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Fastweb Mobile Full: l’offerta da 150 giga in 5G che costa pochissimo
Quello che lega un utente al suo gestore di fiducia è ovviamente, oltre a quest’ultima, la qualità dell’offerta in suo possesso e il prezzo di vendita. Nel momento in cui vengono meno queste due situazioni principali, siccome i contenuti non possono cambiare, si guarda un po’ quello che c’è in giro. Rispetto a prima, cambiare gestore è diventato semplicissimo, siccome ci vogliono pochissimi minuti per farlo e soprattutto perché ci sono tantissime realtà ben ferrate in materia. Ovviamente l’attenzione del pubblico ricade sempre sui soliti gestori, i quali da qualche anno fanno parte della gamma dei virtuali. Secondo quanto riportato, svariate opportunità sono state proposte da questa fitta pletora di provider, i quali stanno continuando a battere sul campo le grandi aziende che hanno scandito tempi e step della telefonia mobile in Italia. Se prima ci si rifaceva solo a queste esperienze, ora non è più così: basta un gestore virtuale da pochi euro al mese e si è contenti uguale. Tra questi, uno dei migliori è sicuramente Fastweb, il quale con la sua velocità di rete e con i suoi prezzi riesce a battere veramente chiunque.
Il sito ufficiale mette in mostra il pezzo pregiato del mercato della telefonia mobile, ovvero la famosissima Mobile Full. Oggetto di tantissime pubblicità, non solo in TV ma anche da parte degli utenti stessi, questa promo costa davvero poco per quello che offre.
Fastweb propone ancora la sua offerta migliore, la Mobile Full è ancora attivaOfferta di Fastweb in questo momento costa solo 9,95 € al mese per tutti quelli che la sottoscrivono e offre 150 giga in 5G. Ovviamente non mancano i minuti senza limiti per telefonare chiunque senza problemi e c’è da precisare che la rete 5G è la più veloce di tutte.
L’attivazione può arrivare anche con SPID o con carta d’identità elettronica. In caso contrario, ecco anche la solita attivazione con video.
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Una truffa phishing rovina gli utenti: il messaggio svuota il conto
Di problemi ce ne sono davvero tantissimi sul web, ma allo stesso tempo gli utenti, ormai in grande maggioranza esperti, riescono ad evitarli. Purtroppo, però, chi escogita delle situazioni al limite, sta riuscendo pian piano ad aumentare il livello ed è proprio il caso dell’ultima truffa.
Secondo quanto riportato, infatti un messaggio sarebbe spuntato improvvisamente come funghi dopo la pioggia all’interno delle caselle di posta elettronica di tantissimi utenti in Italia. Questi avrebbero segnalato di aver ricevuto un testo che addirittura in alcuni casi sembrerebbe arrivare da una ragazza, pronta a conoscere il malcapitato. Ovviamente non c’è nulla di reale in tutta questa faccenda, si tratta solo di uno specchietto per le allodole in grado di fregare anche utenti più esperti. Magari qualcuno che sia iscritto realmente ad un sito di incontri, può cascarci senza neanche pensarci troppo, credendo di aver guadagnato una nuova conoscenza magari su qualche applicazione a cui aveva dimenticato di essere iscritto.
Truffa in corso con un messaggio avvenenteMessaggi come quelli che stanno girando ultimamente possono essere un vero pericolo, in quanto non vanno a minare solo alla privacy degli utenti, ma anche al loro portafogli. Più persone infatti hanno rilasciato i loro dati sensibili e quelli delle carte di credito, perdendo in entrambi i casi il controllo. Quello che accade dopo è davvero pericoloso, in quanto qualsiasi utente potrebbe ritrovarsi con la carta di credito clonata o magari con i suoi dati utilizzati per altri fatti illeciti.
Ci sono svariate possibilità per identificare una truffa di questo tipo, a partire dalla scrittura fino ad arrivare all’indirizzo e-mail utilizzato.in genere l’italiano di cui si servono i truffatori è davvero scarso, qualcosa di tradotto magari con l’intelligenza artificiale o peggio. Per quanto riguarda invece l’indirizzo mail mittente, molto spesso è sconclusionato e privo di nomi reali. Fate quindi molta attenzione e cercate di non cascarci per evitare di incappare in problematiche molto gravi.
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Videochiamate su WhatsApp: arrivano sfondi e filtri creativi!
WhatsApp ha finalmente lanciato una serie di filtri e sfondi per le videochiamate, con l’obiettivo di rendere queste interazioni “ancora più coinvolgenti” e personalizzate. Gli utenti di Android e iOS, che attendevano questa funzionalità da tempo, possono ora modificare lo sfondo delle loro videochiamate, consentendo così di mantenere privato l’ambiente circostante. Chi non ha mai desiderato nascondere un soggiorno disordinato o un ufficio caotico? Con le nuove opzioni, è possibile trasformare il proprio sfondo in un accogliente bar o in un elegante ufficio, rendendo l’esperienza visiva decisamente più gradevole e adatta a ogni situazione.
I nuovi sfondi e filtri per le videochiamate su WhatsApp
In aggiunta agli sfondi, WhatsApp ha introdotto filtri divertenti, pensati per dare un tocco unico ai video. Questi effetti possono variare da tonalità calde a quelle fredde, da immagini in bianco e nero a filtri che riproducono luci che filtrano o effetti sognanti. La gamma di opzioni è ampia, comprendendo anche stili come il prisma luminoso, il grandangolo, il vintage televisivo, e il vetro satinato. Con una varietà di effetti a disposizione, gli utenti possono esprimere la loro creatività e divertimento durante le videochiamate, rendendo ogni interazione più dinamica e interessante.
