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Updated: 51 min 56 sec ago

iPhone 16 Pro con 256 GB e allo stesso prezzo? No, non è vero

Wed, 04/17/2024 - 15:56

Nei giorni scorsi si è diffuso online un rumor incredibile (letteralmente) riguardo iPhone 16 Pro. Apple avrebbe deciso di partire da 256 GB di spazio di archiviazione per il modello base.

Il problema è che la fonte di questa "notizia" non aveva alcuna prova concreta a sostegno di questa ipotesi, né era un leaker così noto da potergli credere sulla fiducia. Eppure "il rumor" si è diffuso al punto che qualcuno parlava anche di prezzo inalterato rispetto al passato, quasi fosse una certezza. Peccato però che nel frattempo anche il primo sito su cui era stata riportata la notizia abbia già preso le distanze.

Non ci sarà un iPhone 16 Pro da 256 GB senza rincari. O meglio, non abbiamo alcuna prova che ci sarà davvero un simile telefono a marchio Apple il prossimo autunno. Possiamo sperarci? Certo, come possiamo sperare di vincere alla lotteria, ma questo non lo renderà per forza concreto.

Detto questo, iPhone 15 Pro Max ha già fatto il salto a un minimo di 256 GB, quindi c'è la possibilità concreta che lo faccia anche il 16 Pro, ma è solo una possibilità per adesso, come decine di alter cose che Apple potrebbe fare con i suoi prossimi iPhone. Potremmo anche provare a indovinare quali, ma anche se dovessimo indovinare questo non farebbe di noi dei leaker. E nemmeno degli oracoli.

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Pixel 8a si mostra in tutti e quattro i suoi colori: quale preferite?

Wed, 04/17/2024 - 15:13

La serie Pixel A ogni anno riesce ad avvicinare diversi utenti, soprattutto grazie ad un rapporto equilibrato tra prezzo finale e prestazioni. L'ultimo dispositivo della serie sarà Pixel 8a, che dovrebbe essere lanciato durante il Google I/O del prossimo 14 maggio. Tra le ultime indiscrezioni, oggi è circolata quella relativa ai colori in cui sarà disponibile lo smartphone di Google.

Il leaker Arséne Lupin, infatti, ha condiviso i render dei modelli di Pixel 8a in tutti e quattro le tonalità disponibili: Obsidian, Mint, Porcelain e Bay. La prima è una colorazione piuttosto scura, quasi nera; la seconda invece richiama un verde molto acceso, mentre Porcelain è tendente al colore bianco. Bay, infine, è dedicata agli utenti che amano l'azzurro deciso già visto su Pixel 8 Pro.

Passando al design, si può osservare che le voci trapelate in passato sono confermate, con uno spiccato richiamo alla serie principale di Pixel 8. La barra della fotocamera, ad esempio, è piuttosto sporgente, così come i bordi che risultano abbastanza arrotondati.

Passando alle specifiche, il processore scelto dovrebbe essere il Tensor G3, affiancato a 8 GB di RAM ed a 128 GB di memoria interna. La batteria avrà una capacità di 4.500 mAh, con supporto alla ricarica da 27 W. Il comparto fotografico includerà il sensore principale da 64 MP ed una lente grandangolare da 13 MP. Il display, invece, dovrebbe avere una diagonale da da 6,1" full HD+ e refresh rate fino a 90 Hz.

Infine, come accennato all'inizio, Pixel 8a dovrebbe essere lanciato durante il Google I/O di maggio. Sul prezzo di vendita ancora non ci sono dettagli precisi, tuttavia si parla di un possibile rincaro rispetto a Pixel 7a.

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WhatsApp farà la spia se siete online di recente

Wed, 04/17/2024 - 14:46

In WhatsApp beta per Android numero 2.24.9.14 alcuni utenti hanno una novità che potrebbe sollevare qualche polemica di privacy: un piccolo elenco di amici che di recente sono stati online.

Come potete vedere nello screenshot qui sotto, pubblicato dal solito WABetaInfo, nella pagina che compare premendo sul pulsante per creare una nuova chat è presente anche una sezione "recently online", dove vengono suggeriti appunto alcuni contatti che sono stati recentemente attivi su WhatsApp.

Chiariamo che non si tratta di un elenco esaustivo di tutti gli amici attivi di recente, ma solo di suggerimenti basati sugli algoritmi di WhatsApp, la cui dinamica precisa ci è ignota. In base a quanto riportato dalla fonte però sembra che, se un utente ha impostato che il suo ultimo accesso non può essere visto da nessuno, il suo nome non comparirà tra i suggerimenti.

L'idea di WhatsApp può essere quella di aiutare a capire chi sia stato attivo di recente, magari allo scopo di avviare o meno una chiamata, ma di fatto è comunque un tipo di suggerimento molto fine a sé stesso.

Non essendo una lista completa, magari la persona che ci interessa contattare è stata online di recente ma semplicemente non viene mostrata. E in ogni caso, se volessimo avviare un chat / chiamata con qualcuno, poco importa se è stato attivo o meno: nel caso di una conversazione il destinatario ci risponderà quando potrà, e nel caso di una chiamata magari sarà proprio lo squillo del telefono a richiamarlo.

Dato che vedere lo stato online è sempre un argomento controverso, andarsi a impelagare con una cosa del genere per una funzione della quale fatichiamo a trovare una vera utilità non ci sembra l'idea migliore del mondo. Magari anche WhatsApp la penserà allo stesso modo e tornerà sui suoi passi prima di rilasciare la funzione in stabile.

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La lavapavimenti top di Tineco si rinnova: lavaggio a 70°C e asciugatura del rullo per eliminare gli odori

Wed, 04/17/2024 - 14:41

La divisione italiana di Tineco annuncia oggi la disponibilità per il nostro mercato della nuova lavapavimenti Tineco FLOOR ONE S7 FlashDry, evoluzione della S7 Pro che abbiamo visto lo scorso anno.

Da brava lavapavimenti, la S7 FlashDry aspira e lava i pavimenti in un colpo solo. Per rendere più facile il compito troviamo a bordo il sistema di autopropulsione SmoothPower. Questo genere di dispositivi non è tra i più leggeri, anche per via del serbatoio di acqua pulita e di tutte le componenti che servono per gestire i flussi d'acqua in entrata e in uscita. Con il sistema SmoothPower, le due grandi ruote gommate posteriori risultano di fatto motorizzate, aiutando l'utilizzatore a spostare in avanti o indietro la lavapavimenti dando spinta elettrica alle ruote.

