molto le sue dimensioni è ovviamente un altro fattore decisivo, soprattutto per chi vuole trasportarla in auto, camper o furgone. Attenzione però al peso, che come detto rimane comunque alto. Per spostarla si fa fatica, anche quando è piegata.

Fafrees F20 Max è già disponibile sul mercato internazionale al prezzo di listino di 1.299€ netti. Si può acquistare sia sul sito ufficiale di Fafrees che su Amazon Italia, come potete vedere dal box in basso.

Sono disponibili ben 6 colorazioni: nero, bianco, grigio, rosso, blu aurora, verde aurora (quello che abbiamo provato noi).

Il costo è in linea con quello della Engwe Engine X e di altre fat bike dalle caratteristiche molto simili. La scelta va quindi effettuata a seconda delle vostre esigenze specifiche: se avete bisogno di una bici solida e con grande capacità di carico, dotata di due portapacchi e di un motore molto potente, prendere questa Fafrees può certamente avere senso.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Fafrees, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.

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EdgeDB 5.0 Launches with Branching Functionality

Linux Today - Mon, 04/22/2024 - 17:25

EdgeDB 5.0 graph-relational database introduces branching functions to align database and code branches for efficient schema changes.

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Recensione AMAZFIT ACTIVE EDGE: funzionale, con un look PARTICOLARE

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 17:00
Recensione Amazfit Active Edge

Oggi vogliamo parlarvi del nuovo smartwatch pensato per gli amanti dello sport; si chiama Amazfit Active Edge è il più economico wearable rugged del marchio cinese. Il suo focus? L’aspetto sanitario ma ha anche una forte vocazione per lo sport. Il look richiama i gadget degli anni ’90, con un design un po’ “giocattoloso” che non me l’ha fatto amare. Dopo averlo testato però, ho capito che c’è molto di più.

Confezione

Piatto ricco mi ci ficco? Non proprio: nella confezione c’è solo lo smartwatch (super leggero, a proposito), il cavo per la ricarica (senza adattatore, ovviamente) e il foglio per la manualistica. Nulla più.

Design ed estetica

Sarò onesto: non mi ha fatto gridare al miracolo. Bello… ummm, diciamo particolare. Richiama gli orologi che ti regalavano alla comunione da bambino negli anni ’90, ammettiamolo.

Amazfit Active Edge

È molto “plasticoso”, rugged, certo, richiama allo sport estremo, i materiali sono eccellenti ma non comunica una sensazione premium, ed è giusto così. D’altronde costa molto poco, come vedremo. Pesa solo 34 grammi, neanche si sente ed ha ben quattro pulsanti. Troppi? Onestamente sì, anche perché, a mio avviso non sono poi così giustificati. Lo schermo è da 1,32 pollici e non è OLED, ve lo devo dire. Il cinturino che ingloba anche l’area circostante il display è di plastica dura.

Amazfit Active Edge Software

Il wearable non dispone di WearOS ma presenta ZeppOS, pertanto si utilizzerà con l’app ZeppOS. Non è uno smartwatch completo, ma ha due focus: il benessere sanitario e sportivo. Non si può parlare al telefono (non c’è il microfono, non c’è lo speaker), non si può utilizzare con Alexa, e non solo. Tuttavia non è semplicemente la sua declinazione.

Amazfit Active Edge

Parliamo di cosa può fare: tiene traccia del sonno (cosa che io non adopero mai perché mi urta), controlla il livello di ossigeno nel sangue, la quantità di stress nel corpo, il battito cardiaco, i passi, le calorie bruciate, lo sport e non solo. Gestisce al meglio le notifiche, vi mostra il calendario, il meteo, gli eventi in arrivo, potrete impostare la sveglia, i timer e così via. Nulla di trascendentale, insomma.  Supporta oltre 120 modalità sportive e monitora il ciclo mestruale (per le donne). Ci sono tante quadranti, anche animati.

