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Amazon: svuotatutto con i SALDI di gennaio, prezzi al 75% di sconto

Tecnoandroid - 14 hours 17 sec ago

Il mondo Amazon ogni giorno diventa sempre più interessante dal punto di vista delle offerte che vengono proposte. Oggi abbiamo scelto di mettere a disposizione dei nostri lettori dei pezzi molto importanti che possono essere presi direttamente dalla piattaforma e-commerce e dalla sua categoria relativa all’elettronica. Di sconti clamorosi ce ne sono dunque tanti anche oggi, tutti da prendere prima che scadano.

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Amazon: la lista di offerte che infiamma il 2025 è attiva ora

Un gran numero di offerte disponibili è attualmente presente su Amazon e sta infiammando gli utenti che vogliono acquistare tecnologia. Come si può vedere ci sono degli straordinari affari da portare a casa, sia per quanto riguarda computer che per quanto concerne qualche smartwatch e anche una telecamera. Ecco la lista completa per gli utenti:

  • Apple 2024 MacBook Pro Portatile con chip M4, CPU 10 core e GPU 10 core: display Liquid Retina XDR 14,2″, 24GB di memoria unificata, 1TB di archiviazione SSD; color Argento, PREZZO: 2.278,00€, LINK
  • Tapo C500 Telecamera Wi-Fi Esterno FHD, 360° Visuale, Telecamera IP di Sorveglianza, IP65, Visione Notturna a Colori, Rilevamenti Smart AI, Audio Bidirezionale, Allarme sonoro personalizzato, PREZZO: 31,99€, LINK
  • MSI Modern 15 H AI C1MG-039IT Notebook 15.6” FHD 60Hz, Intel Core Ultra 5 125H, Intel ARC, 16GB RAM DDR5 5600MHz, 512GB SSD PCIe4, WiFi 6E, Win 11 Home [Layout e Garanzia ITA], Nero, PREZZO: 749,00€, LINK
  • Apple Watch Series 9 GPS 45mm Smartwatch con cassa in alluminio rosa e Sport Loop rosa confetto. Fitness tracker, app Livelli O₂, display Retina always-on, resistente all’acqua, PREZZO: 297,40€, LINK

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Compressore portatile AUTO di XIAOMI ad un prezzo RIDICOLO su Amazon

Tecnoandroid - 14 hours 5 min ago

Il compressore portatile per auto è divenuto nel corso degli anni un compagno di viaggio fondamentale per milioni di consumatori, per il semplice fatto che si ritrovano ad avere la certezza di avere le gomme sempre alla giusta pressione, evitando spiacevoli situazioni, come non poter proseguire un viaggio. Tra i tanti modelli disponibili oggi sul mercato, spicca sicuramente la variante di Xiaomi, fortunatamente proposta ad un prezzo estremamente convincente e conveniente su Amazon.

La variante di cui vi parliamo è già la seconda generazione, all’interno della confezione, oltre al compressore in sé, possiamo trovare anche vari tipi di attacchi/beccucci, così da poter effettivamente utilizzarlo in più situazioni (non solo per l’auto, ma anche per gonfiare palloni, monopattini, biciclette e motocicli), ed una comoda sacchetta per facilitare il trasporto. Il prodotto dispone, ovviamente, di una batteria interna ricaricabile tramite la porta USB-C, ed una luce LED che permette di andare ad illuminare direttamente l’area di lavoro.

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Compressore auto portatile di Xiaomi: il suo prezzo migliore

Il compressore portatile da utilizzare per l’auto non ha di per sé un costo particolarmente elevato, poiché il modello di cui vi stiamo parlando nell’articolo viene a costare di listino poco meno di 50 euro, anche se comunque Amazon ha cercato di abbassare, entro certi limiti, nuovamente la spesa da sostenere, per arrivare ad un prezzo attuale corrispondente a 45,50 euro. Eccovi il link per l’acquisto.

Offerta Xiaomi Portable Electric Air Compressor 2, Compressore ad Aria Portatile, Fino a 150 psi, Luce Led Integrata, Porta Type-C, 6 Modalità di Gonfiaggio, Nuovo adattatore valvola dell'aria, Compatto, Nero
    44,99 EUR Acquista su Amazon

    Il prodotto gode di oltre 6 modalità differenti di gonfiaggio, con possibilità di visualizzare direttamente sul piccolo display anteriore tutte le informazioni del caso, tra cui troviamo ad esempio la pressione istantanea. La ricarica avviene tramite collegamento diretto alla porta USB-C, come anticipato, con caricamento completo entro poche ore e possiiblità di ricaricarlo praticamente ovunque.

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    Clima: arriva un nuovo richiamo dalle Nazioni Unite

    Tecnoandroid - 14 hours 10 min ago

    La crisi che coinvolge il clima è ormai una sfida globale. Per tale motivo è necessario intervenire con soluzioni che intervengano a livello mondiale. Eppure, ciò che si osserva oggi è un mosaico disomogeneo di azioni. In tale contesto, alcuni Stati si impegnano con dedizione. Mentre altri scelgono la via dell’inazione o addirittura del negazionismo. Tale squilibrio rischia di compromettere gli sforzi collettivi. Minando i progressi necessari per salvaguardare il nostro pianeta.

    Clima sempre più in pericolo: come intervenire?

    Elisa Morgera, Relatore speciale delle Nazioni Unite, si è espressa sull’argomento. A tal proposito, ha evidenziato l’urgenza di una collaborazione autentica e inclusiva tra tutte le nazioni. Senza un impegno condiviso, gli accordi internazionali rischiano di trasformarsi in mere dichiarazioni di intenti. Dunque, prive di impatto reale. La Morgera sottolinea, inoltre, che la disinformazione e la mancanza di trasparenza rappresentano ostacoli critici.

    La disinformazione, spesso alimentata da interessi economici o politici, distorce il dibattito pubblico. Inoltre, ostacola l’adozione di soluzioni efficaci. Tale fenomeno non solo crea confusione tra i cittadini, ma amplifica anche le disuguaglianze. A tal proposito, la questione della buona fede è centrale. Morgera denuncia che alcuni governi, pur dichiarando il proprio impegno verso la sostenibilità, non agiscono in linea con gli obiettivi stabiliti. Preferendo rinvii e compromessi poco incisivi. Tale approccio mina la fiducia reciproca e rende inefficaci le conferenze internazionali sul clima.

    Per invertire tale tendenza, è necessario che i paesi adottino un approccio trasparente. Condividendo le proprie difficoltà e collaborando per trovare soluzioni comuni. Solo attraverso un dialogo aperto, basato su dati scientifici affidabili, sarà possibile superare le barriere attuali. Al fine di creare un modello sostenibile e inclusivo. La crisi climatica necessità di azioni integrali e cooperative. È una responsabilità morale che tutti gli Stati hanno verso le generazioni future. Ciò per garantire un futuro equo e sicuro per tutti.