Ma SmoothPower era già presente anche sulla S7 Pro, così come il sensore Tineco iLoop, che rileva il livello di sporco regolando automaticamente la potenza di aspirazione e il flusso dell'acqua in modo da risparmiare autonomia preziosa; o il rullo che va da bordo a bordo con luce LED frontale. Quali sono quindi le novità?

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Tanta tecnologia sì, ma la componente essenziale per una lavapavimenti è un buon rullo. E non è solo la bontà del rullo a fare la differenza, ma anche la sua manutenzione. A tal proposito, le basi ricarica delle lavapavimenti di solito si occupano di risciacquarlo, in modo da rimuovere lo sporco residuo. Non tutte però asciugano il rullo. Il nuovo modello Tineco integra il sistema autopulente FlashDry, che usa acqua a 70°C per rimuovere macchie e sporco residuo non solo dal rullo della spazzola, ma anche dal tubo attraverso cui passa lo sporco. La base di ricarica lava il rullo a 70 gradi per 2 minuti, per poi applicare l'asciugatura FlashDry a 70°C e centrifuga per lasciare il tutto asciutto, pulito e, soprattutto, senza odori. Se non si lava accuratamente il rullo, e soprattutto non lo si asciuga a dovere, tende infatti nel tempo ad avere odori non proprio piacevoli. L'obiettivo di Tineco insomma era ridurre il più possibile la manutenzione del dispositivo. L'unica cosa che rimane da fare all'utente è rimuovere l'acqua sporca dal serbatoio frontale quando avete finito di pulire il pavimento di casa!

Ci sono novità anche sul lavaggio: Tineco FLOOR ONE S7 FlashDry presenta infatti un flusso d'acqua a pressione bilanciata. Lavaggio continuo con acqua fresca e riciclo dell'acqua sporca quindi, con un flusso costante di acqua a 450 rotazioni al minuto.

Tineco FLOOR ONE S7 FlashDry è disponibile già da ora su Amazon Italia al prezzo consigliato di 799€, lo stesso prezzo di lancio dell'S7 Pro l'anno scorso. Potete però applicare un coupon di 40€ dalla scheda del prodotto per avere appunto 40 euro di sconto.

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Grazie all'ultimo update, Microsoft Store sarà più veloce

Wed, 04/17/2024 - 14:23

Grazie all'ultimo aggiornamento, Microsoft Store ora garantisce prestazioni migliori e soprattutto tempi di caricamento più brevi. L'update in questione introduce la versione 22403 ed è già disponibile. Nonostante non sia stato diffuso un registro delle modifiche completo, diversi dipendenti dell'azienda hanno segnalato le novità più significative.

Nella fattispecie, secondo Rudy Huyn, Principal Lead Architect del Microsoft Store, le pagine dei prodotti si caricano in media il 40% più velocemente. Ancora, tramite un controllo dei diritti e delle licenze maggiormente ottimizzato, il pulsante Acquista apparirà fino al 50% più rapidamente. Inoltre, nella maggior parte delle situazioni, l'utente non vedrà nemmeno una schermata iniziale quando aprirà lo store.

Per chi volesse verificare il numero di versione del Microsoft Store installato sul proprio dispositivo Windows 10/Windows 11, sarà sufficiente avviare il programma, premere sull'icona in alto a destra che include il riferimento al proprio account. Da qui in poi basterà:

  • Premere su Impostazioni;
  • Scorrere il contenuto fino alla voce Informazioni;
  • Trovare la voce relativa al numero della versione del Microsoft Store.

Dunque, Microsoft continua ad apportare vari miglioramenti al suo store, che rispetto all'inizio sicuramente ha compiuto diversi passi in avanti. Difatti, l'attuale Microsoft Store è piuttosto diverso da quello che fu lanciato con Windows 8, per la conseguente soddisfazione degli utenti. Infine, sempre recentemente, la società ha implementato l'icona Novità, appena sopra l'icona Raccolta. In questa sezione è possibile informarsi sulle nuove funzionalità aggiunte allo store.

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OnePlus torna alla carica in Europa: arrivano OnePlus Watch 2 e il tablet economico

Wed, 04/17/2024 - 13:25

OnePlus annuncia delle importanti novità che riguardano da vicino il nostro mercato europeo, con il debutto imminente di due nuovi dispositivi. Parliamo del suo nuovo smartwatch (ecco la raccolta dei migliori smartwatch del momento) e del suo tablet economico.

Il nuovo smartwatch che sta per debuttare dalle nostre parti è OnePlus Watch 2, il quale sarà accompagnata da OnePlus Pad Go. Si tratta di due dispositivi interessanti per diversi aspetti, che finalmente potranno essere acquistati ufficialmente anche in Europa.

Abbiamo conosciuto OnePlus Watch 2 nella nostra recensione completa un paio di mesi fa. Lo smartwatch è particolarmente interessante perché segna il passaggio a Wear OS degli indossabili OnePlus. Il dispositivo presenta un doppio processore, il quale permette di utilizzare in modalità estesa, e in modalità risparmio energetico con le funzionalità minime.

L'azienda ha precisato che per il mercato arriverà la versione lifestyle di OnePlus Watch 2. Non è chiaro in cosa si distinguerà dal modello che abbiamo visto lanciare a febbraio, ma possiamo aspettarci qualche novità estetica alla cassa e al cinturino.

Insieme al nuovo smartwatch, OnePlus lancerà in Europa anche il suo tablet economico. Parliamo di OnePlus Pad Go, un dispositivo che rientra nella famiglia di OnePlus Pad, il tablet che ha debuttato lo scorso anno. Si tratta di un modello di fascia più bassa, il quale sarà ovviamente caratterizzato da un prezzo appetibile.

Il lancio di questi due nuovi dispositivi per il mercato europeo è fissato al prossimo 23 aprile, quando l'azienda terrà un evento ufficiale a Helsinki, in Finlandia. I prezzi di lancio saranno sotto i riflettori. Continuate a seguirci per rimanere aggiornati sui dettagli del lancio.

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Recensione Ecovacs Deebot X2 Combo: che idea!

Wed, 04/17/2024 - 13:02

Questa recensione di X2 Combo sarà un po' più stringata rispetto al solito e questo è perché questo robot condivide quasi tutto con X2 Omni che abbiamo già testato con il dovuto dettaglio in un'altra recensione. La trovate qua sotto e vi consigliamo di leggerla per intero se siete interessati a questo modello. Faremo comunque un riepilogo delle funzionalità salienti sotto.