Attivare questi filtri e sfondi è un processo semplice: basta selezionare le icone degli effetti posizionate in alto a destra dello schermo e scegliere quello preferito. Questo rende l’uso di queste nuove funzionalità immediato e accessibile a tutti, permettendo anche a chi non è esperto di tecnologia di aggiungere un tocco di originalità alle proprie chiamate. Il rollout delle nuove funzionalità si concluderà nelle prossime settimane, garantendo a tutti gli utenti l’opportunità di testare queste novità entusiasmanti.
Inoltre, WhatsApp ha colto l’occasione per annunciare che presto saranno disponibili anche opzioni di Ritocco e Scarsa luminosità, migliorando ulteriormente l’esperienza delle videochiamate. Con questi aggiornamenti, WhatsApp si conferma sempre più come un’app in continua evoluzione, pronta a soddisfare le esigenze degli utenti e a rendere le comunicazioni digitali più personalizzate e divertenti. La competizione nel mondo delle applicazioni di messaggistica si fa sempre più agguerrita, e WhatsApp sta dimostrando di saper stare al passo con le richieste del mercato, garantendo un’esperienza utente sempre migliore.
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Gli YouTube Shorts diventeranno più lunghi a partire da questo mese
Samsung Galaxy S25 Ultra sarà così: le immagini del prototipo
Uno dei top di gamma più attesi del mercato smartphone non può che essere quello di Samsung. Ogni anno l’ansia degli utenti assale anche il brand, che prova in ogni modo a non far trapelare nulla in merito, senza però riuscirci. Purtroppo le fughe di notizie tendono sempre ad anticipare quello che sarà e anche nel caso della prossima gamma smartphone Galaxy S25 qualcosa sta trapelando ormai da mesi. Nelle ultime ore si è tornato a parlare del prodotto più potente che arriverà tra gennaio e febbraio, ovvero dell’S25 Ultra.
Secondo quanto riportato, infatti sarebbero comparse online delle nuove immagini di un’unità di prova, quella che viene detta volgarmente “dummy“. Il prodotto in questione non è un telefono, ma come se fosse un calco. L’intento è dunque quello di mostrare l’estetica del terminale che Samsung svelerà nel 2025 e in questo caso ci sono state anche delle conferme. Chiaramente, quando si parla di conferme, si intende un’indiscrezione che viene ripetuta per l’ennesima volta, portando dunque ad avvalorare la tesi che l’estetica possa essere di un determinato modo.
Samsung Galaxy S25 Ultra: spuntano immagini in rete #tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item1 { background: url(https://www.tecnoandroid.it/wp-content/uploads/2024/10/25-a-160x120.jpg) 0 0 no-repeat; } #tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item2 { background: url(https://www.tecnoandroid.it/wp-content/uploads/2024/10/25-b-160x120.jpg) 0 0 no-repeat; } #tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item3 { background: url(https://www.tecnoandroid.it/wp-content/uploads/2024/10/25-c-160x120.jpg) 0 0 no-repeat; } 1 su 3Guardando le immagini che sono trapelate in rete durante le ultime ore, si può notare come il Galaxy S25 Ultra, almeno secondo l’indiscrezioni, sia pronto ad arrotondare i suoi lati. In questo modo, gli utenti sarebbero contenti, siccome per quanto riguarda il Galaxy S24 Ultra, si sono lamentati della spigolosità.
Per il resto sembra tutto abbastanza simile al modello precedente. La stessa fonte riporta poi qualche notizia in merito a quelle che saranno le dimensioni del terminale. Samsung Galaxy S25 Ultra avrà misure pari a 162,82 x 77,65 x 8,25 mm. Ciò significa che il prossimo top di gamma sarà non solo più sottile rispetto al Galaxy S24 Ultra, ma anche leggermente più alto e stretto. Per fare un confronto, il Galaxy S24 Ultra misura 162,30 x 79,00 x 8,60 mm.
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Jeep Avenger: il SUV più venduto del 2024 in Italia
Nel 2024, il mercato italiano dei SUV ha confermato la Jeep Avenger come la regina del segmento. Consolidando, in questo modo, il suo successo commerciale. Questo B-SUV del gruppo Stellantis è diventato il veicolo più venduto nel suo settore. Ciò grazie a un’offerta diversificata che include varie motorizzazioni. Ovvero benzina, ibride ed elettriche. È stata proprio la versatilità nelle alimentazioni ad aver favorito l’attrattiva verso un pubblico più vasto. Permettendo così alla Jeep Avenger di superare la concorrenza anche nelle vendite mondiali di SUV. A settembre 2024, esse hanno infatti raggiunto 3.959 unità. Il tutto per un totale di 30.130unità nei primi nove mesi dell’anno.
Jeep: un’offerta completa, dalle versioni elettriche all’e-HybridIl successo del marchio non si limita però solo alla Avenger. Anche la Renegade 4xe ha contribuito a far crescere la quota di mercato del brand. Si parla infatti di una percentuale che si avvicina al 4,5% in Italia nel periodo gennaio-settembre 2024. Questo risultato sottolinea la solidità del marchio in un contesto sempre più competitivo. Portata avanti proprio dalla continua richiesta di questa tipologia di veicoli.