Amazfit Active Edge Applicazione

L’applicazione Zepp la conosciamo bene. veloce, reattiva, super completa, personalizzabile e tiene traccia dei dati raccolti. A mio avviso è un gadget che sostituisce una smartband, non costa troppo e non è troppo invasiva. Ma perché è un rugged? Benissimo: ci sono i pulsanti fisici che sostituiscono il touch in tante operazioni, soprattutto quando si ha le mani sporche o bagnate, con guanti e non solo. Ci sono anche diversi strumenti virtuali pensati per gli allenamenti. Fra le mancanze, devo dirlo, ci sono tanti sensori evoluti ma ha quel che serve: un GPS, il sensore biometrico, il giroscopio e l’accelerometro. Per tenere sotto controllo il proprio stato di salute va più che bene.

Amazfit Active Edge Batteria

All’interno troviamo una batteria da 370 mAh che assicura 16 giorni di autonomia con un uso standard. Io effettivamente sono arrivato a 15 giorni, visto che lo possiedo da una ventina e l’ho caricato giusto ieri prima di girare la recensione. Piccola nota negativa: impiega molto a ricaricarsi e sfrutta solo la basetta presente in confezione.

Prezzo e disponibilità

Amazfit Active Edge ha un prezzo di listino 149,90€, IVA inclusa ma lo si trova già a molto meno. È disponibile in grigio, nero e verde. Qui il link diretto per l’acquisto su Amazon.

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Su Telegram arriva la nuova funzione per creare gli stickers

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 16:30

Telegram segue Whatsapp, annunciando la possibilità di creare stickers senza limiti. Ciò permetterà agli utenti di usufruire di questa funzione facilmente, ma soprattutto, di non uscire dall’app di messaggistica. Quindi non saranno necessari strumenti esterni come per Whatsapp.

In sintesi questo editor è come quello di Whatsapp, infatti ci permette di rimuovere sfondi, ritagliare oggetti, cancellare o ripristinare facilmente parti di una foto o aggiungere un contorno.

La creazione dello sticker è una cosa semplicissima, basterà aprire l’apposito pannello attraverso il campo di scrittura, senza badare su quale chat si è, e cliccare sul tasto “+”. Terminata la creazione del simpatico meme, per esempio, spunterà la possibilità di inviare o creare dei set di stickers. Nel momento in cui si dovesse decidere di creare il set in questione, l’album potrà essere salvato dagli altri utenti nei propri dispositivi e gli stickers riutilizzati in qualsiasi momento. Insomma proprio come su Whatsapp.

 

Telegram, è possibile creare gli stickers

Se dovesse nascere in voi il desiderio di rubare uno sticker ad un amico per riutilizzarlo in futuro, la procedura è molto semplice. In sostanza ciò potrebbe essere visto come una semplice aggiunta di uno stiker ad un set, ed effettivamente è così. Quindi basterà scegliere l’apposita emoji che descrivere al meglio l’emozione che ci suscita, dopo di che anche Telegram utilizzerà la sua intelligenza artificiale per suggerire un’emozione in base all’immagine selezionata. Infine tutti gli stickers potranno essere inseriti in un unico set o spostati in altri.

L’invio sarà rapido e veloce, un po’ come su Whatsapp. Inoltre chi riceverà l’immagine potrà aggiungere l’intero set sul proprio, tramite l’utilizzo di un apposito link “t,me”. Questo aggiornamento inoltre include la nuova funzione per l’aggiunta dell’anteprima dei link per tutti i set di sticker ed emoji.

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Tinder annuncia Share My Date: in cosa consiste la condivisione degli appuntamenti

Android World - Mon, 04/22/2024 - 16:18

Tinder (ecco come funziona nel dettaglio Tinder) annuncia delle interessanti novità che riguardano tutti i suoi utenti, e in particolare coloro che sono abituati a condividere con amici e familiari le esperienze che si hanno sulla nota piattaforma di incontri.

La novità della quale parliamo arriva con il nome di Share My Date. Si tratta di una funzionalità che permette di condividere rapidamente i dettagli dei propri incontri su Tinder con chi si vuole.

Con Share My Date sarà dunque possibile condividere con amici e familiari i dettagli di tutti i date organizzati sulla nota piattaforma di incontri. Nello specifico, sarà possibile condividere luogo e ora con amici e familiari.

La nuova funzionalità arriva per rispondere a quelle che, secondo Tinder, erano le esigenze di gran parte dei suoi utenti. Stando ai report presentati da Tinder, il 51% dei suoi utenti sotto i 30 anni è già abituato a condividere con gli amici i dettagli dei propri appuntamenti. Mentre quasi un utente su cinque è abituato a condividere tali dettagli con la propria mamma.