Se foste interessati a scoprire di più sui robot aspirapolvere qui trovate la nostra selezione dei migliori.

Quello che differenzia fin da subito questo robot dai suoi concorrenti è la sua forma squadrata. Non è l'unico prodotto ad adottare questa soluzione e il motivo è presto detto: la forma squadrata gli permette di arrivare agilmente agli angoli, grazie anche alla spazzola laterale più lunga dei suoi avversari.

Un'altra caratteristica peculiare è l'assenza della torretta. I sensori Lidar sono ora integrati nella parte frontale del robot, vicino alla telecamera AIVI 2.0 e dentro il paraurti. Il fatto di essere privo della torretta gli permette di essere più basso di molti concorrenti e di poter quindi andare sotto qualche mobile in più per pulire meglio, anche se non vi aspettate un robot sottilissimo, perché comunque non lo è. Il coperchio superiore può essere sollevato e si riaggancia magneticamente, ma non vi servirà probabilmente mai accedervi, visto che il cassetto della polvere viene svuotato in automatico.

Inferiormente abbiamo i due classici moci e una ampia spazzola centrale in gomma. Rispetto ad altre soluzioni anti-aggrovigliamento questa richiede un po' più di manutenzione, ma non è affatto una spazzola in cui rimangono impigliati troppi capelli. La prima differenza rispetto a X2 Omni è sicuramente la potenza di aspirazione che passa da 8.000 a 8.700 mAh. Una differenza che nella quotidianità non fa particolare differenza, ma che comunque non possiamo che apprezzare. L'aspirazione è molto potente e questo robot è ancora una volta uno dei migliori per quanto riguarda l'aspirazione. Buono anche il lavaggio, grazie ai moci rotanti e all'utilizzo di acqua calda a 60° (5° in più della versione precedente). Rispetto ad altri modelli X2 Combo può vantare la presenza di una tanica interna per l'acqua che viene riempita alla base ma che permette di continuare a bagnare in modo uniforme i panni del dispositivo, rispetto ad altre soluzione dove i panni sono mano a mano più asciutti durante il lavaggio.

X2 Combo ha poi una soluzione che permette di alzare i panni di ben 15 millimetri per non bagnare accidentalmente i tappeti. Come sempre soluzioni simili rischiano comunque di toccare accidentalmente i tappeti sui bordi, ma sono comunque un ottimo modo per poter lavare la casa e aspirare comunque i tappeti. I panni non si sganciano magneticamente e non c'è un braccio che si estende verso l'esterno per lavare i bordi. L'asciugatura dei panni in base è comunque presente ed è fatta anche questa con aria calda.

Rispetto al modello precedente, probabilmente anche grazie agli aggiornamenti software intercorsi nel tempo, ci è sembrato che X2 Combo sia più preciso nel rilevare gli ostacoli e gli oggetti lasciati sul pavimento accidentalmente, anche se non è il migliore in assoluto in tal senso. Sempre meglio sollevare tutto quello che potrebbe essere un impiccio per il robot.

La base del robot ha un sistema di lavaggio dei panni che permette che questi rimangano sempre puliti, andando anche a lavarli durante il lavaggio. All'interno troviamo un contenitore da 4L per l'acqua pulita e uno da 3,5L per quella sporca. Presente anche il sacchetto della polvere da 3L che, con condizioni "standard" dovrebbe durare circa un mese.

La batteria di questo robot è da 6.400 mAh e garantisce senza problemi oltre 2 ore di autonomia con una singola carica.

Ma la vera differenza fra X2 Omni e questo X2 Combo è il secondo dispositivo per la pulizia che troviamo integrato dentro la base: si tratta di un aspirapolvere senza fili. L'idea è quella di poter completare la vostra pulizia casalinga con un dispositivo che vi permette di pulire il robot non può arrivare: sui divani, sul letto o sui ripiani e sulle librerie. La scopa viene fornita con tre accessori: uno per tutte le superfici, uno per le fessure e uno per i divani e i letti. Questi accessori sono riposti in un cassettino all'interno della base, la stessa base dove l'aspirapolvere senza fili si ricarica. Ma non solo: perché il grande vantaggio è che la base si occupa anche di svuotare non solo il contenitore del robot nel sacchetto, ma anche quello dell'aspirapolvere

L'aspirapolvere ha una batteria da 4.000 mAh che garantisce circa 15 minuti di utilizzo alla massima potenza (che è quella standard), oppure 60 minuti nella modalità a potenza ridotta. La scopa si è rivelato lo strumento perfetto per pulire velocemente angoli inaccessibili al robot, divani e piccoli tappeti. Peccato che non sia incluso il tubo per trasformarla in una scopa elettrica. È comunque un accessorio separato, che però al momento non sembra essere disponibile online.

Ecovacs Deebot X2 Combo è un prodotto unico, pensato per chi gioverebbe davvero dall'avere una base unica per la ricarica e lo svuotamento di un robot aspirapolvere e una scopa elettrica. Il prezzo infatti è comunque non per tutti: 1.599€. Vi lasciamo il box di Amazon qui sotto per eventuali sconti che sicuramente arriveranno. Se questa doppia funzione non vi interessa è sicuramente più interessante optare per X2 Omni, che ha praticamente le stesse funzioni, ma si trova ormai sotto i 1.000€.

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Gemini è pronto per Chrome: ecco come usarlo subito

Wed, 04/17/2024 - 12:43

Con Gemini, Google ha seguito in un certo modo l'approccio di Microsoft: implementare il suo chatbot IA in tutta la sua linea di prodotti, dai telefoni a Workspace, e ora anche nel browser (sapete cos'è Gemini?). 

Come riportato da Chrome Story, ora infatti potete attivare Gemini in Chrome: vediamo come fare e perché è molto più immediato di Copilot in Edge.

Se volete abilitare Gemini in Chrome, dovete in teoria installare Chrome Canary da qui. Serve almeno la versione numero 125.0.6421.0, ma noi anche con la stabile di Chrome (versione 123.0.6312.123) siamo riusciti a usarlo senza problemi. 

Adesso digitate nel campo in alto questo indirizzo e premete Invio:

 Chrome://flags

Poi nel campo di ricerca in alto scrivete:

starter

Se avete Chrome Canary, appariranno due flag, Expansion pack for the Site search starter packIPH message for the Site search starter pack, mentre se avete Chrome stabile apparirà solo il primo. 

