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FIMI e AGCOM intervengono contro la pirateria musicale online

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 17:30

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha preso una misura decisa contro la pirateria musicale bloccando sei siti web specializzati nello stream ripping. Questa azione è stata annunciata ieri dalla Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI) e fa parte dell’iniziativa FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale). I siti bloccati, assieme ai loro domini, comprendevano anche versioni mobile per un totale di undici risorse online.

 

Lo stream ripping e il danno all’industria musicale

Lo stream ripping, ovvero la pratica di convertire contenuti protetti da copyright da piattaforme di streaming, come Spotify, in file scaricabili come MP3 privi di protezioni, rappresenta una minaccia significativa per l’industria musicale. Questa tecnica non è limitata alla musica, ma si estende anche a film e serie TV, ed è diventata la modalità principale attraverso cui i pirati digitali violano i diritti d’autore, costituendo circa il 30% di tutte le infrazioni registrate.

Negli ultimi tempi, i siti di stream ripping hanno visto una crescita notevole in termini di popolarità. Secondo la FIMI, nel primo quadrimestre del 2024 si è registrato un aumento del 10% degli accessi, con circa 10 milioni di visite mensili solo dall’Italia. I sei siti recentemente bloccati avevano una media di circa 3 milioni di accessi ciascuno, un dato che mette in luce l’ampio impatto di queste risorse illecite.

Enzo Mazza, amministratore delegato di FIMI, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto grazie alla collaborazione con AGCOM. Mazza ha sottolineato che questa azione avrà un impatto significativo nella lotta contro l’accesso illegale alla musica in Italia. Ha inoltre evidenziato come la violazione dei diritti d’autore causi danni gravi all’intero ecosistema musicale, sia a livello locale che globale. La FIMI, insieme ad AGCOM, continua a lavorare per garantire un ambiente sicuro per gli artisti e per coloro che investono nella musica, sostenendo l’importanza di tutelare i diritti d’autore e combattere la pirateria.

 

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Ferrari: il modello più vecchio in circolazione raccontato in un video

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 17:15

Ferrari, brand iconico italiano del cavallino rampante, ha recentemente pubblicato un video sul proprio canale YouTube, intitolato “A Ferrari story – the oldest road-going Ferrari in the world”, in cui si vuole raccontare una storia fantastica: la “vita” del più vecchio modello Ferrari ancora in circolazione.

Stiamo parlando di una Tipo 166 Inter del 1948, di proprietà di una signora in Nuova Zelanda, una vettura riscoperta solo di recente, con numero di serie 007-S, ovvero costruita solo nel secondo anno di esistenza della fabbrica, per essere poi acquistata da Amanda Philips circa 30 anni fa. I più appassionati potrebbero notare non avere la scocca classica, in quanto comunque nel corso degli anni la stessa vettura ha cambiato più volte proprietario, con il quarto, un capitano dell’esercito americano in stanza in Italia, che la fece schiantare, tanto da rovinarla irreparabilmente.

Fu compito di Bob McKinsey, che la acquistò nel 1954, il successivo restauro negli Stati Uniti, con la scocca che venne successivamente completata da Thomas Wiggins, il quale però necessitò di altri 15 anni per trovare la carrozzeria coupè adatta (una delle sole cinque realizzate). Il progetto di restauro venne bloccato nuovamente, fino al 1994, quando venne acquistata dagli attuali proprietari, che l’hanno nuovamente rimessa in moto, macinando negli anni oltre 50’000km.

 

Ferrari: una storia fantastica

Una storia affascinante che parte proprio dalle origini del brand italiano, la 007-S è stata la prima ad integrare la dicitura Inter, con i vecchi numeri di serie divisi tra pari e dispari, ad indicare che fosse una vettura per strada o per pista. La 001-S e la 003-S sono andate perdute per sempre, la 005-S è localizzata nel museo Ferrari di Modena, dimostrando che la suddetta 007-S è la più vecchia Ferrari ancora in circolazione, con motore V12 da 2,0 litri.

Un vero e proprio pezzo della storia dell’automobile, non solo italiana, ma mondiale.

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Here’s What to Expect from VirtualBox 7.1

Linux Today - Fri, 07/26/2024 - 17:08

The Oracle’s VirtualBox 7.1 BETA introduces a fresh GUI, ARM support for macOS, revamped screen recording functionality, and more.

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Recensione Hyundai Ioniq 6: un’auto futuristica

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 17:05

Hyundai Ioniq 6 è un’autovettura full electric che va a rompere completamente con il precedente modello, almeno per quanto riguarda il design, ma non in qualità e ricerca del dettaglio. Scopriamola meglio da vicino con la nostra recensione completa.

 

Design e Esterni

O la si ama o la si odia, talmente è futuristico e particolare il design, bisogna ammettere che al momento sul mercato difficilmente abbiamo potuto trovare soluzioni simili. L’ispirazione è legata ad un concept di Hyundai, la Prophecy EV, che viene richiamato tantissimo soprattutto nelle linee aerodinamiche (con deflettori attivi che si aprono e chiudono in automatico), che vengono appiattite sul retro (dove spiccano i cerchi in lega da 20 pollici), spingendo l’aria su una parte posteriore molto bombata, capace comunque di riprendere la trama pixelata del gruppo ottico di Ioniq 5. Non manca un piccolo spoiler, a dargli quel tocco di cattiveria e di arroganza in più, con trama pixelata che viene ripresa sugli specchietti (con le frecce direzionali), per terminare con i fari anteriori, Matrix intelligenti che vanno a migliorare l’illuminazione della strada.

Si può notare una doppia anima della vettura, con una parte posteriore decisamente futuristica, ed una anteriore un filo più classica. Il form factor bombato e lineare, viene “spezzato” dall’antenna shark, capace di ricordare quasi un dente, più che una pinna di squalo, tanto è smussato. Il bagagliaio è elettroattuato, con capacità di 401 litri, unica nota negativa, per abbattere i sedili sarà sempre necessario farlo dal bagagliaio, non dalla parte interna della vettura. Il tutto viene incrementato dalla presenza di un piccolo vano anteriore da 45 litri.

Le dimensioni sono in linea con gli standard, raggiungendo una lunghezza di 4,8 metri, una larghezza di 1,88 metri (senza gli specchietti) ed una altezza di 1,50 metri. La massa a vuoto è di 1850 kg.

 

Interni e Infotainment

Lo spazio interno è davvero tanto, nella parte posteriore si può stare davvero molto comodi con le gambe (anche in 3 persone, data l’assenza della trasmissione), l’unica cosa riguarda forse uno spazio per la testa non elevatissimo (ma solo se siete molto alti). Al centro troviamo le bocchette per l’aerazione, con due porte USB-C per la ricarica. Bellissima l’illuminazione, luci ambientali che possono essere settate e regolate dall’infotainment, con sedili riscaldati anche posteriormente, mentre gli anteriori sono completamente elettrici e possono essere ribaltati (con memorizzazione anche della posizione).