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    Samsung Galaxy S25: ecco quanto costeranno in Europa, previsti aumenti

    Tecnoandroid - 14 hours 15 min ago

    In queste ore sono arrivate nuove indiscrezioni che riguardano i prossimi smartphone in arrivo, il Samsung Galaxy S25. Sono infatti trapelati nuovi dettagli importanti sugli smartphone che forniscono una panoramica dei prezzi che riguarderanno il mercato europeo. A quanto pare c’è da discutere: sono previsti degli aumenti di prezzo secondo la fonte.

    Samsung Galaxy S25: questi sono i prezzi e i tagli di memoria

    Non è un mistero che in genere Samsung propone diversi tagli di memoria e anche in questo caso sembra che tutto sia già ben chiaro prima della presentazione. Saranno diverse anche le colorazioni ed è per questo che abbiamo stilato un elenco con tutti questi dati insieme:

    • Galaxy S25 (colori Silver, Navy, Icy Blue e Mint):
      • 128 GB: 964,90€;
      • 256 GB: 1.026,90€;
      • 512 GB: 1.151,90€.
    • Galaxy S25 Plus (colori Silver, Navy, Icy Blue e Mint):
      • 256 GB: 1.235,90€;
      • 512 GB: 1.359,90€.
    • Galaxy S25 Ultra (colori Titanium Silver Blue, Titanium Black e Titanium Gray):
      • 256 GB: 1.557,90€;
      • 512 GB: 1.681,90€;
      • 1 TB: 1.930,89€.
    Possibile aumento rispetto al Galaxy S24

    Se queste cifre venissero confermate, i prezzi sarebbero aumentati di circa 60-100 euro rispetto ai modelli Galaxy S24, a seconda del taglio di memoria scelto. L’Ultra sarebbe il più colpito da questo incremento, mentre il modello base subirebbe un rincaro più contenuto.

    Perché Samsung aumenterebbe i prezzi dei suoi smartphone

    L’incremento di prezzo potrebbe essere dovuto a diversi fattori, a partire proprio dal processore. I tre modelli che faranno parte della gamma Galaxy S25 saranno tutti equipaggiati con il chip più potente: lo Snapdragon 8 Elite. In questo caso i costi di produzione sono chiaramente più alti rispetto a quando Samsung ha alternato l’uso del suo Exynos.

    Da non sottovalutare poi la difficoltà che il colosso avrebbe riscontrato nella produzione dei chip a 3 nm. Infine non si può non tenere conto dei materiali premium, con l’utilizzo del titanio per la scocca del Samsung Galaxy S25 Ultra.

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    Come controllare l'hotspot del telefono da smartwatch: proviamo Spoton

    Android World - Sat, 01/11/2025 - 23:58

    Oggi parliamo di un'app per smartwatch che potrebbe rivelarsi molto utile, soprattutto se vogliamo controllare in maniera più accurata lo smartphone (ecco i migliori smartphone del momento) dal nostro polso. Parliamo di Spoton, un'app per controllare l'hotspot del telefono dal nostro smartwatch.

    L'app in questione è dedicata agli smartwatch con Wear OS (ecco come funziona Wear OS), e porta una funzionalità utile direttamente al nostro polso senza la necessità di toccare il telefono.

    L'app Spoton è stata pensata e sviluppata da Marco Gomiero, un ingegnere che lavora nel settore Android, e si rivela molto particolare perché è una delle pochissime app che arriva con un'unica funzione.

    Parliamo della possibilità di portare il controllo dell'hotspot dal telefono al proprio smartwatch. Si tratta di un'app dedicata esclusivamente ai dispositivi Wear OS, dunque non pensate di poterla usare su smartwatch che non sono dotati del popolare sistema operativo di Google per indossabili.

    L'app si presenta con un'interfaccia molto semplice. Una volta installata sarà possibile aprirla anche da smartphone. Anzi, la prima cosa che dobbiamo fare per usarla è proprio aprirla sul nostro smartphone. Al primo avvio ci chiederà di concedere il permesso per modificare opzioni di sistema, altrimenti non sarà in grado di cambiare lo stato di attivazione dell'hotpost.

    Una volta concesso questo unico permesso, anche perché l'app non richiede altri permessi per funzionare, allora sarà possibile usarla anche sul nostro smartwatch Wear OS.

    Come vedete dagli screenshot che trovate in galleria (ecco come fare screenshot su Wear OS), potremo aggiungere un tile rapido per la gestione di Spoton sul nostro smartwatch. Una volta fatto questo, il tile relativo a Spoton mostrerà lo stato di attivazione sullo smartphone connesso allo smartwatch sul quale è in esecuzione.

    Toccando una singola volta l'opzione che troviamo nel tile di Spoton potremo modificare lo stato di attivazione dell'hotpost, da attivo a non attivo e viceversa. Con un secondo tocco potremo tornare allo stato di attivazione precedente. Tutto qui.

    Durante la nostra prova non abbiamo riscontrato alcuna difficoltà. L'app funziona sempre, senza alcuna incertezza. Chiaramente si tratta di un'app estremamente semplice, ma di una certa utilità in alcuni casi.

    Immaginiamo infatti Spoton come una soluzione utile per coloro che non sempre hanno a portata di mano il proprio smartphone, magari perché lavorano o studiano al PC. O per coloro che per ragioni di concentrazione non possono sempre usare lo smartphone.

    In casi come questi, Spoton è una soluzione interessante per avviare l'hotspot sul proprio smartphone senza nemmeno prenderlo in mano, e garantire la connettività a internet ad altri dispositivi, come potrebbe essere il PC sul quale stiamo lavorando o studiando, per rimanere in tema con l'esempio precedente. Insomma, l'app perfetta anche per i pigri.

    Spoton è un'app completamente gratuita. L'app non prevede nemmeno alcun annuncio pubblicitario e chiaramente non prevede limitazioni nella sua versione gratuita, anche perché non è prevista una versione a pagamento.

    Come menzionato sopra, è possibile installarla su smartwatch con Wear OS direttamente dal Play Store. Qui sotto trovate il pulsante per il collegamento diretto al Play Store, da aprire sullo smartphone per poi procedere all'installazione su smartwatch.

    Scarica da Play Store

    Se siete appassionati di personalizzazione allora potrebbero anche interessarvi le guide che trovate di seguito per personalizzare Android secondo diversi aspetti:

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    LG, presentata nuova soundbar per televisori al CES 2025

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 22:00

    LG ha presentato al CES 2025 una nuova soundbar che promette di offrire delle qualità audio superiori rispetto a quelle classiche. Questo dispositivo è stato chiamato LG S20A che viene presentata con un design compatto e di piccole dimensioni. La soundbar andrà a migliorare l’ audio che normalmente sentiremmo in TV per aumentarne la qualità. Si tratta comunque di un dispositivo molto interessante se pensiamo alle tante tecnologie che l’ azienda sta cercando di portare avanti in merito alla qualità dell’ audio.