L'immagine che trovate in basso mostra come sarà l'interfaccia grafica dedicata alla nuova funzionalità Share My Date. Questa permette l'eventuale personalizzazione di tutti i dettagli dell'appuntamento, per poi finalizzare la generazione del link da condividere con chi si vuole.

La funzionalità Share My Date è anche compatibile con la modifica dei dettagli dopo la generazione del link. In questo modo, tutti i destinatari della condivisione avranno le informazioni relative all'appuntamento aggiornate automaticamente.

La novità che abbiamo appena visto è prevista per gli utenti Tinder in diversi paesi, tra i quali figura l'Italia. La sua distribuzione dovrebbe arrivare entro i prossimi mesi, stando a quanto riferito da Tinder.

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Vodafone: nuovi aggiornamenti alle offerte

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 16:00

Vodafone ha recentemente annunciato una serie di aggiornamenti e nuove offerte per i suoi clienti. Per quanto riguarda le offerte mobile, sono state apportate modifiche ai costi di attivazione di alcune offerte, come Red Pro e Infinito. Inoltre, l’opzione tariffaria C’All Power ora prevede un costo di attivazione di 2 euro per la versione standard e 3 euro per la versione “Max”. Mentre i servizi aggiuntivi, il costo di Rete Sicura mobile è aumentato a 2,49 euro al mese per i clienti ricaricabili, mentre è stato ridotto a 1,99 euro al mese per i nuovi clienti. 

Passando alle offerte di rete fissa, Vodafone ha semplificato i prezzi per tutte le tecnologie Fibra, FWA e FWA 5G, offrendo un prezzo unico di 27,90 euro al mese con 2 mesi gratis e prezzo bloccato per due anni. Inoltre, sono disponibili sconti sul costo di attivazione per Internet Unlimited acquistato online. Infine, sono state introdotte nuove offerte per le seconde case, come “Internet Unlimited Seconda Linea” e “Casa Wireless 5G Indoor Seconda Linea”, a 20,90 euro al mese. Tuttavia, è importante notare che queste offerte richiedono che il cliente abbia già una qualsiasi linea fissa Vodafone attiva. 

 

Vodafone, le nuove offerte sono spaziali

In conclusione, con questi aggiornamenti e nuove offerte, Vodafone mira a offrire ai suoi clienti una maggiore flessibilità e convenienza nelle loro scelte di servizi di telecomunicazioni. Tuttavia, è consigliabile che i clienti verifichino attentamente i dettagli delle offerte e confrontino le opzioni disponibili per assicurarsi di scegliere quella più adatta alle proprie esigenze e al proprio budget. Con una gamma sempre più ampia di servizi e offerte disponibili, Vodafone si impegna a soddisfare le diverse necessità dei suoi clienti, sia per quanto riguarda la telefonia mobile che quella fissa.

Altre notizie del mondo della Vodafone, scoprite l’Offerta 200 GB, oppure la nuova Offerta 5G, entrambi attivabili solo dai nuovi clienti dell’operatore in red.

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Legion Go, la console per eccellenza

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 15:30
Lenovo Legion Go la console rivoluzionaria

La nuova generazione ma anche quella scorsa è sempre più intrattenuta dai videogiochi. Sicuramente a tutti noi piace giocare a qualche videogioco, ma come possiamo rendere questa esperienza unica? Semplicemente usando la nuova Legion Go, la console portatile di Lenovo, definita semplicemente un “mostro di console”. Vedremo come se la cava fuori casa con il suo magnifico display e i suoi controller rimovibili.

Lenovo Legion Go, la console portatile per eccellenza

Lenovo Legion Go è la più versatile sul mercato delle console handheld. Questo0 dispositivo rispecchia chiaramente lo spirito mostrato dai gamer, sia quelli da scrivania me sia quelli da divano. Inoltre dispone di una grande batteria che permette di giocare con soddisfazione anche fuori casa con i nostri amici. Quindi da queste caratteristiche andremo a scoprire perchè utilizzarla in questo frangente “outdoor”. La Legion Go è acquistabile da 799 euro, ha un processore AMD Ryzen Z1 Extreme, ad 8 core e frequenze fino a 5.1GHz. Ha una grafica AMD Radeon 780M e un display da 9 pollici, IPS, con risoluzione 2560×1600 pixel e frequenza di 144Hz.