Materiali di altissima qualità, con sedili in ecopelle, tutto rifinito perfettamente, presente un battitacco con la scritta Ioniq 6 e tappetini in eco-nylon, per terminare con il bracciolo portabibite. Le maniglie sono a scomparsa, così da non perdere l’aerodinamicità di cui sopra; spostandoci al posto di guida possiamo notare subito l’impianto audio di casa Bose, ma anche tantissimo spazio a disposizione. Al centro troviamo un pozzetto davvero molto ampio, con la porta a 12V, un tunnel lungo ricco di tasti (per il finestrino e apertura/chiusura) ed il tappetino per la ricarica wireless (con USB-A per Android auto e Apple CarPlay).

Osservando il volante, notiamo la presenza di quattro LED al centro, ebbene anch’essi sono interattivi, ci segnalano cosa accade attorno alla macchina, o eventualmente dei problemi alla stessa. Questi è grande, forse un po’ troppo, ma la qualità della ecopelle e la forma sono piacevoli (il cambio è posizionato alle sue spalle, all’americana per intenderci); frontalmente troviamo un cluster da 12,3 pollici completamente digitali (con poco sopra l’head-up display), mentre spostandoci verso il centro, ecco arrivare il display centrale, anch’esso da 12,3 pollici. L’infotainment è uno dei migliori sul mercato, già visto sulle precedenti Hyundai (per questo non andremo a dilungarci troppo), con supporto al BlueLink, per controllarla direttamente da remoto.

 

Prestazioni

Nel momento in cui deciderete di acquistarla, potrete decidere tra varie configurazioni: motore singolo da 53kWh con una autonomia di 420km 151CV, oppure altre due versioni con motore singolo da 77,4kWh, optando tra i cerchi da 18 pollici che portano ad una autonomia di 600km 229CV, e da 20 pollici (la nostra versione), sempre da 229cv con una autonomia dichiarata di 540km. Infine, potete scegliere il doppio motore, sempre da 77,4kWh, autonomia di 540km, ma ben 326CV. I tempi di ricarica sono ridottissimi, grazie alla batterie a 800 volt, si potrà passare dal 10 all’80% in soli 18 minuti (con possibilità di ricaricare dispositivi esterni). L’accelerazione è discreta, fa 0-100km/h in 7,4 secondi, con una velocità massima di 185 km/h.

L’assetto è quasi da macchina sportiva, con una buonissima tenuta di strada anche in curva, la spinta non è poi così forte dal punto di vista della propulsione, ma rimane comunque molto buona (con tre modalità di guida selezionabili). Lo sterzo è morbidissimo, con sospensioni perfette per la maggior parte dei terreni, tanto da rendere il viaggio estremamente confortevole. Sono presenti assistenti alla guida di livello 2 (ADASS), peccato solamente che gli avvisi sonori sia un pochino invasivi. I consumi sono nella media, nel corso delle nostre settimane test abbiamo “consumato” 23,5 kWh ogni 100km, questo si produce in una autonomia totale di 400km.

 

Hyundai Ioniq 6 – conclusioni #tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item1 { background: url(https://www.tecnoandroid.it/wp-content/uploads/2024/07/Hyundai-Ioniq-6-10-160x120.jpg) 0 0 no-repeat; } #tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item2 { background: url(https://www.tecnoandroid.it/wp-content/uploads/2024/07/Hyundai-Ioniq-6-11-160x120.jpg) 0 0 no-repeat; } #tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item3 { background: url(https://www.tecnoandroid.it/wp-content/uploads/2024/07/Hyundai-Ioniq-6-12-160x120.jpg) 0 0 no-repeat; } #tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item4 { background: url(https://www.tecnoandroid.it/wp-content/uploads/2024/07/Hyundai-Ioniq-6-13-160x120.jpg) 0 0 no-repeat; } #tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item5 { background: url(https://www.tecnoandroid.it/wp-content/uploads/2024/07/Hyundai-Ioniq-6-14-160x120.jpg) 0 0 no-repeat; } #tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item6 { background: url(https://www.tecnoandroid.it/wp-content/uploads/2024/07/Hyundai-Ioniq-6-17-160x120.jpg) 0 0 no-repeat; } 1 su 6

La Hyundai Ioniq 6 è un’auto davvero molto particolare in tutti i sensi, vi guarderanno tutti dato il design unico nel suo genere, potrebbe non piacere, ma resta comunque una vettura studiata in ogni dettaglio. La qualità di Hyundai non si può discutere, nemmeno su questa full electric. I prezzi partono da 47’850 euro per la versione single motor con il motore più piccolino, fino ad arrivare alla più costosa da 62’750 euro; se interessati, la nostra versione ha invece un costo di 59’250 euro.

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Il Pixel 9 Pro Fold che brameremo inutilmente: arrivano nuove immagini

Android World - Fri, 07/26/2024 - 17:02

Ci avviciniamo al cuore dell'estate e, per quest'anno, sappiamo anche che coinciderà con le novità più attese dell'anno per gli appassionati del mondo Pixel. Nelle ultime ore sono emersi nuovi dettagli a riguardo, con le nuove immagini di Pixel 9 Pro Fold trapelate online.

Il prossimo 13 agosto arriveranno tutti i nuovi Pixel, mai così numerosi come quest'anno. Ci sarà anche il nuovo pieghevole, che purtroppo noi italiani vedremo (a meno di clamorose sorprese) solo in foto. E allora iniziamo a portarci avanti.

Le immagini che trovate nella galleria in mostrano appunto quello che sarà il nuovissimo pieghevole di casa Google, Pixel 9 Pro Fold.

Le foto ci mostrano quindi il design completo del pieghevole della serie Pixel. Chiaramente si tratterà di un dispositivo con un doppio schermo, quello esterno che appare come gli schermi dei classici smartphone non pieghevoli, e quello interno più grande che sarà effettivamente pieghevole.

La fotocamera interna, quella integrata nel display, la vediamo posizionata in un foto in alto a destra, utilizzabile ovviamente quando il dispositivo sarà aperto.

All'esterno, oltre al display più piccolo non pieghevole, vediamo il comparto fotografico dal design inedito per essere parte di un Pixel. Vediamo infatti un modulo abbastanza quadrato, con due file di sensori fotografici uno sopra l'altro.

Le immagini ci mostrano anche quali saranno le colorazioni disponibili: si parla della Obsidian e Porcelain, una più scura e una più chiara. Se volete saperne di più sulle specifiche tecniche attese, vi rimandiamo al recente approfondimento che abbiamo dedicato anche a Pixel 9 Pro Fold.

Per quanto riguarda il suo lancio, vi ricordiamo che la presentazione ufficiale dovrebbe avvenire il prossimo 13 agosto, anche se l'arrivo sul mercato non sarebbe previsto in Italia, almeno immediatamente a valle della presentazione. Non è però escluso che non arrivi in un secondo momento.