    Anche se la potenza è di 50W ci sarà un miglioramento nel suono e nella precisione delle varie tonalità di bassi e alti. L’ intenzione di partenza è proprio quella di riprodurre in modo quasi realistico il contenuto multimediale per coinvolgere di più gli spettatori. Con questa soundbar si potrà garantire una qualità di suono migliore con un design migliorato e pratico. Anche se le dimensioni sono piuttosto ridotte, dovrebbe comunque offrire un suono adeguato alle varie tonalità del contenuto.

     

    LG, ecco alcune caratteristiche della soundbar

    La S20A avrà un sistema integrato sviluppato proprio da LG chiamato AI Sound Pro che integra l’ intelligenza artificiale per calibrare il suono a seconda del contenuto. Inoltre ci sarà anche un’ equalizzatore per gestire i toni alti, medi e bassi. Nella nuovo dispositivo non sarà presente un subwoofer esterno perché LG ha già integrato i driver nella soundbar. La S20A è stata progettata per essere associata al meglio con i televisori LG ma si può tranquillamente adattare a qualunque marchio. Grazie alla nuova interfaccia chiamata Wow Interface è possibile controllare direttamente dal televisore le importazioni audio. Il nuovo dispositivo garantirà un audio molto realistico e dettagliato in modo da avere una qualità superiore senza avere un dispositivo troppo ingombrante.

    Ancora non sono state pubblicate le date della sua uscita sul mercato e tantomeno il prezzo di vendita per cui bisognerà aspettare ancora un po’ per averlo.

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    Fonti rinnovabili, il 2024 un anno iconico

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 21:30

    Ormai ci troviamo in un’era dove le fonti rinnovabili giocano un ruolo davvero fondamentale per l’interesse del nostro pianeta e non solo. Parliamo anche di costanti aggiornamenti che sono effettuati a queste innovazioni.

    Quest’ultime risultano avere molta importanza, le quali hanno scaturito un’annata fantastica.

     

    Fonti rinnovabili, un anno perfetto?

    C’era molta probabilità su come l’anno appena passato si svelasse come il migliore nell’impiego di queste tipo di fonti. I dati tutti confermati da Eurelectric ci vanno a chiarire come l’energia green sia arrivata in vetta e da come l’Europa da oggi potrebbe diventare un sistema elettrico ultra-pulito.

    I dati raccolti nell’Unione Europea si vanno a fornire del quasi 50% di fonti rinnovabili. Si contano 1.300 terawattora generati, grazie all’impiego dei nuovi impianti realizzati in tutto il continente. Mentre dall’altra parte abbiamo le fonti fossili che hanno registrato un calo progressivo fino all’arrivo di una quota che si aggira al 28%.

    Subito dopo queste percentuali guidate dalle fonti rinnovabili abbiamo il nucleare che va a prendersi il 24% del totale, con a suo vantaggio 656,45 TWh generati. Per quanto riguarda la sua stabilità continua dal 2022, dopo il relativo incremento subito l’anno precedente per le chiusure dei francesi.

    Per quanto riguarda i prezzi invece, quello che si trova al medio per l’ingrosso sul mercato del giorno è diminuito del 16% rispetto il 2023. Un ulteriore record lo si registra nei prezzi negativi, i quali si sono verificati 1.480 volte in tutta l’Unione Europea.

    Questa nuova disposizione adottata tramite le fonti rinnovabili ha permesso che le emissioni di CO2 diminuissero di molto, circa del 13% rispetto il 2023 e del 59% rispetto il 1990. In questa parte ha avuto un ruolo davvero importante una domanda di energia stazionaria, dal livello di crisi. Tutti i dati raccolti in questa ricerca e varie statistiche sono stati raccolti da Eurelectric ovvero la federazione dell’industria elettrica europea che va a riunire 3.500 aziende dello stesso settore.

     

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    Batterie, i colossi Samsung e Apple provano nuove tecnologie

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 21:00

    In questi ultimi anni si stanno avendo dei miglioramenti nel ramo della telefonia mobile che stanno andando molto lentamente. Questo perché si stanno migliorando delle funzioni che per le quali gli utenti richiedono una buona affidabilità. Anche se non tutte le caratteristiche degli smartphone si stanno modificando, come ad esempio le batterie di questi ultimi. Infatti queste batterie rimangono di capacità inferiore e non sempre riescono a mantenere il telefono carico tutta la giornata.

    In questo campo alcuni dei due marchi più famosi, Samsung e Apple, stanno lavorando per portare delle tecnologie avanzate. Infatti probabilmente sta nascendo quella voglia di realizzare un dispositivo performante che abbia una durata maggiore. Questo perché con le nuove tecnologie, i dispositivi assorbono spesso di più rispetto ai modelli precedenti proprio per le loro proprietà. Quindi per fare in modo che questi dispositivi durino molto, c’è bisogno di una batteria con maggiore autonomia.

     

    Batterie, nuove tecnologie da sperimentare

    Il problema della durata delle batterie sta proprio nella loro realizzazione; per questo Samsung sta cercando di modificare la struttura con cui è composta. Infatti ci sarebbe uno studio sull’ utilizzo di materiali avanzati per anodi e catodi della batteria. Una soluzione al problema potrebbe essere l’ introduzione di altro silicio poiché possiede una capacità di immagazzinamento maggiore. Un altro problema da affrontare è la modifica della struttura interna del dispositivo dato che il silicio fa si che la batteria si espanda durante la fase di carica e scarica. Samsung però lo avrebbe risolto con delle soluzioni innovative che renderanno ancora più performante il suo dispositivo. Anche Apple sta cercando delle soluzioni innovative per le batterie e ha deciso di non presentarne di nuove entro il 2026.

    Quindi sempre che anche altre aziende stiano lavorando per offrire delle prestazioni migliori anche dal punto della durata della batteria. Vedremo quale tecnologia verrà utilizzata per superare i tanti problemi incontrati.

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    Snapdragon 8 Elite 2 e Dimensity 9500 superano la CPU di Apple

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 20:30

    Recentemente il popolare leaker Digital Chat Station ci ha dato uno spunto molto importante per parlare del futuro delle CPU. Grazie ad un post pubblicato sul social cinese Weibo, ha esaltato i miglioramenti ottenuti dal Qualcomm Snapdragon 8 Elite 2 e dal MediaTek Dimensity 9500.