Cliccate sul menu a tendina di fianco ai due flag e selezionate Enabled, poi cliccate in basso Relaunch per riavviare Chrome. Nei nostri test Gemini funziona bene anche senza installare Chrome Canary, quindi abilitando solo il flag Expansion.

Adesso siete pronti a usare Gemini in Chrome. Tutto quello che dovete fare è cliccare sul campo degli indirizzi in alto e scrivere:

@gemini

Apparirà come suggerimento Prova Gemini con un'icona azzurra e una stella bianca al centro. Cliccateci sopra o premete la barra spazio, poi potrete scrivere la vostra domanda al chatbot. 

Premendo Invio si aprirà una nuova finestra con l'interfaccia di Gemini, come se aveste aperto la pagina Web del servizio. È importante notare che dovete aver effettuato l'accesso a Google, altrimenti si aprirà la schermata iniziale di Gemini con il pulsante per accedere. Questo vale anche se state usando una finestra in incognito di Chrome.

L'idea dell'integrazione di Gemini in Chrome è molto diversa da quella di Microsoft con Copilot in Edge. Invece di introdurre un pulsante per avviare il chatbot da Chrome, Google ha trovato un modo per avviare la chat semplicemente digitando @gemini seguito dalla query nella barra degli indirizzi di Chrome.

Nel complesso, lo strumento è sicuramente più comodo, almeno per prompt semplici e ricerche. Proprio come si fa per ricerche su Google senza aprire la pagina principale del servizio.

Attenzione, però. Lo strumento sembra tutt'ora in fase sperimentale e un paio di volte ha causato il crash del browser, almeno su Mac.

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Due mesi di canone HYPE gratis per i clienti Premium e commissioni rimborsate fino al 31 maggio: le prime iniziative per i problemi della scorsa settimana

Wed, 04/17/2024 - 12:15

HYPE sta iniziando a muoversi per compensare i suoi clienti dei disagi subiti la scorsa settimana, quando per diversi giorni i suoi servizi non sono stati operativi. In base a delle segnalazioni che abbiamo ricevuto sul nostro gruppo Facebook, i clienti HYPE Premium non pagheranno il canone di aprile e di maggio, per un totale di 19,80€ di sconto.

Non ci risulta al momento che una simile iniziativa coinvolga anche gli utenti HYPE Next, ma non è da escludersi che l'omaggio possa arrivare anche a loro, in questa o in altra forma.

Nella comunicazione inviata ai suoi clienti HYPE definisce questo "un primo piccolo gesto per farci perdonare dei disagi subiti nei giorni scorsi", il che lascia intendere che altre iniziative saranno prese in futuro per compensare i clienti delle perdite subite.

Al momento non abbiamo comunque commenti ufficiali in merito da parte di HYPE, mentre Banca Sella fa sapere oggi di stare "aggiornando progressivamente la Clientela con le iniziative messe in atto sia per rimborsare tutti i costi applicati e non dovuti, sia per altre azioni concrete dedicate", quindi nei prossimi giorni dovremmo saperne di più.

Chi però avesse deciso di chiudere il conto HYPE o Banca Sella vorrà qualcosa di più di uno sconto su un canone che non avrebbe comunque pagato per sentirsi davvero indennizzato, ma questo non spetta a noi deciderlo.

Subito dopo la pubblicazione dell'articolo siamo venuti a conoscenza di un'altra iniziativa di HYPE, sempre rivolta a chi abbia aperto il conto prima dell'11 aprile (e lo terrà ancora aperto): il rimborso delle commissioni fino al 31 maggio

  • Ricarica con altra carta di pagamento: 0,90€ a ricarica
  • Invio bonifico istantaneo: 2€ a bonifico
  • Prelievo in contanti: 250€/ mese gratis, dopo 2€ a prelievo
  • Pagamenti PagoPA/Cbill: 1,15€ a bollettino

Quelle appena elencate sono tutte spese che, a partire dal 7 aprile e fino al 31 maggio 2024, saranno interamente rimborsate. I rimborsi verranno accreditati sul conto HYPE nel corso del mese di giugno 2024.

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Addio Atlas: Boston Dynamics manda in pensione il suo robot umanoide, e adesso?

Wed, 04/17/2024 - 12:10

Nell'ultimo decennio, almeno, ci siamo costantemente sorpresi delle potenzialità di Boston Dynamics, l'azienda specializzata nella robotica che ha mostrato come i robot umanoidi possono essere sviluppati. E proprio da Boston Dynamics arriva una notizia inaspettata.

Boston Dynamics ha infatti annunciato l'addio ad Atlas, la serie di robot umanoidi che ha sviluppato negli ultimi anni con risultati sempre più strabilianti.

Nel corso degli anni infatti i robot umanoidi di Boston Dynamics hanno mostrato come l'azienda fosse all'avanguardia nel settore, mostrando dei robot in grado di fare attività umane con un'accuratezza incredibile. Per farci un'idea, i recenti avanzamenti mostrati dai robot Optimus di Elon Musk sono stati raggiunti da Boston Dynamics già da qualche anno.

Dunque, l'addio alla serie Atlas sorprende. Qualche anno fa Boston Dynamics è stata formalmente acquisita da Hyundai, il colosso attivo nel settore industriale e soprattutto nel mercato delle auto. C'è da capire se la dirigenza del gruppo Hyundai abbia avuto un ruolo consistente in questa decisione.

Boston Dynamics ha collaborato anche con la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), un organo della difesa statunitense che da sempre è attivo nella ricerca e sviluppo anche per scopi militari. DARPA ha osservato come i robot umanoidi di Boston Dynamics siano sempre stati all'avanguardia, e questo rende ancora più difficile capire perché sia arrivato l'addio.

Recentemente Boston Dynamics aveva anche lasciato intendere che ci fosse un nuovo progetto per lo sviluppo dei robot Atlas, il quale potrebbe essere impiegato nell'ambito della realtà aumentata. Oltre a questo, Boston Dynamics ha pubblicato un video per dire formalmente addio ad Atlas, in cui mostra le sue acrobazie ma anche un dietro le quinte con le cadute più rovinose, come a mostrare il lavoro che c'è dietro anche alla semplice realizzazione di video dimostrativi dei suoi robot umanoidi.

Alla fine del video troviamo una menzione "'Till we meet again, Atlas", un addio che lascia spazio a qualche speranza per il futuro. In conclusione, possiamo pensare che l'esperienza con Atlas di Boston Dynamics è conclusa per come l'abbiamo conosciuta finora. Non è escluso però che il progetto continui a vivere sotto altre forme. Torneremo ad aggiornarvi non appena ne sapremo di più.