Che stiate aspettando o meno i nuovi Pixel 9, qui sotto vi lasciamo una serie di guide e approfondimenti che riguardano i dispositivi di Google:

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Sunrise Wind: New York avvia il più grande parco eolico offshore

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 17:00

La città di New York ha iniziato la costruzione del Sunrise Wind, un parco eolico offshore da 924 MW sviluppato dalla società Ørsted. Una volta completato, sarà il più grande parco eolico offshore mai costruito, così potente tanto da riuscire a fornire energia elettrica a ben 600.000 famiglie. New York si sta posizionando così in prima linea nella lotta contro i cambiamenti climatici attraverso ingenti investimenti nelle energie rinnovabili. La metropoli vuole riuscire a raggiungere almeno il 70% di produzione di elettricità pulita entro  più o meno 6 anni, con alcune altre previsioni ancora più ottimistiche che vedono tale percentuale addirittura al 79%.

NY diventa un centro eolico

Il Governatore Hochul ha diramato la comunicazione con il quale ha avvisato tutti dell’inizio dei lavori per il parco eolico Sunrise Wind, esprimendo il suo grande orgoglio per questo importante step tecnologico verso l’energia pulita. Il progetto, che richiede un investimento di 700 milioni di dollari solo nella contea di Suffolk, prevede anche la creazione di almeno 800 posti di lavoro e pure ben retribuiti. Una grande opportunità per molti. Questi lavori saranno regolati da accordi di lavoro a progetto, garantendo la partecipazione dei sindacati in tutte le fasi della costruzione.

Il percorso di trasmissione dell’energia collegherà il parco eolico alla rete elettrica newyorkese, includendo la costruzione di una nuova stazione di conversione e l’ampliamento della sottostazione esistente della centrale di Smith Point County Park. Il piano di costruzione e funzionamento, che dovrebbe essere completato entro un paio di anni si spera, prevede una distanza obbligatoria tra le turbine eoliche. La distanza non è un caso ma una decisione dettata dalle direttive federali per i progetti nelle acque oceaniche.

Queste misure dovrebbero (in teoria) riuscire a proteggere gli habitat e le specie marine da interventi invasivi, garantendo uno sviluppo sostenibile dell’intero progetto. New York sta quindi dimostrando non solo di essere un centro finanziario, una città ricca di mode, arte e anche di inquinamento, ma cerca con evidenza di diventare il leader nazionale nella costruzione del settore eolico offshore, unendo lo sviluppo economico alla sostenibilità ambientale.

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Pixel 9 Pro è un cuoco, un fotografo, un paparazzo e anche un impiccione, in questo video trapelato

Android World - Fri, 07/26/2024 - 17:00

Pixel 9 Pro si farà in due quest'anno, nel senso che ci sarà anche una variante XL, uguale nella sostanza, ma più grande. Al netto di questo, è chiaro che Google punterà molto su quello che di fatto è il suo modello top, e siccome i leak in merito non accennano a rallentare minimamente, oggi vi proponiamo un video ufficiale, trapelato, che mostra alcune delle novità principali che troveremo proprio sulla serie Pro. Pro-nti?

Il filmato in questione, ottenuto da Android Headlines, si concentra su X novità in particolare, che andiamo subito a riassumere. Alcune di queste già le conoscevamo, altre sono solo la naturale evoluzione di precedenti funzioni, ma nessuna ci ha fatto letteralmente saltare dalla sedia. 

  • Ask Gemini: scatti una foto, e chiedi a Gemini informazioni sulla stessa. Può essere una ricetta, se c'è inquadrato del cibo, o informazioni, se si tratta di un monumento. Spazio alla fantasia insomma, ma bisogna vedere quanto Gemini sarà davvero in grado di interpretare correttamente le immagini più complesse.
  • Pixel Screenshots: gli screenshot salvati sul dispositivo diventano in pratica una libreria ricercabile tramite IA. Avevamo già visto in dettaglio questa novità in precedenza.
  • Super Res Zoom Video: la promessa è quella di avere uno zoom digitale migliorato. Pixel 8 Pro si fermava a 30x, vedremo a quanto arriverà Pixel 9 Pro, ma nessun rumor finora dava a intendere che saremmo andati oltre, e il filmato non si sbilancia.
  • Add Me: comporre due foto in una. Di fatto è quello che fa quest funzione, utile per scattare foto con gli amici quando non c'è nessun altro a fare da fotografo.

E ovviamente ci sono sempre i famosi 7 anni di aggiornamenti e feature drop, che già sono presenti nei modelli attuali, e che più volte sono stati confermati per i futuri Pixel.

Senza nulla togliere alla bontà complessiva di Pixel 9 Pro, che sarà senza dubbio un ottimo smartphone, per adesso nessun leak ci ha proposto qualcosa di sorprendente, ma in fondo mancano ancora più di 2 settimane al 13 agosto, giorno del lancio ufficiale.

In attesa della presentazione dei nuovi Pixel, ecco un "dove eravamo rimasti", ovvero tutte le nostre recensioni degli ultimi modelli usciti.

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Quanti danni può fare l'aggiornamento di un'app andato male!

Android World - Fri, 07/26/2024 - 16:47

Sonos è un'azienda molto nota e apprezzata dagli appassionati di audio che cercano soluzioni smart: nonostante sia una società relativamente giovane (è stata fondata nel 2002), è rapidamente diventata uno dei brand più noti e celebrati, grazie soprattutto alla qualità sonora e la cura dei suoi smart speaker, universalmente considerati tra i migliori prodotti del settore

Insomma, tutto andava relativamente bene per Sonos: i nuovi smart speaker della linea Era (Era 100 ed Era 300) lanciati nel corso del 2023 sono stati molto apprezzati e, nei primi mesi di quest'anno, l'azienda si preparava a fare il grande salto nel mercato delle cuffie, con il primo, chiacchieratissimo modello di cuffie con cancellazione del rumore, le Sonos Ace (presentate poi a maggio 2024).

C'era solo una cosa da fare, prima del lancio delle cuffie: aggiornare l'app mobile

L'applicazione per Android e iOS, necessaria per controllare al meglio l'ecosistema di speaker dell'azienda, aveva infatti un design indiscutibilmente e visibilmente vecchio, al punto che era uno dei contro che avevo segnalato nella mia recensione di Era 300 (potete vedere degli screenshot qui sotto). Era una di quelle app pesanti e verbose, con un'estetica superata e menu un po' ridondanti, tipica delle aziende che aggiungono (ottime) funzionalità nel corso degli anni, che vengono piazzate in questo o quel menu a seconda del contesto.

E alla fine il tanto atteso aggiornamento, atteso a gloria dall'esigentissima community di Sonos, è arrivato il 7 maggio 2024. Ed è stato un disastro

O meglio: per moltissimi utenti è stato un vero disastro. L'interfaccia era nettamente migliorata, ma alla nuova app mancavano funzioni particolari che gli utenti utilizzavano molto (una su tutte: la benedetta sveglia), ma c'erano anche mancanze sensibilmente più gravi, come la possibilità di aggiungere brani in coda o la funzione Shuffle all (che riproduce brani a caso da tutte le librerie dell'utente).