    Esaltando i miglioramenti ottenuti da Qualcomm e MediaTek con i rispettivi processori, ci fa capire come questi due potrebbero mettere fine all’attuale leadership delle CPU di Apple per quanto riguarda le prestazioni nei test benchmark in single core.

    Un primato che Apple ha ormai da diverse generazioni, con CPU per smartphone che fanno registrare le prestazioni migliori nei test single core. Fornendo agli iPhone un evidente vantaggio in termini di reattività e gestione di carichi di lavoro più intensi. Sembra però che la prossima generazione possa vedere come protagonisti di questo primato Qualcomm e MediaTek, le due aziende sono riuscite a colmare il divario nelle prestazioni multi core.

    Vediamo come il Qualcomm Snapdragon 8 Elite 2 e il MediaTek Dimensity 9500 hanno superato Apple

    Sempre Digital Chat Station ci conferma che, i due nuovi processori potrebbero essere in grado di raggiungere l’Apple M4 anche nelle prestazioni single core dei test di Geekbench, traguardo possibile grazie a una combinazione di fattori, tra i quali vi sono l’uso della SME (Scalable Matrix Extension) di ARM e la produzione tramite il processo “N3P” a 3 nm di TSMC.

    Tecnologia SME incredibilmente utile perché consente ai processori di gestire carichi di lavoro complessi in modo più efficiente, portando ad un ovvio miglioramento significativo delle prestazioni single core. Allo stesso tempo anche il processo produttivo N3P dovrebbe garantire un ulteriore miglioramento in termini di potenza ed efficienza energetica.

    Infine stando alle ultime indiscrezioni, Qualcomm Snapdragon 8 Elite 2 potrebbe avere i core dedicati alle prestazioni con una frequenza massima di 5,00 GHz mentre MediaTek Dimensity 9500 dovrebbe arrivare tranquillamente a 4,00 GHz.

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    Zeekr 007 GT: l’elettrica shooting brake punta a conquistare il mercato

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 20:00

    Zeekr ha svelato la 007 GT, una nuova shooting brake derivata dalla berlina 007. Questa vettura, dal design dinamico e innovativo, promette di alzare il livello tra le auto elettriche di lusso. Il lancio è atteso nel secondo trimestre del 2025, con un debutto iniziale in Cina. La Zeekr 007 GT si distingue per il posteriore slanciato e sportivo. Il frontale, identico alla berlina, mantiene il design elegante e futuristico. Di lato, la linea del tetto culmina in uno spoiler, mentre i fari posteriori a tutta larghezza sottolineano il carattere moderno. Un mix perfetto di stile e aerodinamica.

    Prestazioni e autonomia: cosa aspettarsi dalla Zeekr 007 GT?

    La piattaforma avanzata della Zeekr 007 GT offre prestazioni straordinarie. La variante a trazione posteriore dispone di un motore da 310 kW, ideale per chi cerca efficienza e velocità. Per chi desidera il massimo, la versione a trazione integrale eroga una potenza totale di 475 kW. Prestazioni di livello superiore per una shooting brake elettrica. L’architettura a 800 V permette ricariche ultra rapide. Bastano 15 minuti per recuperare fino a 500 km di autonomia con colonnine HPC. Disponibili due opzioni di batteria: una da 75 kWh (LFP) e una da 100 kWh (NMC). L’autonomia, secondo il ciclo CLTC, varia da 616 km a 870 km. La Zeekr 007 GT integra tecnologie all’avanguardia, come sistemi di guida assistita di livello 2+ e interni raffinati. L’abitacolo, progettato per il massimo comfort, offre materiali premium e un ampio schermo touch per l’infotainment. La connettività 5G e aggiornamenti over-the-air garantiranno personalizzazione in ogni istante.

    Zeekr punta in realtà al mercato globale, ma inizialmente la 007 GT sarà venduta solo in Cina. Il prezzo di partenza è di 209.900 yuan (circa 27.700 euro). In seguito, il modello sarà commercializzato anche al di fuori della Cina con il nome Zeekr 7 GT. Questa nuova shooting brake non è solo un’auto elettrica, ma vera e propria innovazione applicata alle quattro ruote. Riuscirà a soddisfare le aspettative degli automobilisti più esigenti? Con il suo mix di prestazioni, autonomia e design, Zeekr sembra pronta a rivoluzionare il segmento delle shooting brake elettriche.

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    Sony è sorpresa dello scarso utilizzo della modalità riposo di PS5

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 19:30

    Cosa fanno i player con la propria console dopo una lunga sessione di gioco? La spengono direttamente o la mettono in “modalità riposo”? Sony ha cercato di rispondere a questa domanda con un sondaggio sui possessori di PlayStation 5, e i risultati sono piuttosto sorprendenti: solo il 50% degli utenti utilizza la “modalità riposo”, una funzione che consente di riprendere il gioco esattamente dal punto in cui ci si era fermati. Di contro, gli altri preferiscono spegnere completamente la console, ovviamente.

    Ecco cosa sappiamo nello specifico

    Secondo Gory Gasaway di Sony Interactive Entertainment, l’azienda si aspettava che la modalità riposo fosse molto più diffusa:

    “Pensavamo che la maggior parte delle persone usasse questa funzione, ma i dati ci hanno sorpreso: è quasi un perfetto 50/50”.

    Questa scelta, però, influisce anche sull’esperienza di avvio. Negli USA, chi spegne del tutto PS5 vede al riaccendersi la schermata “Esplora”, mentre nel resto del mondo appare il menù dell’ultimo gioco giocato.

    La scelta di spegnere completamente la console è legata a motivi sia pratici che culturali. In alcune aree del mondo, le interruzioni di corrente sono frequenti, e il rischio di danneggiare l’hardware potrebbe spingere gli utenti a preferire lo spegnimento totale. Poi, chi non è abituato a gestire dispositivi in modalità standby potrebbe non sfruttarne le potenzialità, oppure semplicemente desidera incidere il meno possibile sulla bolletta.

    C’è da dire che Sony punta da tempo a ridurre l’impatto ambientale dei suoi prodotti, migliorando l’efficienza energetica di PS5 con gli aggiornamenti e limitando il consumo in modalità riposo. La console include funzioni utili come lo spegnimento automatico dopo un periodo di inattività e opzioni per personalizzare la modalità riposo, ad esempio scegliendo se consentire o meno il download automatico degli aggiornamenti.

    Insomma, anche se la modalità riposo è comoda, molti giocatori preferiscono ancora spegnere tutto. Un sondaggio con risultato sorprendenti, ma forse non troppo visto l’andamento di questa funzionalità negli ultimi anni, già dal modello precedente, la PS4.