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Google Maps sta per perdere un mattoncino legato alle recensioni

Wed, 04/17/2024 - 11:56

Le pulizie di primavera di Google stanno per mietere un'altra vittima, anche se in questo caso forse non sarà particolarmente compianta. Parliamo delle bozze delle recensioni su Google Maps.

Non saranno probabilmente famose come quelle di Tripadvisor, ma le recensioni su Maps sono comunque una parte importante dell'esperienza utente, e Google ha per qualche ragione deciso di privarle della funzionalità di bozza.

A partire dal 16 luglio 2024 infatti non sarà più possibile salvare in bozza una recensione, e le eventuali bozze già presenti saranno cancellate.

Da quella data in poi insomma le nuove recensioni andranno pubblicate subito, o non pubblicate affatto. Questo incentiva da una parte la creazione di contenuti, ma dall'altra vincola un po' proprio i recensori più fedeli, quelli che magari volevano rivedere con calma in propri contenuti.

Chi voglia scaricare le bozze delle recensioni esistenti può farlo entro il 16 luglio. Basta accedere a Google Takeout, selezionare solo la casellina di "Maps (I tuoi luoghi)" e poi premere in fondo alla pagina su "Passaggio successivo", seguendo poi le istruzioni a schermo.

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Non riuscite a battere un boss? Ci pensa l'intelligenza artificiale, in questo nuovo brevetto PlayStation

Wed, 04/17/2024 - 11:41

L'IA nei giochi potrebbe non solo aiutare a rendere i NPC (Non Playable Characters) più reali, ma anche a superare i livelli in cui siete bloccati, almeno stando all'ultimo brevetto di Sony per PlayStation (sapete come mettere l'account principale su PS5?).

GameRant ha infatti scoperto come la casa giapponese stia pensando a uno strumento basato sull'intelligenza artificiale chiamato "Auto-Play" per completare alcune parti di gioco. Vediamo come funziona. 

Il brevetto di Sony prevede una "modalità Auto-Play" che se implementata in console attuali o future utilizzerebbe un modello di intelligenza artificiale che imparerebbe a simulare il gameplay in vari modi.

Come funziona la modalità Auto-Play

Il modello IA di Sony prenderebbe informazioni da servizi basati su cloud come PlayStation Network (PSN) per imparare a giocare. A questo punto potrebbe servire in due casi d'uso. 

Il primo sarebbe quello di emulare lo stile di gioco specifico dell'utente. Questo significa che la modalità Auto-Play di ogni utente non completerebbe necessariamente le sezioni allo stesso modo.

Il secondo modo invece sarebbe in relazione al grind, ovvero ottenere progressi attraverso attività ripetitive, e quindi potrebbe essere attivato prima che questi contenuti si presentino nel gameplay. Questo sistema, collegato all'Anticipated Grinding Content (AGC), consentirebbe ai giocatori di attivare la modalità Auto-Play in qualsiasi momento o ricevere una notifica dopo che una certa sezione è stata completata.

Non è l'unico brevetto di Sony nel campo dell'IA

La funzione Auto-Play non è l'unico brevetto di Sony per implementare l'IA nei giochi. Nel 2019 aveva brevettato un assistente vocale basato sull'intelligenza artificiale noto come PlayStation Assist. L'idea era che l'utente sarebbe stato in grado di chiedere all'assistente di mostrare i contenuti nelle mappe dei giochi.

Nel 2020, Sony ha depositato un brevetto per una funzione basata sull'intelligenza artificiale che assisterebbe gli utenti quando sono bloccati a un certo livello. Questo strumento, a differenza di quello appena illustrato, indicherebbe solo ai giocatori come superare il livello, senza farlo al posto loro. 

 

Non è un segreto che i giochi stiano diventando sempre più difficili. Pensiamo a titoli come Elden Ring, che vi potrebbero far perdere ore per passare alcuni livelli. 

Questa è sicuramente un'idea controversa, ma potrebbe anche essere utile. Alcuni giochi troppo lunghi e con contenuti grind potrebbero essere "snelliti" e consentire agli utenti di saltare alcune sezioni, concentrandosi sulle parti interessanti.

Il brevetto indica che il sistema potrebbe essere utilizzato anche in giochi di terze parti, in quanto come abbiamo anticipato cita l'utilizzo di dati da sistemi cloud come PSN durante l'addestramento dell'IA.

Come tanti brevetti di Sony, non è detto che questa funzione arriverà mai sulle PlayStation, ma certo l'imminente arrivo di PS5 Pro potrà stimolare nuove funzionalità, e Auto-Play potrebbe benissimo essere una di queste.

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Vota la tua fotocamera preferita degli smartphone 2024

Wed, 04/17/2024 - 11:37

Torniamo con uno dei nostri format più apprezzati, ovvero il confronto fotografico al buio fra le fotocamere degli smartphone top di gamma, in questo caso del 2024. Quando parliamo di "confronto al buio" parliamo di votare le fotocamere preferite di 5 smartphone senza sapere per quale smartphone state votando. Gli smartphone in questione sono:

Una sfida interessante e anche un gioco divertente per chi vorrà votare qua sotto, senza sapere quale smartphone si stia votando. A seguire trovate 13 foto scattate da questi 5 smartphone private dei dati exif. Le foto sono state scattate sempre in modalità automatica, lasciando le impostazioni di default e al massimo disattivando solo l'utilizzo della AI esplicita (solitamente un livello di elaborazione più aggressivo di quella solitamente già integrata). Le foto sono state ridimensionate tutte a 4000 x 3000 pixel.

Ogni foto è collegata ad una lettera (A,B,C,D,E) e per ognuno delle 13 foto scattate vi chiederemo di votare la vostra foto preferita nel form che trovate a fine pagina. È più comodo se aprite ogni galleria in un nuovo tab da desktop. In alternativa trovate il form per votare qui da aprire in un altro tab.

Questa volta abbiamo testato 3 livelli di zoom: 2X, 3.5X e 5X per cercare di dare a tutte le fotocamere zoom di questi smartphone una possibilità e anche per testare la loro capacità di interpolazione. Nello scatto notturno selfie abbiamo invece abilitato il flash virtuale sugli smartphone che non avevano nessun tipo di miglioramento automatico. Le foto sono tutte di qualità scarsa ma abbiamo ripetuto lo scatto dove sembrava ci fosse un problema e abbiamo scelto la migliore. Nei selfie abbiamo ribaltato le immagini di iPhone che erano speculari.