Inizialmente lanciata come modello elettrico, la Jeep Avenger propone oggi un’ampia serie di motorizzazioni. Il modello elettrico offre un motore da 156 cavalli. Alimentato da una batteria da 54kWh che garantisce un’autonomia di oltre 400km. L’offerta però non si ferma qui. È disponibile anche una versione a benzina con un motore da 1,2l e 100 cavalli. Oltre alla recente introduzione della variante e-Hybrid. Quest’ultima abbina un motore a combustione interna da 100 cavalli a un propulsore elettrico da 29cavalli.
Nel 2024, si attende inoltre il lancio della Jeep Avenger4xe. Essa utilizzerà la tecnologia Mild Hybrid a 48V con trazione integrale. Questo modello offrirà un motore turbo da 1,2 litri e 136 cavalli, combinato con due motori elettrici. Il prezzo parte da 24.500€ per la versione a benzina. Arrivando fino a 39.400€ per il modello elettrico. Rendendo così la Avenger accessibile a diverse fasce di pubblico.
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Apple: piattaforme in pericolo per nuovi interventi?
Apple sta implementando una modifica per la funzionalità riguardante la sincronizzazione dei contatti. Quest’ultima potrebbe portare a conseguenze importanti anche sulle nuove applicazioni social. Si tratta di una funzione che in passato ha contribuito alla crescita di app come WhatsApp o Instagram. Con il suo uso era possibile connettere gli utenti con i contatti presenti nelle loro rubriche. Inoltre, potevano suggerire anche nuovi utenti da seguire sui diversi social.
Con l’arrivo di iOS 18 sui dispositivi Apple, la funzione sta per ricevere un nuovo aggiornamento riguardante la privacy degli utenti. In particolare, si fa riferimento ad un possibile equilibrio tra tale fattore con la crescita delle pagine social. Ma in cosa consiste la nuova opzione?
Apple: novità per la funzione di sincronizzazioneCon l’arrivo di iOS 18 viene introdotta una nuova finestra di dialogo. Quest’ultima potrà essere usata dagli utenti per selezionare quali contatti condividere. In questo modo, dunque, sarà possibile procedere con una selezione invece di fornire l’accesso a tutta la rubrica. Apple ha introdotto tale modifica per poter garantire un maggiore livello di privacy ai suoi utenti. Quest’ultimi, infatti, avranno un maggiore controllo sui dati da condividere.
Ci sono però alcuni sviluppatori che hanno ipotizzato che la modifica potrebbe rendere la vita difficile alle nuove app social. Si è ipotizzato un vero crollo per i social che puntano alla creazione di reti di amicizie. Le nuove app che si occupano di tali relazioni potrebbero anche avere grandi problemi ad affermarsi sul mercato.
In particolare, si fa riferimento alle piattaforme che si basano sulla condivisione massiccia dei contatti che viene utilizzata per accelerare la crescita dell’app stessa. Quest’ultime secondo i loro sviluppatori potrebbero riscontrare parecchie difficoltà a causa della modifica introdotta da Apple.
La risposta dall’azienda di Cupertino non è tardata. Secondo Apple le modifiche non sono state introdotte per danneggiare tali piattaforme, ma per incentivare una condivisione dei dati che sia molto più responsabile. In questo modo si punta a tutelare la privacy di tutti gli utenti dell’intero ecosistema.
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Google Home amplia le sue funzioni: arriva il “Trova il mio dispositivo”
Google sta migliorando le capacità della sua app GoogleHome, puntando a sfruttare al meglio la rete “Trova il mio dispositivo“. La piattaforma è già molto conosciuta come punto di riferimento per la gestione di dispositivi smart home, ovvero per la casa intelligente. Ma ora sembra essere in fase di espansione per includere anche altri accessori compatibili con questa rete.
A tal proposito, alcuni utenti di Reddit si sono espresso a riguardo, insieme all’esperto Android Mishaal Rahman. Essi hanno segnalato di aver visto device come Google Pixel Buds Pro 2 e GooglePixel Watch 3 comparire all’interno dell’app Google Home, nonostante fossero offline. Ciò lascia dunque supporre che la rete “Trova il mio dispositivo” stia già cominciando a interagire con il sistema di GoogleHome. Anche se le sue potenzialità complete sono ancora in fase di sviluppo.
Google Home: inaspettate novità in arrivo che devi conoscereSecondo le segnalazioni, i dispositivi compatibili con la rete vengono mostrati nell’applicazione Home con la possibilità di scollegarsi direttamente tramite la pagina delle impostazioni. Un utente ha notato che anche le sue cuffie Sony, compatibili con “Trova il mio dispositivo”, sono state elencate nell’app. Questo suggerisce quindi che l’integrazione non è limitata ai soli prodotti Google.
In particolare, le Google Pixel Buds Pro 2 si distinguono perché possono essere tracciate anche all’interno della custodia. Una funzionalità del tutto nuova, che non era presente nel modello precedente. Allo stesso modo, è possibile monitorare GooglePixel Watch2 e 3, anche se, diversamente dai Pixel 8 e 9, non possono essere rintracciati quando la batteria è esaurita. È probabile poi che, in futuro, Google Home aggiunga altri dispositivi compatibili, anticipando forse l’arrivo del vociferato Nest Locator Tag.