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    OnePlus 13 sarà anche mini? sta arrivando una versione compatta

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 19:00

    Accanto a OnePlus 13 e 13 R, lanciati in Italia ieri, potrebbe esserci un ulteriore modello. Alle recenti indiscrezioni, infatti, si aggiungono ora quelli su OnePlus 13 Mini. Lo spiffero arriva dalla Cina, e nello specifico dal noto leakerDigital Chat Station, che anticipa come pure OnePlus avrebbe intenzione di lanciare uno smartphone compatto nel 2025: il dispositivo, in sostanza, dovrebbe essere la versione targata OnePlus di Oppo Find X8 Mini, ma con almeno una differenza importante sotto la scocca.

    Ecco ciò che sappiamo nello specifico

    Ad ogni modo, anche su OnePlus 13 Mini dovremmo trovare un display LTPO OLED da 6,31 pollici con risoluzione di 1,5K e cornici sottili, con frame in metallo e corpo del dispositivo in vetro. Sotto la scocca di OnePlus 13 Mini a quanto pare ci sarà il SoC Snapdragon 8 Elite di Qualcomm, mentre su Find X8 Mini si dice troveremo il Dimensity 9400 di MediaTek.

    Per quanto riguarda il comparto fotografico, le indiscrezioni parlano di un sensore principale IMX906 di Sony da 50 MP, uno ultrawide da 8 MP e un teleobiettivo periscopico da 50 MP con zoom ottico 3x. Secondo la ricostruzione di Digital Chat Station, e come deducibile in fondo dalla presunta scheda tecnica di alto profilo, il compatto di OnePlus non dovrebbe essere economico, ma anzi occupare la fascia alta del mercato.

    Ecco la scheda tecnica dell’OnePlus 13
    • display: Oriental Screen 2a gen AMOLED (BOE) LTPO 4.1 6,82″ QHD+ 3168X1440, 19,8: 9, schermo-scocca 93,1%, 1-120Hz, campionamento tocco 240Hz, 4.500nit picco, 510ppi, 100% DCI-P3, DisplayMate A++, Dolby Vision, HDR Vivid, Zreal, HDR10+, AOD, vetro Crystal Shield
    • piattaforma mobile: Qualcomm Snapdragon 8 Elite
    • memoria:
      • 12/16GB di RAM LPDDR5X
      • 256/512GB di memoria interna UFS 4.0
    • OS: ColorOS 15 basato su Android 15
    • resistenza: IP68, IP69
    • impronta digitale: sensore a ultrasuoni integrato nel display
    • raffreddamento: camera di vapore 9.925mm²
    • dual SIM: sì
    • audio: 2x speaker, riduzione rumore AI a 4 microfoni, effetti sonori OReality Audio
    • connettività: 5G, WiFi 7, Bluetooth 5.4, NFC, USB-C 3.2 Gen 1, IR, GPS
      • design surround con 13 antenne
    • AI: note, documenti, riassunto vocale, ritocco fotografico, supporta anche le domande su ciò che compare sullo schermo
    • fotocamere Hasselblad:
      • anteriore: 32MP Sony IMX615, f/2,4, FOV 90°, 21mm eq., video fino 4K a 60/30fps, 0,8um
      • posteriori:
        • 50MP Sony LYT-808, 1/1,4″, f/1,6, OIS, AF, 23mm eq., 1,12um, FOV 85°
        • 50MP tele periscopico a riflesso triprisma Sony LYT-600, obiettivo 1G3P, 1/1,95″, f/2,6, OIS, AF, 73mm eq., zoom ottico 3x, 0,8um, FOV 32,8°
        • 50MP ultra grandangolare S5KJN5, FOV 120°, f/2,0, macro 3,5cm, AF, 15mm eq., 0,64um
        • sensore LDAF
        • video fino 8K a 30fps
    • batteria: Glacier 6.000mAh, ricarica cablata 100W, wireless 50W, inversa wireless 10W, inversa cablata 5W
      • autonomia: quasi 2 giorni
    • dimensioni e peso: 162,9×76,5×8,5mm per 213g (8,9mm e 210g per il Midnight Ocean)
    • colori: Black Eclipse, Artic Dawn, Midnight Ocean (in pelle vegana a microfibra)

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    Getty Images e Shutterstock ufficializzano la fusione

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 18:30

    Ottime notizie da parte di Getty Images e Shutterstock che nelle scorse ore hanno reso noti di aver realizzato un accordo che prevede la fusione delle due realtà. Non a caso, infatti, l’ufficializzazione della nuova strategia prevede l’unione delle due con l’obiettivo di portare avanti importanti progetti in un momento in cui l’AI è senza alcun dubbio al centro dei piani.

    Secondo quanto diffuso, tale decisione porta ad una società di contenuti visivi che ha un valore inevitabilmente importante che prenderà il nome di Getty Images Holdings. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli che sono stati svelati in merito alla fusione.

    Getty Images e Shutterstock: fusione tra i due

    Ufficiale l’accordo di fusione tra Getty Images e Shutterstock che decidono di unire le forze e pensare a progetti futuri inevitabilmente importanti. Non a caso, il valore complessivo della società di contenuti visivi equivale ad un valore complessivo che si attesta intorno ai 3,7 miliardi di dollari. Come anticipato, il nome che la nuova società avrà è Getty Images Holdings mentre il simbolo con qui sarà quotata sul New York Stock Exchange sarà GETY. Finalizzata la fusione, l’attuale CEO di Getty Images, Creig Peters, sarà a capo della nuova società.

    Non a caso, ci troviamo ad una decisione che ha come fondamento una ragione importante. Innanzitutto, quella di riuscire ad ottimizzare le librerie di foto stock di entrambe le realtà con una conseguente ottimizzazione AI. Nello stesso comunicato è possibile leggere che Getty Images e Shutterstock offriranno una libreria di contenuti con maggiore profondità e ampiezza a vantaggio dei clienti, maggiori opportunità per la sua comunità di collaboratori e un impegno rafforzato per l’adozione di contenuti inclusivi e rappresentativi.

    Secondo quanto diffuso, la fusione deve passare prima dall’antitrust. Non ci resta dunque che attendere ulteriori ed importanti aggiornamenti in merito.

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    I Galaxy S25 Ultra potrebbero perdere la capacità di scattare foto con la S Pen (e non solo): ecco perché

    Android World - Sat, 01/11/2025 - 18:27

    Grazie ai leak degli ultimi giorni, ormai si sa quasi tutto sui nuovi Galaxy S25, ma secondo un'anticipazione di poche ore fa la S Pen del Galaxy S25 Ultra potrebbe perdere alcune delle sue funzioni più iconiche. 

    Stando infatti al leaker Ishan Agarwal, che cita fonti nella rete di vendita, la caratteristica stilo del top di gamma Samsung direbbe addio alla connettività Bluetooth. 

