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MacBook e accensione automatica: ecco come tornare all’avvio manuale

Tecnoandroid - Tue, 02/04/2025 - 10:10

Con l’introduzione dei chip Apple Silicon, i MacBook si accendono da soli appena si apre il coperchio o si collega il caricabatterie. Questo cambiamento, pensato per rendere il dispositivo più immediato, ha però diviso gli utenti. A tal proposito molti hanno apprezzato la rapidità con cui il sistema operativo diventa operativo. Ma altri hanno trovato scomodo il fatto di non poter scegliere quando avviare il proprio computer.

Nei modelli precedenti con processori Intel, l’accensione era un’operazione manuale. Il Mac infatti si accendeva solo premendo il tasto di accensione. Apple ha quindi deciso di intervenire e, con macOS 15 Sequoia, ha introdotto la possibilità di disattivare l’accensione automatica. Questa opzione però non è accessibile dalle impostazioni di sistema. Ma deve essere modificata tramite il Terminale. Tale soluzione può sembrare complicata, la procedura però è davvero molto semplice. In più Apple ha fornito istruzioni precise per eseguire il tutto senza difficoltà.

Come modificare l’accensione del MacBook

Per prima cosa, è necessario verificare che il proprio MacBook utilizzi un chip Apple Silicon e abbia installato macOS Sequoia15 o una versione successiva. Una volta accertato questo requisito, bisogna aprire il Terminale. L’applicazione può essere avviata tramite Siri, premendo il tasto F12 oppure cercandola nella cartella Utility delle Applicazioni.

A questo punto, digitando un apposito comando e confermandolo con la password amministrativa, si può disattivare l’accensione automatica. Il sistema permette di scegliere tra diverse opzioni. Ad esempio si può impedire l’avvio sia all’apertura del coperchio che al collegamento dell’alimentazione. Oppure disattivare solo una delle due funzioni. Invece, se in futuro si desidera ripristinare il comportamento predefinito, basta inserire un ulteriore comando nel Terminale.

Questa nuova possibilità consente di adattare il funzionamento del MacBook alle proprie esigenze. Evitando così che il dispositivo si accenda involontariamente. Con pochi e semplici passaggi, le persone possono così riprendere il controllo sull’avvio del loro pc. Tornando a una modalità di utilizzo più tradizionale.

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La novità che fa la differenza sul widget di ricerca Google: come impostare le scorciatoie

Android World - Tue, 02/04/2025 - 10:06

Google ha appena introdotto le nuove scorciatoie per il suo widget di ricerca su Android. Si tratta di una novità che riguarda la personalizzazione e che potrebbe tornare molto utile a tutti coloro che usano spesso la barra di ricerca dell'app Google.

Negli ultimi anni abbiamo visto un costante impegno da parte di Google verso le opzioni di personalizzazione per i suoi utenti, soprattutto su Android. E proprio in questo contesto troviamo la novità per il widget di ricerca.

Da molti anni ormai l'app Google permette di impostare un widget per la ricerca rapida sui dispositivi Android. Si tratta di quello che vedete nell'immagine in basso, ovvero una barra di ricerca che permette di avviare rapidamente la ricerca sul web tramite Google. La stessa barra include anche un collegamento rapido per avviare la ricerca vocale e per avviare Google Lens. Ed è proprio questa barra ad aver ricevuto le nuove scorciatoie.

Come vedete dalle successive immagini in basso, sarà possibile aggiungere alla barra di ricerca del widget una scorciatoia supplementare, la quale sarà personalizzabile dagli utenti. Queste sono le opzioni da associare alla scorciatoia aggiuntiva: nessuna (quindi lasciare solo quelle per la ricerca vocale e Lens), traduzione, ricerca brani musicali, meteo, traduzione da fotocamera con Lens, sport, dizionario, didattica con Lens, finanza.

La funzione permette di aggiungere una sola scorciatoia extra alla volta. All'interno della stessa interfaccia sarà possibile personalizzare il tema della barra secondo diverse opzioni. Chiariamo che questa novità di personalizzazione è disponibile solo per il widget di ricerca, e non per la barra di ricerca che troviamo di default nella schermata home del Pixel Launcher. Vediamo come accedere a questa nuova funzione:

  • Dopo aver inserito il widget di ricerca aprire l'app Google
  • Accedere alle impostazioni dell'app e poi a Personalizza il widget di Ricerca 
  • A questo punto potrete personalizzare il tema del widget e aggiungere la scorciatoia extra che preferite.