E oltre alle funzionalità ancora da implementare, ci sono stati anche una lunga serie di bug: alcuni utenti lamentavano l'impossibilità di riprodurre musica da Deezer o Tidal, altri segnalavano che gli speaker non rispondevano più correttamente alla gestione del volume, e c'era perfino chi non riusciva più a visualizzare i propri dispositivi Sonos nell'app. In più, metteteci anche che le app mobile per Android e iOS non sono più app native, ma una versione wrappata della web app disponibile anche per desktop, direttamente da browser.

Senza contare le innumerevoli lamentele nei vari forum e gruppi Facebook, leggere il megathread su reddit in cui il team chiedeva feedback dopo l'aggiornamento può dare un'idea dei problemi riscontrati.

Sinceramente (e fortunatamente) io non ho riscontrato nessuno dei gravi problemi con i miei dispositivi Sonos ma, utilizzandoli soprattutto tramite AirPlay, non mi sono neanche preoccupato troppo di controllare cosa mancava dall'app.

Al contrario, dopo il 7 maggio, le lamentele degli utenti Sonos online si sono fatte molto rumorose: c'è stato chi ha messo in vendita tutti i propri dispositivi per protesta, chi si lamentava giornalmente sui forum e su reddit, chi mandava email infuriate al supporto clienti e molto altro.

Nel frattempo, le azioni di Sonos – che stavano vivendo un po' di fluttuazioni da tempo – hanno iniziato a perdere valore e, dopo un recupero nei primi mesi del 2024 sono tornati ai valori più bassi di fine 2023. E, per concludere, il celeberrimo sito di recensioni del New York Times, Wirecutter, ha aggiornato la sua pagina dedicata agli speaker multiroom specificando che, dopo l'aggiornamento dell'app, non consiglia più Sonos come ecosistema per l'audio.

A onor del vero, dopo l'aggiornamento del 7 maggio ci sono stati altri update, che hanno migliorato la situazione con l'app Sonos. Sono state reintrodotte funzioni che erano state perse col passaggio al nuovo software e sono stati risolti bug.

Ma sappiamo tutti come funziona internet e cosa può succedere quando una community di utenti (per altro una community di utenti rumorosi e altospendenti) se la prende con un'azienda.

A oggi Sonos è ancora vista di cattivo occhio e, proprio alcune ore fa, il CEO dell'azienda Patrick Spence ha pubblicato una lettera in cui si scusa con gli utenti per l'aggiornamento e delinea una precisa timeline per i prossimi update da qui a ottobre, mese entro cui prevede che tutti i danni causati dal nefasto aggiornamento verranno risolti.

Di seguito la traduzione della lettera di Patrick Spence:

Sappiamo che molti di voi hanno riscontrato problemi significativi con la nostra nuova app, lanciata il 7 maggio, e voglio iniziare scusandomi personalmente per avervi deluso. Non c'è dipendente di Sonos che non sia addolorato per avervi deluso, e vi assicuro che la correzione dell'app per tutti i nostri clienti e partner è stata e continua a essere la nostra priorità numero uno.

Abbiamo sviluppato la nuova app per creare un'esperienza migliore, con la possibilità di promuovere ulteriori innovazioni in futuro e con la consapevolezza che sarebbe migliorata nel tempo. Tuttavia, dopo il lancio abbiamo riscontrato una serie di problemi. La risoluzione di questi problemi ha ritardato il nostro piano precedente di incorporare rapidamente le caratteristiche e le funzionalità mancanti.

Dal 7 maggio abbiamo rilasciato nuovi aggiornamenti software ogni due settimane circa, ognuno dei quali apporta miglioramenti significativi, aggiunge funzioni e risolve bug. Per informazioni dettagliate su ciò che è stato rilasciato finora, consultare le note di rilascio degli aggiornamenti software di Sonos.

Sebbene questi aggiornamenti software abbiano permesso alla maggior parte dei nostri clienti di avere una solida esperienza nell'uso dell'app Sonos, c'è ancora del lavoro da fare. Nella prossima fase di aggiornamenti software abbiamo dato priorità ai seguenti miglioramenti:

Luglio e agosto:

  • Miglioramento della stabilità durante l'aggiunta di nuovi prodotti
  • Implementazione della configurazione della libreria musicale, della navigazione, della ricerca e della riproduzione

Agosto e settembre:

  • Miglioramento della reattività del volume
  • Miglioramento dell'interfaccia utente in base al feedback dei clienti
  • Miglioramento della stabilità generale del sistema e della gestione degli errori

Settembre:

  • Miglioramento della coerenza e dell'affidabilità degli allarmi

Settembre e ottobre:

  • Ripristino della Edit mode per le Playlist e la coda di riproduzione
  • Miglioramento della funzionalità delle impostazioni

Abbiamo in programma di continuare a rilasciare nuovi aggiornamenti software con cadenza bisettimanale. Ad ogni rilascio, condivideremo con la nostra comunità note dettagliate su ciò che abbiamo affrontato e su cosa stiamo lavorando.

Apprezziamo molto la vostra pazienza mentre affrontiamo questi problemi. Sappiamo di dover lavorare per riguadagnare la vostra fiducia e stiamo lavorando duramente per farlo. Sono sempre aperto ai vostri commenti, potete trovarmi via e-mail all'indirizzo ceo@sonos.com.

Non è facile dare un giudizio definitivo su cosa possa succedere all'azienda (e alle sue azioni) da qui a fine anno.

Personalmente, credo che Sonos riuscirà a tirarsi fuori da questa pessima nomea e, come spesso succede con le polemiche online, dimenticheremo questa storia piuttosto velocemente, almeno altrettanto velocemente di quanto l'abbiamo vista esplodere.

È bastata una manciata di mesi per dimenticare la gigantesca questione dei Galaxy Note 7 che esplodevano e abbiamo tutti ripreso a comprare dispositivi di Samsung che, a onor del vero, fu molto brava nel gestire la situazione e agì tempestivamente, ritirando tutti Note 7 dal mercato.

Questo esempio tragico è per ricordare che gli errori possono capitare e che l'affidabilità di una società si vede anche da come gestisce questo genere di patate bollenti. Al momento, sembra che Sonos abbia preso molto seriamente la questione e non c'è motivo di dubitare degli impegni annunciati dal CEO.

Che abbiate un dispositivo Sonos o meno, se vi interessa saperne di più dell'ecosistema, vi lasciamo un po' di recensioni di alcuni dei nostri prodotti preferiti:

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Boom delle rinnovabili in Italia: investimenti per eolico e solare

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 16:30

Il potenziale rinnovabile italiano sta emergendo con forza, attirando molti ed ingenti investimenti a livello internazionale, tra cui quelli della Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Firmataria della Carta Solare Europea, la BEI finanzierà ben nove progetti di energia rinnovabile, suddivisi tra eolico e fotovoltaico, in Basilicata, Campania, Sardegna e Sicilia. La Sardegna, tra tutte, è una regione chiave per lo sviluppo delle energie rinnovabili, con la possibilità, secondo Legambiente, di diventare completamente autosufficiente grazie all’eolico offshore. Questo sviluppo deve essere realizzato attraverso un processo partecipativo che tenga conto della biodiversità, del paesaggio e del patrimonio culturale.