    La S Pen dotata di Bluetooth è stata introdotta con il Galaxy Note 9, e consente di effettuare una serie di funzioni uniche, raccolte sotto il nome di Air action.

    Attivando l'opzione, è possibile scegliere e personalizzare una serie di gesti di controllo tramite la penna, che è in grado di funzionare anche a dieci metri di distanza dal telefono.

    Per esempio, si può agitare la S Pen come una bacchetta magica per tornare indietro o andare alla schermata iniziale, premerla per scattare una foto, premerla due volte per passare da fotocamera anteriore a posteriore, girarla per controllare lo zoom e molto altro.

    Questa funzionalità è accessibile su tutti i dispositivi come i Galaxy S dal 2021 in poi, i tablet dal Tab S7 al Tab S10, e i Galaxy Z Fold 6

    Evidentemente Samsung spera di aumentare in questo modo l'autonomia, o, come pensa più concretamente Agarwal, ha dei dati di utilizzo così bassi da non giustificare il set di funzionalità e risparmiare così sui costi di produzione

    Di certo, scommettiamo che più di un utente non sarà contento del taglio, ma ricordiamo che si tratta solo di un rumor. Speriamo resti tale. 

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    Emissioni: l’UE non cambia idea e conferma le multe

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 18:00

    Negli ultimi mesi si è parlato molto di un eventuale revisione anticipata delle regole sulle emissioni di CO2. Un tema che ha tenuto tutti con il fiato sospeso poiché rappresentava una speranza per molti protagonisti del settore automotive. Si parla di speranza poiché da parte della Commissione Europea non si è riusciti a ottenere i risultati speranti. Quest’ultima, infatti, nelle scorse ore ha confermato di non voler cambiare i piani precedentemente prefissati.

    Arriva un ulteriore conferma che rende noto che nel corso di quest’anno non saranno effettuate revisioni anticipate delle regole che riguardano le emissioni. Una conferma che non può che creare malcontento tra gli Stati. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito alla questione.

    Emissioni: la Commissione Europea non cambia idea

    Non ci sarà alcuna revisione anticipata delle regole sulle emissioni: è quanto affermato nelle scorse ore, e nuovamente, dal nuovo Commissario per il clima, Wopke Hoekstra. Una decisione da parte della Commissione Europea che ha chiaramente delle conseguenza per le case costruttrici del settore delle quattro ruote.

    Non a caso, infatti, la mancata revisione anticipata nel corso del 2025 si traduce in una conferma delle multe per tutte le aziende che durante l’anno non rispetteranno le soglie imposte dalla nuova normativa.

    Le sanzioni, purtroppo, per chi non rispetta la normativa saranno del tutto pesanti. Tutto ciò già nei mesi scorsi aveva creato preoccupazione tra le case automobilistiche. A tal proposito, anche il dirigente italiano Luca de Meo effettuò delle stime pari a 15 milioni di euro complessivi per il settore automotive.

    Nessuna speranza di anticipare la revisione delle regole sulle emissioni dunque. Una conferma che non può che deludere un intero settore che, attualmente, sta già attraversando un importante momento di crisi. Non ci resta che attendere l’avvio, da parte della Commissione Europea, di un dialogo con l’industria automotive.

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    Come sapere se un'app funziona nativamente su un PC Windows ARM? Questo sito potrebbe avere la risposta

    Android World - Sat, 01/11/2025 - 17:36

    Come sapere se il nostro programma preferito funzionerà correttamente sui nuovi PC Copilot+ con chip ARM? Un sito, Windows ARM software, potrebbe dare la risposta, in quanto fornisce un elenco estremamente curato e completo (e in continua espansione).

    Il problema dei PC Windows on ARM sono infatti i programmi. Quelli nativi, per quanto in continua espansione e in grado di coprire i fabbisogni dell'utente medio, potrebbero non bastare per chi necessita di un software specifico

    E anche se Microsoft ha implementato un sistema di emulazione per i programmi x86, potrebbe esserci un impatto sulle prestazioni eccessivo, o persino non funzionare per alcuni applicativi. 

    Questo è un problema che abbiamo evidenziato in tutte e tre le nostre recensioni di PC Copilot+:

    Ecco quindi che prima di imbarcarsi in un investimento ben superiore al migliaio di euro, un utente ha bisogno di sapere esattamente cosa funzionerà e cosa no.

    All'indomani dell'annuncio dei nuovi Surface, il sito WorksonWoa (poi citato dalla stessa Microsoft), aveva cercato di affrontare la questione relativa ai giochi, per poi dedicarsi anche alle app. 

    Ma Windows ARM software, che potete trovare a questo indirizzo, è molto più completo e si concentra sulle app native. Il progetto, a cui tutti possono contribuire clonando il repository su GitHub, mostra infatti le applicazioni native attualmente disponibili per i PC Windows on ARM. 

    Per usarlo, basta andare alla pagina dedicata e si troveranno tutte le app divise per categorie (Web Browsers, Media, Social, Photo/Video Editing e così via). Per cercare un'app, digitate il nome nel campo di ricerca in alto a destra (quello con l'icona a forma di lente d'ingrandimento) e la lista verrà aggiornata automaticamente. 

    Nella nostra esperienza, per quanto molto completo, il modo migliore per scoprire se una particolare app funziona su un PC Windows on ARM è usare sia Windows ARM software che WorksonWoa. Mentre infatti il primo indica tutti i programmi nativi, probabilmente un programma non nativo potrebbe funzionare adeguatamente, e con WorksonWoa si avrà (con un po' di fortuna) una risposta. 

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    Galaxy S25 Slim, Geekbench svela parte della scheda tecnica

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 17:30

    Le voci sul debutto della famiglia Galaxy S25 si rincorrono da tempo e includono il lancio di un nuovo esponente della famiglia di top di gamma Samsung. L’inedito dispositivo potrebbe essere il Galaxy S25 Slim, una soluzione più leggera e compatta dei flagship.

    La famiglia sarà presentata ufficialmente il prossimo 22 gennaio in occasione dell’evento Galaxy Unpacked ma le indiscrezioni su questo device si stanno intensificando. Il presunto Galaxy S25 Slim è comparso all’interno del database di Geekbench, svelando parte della scheda tecnica.

    Il flagship compatto è caratterizzato dal numero di modello SM-S937U e monta una scheda madre identificata con il nome in codice “SUN”. Considerando che sugli altri device della famiglia Galaxy S25 è attesa la presenza del SoC Qualcomm Snapdragon 8 Elite, riteniamo che anche questo dispositivo sarà dotato di tale chipset.