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Threads introduce il tag delle persone nelle foto e una nuova scheda media

Tecnoandroid - Tue, 02/04/2025 - 10:05

L’obiettivo di un colosso come Meta è quello di continuare a migliorare le sue piattaforme. A tal proposito, è arrivato un nuovo aggiornamento su Threads che va ad implementare le funzionalità di Meta. Gli utenti potranno basarsi su due novità molto importanti, come quella di avere una scheda destinata ai media e soprattutto la possibilità di taggare le persone nelle foto.

Tag nelle foto su Threads: una funzione attesa

Questa aggiunta avvicina Threads a una delle funzioni più iconiche di Facebook e Instagram. Gli utenti ora possono taggare amici, colleghi o personaggi pubblici direttamente nelle immagini condivise sulla piattaforma. La funzione è semplice e immediata: basta selezionare una foto prima di pubblicarla, aggiungere il tag e il gioco è fatto.

L’introduzione di questa opzione risponde a una richiesta frequente della community e rende Threads più competitivo nei confronti di Twitter e Bluesky, che di recente hanno introdotto una scheda dedicata ai contenuti multimediali.

Nuova scheda “Media” per un accesso più rapido ai contenuti visivi

Oltre ai tag nelle foto, Threads ha aggiunto una nuova scheda chiamata “Media”, accessibile direttamente dal profilo di un utente. Qui vengono raccolti tutti i video e le immagini pubblicate, facilitando la navigazione tra i contenuti condivisi.

L’aggiornamento arriva in un momento in cui Threads sta consolidando la sua posizione come alternativa principale a Twitter, che negli ultimi mesi ha perso una parte significativa della sua utenza.

Secondo i dati più recenti, c’è stata una crescita davvero rilevante:

  • Threads ha raggiunto i 320 milioni di utenti attivi mensili, avvicinandosi ai 335 milioni di Twitter;
  • Bluesky, il social decentralizzato sostenuto da Jack Dorsey, continua a crescere ma rimane lontano, con circa 30 milioni di utenti attivi al mese.

Meta sembra quindi determinata a rendere Threads sempre più competitivo, ascoltando le richieste della community e introducendo funzioni familiari agli utenti di altre piattaforme.

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Microsoft chiude il servizio VPN di Defender: cosa cambia per gli utenti

Tecnoandroid - Tue, 02/04/2025 - 10:00

Dal 28 febbraio 2025, gli abbonati a Microsoft 365 dovranno fare a meno della funzione Privacy protection integrata in MicrosoftDefender. La decisione è stata annunciata direttamente dall’azienda, ponendo fine a un servizio attivo dal 2023. Tale funzione era stata progettata per migliorare la sicurezza online. Soprattutto su reti Wi-Fi pubbliche. Grazie alla VPN integrata, le persone potevano mascherare il proprio indirizzo IP. Proteggendo così la loro posizione e limitando il tracciamento da parte di siti web e inserzionisti pubblicitari.

Microsoft: implicazioni per gli utenti e alternative disponibili

Nel corso del 2024, Microsoft aveva esteso la disponibilità della VPN a più dispositivi. Tra cui Windows, macOS, iOS e Android, inizialmente in alcuni paesi selezionati come Regno Unito, Germania e Canada. Erano poi previsti ulteriori sviluppi, con l’espansione in 10 nuovi mercati tra Europa, Asia e America Latina. Il progetto però è stato interrotto prima di poter raggiungere questi obiettivi.

La scelta di chiudere il servizio è motivata da una revisione strategica delle risorse aziendali. Microsoft ha spiegato infatti che la valutazione dell’uso e dell’efficacia delle proprie funzionalità è costante. In più che la decisione di eliminare Privacy protection è legata alla volontà di concentrarsi su nuove soluzioni più adatte alle esigenze altrui.

Chi utilizzava il servizio VPN dovrà ora cercare soluzioni alternative. L’eliminazione della funzionalità non influirà però sulle altre misure di sicurezza di Microsoft Defender. Il quale continuerà a garantire protezione per i dispositivi e, negli Stati Uniti, il monitoraggio del furto d’identità.
Per gli utilizzatori di Windows, iOS e macOS, la disattivazione sarà automatica e non richiederà alcun intervento. Gli utenti Android, invece, dovranno eliminare manualmente il profilo VPN dalle impostazioni del telefono. Per farlo basta selezionare la voce VPN e rimuovere il profilo MicrosoftDefender.