Pronti a potenziare l’eolico e i centri solari

Il prestito di 50 milioni di euro della BEI rientra nel Green Developer Financing Programme, volto ad accelerare la transizione verde in Europa. Supportati anche da Asja Ambiente Italia e InvestEU, i fondi saranno destinati a due parchi eolici in Basilicata e Campania e sei progetti fotovoltaici tra Basilicata, Sardegna e Sicilia. Inoltre, in Sicilia è previsto il ripotenziamento di una centrale per l’eolico già esistente che ha bisogno di qualche miglioria. Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della BEI, ritiene fortemente che operazioni come questa dimostrano l’impegno della BEI nel generare energia rinnovabile per combattere il cambiamento climatico e raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo. I nove impianti entreranno in funzione fra circa tre anni, fornendo all’Italia 238 MWp, una produzione elettrica annuale di 460 GWh e riducendo le emissioni di CO2 di circa 5 milioni di tonnellate.

Il settore fotovoltaico italiano continua a crescere rapidamente, con dati impressionanti riportati nell’ottava edizione del Barometro del Fotovoltaico di Elmec Solar. A marzo 2024, gli impianti fotovoltaici installati in Italia hanno superato il milione e mezzo di unità, con un incremento del 27% rispetto all’anno precedente. Città come Roma, Brescia e Padova hanno registrato aumenti notevoli, rispettivamente del 485%, 325% e 365%. Questo boom delle rinnovabili con eolico e fotovoltaico non solo contribuisce alla sostenibilità ambientale, ma anche a rafforzare l’indipendenza energetica dell’Italia, creando nuove opportunità economiche e occupazionali. Attraverso questi investimenti e progetti, l’Italia si avvicina sempre più agli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo.

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Su iPhone con iOS 18 dite addio al mal d'auto e al mal di mare con questa funzione

Android World - Fri, 07/26/2024 - 16:11

Tutti coloro che hanno iPhone si preparano alla grande novità di iOS 18 (a proposito, sapete come installare la beta di iOS 18?), la quale porterà diversi rinnovamenti. E noi che la stiamo provando in beta abbiamo appena scoperto la funzionalità Movimento di iPhone contro mal d'auto e mal di mare.

Sì, avete capito bene. Apple ha sviluppato una funzione molto interessante per iPhone che si pone l'obiettivo di alleviare mal d'auto e mal di mare quando si usa il telefono in movimento. Vediamo come funziona, e come usarla.

iOS 18 ancora non è arrivato in versione stabile, ma già conosciamo gran parte delle sue novità grazie alle beta pubbliche rilasciate da Apple. Tra le novità più interessanti abbiamo visto la funzione Movimento.

Per usare la funzione Movimento dovrete eseguire i seguenti passaggi:

  1. Innanzitutto dovete avere un iPhone aggiornato ad iOS 18, al momento disponibile solo in beta.
  2. Poi accedere al Control Center, tenere premuto per aggiungere nuove opzioni finché non si apre la corrispondente interfaccia.
  3. Cercare la parola "Movimento" e aggiungere l'opzione.
  4. Abilitare la funzione Movimento dal Control Center. Sarà possibile abilitarla per funzionare solo quando si è su un veicolo, oppure in maniera permanente.

Una volta abilitata la funzionalità, vedrete dei puntini apparire a schermo posizionati alle estremità laterali, inferiore e superiore dell'interfaccia di iOS 18. Quando l'iPhone sarà in movimento, tali punti si muoveranno automaticamente per compensare il movimento.

Questo dovrebbe alleviare l'ipotetico mal d'auto o mal di mare causati dall'utilizzo di smartphone su veicoli in movimento. Questo perché il movimento compensativo dei puntini "ingannerebbe" il cervello facendogli "credere" che il telefono, con la sua interfaccia, rimangano fermi anche durante l'effettivo movimento non solidale con il veicolo sul quale si viaggia.

Qui sotto trovate un breve video in cui vi mostriamo nella pratica come abilitare la funzionalità e come appare una volta in azione.

Se invece siete in attesa di vedere iOS 18 in versione stabile, allora vi suggeriamo qualche guida interessante a tema iPhone:

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iPhone 16 Pro: svelate delle nuove funzionalità

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 16:00

L’attesa per la nuova linea di iPhone 16 è quasi terminata, tuttavia si cerca ancora di capire quali saranno le caratteristiche tecniche e le funzionalità di questi nuovi dispositivi.

Nei mesi scorsi sono trapelate molte indiscrezioni che riguardano i nuovi gioiellini di casa Apple, talmente tanti da arrivare a farsi un’idea generale su quali saranno le novità e le funzioni di questi smartphone.

In particolare, per il modello più atteso, ovvero l’iPhone 16 Pro, grazie a tutte le indiscrezioni abbiamo una rappresentazione visiva digitale che ci mostra un’anteprima molto realistica di quello che poi sarà il prodotto finale.

Come ben sappiamo, la linea di iPhone 16 dovrebbe essere lanciata ufficialmente nel mese di settembre, in concomitanza con un altro lancio molto importante, quello del nuovo sistema operativo iOS 18. Tuttavia, alla luce di quello che è stato detto in precedenza, scopriamo quali dovrebbero essere le caratteristiche tecniche di questo smartphone.

iPhone 16 Pro: quali sono le caratteristiche tecniche dello smartphone?

L’iPhone 16 Pro dovrebbe avere un display con tecnologia OLED di circa 6,1 pollici, con un’alta definizione, e con una nuova tecnologia per rendere migliore la luminosità dello schermo. Per quanto riguarda il processore si dovrebbe utilizzare il nuovo chip A18 Bionic, con una RAM da 6GB.

Per quanto riguarda l’esterno, oltre ai materiali molto importanti quali vetro e acciaio inossidabile o titanio, figurerà il primo tasto cattura, un tasto capacitivo che con molta probabilità servirà proprio per attivare delle azioni che riguardano la fotocamera.

E a proposito di comparto fotografico, il nuovo iPhone 16 Pro monterà una tripla fotocamera posteriore, con un’ultra grandangolare e un teleobiettivo, con delle tecnologie fatte a migliorare la visione notturna e la registrazione dei video.

Ovviamente tutte queste informazioni sono frutto di rumor e indiscrezioni che si sono susseguiti negli ultimi mesi. Per avere notizie certe sulle caratteristiche tecniche e sul design ufficiale dei nuovi dispositivi di Apple, sarà necessario attendere ancora un po’ per il lancio ufficiale da parte della casa di Cupertino.

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Microsoft mette Android dentro Esplora Risorse di Windows 11: ecco come puoi farlo anche tu!