Insomma tutti questi sviluppi mostrano come l’ azienda stia potenziando il proprio ecosistema di dispositivi. Il suo obiettivo è quello di provare a renderlo ancora più interconnesso e versatile. Risultato che sembra stia pienamente raggiungendo.
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LG Chem presenta una tecnologia per batterie auto più sicure
LG Chem, il noto gigante sudcoreano, ha recentemente fatto un annuncio che potrebbe rivoluzionare la sicurezza delle batterie delle auto elettriche. In collaborazione con l’Università di Pohang, l’azienda ha sviluppato una nuova tecnologia che promette di ridurre il rischio di incendi, un tema sempre più attuale e preoccupante nel settore dei veicoli elettrici. Questo annuncio arriva in un momento delicato, soprattutto dopo un incidente avvenuto in Corea del Sud, dove una Mercedes EQE ha preso fuoco in un parcheggio sotterraneo. Questo episodio ha sollevato molte domande e ha contribuito a una diminuzione della fiducia dei consumatori nei veicoli elettrici, con conseguenze visibili sulle vendite nel paese.
LG Chem e le nuove batterie meno infiammabili
Ma quali sono i dettagli di questa innovazione? Al centro del progetto di LG Chem c’è uno “strato rinforzato di sicurezza“, che misura solo 1 micrometro di spessore. Posizionato tra il catodo e il collettore di corrente, questo strato ha una caratteristica davvero interessante: modifica la propria resistenza elettrica in base alla temperatura. Così, quando la batteria supera i 90°C, lo strato cambia la sua struttura molecolare, assumendo il ruolo di un “fusibile“. Questo significa che blocca il flusso di corrente, prevenendo situazioni di fuga termica, che possono portare a incendi devastanti.
I test eseguiti da LG Chem sono stati incoraggianti. Infatti, il 70% delle batterie al nichel-cobalto-manganese (NCM) equipaggiate con questo strato protettivo non ha preso fuoco e, tra le restanti, le fiamme si sono spente in pochi secondi. Anche le batterie all’ossido di litio-cobalto (LCO) hanno dimostrato di essere al sicuro, senza subire incendi durante i test. L’azienda ha in programma di proseguire con i test su batterie di grande capacità fino al 2025, con l’obiettivo di implementare questa tecnologia nella produzione di massa il prima possibile.
Se questa innovazione si rivelerà efficace su larga scala, potrebbe avere un impatto significativo sull’industria dei veicoli elettrici. Infatti, aiuterebbe a rassicurare i consumatori e, chissà, potrebbe persino incentivare un maggiore interesse verso i veicoli elettrici. Considerando che LG Chem fornisce batterie a nomi noti come Tesla e Ford, è facile immaginare come questa tecnologia potrebbe diffondersi rapidamente, cambiando il volto della mobilità sostenibile e rendendo le auto elettriche ancora più sicure e appetibili per il grande pubblico.
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Commissione Europea chiede trasparenza agli algoritmi
La Commissione Europea ha intensificato la pressione sulle principali piattaforme tecnologiche, chiedendo maggiore trasparenza sul funzionamento dei loro algoritmi di raccomandazione dei contenuti. Questa iniziativa rientra nell’ambito della legge sui servizi digitali (DSA), che mira a regolamentare le attività delle piattaforme digitali con oltre 45 milioni di utenti attivi al mese. Recentemente, la Commissione ha inviato richieste formali di informazioni a YouTube, Snapchat e TikTok per ottenere dettagli sul funzionamento interno dei loro sistemi e sui rischi connessi, come la diffusione di contenuti illegali e il potenziale impatto sulle elezioni.
La Commissione contro i pericoli grandi piattaforme social
La Commissione vuole capire come queste piattaforme valutino i rischi associati ai loro algoritmi e quali misure abbiano adottato per mitigarli. Tra le preoccupazioni principali vi è la diffusione di contenuti pericolosi, come l’incitamento all’odio e la promozione di droghe. In particolare, a YouTube e Snapchat è stato chiesto di fornire informazioni sui meccanismi dei loro algoritmi, con un’attenzione specifica agli effetti negativi che possono portare gli utenti a comportamenti compulsivi o esporli a contenuti nocivi. Il fenomeno, comunemente noto come “rabbit hole”, rappresenta una preoccupazione crescente, soprattutto per i minori.
TikTok, invece, è stata invitata a chiarire le politiche adottate per prevenire manipolazioni elettorali da parte di attori malintenzionati. La piattaforma dovrà spiegare come intende tutelare il pluralismo dei media e garantire un discorso civico sano, senza amplificare contenuti faziosi o manipolatori tramite i suoi algoritmi.
Le piattaforme hanno tempo fino al 15 novembre per rispondere. Le informazioni fornite saranno cruciali per verificare la conformità con gli standard della DSA. In caso di risposte incomplete o mancata collaborazione, YouTube, Snapchat e TikTok rischiano sanzioni pesanti. Secondo la legge, la Commissione può infliggere multe per informazioni inesatte o ingannevoli e adottare misure punitive per reiterata inadempienza.
Queste richieste fanno parte di un’indagine più ampia volta a garantire che le piattaforme digitali rispettino i requisiti di trasparenza e operino in modo responsabile. La Commissione ha già avviato procedimenti formali contro altre piattaforme come Facebook, Instagram e AliExpress, a dimostrazione della sua determinazione nel proteggere gli utenti e il funzionamento delle democrazie europee.