Insomma, con la fine di Privacy protection, i più attenti alla sicurezza online dovranno valutare VPN di terze parti, gratuite o a pagamento. Solo così potranno continuare a navigare in modo anonimo e sicuro.

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Attenzione ai dispositivi medici: inviano i dati dei pazienti in Cina

Tecnoandroid - Tue, 02/04/2025 - 09:55

Di recente è stato lanciato un preoccupante allarme per la sicurezza nell’ambito della sanità globale. Si tratta di una grave vulnerabilità riscontrata nei dispositivi medici CMS8000 usati in tutto il mondo. Prodotti da Contec Medical Systems. L’allarme è stato lanciato dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency(CISA). I dispositivi sono vulnerabili ad una backdoor. Riscontrata nel loro firmware. Una porta nascosta che permette l’accesso remoto a terze parti. Si tratta di una minaccia diretta alla sicurezza dei dati sensibili dei pazienti. Così come per la sicurezza degli ospedali.

Dispositivi medici pericolosi per la sanità

La scoperta è stata fatta grazie al lavoro di un ricercatore esterno. Quest’ultimo ha identificato l’anomalia e l’ha segnalata alla CISA. Gli esperti dell’agenzia hanno poi condotto delle analisi approfondite sui dispositivi. In tal modo è stato scoperto che il firmware conteneva un codice malevolo. Quest’ultimo è in grado di inviare informazioni personali dei pazienti a un indirizzo IP remoto. Localizzato presso un’università cinese non identificata. Tali dati comprendevano informazioni estremamente riservate. Come il nome del medico, l’ID e il nome del paziente, la data di nascita e altre informazioni sanitarie private.

Oltre a trasferire i dati sensibili, la backdoor era in grado di scaricare e eseguire file sul dispositivo. Consentendo ad un attaccante di alterare la configurazione dei dispositivi stessi. Tali attacchi erano realizzati in modo tale da non lasciare traccia nei log. Rendendo difficile per i responsabili della sicurezza individuare eventuali manipolazioni.

La CISA ha chiarito che la vulnerabilità non era il risultato di un aggiornamento automatico errato. Ma di una backdoor inserita intenzionalmente nel firmware del dispositivo. Ciò ha sollevato molteplici interrogativi sulla sicurezza dei dispositivi Contec. Così come quelli di altri fornitori cinesi.

Contec ha ricevuto diverse segnalazioni e ha cercato di risolvere il problema. Eppure, le soluzioni proposte si sono rivelate insufficienti. Le versioni del firmware inviate per la correzione continuavano a contenere il codice malevolo. Inoltre, l’unica misura adottata, ossia disabilitare l’adattatore di rete, è risultata inefficace. Oltre ciò, al momento, non esiste una patch definitiva per eliminare la minaccia.

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Stellantis scommette sul futuro dell’elettrico con batterie al litio-zolfo

Tecnoandroid - Tue, 02/04/2025 - 09:50

Il mondo dell’auto elettrica è in piena evoluzione, e Stellantis punta a segnare una svolta con le batterie al litio-zolfo. Grazie alla collaborazione con la società texana Zeta Energy, il colosso automobilistico europeo mira a introdurre una tecnologia che potrebbe rivoluzionare il settore. L’obiettivo è chiaro. Ovvero tentare di raggiunge entro il 2030, un aumento del 50% nella velocità di ricarica e un peso inferiore rispetto alle attuali soluzioni agli ioni di litio. In più le batterie dovranno garantire costi dimezzati.

Stellantis: riduzione dei costi e nuove strategie industriali

Ciò che rende queste batterie così promettenti è la loro composizione. A differenza di quelle tradizionali, non contengono nichel, manganese, cobalto o grafite. Tutti materiali critici sia per i costi che per l’impatto ambientale. Il segreto del loro potenziale sta nella densità energetica superiore e nell’anodo realizzato con nanotubi di carbonio verticali, che impediscono la formazione di dendriti. Il catodo, invece, è composto da carbonio solforato, garantendo prestazioni migliori rispetto alle attuali tecnologie LFP e NMC. Se questa soluzione si dimostrerà scalabile, il mercato potrebbe assistere a una vera rivoluzione.