La luminosità di picco è di 500 nit per un utilizzo più trasversale. L’occhio è indirizzato anche a vedere la nitidezza  e i colori del display. Presenta inoltre una batteria con un’unità di 2 celle da 49,2Wh che ci permettono di giocare per ore. Ha in dotazione un dispositivo di ricarica da 65w che permette una ricarica completa in poco più di un ora. Per giocare Online abbiamo il Wifi 6E e per collegare dispositive esterni il bluetooth 5.1. La Legion Go ha a disposizione anche la sua personale borsa di viaggio dove si può custodire in tutta comodità. E’ stata provata anche nelle situazione più “difficili”, dal movimento, ecc…. La Lenovo ha deciso che la console arriverà sul mercato con la versione di Windows 11 per renderla compatibile con i client i gioco. Possiamo dire quindi che Legion Go è un’ottima console handheld da viaggio.

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Samsung, chi c’è nel team italiano per le Olimpiadi di Parigi 2024

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 15:26

Tra i partner globali dei giochi Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 c’è anche Samsung Electronics Italia. La divisione ha annunciato ufficialmente sul finire della settimana scorsa quale sarà la squadra dei 5 atleti azzurri che si occuperà di rappresentarla.

All’interno del Team Samsung Galaxy per l’Italia ci sono personalità di grande ispirazione che dovranno diffondere lo spirito olimpico mediante il tema ufficiale scelto dal marchio “Open Always Win“. Questo parla di come una nuova esperienza affrontata con una mente aperta possa essere utile per aprire tante possibilità nuove e prospettive differenti.

Il Team Samsung Galaxy per le Olimpiadi di Parigi 2024 è pronto: ecco i nomi

A far parte della squadra di Samsung per queste olimpiadi e paralimpiadi, ci sarà innanzitutto il campione olimpico di Tokyo 2020, Marcell Jacobs. Dopo l’atleta oro nei 100 metri e nella staffetta, ecco Mattia Furlani del salto in lungo, e Leonardo Fioravanti noto surfista. A seguire, Alessandra Chillemi e Alessandro Mazzara, che rappresentano due nuove discipline olimpioniche, ovvero la break dance e lo skateboard.

È questo dunque il team di ambassador di Samsung che avrà il compito di fungere da fonte di ispirazione per milioni di persone a casa. Queste le parole da parte dell’attuale Vice President e Head of Mobile eXperience Business di Samsung Electronics Italia, Nicolò Bellorini:

Con uno spirito aperto, ogni nuova sfida diventa un’opportunità per brillare: il nostro team porta avanti questa attitudine con determinazione e passione. Siamo pronti a dimostrare che nell’apertura e nella libera espressione di sé risiedono le chiavi per il successo e la realizzazione dei sogni”. 

Questo è solo il prosieguo della partnership che Samsung stipulò con il Comitato Olimpico Internazionale nei giochi invernali di Nagano nel 1998. Il brand si impegna pertanto a supportare l’organizzazione dei giochi con tutte le innovazioni e con le tecnologie marchiate Samsung.

L’intento è quello di rendere questa manifestazione la più inclusiva di sempre, facendo sì che ogni barriera che sia fisica, linguistica o mentale possa crollare.

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Ecco cosa accadrà quando il sole si spegnerà

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 15:00
Il sole ingloberà la terra tra 5 miliardi di anni.

Il sole ci garantisce la vita sulla terra, come lo fa? Mantiene l’orbita del nostro pianeta, scalda il nostro pianeta, da possibilità alle piante di fare la fotosintesi per garantirci il rinnovo dell’ossigeno. Insomma è un pilastro fondamentale della nostra vita. Però un giorno tra 5 miliardi di anni il sole si trasformerà gradualmente in una gigante rossa poi in una nana bianca. Quindi, secondo recenti studi ecco cosa accadrà al nostro pianeta quando tutto ciò accadrà.