     

    Il Galaxy S25 Slim è stato avvistato su Geekbench ma il flagship compatto di Samsung non entusiasma nei punteggi benchmark

    Infatti, Geekbench ha evidenziato che il SoC equipaggiato è dotato di una configurazione a octa-core. Sei core sono operanti a 3,53 GHz e due core sono in grado di raggiungere una frequenza di clock di 4,47 GHz. Il sistema è dotato anche di 12 GB di memoria RAM.

    Considerando tutti questi elementi, il dispositivo ha totalizzato 3.005 punti nei test in single-core e 6.945 punti in quello multi-core. Purtroppo, si tratta di prestazioni ben al di sotto delle potenzialità offerte dallo Snapdragon 8 Elite.

    Gli altri Galaxy S25 testati su Geekbench hanno ottenuto punteggi più alti sia nella prova in single-core che nel multi-core. Possiamo immaginare che il Galaxy S25 Slim testato sia un prototipo in fase di ottimizzazione o dotato di un software provvisorio.  Se queste ipotesi fossero confermate, i tecnici di Samsung non stavano cercando le prestazioni pure ma solo l’ottimizzazione di alcuni aspetti.

    Gli analisti sperano che le dimensioni compatte di Galaxy S25 Slim non vadano a compromettere le prestazioni del SoC Qualcomm Snapdragon 8 Elite. Il minor spazio interno a disposizione potrebbe rappresentare un limite per il thermal throttling ma siamo certi che Samsung ha trovato un modo per gestire efficacemente le temperature del chipset e di tutte le componenti interne.

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    Apple: lancio dell’iPhone SE 4 e iPad 11 ad aprile?

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 17:00

    Le novità da parte di Apple sono sempre tante e tutte interessanti. Novità che non fanno altro che attirare l’attenzione di tantissimi utenti che ormai sono appassionati del brand. Non dobbiamo dimenticare che Apple dovrebbe lanciare la quarta generazione di iPhone SE ormai a breve.

    Una nuova generazione completamente rinnovata per cui c’è ormai tantissima attesa tra gli utenti. Oltre all’iPhone SE, l’azienda statunitense porterà al debutto un nuovo iPad 11. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli di cui siamo a conoscenza.

    Apple: presto il lancio di iPhone SE 4 e iPad 11

    Tutti noi conosciamo Apple grazie ai suoi dispositivi che si contraddistinguono per una serie di caratteristiche tecniche eccellenti ma anche per un design che può essere definito unico. In merito al lancio della nuova generazione di iPhone SE e del nuovo iPad di undicesima generazione, si parlava di un debutto previsto per gennaio 2025.

    Secondo quanto diffuso da Bloomberg, però, sembrerebbe che questi device arriveranno non prima di aprile 2025, dunque bisognerà ancora attendere un po’ di tempo. Lo stesso giornalista di Bloomberg, Mark Gurman, ha affermato che le precedenti previsioni non sono da ritenersi veritiere, tanto da essere smentite da lui stesso.

    Nello specifico, Mark Gurman sostiene che i nuovi dispositivi del marchio della Silicon Valley saranno lanciati sul mercato prima che venga effettuato il rilascio di iOS 18.4. Quest’ultimo dovrebbe infatti avvenire durante il mese di aprile 2025.

    Per quanto riguarda i dettagli, alcune indiscrezioni dicono che l’iPhone SE 4 potrebbe essere denominato iPhone 16E e avere un design che ricorda quello dell’iPhone 14. Dunque dotato di schermo OLED da 6,1 pollici e il Face ID.

    Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti nell’attesa che l’azienda Apple porti ufficialmente al debutto i nuovi dispositivi su cui ha lavorato nell’ultimo periodo. Device che, non possiamo certamente escludere, conquisteranno un ulteriore numero di utenti che andrà ad aggiungersi a quelli attuali.

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    CONFRONTO OnePlus 13 vs OnePlus 12 e… perché no, anche OnePlus 13R

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 17:00
    OnePlus 12 vs 13 vs 13R

    Avendo avuto per un anno il OnePlus 12 come mio smartphone principale, e avendo in prova adesso le nuove iterazioni (OnePlus 13 e 13R), ho detto: “perché non fare un confronto per capire quale device acquistare?

    Bene, posso dirvi che sono telefoni pensati per target differenti, e ognuno di questi prodotti ha delle specificità ben precise. Ci può essere un po’ di confusione giusto fra il 12 e il 13R visto che condividono le specifiche tecniche, ma per il resto sono due device che se la giocano molto bene e hanno particolarità che li rendono unici. Mentre il OnePlus 13 rappresenta il top di gamma, il OnePlus 13R si presenta come una versione leggermente più economica, ma con caratteristiche interessanti. Il OnePlus 12, pur essendo il predecessore, rimane un dispositivo potente e molto apprezzato. In questo confronto esamineremo le principali differenze tra questi tre modelli, partendo dalle prestazioni fino alle fotocamere, per aiutarti a decidere quale sia il più adatto alle tue esigenze.

    OnePlus 12 vs 13 vs 13R Design e qualità costruttiva

    Il design è uno degli aspetti che ha sempre contraddistinto i dispositivi del marchio di Pete Lau. Anche nel 2025 con i nuovi prodotti, la compagnia ha mantenuto standard elevati in termini di estetica e qualità dei materiali utilizzati.

    OnePlus 12: la sua estetica è caratterizzata da una scocca in vetro e metallo con bordi arrotondati, che offre un tocco premium. Il display AMOLED curvo dà al dispositivo un aspetto elegante, mentre la certificazione IP68 garantisce resistenza alla polvere e all’acqua.

    OnePlus 12

    Anche il design del OnePlus 13 segue la stessa filosofia del modello precedente, ma con bordi più piatti che lo rendono simile ai top di gamma più recenti. Il dispositivo ha una certificazione IP69, che lo rende resistente a polvere e immersioni brevi in acqua, offrendo quindi una protezione superiore rispetto al OnePlus 12.

    OnePlus 13R: lui ha una cifra stilistica – a mio avviso – unica. È un lingotto, è bellissimo. La qualità costruttiva è buona, è in alluminio ed è super squadrato. Secondo me ha il design più bello della triade.

    OnePlus 13R Display

    Tutti e tre i modelli sono equipaggiati con display AMOLED che offrono colori vividi e neri profondi. La differenza principale sta nelle dimensioni e nella risoluzione.

    OnePlus 12: il suo pannello è un AMOLED da 6,7 pollici con una risoluzione QHD+ (3168 x 1440 pixel) e supporto per una frequenza di aggiornamento di 120 Hz, che garantisce un’esperienza visiva fluida. Questo modello ha una luminosità di picco di circa 2.800 nit, abbastanza alta da offrire una buona visibilità anche sotto la luce diretta del sole.