Le macro hanno prospettive leggermente diverse perché la fotocamera dello smartphone è in posizione diversa e da distanze così ravvicinate non era possibile fare diversamente.

Apri sondaggio in una altro tab

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Un proiettile di 10 cm piovuto dallo spazio ha sfondato un casa di Napoli, ma non in Italia

Wed, 04/17/2024 - 11:32

È accaduto tutto lo scorso 8 marzo a Naples, in Florida. Un oggetto cilindrico di 10 centimetri di lunghezza e 4 di diametro, dal peso di circa 730 grammi: in pratica una lattina di bibita, molto pesante, e molto più densa. Così pesante e così densa che ha sfondato il tetto e due piani di una casa, fino quasi a colpire un bambino, che poveretto era ovviamente ignaro di tutto.

Dopo accurate indagini, la NASA ha ammesso un paio di giorni fa che si tratta di un componente rilasciato dalla Stazione Spaziale Internazionale nel lontano 2021.

Non è raro che i detriti spaziali ritornino sulla Terra, ma di solito tali detriti si consumano nell'atmosfera, ed è quello che La NASA si aspettava anche in questo caso. Ci saranno quindi ulteriori indagini in merito, per determinare la causa di sopravvivenza dei detriti e per aggiornare i protocolli adottati, se necessario.

Nel frattempo c'è un padre di famiglia piuttosto alterato, che vorrà dirne due agli ingegneri NASA, e che ripone l'accento su quello che non sarà certo il numero uno dei problemi, ma che rappresenta senz'altro un incidente così assurdo e imprevedibile che non dovrebbe accadere.

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Questo nuovo diorama LEGO celebra la più emozionante gara di Star Wars

Wed, 04/17/2024 - 11:31

Con l'avvicinarsi del 4 maggio c'è un certo fermento in casa LEGO per quanto riguarda la linea Star Wars. Proprio quest'anno LEGO Star Wars celebra i suoi primi 25 anni, e le celebrazioni andranno probabilmente avanti tutto l'anno. Giusto in questi giorni avevamo visto più da vicino il nuovo set UCS Tie Interceptor in arrivo proprio il 4 maggio ma, come era prevedibile, non è l'unico set Star Wars in arrivo per quella data.

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Se conoscete la linea LEGO Star Wars conoscerete sicuramente anche la linea dei diorami dedicati all'universo della saga cinematografica, tra cui quelli dedicati al duello finale fra Luke e Darth Vader e l'inseguimento con gli speeder su Endor di cui vi parlammo in passato. Ebbene, tra le novità previste per il 4 maggio c'è anche lui, LEGO Star Wars Diorama Gara dei sgusci su Mos Espa #75380!

Il diorama riproduce uno dei momenti topici della storica gara degli sgusci di Mos Espa. In particolare, il modello riproduce lo sguscio di di Anakin Skywalker e quello del suo rivale Sebulba. I due sgusci stanno affrontando una curva, ed è uno dei momenti in cui Anakin si concentra usando il suo istinto, proprio come suggerito da Qui-Gon. A tal proposito, sulla parte frontale del diorama c'è una targhetta che riporta (in inglese) il consiglio del Maestro Jedi: "Ricordati, concentrati sul momento. Percepisci, non pensare. Usa il tuo istinto". A fianco c'è anche un mattoncino LEGO Star Wars che commemora il 25° anniversario della linea.

Il set non è a misura di minifigure come gli altri diorama. Una volta assemblato con i 718 mattoncini inclusi in confezione, il diorama degli sgusci misura 30 x 14 centimetri di base per 12 centimetri di altezza.

LEGO Star Wars Diorama Gara dei sgusci su Mos Espa #75380 arriva sullo store LEGO online e nei negozi LEGO Certified Store a partire dal 1° maggio prossimo. Il prezzo di lancio è in linea con quello degli altri diorama Star Wars: 79,99€. Gli utenti LEGO Insiders si portano a casa anche 600 punti con l'acquisto. Dal 1° maggio con acquisti superiori a 40€ c'è in regalo il mini set AAT #30680, mentre superando i 160€ di acquisti LEGO Star Wars si sblocca anche il Trasportatore truppe Federazione dei Mercanti #40686.

LEGO Star Wars Anniversario - Tutte le promo

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Android 15 metterà in castigo le app cattive

Wed, 04/17/2024 - 11:00

Con l'aggiornamento ad Android 15 Google potrebbe introdurre una nuova funzione di sicurezza, che interverrà nel caso in cui un'app malevola si fosse insinuata nel sistema operativo.

Sia chiaro che già adesso Google Play Protect può intervenire rimuovendo automaticamente eventuali minacce, ma in Android 15 potrebbero esserci anche opzioni meno drastiche, come la quarantena.

Mettere app in quarantena non è una soluzione originale in sé per sé. Diversi software antivirus fanno una cosa simile, e Google si è chiaramente ispirato.

Le app messe in quarantena su Android avranno varie restrizioni rispetto a quelle ordinarie. In base a quanto riportato da Mishaal Rahman potrebbero essere le seguenti (ma non è detto che non ci siano differenze nella versione finale).

  1. Niente notifiche
  2. Tutte le sue finestre saranno nascoste e le attività già avviate verranno interrotte
  3. Non potrà far suonare il dispositivo
  4. I suoi servizi non potranno essere interrogati da altre app (anche se le sue attività possono)
  5. Non può essere legata né ricevere comunicazioni broadcast da altre app
  6. Non può essere risolta (cioè, non apparirà nel dialogo di disambiguazione degli intenti)

Al di là dei tecnicismi, potreste pensare che un'app in quarantena sia un po' come una disattivata, ma in realtà ci sono delle differenze.

Le app disattivate ad esempio non appaiono le launcher, mentre quelle in quarantena sì. Allo stesso modo mettere un'app in quarantena è simile a sospenderla, eccetto che i singoli componenti delle app in quarantena possono comportarsi come disabilitati, quindi in pratica la quarantena è un po' una via di mezzo tra lo stato sospeso e disabilitato.

Questa nuova modalità di quarantena richiede inoltre un permesso specifico (QUARANTINE_APPS), del quale non ci sono molte tracce nel codice al momento, quindi non è scontato che sia una funzione che verrà lanciata con Android 15, ma potrebbe arrivare anche in una versione successiva.