Cronologia degli eventi che dovranno seguire dopo lo spegnimento del sole

Il sole, siccome è una stella, si alimenta con l’idrogeno presente nel suo nucleo. Però quando finirà le sue riserve si trasformerà in una gigante rossa e poi in una nana bianca. Grazie ad uno studio della Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, basato sul comportamento di 3 diverse nane bianche, sappiamo in maniera indiretta, cosa potrebbe accadere al nostro pianeta. Iniziamo dalla trasformazione del sole, infatti la nostra stella attraverso processi di fusione nucleare che sprigionano energia riesce a combinare l’idrogeno per formare elio. Quando tutto l’idrogeno sarà trasformato, allora i processi che ha il sole varieranno e così anche la stella che li ospita. Il sole presenta un età di 4,75 miliardi di anni, infatti secondo gli scienziati dell’Esa si trova nella sua “mezz’età”, lo sappiamo grazie ai dati ottenuti dalla missione Gaia. La nostra stella comunque raggiungerà la massima temperatura all’età di circa 8 miliardi di anni per poi diminuire gradualmente con conseguente aumento della sua superficie fino a diventare una gigante rossa. Questo si compirà circa all’età di 10-11 miliardi di anni per poi diventare una nana bianca fino a spegnersi. Lo studio condotto sulle nane bianche ci dà una chiara visione su quello che succede ai corpi celesti che gli orbitano in torno. Si è studiata la luminosità delle nane bianche per stabilire come i corpi celesti transitano davanti ad esse. Lo studio dimostra anche come questi processi evolvono in maniera rapida, potremmo definirli estremamente violenti e catastrofici. La nostra terra comunque non avrà buon fine, infatti verrà inghiottita dal sole in espansione.

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I nuovi filtri di ricerca arrivano su Google Drive: vi piacciono?

Android World - Mon, 04/22/2024 - 14:50

Google finalmente rilascia i nuovi filtri di ricerca per Drive, quelli che sono stati annunciati qualche settimana fa. La novità riguarda da vicino l'app Android di Google Drive.

Le immagini che trovate nella galleria in basso mostrano di cosa stiamo parlando. I nuovi filtri di ricerca permetteranno di individuare in maniera più approfondita e selettiva i contenuti su Drive. Le nuove opzioni prevedono la possibilità di filtrare i contenuti secondo diversi criteri.

Ecco una descrizione delle nuove categorie introdotte tra i filtri di ricerca:

  • Tipologia di file. Un filtro che permette di selezionare i file presenti su Drive in base alla loro estensione. Troviamo le categorie come documenti, fogli di calcolo, presentazioni, moduli, foto e immagini, PDF, video, collegamenti, cartelle, siti, audio, disegni, archivi (.zip).
  • Ultima modifica. Il filtro che permette di selezionare i contenuti in base alla data di ultimo salvataggio. Tra le opzioni disponibili troviamo Oggi, Ultimi 7 giorni, Ultimi 30 giorni, Quest'anno, Lo scorso anno, oppure una data personalizzata.
  • Proprietario. Il filtro che permette di selezionare i contenuti in base agli utenti che condividono l'accesso al file.

I nuovi filtri di Drive permettono la possibilità di individuare file in maniera rapida e smart. Ad esempio, la categoria Disegni accorpa anche i file con estensione .PSD di Photoshop.

Tutti i nuovi filtri appena introdotti sono compatibili con la combinazione con gli altri. Questo permetterà di affinare ulteriormente la ricerca. Come vedete dagli screenshot in galleria, tutti i filtri sono selezionabili in parallelo.

La novità che abbiamo appena visto è in fase di distribuzione sull'app Android di Google Drive (versione 2.24.147.0), fateci sapere se l'avete già ricevuta. Su iOS e web dovrebbe essere già disponibile da qualche tempo.

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Audi, l’azienda colpisce ancora

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 14:30
L’Audi S3 sarà la soluzione alla crisi di Audi?

Il mondo è cambiato da quando fu inventata la prima automobile, tutto si è velocizzato. Negli ultimi tempi si stanno sviluppando sempre più modelli di auto più performanti e adatte alle nostre esigenze. Audi sta facendo proprio questo, anche se negli ultimi tempi sta affrontando non poche difficoltà. Questa crisi che Audi sta passando sta portando la chiusura di una fabbrica in Belgio e la destituzione di Markus Duesmann dal ruolo di amministratore delegato. Tutto questo è nato dai dati di mercato ritenuti insufficienti.

Audi sta per cambiare, vediamo cosa sta accadendo.