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L’idrogeno verde: chiave per un futuro a emissioni zero
L’idrogeno è considerato il vettore energetico del futuro, in grado di accelerare la transizione verso un mondo a emissioni zero entro il 2050. Esistono però sfide significative, la più importante delle quali riguarda il metodo di produzione. Attualmente, la maggior parte dell’idrogeno è prodotta attraverso lo steam reforming, un processo fortemente dipendente dai combustibili fossili e incapace di generare idrogeno verde. Questo tipo di idrogeno si ottiene mediante l’elettrolisi dell’acqua, utilizzando energia proveniente da fonti rinnovabili. Sebbene l’idrogeno verde sia sostenibile, i costi di produzione rimangono elevati.
L’importanza dell’idrogeno verde e le sue limitazioni
L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha pubblicato il Global Hydrogen Review 2024, un rapporto che analizza la domanda globale di idrogeno, le innovazioni tecnologiche e gli investimenti. Nel 2023, la domanda globale ha raggiunto 97 milioni di tonnellate, con un incremento del 2,7% rispetto all’anno precedente. Purtroppo, la produzione è ancora principalmente basata su combustibili fossili, e quella di idrogeno verde ha rappresentato una frazione minima, inferiore a 1 milione di tonnellate.
Tuttavia, la produzione di idrogeno verde potrebbe aumentare significativamente, arrivando a 49 milioni di tonnellate all’anno entro il 2030, grazie all’espansione di progetti che hanno ricevuto decisioni finali di investimento. Il rapporto evidenzia un raddoppio dei progetti a basse emissioni, con un incremento notevole rispetto alla produzione attuale. La produzione è attualmente divisa tra elettrolisi e idrogeno blu, quest’ultimo derivato da combustibili fossili ma associato a impianti di cattura, stoccaggio e utilizzo della CO2.
Ma la pipeline di progetti è minacciata da ritardi e cancellazioni dovuti a incertezze nella domanda e ostacoli finanziari. Nonostante queste difficoltà, gli investimenti governativi nella tecnologia dell’idrogeno sono in crescita dal 2016, mostrando risultati promettenti in diverse applicazioni industriali.
L’evoluzione dei costi di produzione dipenderà da fattori quali lo sviluppo tecnologico e il ritmo di distribuzione. Secondo lo scenario Net Zero Emissions by 2050 dell’IEA, i costi potrebbero scendere a 2-9 dollari per chilogrammo entro il 2030, rendendo l’idrogeno verde competitivo. Tuttavia, in uno scenario con politiche esistenti, la diminuzione sarebbe limitata al 30%, insufficiente per raggiungere gli obiettivi climatici.
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In Russia arrivano i chip a 65 nm
Al momento, la Russia è alle prese con un nuovo processo di sostituzione relativo all’equipaggiamento straniero utilizzato per produrre microchip. Si punta a raggiungere tale obiettivo entro il 2030. Sono circa 240 miliardi di rubli, ovvero 2,3 miliardi di euro, i fondi stanziati dal governo per poter raggiungere tale obiettivo. Si tratta di un programma particolarmente monumentale.
Secondo quanto emerso, l’obiettivo riguarda il lancio di centodieci progetti di ricerca e sviluppo. Lo scopo ultimo, come annunciato, è quello di raggiungere la totale autosufficienza per la tecnologia di processo a 28nm.
In Russia ideato un nuovo programma per i chipAttualmente, i produttori russi possono produrre microchip sfruttando tecnologie a 65nm e i 90nm. Eppure, sembra che solo 12% delle 400 attrezzature che vengono utilizzate in Russia per la produzione permette di procedere localmente.
Proprio per questo il Ministero dell’Industria e del Commercio della Russia ha sviluppato un nuovo programma. Quest’ultimo prevede la nascita di alternative “domestiche”. Lo scopo riguarda il raggiungimento del 70% delle attrezzature. Nella percentuale sono presenti anche le materie prime.
Per raggiungere tale scenario bisogna sviluppare sistemi di litografia che possano processare wafer con tecnologie a 65nm o 90nm entro il 2030. Si tratterebbe di un miglioramento importante per la Russia, eppure quest’ultima rimane ancora “in ritardo” tecnologicamente parlando. Nello specifico si tratta di circa 25/28 anni in meno rispetto al resto del settore.
I primi progressi importanti dovrebbero presentarsi già alla fine del 2026. A tal proposito, è importante sottolineare che al momento sono già stati rilevati alcuni rallentamenti rispetto agli obiettivi iniziali. La motivazione riguarda la difficoltà di acquisire strumentazioni avanzate. Tale problematica è dovuta alle sanzioni riservate alla Russia.
Inoltre, sembra che gli obiettivi al momento risultino ancora vaghi. Inoltre, potrebbero risultare anche meno ambiziosi rispetto a quanto dichiarato in precedenza riguardo suddetta strategia. Solo con l’avanzare del processo di sviluppo sarà possibile comprendere se i piani della Russia riusciranno a concretizzarsi davvero.