    Il flagship del 2025 invece, ha un display simile a quello del modello precedente, ma con una luminosità di picco di 4.500 nit, superiore rispetto al OnePlus 12. Questa maggiore luminosità rende il display del OnePlus 13 più leggibile all’aperto. La risoluzione rimane la stessa (QHD+), così come il supporto per la frequenza di aggiornamento 120 Hz. È più grande: 6,82 pollici.

    OnePlus 13

    Infine, il OnePlus 13R monta uno schermo AMOLED da 6,7 pollici, ma la risoluzione è leggermente inferiore rispetto ai modelli precedenti, con una risoluzione FHD+ (2400 x 1080 pixel). La frequenza di aggiornamento rimane comunque 120 Hz, ma la luminosità massima si attesta sui 2.000 nit, un valore inferiore rispetto al OnePlus 13, ma comunque buono per la fascia di prezzo.

    Hardware e prestazioni

    OnePlus 12 è alimentato dal Snapdragon 8 Gen 3, il OnePlus 12 offre prestazioni eccellenti in ogni ambito, sia nel gaming che nel multitasking. Il dispositivo può essere configurato con 8 GB o 16 GB di RAM LPDDR5X e fino a 512 GB di storage interno UFS 4.0, garantendo velocità e fluidità elevate.

    OnePlus 13 presenta lo Snapdragon 8 Elite di Qualcomm con fino a 24 GB di RAM e 1 TB di storage UFS 4.0, ideale per chi cerca il massimo in termini di prestazioni.

    Come il OnePlus 12, anche il 13R utilizza lo Snapdragon 8 Gen 3, ma con configurazioni di memoria che vanno da 8 GB a 16 GB di RAM e fino a 512 GB di storage interno. Questo dispositivo si presenta come una versione “più economica” rispetto al OnePlus 13, ma comunque con prestazioni di alto livello grazie al potente processore.

    OnePlus 13R Fotocamere

    Il OnePlus 12 dispone di un sistema di fotocamere triplo, con un sensore principale da 50 MP, un ultra-grandangolare da 48 MP e un teleobiettivo da 64 MP con zoom ottico 3x. La qualità fotografica è ottima, con colori vividi e una buona gestione delle luci basse. Il tutto è cosviluppato da un sistema di Hasselblad.

    Il sistema di fotocamere del OnePlus 13 è simile al modello 12, ma con sensori di nuova generazione che migliorano le prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione. Tutte le lenti principali sono da 50 MP, offrendo una qualità d’immagine superiore grazie a una migliore elaborazione delle immagini. Anche qui c’è la tecnologia di Hasselblad.

    Infine, il OnePlus 13R è equipaggiato con una configurazione a tripla lente, con un sensore principale da 50 MP e un ultra-grandangolare da 50 MP. Sebbene le ottiche siano simili a quelle del OnePlus 12, la qualità delle immagini dovrebbe essere comunque molto buona, con un buon equilibrio tra dettagli e luminosità. Tuttavia, mancano alcune funzionalità avanzate come lo zoom ottico che troviamo nel modello più costoso.

    OnePlus 13 Batteria e ricarica

    La batteria del OnePlus 12 è da 5.400 mAh supporta la ricarica rapida a 100W e la ricarica wireless a 50W, che consente di ricaricare completamente il dispositivo in meno di 30 minuti.

    Il OnePlus 13 offre una batteria da 6000 mAh, che garantisce una durata migliore rispetto al OnePlus 12, con le stesse opzioni di ricarica rapida 100W e wireless 50W. Arriva però la tecnologia magnetica.

    Il OnePlus 13R ha una batteria da 6000 mAh. Anche questo modello supporta la ricarica rapida da 100W, ma la ricarica wireless non è presente.

    Conclusioni

    Il OnePlus 13 rappresenta il top della gamma per il 2025, con prestazioni eccezionali, un design elegante, un display straordinario e una batteria duratura. È l’ideale per chi cerca il massimo in tutti i settori. Il OnePlus 12 è comunque un dispositivo molto potente e una scelta solida per chi cerca un’alternativa leggermente più economica ma con prestazioni eccellenti sul fronte fotografico. Il OnePlus 13R, infine, è la scelta migliore per chi desidera prestazioni elevate a un prezzo più contenuto, ma ha una particolare attenzione per il design.

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    NVIDIA GeForce RTX 5080 arriva il primissimo test di Digital Foundry

    Tecnoandroid - Sat, 01/11/2025 - 16:30

    Il CES 2025 ha permesso a NVIDIA di mostrare al mondo le potenzialità della tecnologia DLSS 4 e svelare l’arrivo della nuova famiglia di schede video GeForce RTX 50 Series. Il settore gaming si prepara a subire un cambiamento epocale grazie a queste novità e il team di Digital Foundry ha voluto testare con mano le potenzialità delle nuove soluzioni.

    I colleghi hanno potuto testare una versione di prova della GeForce RTX 5080 che hanno utilizzato per provare la resa visiva su Cyberpunk 2077. Nonostante si tratti di una GPU in fase di sviluppo e con driver non ottimizzati, il risultato è stato comunque molto interessante.

    Il titolo realizzato da CD Projekt RED ha raggiunto i 120 FPS al secondo in risoluzione 4K e con path tracing attivo. La prova è stata effettuata attivando la feature Multi Frame Generation e abilitando la generazione di un frame aggiuntivo per ogni frame renderizzato.

     

    Digital Foundry testa la potenza della GeForce RTX 5080 di NVIDIA su Cyberpunk 2077. Risoluzione 4K e path tracing attivo a 120 FPS

    In questo modo, è stato possibile pareggiare quanto visto sulle GeForce RTX 40 Series ed ottenere un confronto diretto tra le due GPU. A parità di condizioni, la scheda video di nuova generazione è in grado di migliorare le performance del 535%.

    Abilitando il Multi Frame Generation per generare due frame aggiuntivi, l’incremento medio si attesa sul 725%. Infine, nella configurazione massima in grado di generare tre frame aggiuntivi, il team di Digital Foundry ha riscontrato un incremento di prestazioni del 935%.

    Oltre ai vantaggi puramente numerici di un elevato numero di FPS, Digital Foundry sottolinea che, anche grazie a questa soluzione, la stabilità del frame rate è nettamente migliorata. Tuttavia, è da segnalare che il beneficio di avere un numero di FPS notevolmente maggiore rispetto allo standard deve fare i conti con un leggerissimo ritardo che si attesta nell’ordine dei 57 millisecondi.

    Gli utenti dovranno impegnarsi a trovare il settaggio che preferiscono in quanto l’analisi ha rilevato che all’aumentare dei frame generati, aumenta anche la latenza. I 57 millisecondi si hanno con il Multi Frame Generation attivo al suo massimo, mentre nella configurazione minime la latenza è di circa 50 millisecondi.

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