Le cose stanno per cambiare per l’azienda automobilistica. Infatti ci sarà un lancio, dalla sede di Ingolstadt, di una tra le vetture sportive di Audi più amate. Stiamo parlando dell’Audi S3, dove sono tante le novità che ci attendono su questa vettura. Prevede un design molto accattivante e muscolare, presenterà dimensioni maggiori con argento opaco per diverse parti della carrozzeria e degli inserti. Darà risalto alla vettura anche i nuovi gruppi ottici, moderni e aggressivi, con stesse qualità per il paraurti del veicolo. La S3 può essere presa con diverse dotazioni riguardo la scelta dei cerchi in lega. Quest’ultimi possono prendere le dimensioni di 18 o 19 pollici di diametro.

La velocità massima dell’auto, inoltre può toccare i 250 chilometri orari con un motore che può sviluppare un massimo di 333 cavalli. Una peculiarità di quest’auto che Audi ha sempre offerto è la tecnologia presente sull’abitacolo. Presenta infatti un aspetto raffinato e tecnologico che fa sentire accolto l’automobilista. Questa sensazione è sviluppata anche dal fatto che presenta sedili perfetti in ambito economico, e sotto l’aspetto di sostenibilità ambientale siccome la componentistica è fatta con materiale riciclato. Inoltre ha un display di 12,3 pollici per la strumentazione digitale e un display da 10,1 pollici per funzionare come schermo multimediale. La versione Sportback ha un costo di 55.590 euro, mentre la Sedan è acquistabile al prezzo di 57.250 euro.

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La stessa batteria removibile per tutti i dispositivi Apple? Un sogno, ma manca qualcosa

Android World - Mon, 04/22/2024 - 14:09

C'era un periodo in cui i telefoni avevano la batteria removibile (ci sono ancora!), e persino i MacBook adottavano una soluzione modulare che consentiva di sostituire l'alimentatore quando era esaurito (sapete come vedere i cicli batteria dei MacBook?). 

Ora è tutto diverso: bisogna passare per complicate procedure di smontaggio, ma Apple sta quantomeno pensando a un ritorno al passato. Un nuovo brevetto depositato dalla casa della mela illustra l'idea di un futuro con batterie non solo removibili, ma anche intercambiabili tra iPhone e mouse o tastiere (e iMac, ma su questo torneremo più avanti). 

Andiamo a scoprire cosa significa e perché gli AirPods sarebbero invece i dispositivi che ne avrebbero maggiormente bisogno.

Chi avrà comperato un MacBook fino al 2009 ricorderà la batteria sostitutibile. Purtroppo, successivamente Apple ha cambiato idea, e non è stato più possibile cambiare la batteria con la stessa facilità, mentre per l'iPhone, lanciato nel 2007, il problema non si è mai posto. 

Cosa dice il brevetto

Ora, con un brevetto scoperto da Apple Insider, sembra che la casa della mela stia esplorando il concetto, ampliandolo a un'idea di batteria che si può adattare per tutti i suoi dispositivi.

Come si può vedere dalla domanda di brevetto, intitolata "Sistema di ricarica della batteria e dispositivi mobili e accessori", possiamo vedere come Apple stia esplorando l'idea di dotare i suoi dispositivi, che siano un telefono, un monitor, una tastiera wireless e un mouse wireless, di slot standardizzati che consentano l'inserimento dello stesso pacco batteria. Che in questo modo risulterebbe intercambiabile. 

Per quanto riguarda il pacco in sé, non è niente di particolare, con l'aspetto di un parallelepipedo dotato di guscio esterno, due sensori e terminali positivi e negativi.

L'idea sarebbe quella di creare uno standard per la batteria al posto della porta USB-C, con diverse dimensioni della batteria che potrebbero essere standardizzate per diversi casi d'uso.

È curioso che nel brevetto sia disegnato un iMac e non un MacBook, ma è difficile stabilire il significato di questa scelta. Forse i MacBook non sarebbero inseriti tra i casi d'uso perché necessiterebbero di batterie più grandi? Sembra logico supporlo, ma allora perché l'iMac con due slot per batteria? Il computer è definito Host machine, il che forse sta a indicare semplicemente che sia un dispositivo per la ricarica. 