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Samsung SmartThings e Hyundai: l’integrazione che trasforma le auto in dispositivi smart
La Commissione Ue rinvia la legge sulla deforestazione
La Commissione europea ha ufficialmente deciso di rinviare di 12 mesi l’attuazione della legge sulla deforestazione, normativa che vieta l’importazione di materie prime legate al taglio indiscriminato nelle aree forestali. Questa scelta segue le pressioni di industrie e governi di vari paesi, in particolare di quelli più colpiti dalla legge, come Brasile e Malesia. Seppur considerata una pietra miliare nella lotta contro i cambiamenti climatici e nella tutela ambientale, la legge ha sollevato timori per l’impatto che potrebbe avere sui piccoli agricoltori, escludendoli dal mercato dell’Unione Europea.
Il rinvio dell’EUDR e le preoccupazioni ambientali
Non mancano le lamentele da parte dei consumatori e di alcuni settori industriali, che temono che il regolamento, noto come EUDR, interrompa le catene di approvvigionamento e faccia lievitare i prezzi di mercato. Nel mese di marzo, ben 20 dei 27 Stati membri dell’UE hanno chiesto a Bruxelles di ridimensionare o sospendere la legge, sostenendo che essa danneggerebbe gli agricoltori europei, i quali non potrebbero esportare prodotti coltivati su terreni deforestati. La proposta di rinvio ora necessita dell’approvazione del Parlamento europeo e degli Stati membri.
La Commissione ha dichiarato di essere al lavoro su documenti integrativi che potrebbero rendere meno severe le misure previste. Quest’anno, i leader dell’UE hanno già allentato varie normative ambientali per sedare le proteste degli agricoltori, legate a questioni di politiche verdi e importazioni a basso costo. Mentre fornitori e industrie tirano un sospiro di sollievo, gli ambientalisti esprimono preoccupazione, considerano la legge un importante strumento contro lo sfruttamento delle risorse forestali. Greenpeace, con una punta di ironia, ha affermato che Ursula von der Leyen avrebbe potuto “impugnare la motosega lei stessa”, evidenziando come i cittadini europei non vogliano prodotti legati alla deforestazione.
Il WWF ha criticato il rinvio, insinuando che possa essere una manovra demagogica, mentre il gruppo Fern ha esortato l’UE a rafforzare le sue iniziative contro la deforestazione, specialmente in un momento in cui gli incendi devastano foreste in Amazzonia e oltre. L’entrata in vigore della legge era prevista per il 30 dicembre 2024, obbligando le aziende ad attestare che le loro catene di approvvigionamento non contribuivano alla distruzione delle foreste globali. Tuttavia, la difficoltà di mappare le supply chain a livello globale ha sollevato preoccupazioni sulla fattibilità della normativa, esponendo le aziende a rischi di contraffazione. Bruxelles, tuttavia, sottolinea l’importanza dell’EUDR per limitare la deforestazione a livello mondiale, ricordando che la UE è il secondo maggiore responsabile della deforestazione globale.
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Mediaworld: Samsung Galaxy S24 FE ad un prezzo IMPERDIBILE
Non è certo un segreto che Mediaworld sia lo store per chi cerca sconti sui dispositivi tecnologici più avanzati. Ogni mese ed ogni settimana, propone promozioni sempre nuove e imperdibili! Il negozio poi, come potrete scoprire, pone anche un’attenzione particolare alle ultime novità in fatto di tecnologia. Siete alla ricerca dello smartphone perfetto o di un TV ad altissima definizione? Mediaworld ha tutto ciò che serve per rendere la vostra vita più connessa e divertente, a prezzi che vi lasceranno senza fiato. E non stiamo parlando ovviamente di vecchi modelli! Qui trovate i dispositivi più moderni e desiderati, con prezzi stracciati.
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Ma cosa rende questo smartphone così speciale? Il Galaxy S24 FE combina il meglio dell’innovazione Samsung. Scoprirete anche che possiede un design elegantissimo superbo. Pensate poi che al suo interno ha una fotocamera avanzata con intelligenza artificiale che trasformerà ogni scatto in qualcosa di speciale. Con la funzione Assistente Foto, potete persino eliminare o modificare oggetti indesiderati solo sfiorandoli. Non sarebbe fantastico avere il controllo totale delle vostre foto come un professionista? Se avete un vecchio modello come il Galaxy S23 FE, c’è un’ulteriore sorpresa per voi! Con la promozione SChange, Mediaworld offre una supervalutazione fino a 370 euro per il vostro Galaxy S23 FE 128GB (in buone condizioni). In questo modo, il Galaxy S24 FE sarà vostro da 199 euro! Un prezzo così conveniente è semplicemente incredibile, vero? Non perdete questa occasione di avere un dispositivo all’avanguardia risparmiando alla grande. Visitate subito il sito Mediaworld, scoprite tutti i dettagli e preparatevi a trasformare la vostra esperienza tecnologica.
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Comet: tecnologia Top a PREZZI SCONVOLGENTI
Halloween si avvicina, ma chi vuole davvero uno scherzetto quando ci sono le offerte da paura di Comet? Con prezzi che vi faranno esclamare “wow”, dimenticherete le zucche ed i fantasmi. Preparatevi ad accogliere il meglio della tecnologia senza svuotare il portafoglio. Comet si conferma il vostro alleato preferito! Le sue promozioni straordinarie sono attive per stupirvi. E voi? Siete pronti a scoprire le occasioni imperdibili del momento?