Android World - Fri, 07/26/2024 - 15:36

Arrivano delle belle novità per tutti coloro che hanno un PC Windows 11 e un dispositivo Android, soprattutto per coloro che spesso lavorano o studiano con PC e smartphone contemporaneamente. Microsoft lancia la possibilità di vedere il proprio telefono Android all'interno di Esplora Risorse di Windows 11, senza la necessità di alcun collegamento.

La novità che abbiamo appena menzionato arriva dopo che ne avevamo sentito parlare lo scorso mese. Finalmente Microsoft ha deciso di rilasciarla, anche se attualmente riguarda solo coloro che hanno aderito al programma Windows Insider.

Nelle ultime ore Microsoft ha rilasciato un nuovo aggiornamento per Windows 11 dedicato a coloro che hanno aderito al programma Insider. Si tratta di un aggiornamento importante perché arriva la novità che riguarda la sincronizzazione wireless del proprio dispositivo Android con Esplora Risorse su Windows 11.

Esplora Risorse, per capirsi, è l'applicazione di Windows che permette di sfogliare e consultare tutte le cartelle presenti sul disco fisso, sulle periferiche di memoria collegate e sugli spazi cloud sincronizzati con Windows. Ovviamente, con Esplora Risorse è anche possibile gestire e modificare tutti i file presenti.

Con questa nuova funzionalità sarà possibile sfogliare le cartelle e i file presenti sul proprio dispositivo Android direttamente da Esplora Risorse su Windows 11. Senza la necessità di collegare via cavo il proprio smartphone al PC. Si tratta di una funzionalità chiaramente molto utile, la quale azzera i tempi di trasferimento dei file dal telefono al PC e viceversa.

Per usare questa nuova funzionalità sarà necessario sincronizzare il proprio telefono Android con il PC Windows 11. Per farlo servirà scaricare, installare e inizializzare l'app Collegamento a Windows. Una volta fatto questo, dovreste vedere l'opzione per accedere alla memoria del vostro telefono Android dal menù di Esplora Risorse, come se il telefono fosse connesso via cavo al PC Windows 11.

In sostanza, la novità appare come l'avere tutti i contenuti presenti sul telefono sincronizzati su uno spazio cloud, a sua volta sincronizzato con il PC Windows. Come potrebbe avvenire per Dropbox o Google Drive ad esempio.

Ribadiamo che la novità al momento è disponibile esclusivamente per coloro che hanno aderito al programma Insider di Windows 11. Ci aspettiamo che nel prossimo futuro arrivi anche per coloro che hanno la versione stabile di Windows 11. La compatibilità è assicurata per tutti coloro che hanno uno smartphone aggiornato almeno ad Android 11.

Concludiamo questo articolo con qualche guida interessante che potrebbe tornarvi utile soprattutto se siete degli utenti Windows:

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Wiz rifiuta l’offerta di acquisizione di Google

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 15:30

Wiz, una rinomata azienda israeliana specializzata in soluzioni di sicurezza informatica per il cloud, sta facendo molto parlare di sé. La ragione ? Ha respinto una proposta di acquisizione da 23 miliardi di dollari da parte di Alphabet, la società madre di Google. Se fosse stata accettata, questa avrebbe rappresentato la transazione più grande nella storia del colosso dei motori di ricerca. Secondo un memo interno di Wiz, la decisione di rifiutare l’offerta è stata presa dal co-fondatore Assaf Rappaport. Il quale ha scelto di concentrarsi su una quotazione in borsa (IPO) invece di vendere l’azienda. Il documento evidenzia che l’obiettivo della società è quello di raggiungere 1 miliardo di dollari in entrate ricorrenti annuali. Per poi procedere con la quotazione in borsa. Questi obiettivi erano già stati stabiliti prima delle negoziazioni con Google. Al momento, né Wiz né Alphabet però hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo al fallimento dell’accordo.

La strategia di Wiz: crescita indipendente e IPO

L’interesse di Google per Wiz era motivato dall’attrattiva delle sue soluzioni di sicurezza basate su cloud per clienti aziendali. Un settore in cui il colosso di Mountain View avrebbe potuto rafforzare la sua posizione per competere con grandi leader. Come Microsoft e Amazon. Negli ultimi anni però, le autorità di regolamentazione antitrust hanno posto particolare attenzione sugli accordi tra le grandi aziende tecnologiche. Secondo CNBC, le preoccupazioni degli investitori sono state fondamentali nella decisione di Wiz di rifiutare l’acquisizione. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha già avviato due cause legali contro Google.

La decisione di Wiz di puntare su una IPO rappresenta una strategia alternativa. Mirata a consolidare la propria presenza sul mercato e garantire una crescita sostenibile. La scelta di rifiutare indica quindi una forte fiducia nella capacità dell’azienda di crescere e competere in modo indipendente. Resta da vedere se questa strategia si rivelerà più vantaggiosa o meno.

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Samsung One UI 7: ecco un assaggio delle nuove funzionalità

Androidiani - Fri, 07/26/2024 - 15:10
Dopo la notizia dell’imminente inizio del programma beta per l’interfaccia One UI 7 di Samsung, sono trapelate in rete alcune immagini che mostrano alcune delle novità che questo major update porterà con sè. (...)Continua a leggere Samsung One UI 7: ecco un assaggio delle nuove funzionalità su Androidiani.Com © niccoloproietti for Androidiani.com, 2024. | Permalink […]

iPhone 17: anticipazioni su caratteristiche e prezzi dei nuovi smartphone

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 15:00

Mancano ancora dei mesi per il lancio dei nuovi smartphone di casa Apple, la linea 16, eppure già si parla in insistentemente del modello successivo.

La linea di iPhone 16 verrà lanciata ufficialmente soltanto durante il mese di settembre, dove potremmo finalmente avere tutte le conferme o le smentite dei rumors che si sono susseguiti nel corso dei mesi scorsi.

E nonostante le voci e l’indiscrezioni sui nuovi smartphone circolano ancora, poiché appunto non si ha l’ufficialità, sono iniziate già insistenti le voci sul modello successivo.

iPhone 17, seguendo l’iter solito di Apple, non dovrebbe vedere la luce almeno prima dell’autunno del 2025, eppure se ne sta già discutendo tantissimo.

Le indiscrezioni che riguardano gli iPhone 17 girano principalmente intorno alla grandezza dei nuovi dispositivi e ai prezzi di lancio americani.

iPhone 17: quanto saranno grandi e quanto costeranno i nuovi dispositivi di casa Apple?

Ovviamente essendo un modello successivo, iPhone 17 avrà uno sviluppo tecnologico ancora maggiore rispetto alla linea del 16. Non si conoscono ancora le caratteristiche specifiche, tuttavia si può già ipotizzare un miglioramento del sistema, del chip, del comparto fotografico e soprattutto della novità tanto attesa: Apple Intelligence.

Vediamo insieme quali sono le anticipazioni trapelate in queste ore per quanto riguarda gli iPhone 17. Secondo i rumors avremo sempre quattro smartphone, tuttavia ci sarà una novità assoluta.