Quando sarà lanciata, la funzionalità di quarantena delle app dovrebbe avere un'interfaccia simile a quella illustrata qui sopra, sebbene il testo potrà facilmente variare.

Considerando che Play Protect non può essere infallibile, ogni nuova misura di sicurezza è sempre ben accolta, sperando che non ci siano falsi positivi. Al momento infatti non è ben chiaro come e perché dovrebbe scattare questa quarantena, ma come vedete sarà anche facile revocarla nel caso fossimo sicuri che non ci siano problemi.

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Birra e SMS: la ricetta di HMD per la vita sociale è un telefono "noioso" che fa tanto anni '90

Wed, 04/17/2024 - 10:39

Niente foto alla Luna, social, email o browser: è il nuovo telefono di HMD che punta tutto sulla socialità dal vivo, con la sola concessione di chiamate, SMS e l'intramontabile Snake (a proposito di giochi: ecco la nostra selezione dei migliori per Android gratuiti).

Realizzato in collaborazione con Heineken, il nuovo Boring Phone è un inno agli anni '90, un feature phone essenziale creato per marketing e su cui difficilmente potrete metterci le mani sopra: scopriamo le sue caratteristiche e il perché di questa affermazione.

  • Schermo:
    • Esterno: 1,77 pollici
    • Interno: 2,8 QVGA
  • Fotocamera: 0,3 megapixel
  • Connettività: 2G, 3G, 4G
  • Porte: jack 3,5 mm
  • Funzioni: Chiamate, SMS, Snake

Come vedete dalla scheda tecnica, Boring Phone non punta sulle specifiche. Il telefono, sviluppato da HMD insieme ad Heineken e a Bodega, è pensato per promuovere la socialità dal vivo, come spiegato nella pagina promozionale del dispositivo (dovete avere 21 anni per accedervi).

O più specificamente è una trovata di marketing, come altre iniziative simili di HMD dopo la collaborazione con Mattel per un flip phone in stile Barbie. 

Nondimeno, l'idea può essere interessante, e ogni tanto i produttori di telefoni rilanciano questo concetto: un telefono progettato per concentrarsi esclusivamente su funzioni essenziali come effettuare e ricevere chiamate e messaggi. Il Boring Phone ha un'arma in più: potrete giocare a Snake grazie alla licenza Nokia di HMD. 

Forse la caratteristica più distintiva di Boring Phone è il suo aspetto trasparente, con i componenti interni in evidenza e il tema verde, che richiama Heineken. 

Ma se pensate di poterlo acquistare su Amazon, purtroppo preparatevi a una delusione. Boring Phone è un vero e proprio strumento di marketing, che verrà prodotto in 5.000 esemplari e sarà disponibile tramite giveaway nel Regno Unito e altri mercati selezionati sui canali social (immaginiamo di Heineken e forse Bodega o HMD). 

Il telefono sarà presentato domani 18 aprile durante la settimana del Salone del Mobile a Milano, mentre sul sito ufficiale potete registrarvi per avere più informazioni e, chissà, forse vincerne uno.

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BYD presenta il SUV elettrico ispirato a Star Wars: ha anche la pista di atterraggio per droni

Wed, 04/17/2024 - 10:33

BYD è ormai una realtà consolidata nel mercato delle auto, soprattutto quando si parla di veicoli elettrici. La casa cinese in questo contesto ha presentato un nuovo modello, il quale arriva sotto il suo marchio premium denominato Fang Cheng Bao.

Stiamo parlando di Super 3, un SUV elettrico molto particolare perché presenta delle peculiarità praticamente uniche nel settore. Super 3 arriva come un SUV esplicitamente ispirato a Star Wars. Al momento si tratta di un concept, e rientra tra i veicoli elettrici altamente personalizzati che Fang Cheng Bao produce.

Le immagini che trovate in basso vi mostrano il look del nuovo Super 3: vediamo un SUV sicuramente eccentrico, con la parte anteriore rinforzata per l'off-road, delle bande laterali rosse, ruota di scorta in vista sul posteriore, e gomme carrozzate per i fondi stradali meno amichevoli.

La peculiarità più interessante è sicuramente la pista di atterraggio per droni che troviamo nella parte superiore. Sarà interessante vederla in azione non appena il veicolo verrà mostrato ufficialmente all'opera. Il suo debutto è previsto per la prossima settimana all'Auto China 2024, con un prezzo che dovrebbe partire dall'equivalente di circa 27.500 dollari.

Oltre al nuovo Super 3, il marchio di BYD ha svelato altri nuovi modelli: tra questi troviamo il Super 5, Super 8 e Super 9. Si tratta di veicoli elettrici tutti attrezzati per l'off-road o di caratura sportiva. Per il primo si dovrebbe partire da un prezzo equivalente a circa 40.000 dollari, per il Super 8 da 69.000 dollari. Non sono stati definiti altri dettagli sulla sportiva decappottabile Super 9.

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Ecco come saranno i widget sulla schermata di blocco in Android 15

Wed, 04/17/2024 - 08:58

Una delle novità di Android 15 sarà una funzione introdotta con Android 4.2 e poi abbandonata nel 2014 con Android 5.0. Stiamo parlando dei widget nella schermata di blocco, riportati in auge da iOS e proposti anche da Samsung con la nuova One UI 6.1 (sapete come si usano i widget e come installarli?). 

Mishaal Rahman è riuscito ad attivarli nella prima beta di Android 15, offrendoci uno scorcio sul futuro di Android, ma attenzione: la novità non arriverà su tutti i dispositivi e da qui al rilascio del sistema operativo molte cose potrebbero ancora cambiare.

Come vedrete, i widget sulla schermata di blocco in Android 15 sono ancora un cantiere aperto, ma non sono accessibili a tutti i dispositivi. Prima di tutto, è necessario che il dispositivo sia aggiornato ad Android 15 Beta 1.

In secondo luogo, i widget della schermata di blocco sono attualmente disponibili solo sui dispositivi con supporto per la funzione Hub Mode di Android. Questo include tablet selezionati come il Pixel Tablet, ma esclude i pieghevoli come il Pixel Fold e tutti gli smartphone Pixel.

Secondo Rahman, Google limita il supporto dei widget sulla schermata di blocco ai tablet, perché sono gli unici dispositivi con schermi abbastanza grandi da mostrare più widget su una singola pagina senza doverli ridimensionare.

Samsung è riuscita a inserire i widget nella schermata di blocco dei telefoni, ma consentendo solo poche opzioni selezionate, a meno che non si utilizzi un modulo Good Lock.