Il prezzo delle batterie rappresenta oggi circa il 40% del costo complessivo di un’auto elettrica. Ridurre questa percentuale significa rendere la mobilità sostenibile accessibile a un pubblico più ampio. Con l’introduzione delle batterie al litio-zolfo, Stellantis infatti punta a una produzione più economica. La quale potrebbe spingere molti consumatori a scegliere l’elettrico senza il peso di costi eccessivi. In contemporanea, l’azienda sta rafforzando la sua strategia con investimenti mirati. Come ad esempio la joint venture con CATL per la costruzione di una fabbrica di batterie LFP in Spagna.

Gli esperti del settore restano divisi. Alcuni ritengono che la produzione su larga scala sia ancora lontana. Mentre altri vedono in questi sviluppi un segnale chiaro di un’accelerazione imminente. I prossimi anni saranno quindi decisivi per capire se questa tecnologia diventerà davvero il modello del futuro. Stellantis ha fatto la sua scommessa, ora resta da vedere se riuscirà a vincerla.

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C'è un modo per far sì che il prossimo Battlefield sia grandioso: prendere parte ai Battlefield Labs

Android World - Tue, 02/04/2025 - 09:50

EA annuncia l'apertura dei Battlefield Labs. Ma cosa sono, e perché sono far sì che il prossimo Battlefield sia all'altezza delle aspettative?

Diciamocela tutta: Battlefield 2042 non è certo stato il più apprezzato della serie, soprattutto dopo i capitoli dedicati alla 1° e alla 2° Guerra Mondiale. E probabilmente, proprio per far sì che la community apprezzi il prossimo gioco della saga, è stata annunciata una nuova iniziativa che coinvolgerà direttamente i giocatori.

EA ne parla come il programma di test per la community più ambizioso nella storia della serie. Si tratta dei Battlefield Labs:

In questo nuovo ambiente di test, i nostri utenti uniranno le forze con BF Studios e contribuiranno a plasmare l'evoluzione di Battlefield. Avrete la possibilità di testare dinamiche di gioco, modalità e altro, fornendoci un feedback cruciale in questa collaborazione senza eguali. La vostra voce ci aiuterà a plasmare il nostro futuro collettivo. Costruiamolo insieme.

Insomma, saranno i fan della serie a dire a EA e ai BF Studios cosa funziona e cosa no nel Battlefield attualmente in fase di sviluppo.

I test includeranno inizialmente una selezione di giocatori e i server di Europa e Nord America, per poi espandersi in futuro con altri giocatori e su altre regioni. Quindi ci siamo anche noi a bordo.

Le iscrizioni ai Battlefield Labs sono già aperte, e pochissimo dopo l'annuncio entrare sul sito per iscriversi richiedeva sorbirsi una coda virtuale di oltre un'ora. Segno che il progetto è apprezzato, e che la community ha risposto positivamente all'iniziativa.

Iscrizioni Battlefield Labs

"Giocavo a Battlefield da molto tempo prima di entrare nel team", ha commentato il buon Vince Zampella, capo di Respawn e responsabile gruppo di EA Studios Organization. "Questo gioco ha un enorme potenziale. Al fine di realizzarlo, e considerando che siamo in fase di pre-alpha, è il momento di testare tutte le esperienze che i nostri team stanno creando per l'uscita del gioco. Battlefield Labs permette ai nostri team di farlo".

Vediamo il video di presentazione dei Battlefield Labs:

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Apple torna a investire in pubblicità su X: rapporti tesi con Musk, ma l’azienda acquista nuovi spazi

Tecnoandroid - Tue, 02/04/2025 - 09:45
X

Apple ha ripreso ad acquistare spazi pubblicitari su X, la piattaforma di social media di Elon Musk, nonostante i recenti contrasti tra il CEO di Tesla e l’azienda di Cupertino. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Apple ha riallacciato i rapporti con X, tornando a investire nella pubblicità sulla piattaforma dopo un periodo di sospensione.

Un ritorno strategico sulla piattaforma di Musk

Negli ultimi mesi, Apple aveva ridotto drasticamente la sua presenza pubblicitaria su X, in seguito a polemiche legate alle dichiarazioni di Musk e alla gestione della piattaforma dopo l’acquisizione da parte del miliardario. Tuttavia, sembra che l’azienda abbia ora deciso di tornare a investire su X, seppur in modo più selettivo.