I modelli saranno i seguenti: iPhone 17 con 6,27“, iPhone 17 pro con 6,27“, iPhone 17 pro max con 6,86“ e una novità incredibile, iPhone 17 Slim con 6,65“. Quest’ultimo dovrebbe andare a sostituire l’iPhone Plus, anche se non si conoscono ancora le differenze rispetto al vecchio modello.

Tutti e quattro i modelli dovrebbero presentare un display con tecnologia LTPO, invece per quanto riguarda i prezzi negli Stati Uniti dovrebbero valere rispettivamente 799 dollari, 1099 dollari, 1199 dollari e infine 1299 dollari.

Chiaramente tutte queste indiscrezioni dovranno poi essere confermate nel tempo, e come detto in precedenza bisognerà attendere più di un anno per trovare delle conferme.

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Su YouTube arrivano le pubblicità lato server, e per gli adblock è sempre più dura

Android World - Fri, 07/26/2024 - 14:56

Nuova puntata nella telenovela che vede protagonisti YouTube e gli adblock, le app o estensioni che si utilizzano per bloccare le pubblicità nel caso non si voglia attivare YouTube Premium

La piattaforma di streaming avrebbe infatti attivato le pubblicità lato server, con il risultato che alcuni utenti che usano estensioni adblock non vedono sì la pubblicità, ma devono comunque aspettare qualche secondo davanti a uno schermo nero

Da tempo YouTube annuncia soluzioni contro gli adblock, nel tentativo di spingere gli utenti o a passare a YouTube Premium o sorbirsi passivamente le pubblicità. 

In questo continuo inseguimento tra la piattaforma di streaming e gli sviluppatori, l'ultima mossa di Google è stata avvistata circa un mese e mezzo fa, con l'avvio di un test per inviare le pubblicità lato server.

Questo significa inserire le pubblicità direttamente nel flusso video, e non successivamente, il che impedirebbe il blocco delle pubblicità, almeno da parte di alcune app.

Adesso alcuni utenti su Reddit che utilizzano estensioni adblock sul computer hanno notato che all'avvio di un video su YouTube non vedono le pubblicità, ma al loro posto uno schermo nero per alcuni secondi.  

Si pensa che queste schermate nereb, che durano tra i 6 e i 20 secondi, siano annunci che sono stati effettivamente bloccati dalle estensioni web, le quali però non sono riuscite a "saltare" la pubblicità per passare direttamente al contenuto.

Non si sa esattamente quanto sia diffuso il problema, ma stando a quanto riportato colpisce principalmente chi utilizza uBlock Origin. Su Reddit le reazioni sono piuttosto blande, con gli utenti che sembrano disposti a guardarsi uno schermo nero per qualche secondo piuttosto che una pubblicità. 

E YouTube che dice? Se ti aspetti una spiegazione ufficiale, caschi male. La piattaforma ha infatti semplicemente pubblicato un aggiornamento sulle pagine del supporto, in cui si dichiara in modo piuttosto vago come siano state rinforzate le misure di sicurezza contro le estensioni. 

Nel comunicato si legge come YouTube sita aggiornando i suoi "standard di sicurezza per le estensioni del browser", aggiungendo che queste modifiche sono state apportate per "salvaguardare gli spettatori e i creatori da attacchi informatici come il dirottamento o il furto di dati".

YouTube inoltre consiglia in caso di impossibilità a caricare i video di disattivare le estensioni che causano problemi o di aprire YouTube in una finestra di navigazione in incognito con tutte le estensioni disabilitate.

Il che suggerisce che qualsiasi modifica sia stata apportata, potrebbe essere collegata con quanto stiamo vedendo, ovvero l'effetto su chi utilizza estensioni che bloccano gli annunci.

Qualunque sia la realtà, è indubbio che YouTube stia moltiplicando gli sforzi contro chi utilizza adblock. Con molta probabilità, non ci riuscirà mai completamente, ma l'obbiettivo, come abbiamo spiegato nel nostro articolo di qualche tempo fa, è di rendere il blocco degli annunci meno gratificante che la visione degli stessi. 

Ti piace guardare i video su YouTube? Allora dai un'occhiata a questi nostri approfondimenti per scoprire alcune possibilità della piattaforma che magari non conoscevi. 

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Lamborghini Temerario: l’erede ibrida della Huracan è pronta

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 14:30

Lamborghini è sul punto di svelare il suo prossimo capolavoro automobilistico, e tutte le indiscrezioni indicano che si chiamerà “Temerario”. Questo nome è spuntato dopo il recente deposito di marchio da parte della casa di Sant’Agata Bolognese. Destinata a prendere il posto della celebre Huracan, la Temerario promette di ridefinire il concetto di supercar ibrida.

Dopo il lancio della Revuelto, la prima plug-in hybrid di Lamborghini, la Temerario rappresenta il passo successivo nella strategia elettrificata del marchio. Il noto designer Larson Design ha ricostruito il nuovo bolide basandosi sulle numerose foto spia degli avvistamenti delle ultime settimane, offrendo un’anteprima del possibile aspetto della vettura.

Il possibile aspetto della Lamborghini Temerario

Anche se il rendering condiviso online non garantisce che il design finale sarà identico, offre comunque un’idea di come potrebbe apparire la futura supercar del Toro. È probabile che Lamborghini scelga il prestigioso concorso di Pebble Beach a metà agosto per la grande rivelazione. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, ci sono già alcune certezze. Al posto del tradizionale V10 della Huracan, la Temerario sarà equipaggiata con un V8 abbinato a un motore elettrico, per una potenza complessiva che supera i 900 cavalli. Il CEO di Lamborghini, Stephen Winkelmann, ha rivelato che la nuova vettura sarà dotata di tre motori elettrici e avrà una configurazione ibrida plug-in simile alla Revuelto, che permette di percorrere circa 10 km in modalità solo elettrica.

Non si può escludere completamente che la parte elettrificata dell’auto possa avere dei cambiamenti. Magari verrà potenziata e vedremo sia un’implementazione dell’autonomia che delle prestazioni complessive del veicolo. Prima del debutto ufficiale, Lamborghini (per quel che speriamo) potrebbe presentare la Temerario in anteprima a un pubblico selezionato da cui potrebbero fuoriuscire altri dettagli, aumentando così l’attesa e l’entusiasmo tra gli appassionati. Con il conto alla rovescia ormai iniziato, l’anticipazione per la nuova Lamborghini Temerario cresce a dismisura e l’adrenalina va a mille. Non possiamo far altro che attendere con il fiato sospeso altre notizie che rendano ancora più reale questa speciale auto sportiva.

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Intelligenza Artificiale fuori controllo, il parere degli esperti

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 14:15

I sistemi basati sull’Intelligenza Artificiale potrebbero presto sfuggire di mano. Negli ultimi anni c’è stato un forte entusiasmo per i sistemi di generazione di testo come ChatGPT di OpenAI. Questo entusiasmo ha portato molti a pubblicare post e altri contenuti creati da tali sistemi.