Rahman dichiara che Google sta anche lavorando a un approccio diverso, con un widget At a glance in basso che incorpori le visuali di app di terze parti, come fa iOS con le Attività in tempo reale della Dynamic Island. Ma non ci sono ancora prove concrete.

Per attivare i widget nella schermata di blocco è necessario andare nelle Impostazioni del dispositivo e poi selezionare la Modalità Hub. Qui si può attivare l'interruttore di fianco a Mostra widget sulla schermata di blocco.

Bisogna attivare anche un altro interruttore chiamato Consenti qualsiasi widget sulla schermata di blocco, che consente di attivare tutti i widget. Se non lo si attiva, solo i widget con categorie impostate su KEYGUARD possono essere aggiunti alla schermata di blocco.

KEYGUARD è una categoria di widget che Google ha introdotto in Android 4.2 e che pochissime app utilizzano oggigiorno.

Una volta che i widget sulla schermata di blocco sono stati abilitati, su può accedere all'area dei widget (chiamata "glanceable hub"). Per farlo, si va sulla schermata di blocco del tablet e si scorre verso l'interno dal bordo destro.

Qui si vedrà una scheda con un pulsante per aggiungere un widget (che apparirà solo se non ci sono widget sulla schermata di blocco). Successivamente, per aggiungere un widget si deve premere a lungo un punto vuoto sullo schermo e si tocca il pulsante in alto Customize widget.

A questo punto bisogna sbloccare il dispositivo e si apre la schermata che consente di scegliere, rimuovere o riorganizzare i widget. Non si potranno però ridimensionare.

Come vedete nel video qui sotto, la funzione è ancora incompiuta, in quanto presenta alcuni bug. Il più evidente è la sovrapposizione degli elementi come l'orologio sopra i widget.

Al momento non sappiamo se questa funzione arriverà sulla versione finale di Android 15. Mancano ancora tre beta del sistema del robottino e tutto può cambiare prima del rilascio.

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PS5 Pro si avvicina al lancio: ecco i requisiti dei giochi per ricevere l'etichetta "Enhanced"

Wed, 04/17/2024 - 08:18

Ormai lo sanno tutti: Sony si sta preparando a lanciare la nuova PS5 Pro. Tra le caratteristiche di punta della nuova console, nome in codice Trinity, c'è la tecnologia PSSR (PlayStation Spectral Super Resolution), che consentirà di arrivare a 4K e 60 fps con effetti ray tracing (sapete cosa sono il ray tracing e il DLSS?).

Se gli sviluppatori di giochi abbracceranno la tecnologia, otterranno l'etichetta "Enhanced", ma a quanto pare Sony, come con PS4 Pro, sarà piuttosto permissiva: ecco i dettagli.

I giochi Enhanced sono quei giochi per PS5 Pro che garantiranno un'esperienza ottimizzata per avvantaggiarsi della potenzialità della nuova console, tra cui la nuova tecnologia PSSR (la tecnologia di upscaling dell'azienda che debutterà con la nuova console).

Un gioco presenterà l'etichetta Enhanced sulla confezione del disco e sulle pagine del PlayStation Store di Sony.

Come confermato da Insider Gaming e The Verge, che hanno parlato con fonti interne a Sony, la casa giapponese vuole che gli sviluppatori di giochi si preparino al lancio della nuova console, aggiornando i giochi. 

Per questo ha rilasciato un SDK che consentirà di sfruttare le potenzialità di PS5 Pro. Ma non saranno solo i giochi che arriveranno a 4K e 60 fps a ricevere l'etichetta PS5 Pro Enhanced

I casi in cui i giochi potranno ricevere l'etichetta "Enhanced"

Il "riconoscimento" sarà disponibile per una varietà di altri scenari che includono i giochi a 30 fps. Gli sviluppatori hanno la possibilità di aumentare la risoluzione target per i giochi PS5 Pro che funzionano a una risoluzione fissa su PS5 o addirittura aumentare la risoluzione massima target per i giochi che funzionano a una risoluzione variabile su PS5.

Questo significa che potranno esserci giochi PS5 Pro Enhanced che funzionano tra 1080p e 1440p di risoluzione a 30fps sulla PS5 di base e funzionano tra 1280p e 2160p sulla PS5 Pro, sempre a 30 fps.

Anche un aumento a risoluzione fissa da 1440p a 2160p qualificherebbe il gioco come PS5 Pro Enhanced. Non solo, ma per ottenere l'etichetta PS5 Pro Enhanced gli sviluppatori potrebbero mantenere risoluzione e frequenza di fotogrammi ma abilitare gli effetti di ray tracing.

Infine, un gioco che passa a 60 fps pur mantenendo fissa la risoluzione si qualificherà come titolo PS5 Pro Enhanced.

I casi in cui i giochi non riceveranno l'etichetta "Enhanced"

Di contro, la semplice esecuzione di un gioco a un frame rate più stabile su PS5 Pro non è sufficiente per ottenere l'etichetta Enhanced. Sony inoltre non aggiungerà l'etichetta ai giochi che funzionano con una risoluzione variabile e andranno a una risoluzione aumentata sulla PS5 Pro, ma senza migliorare la risoluzione massima.

Quindi, se un gioco è a risoluzione variabile da 1440p a 2160p e passa da 1800p a 2160p, non potrà ricevere l'etichetta Enhanced.

Anche alcuni giochi che non sono stati aggiornati beneficeranno comunque di prestazioni migliori sulla prossima console. Secondo fonti interne all'azienda, PS5 Pro avrà una modalità "ultra-boost" che aiuterà le modalità VRR a funzionare a un frame rate più elevato e i giochi con una risoluzione variabile potranno eseguire il rendering a risoluzioni più elevate. Inoltre in alcuni giochi i frame rate complessivi potranno essere più stabili.

Attenzione, però, perché Sony avverte gli sviluppatori che molti giochi senza patch non mostreranno miglioramenti, anche in modalità ultra-boost.

Nella fattispecie, i giochi che vengono eseguiti a una risoluzione fissa e impostazioni grafiche per risoluzioni di rendering fisse non mostreranno miglioramenti.

Infine, anche se gli sviluppatori non aggiornano l'SDK e rimangono sulle versioni precedenti, potranno comunque utilizzare la tecnologia PSSR per potenziare i titoli e ottenere l'accesso alla memoria di sistema aggiuntiva che Sony mette a disposizione.

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