La scelta potrebbe derivare da una strategia di diversificazione delle campagne pubblicitarie, senza escludere del tutto uno dei social network più utilizzati al mondo. Inoltre, la società potrebbe puntare a rafforzare la visibilità dei suoi prodotti, soprattutto in vista del lancio di nuove linee hardware e servizi digitali.

La decisione di Apple di tornare su X arriva dopo mesi di tensione tra Elon Musk e Tim Cook. Il proprietario di X aveva criticato pubblicamente Apple, accusandola di pratiche monopolistiche e di censura nei confronti di determinati contenuti sulla piattaforma.

Musk aveva anche dichiarato che Apple stava cercando di controllare il dibattito online, limitando la sua presenza pubblicitaria su X in seguito ad alcune controversie politiche. Nonostante le divergenze, sembra che Apple abbia valutato i benefici di una presenza pubblicitaria sulla piattaforma, rientrando gradualmente con campagne mirate.

Il ritorno di Apple potrebbe rappresentare un segnale importante per il mercato pubblicitario di X, che negli ultimi mesi ha visto una riduzione degli investimenti da parte di alcuni grandi brand. Se altre aziende seguiranno questa tendenza, la piattaforma potrebbe recuperare parte degli inserzionisti persi nel periodo di transizione seguito all’acquisizione da parte di Musk.

X resta una piattaforma con un’ampia base di utenti attivi, e la pubblicità mirata può rappresentare un’opportunità per le aziende, nonostante le incertezze legate alla gestione e alle politiche adottate dal CEO di Starlink e Tesla.

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Vodafone lancia l’offerta Bronze Plus: Giga illimitati a 9,99€

Tecnoandroid - Tue, 02/04/2025 - 09:40

Vodafone lancia una nuova offerta per chi decide di passare al suo servizio. Con la proposta “Bronze Plus”, i clienti possono ottenere minuti e SMS illimitati, insieme a Giga illimitati in 5G, al costo di 9,99€ al mese. L’offerta è valida per chi attiva il servizio con l’addebito automatico su carta di credito o conto corrente, bloccando così il prezzo per 24 mesi. L’attivazione avviene gratuitamente online, così come la spedizione della SIM, rendendo l’intero processo semplice e comodo.

 

Offerta Vodafone Bronze Plus

Il piano prevede anche un’offerta speciale per chi sceglie la Rete 5G, che permette una navigazione super veloce, a condizione che il dispositivo utilizzato sia compatibile con la rete e che ci si trovi in una zona coperta dal 5G Vodafone. Per chi non ha bisogno di Giga illimitati, è disponibile un pacchetto con 150 Giga al mese, sempre con la possibilità di utilizzare la rete 5G se si soddisfano i requisiti.

Inoltre, l’offerta include Giga da utilizzare anche all’interno dell’Unione Europea, con 12,6 Giga disponibili senza costi aggiuntivi. Una novità che può risultare utile per chi viaggia frequentemente. I minuti e gli SMS illimitati sono disponibili per chiamate verso numeri mobili e fissi nazionali, ma sono soggetti a un uso corretto e lecito, che impone limitazioni sul traffico.

Una delle caratteristiche più apprezzabili di questo piano tariffario è la possibilità di passare alla eSIM, una soluzione che non richiede spedizioni e che si attiva in pochi minuti. In questo modo, gli utenti non solo risparmiano tempo, ma contribuiscono anche a una gestione più efficiente dei propri dispositivi.

Infine, se si sceglie l’addebito automatico, si ha la comodità di non doversi preoccupare delle ricariche, con la possibilità di ricaricare automaticamente il credito quando necessario. L’offerta, infine, è disponibile solo per chi passa a Vodafone da determinati operatori, mantenendo il proprio numero.

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Guerra dei dazi: gli impatti tra Stati Uniti, Canada e Messico

Tecnoandroid - Tue, 02/04/2025 - 09:35

Quando Donald Trump ha annunciato nuove tariffe doganali, Canada e Messico non sono rimasti a guardare. La decisione ha scatenato una nuova ondata di tensioni commerciali tra i tre Paesi, con conseguenze economiche non indifferenti. L’ex presidente degli Stati Uniti aveva già imposto dazi del 10% su tutte le importazioni dalla Cina, ma ciò che ha fatto più scalpore è stata l’estensione delle tariffe anche ai vicini nordamericani. Per Canada e Messico, il valore dei dazi è stato fissato al 25%, un colpo pesante che ha subito provocato reazioni decise.