Comet nella zucca ha solo tanta promozioneCosa potreste acquistare da Comet senza far tremare il budget? Le risposte sono tutte lì, nel volantino dei sogni. Ad esempio, lo ZTE Nubia Neo 2 5G con 256GB di memoria è in offerta a 199,00 euro! Un prezzo che fa sorridere chi cerca un device all’avanguardia senza spendere una fortuna. Se invece il budget è ancora più stretto, lo smartphone Brondi XL è disponibile a 79,90 euro. C’è forse qualcun altro che vi offre simili occasioni? Ma non finisce qui! Per chi sogna un notebook di fascia più alta, c’è il Samsung Galaxy Book3 360 a soli 999,00 euro. Un computer dalle prestazioni elevate, con la comodità della funzione convertibile. Vi sembra forse di trovare facilmente un’offerta simile altrove? Impossibile!
Appassionati di gaming, non disperate! Anche per voi, Comet ha pensato a qualcosa di speciale. Il controller Xbox Wireless Astral Purple vi aspetta a 49,99 euro. Un must-have per le vostre partite, disponibile anche nella variante rossa, per chi vuole stile e funzionalità in un colpo solo. Un affare così capita una volta sola! Se invece sognate TV spettacolari, per film di Halloween in altissima definizione, Comet vi lascerà altrettanto senza fiato. La Samsung OLED da 55″ è super promo ad un prezzo pazzo di appena 1.099,00 euro, mentre la Hisense QLED da 65″ è proposta al costo di 549,00 euro. E per chi pensa al rinnovo degli elettrodomestici, ecco la lavatrice LG AI DD da 10 Kg a 499,00 euro. Prestazioni top, consumi ridotti e una gestione intelligente. Anche il vostro portafoglio sarà felice! Con Comet poi tutto è ancora più semplice grazie alla rateizzazione. Allora, cosa state aspettando? Puntate sulle offerte spaventose di Comet e fate incetta di tecnologia di qualità! Andate qui e potrete cominciare con lo shopping.
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NASA: ecco quanto costa il suo rover Viper
La NASA ha messo in vendita per il settore privato il suo rover lunare. Quest’ultimo è denominato Viper, e verrà ceduto a causa del superamento del budget che era stato inizialmente previsto. L’azienda spaziale statunitense aveva progettato suddetto dispositivo per la ricerca dell’acqua ghiacciata nel polo sud della Luna. Il veicolo di esplorazione, dunque, che ora cercando una nuova “casa”, ma qual è il suo prezzo di vendita attuale?
La NASA vende il suo rover lunare ViperA riportare la notizia è stato The Economist. Il progetto che aveva portato alla realizzazione del rover Viper della NASA risulta essere quasi completato. Al momento è al centro delle fasi finali dei test e calibrazione. Secondo le informazioni emerse, al momento il costo iniziale è aumentato. Quest’ultimo è passato da 250 a 433 milioni di dollari. Ciò ha spinto la NASA a ricercare un acquirente commerciale.
L’azienda che riuscirà ad acquistare Viper dovrà occuparsi delle fasi finali di sviluppo del rover lunare. Inoltre, dovrà farsi carico del lancio di quest’ultimo sulla Luna. Infine, dovrà preoccuparsi dell’esecuzione della missione originale. I dati ottenuti grazie all’esplorazione di Viper dovranno poi essere raccolti con la NASA. In questo modo potrebbe essere completata la missione iniziale. Considerando il prezzo, così elevato, è evidente perché la ricerca possa ricadere solo sulle aziende più facoltose al mondo.
La strategia adottata dalla NASA potrebbe rappresentare un’occasione unica per le compagnie spaziali private. Quest’ultime, infatti, potranno acquisire una tecnologia avanzata con cui poter esplorare il territorio della Luna. Per quanto riguarda la NASA, invece, quest’ultima punta a completare la propria missione scientifica. Quest’ultima, infatti, viene considerata molto più importante dei vincoli imposti dal budget. Per poterli superare è necessario procedere con tale collaborazione.
Non c’è ancora nulla di deciso. Sarà interessante scoprire quale sarà l’azienda che alla fine potrà collaborare con la NASA per esplorare la Luna insieme alla ricerca dell’acqua.
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Samsung: dal 2025 i Galaxy apriranno le serrature
Gli smartphone sono arrivati ormai ad un livello incredibile e con essi anche gli smartwatch. Non ci sono dubbi sul fatto che siano fondamentali nella vita di tutti i giorni per svariate operazioni da compiere, ma nessuno avrebbe mai creduto in passato che un giorno sarebbero stati in grado di aprire addirittura le serrature delle porte. Tutto ciò in realtà già accade con altri dispositivi e procedimenti particolari, ma potrebbe diventare ufficiale a bordo dei dispositivi di Samsung appartenenti alla gamma Galaxy.
Secondo quanto riportato, infatti i prodotti del colosso sudcoreano potranno a breve aprire una serratura, chiaramente di tipo smart, con un semplice tocco sul display o addirittura senza neanche muoversi. In quest’ultimo caso, basterebbe avvicinarsi. Secondo le ultime notizie, tutto dovrebbe essere effettivo a partire dal prossimo 2025.
Samsung aprirà le serrature smart con i suoi dispositivi GalaxyQualcuno più esperto sa bene che aggiungendo una chiave digitale all’interno del suo Samsung Wallet è già possibile aprire una serratura smart. Tutto funziona benissimo, ma bisogna sbloccare lo smartphone per poter aprire il Wallet e procedere. Samsung, però adesso avrebbe intenzione di adottare uno standard universale, quello dedicato alle serrature intelligenti Aliro. Basterà in questo modo avvicinare il proprio dispositivo Galaxy alla porta.