Molte delle aziende che producono questi sistemi con AI, tuttavia, utilizzano informazioni prese da Internet per addestrarli. Ciò potrebbe portare a un ciclo in cui gli stessi sistemi di intelligenza artificiale utilizzati per produrre quel testo vengono poi addestrati su di esso. Questo meccanismo potrebbe rapidamente portare l’IA a diffondere informazioni sbagliate. L’allarme lanciato da alcuni esperti arriva di pari passo con la preoccupazione crescente per la “teoria che Internet sia morto”, secondo la quale sempre più parti del web stanno diventando automatizzate.

Secondo la ricerca, sono necessari solo pochi cicli sia di generazione che di addestramento su quel contenuto affinché tali sistemi generino inesattezze. Ad esempio, un sistema testato con un testo sull’architettura medievale aveva bisogno solo di nove generazioni di contenuti prima che il risultato fosse solo un elenco ripetitivo di concetti, per esempio. Il fenomeno dell’intelligenza artificiale addestrata su set di dati creati anch’essi dall’IA e che poi ne inquinano i risultati è definito “collasso del modello”. I ricercatori ritengono che il fenomeno potrebbe diffondersi man mano che i sistemi di intelligenza artificiale vengono utilizzati maggiormente.

Intelligenza Artificiale: crescenti preoccupazioni dovute all’uso smodato che se ne fa

La ricercatrice Emily Wenger ha utilizzato l’esempio di un sistema addestrato su immagini di diverse razze di cani. Se ci sono più golden retriever nei dati originali, allora l’IA li selezionerà e man mano gli altri cani verranno completamente esclusi. Lo stesso effetto si verifica con modelli linguistici di grandi dimensioni come quelli che alimentano ChatGPT e Gemini di Google. Ciò potrebbe rappresentare un problema non solo perché i sistemi alla fine diventeranno inutili, ma anche perché gradualmente diventeranno meno diversificati nei loro risultati. Man mano che i dati vengono prodotti e riciclati, i sistemi potrebbero non riuscire a riflettere tutta la varietà di contenuti possibili.

Il problema potrebbe essere risolto con una serie di possibili soluzioni, incluso il watermarking sull’output in modo che possa essere individuato da sistemi automatizzati e quindi filtrato da tali set di formazione. Ma è facile rimuovere quelle filigrane e le aziende di intelligenza artificiale si sono anche opposte a collaborare per utilizzarlo.

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Olimpiadi di Parigi: bloccati i treni con attacco alla rete TGV

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 14:05

Esattamente oggi a partire dalle 19:30 si apriranno ufficialmente i Giochi Olimpici di Parigi 2024. La Cerimonia di Apertura sancirà l’inizio della manifestazione a 5 cerchi che però già sta facendo discutere per via di un sabotaggio avvenuto alla rete ferroviaria. Ad essere colpita sarebbero state ben 3 linee su 4 del TGV Atlantico, Nord ed Est.

Secondo quanto riportato dalla società ferroviaria francese SNCF, sarebbe arrivato un attacco massiccio in grado di paralizzare la rete in poco tempo.

Le linee dell’alta velocità sono state danneggiate da alcuni incendi appiccati in maniera dolosa. Tutto è avvenuto in maniera simultanea bloccando dunque la circolazione dei treni in alcuni casi. Chiaramente tutte le riparazioni necessarie sono in corso d’opera per garantire il normale svolgimento della giornata, probabilmente la più importante. Sebbene le operazioni siano state tempestive, ai tempi di ripristino potrebbero comportare problemi lungo tutto il fine settimana. Stando a quanto riportato, questa problematica colpirà circa 800.000 viaggiatori.

Giochi Olimpici di Parigi 2024: la linea TGV è stata sabotata

Tutti i clienti che vedranno il loro treno spostato, riceveranno un SMS. In tutti i casi è stato consigliato ai viaggiatori di rimandare il proprio viaggio e di non andare nelle stazioni. Tutti i biglietti già fatti potranno essere rimborsati. Da chiarire che la linea TGV Sud-Est non è interessata da questi disagi.

Queste sono state le parole dichiarate da parte della ministra dello Sport e dei Giochi Olimpici e Paralimpici Amèlie Oudèa-Castèra:

Voglio esprimere la mia ferma condanna per quanto sta accadendo questa mattina; è veramente allarmante. Opporsi ai Giochi significa opporsi alla Francia, alla propria squadra e al proprio Paese. Esamineremo le conseguenze per viaggiatori e atleti e assicureremo che tutte le delegazioni siano regolarmente trasportate ai luoghi delle competizioni.”

Si spera dunque che il problema possa rientrare quanto prima possibile per favorire il corretto svolgimento degli spostamenti soprattutto in questi giorni.

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Nuova MINI Countryman: verso una versione Off-Road?

Tecnoandroid - Fri, 07/26/2024 - 14:00

La MINI Countryman, lanciata alla fine dello scorso anno, è già disponibile con motorizzazioni sia endotermiche che elettrificate e più sostenibili. Credevamo che il modello non potesse sorprenderci più, invece pare proprio che non sia affatto così. Una novità potrebbe essere all’orizzonte. Si vocifera di una versione della Countryman che dovrebbe puntare sull’off-road.

Durante un evento dedicato ai proprietari MINI negli Stati Uniti, Michael Peyton, vicepresidente di MINI of the Americas, ha rivelato che l’azienda sta proprio realmente considerando lo sviluppo di una versione off-road della Countryman. Non è chiaro se Peyton si riferisse a un modello di produzione definitivo o ad un concept diverso, ma è ovvio che le sue parole hanno generato immediatamente curiosità. Resta però da vedere se questa nuova versione sarà solo un allestimento estetico o se includerà specifiche tecniche pensate per l’off-road. In ogni caso, dovremo aspettare ulteriori dettagli da MINI per saperne di più.

Prenderà spunto dalla MINI Countryman powered by X-raid?

Un possibile indizio su cosa potrebbe arrivare lo troviamo nel 2020, quando fu presentata la MINI Countryman powered by X-raid. Il modello,creato dalla società collaborando in concomitanza con il team X-raid, era dotato di un kit speciale per affrontare percorsi off-road complessi. Potrebbe arrivare qualcosa di molto simile? È possibile, anche se al momento non ci sono ulteriori informazioni. L’unica certezza è che i fan della MINI dovranno pazientare per scoprire le prossime mosse della società.

La nuova MINI Countryman in realtà non partirebbe da zero per la versione off road. Avrebbe già un suo modello di base che andrebbe in teoria “soltanto” rivisto. Parliamo della versione dell’auro avente una tipologia di motore da 4 cilindri turbo con una capienza particolare da 2 litri. Con queste caratteristiche la vettura riesce bene a raggiungere un’ottima potenza di 300 CV. Questa versione è dotata anche di un sistema a trazione integrale che è essenziale per qualsiasi veicolo che deve affrontare strade non semplici e sterrate, tipiche delle rotte di un fuoristrada. Anche se i dettagli sono ancora scarsi, le prospettive sono entusiasmanti e non ci resta che attendere che la MINI esca qualche altro asso dalla propria manica.

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