Non aspettavi di vederlo materializzato

Nonostante il fascino che l'idea di Apple genera, anche dal punto di vista della sostenibilità, non aspettatevi di vederla concretizzata in un prodotto reale. La casa della mela deposita migliaia di brevetti all'anno, la maggioranza dei quali sono progetti che non vedranno mai la luce.

Nel brevetto di Apple manca però un dispositivo che più di ogni altro avrebbe bisogno di una batteria removibile: gli AirPods. Purtroppo questo tipo di prodotti sono praticamente usa-e-getta.

Se pensiamo che al 2022 Apple aveva venduto 400 milioni di AirPods, possiamo immaginare che almeno un quarto siano finiti in discarica, anche se Apple afferma che buona parte dei componenti siano riciclati e negli ultimi anni ha fatto notevoli passi avanti in questo senso. 

Se si potesse cambiare la batteria, però, sarebbe molto meglio. E visto che le batterie di auricolari e custodie sono piccole, dopo un certo periodo di tempo la degradazione della batteria si farà sentire in maniera preoccupante. Certo, Apple non è la sola ad avere questo problema, ma ci sono (rare, se non uniche) ditte che consentono di cambiare la batteria di auricolari o cuffie. 

Pensiamo ai nuovi Fairbuds, o alle cuffie Turtle Beach Stealth Pro

Altre aziende stanno usando un approccio diverso, come l'utilizzo di una tecnologia chiamata Powerfoyle che consente la ricarica da qualsiasi fonte di luce, che sia una lampadina o il sole. Si possono trovare applicazioni di Powerfoyle nelle cuffie Urbanista (che vende anche auricolari caricati dalla luce del sole), House of Marley, Adidas e Philips. 

In ultima analisi, non è proprio come avere una batteria removibile, ma consente comunque di dare energia alle cuffie anche se le batterie non dovessero più caricarsi. 

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I robot umanoidi di Boston Dynamics sono ancora vivi: arrivano i nuovi Atlas

Android World - Mon, 04/22/2024 - 14:04

Boston Dynamics conferma il suo interesse nel campo dei robot umanoidi, e dopo aver annunciato la chiusura di uno dei suoi progetti più importanti, annuncia l'apertura di un nuovo capitolo.

Stiamo parlando dei robot umanoidi della serie Atlas, quelli che qualche giorno fa sembrava fossero stati mandati in pensione da Boston Dynamics. Nelle ultime ore l'azienda, da anni al vertice nel settore della robotica, ha annunciato un nuovo progetto.

La novità di Boston Dynamics potremmo definirla Atlas 2, una nuova versione dei suoi robot umanoidi completamente rinnovata. Si tratta di una versione completamente elettrica dei robot.

Questa nuova versione dovrebbe offrire una maggiore liberà di movimento. Boston Dynamics ha aggiunto di aver integrato dei giunti girevoli che permettono maggiori gradi di libertà ai robot. Inoltre, i robot sono stati resi più forti e resistenti, con l'obiettivo di renderli compatibili con l'esecuzione di compiti ripetitivi in qualsiasi contesto.

Boston Dynamics ha precisato che la nuova progettazione dei suoi Atlas prevede un movimento che non è vincolato alla concezione di movimenti umani. Questo si evince perfettamente dal nuovo video pubblicato dall'azienda, in cui vediamo la nuova versione di Atlas alzarsi da terra con movimenti che per noi umani non sarebbero possibili.

Vediamo qualche aggiornamento anche dal punto di vista estetico, soprattutto per la "testa" di Atlas che ora è circolare e animata da un anello luminoso. Per il resto, anche il "corpo" è stato aggiornato per renderlo più simile alla conformazione umana.

Boston Dynamics ha concluso riferendo che continuerà lo sviluppo delle abilità dei suoi Atlas in continuità con quanto avevano raggiunto con la precedente versione idraulica. Sicuramente arriveranno ulteriori aggiornamenti nelle prossime settimane.

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Amazon, le offerte di aprile sono al 60% di sconto sugli smartphone

Tecnoandroid - Mon, 04/22/2024 - 14:00

Con le nuove offerte Amazon che sono arrivate oggi potete avere tanti prodotti a prezzi molto bassi. C’è la tecnologia di alto livello che tutti desiderano e ci sono tutti i link diretti per l’acquisto.

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