Mark Benson, capo di Samsung SmartThings US, ha annunciato a theverge.com che stanno implementando lo standard Aliro per il portafoglio Samsung, con l’introduzione della Digital Home Key prevista per il 2025. Ha aggiunto che, se i dispositivi sono dotati di tecnologia Ultra Wide Band, le porte si apriranno automaticamente.
Si sta andando dunque incontro ad una nuova era, la quale porterà tantissimi benefici soprattutto a coloro che odiano portarsi dietro le chiavi di casa. Samsung si dimostra ancora una volta molto attenta al futuro, collegando i suoi dispositivi mobili alla smart home. Per ulteriori dettagli, bisognerà attendere qualche altro giorno.
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CoopVoce: nuova offerta da 300 GIGA al mese, il prezzo è folle
Gli ultimi anni hanno visto gestori molto forti affacciarsi sul mondo della telefonia mobile e tra questi c’è anche CoopVoce. Come detto, sono cambiati diversi aspetti, tutti tra l’altro legati ai prezzi, ai contenuti e soprattutto alla longevità di ogni offerta.il provider in questione, di tipo virtuale, riesce a mettere tutto sullo stesso binario, rendendo la vita difficile a tutti gli altri gestori della concorrenza.
Nessuno si aspettava che potesse essere ripristinata, ma intanto eccola qui: è tornata ufficialmente l’offerta chiamata EXTRA 300.
CoopVoce: ora è tornata la promo da battere, la EXTRA 300 è clamorosamente la preferita degli utentiBasta pagare una somma abbastanza comune per avere qualcosa che invece comune non è, ovvero 300 giga in 4G tutti i mesi per approfittare della navigazione su Internet. Sono le offerte di questo tipo che rendono sempre orgogliosi gli utenti di aver scelto un gestore virtuale e CoopVoce è probabilmente il leader assoluto. All’interno della sua nuova promozione mobile, però ci sono anche altri contenuti, come ad esempio 1000 messaggi verso tutti e minuti senza limiti verso tutti. Il prezzo mensile è una vera occasione, un goal a porta vuota per chi sta aspettando da tempo: solo 9,90 € al mese per sempre.
Ovviamente le grandi opportunità non finiscono qui, siccome l’offerta garantisce a tutti coloro che la scelgono entro il 27 ottobre un regalo. C’è infatti un mese totalmente gratis, per consentire a tutti di capire cosa significa un’esperienza con CoopVoce. Ovviamente bisogna ricordare che entro quella stessa data sarà l’ultima chiamata per sottoscrivere l’offerta, dopodiché bisognerà attendere la nuova proposta del gestore. Ci sono dunque ancora più di 20 giorni per portarla a casa, ma non lasciatevela scappare. CoopVoce inoltre, non preclude a nessuno l’opportunità di sbarcare alla sua corte: le offerte sono disponibili per ogni utente proveniente da qualsiasi gestore, differentemente dai provider concorrenti sul territorio italiano.
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Swissport: procedono i lavori per l’elettrificazione
Swissport International ha reso nota la sua intenzione di aumentare gli investimenti in Group Support Equipment elettrici. A tal scopo l’azienda ha deciso di rendere obbligatorio l’acquisto di diversi tipi di veicoli che si occuperanno dell’assistenza a terra. In particolare, si fa riferimento alle vetture che si occupano di trasportare i bagagli. E non solo. Si parla anche dei nastri trasportatori per imbarco/sbarco ed i veicoli che si occupano dello smaltimento dei rifiuti. Infine, vengono citate anche le scale mobili. In particolare si tratta di quelle utilizzate dai passeggeri per imbarcarsi.
Swissport: lo scopo della nuova strategiaSecondo quanto dichiarato dal CEO dell’azienda, Warwick Brady, l’obiettivo è di aumentare la quantità di attrezzature di supporto a terra a zero emissioni. Dunque, Swissport punta ad investire, nel giro di 10 anni, oltre un miliardo di euro. Lo scopo degli investimenti è di ottenere una nuova gamma di dispositivi elettrici. Al momento, l’azienda ha circa 14.300 veicoli motorizzati.
Il processo di elettrificazione ha già avuto inizio. Al momento ha raggiunto quota 44% di GSE elettrico. Swissport intende raggiungere il 55% entro la fine del prossimo anno. L’azienda ha già investito circa 2,5milioni di euro. Tali fondi sono stati utilizzati per equipaggiamenti elettrici per il suo aeroporto di Amsterdam Schiphol. L’obiettivo è di elettrificare l’intero assetto delle attrezzature e dei veicoli utilizzati. A tal proposito, l’aeroporto di Francoforte ha ottenuto la licenza per fornire servizi di terra a partire da febbraio 2025. All’aeroporto di Roma Fiumicino, invece, sono arrivati 5 autobus elettrici. Inoltre, altri sette sono in ordine.
Si tratta di un importante investimento per la sostenibilità. Tale intervento supporta anche quelli che sono gli obiettivi ESG delle compagnie aeree. Tra i risultati conseguenziali potrebbe esserci la diminuzione del rumore e l’ottenimento di attrezzature più comode. Inoltre, Swissport potrebbe ottenere anche un miglioramento per l’automazione e per quanto riguarda la disponibilità di risorse. I primi interventi da parte dell’azienda evidenziano già quale sarà la rotta seguita.
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