 

Canada e Messico rispondono agli Stati Uniti

Il Canada ha risposto senza perdere tempo, annunciando tariffe dello stesso valore su una serie di prodotti americani, tra cui bevande, cosmetici e articoli cartacei. Secondo le prime stime, queste misure colpiranno beni per un valore di circa 30 miliardi di dollari canadesi. Ma questa è solo la prima mossa: il governo canadese ha già dichiarato che in futuro i dazi potrebbero essere estesi a settori chiave come l’automotive, l’acciaio, l’alluminio, la carne, i latticini e diversi prodotti agricoli. Se tutto questo dovesse concretizzarsi, l’impatto economico totale potrebbe raggiungere i 125 miliardi di dollari canadesi.

Anche il Messico ha promesso una reazione simile, pur senza entrare nei dettagli sui prodotti colpiti. La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha discusso della situazione con il primo ministro canadese Justin Trudeau, cercando un fronte comune contro le nuove misure statunitensi. Per ora, però, non ci sono conferme ufficiali su un coordinamento tra i due Paesi nelle strategie di risposta.

La questione è delicata perché il Canada è il principale mercato di esportazione per ben 36 Stati americani, mentre il Messico è il primo partner commerciale degli USA. Questo significa che un’escalation della guerra dei dazi potrebbe avere ripercussioni enormi su tutte e tre le economie. Nonostante Trump abbia minacciato di inasprire ancora le tariffe se i vicini adotteranno contromisure, Trudeau ha dichiarato senza mezzi termini che difenderà gli interessi economici del Canada.

Come se non bastasse, Trump ha alimentato ulteriormente la tensione con dichiarazioni provocatorie, criticando il surplus commerciale canadese e arrivando persino a suggerire che il Canada sarebbe avvantaggiato se diventasse il 51º Stato degli Stati Uniti. Una battuta? Forse. Ma in un contesto già infuocato, non ha certo contribuito a stemperare gli animi.

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Prime Video: le novità in arrivo sulla piattaforma

Tecnoandroid - Tue, 02/04/2025 - 09:30

Febbraio si preannuncia un mese ricco di emozioni per gli appassionati di film e serie tv. Prime Video, infatti, si prepara a presentare una serie di novità che spaziano tra generi diversi. Le nuove uscite che promettono di conquistare il pubblico. Dal 27 febbraio torna uno dei format comici più amati d’Italia. Si tratta della quinta stagione di LOL: Chi ride è fuori. Nella nuova edizione, i giudici Elio, Katia Follesa e Lillo Petrolo si riuniranno a Mago Forest. Ogni puntata vedrà anche la partecipazione di quattro guest star.

Prime Video: le nuove aggiunte in catalogo

Dal 20 febbraio, Jack Reacher ritorna in una nuova stagione della serie basata sui romanzi di Lee Child. In La vittima designata (Persuader), Reacher si ritroverà coinvolto in un’operazione sotto copertura. Il cui scopo è salvare un agente della DEA in grave pericolo. I primi tre disponibili arriveranno su Prime Video dal 20 febbraio. Seguiti da uno ogni giovedì. A partire dal 6 febbraio, arriva su Prime Invincible. La serie animata ritorna con nuovi episodi, portando il giovane Mark Grayson a fare i conti con un destino che lo spingerà a confrontarsi con le sfide più dure. I primi tre episodi saranno disponibili subito. Mentre i successivi arriveranno ogni giovedì.

Dal 13 febbraio arriva Broken Rage. È la storia di un sicario intrappolato tra polizia e Yakuza. Un thriller che gioca su più livelli emotivi e narrativi, tenendo il pubblico sulle spine. Dal 27 febbraio, I ragazzi della Nickel, basato sul romanzo vincitore del Pulitzer di Colson Whitehead, racconta l’amicizia tra due giovani afroamericani. Un film drammatico e toccante che esplora temi di resistenza e speranza in un contesto oppressivo.

Su Prime Video, dal 13 febbraio, arriva È colpa mia. Racconta la storia di Noah, una ragazza diciottenne che si trasferisce a Londra con la madre e il suo nuovo compagno William. Tra attrazioni proibite e segreti che riaffiorano, Noah dovrà affrontare non solo il suo passato familiare turbolento. Ma anche una storia d’amore che sembra destinata a essere complicata. Queste sono solo alcune delle novità proposte da Prime per rendere indimenticabile l’esperienza dei suoi utenti.

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